Esiste un legame tra il DNA e l`indice di massa corporea?

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Esiste un legame tra il DNA e l`indice di massa corporea?
Esiste un legame tra il DNA e l’indice di massa corporea?
Lancet 2014; 383: 1990-98
L’obesità e le patologie a essa associate sono divenute un problema per la salute in tutto il mondo (Lancet
2011; 378: 804-14). L’obesità è determinata da un’interazione tra uno stile di vita non corretto, fattori
ambientali e genetici. L’indice di massa corporea (BMI) è l’espressione di sedentarietà, di dieta non corretta
dal punto di vista quantitativo e qualitativo, di fattori genetici (Dis Model Mech 2012; 5: 569-73). In passato
sono stati condotti studi che hanno evidenziato come più di 30 SNPs (single nucleotide polymorphisms)
sono associati al BMI e che in totale possono spiegare solo 1.5% di variazioni interindividuali di BMI (Nat
Genet 2010; 42: 937-48). Gli autori hanno focalizzato la loro attenzione sulla metilazione del DNA, un
gruppo metilico si lega a un nucleotide. La forma più comune di metilazione del DNA si registra a livello del
carbonio 5 della citosina nel legame citosina guanina, formando la 5-metilcitosina (Nat Rev Genet 2012; 13:
484-92). La metilazione del DNA è influenzata sia dai fattori genetici sia dai fattori ambientali (Nat Genet
2011; 43: 1091-97; Nat Rev Genet 2011; 13: 97-109) e questa metilazione, unita ai genetici e ambientali
potrebbe influire sul fenotipo della persona (Nature 2009; 461: 218-23). Gli autori hanno identificato un
legame tra il BMI e la metilazione del DNA in un particolare sito, l’HIF3A e dunque l’incremento della
metilazione e un BMI più alto non sono un legame casuale.