WILHELM GUSTLOFF - Una tragedia dimenticata

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WILHELM GUSTLOFF - Una tragedia dimenticata
WILHELM GUSTLOFF - Una tragedia dimenticata
WILHELM GUSTLOFF
UNA TRAGEDIA DIMENTICATA
Quando si parla di grandi naufragi si viene catturati quasi sempre da nomi famosi come: Princi
pe de Asturias (500 vittime), Titanic (1.513),
Empress of Ireland (1.024),
Lusitania (1.152), Conte Rosso (1.300), Andrea Doria (54)
e di altri di cui la cronaca si occupa, purtroppo, anche ai giorni nostri. Alcuni di questi “relitti
d’autore”, addirittura, riemergono ciclicamente dagli abissi per approdare sugli schermi del
cinema sotto forma di
fiction
che addomesticano la vera storia per un pubblico bisognoso di sogni per esorcizzare il nemico
che sta dietro l’angolo.
Ancora una volta prendiamo le distanze da questo mondo virtuale e puntiamo invece il riflettore
su una tragedia che, sebbene quasi nessuno conosca, detiene tuttora un tragico primato:
l’altissimo numero di vittime.
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Si tratta della nave passeggeri tedesca Wilhelm Gustloff (nella foto) che fu affondata da un
sommergibile sovietico il 30 gennaio 1945 nel Mar Baltico durante l’ultima fase della Seconda
guerra mondiale. Il naufragio causò, secondo le ultime prove documentali, la morte di oltre
10.000 persone, divenendo il più grave mai registrato nella storia navale.
La Wilhelm Gustloff, costruita dalla Blohm und Voss di Amburgo, fu varata nel 1937, per la
compagnia
Kraft durch Freude (KdF = ”Forza attraverso la gioia”) che era
un'organizzazione ricreativa della Germania nazionalsocialista. Aveva la considerevole stazza
di 25.893 tonnellate ed era lunga oltre 200 metri. L’inaugurazione della
Wilhelm Gustloff
ebbe luogo presso il cantiere n.51 della B.&V. Non si trattava di una nave passeggeri
particolarmente innovativa, ma rappresentava un efficace strumento di propaganda riunendo
l’ideale dell’unità “ariana”, il sogno tedesco e l’affermazione dell’ideologia nazista.
Doveva per
questo motivo chiamarsi
Adolf Hitler
, ma le fu imposto
Wilhelm Gustloff
, capo della sezione elvetica del partito nazionalsocialista che fu assassinato il 4 febbraio del
1936 a Davos dallo studente ebreo David Frankfurter. L’omicidio aveva l’obiettivo di scuotere il
popolo ebraico esortandolo a combattere contro l'oppressione nazista.
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La Gustloff era la nave ammiraglia della flotta KdF che possedeva numerose altre navi
altrettanto grandi e famose, ma la
Gustloff aveva un suo fascino particolare e
numerose furono le crociere compiute nell'Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nei mari
del Nord, alle quali aderirono la ricca borghesia tedesca dell’epoca.
La sua storia bellica inizia come “Trasporto Truppe” (nella foto) nel maggio del 1939, quattro
mesi prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale. La
Gustloff
si affiancò ad altre quattro navi della KdF, la
Robert Ley
, la
Der Deutsche
, la
Stuttgart
, la
Sierra Cordoba
, ed infine la
Oceana
(non facente parte della KdF). Tutte queste navi avevano il compito di trasportare la
Legione Condor
dalla Spagna alla Germania dopo il successo ottenuto dai nazionalisti franchisti contro le forze
repubblicane.
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Nel settembre del 1939, le forze armate tedesche trasformarono ufficialmente la Gustloff in “Na
ve
Ospedale”
(
Lazarettschiff D)
(vedi foto)
assegnandola alla
Kriegsmarine
. Non poteva trasportare materiale bellico ed era monitorata secondo un rigido protocollo
internazionale. Era stata riverniciata di bianco, con una banda verde lungo tutta la carena su
entrambi i lati e mostrava numerose croci rosse sul ponte, sul fumaiolo e sui lati. Il primo
impiego della nave ospedale fu nella zona di Danzica al termine della campagna polacca.
Rimase per molte settimane alla fonda in quella baia per l’imbarco e la cura di numerosi feriti
supportando le operazioni di guerra contro i sovietici. Dal maggio 1940 fino al luglio dello stesso
anno, la
Gustloff
operò nella zona di Oslo in Norvegia, come
ospedale galleggiante
durante la campagna di Norvegia (nome in codice “overlord”). Lasciò Oslo con 560 feriti a
bordo e durante l'estate del 1940, le fu ordinato di tenersi in allerta per l’invasione
dell'Inghilterra, che fu poi cancellata. Ancora una volta salpò da Oslo con altri 414 feriti. Subito
dopo il viaggio terminò il servizio di “Nave Ospedale” e si spostò a Gotenhafen (Gdynia-Polonia)
e venne adattata come “Nave Caserma” al servizio della Kriegsmarine affiancando i numerosi
U-boot
tedeschi. La
Gustloff,
prima
sotto il comando della 1ª Divisione
Unterseeboots
(sottomarini)
, e poi della 2ª Divisione
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Unterseeboots
, rimase all'ancora a Gotenhafen per oltre quattro anni.
L’Epilogo. Nel gennaio del 1945 la W. Gustloff rientrò in servizio prendendo parte attiva all'Ope
razione Annibale
che fu la più imponente evacuazione di tutta la storia: 2.000.000 di rifugiati, soldati e feriti furono
salvati, trasportati e messi al sicuro dall'avanzata sovietica verso ovest. Tutte le più grandi navi
della KdF:
Cap Arcona
,
Robert Ley
,
Hamburg
,
Deutschland,
Potsdam
,
Pretoria
,
Berlin
,
Goya
ed altre vennero utilizzate per l’O.A. nei porti di Danzica e Gotenhafen. Non tutti però riuscirono
a salvarsi. Dalle 25.000 alle 30.000 persone morirono, soprattutto in seguito agli affondamenti
della
Gustloff
e del
Goya
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per un totale di oltre 15.000 morti. Considerando il numero di persone trasportate, le condizioni
climatiche e il periodo di guerra, tale operazione fu comunque un successo dimostrando
l’organizzazione e la determinazione della macchina di soccorso tedesca.
L’atto finale della Wilhelm Gustloff secondo l’interpretazione del pittore Irwin J.Kappes
L'affondamento. Quando la Gustloff uscì dal porto di Gotenhafen il 30 gennaio 1945, il tempo
era pessimo: vento molto forte, nevicava e la temperatura era –10° e molte lastre di ghiaccio
consistente galleggiavano pericolosamente nel Baltico. In quelle condizioni climatiche, la
sopravvivenza per un naufrago erano nulle. La
Gustloff, ar
mata solo di qualche arma antiaerea, iniziò il suo ultimo viaggio senza alcuna scorta militare e
senza installazioni antisommergibili.
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Alle
21,08
del
gennaio
1945
ililla
russo
S-13
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la
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l'intero
facendo
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Poi
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in
struttura,
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nave
ed
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La la
Gustloff
affondò
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delle
persone
2.
nelle
ricerca
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imbarcate
sul
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secondo
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fredde
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ilsommergibile
del
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seguente
Baltico
schema:
portando
di
Heinz
8956
con
sé
Schön
rifugiati,
oltre
10.000
918
riassume
tra
persone.
ufficiali
ilprora.
“quadro”
eLa
membri
più
Unterseeboot-Lehrdivision
,della
373
donne
delle
Unità
173
uomini
delle
forze
navali,
soldati
feriti
per
un
totale
diI
10.582
persone.
L'affondamento
della
Gustloff
tragedia
ha
ebbe
raccontato
perdite
ilsiluri
di
dramma
vite
umane
fudi
questo
più
così
grave
pesanti.
transatlantico
equella
spaventoso
Ad
inizio
nel
evento
secolo
libro:
“nave
lo
nella
scrittore
storia
tedesco
navale.
Nessuna
Günter
lGrass
passo
gambero
”.
Oggi
ildel
relitto
della
Wilhelm
Gustloff
é
in
alla
segno
stregua
diAusiliarie,
doveroso
di
un
cimitero
rispetto
di
guerra.
verso
la
L’intera
più
grande
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tragedia
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interdetta
del
mare.
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qualsiasi
tipo
Carlo
GATTI
19
settembre
2013
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7/7