Ricerca Prima E 2013-2014 - Istituto Comprensivo di Avigliana
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Ricerca Prima E 2013-2014 - Istituto Comprensivo di Avigliana
ATTIVITA’ LAVORATIVE PRESENTI NELLA FRAZIONE BERTASSI DI AVIGLIANA PANIFICAZIONE ALLEVAMENTO FALEGNAMERIA Questa attività è stata stimolata dal tema scelto per questo anno dall’Associazione culturale Circolarmente di Avigliana «DAL LAVORO AI LAVORI: IL GRANDE MUTAMENTO». Grazie alla collaborazione dei genitori, abbiamo individuato alcune attività lavorative tradizionali nella frazione Bertassi di Avigliana; con i ragazzi sono state predisposte le domande delle interviste, somministrate ai lavoratori durante l’uscita del 18 marzo. Siamo consapevoli dei limiti di questo lavoro, ma anche della ricchezza di informazioni e di valori scaturiti dall’incontro con gli intervistati. L’ ALLEVAMENTO UN MESTIERE CHE VIENE DA LONTANO Circa 10 mila anni fa ha inizio la domesticazione di alcuni animali che continuerà ininterrotta fino ai nostri giorni e presso tutte le culture Cane e pecora Maiale e capra Bovini Asino e cavallo 8-9000 7500 6500 3000 a.C. a.C. a.C. a.C. Sahara preistorico Grecia Egitto Etruria L’ ALLEVAMENTO UNA PRATICA CON NUMEROSE CONSEGUENZE L’uomo non vive solo più di caccia ma si alimenta con gli animali allevati e con i loro derivati. Gli animali vengono utilizzati anche nell’agricoltura, come mezzo di trasporto e … in guerra L’ ALLEVAMENTO OGGI Visita alla fattoria della famiglia Cibrario e intervista al suo proprietario La fattoria L’ingresso della stalla Il sig. Cibrario Il deposito del letame L’ ALLEVAMENTO OGGI • Come e perché ha iniziato questo lavoro? Da quanti anni lo svolge ? • Serve un titolo di studio o basta l’esperienza? • Lo facevano già il bisnonno, il nonno e mio padre. Fin da piccolissimo ho sempre aiutato in famiglia e, dopo gli anni dell’obbligo, non ho più frequentato nessuna scuola. L’allevamento rientra nella nostra tradizione familiare, che anche i miei figli più grandi intendono continuare. ACUNI VITELLI DI DUE MESI • I tempi sono cambiati. Per questo lavoro, come lo si intende oggi, un titolo di studio servirebbe, in particolare quello di perito agrario. L’ ALLEVAMENTO OGGI • • Lo ritiene un lavoro facile o difficile? E’ soddisfatto del lavoro che fa? PROVETTA CON CAMPIONE DI LATTE • Non è un lavoro facile, ma se si fa con voglia, lo diventa. Può essere considerata una difficoltà il fatto che si lavora sempre, anche a Natale e nelle altre feste, le mucche hanno bisogno di cure TUTTI i giorni; un parto può capitare anche alle 3 di notte. L’INTERNO DELLA STALLA • Sì, sono molto soddisfatto, rifarei questa scelta in qualunque momento. Ad esempio dà molta soddisfazione il contatto con gli animali, che conosciamo per nome a uno a uno. L’ ALLEVAMENTO OGGI • • Quante ore della giornata sono occupate dal suo lavoro? E’ un lavoro che richiede il contatto con la gente? • Devo essere disponibile 24 ore su 24. La giornata comincia alle 7; alle 13 circa si fa una pausa per il pranzo, un po’ di riposo o, se necessario, la legna. Alle 16 si ricomincia e si continua fino all’ora di cena. • Incontro molte persone, specialmente coloro che vendono i mangimi e che acquistano il nostro latte. La quasi totalità del latte, una volta munto, viene conservato in una cisterna-frigo e poi prelevato settimanalmente da un camion apposito e venduto alla ditta Ferrero. CISTERNA FRIGO CAMION PER IL TRASPORTO DEL LATTE L’ ALLEVAMENTO OGGI • Quali strumenti utilizza? • In che cosa consiste il suo lavoro? • La mungitura, un tempo manuale, è diventata automatica; si utilizzano i trattori sia per il trasporto sia per l’alimentazione in corsia tra una mucca e l’altra. Ci sono anche delle attività correlate, ad esempio la fienagione e la coltivazione del mais per nutrire le bestie che viene conservato pressato e coperto. Compriamo anche del mangime misto già pronto. • Ripetiamo due volte al giorno, alle 7 e alle 16 le stesse MUNGITRICE operazioni: La pulizia degli animali L’alimentazione delle mucche adulte La mungitura e il lavaggio dell’impianto L’alimentazione dei vitelli Un buon numero di mucche, solo quelle che non hanno partorito e qualche vitello, viene portato a fine giugno nell’alpeggio a circa 2000 mt (Colle delle finestre) e ritorna a fine ottobre. AUTOMATICA CICATRICE DI PARTO CESAREO L’ ALLEVAMENTO OGGI Ci sono mucche di razze diverse, come la piemontese, la austriaca (robusta, buona da latte) e degli incroci. Abbiamo 160 mucche di cui 70 da latte. Ogni mucca ne produce circa 30 litri al giorno. Una curiosità: senza la campana al collo le mucche non camminano, sono abituate così. Nella nostra famiglia ogni figlio ha la sua campana; al nostro matrimonio ne abbiamo avuta una in regalo con i nostri nomi. LA FALEGNAMERIA Un falegname è un artigiano che lavora il legno per fabbricare o riparare mobili e infissi. L'attività di tale artigianato è detta carpenteria. Oggi le tecniche della falegnameria tradizionale non vengono più utilizzate per prodotti di uso comune, essendo state largamente sostituite dalla produzione a macchina. Esse vengono ancora usate, in alcuni campi specialistici quali, ad esempio, l’ebanisteria, la produzione di strumenti musicali e il restauro LA FALEGNAMERIA La lavorazione del legno è già attestata presso i popoli antichi e nel Medioevo raggiunge il suo massimo splendore. LA FALEGNAMERIA Intervista al falegname Renato Cantore • Come e perché ha iniziato questo lavoro? • Serve un titolo di studio o basta l’esperienza? • • Conta di più l’esperienza, ma bisogna conoscere il disegno tecnico e la matematica che sono la base. In un mobile le dimensioni sono fondamentali. Ho iniziato a lavorare come falegname perché mi piaceva. Ho sempre costruito qualcosa facendo dei lavoretti. Sono un perito elettronico, ho lavorato per 5 anni, poi mi sono stufato. Oggi per imparare il mestiere bisognerebbe fare un periodo di apprendistato, ma le leggi non lo consentono. E poi tenere un apprendista mi costerebbe troppo! LA FALEGNAMERIA • Lo ritiene un lavoro facile o difficile? • E’ soddisfatto del lavoro che fa? • Da quanti anni svolge questo lavoro? • Se una cosa ti piace è facile, se insorgono problemi si risolvono, se si è interessati. Conta la passione. • Ho avuto la fortuna di fare un lavoro volentieri e non mi è mai pesato Sì, sono molto soddisfatto. Quando il lavoro è finito me lo guardo e provo una grande soddisfazione. • Svolgo questo lavoro dal 1979, quindi da 35 anni LA FALEGNAMERIA • Quante ore della giornata sono occupate dal suo lavoro? • E’ un lavoro che richiede il contatto con la gente? • Al giorno lavoro da 8 a 10 ore. Ma dipende anche dal tipo di lavorazione richiesta: a volte sono occupato anche la domenica, se ho preso l’impegno di consegnare il prodotto. • Questo lavoro richiede contatto con i fornitori del legname (tavole già tagliate o tronchi sezionati) e con i clienti che mi fanno le ordinazioni e a casa dei quali spesso mi reco per prendere le misure. • LA FALEGNAMERIA • Quali strumenti utilizza? Un tempo il lavoro era tutto manuale. Ora uso le seguenti macchine utensili: sega a nastro per le tavole , pialla per raddrizzare i pezzi, motosega, piallatrice per ottenere spessori a misura, macchina tenonatrice per gli incastri, mortasa a catena, tornio, pressa, trapano a colonna. Le tavole non sono tutte di uguale qualità, c’è differenza tra i legni; andando dal peggiore al migliore troviamo: il truciolato - il compensato - il listellare - il lamellare - il massello. LA FALEGNAMERIA • In che cosa consiste il suo lavoro? Normalmente svolgo le seguenti operazioni: - Misurazioni presso il cliente - Disegno manuale per predisporre il progetto - Preventivo dei costi in base a materiale usato, tempo impiegato - Lavorazione vera e propria e realizzazione del prodotto - Consegna - Recupero e smaltimento degli scarti : legno (si brucia nella stufa), ferro (raccolta differenziata all’ecocentro), trucioli e segatura (si usano nelle stalle come lettiere per gli animali) Un momento dell’ intervista al falegname PANIFICAZIONE Il pane è un prodotto alimentare ottenuto dalla fermentazione, lievitazione e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina di cereali, acqua, confezionato con diverse modalità, arricchito e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regionali. PANIFICAZIONE Il pane era noto all’homo herectus, veniva preparato macinando fra due pietre dei cereali, e il prodotto così ottenuto era a sua volta mescolato con acqua. L'impasto finale veniva cotto su una pietra rovente. Intorno al 3500 a.C. gli Egizi scoprirono la fermentazione, con cui un impasto lasciato all'aria veniva cotto il giorno dopo; ne risultava un pane più soffice e fragrante. Per gli Egizi il pane non era solo una fonte di cibo ma anche di ricchezza. PANIFICAZIONE Il pane ha un posto fondamentale nella tradizione mediterranea come componente primario dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di cibo o di nutrimento, non necessariamente fisico. Nella cucina più antica si usava il termine cumpanaticum (oggi companatico) per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale. PANIFICAZIONE Intervista al signor Maritano •Come e perché ha iniziato questo lavoro? • Ho iniziato a causa della passione per il «biologico». Prima ho lavorato per 6 anni in un forno tradizionale. A un certo punto ho iniziato a coltivare grano biologico e a produrre pane e pizze per famigliari e amici con un piccolo forno a legna. La differenza tra la farina industriale e quella biologica è enorme: la prima viene privata del germe di grano, delle fibre, delle proteine (che sono utilizzate nell’industria cosmetica) e della crusca (impiegata per l’alimentazione animale). Questa farina povera, per diventare commestibile, viene poi ricaricata di proprietà organolettiche e sbiancata con solventi. La seconda conserva tutte le sue sostanze. PANIFICAZIONE Le farine, in base al progressivo impoverimento, si dividono in: tipo 1 - tipo 2 - tipo 0 - tipo 00 - fior fiore. Nell’ultimo tipo restano solo gli amidi, senza la crusca che serve per la loro digestione. • Serve un titolo di studio o basta l’esperienza? • Serve la passione. Io ho iniziato da zero, non serve né uno specifico titolo di studio, né l’esperienza. PANIFICAZIONE • Lo ritiene un lavoro facile o difficile? • E’ soddisfatto del lavoro che fa? • Da quanti anni svolge questo lavoro? • Non ci sono lavori facili, ma se lo si fa volentieri lavorare è un piacere. La fase più difficile della panificazione è l’impasto, perché è influenzato dalle condizioni climatiche. • Sono assolutamente soddisfatto: lo cambierei solo con il lavoro di gelataio. Impastatrice piccola • Lo svolgo da 18 anni. Impastatrice grande PANIFICAZIONE • Quante ore della giornata sono occupate dal suo lavoro? • E’ un lavoro che richiede il contatto con la gente? • Lavoro circa 12/14 ore al giorno per 5 giorni settimanali. Inizio alle 15,30 e proseguo fino alle 2,00 solitamente. Il nostro prodotto si conserva fino a 10 giorni, non si vende fresco ogni mattina, perché all’interno la farina ha germe, crusca e cruschello. ASSI PER LA LIEVITAZIONE • C’è il contatto con i clienti in negozio, ma mai durante il lavoro di panificazione in laboratorio. BANCO PER DARE FORMA ALLE PAGNOTTE E AI GRISSINI PANIFICAZIONE Ecco le operazioni che si compiono giornalmente: Rinfrescare la pasta madre con acqua calda Aggiungere farina, acqua, sale, olio Impastare Lasciare lievitare nei cestoni a 30° per 2,5 o 3 ore Rovesciare l’impasto sul tavolo, tagliare le forme dopo aver pesato Infornare (bisogna essere in due persone) Far cuocere per 50 / 55 minuti Sfornare e preparare per la vendita Sacchi di farina biologica PANIFICAZIONE • Quali strumenti utilizza? • Uso soprattutto le mani. Mi servo poi di altri strumenti utili che sono: - impastatrici - cutter - assi per la lievitazione di un particolare materiale che non assorbe odori, non si taglia, non si consuma, richiesto dall’ASL - ceste - forno a legna - pale per infornare pane e pizza. Produciamo 900 kg. di pane a settimana. Il forno a legna DURANTE L’INTERVISTA AL PANIFICATORE … MASSIMA CONCENTRAZIONE!!! REALIZZAZIONE A CURA DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE DEL LABORATORIO POMERIDIANO DELLA 1 E: Anna Blundetto Alice Brunatti Matteo Gibelli Edoardo Ferrari Alessandra Marzo Silvia Roggero Bertlove Iddrisu Francesco Esposito Wilson Sclafani Siti consultati: Wikipedia Google immagini Carlotta Valetti Stefano Tuzza Anno scolastico 2013/14