Arlecchino Brighella

Transcript

Arlecchino Brighella
Arlecchino
La maschera di arlecchino appartiene alla famiglia degli Zanni. Entrato nei
canovacci della Commedia dell’arte divenne il prototipo del servo sciocco,
semplice e goffo, ma astuto, capace di abbindolare i suoi padroni e sfuggire
quindi ai guai.
Arlecchino salì sul palcoscenico nel XVI sec. Vestito con una larga casacca e
pantaloni bianchi, che nel tempo diventarono più attillati e tappezzati di rombi
multicolore. Il volto per metà coperto da una maschera di cuoio nero che
lascava scoperta la bocca, permettendo all’attore una buffa mimica, portando sul
capo un copricapo bianco, decorato da una coda di coniglio o di lepre, e una
cintura in vita a cui era appeso il batocio.
Brighella
La maschera di Brighella ha origini molto antiche, ma nella sua forma
definitiva di personaggio della commedia dell’arte si consolida nel XVII
sec.
Anche lui fa parte della famigli degli Zanni, è un servo astuto e
opportunista, malizioso e furfante. Con il passare degli anni il suo
abito cambiò molte volte, ma restò fedele ai due colori: bianco e
verde. Inizialmente portava una larga casacca e brache bianche orlate
di verde, che si sostituirono ad una giacca con pantaloni ornati di
verde. In seguito si aggiunse un mantello bianco con colletto. Inoltre
aveva degli accessori che arricchivano il personaggio come: uno
spadino, un’ampia scarsella di pelle, entrambi attaccati alla cintura, e
un berretto a sacco che nel colore richiamava il vestito. Anche lui
indossava una mezza maschera verde-oliva che però copriva anche il
naso, che era indossata sopra ad una barba nera ed ispida, e su un bel
paio di baffi pettinati.
Colombina
La maschera di Colombina, rappresenta l’evoluzione di un
personaggio della commedia dell’arte: la fantesca. Nel XVI sec.
Questa figura ha il ruolo di mezzana, che si trasforma poi in
consigliera nel XVII sec, diventa Zagna, moglie o compagna dello
Zanni, trasformandosi infine in Colombina. Colombina aveva l’arte
di favorire gli intrighi amorosi dei quali o era protagonista o
spettatrice. La sua caratteristica principale era l’abilità di sfilare
bigliettini dal grembiule o dal corpetto per poi passarli ad
innamorati. Il costume di Colombina si presentò con infinite
varianti: il personaggio classico aveva una sottana azzurra a balze
su cui poggiava un grembiule bianco come la camicia, con o senza
corpetto, indossando un fazzoletto fermato da un nastro.
Pantalone
Pantalone è una delle maschere più antiche della commedia
dell’arte. Questa maschera rappresenta una persona anziana
con i suoi difetti: irascibile, avaro e pignolo. Amante dalla
maldicenza , mormora pettegolezzi e concede prestiti ad elevati
interessi.
Il suo costume all’inizio era composta da dei pantaloni lunghi e
maglia rossa, poi alla fine del XV sec., cambiò con pantaloni al
ginocchio, farsetto rosso, sopra la zimarra, prima rossa poi nera
con alla cinta una scarsella; il tutto completato da una mezza
maschera nera da lungo naso ad unco e da una barbetta
appuntita.
Pulcinella
Pulcinella, la maschera tradizionale napoletana, fa parte della
categoria degli Zanni. Silvio Fiorillo lo portò dalla tradizione
popolare a quella scenica nel XV sec., lo rappresentò come
gobbo e magro, vestito come uno zanni, con cappello bicorno,
baffi e barba. Questo modello del personaggio però, presto si
trasformò, con un ampio camiciotto con coletto bianco, brache
larghe alla caviglia, fusciacca e cappuccio e con il volto coperto
di una mezza maschera dal naso pronunciato. Pulcinella
ingordo, ladro, astuto ma allo stesso tempo pigro e credulone,
capace di innamorarsi e di avere cambi d’umore repentini; ma
la sua maggiore caratteristica è quella di avere un insaziabile
appetito.