opuscolo informativo - Giornale dell`Isola

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opuscolo informativo - Giornale dell`Isola
OPUSCOLO INFORMATIVO
CONSIGLI UTILI PER IL
PAZIENTE STOMIZZATO
Azienda Ospedaliera
di TREVIGLIO
Tab7LGA06, Rev. 0 del 18/12/13
www.giornaledellisola.it – luglio 2014
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Caro lettore,
in questo libretto potrà trovare utili e semplici informazioni, per la cura della stomia,
l’alimentazione, la gestione a domicilio, numeri e siti web utili a cui potrà far riferimento. E'
importante per noi ricordarle che non sarà solo, ogni anno migliaia di persone, per varie
ragioni, vengono sottoposte ad un intervento chirurgico che porta al confezionamento di
una stomia.
Qualunque sia la ragione, è del tutto naturale da parte sua avere dubbi e preoccupazioni.
Questo avviene in tutte le persone che si trovano ad affrontare un adattamento ad una
situazione nuova e talvolta destabilizzante. Per questo motivo, ci saranno nuove cose da
imparare e da fare, altre persone da incontrare per aiutarla a riscoprire e costruire nuove
risorse personali.
Questo opuscolo è stato elaborato da un gruppo di infermieri e medici dell’Azienda
Ospedaliera di Treviglio, al fine di completare le informazioni ricevute dal medico e/o dallo
stomaterapista.
Si ricordi che con la stomia è possibile fare passeggiate, andare in bicicletta, al
ristorante, incontrarsi con gli amici, viaggiare e continuare a svolgere attività
piacevoli come ha fatto finora.
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CHE COS’E’ UNA STOMIA?
Il termine stomia viene dal greco “stoma” e significa bocca o apertura. Nel linguaggio
medico significa connessione di un viscere cavo dell’apparato digerente (enterostomie:
colostomia, ileostomia) o dell’apparato urinario (urostomia)
con la superficie cutanea.
Nelle enterostomia vi è una deviazione delle feci all’esterno
attraverso il foro praticato sull’addome.
L’enterostomia può essere temporanea o permanente. In
quella temporanea dopo un adeguato periodo di tempo, la
stomia viene rimossa e il transito intestinale viene
ripristinato mediante un secondo intervento chiamato di “ricanalizzazione”. La stomia
permanente è necessaria per le lesioni/patologie gravi e irreparabili del retto, dello sfintere
anale ed in alcuni casi di tutto il colon e, come dice la parola, è destinata a restare per
tutta la vita del paziente.
Le stomie si dividono in: ILEOSTOMIE; COLOSTOMIE; UROSTOMIE
ILEOSTOMIE
L’INTESTINO TENUE O PICCOLO INTESTINO
Il cibo dopo essere stato masticato e deglutito, attraverso l'esofago giunge allo stomaco
dove i succhi gastrici grazie all'azione di sostanze chimiche chiamate enzimi lo
scompongono fino a trasformarlo in una miscela liquida.
Dallo stomaco questa miscela passa nell'intestino tenue, lungo dai 3 ai 7 metri, dove
avviene la digestione e quindi l'assorbimento delle sostanze nutritive contenute negli
alimenti: vitamine, proteine, sali e grassi.
L’ILEOSTOMIA è l’abboccamento dell’intestino tenue alla parete addominale per
permettere alle feci di uscire da questo orifizio. In genere l’ileostomia viene confezionata
sul lato destro dell'addome, su una superficie piana al di sotto dell'ombelico.
L'ileostomia non possiede uno sfintere, non è quindi possibile controllare volontariamente
l'emissione di feci. La fuoriuscita delle feci avviene soprattutto dopo i pasti, esse avranno
una consistenza poltacea, saranno quindi ricche di acqua, enzimi digestivi e sali, ma
possono essere anche liquide, in relazione all’alimentazione o all’assunzione di molti
liquidi.
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COLOSTOMIE
L’INTESTINO CRASSO O GRANDE INTESTINO
L'acqua e le sostanze che non vengono assorbite dall'intestino tenue, raggiungono il colon
(lungo circa 1 - 2 metri), che ha due funzioni fondamentali, assorbire l'acqua presente
nelle feci affinché diventino completamente formate e fungere da serbatoio per le feci.
La Colostomia è l’apertura e la fissazione temporanea o definitiva di un tratto intestinale
(colon) alla parete addominale per consentire la fuoriuscita di feci, che non possono più
essere evacuate per via naturale.
UROSTOMIE
IL SISTEMA URINARIO
L’apparato urinario è composto da: reni, ureteri, vescica e uretra.
Gli organi deputati alla filtrazione del sangue ed alla produzione di urina sono i reni, che si
trovano nella parte posteriore dell’addome subito sotto le coste.
Una volta prodotta, l’urina passa alla vescica attraverso gli ureteri, che sono due tubi
stretti e lunghi circa 25 cm. Qui l’urina si raccoglie e viene poi espulsa attraverso l’uretra, il
condotto che la mette in comunicazione con l’esterno.
La stomia è il risultato di un intervento con il quale si crea un’apertura sulla parete
addominale per poter mettere in comunicazione l’apparato urinario con l’esterno. La
stomia è priva di uno sfintere (un muscolo ad anello che ne permette la chiusura), quindi
le urine non possono essere trattenute e fuoriescono senza controllo. Le derivazioni
urinarie, definite UROSTOMIE, sono realizzate applicando diverse tecniche chirurgiche.
RENE
BACINETTO RENALE
URETERE
VESCICA
URETRA
URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS): singola o doppia: gli ureteri vengono fissati direttamente alla parete
addominale.
URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS): si utilizza un segmento intestinale opportunamente isolato, che
viene collegato alla parete addominale.
NEFROSTOMIA: le urine che si raccolgono nel bacinetto renale, vengono eliminate mediante il
posizionamento di un sondino nefrostomico nel rene.
Può essere temporanea o definitiva.
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GESTIRE UNA STOMIA
COME SCEGLIERE I PRESIDI PER LA STOMIA
La scelta del miglior presidio dipende dalle esigenze della persona:
1. sistema due pezzi: costituito da una placca, piana o convessa, di varie misure e da un
sacchetto di raccolta.
2. sistema monopezzo: placca, piana o convessa, e sacca sono fuse insieme ed è
indicato solo quando la cute peristomale è
completamente integra e soltanto nelle colonstomie.
L’ambulatorio per stomizzati le darà informazioni in
merito alla vasta offerta di dispositivi delle varie ditte. Si
dovranno valutare i vantaggi e gli svantaggi insieme ai
consulenti tenendo presente che ci sono sempre novità
in commercio che presentano dei miglioramenti.
Nessuno si accorgerà che è portatore di una stomia. Le
sacche moderne sono ermetiche e dotate di filtro in
carbone attivo per cui non si diffondono odori
sgradevoli.
Sono inoltre disponibili alcuni prodotti che la possono
aiutare nella gestione della stomia.
SEMPLICI REGOLE DA SEGUIRE
IGIENE DELLA STOMIA
Durante il suo periodo di ricovero ripeteremo insieme le azioni descritte in questo
documento.
Il nostro obiettivo è quello di renderla autonomo nella sostituzione del presidio di raccolta
coinvolgendo, qualora le fosse gradito, una persona a lei vicina che potrebbe affiancarla
dopo la dimissione durante le operazioni di igiene dello stoma.
DA RICORDARE
9 La stomia si presenta rossa e umida e toccarla durante
l'igiene non produce alcun dolore. Il dolore, se presente, è
sempre legato ad alterazioni della cute peristomale.
9 Le dimensioni dello stoma si riducono progressivamente fino
a stabilizzarsi dopo circa 6 settimane dall'intervento.
9 La cute peristomale deve essere protetta dal contatto con le
feci o urine (colo/ileostomia o urostomia).
9 Per qualsiasi alterazione a carico della stomia e della cute
circostante non esiti a rivolgersi alla stomaterapista.
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COME CAMBIARE IL PRESIDIO
Obiettivi della procedura:
9 Garantire l'adesività del sistema di raccolta
9 Mantenere l'integrità della cute peristomale
9 Favorire il benessere psicofisico
Intervallo di sostituzione dei presidi:
9 placca ogni 48/72 ore
9 sacca ogni 12/24 ore
9 monopezzo ogni 24 ore
ATTENZIONE: l’ASL fornisce 10 placche e 60 sacche la mese; 60 presidi monopezzo al
mese. Aumentabili a giudizio del medico prescrittore!
Materiale occorrente:
9 Sistema di raccolta mono o due pezzi
9 Acqua tiepida
9 Sapone neutro
9 Panno carta
9 Forbici
9 Calibratore per stomia
9 Sacchetto per rifiuti
Sequenza degli atti:
9 Lavare le mani con acqua e sapone prima e dopo l'esecuzione della procedura.
9 Svuotare il contenuto della sacca nel wc. (se la sacca è a fondo aperto)
9 Il sistema di raccolta va smaltito nel sacco nero (indifferenziata)
9 Sollevare l’angolo superiore della placca, trattenerlo tra pollice e indice della mano
avendo cura di staccare delicatamente la cute sottostante al fine di non procurare
abrasioni/lesioni.
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9 Lavare la cure peristomale con acqua e sapone utilizzando un panno-carta:
•
Colo/ileostomia: con movimenti circolari procedendo dall'esterno verso la stomia,
•
Urostomia: con movimenti circolari procedendo dalla stomia verso l’esterno,
9 Asciugare accuratamente la cute peristomale tamponando con panno-carta senza
strofinare.
9 Non utilizzare alcun tipo di disinfettante né di solvente per sgrassare la cute
peristomale
9 Creme
e/o
polveri
vanno
utilizzate
solo
dietro
specifica
indicazione
del
medico/stomaterapista.
9 Rilevare con il misuratore le dimensioni della sua stomia.
9 Ritagliare il foro della placca in relazione alle stesse dimensioni della stomia.
9 Dopo aver tolto la pellicola che la protegge, far aderire la placca alla cute peristomale
procedendo dal basso verso l’alto stirando leggermente la cute verso l’alto
9 Tenere per qualche istante la mano sopra la placca può migliorarne l’adesività.
9 Se si utilizza un sistema “a due pezzi” agganciare la sacca alla placca dopo aver
contratto i muscoli addominali (pancia dura) e pigiandola nei quattro angoli con la
punta delle dita. La sacca ha due asole laterali sul bordo che si unisce alla placca
adesiva, utilizzando questi anellini, assicurarsi della tenuta ruotando la sacca di
raccolta e orientandola sempre “a caduta” (verticale se posizione eretta, obliqua se
sdraiato)
9 Se si utilizza un sistema monopezzo, dopo aver rimosso la pellicola che protegge la
parte adesiva, fare aderire il margine inferiore del bordo della placca al margine
inferiore del bordo della stomia completando l'adesione dal basso verso l’alto.
URETEROCUTANEOSTOMIE
Durante la sostituzione della sacca e della placca porre particolare attenzione alla
presenza dei cateterini ureterali per evitare la loro dislocazione/fuoriuscita, poiché non
risultano fissati alla cute ma semplicemente ancorati con un filo di sutura.
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CONSIGLI DIETETICI
È importante conoscere gli effetti che alcuni cibi e bevande possono avere sulle
evacuazioni; la stomaterapista le fornirà tutte le informazioni sul tipo di nutrizione da
adottare.
Non è necessario seguire una dieta, ma possono essere utili alcuni accorgimenti per
adeguare la sua alimentazione alla condizione attuale.
Qui sotto troverà una guida generale sugli effetti che alcuni cibi e bevande possono avere
sul contenuto intestinale ed alcuni consigli da seguire:
1) mastichi bene e lentamente.
2) faccia pasti piccoli e frequenti integrando i principali
(pranzo e cena) con spuntini leggeri.
3) non cambi drasticamente le sue abitudini, reintroduca
nella dieta gli alimenti un po’ alla volta per valutare gli
effetti che producono sulla digestione e l’evacuazione.
4) alcuni cibi possono provocare flatulenza (verdure della
famiglia dei cavoli, spezie, frutta secca, superalcolici,
bevande gassate, legumi, pesce fritto, gomma da
masticare), cattivi odori (aglio, uova, cipolla, porro,
melone, pesce, funghi, legumi, spezie) o accelerare la
motilità intestinale (alcolici, bevande gassate, latte
intero e formaggi, dolci, brodo di carne, cibi fritti, carni
grasse, caffè, nicotina
5) è preferibile la cottura dei cibi al forno, grigliati o al vapore.
6) è importante bere almeno 2 litri di liquidi al giorno frazionati nelle 24 ore.
7) Se ha una ILEOSTOMIA le verdure dovranno essere centrifugate ed eventualmente
filtrate, la frutta dovrà essere sbucciata per facilitarne l’assorbimento e si dovrà evitare
l’introduzione di fibre.
8) Se ha una COLOSTOMIA la frutta e la verdura potranno essere gradualmente
introdotte nella sua dieta.
URETEROCUTANEOSTOMIE: consigli dietetici
La persona portatrice di UROSTOMIA non ha nessuna alterazione dei processi digestivi,
ma deve comunque seguire dei consigli per quanto riguarda l’idratazione. Per favorire la
buona funzionalità renale ed evitare la produzione di urina concentrata, si consiglia di
introdurre una quantità di liquidi durante la giornata di circa 2 litri frazionati nelle 24 ore.
Lo scopo è triplice:
9 le urine diluite non irritano la cute peristomale e prevengono le infezioni.
9 in caso di tutori (cateterini nella UCS) le urine diluite non lo calcificano e di
conseguenza non lo ostruiscono.
9 nell’UICS il muco non ha modo di concentrarsi.
Vi sono alimenti consigliati per acidificare le urine come yogurt e succo di mirtillo rosso,
che non dovrebbero mai mancare.
Sono sconsigliati alimenti carichi di spezie, asparagi, cipolla, aglio e cavolfiori che
aumentano la produzione di urine con cattivo odore.
È consigliabile mantenere una dieta che permetta un buon transito intestinale ed eviti la
stitichezza
Detto questo non rinunci ai piaceri della tavola, mangi con gusto, anche in
compagnia!!!
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DOMANDE E RISPOSTE
Sarò in grado di lavorare?
Sì, potrà tornare alla sua normale attività. Avrà bisogno di un adeguato
periodo di convalescenza prima di intraprendere il lavoro. Inizi
gradualmente e chieda consiglio al medico, infermiere stomaterapista o
chirurgo. Essere portatore di stomia non le preclude nessun impiego.
Sarò in grado di viaggiare?
Può viaggiare quanto vuole. Si ricordi solo di fare la scorta del
materiale per la stomia (sacchetti, placche..). Tenga le scorte di una
settimana nel bagaglio a mano. Attenzione, se viaggia in aereo,
non porti nel bagaglio a mano forbici o materiale appuntito, ritagli
prima le placche della giusta dimensione. Nei Paesi caldi può essere
necessario cambiare più spesso la sacca o la placca protettiva.
Posso andare al mare o in piscina?
Il dubbio è legato non solo a motivi estetici ma, soprattutto, alla paura che “possa
succedere qualcosa” alla stomia. Infatti molti pazienti temono che l’esposizione al sole e
l’acqua del mare possano essere pericolosi e che la sabbia possa
essere portatrice di chissà quali malattie a causa dello stoma.
Paure, dubbi, angosce sono giustificate solo dal fatto che la stomia
è vissuta come un grave handicap o come una malattia. La prima
cosa che bisogna chiarire è che non esistono precauzioni particolari
per l’esposizione al sole se non quelle generali: proteggersi con
creme solari, non restare esposti al sole per molte ore e soprattutto
nelle ore più calde, bere molta acqua durante la giornata. Per
quanto riguarda la stomia ed i sacchetti da indossare al mare
bisogna diversificare i tipi di stoma. Il paziente con colostomia
sinistra, che esegue l’irrigazione, potrà portare i minisacchetti di raccolta. Questi, come
quasi la totalità dei prodotti, sono resistenti al caldo ed all’acqua e quindi permettono di
praticare qualsiasi tipo di attività. Se la stomia è situata nella giusta posizione sulla parete
addominale (nella regione tra l’ombelico, la spina iliaca superiore ed il pube) non esistono
problemi per i maschi nel portare i costumi da bagno tipo boxer, mentre le signore
possono ricorrere al costume intero. Esistono in commercio costumi da bagno
appositamente studiati che dispongono di una tasca interna in cui è possibile alloggiare la
sacca.
Potrò fare sport?
Per condurre uno stile di vita sano si consiglia di compiere
dell'attività fisica.
Si può sempre tenersi in forma, sia che le piaccia giocare a
tennis, a golf, fare jogging, nuotare o sciare. Con il permesso del
medico, dopo il periodo di convalescenza, si potrà tornare agli
stessi sport o alle attività che si praticavano prima dell’intervento
ad eccezione di quelli che potrebbero causare traumi a carico
dello stoma come, ad esempio, lotta, boxe o arti marziali.
Potrò ancora avere dei figli?
Durante la gravidanza potrà avere bisogno di cure particolari. Avrà
bisogno di fare domande e di assicurarsi che il medico comprenda la
situazione. Dovrà discutere i metodi del parto con il suo
ginecologo/ostetrico.
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Per le pazienti portatrici di ILEOSTOMIA, la contraccezione orale potrebbe non essere
totalmente efficace perché può non essere totalmente assorbita. Ne parli con il suo
ginecologo.
Avrò bisogno di un abbigliamento particolare?
Prediligere un abbigliamento comodo con vestiti non troppo stretti.
Forse nei primi giorni dopo l’intervento si sentirà a proprio agio con abiti ampi e comodi,
ma poiché non esiste alcun tipo di indumento particolare, una volta indossata la sacca
giusta non è più un problema, ci si sentirà sicuri e disinvolti.
E’ opportuno privilegiare tessuti naturali, evitando fibre di nylon che irritano la cute
peristomale.
Cinture ed elastici non sono indicati: potrebbero comprimere lo stoma e impedire
l’evacuazione.
Per un uomo le bretelle sono a volte più comode di una cintura.
Chiedere consigli alla/o stomaterapista, le moderne sacche per stomia sono invisibili sotto
quasi tutti i capi di abbigliamento, perché sono progettate per rimanere piatte sul corpo,
possono essere indossate comodamente sia sopra che sotto la biancheria intima a
seconda delle preferenze.
Dovrò avere dei riguardi particolari durante l’igiene personale?
Il bagno o la doccia, per i pazienti portatori di ILEOSTOMIA e
UROSTOMIA, possono essere fatti con il presidio attaccato, mentre
per i pazienti portatori di COLOSTOMIA la doccia può essere fatta
senza indossare il presidio.
Il primo suggerimento generale è di continuare a praticare sempre una
accurata igiene personale.
Sessualità e dimensione affettiva
La stomia pone la persona davanti a problemi fisici e psicologici
importanti che si ripercuotono anche nella relazione di coppia.
Spesso, a causa della stomia, le persone si sentono poco attraenti e
credono che persino il contatto fisico e i rapporti sessuali non siano più
possibili.
La capacità della coppia di affrontare questa situazione dipende dalla
qualità del rapporto preesistente: più il rapporto è difficile e tanto più
difficile è ricercare delle soluzioni.
I soggetti che conservano la capacità di erezione potrebbero avere
problemi le prime volte dopo l’intervento dovuti anche all’imbarazzo o alla paura.
L’attività sessuale di per sé non provoca problemi allo stoma né rischia di dislocare la
placca o la sacca.
Nella maggior parte dei casi, si può condurre una vita sessuale soddisfacente.
Occorre, certamente, confrontarsi con i professionisti che conoscono la sua situazione
clinica per aiutarla a superare le eventuali difficoltà che incontrerà.
Nel periodo post operatorio è importante che lei impari a parlare di questo aspetto e ad
esprimere il suo eventuale disagio per poter ricevere consigli o risposte a ogni perplessità
da professionisti esperti.
Figure di riferimento in questo senso sono: l’urologo-andrologo (per gli uomini), il
ginecologo (per le donne) e lo psicologo specializzato in sessuologia e problemi di coppia.
Si ricordi che le affettuosità e le coccole devono continuare a far parte della sua vita
sentimentale/familiare.
Credere in se stessi, essere positivi e condividere i propri vissuti e difficoltà con le persone
che ci stanno vicino può contribuire a migliorare il suo benessere psicologico.
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IRRIGAZIONE
Irrigazione (Colostomia sinistra, Trasversostomia, Sigmoidostomia)
E’ una tecnica che si prefigge il recupero della continenza
regolando il ritmo delle evacuazioni e promuovendo la
completa riabilitazione. E’ suggerita ai pazienti portatori di
colostomia terminale sinistra ed in alcuni casi ai portatori di
colostomia sul traverso. Consiste nell’introduzione attraverso lo
stoma di acqua tiepida (37-38° C), la sua efficacia è basata
sull’azione meccanica dell’acqua che provoca un’evacuazione
massiva ed immediata, ammorbidendo le feci e stimolando la
peristalsi. E’ una metodica molto semplice, praticata da oltre cinquanta anni e consiste in
un lavaggio periodico del colon con acqua tiepida. Se l’irrigazione è associata a una dieta
povera di scorie, i risultati sono davvero eccellenti e la persona può avere 24-48 ore di
relativa continenza, il che significa che la sacca tradizionale può essere quasi abolita e al
suo posto può essere utilizzata una mini sacca o, in qualche caso, una semplice copertura
di protezione. Purtroppo questo metodo quasi miracoloso e di grande efficacia si può
applicare solo alle stomie poste sul colon sinistro e qualche volta a quelle sul trasverso.
Condizioni richieste per l’applicazione
Le feci devono avere una certa consistenza.
Le condizioni di salute del paziente devono permette di applicare il metodo.
Un’ernia o un prolasso dell’intestino nella regione stomale costituiscono una
controindicazione;
Il metodo è altresì controindicato durante la chemio e/o la
radioterapia.
L’irrigazione deve essere praticata regolarmente alla stessa ora;il
tempo da dedicare è di 45–60 minuti.
Poiché ci sono situazioni in cui non è possibile applicare
l’irrigazione (per es. in caso di diarrea) è necessario sapere come
si usa il dispositivo con sacca. Su prescrizione del medico si farà
insegnare il metodo dell’irrigazione dall’infermiera o dalla/o
stomaterapista.
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Quali sono i vantaggi?
-
Il paziente decide il momento dell’evacuazione;
-
Recupero della continenza ( in media 48 ore );
-
Riduzione del meteorismo;
-
Meno fastidi con i gas, i rumori e gli odori intestinali;
-
Riduzione delle dermatiti da contatto;
-
Sentirsi a proprio agio nelle proprie attività;
-
Una migliore condizione psicologica;
-
Il reinserimento professionale può essere a volte più facile;
-
Con un po’ di pratica si saprà adottare il metodo anche fuori di casa;
-
Riduzione dei costi dei presidi stomali;
-
Miglioramento della qualità di vita della persona.
La metodica, è semplice, si apprende molto facilmente
dopo una o due dimostrazioni pratiche, non comporta
difficoltà organizzative nella propria abitazione. Oltre a
migliorare la qualità della vita, l’irrigazione permette di
ridurre il numero delle sacche garantendo, tra l’altro,
anche un certo risparmio economico.
L’esortazione è di prendere in seria considerazione
questa pratica cercando di superare una certa pigrizia e l’iniziale timore di introdurre il
cono nella stomia con la relativa acqua di lavaggio.
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COME OTTENERE I PRESIDI PER IL DOMICILIO
Durante il ricovero, il personale del reparto le fornirà il materiale necessario per la
gestione nei primi giorni di rientro a casa e le fisserà un appuntamento con l’ambulatorio
stomie dove le verrà prescritto il presidio più adatto alle sue esigenze. Ove non presente il
servizio ambulatoriale (S Giovanni Bianco) tale
prescrizione verrà effettuata dal medico prescrittore
di reparto.
Quando tornerà a casa, potrà richiedere la fornitura
dei sistemi di raccolta, tramite il SSR,
presentando all’ASL di appartenenza la prescrizione
ricevuta dal medico prescrittore di reparto o
dall’ambulatorio stomie.
I presidi protesici le saranno forniti senza oneri
economici, in base al D.M. 332/99 che ne stabilisce
la quantità e la qualità prescrivibili in corrispondenza
alla patologia.
L’ASL di appartenenza eroga i presidi, che si possono ritirare in qualsiasi farmacia, senza
onere economico a carico dell’assistito. Non è necessario il riconoscimento dell’invalidità
civile per avere i presidi.
Presidi particolari (minisacche ermetiche per nuotare) non sono a carico del SSN ma
dell’utente.
QUANDO OCCORRE CONSULTARE UN ESPERTO
Dolori di pancia e/o mancata evacuazione intestinale
Se non può evacuare per più di un giorno e/o ha mal di
pancia si rivolga al medico o
all’ambulatorio di stomaterapia.
Infiammazioni (Dermatite irritativa)
L’infiammazione della regione peristomale è uno dei
problemi più frequenti, generalmente determinata dal
contatto della cute con feci o urine, è dovuta spesso a un
foro troppo grande nella placca protettiva o a un dispositivo non ermetico. Se
l’infiammazione non fosse curata potrebbero manifestarsi gravi lesioni cutanee, molto
dolorose.
Micosi cutanee
Una micosi nella regione peristomale è seguita da bruciore, prurito e diffuso arrossamento
della pelle.
Allergie (Dermatite allergica)
Un’allergia si riconosce da un arrossamento della pelle ben delimitato che procura
bruciore o prurito. L’allergia può essere causata da un’intoleranza al materiale della
placca protettiva o della superficie adesiva delle sacche, ma anche dalle lozioni per il
corpo.
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Ernie
A causa dell’intervento chirurgico, la parete
addominale non è più perfettamente stabile. L’ernia
si manifesta con una tumefazione (incurvatura
verso l’esterno) della parete addominale nella
regione parastomale. E’ obbligo: non sollevare
oggetti di più di dieci chili.
Retrazioni (introflessione)
In questo caso si osserva un’introflessione dello stoma a forma d’imbuto, per cui il
dispositivo non è più ermetico. La causa potrebbe essere un aumento di peso.
Stenosi (restringimento)
Lo stoma si restringe sempre di più, di conseguenza l’evacuazione delle feci potrebbe
essere più difficile o risultare persino dolorosa.
Prolasso (dislocazione)
Se l’intestino sporge in fuori (per es. durante i movimenti intestinali) si parla di prolasso.
Le dimensioni del fenomeno possono variare.
Emorragie
La mucosa dello stoma è ben irrorata di sangue e delicata, per cui può
sanguinare leggermente anche a seguito di semplici stimoli meccanici.
La mucosa può però sanguinare più intensamente se lei assume
anticoagulanti o si sta sottoponendo a chemio e/o radioterapia.
Aumento/perdita di peso
A volte il dispositivo deve essere riadattato allo stoma
URETEROCUTANEOSTOMIE (UCS)
Interruzione del flusso urinario
Il cateterino potrebbe essere ostruito per la presenza di muco, coaguli o per una
dislocazione dello stesso cateterino.
Dolore addominale o renale
Entrambi possono essere dovuti alla dislocazione del cateterino. Se il dolore è
maggiormente localizzato al rene, la causa potrebbe essere la risalita dell’urina (reflusso).
Febbre
Se associata a dolore nel sito della stomia potrebbe essere il sintomo di un’infezione
locale, e/o della dislocazione del cateterino.
Dislocazione dei tutori
Nel caso di una ureterocutaneostomia, con la presenza dei cateterini, durante la
sostituzione della placca o il cambio del sacchetto, questi si potrebbero accidentalmente
sfilare. In questo caso contattare prontamente il reparto, l’ambulatorio o il Pronto
Soccorso.
Non esiti a richiedere l’assistenza del servizio di consulenza per stomizzati qualora
insorgessero questi mutamenti o sintomi.
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CHI MI PUO’ AIUTARE
9 Lei stesso
Sarà importante il suo desiderio di partecipare attivamente con noi al percorso verso il
recupero della sua piena autonomia.
Durante il periodo postoperatorio, potrà provare emozioni come sollievo, apprensione,
paura e rabbia. Potrà temere di “non essere in grado” di fare alcune cose, questo
sentimento all’inizio è comune a molte persone nella sua situazione. Potrà esserle d’aiuto
parlarne con il suo partner, la famiglia, gli amici, gli infermieri, gli stomaterapisti, il medico
o uno psicologo.
Sia gentile e paziente con se stesso e chieda agli altri di esserlo con lei.
9 La sua famiglia e gli amici
I suoi famigliari e le persone a lei vicine possono assisterla :
• riconoscendo anch’essi che ci sono molte
cose che deve imparare ed alle quali deve
adattarsi.
• accettando le sue reazioni a questa nuova
situazione.
• dimostrandole comprensione, ottimismo,
incoraggiamento, gentilezza e disponibilità.
• incoraggiandola ad essere indipendente nel
gestire lo stoma e a ricercare un aiuto
professionale se ne dovesse sentire il
bisogno.
9 Gli infermieri stomaterapisti
L’infermiere stomaterapista è una figura sanitaria professionale che ha
intrapreso una formazione per provvedere alle specifiche necessità delle
persone stomizzate. L’infermiere stomaterapista può assisterla prima e
dopo l’intervento chirurgico e fornirle cure e consulenza negli anni a venire.
9 Lo psicologo
Lo psicologo può, attraverso percorsi di
sostegno e interventi psicologici, aiutarla
nell'adattamento alla malattia, a migliorare le
strategie in suo possesso per fronteggiare
eventuali problemi e difficoltà e a gestire
emozioni spiacevoli e negative come rabbia,
tristezza e ansia. Tutto ciò con l'obiettivo di
migliorare il benessere psicologico.
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A CHI RIVOLGERSI: AMBULATORI DI STOMATERAPIA
OSPEDALE di TREVIGLIO: AMBULATORIO RIABILITAZIONE
PAZIENTI STOMIZZATI n° 26
Presso il POLIAMBULATORIO OSPEDALIERO
Piazzale Ospedale 1 Treviglio
Percorso giallo – uscita 3
Gli orari dell’Ambulatorio n 26 sono:
lunedì dalle 9,30 alle 12,30
giovedì dalle 14,00 alle 18,00
Per appuntamenti o eventuali informazioni contattare la Coordinatrice
Infermieristica sig.ra Ornaghi Vittoria; telefono 0363/424630
OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII di BERGAMO
UO Chirurgia 1° e 3° Bergamo
Per appuntamenti o eventuali informazioni contattare la sig.ra Viviana
Melis
Telefono 328/5432020
OSPEDALE BOLOGNINI di SERIATE
Via Paderno 21 Seriate (Bg)
UO Gastroenterologia/endodigestiva
AMBULATORIO STOMIZZATI
Per appuntamenti o eventuali informazioni contattare il sig. Belotti
Daniele Telefono 035/3063456
Mail: [email protected]
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A CHI RIVOLGERSI: LE ASSOCIAZIONI
FAIS, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati - ONLUS
membro dell'International Ostomy Association e della European Association
Iscritta al n. 103 del Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, Sede
Legale: c/o Istituto Nazionale dei Tumori Via Venezian 1 - 20133 Milano
Tel.: +39 02 70605131
Fax: 02.23902508
Sede operativa: Via San Marino, 10 - 10134 Torino
Tel.: +39 011 3017735
Fax: 011.3038850
E-mail: [email protected]
Numero Verde: 800.09.05.06
ALSI, Associazione Lombarda Stomizzati e
Incontinenti
Tutti i pomeriggi è a disposizione un volontario in via Ponzio n. 44 a Milano dalle 15.00
alle 16.00; inoltre è sempre in funzione una segreteria telefonica alla quale si può lasciare
un messaggio al numero: 02 70605131.
A.I.STOM. Associazione Italiana Stomizzati.
Numero verde dalle 10 alle 14: 800-675323.
I.O.A. International Ostomy Association Associazione Internazionale Stomia.
www.ostomyinternational.org
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CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLO STOMIZZATO
Essa recita che ogni portatore di stomia ha il diritto di:
art.1. Ricevere preoperatoriamente informazioni circa i benefici derivanti
all’intervento chirurgico, nonché notizie adeguate sulla possibilità di vivere con una
stomia. Questo primo articolo, in parole semplici, riprende ciò che la legge definisce
“consenso informato”. E’ evidente, oltretutto, come sia definito importante il
colloquio tra paziente ed operatori sanitari, affinché si stabilisca un rapporto di
reciproca stima, base fondamentale per il futuro dello stomizzato.
art.2. Avere una stomia ben confezionata e situata in una posizione appropriata in
modo che possa essere adeguatamente gestita. In questo punto si definisce quanto
sia importante l’esperienza professionale di chirurghi e stomaterapisti che
cooperano per il bene del paziente. Si pone l’accento sia sulla tecnica chirurgica sia
sull’approccio stomaterapico del disegno preoperatorio.
art.3. Avere il supporto di esperti professionisti medici e stomaterapisti nel periodo
pre- e post-operatorio sia in ospedale che nella comunità di appartenenza. Non solo
qui si ribadisce il fondamento che gli operatori sanitari, che assistono il portatore di
stomia, siano competenti in materia, ma anche che tale competenza è da ricercarsi
sia all’interno degli ospedali che presso le strutture sanitarie esterne.
art.4. Ricevere una informazione completa ed imparziale sui prodotti per stomia
disponibili nel proprio paese. In questo articolo è resa fondamentale l’imparzialità
degli operatori sanitari che devono fornire indicazioni sui presidi, liberi da eventuali
effetti di opportunità.
art.5. Avere l’opportunità di scegliere il prodotto maggiormente soddisfacente fra
quelli disponibili, senza pregiudizi o costrizioni di sorta. Garantire al portatore di
stomia la libera scelta dei presidi fra quelli ritenuti idonei.
art.6. Avere informazioni sulla propria associazione nazionale degli stomizzati e sui
servizi ed aiuti che possono essere forniti.
art.7. Aiutare ed informare le famiglie, gli amici e le persone di supporto per
migliorare la qualità di vita degli stomizzati. In riferimento alla discussione sul
segreto professionale, è obbligo degli operatori sanitari, che sanno quanto sia
importante per lo stomizzato il supporto famigliare, chiedere al paziente il consenso
alla partecipazione attiva dei famigliari e, in caso di diniego, spiegare e far capire
che la famiglia è il pilastro sul quale lo stomizzato può ricostruire il proprio futuro.
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