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SEZIONE 10
CONFUTAZIONE
Come esprimere le negazioni? Perché di sicuro non basta dire che una idea non è vera per
dimostrare che è sbagliata o incoerente, ma bisogna dimostrarlo.
Ecco allora che la negazione si può intrecciare con la confutazione, cioè, sempre secondo il nostro
Zingarelli: “argomentazione orale o scritta con la quale si confuta”.
Allora bisogna cercare confutare:
”controbattere un’argomentazione dimostrandone l’erroneità o l’infondatezza”
Sì, siamo al punto di partenza: per dimostrare che un’argomentazione è erronea ci vogliono delle
altre argomentazioni di efficacia superiore.
Ma le argomentazioni si esprimono con parole, espressioni di collegamento, perifrasi, frasi.
E si introducono seguendo un ordine, di solito mandando avanti quelle meno forti per poi
sbaragliare l’avversario con colpi proibiti o inaspettati. Come si introducono? Vedi sopra: parole,
espressioni di collegamento, perifrasi, frasi.
10.1 Leggere attentamente il brano proposto, ricavare le espressioni utili a introdurre e valorizzare
le argomentazioni.
“Lo sviluppo dell’idea di razzismo, trova la sua massima espressione nel XX secolo, con la combinazione di colonialismo, urbanizzazione, spinte nazionalistiche e, soprattutto, con lo sviluppo scientifico e medico. Infatti, si cercarono appigli scientifici in discipline come l’antropologia e la biologia per affermare l’origine genetica delle differenze razziali, che avrebbero fornito una potente arma alla propaganda nazista. L’intero mondo scientifico medico-­‐biologico ne fu coinvolto, più o meno consapevolmente; anche teorie palesemente interessate agli individui, piuttosto che allo studio delle razze, furono manipolate al punto da essere determinanti nell’ascesa e nell’affermazione popolare del pensiero razzista (emblematici in tal senso i darwinisti sociali e l’eugenetica). Le varie teorie medico-­‐scientifiche, assunsero un carattere più drammatico quando la creazione dello stereotipo razziale venne a fondersi non solo sulla distinzione delle razze, ma anche su quella delle culture, in particolare la filologia e la linguistica. CONFUTAZIONE DEL CONCETTO DI RAZZA Il concetto di razza è ormai decisamente superato e già da molti anni sarebbe dovuto scomparire, poiché la sua indefinibilità non gli consente di avere validità scientifica. Già all’inizio dell’800, mentre alcuni studiosi misero in discussione la completa interfertilità entro la nostra specie, e quindi l’idea di una specie umana unica, altri studiosi, di fronte alle frustrazioni incontrate nella impossibilità di definire i gruppi di razze, iniziavano a condividere l’opinione che la razza fosse puramente un concetto ipotetico dal momento che era estremamente raro che un individuo possedesse tutti i tratti caratteristici di una delle razze individuate. In merito a queste posizioni contrapposte, intervenne Charles Darwin (1809-1882) che nel
saggio che, nel libro L’origine dell’uomo e la scelta in rapporto al sesso (1871), enumerò
le argomentazioni pro e contro un’interfertilità completa tra gli esseri umani. Sfidando le
testimonianze contrarie del suo tempo, Darwin concluse che la specie umana è
probabilmente una sola, dal momento che “ogni razza confluisce gradualmente nell’altra”
e che
Le razze umane non sono abbastanza distinte tra loro da abitare la stessa regione senza fondersi; e l’assenza di fusione offre la prova usuale e migliore della distinzione tra specie. Egli affermò poi che le differenze tra le razze, anche se vistose, sono perlopiù irrilevanti,
mentre vi è una grande uniformità nelle caratteristiche veramente importanti, comprese
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quelle mentali: nonostante le differenze esteriori tra aborigeni americani, neri africani ed
europei egli era
continuamente colpito... dai tanti piccoli aspetti del carattere che dimostrano quanto le loro menti siano simili alle nostre. Riguardo ai problemi di classificazione, Darwin citava dodici autori nessuno dei quali
concordava sul numero di razze esistenti (da 2 a 63): questo disaccordo era una prova
ulteriore del fatto che
è difficile scoprire caratteri distintivi chiari tra le razze, poiché esse confluiscono gradualmente l’una nell’altra. Per quanto riguarda l’origine della variabilità, Darwin credeva che
non si possono spiegare in modo soddisfacente le differenze dei caratteri esteriori tra le razze umane imputandole all’azione diretta delle condizioni di vita; le differenze tra le razze umane come il colore della pelle, la pelosità, la fisionomia, ecc…, sono di tipo tale che ci si sarebbe potuto aspettare sopravvenissero per influenza della selezione sessuale. Nel testo sono state evidenziate non le argomentazioni con il loro contenuto ma le porte
d’accesso alle argomentazioni che consentono di mantenere vivo il canale della
comunicazione e di dare compattezza al nostro discorso.
All’altro capo del mondo sta (in questo caso)l’elenco puntato.
Proviamo a vedere?
10.2. Ricavare un elenco puntato dalle argomentazioni di Darwin. Ad es:
1. il concetto di razza è indefinibile
2. la specie umana è una sola
3. nelle specie animali non c’è fusione in quella umana sì
4. le differenze tra i popoli sono scarsissime, prevalgono le caratteristiche comuni perfino
nella psicologia
5. gli studiosi che sostengono l’esistenza delle razze non sono d’accordo su come
individuarle
Questo elenco può avere una qualche utilità come sintesi, per ricordare il senso delle
argomentazioni di Darwin ma non è proponibile come spiegazione ed esposizione perché è privo
dell’ossatura, delle espressioni che
• Introducono
• presentano
• collegano
• concludono il discorso.
Mancano, insomma,
confutazione?
tutte le indicazioni del percorso. Come si indica il percorso di una
In primo luogo spiegando che si sta appunto confutando, prendendo posizione:
il concetto (di razza, ecc…) è superato
o in primo luogo, innanzitutto, premettiamo che, iniziamo assumendo che…
o anche in maniera meno seriosa e più diretta: il concetto di razza è ancora attuale,
proponibile, dotato di significato?
o quali sono i teorici del concetto di razza? Bisognerebbe andare molto indietro nel tempo
perché…
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o razze? Concetto superato, e in più indefinibile
Quindi iniziando a presentare il nostro punto di riferimento, il nostro campione, Darwin il
quale:
• -enumerò le argomentazioni
• -analizzò, espresse una dopo l’altra le sue argomentazioni,
• -spiegò con chiarezza una serie di considerazioni su
• -presentò tutte le sue conclusioni
E quindi le argomentazioni una per una
o -Cominciò la sua critica sottolineando che
o -Alla convinzione che le razze esistono in natura ribatté, obiettò
o -All’argomento della razza come dato certo contrappose dei fatti...
o -Affrontò la tesi andando nel campo degli avversari: ben dodici studiosi “razzisti”...
Come si può concludere?
§ -Al termine delle argomentazioni presentate si può affermare
§ -Si può ritenere sulla base di prove, argomenti probanti
§ -Abbiamo così avuto una confutazione efficace delle tesi razziste
Per adesso si è lavorato “a sinistra” dell’argomentazione, curando di trovare espressioni che
immettono appunto nella corsia del ragionamento per confutazione.
Con un po’ di attenzione è possibile utilizzare effettuare un analogo lavoro “dalla parte destra” del
testo.
Si tratta cioè di trovare le parole e le espressioni che sostanziano, motivano le varie argomentazioni.
Come si accompagnano gli scarni punti dell’elenco in una situazione in cui le idee vanno
comunicate, esposte, e non semplicemente schematizzate?
1.(una delle formule già esaminate sopra)... il concetto di razza è indefinibile come verrà spiegato
qui di seguito.
2. (formulazione introduttiva) la specie umana è una sola dal momento che, visto che, considerando
che, infatti,
3. nelle specie animali non c’è fusione in quella umana sì :le specie animali si differenziano dalle
“razze” umane , “razze” umane e specie animali non si possono assimilare, accostare, paragonare,
4. le differenze tra i popoli sono scarsissime, prevalgono le caratteristiche comuni perfino nella
psicologia, è sufficiente osservare, lo dimostrano, lo mettono in evidenza, come chiarito da, come
traspare da...
5. gli studiosi che sostengono l’esistenza delle razze non sono d’accordo su come individuarle
I primi a non conoscere il problema sono proprio coloro che lo sostengono…
La contraddizione sta dentro alla teoria sostenuta...
I sostenitori stessi dell’esistenza delle razze non concordano…
Un altro esempio di applicazione delle “porte d’accesso” può essere rappresentato dal modo in cui
un allievo di quinta ha sviluppato il seguente tema:
Traccia¨“Si è scoperto che in questi ultimissimi anni molti giovani europei hanno scelto la strada dell’arruolamento volontario, attraverso la rete, per andare a combattere con l’ISIS o con altri eserciti come quello dei separatisti russi in lotta contro l’Ucraina. Tra di essi vi sono anche diversi italiani che hanno dichiarato di essersi arruolati per difendere i popoli oppressi dai Paesi più forti come gli Stati Uniti, di essere contrari al dominio dell’Occidente e della sua cultura, di volere seguire un ideale nella loro vita, di essere orgogliosi di dimostrare le loro convinzioni attraverso l’azione, con il loro coraggio.” 75
Svolgimento: Da un po’ di anni si può osservare come molti giovani si siano arruolati volontari presso l’esercito separatista russo e con l’Isis. Le loro motivazioni sono principalmente le seguenti: difendere i popoli oppressi dai paesi più forti come gli Stati Uniti, difendere le culture locali dall’imperialismo culturale dell’Occidente e seguire un ideale e combattere per esso. Potrebbero essere argomentazioni molto valide, se le si togliessero dal contesto. L’assurdità delle motivazioni appare evidente se le si applica ad una realtà come quella dell’Isis o dell’esercito separatista russo. La prima motivazione si pone in difesa dei popoli oppressi dai paesi forti, come gli Stati Uniti. In Ucraina, il governo aveva avviato una politica di avvicinamento all’Unione europea, decisione presa democraticamente. La Russia, che vedeva ristretta la sua area di influenza, decise, tramite il rifornimento di armi ai separatisti, di riportare il paese nella sua orbita di influenza e dentro i suoi confini. L’Ucraina, attualmente si ritrova a dover combattere contro quella che è l’influenza di un paese forte come la Russia. Un discorso simile si può applicare all’Isis, che invade progressivamente tutti i paesi circostanti imponendo la sua influenza. Se si vuole combattere l’oppressione allora bisogna combattere la Russia e l’Isis. La seconda motivazione consiste nel combattere l’imposizione di una cultura occidentale su paesi di una cultura diversa. Sebbene non si possa negare che l’Occidente , in particolare gli Stati Uniti, abbia portato avanti una politica di imperialismo economico e culturale, bisogna anche dire che l’imposizione dell’estremismo religioso dell’Occidente ha una valenza forse più grave. L’imperialismo occidentale, infatti, non ha mai imposto la propria cultura con la violenza e la tirannia, al contrario dell’Isis, e soprattutto non ha mai imposto una cultura violenta ed estremista. La Russia, volendo riportare l’Ucraina sotto il suo dominio, vuole comunque imporre un tipo di cultura non compatibile con quella di un paese che si vuole avvicinare agli standard europei, che ricordo essere una decisione presa democraticamente. Se davvero si vuole combattere l’imperialismo culturale occidentale, imporre un’ altra cultura più violenta e intollerante non è il modo giusto per farlo.. come ultima motivazione, molti dichiarano di voler seguire un ideale con coraggio, attraverso l’azione. Bisogna fare una semplice ma importante distinzione: una persona può credere fermante in un ideale ma ciò non lo rende giusto. Se si crede che si debba imporre il proprio dominio e la propria cultura sugli altri in modo violento e oppressivo, si diventa dei criminali, non degli idealisti. Inoltre, se le azioni di coraggio consistono nel far esplodere le scuole elementari, nel bombardare i centri abitati, e nell’assassinare a sangue freddo i prigionieri di guerra allora posso definirmi un fierissimo vigliacco.( Matteo F. VIB, 2014-­‐2015) 10.3. Ricavare da un testo argomentativo una serie di punti che possano costituire l’ossatura di una
confutazione e mettere a punto un elenco.
10.4. A partire dall’elenco approntato elaborare il margine sinistro introducendo gli argomenti
10.5. Elaborare il margine destro del testo con opportune formule costruendo una tabella
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Porte d’accesso a sx
In primo luogo,
in via preliminare,
Enumeriamo gli
argomento a partire da…
Il primo argomento
La prima ragione…
Si può aggiungere che
Va detto che
Va fatto rilevare che…
E’ possibile legarsi,
collegarsi a
C’è, esiste una relazione
stretta con …
Per entrare nel vivo della
discussione…
Fornisce altre prove…
Possiamo concludere
Possiamo dire con
ragionevole certezza
Possiamo affermare
dopo questa analisi
Dopo avere presentato
questi argomenti è
possibile ritenere che…
Argomenti
Porte d’accesso a dx
Dato che, visto che
perché...
Infatti
Come è stato chiarito
Ed è stato dimostrato da
Ne sono esempi
probanti…
È sufficiente citare
L’argomento si basa
sull’analisi delle
posizioni contrarie
Proprio a partire dalle
critiche…
Infatti, ricostruendo la
nostra discussione,
A partire da prove
empiriche…
Sulla base di un
ragionamento logico…
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Motivazioni