Croce Rossa di Seriate fa il pieno di volontari ma cerca nuovi mezzi
Transcript
Croce Rossa di Seriate fa il pieno di volontari ma cerca nuovi mezzi
L’ECO DI BERGAMO Hinterland 21 DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016 Croce Rossa di Seriate fa il pieno di volontari ma cerca nuovi mezzi L’associazione. Oltre duecento iscritti, 145 abilitati al servizio 118. L’appello del delegato Bergamaschi «Ambulanze vetuste, servono novantamila euro» SERIATE EMANUELE CASALI Una realtà vivace e numerosa quella della Croce Rossa di Seriate: a gennaio sono 34 i nuovi volontari abilitati anche per il servizio nazionale di emergenza 118. Il numero degli iscritti alla Cri di Seriate sale così a 205, di cui ben 145 abilitati per il servizio 118. Ma al delegato Tarcisio Bergamaschi, all’entusiasmo per l’allargamento del sodalizio, si unisce anche la preoccupazione per il parco macchine. Servirebbe almeno un nuovo veicolo, ma servono 90mila euro. E il cassetto è semi vuoto, ci sono dentro poco più di 10mila euro frutto di una sottoscrizione pubblica del 6 gennaio scorso. Mille euro saranno ufficialmente donati sabato 13 dall’organizzazione del Moto Raduno d’Epoca in svolgimento ogni anno a settembre, a Seriate. Per il resto Bergamaschi ha inviato a banche, enti pubblici e privati, industrie e commercianti un accorato appello: «Le norme per i mezzi di trasporto sanitario sono molto restrittive nell’ottenere l’abilitazione, per- nQx4Xy1pd+Fj4CvuDlPloqeI4Hm9Mm3D5gfgTEEIWX4= tanto è fondamentale, per la sopravvivenza della sede di Seriate poter disporre di nuove ambulanze con caratteristiche adeguate. Una necessità impellente, visto che una delle due ambulanze in uso attualmente ha perso i requisiti a viaggiare proprio lo scorso 31 dicembre». Bergamaschi e tutta la Cri di Seriate sono in attesa di qualche buon cuore. Anche per poter continuare a prestarsi per i cittadini bisognosi come nel 2015, ad esempio, quando la Cri di Seriate ha svolto 4.670 servizi per il 118, 853 per trasporti ammalati a ospedali, ambulatori, case di cura. I volontari hanno dedicato al servizio 42.300 ore e hanno percorso 100.120 chilometri. Una dedizione in espansione, visto che nel 2014 i chilometri percorsi erano stati 76mila, 4.400 i servizi per il 118 e 380 i servizi per gli ammalati. Altro problema che affligge la Cri di Seriate è la sede operativa del 118 in un vecchio edificio nei pressi dell’ospedale Bolognini con problemi al tetto e alle infiltrazioni. Ma ci sono buone prospettive. «Abbiamo certezza – riferisce Bergamaschi – di un intervento risolutivo nelle prossime settimane da parte dell’amministrazione comunale, in particolare del vicesindaco Gabriele Cortesi, che si è preso a cuore il problema, e anche per l’interessamento della Croce Rossa provinciale di Bergamo». I nuovi volontari Questi i nuovi volontari: Paolo Albani, Chiara Arrigoni, Anna Barcella, Sara Bergamasco, Antonio Besozzi, Eleonora Bono, Chiara Borrini, Giuseppe Campolo, Emanuele Ceruti, Matteo Chiari, Nicola Colonetti, Adriana Crespo Arana, Jamila El Arousy, Natalia Fustinoni, Donna Gherardi, Antonella Giannichedda, Giorgio Guidi, Habiba Iich, Marta Maria Lima Correia, Letizia Locatelli, Mario Luisoni, Simone Marchesi, Damiano Marocchini, Giulia Merelli, Giada Merighi, Stefano Merighi, Valeria Nastasi, Cinzia Rinaldi, Rossana Rocchi, Serena Roncalli, Angelita Scottini, Maria Stabilino, Monica Vailati, Michele Zotti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Open day della Cri di Seriate in un’immagine di archivio Un operaio Trova 940 euro per terra e li restituisce a chi li ha persi Senegalese, operaio, padre di due bambini, s’è trovato in mano 940 euro. Erano lì per terra, accanto alla sua utilitaria nel piazzale del bar Moon Light sulla grande rotatoria fra Seriate e Cassinone. Un contenitore, neanche un portafogli. Il senegalese lo ha raccolto ed è andato a lavorare in fonderia: mercoledì, pioveva. Il giorno dopo l’operaio si è presentato al bar a chiedere se per caso avessero sentito di qualche cliente che avesse perso dei soldi. Sì. In effetti, la sera prima c’era stato un abituale frequentatore residente in Valcavallina che al momento di pagare il conto si era accorto di non avere né soldi né portafoglio. Cerca, cerca: non si trovano. Erano solo soldi, non c’erano né assegni, né bancomat, né documenti, che abitualmente tiene in macchina, ma con i quali si sarebbe potuto più facilmente risalire a chi li aveva smarriti. L’uomo si era messo ormai il cuore in pace, considerando di aver perso per sempre i 940 euro. Ai proprietari del bar Moon Light, quando l’operaio è entrato parlando dei soldi trovati, è venuta in mente la scena del giorno prima e così hanno telefonato al cliente: «Hai perso i soldi? Sì. Quanti erano? 940. Sono qui, vieni a prenderli. Ma state scherzando? No!». E il consistente gruzzolo è tornato nelle mani del legittimo proprietario alla presenza dell’operaio, che ha ricevuto un’adeguata ricompensa. «I soldi – raccontano gli addetti al bar – l’uomo li aveva messi, mentre scendeva dall’auto, insieme al telefonino nel taschino interno al giubbotto, ma ci sono due tasche di cui una era aperta: il telefonino è andato al suo posto, i soldi sono finiti a terra. Pioveva, non s’è sentito alcun rumore di caduta». La vicenda ha molto stupito i protagonisti che hanno espresso grande stima per l’operaio onesto. Al quale è venuto alla memoria un caso analogo accaduto a lui stesso qualche anno fa, quando aveva dimenticato il portafoglio con soldi e documenti appoggiato su un distributore di carburanti, ma non lo ha mai più ritrovato: né soldi né documenti. «Aveva in mano quasi uno stipendio – commentano al bar – ma ha cercato il proprietario». EM. CA.