Resconto dettagliato del 12 Febbraio
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Resconto dettagliato del 12 Febbraio
R… come responsabilità educativa Venerdì 12 febbraio 2010 si è svolto nella casa parrocchiale di Valmir, il primo “Corso di Formazione per Animatori di Oratorio”, rivolto a tutti gli Operatori Pastorali della Vicaria di Pedaso, organizzato dal Coordinamento Diocesano Oratori Fermani in collaborazione col Gruppo Giovani Valdaso. Nonostante le condizioni meteo tutt’altro che favorevoli, si sono riunite circa 40 persone, tra catechisti e giovani. Dopo una rapida presentazione della serata da parte di Don Sebastiano Serafini, che ha aperto l’incontro con la recita del Padre Nostro, ha preso immediatamente la parola Giuseppe Tondelli che, fin da subito, non ha mancato di rivelare il proprio carattere estremamente coinvolgente. L’incontro inizia con la lettura della bellissima Preghiera dell’Educatore. L’abbiamo letta tutti insieme: Padre della vita, qui davanti a te, nel silenzio del mio cuore, ti prego per tutti i ragazzi e le ragazze che tu mi affiderai. Sento tutto il peso della responsabilità educativa, conosco le mie incertezze e paure, eppure accetto il compito educativo che la comunità mi affida. Quando conoscerò lo scoraggiamento, la fatica, l’insuccesso, fa che io senta risuonare la tua voce: coraggio sono io! Padre, fa che la passione educativa accompagni i miei gesti, il mio pensare, il mio correre, il mio pregare; fa che non abbia paura di rischiare la mia fiducia per i ragazzi. Donami un cuore semplice capace di collaborare, di intuire il progetto che tu hai su ciascuno di loro. Padre santo, aiutami a servirti con pazienza, a saper aspettare i tempi che tu solo conosci; fa che sperimenti il trasalire di gioia e sappia danzare, anche quando vorrei fermarmi all’angolo della strada. Fa che sappia custodire e proteggere la vita dei miei ragazzi e che alla sera ti sappia solo dire: grazie, perché essere educatore è dono e grazie grande! Poi, dopo un momento di silenzio, siamo stati invitati, in una sorta di risonanza spirituale, a pronunciare ad alta voce una parola della preghiera che più ci ha colpiti, così da continuare la meditazione. 1 Si è passati poi alla seconda fase: meditando sul testo della preghiera –veramente molto profondo, Tondelli ci ha guidato alla scoperta del significato dell’educazione: cosa è educare? Ognuno di noi, ha riletto un concetto espresso nella preghiera e ne ha spiegato il senso, con lo scopo di costruire, uno alla volta, il senso dell’educare. E’ emerso, in breve, che educare è festa, è progetto, è passione. Difficile condensare in poche righe il contenuto di queste tre parole. Vi invitiamo a meditare la preghiera dell’educatore per tentare di cogliere il significato profondo di questi tre termini, nel contesto educativo. La terza fase, più movimentata, si apre con l’ascolto della canzone Sprizza di grazia: Un giorno il padre buono per nome di ha chiamato Ad essere la madre di suo figlio tanto amato. Il cuore ti ha infiammato Il suo spirito donato Tu con coraggio hai detto: “sono la serva del Signore” RIT:Sprizza di grazia E prendi il volo Segui lo Spirito che Dio ti da Sprizza di Grazia Lasciati amare Troverai il coraggio di dire SI Da madre come hai fatto A seguire questo figlio Fin sopra ha quel monte Dillo anche a me Come te vorrei trovare La forza di accettare L’amore di Dio Padre e gridare il mio SI RIT Tu madre che hai saputo Donare la tua vita guidami dal padre che ama i figli suoi aiutami a seguire Gesù mio fratello Avvolto dallo Spirito Grido forte il mio SI RIT 2 Tutti abbiamo memorizzato immediatamente il ritmo della canzone, molto semplice, e con l’aiuto di Tondelli, abbiamo imparato a mimarne il ritornello. Perché questo? Perché anche questo è stato un mezzo importante per riflettere sulla responsabilità educativa, tema della serata. Infatti,anche in questo caso, ognuno di noi è stato invitato a sottolineare le espressioni importanti del testo della canzone. La stessa fase “mimica” è simbolicamente efficace per capire più in profondità il tema dell’educazione. Molti sono stati gli interventi, sia dei giovani del GGV che dei catechisti presenti, che sono entrati immediatamente nello spirito della serata. Anche in questo caso non possiamo che sintetizzare i temi emersi, cioè educare è: gioia trasmessa, Spirito che Dio ti dà, coraggio di se, prendere il volo. Vi invitiamo a meditare tali espressioni e le implicazioni derivanti. L’incontro sta per volgere al termine. La quarta ed ultima fase ha chiuso l’incontro attraverso una gara: divisi in tre gruppi, si doveva mimare l’accensione e lo scoppio di un petardo: accensione – volo – esplosione. Dopo le simpatiche performance delle tre squadre, Tondelli ci ha fatto notare che il processo educativo, segue proprio questo percorso: 1. ACCENSIONE: si tratta per prima cosa di accendere se stessi, poi accendere l’interesse nell’altro, attraverso il contatto e l’ascolto. Questa fase è necessaria se si vuole vedere lo “spettacolo pirotecnico” finale! 2. VOLO: fase immediatamente successiva all’accensione e parimenti importante. E’ infatti necessario accompagnare il cammino del giovane che, da solo, potrebbe scoraggiarsi nello scoprire che tale cammino è in salita e, specialmente oggi, quanto mai in controcorrente. Per scongiurare che la scoperta delle proprie ali faccia sentire il giovane come “un pollo”, e’ compito urgente dell’educatore far scoprire al giovane che le proprie ali lo fanno diventare un “aquila” pronta a spiccare il volo! 3. ESPLOSIONE: è il frutto dell’opera educativa, che porta alla trasformazione della persona, alla testimonianza personale, alla gioia, alla riscoperta, allo stupore, a considerare l’insieme e non il singolo. Come in precedenza, queste tre fasi sono state approfondite da tutti, ognuno sottolineava un aspetto importante di questo cammino. Il corso, quindi, non è stato una “lezione” ma un fruttuoso dialogo tra di noi, grazie alla felice presenza di Giuseppe Tondelli che ci ha guidato nelle varie fasi dell’incontro. 3 La serata si è conclusa con l’invocazione dello Spirito, seguita dalle intenzioni personali dei presenti, raccolte nella benedizione finale impartita a tutti dal nostro carissimo Don Gabriele, che ringraziamo ancora una volta per la sua immancabile presenza! Ringraziamo le catechiste che hanno creduto in questo evento e i giovani che, come sempre, hanno risposto positivamente a questo appuntamento, nonostante la neve. Ringraziamo don Sebastiano e il Coordinamento Diocesano Oratori Fermani per aver proposto alla Vicaria di Pedaso un incontro così formativo sul tema dell’educazione, oggi così in pericolo e rinnoviamo la nostra disponibilità per prossimi incontri. Grazie di cuore a Giuseppe Tondelli per la sua “passione educativa” che ci ha chiaramente trasmesso durante le due ore trascorse insieme! Grazie ancora!!! Gruppo Giovani Valdaso 4