SPIANARE ACCIAIO in SIBERIA

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SPIANARE ACCIAIO in SIBERIA
SPIANARE ACCIAIO in SIBERIA
Noril'sk è una città Russa situata nel di Territorio di Krasnojarsk, nella Siberia
settentrionale; è la seconda città al mondo per popolazione oltre il Circolo Polare Artico e la più
settentrionale della Siberia. Non ne avete mai sentito parlare, vero? La storia e la fortuna di
Norilsk si sposano con lo sfruttamento minerario. Fin dagli anni ’20 il suolo, ricchissimo, ha servito
l’industria pesante, nell’area sono sorte fabbriche, raffinerie e luoghi di scavo per lo sfruttamento
di materiali quali nichel, palladio, platino, cobalto.
Noril'sk è stata per lungo tempo una città ad accesso limitato, a causa della preziosa rarità
di alcuni elementi estratti, solo gli addetti ai lavori vi possono entrare. Dopo un decennio di
apertura, in seguito al crollo dell'Unione Sovietica, Norilsk è stata nuovamente decretata città
chiusa, e dal 2012 sono comunque in vigore norme restrittive di accesso. Il clima è di tipo artico,
con temperature spesso oltre i – 30 C° e la neve la ricopre per oltre 200 giorni l’anno.
La MG di Fossano ha consegnato, nel giugno 2016, uno dei suoi prodotti più recenti ed
innovativi proprio qui. Si tratta di una spianatrice a freddo per lamiere di acciaio.
La spianatrice MG è una macchina che raddrizza, spiana e rende perfettamente “flat” i fogli
di lamiera. Ogni foglio di metallo passa fra i rulli, e le sue deformazioni, onde e pieghe agli angoli
vengono appianati, raggiungendo un grado di livellamento tale che ne permette l’utilizzo.
L’acquirente è un grande gruppo industriale russo che, per ragioni di sicurezza e privacy, ci ha
chiesto di non essere citato. Dopo la consegna, tre tecnici MG sono volati a Noril'sk per il
montaggio e la messa in moto. La macchina è larga 3 metri e può spianare 40 mm di spessore,
grazie ai rulli spianatori che lavorano sia in avanti che indietro, e ai rulli pinzatori. Due rulliere di
carico anteriori e due posteriori fanno circolare la lamiera in entrata e in uscita. Sei tavoli di carico
(di cui uno motorizzato) ne completano le notevoli capacità operative.
Ecco il DIARIO di BORDO del personale tecnico MG:
Matteo, Massimiliano e Giovanni arrivano sul posto nel bel mezzo di una bufera di neve. Matteo ci
racconta: “Il nostro primo incontro con la realtà siberiana è stato particolarmente suggestivo
perché uscendo dal piccolo aeroporto di Noril'sk-Alykel abbiamo avuto un impatto netto con
condizione ambientale molto diversa dalla nostra.
Di solito ci si aspetta che all’uscita da un aeroporto ci sia traffico, taxi, o comunque movimento. Lì
invece ad attenderci c’era il deserto: non una macchina nei parcheggi, nessun mezzo di trasporto
… nessuno, alla vista soltanto neve e ghiaccio. Dopo avere incontrato il nostro contatto, abbiamo
atteso l’autobus diretto a Noril'sk, che dista circa 40 km dall’aeroporto. Guardando dal finestrino ci
siamo accorti che non c’era nemmeno l’ombra di una minima vegetazione, non un albero o un
ramoscello da nessuna parte, la neve era ricoperta da uno strato di polveri, per lo più nere. Arrivati
in città abbiamo constatato che i palazzi erano situati in mezzo alle fabbriche: erano le abitazioni
degli operai della zona. ”
Continua Massimiliano: “Dopo una rapida sosta in albergo, siamo arrivati in fabbrica dove abbiamo
conosciuto i responsabili di reparto che ci avrebbero assistito nell’installazione del macchinario.
In Russia vige una burocrazia gerarchica, non si muove nemmeno un cacciavite se prima non si è
chiesto un permesso o non si è fatto un meeting. Al termine di una riunione organizzativa,
abbiamo potuto vedere dove avremmo dovuto lavorare. Come di consuetudine in Russia, sono
stati redatti e organizzati i piani di lavoro, appena iniziato il montaggio abbiamo costatato che
molti operai volevano seguire e dire la loro sulla parte meccanica, nonostante non avessero mai
visto questo tipo di macchinario. Nella prima fase del montaggio molti di loro interferivano con noi
in modo non sempre strutturato. Ad esempio, durante le operazioni di sollevamento, i comandi
erano impartiti da più persone in contemporanea, creando una bella confusione generale.”
Giovanni: “Si è vero” – ride – “C’era sempre un gran via vai di gente intorno a noi, la curiosità era
tale che, sicurezza o no, tutti trovavano il tempo di venire a vederci. Però devo dire che la barriera
linguistica che ha costituito un primo ostacolo è stata facilmente superata dai gesti e dalle
espressioni, tanto che siamo riusciti in corso d’opera ad arrivare ad un’ottima collaborazione.
Un particolare che ha catturato la nostra curiosità è stato che il personale addetto alla guida delle
gru fosse esclusivamente femminile. Abbiamo poi scoperto che questo era soltanto uno dei due
lavori che ognuna di loro svolgeva, dopo l’orario in fabbrica infatti, lì le donne svolgono le
mansioni di cameriera, barista, colf…
Devo dire che ci siamo trovati molto bene, sia con i
dirigenti che seguivano il montaggio, sempre disponibili, gentili, educati e con un particolare
occhio di riguardo al nostro benessere, sia con le traduttrici, preziose ed attente.”
Finita la meccanica, i ragazzi iniziano ad assemblare gli impianti, idraulico ed elettrico. In questo
ambito, maggiormente specializzato, la curiosità è calata, permettendo loro di lavorare con più
tranquillità. Durante le operazioni di test i ragazzi MG si dividono in due squadre, Matteo resta a
supporto degli operatori, perché, oltre alla lingua inglese parla correntemente anche il russo,
mentre Giovanni e Massimiliano prendono gli ultimi accorgimenti per la sicurezza dell’impianto.
Ancora Matteo: “Ultimato l’assemblaggio, abbiamo iniziato la seconda parte del nostro lavoro
riguardante i test e la formazione degli addetti del posto sul funzionamento e sull’uso del
macchinario. I test sono andati benissimo e, per quanto concerne la formazione degli operai,
siamo soddisfatti di come in poco tempo abbiamo compreso i meccanismi del funzionamento della
macchina ed abbiano potuto iniziare in breve tempo la loro produzione.”
I ragazzi MG ricordano ancora: “Ogni sera ripensavamo al lavoro svolto durante la giornata: siamo
arrivati qui carichi, motivati e con la giusta concentrazione, che ci ha permesso di raggiungere un
ottimo risultato a livello professionale. Anche a livello personale, abbiamo nel corso delle due
settimane fatto progressi: rispetto ai primi giorni siamo riusciti ad instaurare un bellissimo
rapporto con i ragazzi dell’azienda cercando di capirci in ogni modo possibile, a partire dai gesti
per passare successivamente a comunicare con l’ausilio del traduttore telefonico. L’ultimo giorno
abbiamo avuto conferma del nostro buon operato: siamo stati accolti al mattino con della vodka
offertaci in segno di amicizia e gratitudine, abbiamo avuto modo di scattare molte foto insieme ed
abbiamo concluso la giornata con un’ottima cena offerta dai dirigenti locali. ”
Giovanni: “Vorrei chiudere con un piccolo aneddoto, a mio avviso significativo: Prima della
partenza Massimiliano ha regalato uno zainetto ad un ragazzo di nome Victor, che nell’arco dei
giorni aveva più volte detto che gli piaceva molto. Il gesto ha commosso molto il ragazzo, lo
abbiamo visto davvero felice come se quello zaino fosse la cosa che più desiderasse al mondo. Ci
siamo riempiti di abbracci e saluti.”
“Nel viaggio verso casa, ognuno di noi ha memorizzato un ricordo indelebile di quanto il cuore, la
bontà e l’ospitalità facciano parte di ogni nazionalità, cultura o religione. La scoperta di nuove
persone non è, infatti, meno avventurosa di un viaggio in un paese lontano.
Un grazie speciale va alla nostra azienda, che ha reso possibile questa bellissima esperienza
lavorativa e personale.”
Giovanni, Massimiliano, Matteo
MG srl
Via Ceresolia, 20 - 12045 FOSSANO (CN) – ITALY
Tel. +39 0172 691327 - Fax +39 0172 691676