Massimiliano Perrella racconta la sua avventura su

23/2/2015
Massimiliano Perrella, l'avventura su due ruote per l'Australia
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con l’amata Honda Africa Twin
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23 Febbraio, San Policarpo
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Massimiliano Perrella racconta la sua avventura su due
ruote: destinazione Australia con l’amata Honda Africa
Twin
 in I fatti  20 febbraio 2015  Commenti disabilitati
“Tutto si può fare se solo si ha un po’ più di fiducia nelle
persone e voglia di conoscerle”. Con queste parole
Massimiliano Perrella ha concluso la sua conferenza stampa­
racconto del viaggio in moto da lui affrontato in solitaria,
durato circa 7 mesi e mezzo attraverso tantissimi stati e
vivendo giorno dopo giorno pericoli ed emozioni davvero
incredibili.
Nella sala convegni del Coni Molise a Campobasso, infatti, il
Presidente Prof. Guido Cavaliere ha introdotto le parole di
Massimiliano spiegando soprattutto che “lo sport non è solo quello rappresentato dalle 45 federazioni
codificate, tra le quali la FMI (Federazione Motociclistica Italiana) che si basa su velocità e corse, ma è fatto
anche di imprese sportive di altissimo rilievo, del modo in cui si può valutare la propria persona, sulle piste,
ma anche e soprattutto migliorando se stessi e le proprie prestazioni attraverso la conoscenza e
l’esperienza personale. E’ per questo – ha detto Cavaliere – che abbiamo voluto portare a conoscenza di
tutti la splendida esperienza vissuta da Massimiliano Perrella all’interno di un contesto sportivo in senso
stretto. Siamo e saremo sempre, nei limiti del possibile, vicini a questo tipo di iniziative”.
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Due le motivazioni principali che hanno spinto il biker
termolese ad affrontare quest’avventura: “Scoprire il
mondo oltre gli stereotipi, toccare con mano quel che si
sente quotidianamente attraverso i media e cioè che
esistono al mondo posti inaccessibili per pericolosità,
scarsa ospitalità. E poi il fatto che molti di coloro che mi
contattano sul sito web mi spronano a viaggiare proprio
perché è un loro sogno che non può realizzarsi. Infatti, più
che interessarmi i luoghi da cartolina la cosa che mi
emoziona di più è il contatto con la gente dei tanti luoghi
Massimiliano Perrella
che ho visitato. Dalla Tailandia al Laos, al Vietnam,
Cambogia, Malesia, Nepal, India fino ad arrivare in
Australia (dove volevo cercare un lavoro), passando per il Sud America con il Brasile, l’Argentina. Ma anche
l’Iran, uno dei posti dove ho ricevuto più aiuto disinteressato e ospitalità di tutto il viaggio” spiega
Massimiliano. Per la cronaca la compagna di viaggio di Massimiliano attualmente si trova in Argentina. La sua Honda
Africa Twin del 1992 infatti, dopo circa 55mila chilometri percorsi ma tanta affidabilità offerta, sta riposando
in attesa di ripartire a breve per intraprendere un altro lungo viaggio: quello dalla Terra del Fuoco in
Argentina fino all’Alaska. Soltanto altri 40mila chilometri circa… (ms)
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“Sono partito per vedere nuovi luoghi e invece ho
attraversato persone e culture”: così Massimiliano Perrella
racconta il viaggio del mondo compiuto in sella alla sua
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“Ho intrapreso questo lungo viaggio per vedere nuovi luoghi e,
invece, ho attraversato persone e culture”. E’ questa una delle frasi più
significative che Massimiliano Perrella usa per raccontare la sua
esperienza iniziata nel 2011 che lo ha portato in giro per tutto il
mondo al bordo della sua Honda Africa Twin del 1992. Nell’incontro
promosso dal Coni Molise un ragazzo poco più che trentenne, originario
di Termoli, illustra cosa lo ha spinto ad abbandonare la certezza di un
lavoro e di uno stipendio per inseguire un sogno.
“Avevo voglia di scoprire il mondo e di toccare con mano gli
stereotipi sulle diverse culture che un po’ tutti hanno”, dice
Massimiliano che ha lasciato il lavoro come direttore di un centro
Massimiliano Perrella con il presidente del Coni, Guido Cavaliere commerciale per raggiungere l’Australia, “terra in cui la meritocrazia è
ancora una realtà”. Con i propri risparmi ha affronto quel primo viaggio, e
con proventi di un anno di lavoro e qualche sponsor è riuscito a pagarsi i numerosi spostamenti lo hanno condotto in Cambogia,
Thailandia, Iran, Turchia, Nepal, India e a breve anche in Argentina.
“A parte una o due volte, in tutto questo tempo ho viaggiato – racconta il giovane termolese – attraverso il sistema di
couchsurfing, ovvero sono stato ospitato da persone che mettono a disposizione la propria casa. E’ stato bellissimo – prosegue
– perché pur con sconosciuti, mi sono sentito sempre a casa. Durante tutto questo tempo, più che i posti bellissimi che ho
avuto la possibilità di vedere e fotografare, mi sono rimaste dentro tutte le persone che ho conosciuto. E’ stato il contatto
umano la parte più interessante della mia esperienza, perché ogni singolo individuo che ha incrociato il mio cammino è
stato capace di stupirmi”.
Tantissimi i ricordi e le immagini che Massimiliano custodisce gelosamente dentro di sé, alcune delle quali vengono anche
proiettate sulla parete nel corso dell’incontro. Tra queste una occupa, però, un posto speciale. E’ la foto scattata con alcuni
bambini di un orfanotrofio in Nepal. “Un’esperienza davvero indimenticabile”.
Emozionato per il racconto di Massilimiliano anche il presidente del Coni Molise, Guido Cavaliere che non appena il giovane
farà ritorno in Molise ha già pensato a una serie di incontri da promuovere nelle scuole. “Credere nei giovani – le parole di
Cavaliere – indica che un futuro migliore è possibile. Ospitare Massimiliano significa poi sposare l’idea che lo sport non è solo
quello delle Federazioni. Il giro del mondo compiuto da questo giovane ragazzo è un’impresa sportiva di altissimo
rilievo, un modo singolare per migliorare se stessi, migliorando le proprie prestazioni. Un’esperienza che sicuramente gli ha
consentito di poter godere di una prospettiva fantastica, portatrice di conoscenza e cultura”
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