P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta

Transcript

P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
COMUNE DI MONTALCINO
(Prov. Di Siena)
Piano Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (PAPMAA)
con valore di Piano Attuativo, dell'Az. Agr. LE CHIUSE di Valiani
Simonetta, con previsioni di interventi di nuova edificazione ed ampliamento
in località Podere La Chiusa, Montalcino (SI) in Zona Territoriale Omogenea
“E” Rurale, sottozona E2 Cat. B, su immobili ricompresi in area di
pertinenza Paesaggistica dei Beni Storici e Artistici denominata “La Chiusa”
censiti e disciplinati da PTCP e PS, e soggetti a Vincolo paesaggistico ai sensi
dell'art.136 del D.lgs.n.42/2004 con s.m. posto con specifico D.M.
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Luglio 2015
il tecnico
Dott. Ing. Roano Braccini
N.T.A.
Pagina 1
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 1 – Generalità
Le presenti norme tecniche di attuazione, insieme alle leggi nazionali, regionali e
regolamenti comunali, disciplinano gli interventi ammissibili sul patrimonio edilizio
esistente a destinazione agricola e gli interventi di nuova edificazione finalizzati alla
realizzazione degli annessi necessari alla conduzione dell’attività agricola.
Le modalità di conduzione del fondo, la sua struttura colturale l’organizzazione aziendale
e gli altri elementi propri della gestione dell’azienda agricola sono precisati nell’apposita
relazione agricolo ambientale che fa parte integrante del P.A.P.M.A.A.
ARTICOLO 2 – Individuazione dei Vincoli e Parametri Urbanistici
Gli interventi edilizi, nella zonizzazione del P.R.G. del Comune di Montalcino, ricadono
in Zona Territoriale Omogenea E Rurale, classificata come sotto zona E2
Caposaldo di Montalcino, Categoria B del Sistema Regionale Aree protette di cui alla
D.C.R. n.296/1988, inoltre ricadono su immobili o parti di essi ricompresi in Area di
pertinenza Paesaggistica del BSA “La Chiusa”, censito e disciplinato da PTCP
e PS, e soggetti a Vincolo paesaggistico ai sensi dell'art.136 del D.lgs.
n.42/2004 con s.m. posto con specifico D.M. che individua la zona
d’intervento come compresa nell’ area denominata come: zona comprendente
il centro abitato del Comune di Montalcino e terreni circostanti, vincoli con
Codice Regionale 9052248, Codice Ministeriale 90530 e 90532, pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 10/11/1961 e n. 53 del 25/02/1974.
Quindi, la disciplina degli interventi edilizi previsti o comunque ammessi trova
riferimento nel Titolo II – Norme sul territorio extraurbano, capo I, disciplina delle aree
extraurbane di particolare valore ambientale e paesaggistico (L.R. 52/'82) delle N.T.A.,
così come successivamente modificate con variante al PRG adottata con Delibera C.C.
n. 59 in data 27.10.2014 e in fase di definitiva approvazione.
N.T.A.
Pagina 2
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
La zona d’intervento, perciò viene disciplinata dal combinato disposto del'art. 9
(PROGRAMMA
AZIENDALE PLURIENNALE DI MIGLIORAMENTO AGRICOLO AMBIENTALE,
PIANO AZIENDALE – P.A.P.M.A.A. E P.A.P.M.A.A., CON VALORE DI PIANO ATTUATIVO, P.A.),
dell’art. 19 (tipo d'intervento: indiretto nei casi di PAPMAA con valore di PA, con PAPMAA nei
casi previsti, diretto negli altri casi, Progetto d’insieme e Titoli abilitativi dell’attività edilizia),
dell'art.105 (Norme per il prescritto adeguamento del P.R.G. vigente al P.T.C., approvato con
Delibera C.P. n. 124 in data 14.12.2011, e successive Varianti parziali approvate con Delibera C.P.
n. 18 del 11.03.2013 e Delibera C.P. n. 69 del 29.07.2013), i quali ammettono interventi di
tipo indiretto come quelli di nuova edificazione e ampliamento previsti con il presente
PA-PAPMAA ed interventi sui terreni agricoli finalizzati al recupero ed alla
valorizzazione delle sistemazioni idraulico-agrarie di valore storico, che, se ne ricorrono
gli specifici presupposti possono essere comunque subordinati ad eventuale
Autorizzazione Paesaggistica ex art.146 del D.lgs. n.42/2004 con s.m., Titoli abilitativi o
Comunicazione di Inizio Lavori (CIL) ai sensi della L.R. n.65/2014 con s.m.
E' ammessa la realizzazione di fabbricati funzionali alla conduzione del fondo solo per le
aziende la cui estensione supera le superfici fondiarie minime. Le soluzioni progettuali
dovranno prevedere la realizzazione dei nuovi volumi preferibilmente in ampliamento
od in contiguità e/o prossimità con gli edifici eventualmente già esistenti utilizzando i
materiali tipici dell'area come indicato all'art. 18.
Gli ampliamenti ed i nuovi volumi dovranno rispettare i seguenti parametri ediliziourbanistici e prescrizioni:
-
altezza massima degli edifici H = 7,50 m.;
-
distanza minima dai confini di proprietà = m. 15;
-
distanza minima dal ciglio di strade vicinali m. 10;
-
per strade comunali, provinciali e statali vale il C.d.s.;
-
E' prescritto il Piano Aziendale (PAPMAA), con valore di Piano Attuativo nei casi
di cui all’art.9 comma 11, altrimenti il Progetto d'insieme di cui all'art. 10;
-
Il caposaldo di Montalcino è classificato come area protetta categoria B;
-
E' obbligatoria la presentazione del Piano Aziendale (P.A.P.M.A.A.).
N.T.A.
Pagina 3
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 3 – Rapporto tra edifici rurali ed estensione colturale
Costituisce elemento prescrittivo del PAPMAA il rapporto di correlazione e reciprocità
tra gli edifici di nuova costruzione o l’ampliamento degli edifici esistenti ad uso agricolo
e le colture ed estensioni colturali che ne sono il presupposto.
La riduzione di tali estensioni colturali, il mutamento di coltura ed ogni altra variante che
incide su tali correlazioni di equilibrio dimensionale, sono ammissibili solo previa
variante al PAPMAA. Tale tipo di variante al PAPMAA, ove non comporti variazioni
alle consistenze edificabili, alle caratteristiche planivolumetriche degli interventi edilizi,
modifica della loro area di pertinenza ed ai parametri in esso contenuti, non costituisce
variante al relativo Piano Attuativo.
Non necessitano di variante al PAPMAA gli aggiustamenti di confine di cui all’art.76,
comma 5, della L.R. 65/2014 nonché le eventuali rettifiche apportate in sede di
progettazione definitiva ed esecutiva (tracciato delle strade, perimetro degli areali, ecc.)
che non comportino variazioni della superficie agricola utilizzata oltre i limiti prescritti
dal richiamato art. 746.
ARTICOLO 4 - Attuazione degli interventi
Il presente PAPMAA ha la validità temporale di 10 anni.
Fermo restando il termine di dieci anni, per l’ultimazione di tutte le opere previste, la
realizzazione temporale degli interventi programmati avverrà come specificato nella
Relazione Agricolo Ambientale nell’arco dei prossimi quattro/cinque anni, più
precisamente in una prima fase verrà realizzata la cantina interrata in ampliamento
all’esistente e successivamente la rimessa macchine ed attrezzature agricole.
Entro un anno dall'agibilità dei nuovi fabbricati, verrà posta in essere la demolizione dei
vecchi castri fatiscenti ubicati in località Pullera, per il recupero del relativo volume.
N.T.A.
Pagina 4
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 5 - Metodologia di calcolo e progettazione
Per il calcolo dei volumi, della superficie coperta, della superficie utile netta, delle altezze
dei fabbricati e delle distanze, si farà riferimento a quanto previsto dalle norme del
P.R.G. e del Regolamento Edilizio Comunale vigenti ed al Regolamento Regionale
n.64/R/2013 con s.m.
Le murature interne faranno parte del volume complessivo, mentre le murature esterne
sono conteggiate per uno spessore massimo di cm.30, anche nel caso in cui per motivi di
coibentazione e risparmio energetico gli spessori dovessero essere superiori e dovendo
alcune parti essere rivestite a pietra per motivi estetico-ambientali.
Eventuali volumi tecnici degli annessi, non saranno presi in considerazione nel calcolo
dei volumi.
In sede di progettazione architettonica finalizzata all’acquisizione dei relativi titoli
abilitativi dell’attività edilizia, gli interventi di nuova edificazione previsti dal PAPAPMAA dovranno rispettare i limiti volumetrici dimensionali riportati nelle relative
schede e tavole grafiche che fanno parte integrante del piano stesso; tali interventi
dovranno rispettare i seguenti limiti:
cantina interrata in ampliamento
- Superfice utile lorda = mq. 346,67
- Volume massimo ammissibile = mc. 1062,960
rimessa macchine ed attrezzature agricole
- Superfice utile lorda = mq. 108,90
- Volume massimo ammissibile = mc. 397,485
Gli schemi grafici relativi agli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio
esistente ed interventi di nuova edificazione allegati al Programma di Miglioramento
Agricolo Ambientale, hanno valore vincolante per quanto concerne gli aspetti
planivolumetrici e localizzativi degli interventi, nonché dei caratteri generali ed essenziali
delle relative sistemazioni esterne, mentre per quanto riguarda gli altri aspetti hanno un
valore meramente indicativo e potranno subire, in sede di progettazione architettonica
N.T.A.
Pagina 5
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
definitiva, tutti gli aggiustamenti, rettifiche e variazioni proprie del diverso grado di
progettazione e del successivo livello di approfondimento progettuale necessario.
ARTICOLO 6 - Tipologie edilizie
La progettazione architettonica degli annessi rurali di nuova costruzione e in
ampliamento, dovrà tenere conto del contesto territoriale di rilevante valore
paesaggistico ambientale in cui si inseriscono, utilizzando tipologie e materiali
caratteristici della storia e tradizione dei luoghi, con particolare attenzione all'inserimento
degli edifici nel contesto territoriale circostante ed alla mitigazione di tutti i possibili
impatti.
L’uso di tipologie, elementi architettonici e materiali tipici della storia e tradizione del
contesto locale di rilevante valore paesaggistico e ambientale in cui si opera, impongono
specifiche considerazioni sugli elementi di copertura, che dovranno essere a verde e/o
con tegole e coppi invecchiati, i materiali di finitura degli infissi, che dovranno essere in
legno e ferro, con delle soluzioni cromatiche esterne, che dovranno essere omogenee e
compatibili a quelle del contesto in cui l’intervento si inserisce e comunque tipici
dell’architettura rurale locale, con utilizzo di pietra a faccia vista e/o intonaco del colore
della gamma delle terre.
Per quanto riguarda in particolare i requisiti igienico-sanitari dei locali previsti nei nuovi
fabbricati ed il decoro ambientale ed edilizio si rimanda alle specifiche norme contenute
nel vigente Regolamento Edilizio Comunale e Regolamento d’Igiene.
ARTICOLO 7 - Interventi sull’edilizia esistente
Vengono considerati patrimonio edilizio esistente, ai fini della presente normativa, tutte
le costruzioni, manufatti annessi od altro esistenti alla data di adozione delle presenti
norme. Per gli edifici esistenti all’interno dell’azienda agricola, fatti salvi quelli in
N.T.A.
Pagina 6
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ampliamento e di nuova edificazione, specificatamente previsti, sono attuabili le seguenti
categorie d’intervento edilizio:
- Restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia;
- Manutenzione straordinaria;
- Manutenzione ordinaria.
Comunque, tutti gli interventi previsti, dovranno essere realizzati in modo da mantenere
e valorizzare gli elementi tradizionali di riferimento per le caratteristiche originarie del
contesto, coerentemente alla disciplina contenuta nel PRG e nel PS approvati.
Per il patrimonio edilizio esistente appartenente al complesso immobiliare in loc. La
Chiusa deve essere fatto riferimento e rinvio alla documentazione relativa alla Scheda
n.407 del Censimento degli immobili del territorio extraurbano ad integrazione degli
elenchi redatti ai sensi della L.R. n.10/79 art.1 e della L.R. n.59/80 art.7 di cui alla Tavola
18 (Classificazione del patrimonio edilizio extraurbano e rete viaria storica in scala
1:10'000).
In particolare, nella Scheda n.407 detti edifici risultano classificati A2 (edifici di
prevalente valore storico, architettonico ambientale), per la loro disposizione all'interno
del centro storico e per la unitarietà del tessuto edilizio, in cui ai sensi dell'art.54 delle
N.T.A. del PRG sono ammesse le seguenti Categorie d'intervento:
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia, limitatamente al tipo 1 e 2;
- manutenzione ordinaria,
- manutenzione straordinaria, tipo 10, 11 e 12 senza modifica dei materiali, tipo 15
solo se finalizzata al ripristino dell'aspetto originale del manufatto e
all'eliminazione dei contrasti precedentemente messi in atto, per la manutenzione
straordinaria tipo 17 prevedere il mantenimento dei materiali e delle finiture
originarie.
Per quanto riguarda l'edificio ad uso ex porcilaia in loc. Pullera, immobile censito al
Catasto Fabbricati al Foglio 123 particella 319 se ne prevede la demolizione, in quanto
N.T.A.
Pagina 7
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
privo di valore storico-architettonico, attualmente in rilevante stato di degrado e da
molto tempo inutilizzato.
ARTICOLO 8 - Conservazione dei caratteri agricoli e ambientali
Ai fini della conservazione dei valori paesaggistico-ambientali e degli assetti idrogeologici
delle zone agricole è vietato:
- Eliminare qualsiasi manufatto di valore storico e/o culturale;
- Diminuire il grado di efficienza idraulica della rete scolante superficiale;
- Eseguire opere di sistemazione fondiaria che aggravino la possibilità di ristagno ed
impaludamento.
Per quanto riguarda gli assetti infrastrutturali si stabiliscono le seguenti norme:
- Conservazione della viabilità esistente, compresa quella poderale; sono ammessi
interventi di adeguamento che non determinano alterazioni morfologiche
incompatibili con il contesto paesaggistico e che non compromettano la
funzionalità e la sicurezza delle infrastrutture connesse o correlate alle attività
agricole;
- Divieto di chiusura di strade e percorsi;
- La costruzione di nuove strade e/o spazi di manovra è ammessa solo per gli
accessi ai nuovi annessi previsti dal PAPMAA;
- Utilizzazione della viabilità esistente a scopi escursionistici e/o per la formazione
di turismo naturalistico e didattico.
ARTICOLO 9 – Materiali e particolari costruttivi
Le costruzioni potranno essere realizzate con struttura portante in muratura, in cemento
armato, in acciaio, e comunque con tutti quei materiali rispondenti alle normative vigenti.
N.T.A.
Pagina 8
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
I paramenti esterni non interrati della parte in elevazione delle nuove costruzioni saranno
preferibilmente realizzati in pietra locale a faccia vista, con stuccatura a base di calce con
aggiunta di terre locali od intonacati e tinteggiati sempre con colori della gamma delle
terre.
Le coperture dovranno essere considerati elementi organici dell’intero edificio e pertanto
la loro realizzazione dovrà rispondere a precise soluzioni progettuali mediante il loro
inserimento nella composizione formale dell’edificio. Le coperture dei fabbricati
potranno essere realizzate con struttura portante in acciaio, legno o c.a..
E’ prevista per la rimessa macchine, una copertura a capanna con falda inclinata di
pendenza massima del 30%, con manto in tegole e coppi del tipo invecchiato; mentre
per l’annesso agricolo in ampliamento all’esistente, interrato, destinato a cantina è
prevista una copertura piana di tipo “a verde”, con essenze naturali tipiche dei luoghi.
I canali di gronda ed i pluviali saranno esclusivamente in rame così come tutte le
converse.
Gli elementi di protezione di terrazze, sbalzi, logge etc. potranno essere sia opachi che
trasparenti. Per opachi si intende la costruzione in muratura di detti elementi con finitura
a faccia vista in pietra o rifinita ad intonaco e tinteggiati ed elemento di chiusura in cotto
o pietra mentre per trasparenti si intende la realizzazione di ringhiere in ferro disegnate
con massima semplicità geometrica o filagne di legno.
Gli infissi, potranno essere in legno tipo di castagno e/o metallo tipo ferro-finestra,
purché i colori siano adeguati al contesto ambientale dei luoghi e degli edifici esistenti.
Le pavimentazioni esterne, potranno essere realizzate sia in pietra e/o cotto, sia in terra
naturale battuta con ghiaia, così come per i piazzali di manovra, eventualmente è
ammesso l’impiego di pietra naturale (ghiaino) e calcestruzzo, mischiata con pigmenti
colorati, che richiamino i cromatismi delle strade bianche del territorio.
N.T.A.
Pagina 9
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 10 – Varianti
In fase di progettazione esecutiva degli interventi edificatori, è possibile apportare
modifiche della sagoma e della localizzazione dei nuovi edifici che non alterino le
caratteristiche plani volumetriche che le determinano così come rappresentate negli
elaborati del PA-PAPMAA., nel rispetto di quanto stabilito dalle presenti Norme
Tecniche di Attuazione.
Le varianti che non rientrano nelle ipotesi di cui al presente articolo, dovranno essere
autorizzate con la procedura di richiesta di variante al Piano Attuativo.
Eventuali varianti al PAPMAA potranno essere approvate contestualmente alla variante
al Piano Attuativo.
ARTICOLO 11 - Prescrizioni ambientali: sistema acqua
Approvvigionamento idrico
L’approvvigionamento del fabbisogno idrico necessario all’attività vinicola e residenziale,
avviene tramite allaccio alla conduttura pubblica già presente, fatta salva la possibilità di
prevedere per il contenimento del consumo idrico, la realizzazione di pozzi ed altre
derivazioni che dovranno essere preventivamente autorizzati.
Fognatura e depurazione delle acque
Poiché la zona oggetto dell’intervento non risulta servita dalla pubblica rete fognaria, è
consentito lo smaltimento nel sottosuolo delle acque reflue domestiche o assimilate
mediante appositi impianti come conformi alla normativa vigente in materia, nel suolosottosuolo ed acque superficiali. Per le acque chiare potrà essere previsto il recupero in
apposite cisterne o il convogliamento diretto nei fossi di scolo.
N.T.A.
Pagina 10
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 12 - Prescrizioni ambientali: sistema rifiuti
La gestione dei rifiuti aziendali, che sono una potenziale fonte di inquinamento, in
quanto costituiti da sostanze anche pericolose derivate dai residui della produzione
vitivinicola, dovrà essere effettuata nel rispetto delle disposizioni normative in materia,
facendo ricorso ai consorzi obbligatori.
I rifiuti dovranno essere raccolti, conservati e divisi per categoria, in attesa di essere
conferiti ad un gestore autorizzato, in idoneo ed adeguato deposito temporaneo, non
accessibile agli estranei, al coperto, nel pieno rispetto della specifica normativa vigente in
materia.
I rifiuti derivanti dalle unità abitative dovranno essere conferiti presso gli appositi punti
di raccolta di RSU predisposti dall’ente gestore.
ARTICOLO 13 - Prescrizioni ambientali: sistema energia
Per limitare il consumo energetico dei fabbricati di nuova costruzione o ampliamento,
dovranno essere adottati sistemi di isolamento tali da consentire il raggiungimento di
standard di risparmio energetico in linea con quanto previsto dalla normativa vigente in
materia.
Deve inoltre essere previsto l’inserimento di impianti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili, in maniera compatibile con la natura dei luoghi; eventuali pannelli
fotovoltaici dovranno essere del tipo integrato sulle coperture a falde; nel caso di
inserimento in coperture piane, pensiline o tettoie, dovrà esserne minimizzata la
visibilità.
Poiché la zona oggetto di intervento non risulta servita dalla rete di distribuzione del gas
metano, potrà essere posto in opera all’interno della proprietà un idoneo serbatoio di
G.P.L. del tipo interrato e comunque nel rispetto della normativa vigente in materia.
N.T.A.
Pagina 11
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
ARTICOLO 14 – Normativa in materia geologica
L’attuazione degli interventi, sarà subordinata alla preventiva esecuzione di indagini
geognostiche e/o geofisiche atte a verificare stratigrafia, parametri geotecnici e sismici
dei terreni di fondazione, compreso l’eventuale presenza di fenomeni di instabilità del
sottosuolo. Il progetto esecutivo dovrà tenere conto di quanto emerso in sede di indagini
geotecniche.
ARTICOLO 15 – Essenze arboree
Per l’idoneo ed adeguato inserimento nel contesto territoriale, paesaggistico ed
ambientale, degli interventi edilizi previsti o comunque ammessi, e se necessario anche
per la mitigazione degli effetti delle trasformazioni sulle aree circostanti, dovranno essere
conservate e recuperate, e se necessario previste delle sistemazioni a verde, mediante la
messa a dimora di specie arboree ed arbustive di tipo autoctono, come quercia, leccio,
cipresso, olivo. Non è consentito l’uso di specie esotiche e più in generale alloctone. E’
consentita la prevalenza delle spoglianti sulle sempreverdi; resta inteso che la piantagione
di piccoli arbusti, erbacee e fioriture annuali gode di ottima accettabilità.
ARTICOLO 16 - Norme transitorie e finali
In caso di incongruenza tra la norma scritta e gli elaborati progettuali del Piano
Attuativo, avrà prevalenza quanto previsto dalla norma scritta.
N.T.A.
Pagina 12
P.A.P.M.A.A. Az.Agr. LE CHIUSE di Valiani Simonetta
Per quanto non espressamente scritto dalle norme si fa riferimento ed esplicito richiamo
a leggi e regolamenti vigenti ed in particolare alle Norme Tecniche di Attuazione del
P.R.G., del P.S. e al Regolamento Edilizio e di Igiene Comunali vigenti.
Luglio 2015
il tecnico
Dott. Ing. Roano Braccini
N.T.A.
Pagina 13