piano di miglioramento

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piano di miglioramento
Prot. n. 6210/C1
Avellino,12/11/2015
PIANO DI MIGLIORAMENTO
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
(ex art.6 comma 1 lettera a) dpr 80/2013)
Responsabile del Piano
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. SEVERINO LOIACO
Gruppo di miglioramento
Prof. Eugenio Giglio (Vicario)
Prof. Giuseppe Borriello (F. S. Area 1)
Prof.ssa Maria Sepe (F. S. Area 2 continuità e orientamento)
Prof.ssa Paola Sanseverino (F. S. Area 2 inclusione e differenzazione)
Prof.ssa Angela Rossi (F. S. Area 3)
Prof. Salvatore Della Valle (F. S. Area4)
PRIMA SEZIONE
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Caratteristiche del contesto (vincoli e opportunità interne ed esterne)
 L' Istituto abbraccia realtà territoriali diversificate dal punto di vista culturale, economico e
sociale, che permettono di articolare e di arricchire, in una prospettiva di integrazione, l' azione
formativa.
 Il contesto economico e produttivo del territorio del Dorso si caratterizza per una forte
prevalenza dell'industria del settore metalmeccanico, del settore conciario e del settore
agroalimentare
 L’Istituto, recentemente ristrutturato, è dotato di strutture moderne e confortevoli, con totale
adeguamento alle norme sulle barriere architettoniche. L’edificio scolastico è privo delle
certificazioni previste dalla normativa vigente. All’edifico scolastico è annesso un capannone
dismesso con la copertura in eternit. La copertura del manufatto è stata messa in sicurezza ed è
in attesa di essere smaltita.
Permane una certa difficoltà al raggiungimento della sede a causa del sistema dei trasporti
locale, ancora scarsamente adeguato alle esigenze dell’utenza e del personale docente e non
docente.
 La Provincia fornisce adeguate risorse a favore della scuola e, assieme ad essa, assicura la
buona manutenzione dell’edificio scolastico.
 Nonostante la tabella del livello medio dell'indice ESCS ci attribuisca un livello medio-alto,
presumibilmente ricavato dai questionari delle prove INVALSI delle seconde classi, questo
non rispecchia l'intera popolazione scolastica. Si segnala invece un livello medio-basso
dell'ESCS; la maggioranza degli studenti proviene da comuni che registrano un alto tasso di
disoccupazione e con un accentuato decremento demografico.
 L’Istituto è dotato di laboratori necessari alla didattica del biennio e agli specifici indirizzi del
triennio le aule sono sprovviste delle LIM.
 L’Istituto, con il nuovo dirigente scolastico, ha iniziato a realizzare attività finalizzate alla
conoscenza del contesto socio economico e produttivo del territorio in collaborazione con: le
Istituzioni Pubbliche; gli Enti pubblici e privati; l’Università; il mondo del lavoro e le sue
articolazioni organizzative di Avellino e provincia.
Indirizzi di studio attualmente presenti e numero di alunni iscritti nell’a.s. 2015/2016
Indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Meccanica e meccatronica
Indirizzo Trasporti e logistica – articolazione Logistica
Indirizzo informatica e Telecomunicazioni – articolazione Informatica
Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica – articolazione Automazione
Indirizzo Chimica, materiali e Biotecnologie – articolazione Biotecnologie sanitarie
Alunni iscritti:
- ai corsi diurni 517
- ai corsi serali 160
I rapporti con il territorio (accordi di rete, convenzioni con privati etc.) e con le famiglie
- Collaborazione con l’Associazione Giovani Industriali Confindustria di Avellino per la
realizzazione del Progetto “Senza Esperienza”
- Impegno accordo di rete per l’istituzione dei laboratori territoriali (avviso pubblico MIUR prot.
10740 del 8/9/2015)
- Protocollo di intesa del Partenariato Economico, Sociale ed Istituzionale svolto in
collaborazione con la Provincia di Avellino, i Centri per l’Impiego della Provincia, le
Istituzioni scolastiche e le Associazioni sindacali e datoriali in rappresentanza delle imprese del
territorio.
-
Accordo di rete tra istituzioni scolastiche per lo svolgimento di attività di comune interesse
(Autovalutazione e Piano di Miglioramento)
I principali progetti
- Tirocinio in azienda di 150 ore (STAMEC srl di Arcella (AV))
- Convenzione per attività di alternanza scuola lavoro Stage curriculare a.s. 2014/15 (SUD
MOTORI srl di Mercato San Severino)
- Partecipazione e finanziamenti di progetti PON
- C-5-FSEPAC_POR_CAMPANIA-2014-314
- C-5-FSE-2010-344
- C-5-FSE-2009-7
- Partecipazione Associazione Students Lab di IGS Impresa Sociale srl
- Convenzione tra Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e ITIS
“G. Dorso” per accrescere la conoscenza e l’amicizia tra i giovani cinesi e i giovani del
territorio, sponsorizzando l’insegnamento e al conoscenza della lingua e delle cultura cinese.
- Selezione nazionale dell’istituzione al “Progetto Galileo” MIUR-INTEL CORPORATION a
supporto dell’innovazione digitale nella scuola.
- Università Federico II Facoltà Ingegneria Spin-Off IMAPPS
PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL RAV E LORO COLLEGAMENTO
Le priorità individuate sono chiaramente riconducibili alle criticità emerse dall'autovalutazione. Pur
non esaurendo il panorama di tali criticità, le priorità sono state selezionate in base a valutazioni sulla
loro rilevanza/strategicità per l'istituto, sulla individuabilità di strategie coerenti da mettere in atto
all'interno del progetto di miglioramento e, ancora, sul situarsi in continuità e/o in coerenza con alcune
linee di miglioramento già perseguite nel corrente A.S. 2014/2015.
Gli obiettivi di processo da acquisire nel breve periodo per il raggiungimento delle priorità strategiche e
i relativi traguardi prefissati (di seguito indicati) sono stati individuati tra le pratiche educative e
didattiche (tenendo conto delle principali criticità emerse), perché si ritiene che l’azione su tali pratiche
determini in modo diretto i cambiamenti richiesti e previsti dalle suddette priorità.
Di seguito sono indicate le connessioni tra priorità, traguardi e obiettivi.
Priorità
Traguardo
Obiettivi di processo
2.1: RISULTATI
SCOLASTICI:
Ridurre la
concentrazione degli
abbandoni nelle classi
prime, nelle classi
seconde e nelle classi
terze.
2.1: Abbattere di
almeno 1 punto
percentuale gli
abbandoni nelle prime e
seconde classi e di
almeno 2 punti
percentuali gli
abbandoni nelle classi
terze.
Area 1: Curricolo, progettazione e valutazione
- Rivedere il curricolo di istituto e portare a
termine la progettazione per competenze.
- Incremento significativo dei momenti di
analisi relativi alla revisione della
programmazione comune per aree
disciplinari.
- Inserire nella programmazione, accanto alla
valutazione del singolo docente, una
valutazione comune basata su verifiche per
classi parallele
- Inserire nella progettazione del curricolo per
competenze prove di valutazione autentica
e/o rubriche di valutazione.
2.2: RISULTATI
NELLE PROVE
INVALSI
2.2:Ridurre il gap
formativo delle prove
INVALSI di Italiano e
Matematica rispetto ad
Area 2: Ambiente di apprendimento
- Incremento di metodologie innovative nella
-
didattica
Incrementare la collaborazione tra docenti per un
RIDURRE LE
DIFFERENZE NEI
RISULTATI TRA LE
CLASSI
istituti con lo stesso
ESCS.
-
maggiore sviluppo delle azioni laboratoriali
previste nell’ unità di apprendimento del
curricolo
Incrementare l’uso delle piattaforme digitali
Non superare i 10 punti
di differenza nei
risultati tra classi
2.3: COMPETENZE
CHIAVE E DI
CITTADINANZA
2.3: Utilizzo di
strumenti per valutare il
raggiungimento delle
competenze chiave e di
cittadinanza degli
studenti.
2.4: RISULTATI A
DISTANZA
2.4: Avviare azioni per
monitorare i risultati a
distanza
Area 3: Inclusione e differenziazione
-
Incremento dell’uso di interventi individualizzati
nel lavoro d’aula
Incremento della partecipazione collegiale alla
formulazione dei Piani Educativi Personalizzati.
Area 4: Continuita' e orientamento
-
-
Prevedere l’incontro tra insegnanti di ordini di
scuola diversi per discutere e concordare dello
sviluppo verticale del curricolo e della
formazione delle classi.
Prevedere incontri tra mondo universitario,
famiglie e scuola per analisi o monitoraggio dati
su andamento studi universitari studenti
diplomati.
Area 5: Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
- Implementare i processi di
dematerializzazione e trasparenza
amministrativa
Area 6: Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
- Sostenere formazione ed autoaggiornamento
per la diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica
Area 7: Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
- Incrementare il coinvolgimento delle
famiglie nella vita dell'istituto.
- Migliorare la comunicazione con le famiglie
- Migliorare la funzionalità del registro
elettronico
ELENCO DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (secondo il collegamento delle priorità con i traguardi e gli obiettivi del RAV):
1. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE 1;
2. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE;
3. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 1;
4. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE 2;
5. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2;
6. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 2.
SECONDA SEZIONE
INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO N. 1;
AREA DI RIFERIMENTO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE 1
DESCRIZIONE DELL’ INTERVENTO E RISULTATI ATTESI:
L’intervento si riferisce alla priorità n.1 del RAV e con le sue azioni intende concorrere a ridurre la
percentuale degli abbandoni nelle classi prime e nelle classi terze attraverso l’abbattimento di almeno
un punto percentuale degli abbandoni nelle classi prime e di almeno 2 punti percentuale degli
abbandoni nelle classi terze.
RESPONSABILE/I
DELL’INTERVENTO:
RESPONSABILE AREA 1
Prof. Giuseppe Borriello
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE DEFINITIVA:
31.08.2016
COMPONENTI DEL GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
- COORDINATORI DIPARTIMENTO
- COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE (tutte le classi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO:
- Incremento significativo dei momenti di analisi relativi alla revisione della programmazione
comune per aree disciplinari;
- Inserire nella progettazione del curricolo per competenze prove di valutazione per classi parallele,
prove di valutazione autentica e/o rubriche di valutazione
- Migliorare la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza.
PIANIFICAZIONE
Le criticità più evidenti:
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-
La programmazione periodica comune per aree disciplinari è ancora poco sviluppata; L'analisi
delle scelte adottate e la revisione della progettazione, affidata ai dipartimenti (in sede propositiva)
e al collegio dei docenti (in sede deliberativa), stenta ad incidere sulle prassi didattiche dei singoli
docenti.
Vi è una concentrazione di debiti formativi in Matematica, Italiano, Scienze Integrate, Lingue
Straniere.
Vi è un'elevata concentrazione di abbandoni nelle classi prime e nelle classi terze; le cause
possono essere: a) endogene: scarsa motivazione allo studio; e/o b) esogene: basso livello socioculturale delle famiglie; scarso livello della preparazione in ingresso; inadeguato o assente metodo
di studio; presenza di modelli comportamentali e sociali che attribuiscono rilievo marginale alla
formazione scolastica;
I risultati sul fronte delle competenze chiave di cittadinanza sono fortemente influenzati da fattori
esterni alla scuola e scarsamente perseguiti sulla base di un percorso didattico collegiale condiviso
in seno ai singoli consigli di classe.
Nella scuola non sono state adottate prove di valutazione per classi parallele, prove di valutazione
autentiche o rubriche di valutazione e non si utilizzano strumenti per valutare il raggiungimento
delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti; La scuola progetta e realizza interventi
didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti in numero esiguo rispetto al
fabbisogno; I processi e i criteri di valutazione sono ancora fortemente ancorati ad una didattica
delle conoscenze.
Gli insegnanti utilizzano ancora in modo embrionale il curricolo definito dalla scuola come
strumento di lavoro per la loro attività; Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono
parzialmente progettate in raccordo con il curricolo di istituto; Non vengono ancora individuati in
modo chiaro gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di
ampliamento dell'offerta formativa.
Le fasi di attuazione:
1.Organizzazione:
fase a) realizzazione delle rubriche di competenze disciplinari per tutti i settori di specializzazione e
per il biennio comune;
fase b) riunione dei responsabili dei dipartimenti per concordare una strategia comune di
condivisione e realizzazione dei curricoli delle singole discipline;
fase c) realizzazione e pubblicazione sul sito Scuola-Next dei curricoli disciplinari;
fase d) realizzazione delle progettazioni disciplinari sulla base dei curricoli precedentemente
realizzati;
fase e) verifica ed eventuali variazioni dei curriculi disciplinari in funzione degli esiti scolastici
2. Esecuzione (tempi di realizzazione); settembre 2015 - settembre 2016
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione): coordinatori dipartimenti settembre - ottobre
2015, dipartimenti disciplinari ottobre 2015, dipartimenti disciplinari e coordinatori dei
dipartimenti giugno-luglio 2016;
4. Esame dei risultati ed indicatori usati :verifica degli esiti scolastici, delle prove comuni e delle prove
INVALSI giugno-settembre 2016;
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione) settembre 2016; riunioni
dipartimentali di revisione dei curricoli e delle prove di verifiche concordate.
Punti di forza sui quali basarsi:
Nella scuola sono presenti i dipartimenti articolati nel modo seguente: a) nel primo biennio
per assi disciplinari; b) nel secondo biennio e nel quinquennio per aree disciplinari e per
indirizzo.
Le percentuali degli studenti ammessi alle classi successive (e, per converso, anche quelle dei
non ammessi) sono nel complesso positive, essendo analoghe alle percentuali nazionali regionali
e provinciali (in alcuni casi anche migliori); mettendo inoltre a confronto tali percentuali con
quelle degli alunni sospesi in giudizio si evince che gran parte di essi sospesi in giudizio recupera
i debiti formativi e viene ammesso alla classe successiva; di conseguenza i criteri di valutazione
adottati dalla scuola mostrano nel complesso di essere adeguati a garantire il successo formativo
della buona parte degli studenti (nell'ambito dei dati nazionali sopra citati); ciò risulta ancora di
più rafforzato dall'analisi dei dati relativi all'Esame di Stato, dove emerge una sostanziale
corrispondenza positiva tra i dati dell'istituto e quelli nazionali.
La scuola ha inserito nel curricolo per competenze anche le quelle di cittadinanza; La scuola ha
adottato criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento; La scuola
ha inserito nel proprio curricolo per competenze, le competenze chiave che le valuta tramite
l'osservazione del comportamento didattico dello studente in rapporto a degli indicatori
predefiniti. Il livello delle competenze chiave mediamente raggiunto dagli studenti è positivo,
sia pure con qualche minima differenza tra classi.
Il curricolo è costruito per rispondere ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative
e formative del contesto locale mediante l'elaborazione e lo sviluppo di specifiche azioni
didattiche funzionali alle competenze da acquisire e indicate nei documenti ministeriali; Il
curricolo prevede e sviluppa i traguardi di competenza che gli studenti dovrebbero acquisire nei
diversi anni, nel contempo individuando anche quelle trasversali.
INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO N. 2;
AREA DI RIFERIMENTO: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE;
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E RISULTATI ATTESI:
L’intervento si riferisce alla priorità n.1 del RAV e con le sue azioni intende concorrere a ridurre la
percentuale degli abbandoni nelle classi prime e nelle classi terze attraverso l’abbattimento di almeno
un punto percentuale degli abbandoni nelle classi prime e di almeno 2 punti percentuali degli
abbandoni nelle classi terze. Si propone inoltre di attuare una didattica inclusiva realizzando anche
interventi di recupero e potenziamento intermedi nel corso dell’anno scolastico, al fine di accrescere
la cultura dell’inclusione scolastica e sociale.
RESPONSABILE/I
DELL’INTERVENTO:
RESPONSABILE AREA 5:
Prof.ssa Paola Sanseverino
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE DEFINITIVA:
31.08.201;
COMPONENTI DEL GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
- T U T T I I CONSIGLI DI CLASSE (con particolare attenzione a quelli con alunni H, DSA e BES) ;
- DOCENTI DI SOSTEGNO;
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO:
 Incremento dell’uso di interventi individualizzati nel lavoro d’aula;
 Incremento della partecipazione collegiale alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati;
 Promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.
PIANIFICAZIONE
Le criticità più evidenti:
 I gruppi di studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelli
appartenenti alla fascia socioeconomica medio/bassa. Tali gruppi sono ulteriormente
penalizzati dalle difficoltà inerenti al trasporto locale, difficoltà che talvolta incidono
negativamente sulla frequenza dei corsi di recupero in orario pomeridiano.
 Non sono presenti progetti strutturati per la valorizzazione delle eccellenze.
 Non vengono impiegati strumenti per il monitoraggio e il confronto tra le varie classi
 L'uso di interventi individualizzati nel lavoro d'aula è appena sufficiente, anche a causa del
numero molto elevato di studenti in talune classi.
 Gli obiettivi dei percorsi personalizzati per gli alunni in difficoltà vengono monitorati solo in
occasione delle riunioni dei consigli di classe
 La partecipazione alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati da parte degli
insegnanti curricolari è al momento piuttosto limitata;
 L'Istituto non ha sviluppato una dotazione strumentale di tecnologie digitali per l'inclusione.
Le fasi di attuazione:
1. Organizzazione:
Analisi dei bisogni formativi degli alunni mediante incrementando:
 La differenziazione dei percorsi didattici a seconda del bisogno educativo speciale
(alunni DVA, DSA e altri disturbi evolutivi, svantaggio);
 Il GLI e gli insegnanti referenti supporteranno il lavoro dei CdC, sia in fase di
definizione dei PDP (PEI, PDP), sia in fase attuativa, anche in mancanza
dell’insegnante di sostegno, all’interno della classe;
 L’adozione di strategie e metodologie che favoriscono l’inclusione e il lavoro di

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
gruppo: dall’apprendimento cooperativo al tutoring alla pari, e
alle attività
laboratoriali;
La didattica individualizzata, in riferimento agli obiettivi comuni al gruppo classe
adatterà le metodologie in funzione delle caratteristiche di ciascuno alunno, (tenendo
conto degli stili cognitivi e dei tempi di apprendimento) per recuperare e/o potenziare
determinate capacità, e conseguire specifiche competenze;
L’attività in aula dovrà avvalersi prevalentemente di mediatori didattici differenti:
mappe concettuali, schemi e tabelle, schede operative, fotocopie e semplificazioni dei
testi (lavoro spesso svolto dall’insegnante di sostegno);
L’uso di specifici “strumenti compensativi e misure dispensative” a vantaggio
dell’intera classe e non solo per gli alunni con DSA
La didattica tradizionale integrata dalla didattica laboratoriale e dalle nuove tecnologie,
tenuto conto delle specificità del caso, nonché del contesto classe.
Gli obiettivi educativi predefiniti come le modalità di verifica degli esiti.
Promozione della partecipazione collegiale.
Le famiglie saranno coinvolte nelle pratiche di inclusività, sia in fase di progettazione
(con incontri per meglio individuare bisogni e aspettative) che di realizzazione degli
interventi (con incontri calendarizzati o su necessità), per monitorare i processi e
individuare azioni di miglioramento;
Collaborazioni con associazioni ed Enti presenti sul territorio per favorire
l’integrazione e progetti di vita;
Il referente del GLI instaurerà rapporti di stretta e costante collaborazione con i
coordinatori di classe e provvederà a informare ogni insegnante del CdC dei bisogni
educativi in modo che si possa arrivare alla costruzione collegiale del PEI (e PDP),
individuando concordemente i risultati attesi (base della successiva valutazione) e le
azioni volte a raggiungerli;
Il CdC dovrà porre l’attenzione sulle risorse umane e strumentali da utilizzare e
concordare il grado di individualizzazione della progettazione e/o il raccordo con il
programma di classe;
Il CdC individuerà anche strategie di organizzazione delle attività in aula; modalità di
verifica e valutazione, dopo un adeguato periodo di osservazione.
Le famiglie saranno più consapevoli dei progetti educativi e orientate verso la
realizzazione di progetti realistici sul futuro dei propri figli;
La promozione di una più stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità
educante;
Riorganizzazione del curricolo coerentemente con prassi inclusive riguardo alle attività,
ai contenuti e alle verifiche;
Valorizzazione delle risorse ambientali esistenti (laboratori) e degli spazi (aule
attrezzate) per la creazione di un contesto di apprendimento funzionale e di supporto;
Promozione della formazione e all’aggiornamento sulla didattica inclusiva.
2. Esecuzione (tempi di realizzazione)
 Inizio anno scolastico-; informazioni ai docenti delle classi interessate sugli alunni con
BES certificati; contatti con le famiglie interessate; individuazione precoce di altri
eventuali alunni con BES, da parte dei CdC;
 Ottobre – periodo di osservazione e di organizzazione del curricolo;
 Novembre - individuazione di modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive
capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto
degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie sono coinvolte sia in fase
di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi con eventuali colloqui per
meglio individuare bisogni e le aspettative e condividere le scelte effettuate. Incontri con
esperti dell’ASL; definizione e accettazione da parte delle famiglie dei PDP;
 Gennaio – lettura dei risultati trimestrali e verifica del lavoro svolto;


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
Febbraio – feedback e adattamento degli obiettivi, nonché delle strategie adottate;
Marzo-Maggio – attività di recupero e svolgimento dei programmi;
Giugno – risultati; raccolta dati e analisi del lavoro svolto;
Il GLI predisporrà, a inizio anno, un piano di intervento per raccordare e valorizzare le
risorse umane, strumentali e organizzative dell’istituto, a supporto dei percorsi di
inclusione e di apprendimento; elaborazione di griglie di osservazione strutturate da
somministrare a inizio anno; contatti con soggetti extrascolastici a supporto del percorso
scolastico o di attività integrative; modelli di PDP da mettere a disposizione dei
coordinatori delle classi interessate.
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione)
 Incontri famiglie - referenti BES, DSA e H (anche eventuali esperti ASL) e coordinatori
classi interessate: settembre/ottobre - per acquisire dati e informazioni sulle diverse
situazioni e condividere le scelte progettuali; novembre - accettazione PDP (PEI e PDP);
gennaio/febbraio - analisi dei risultati e individuazione problematiche, indi
riprogettazione e/o modifica dei percorsi educativo-didattici; aprile – verifica delle azioni
di recupero e azioni di miglioramento, in vista dei risultati finali; somministrazione di
test standardizzati finalizzati a esplorare competenze ed abilità: inizio anno scolastico, in
itinere (febbraio/marzo) e a fine anno per monitorare i processi educativi in atto.
 GLI: a fine trimestre, che a fine anno scolastico provvederà a redigere in un documento i
risultati dei percorsi di inclusione ed apprendimento, ; i dati saranno poi utilizzati per
predisporre il piano di intervento per il nuovo anno scolastico;
4. Esame dei risultati ed indicatori usati:
 voti riportati;
 soddisfazione e/o suggerimenti delle famiglie,
 griglie di osservazione (di cui sopra)
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione)
febbraio e aprile: ridefinizione degli interventi individualizzati.
Punti di forza sui quali basarsi:
 Nel corso dell'anno agli studenti che evidenziano carenze in una o più materie viene offerta la
possibilità di recupero attraverso corsi specifici, da attivare in itinere dopo lo scrutinio del primo
periodo e dopo lo scrutinio finale. Gli studenti più motivati partecipano a gare o competizioni
promosse da soggetti esterni alla scuola.
 La scuola è impegnata da anni in un'azione di inclusione degli studenti con disabilità che
trova riscontro nel successo formativo di questi alunni;
 La scuola è dotata di un Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) composto da docenti di
sostegno, docenti curricolari, genitori e alunni; Il GLI elabora ogni anno il Piano Annuale per l'
inclusività (PAI),contenente indicazioni specifiche circa la realizzazione di una didattica
inclusiva per gli studenti disabili. La presenza di studenti stranieri è pressoché irrilevante.
 I Consigli delle Classi elaborano i Piani Educativi Personalizzati per favorire l’inclusione anche
per studenti con BES e con DSA che non godono della presenza dell'insegnante di sostegno.
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO N. 3;
AREA DI RIFERIMENTO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 1;
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E RISULTATI ATTESI:
Il progetto si riferisce alla priorità n.1 del RAV e con le sue azioni intende concorrere a ridurre la
percentuale degli abbandoni nelle classi prime e nelle classi terze attraverso l’abbattimento di almeno
un punto percentuale degli abbandoni nelle classi prime e di almeno 2 punti percentuale degli
abbandoni nelle classi terze
RESPONSABILE/I
DELL’INTERVENTO:
RESPONSABILE AREA 3
Prof.ssa Maria Sepe
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE DEFINITIVA
30.04.2016
COMPONENTI DEL GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
Docenti, Docenti e tecnici di laboratorio, Assistenti di laboratorio, Alunni, Personale
Amministrativo, Personale ATA, Addetti al trasporto.
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO:
 Prevedere l’incontro tra insegnanti di ordini di scuola diversi per parlare dello sviluppo
verticale del curricolo e della formazione delle classi.
 Prevedere incontri tra i docenti dei diversi ordini per definire le competenze in uscita.
 Illustrare in modo concreto e ampio agli alunni della Scuola Secondaria di I grado quello
che offre la nostra scuola affinché possano operare una scelta chiara e consapevole del loro
percorso scolastico.
 Coinvolgimento delle famiglie nell’attività di orientamento (OPEN DAY - VISITE GUIDATE
all’interno dell’istituto).
PIANIFICAZIONE
Le criticità più evidenti:
 l'incontro tra insegnanti di ordini di scuola diversi per parlare della formazione delle
classi non è attuato; Non vi è monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio da un
ordine di scuola all'altro; Gli interventi di continuità non sono attuati.
Le fasi di attuazione:
1. Organizzazione
a) Realizzazione di materiale informativo (Brochures, locandine, manifesti, video illustrativo
della scuola).
b) Visite guidate all’interno dell’istituto.
c) Visita dei laboratori utilizzati dai nostri studenti , che affiancati dai docenti tecnico-pratici,
coinvolgeranno gli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di I grado in attività
laboratoriali.
d) Illustrazione da parte dei nostri studenti delle classi terminali degli elementi che
caratterizzano i diversi settori.
e) Presentazione di lavori realizzati dai nostri alunni durante il percorso scolastico.
f) Momenti di raccolta in aula per dare spazio alle curiosità e perplessità dei nostri “visitatori”.
g) Partecipazione a tutti gli OPEN DAY delle scuole medie che li organizeranno
2. Esecuzione (tempi di realizzazione) :
Il periodo previsto per l’attività di orientamento è dal 1 dicembre al 28 febbraio;
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione)
a. Contatto con i responsabili dell’orientamento delle scuole medie.
b. Appuntamento per max due gruppi al giorno di studenti (1° gruppo 8,30-10,30, 2°
gruppo 10,30-12,30) e percorso guidato dei laboratori.
c. Messa a disposizione del mezzo di trasporto per raggiungere la nostra sede.
4. Esame dei risultati e degli indicatori usati: Numero di scritti che si realizzerà per l’anno
scolastico 2016/2017;
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione) : Successivamente a
queste date chiunque potrà chiedere di visitare il nostro istituto;
Punti di forza sui quali basarsi:
La scuola organizza e promuove visite guidate degli studenti della scuola di I grado e
partecipazione dei medesimi, in occasione delle visite, alle attività curricolari d'aula e di
laboratorio.
INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO N.4;
AREA DI RIFERIMENTO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE 2 ;
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E RISULTATI ATTESI:
L’intervento si riferisce alla priorità n.2 del RAV e con le sue azioni intende concorrere a colmare il
gap formativo delle prove INVALSI di Italiano e Matematica rispetto ad istituti con lo stesso ESCS
riducendo di almeno 6 punti il gap formativo in Italiano e di 3 punti in Matematica e di non superare
i 10 punti di differenza nei risultati tra classi
RESPONSABILE/I
DELL’INTERVENTO:
RESPONSABILE AREA 1
Prof. Giuseppe Borriello
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE
DEFINITIVA:
30/04/2016 (prima fase)
Settembre 2016
(seconda fase)
COMPONENTI DEL GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
- DIPARTIMENTI DISCIPLINARI DI Italiano e Matematica
- COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE (classi seconde);
- DOCENTI ITALIANO E MATEMATICA (classi seconde)
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO:
 Inserire nella programmazione, accanto alla valutazione del singolo docente una valutazione
comune basata su prove strutturate per classi parallele
PIANIFICAZIONE
Le criticità più evidenti:
 Il gap formativo dell’istituto risultante dalle prove Invalsi di italiano e matematica è l’esito
negativo più evidente. Esso richiede un forte impegno di rimotivazione e una rivisitazione
dell’approccio didattico alle prove da parte delle discipline interessate.
 I risultati rivelano un gap formativo di rilevante incidenza numerica nelle prove di Italiano (15,4 rispetto a istituti con lo stesso ESCS) e in quelle di Matematica (-3,5 rispetto a istituti con
lo stesso ESCS). I punteggi delle diverse classi in italiano sono molto distanti mentre per
matematica il punteggio di una sola classe è decisamente inferiore. La varianza dei risultati tra
le classi in italiano e/o matematica è decisamente superiore a quella media. La quota di studenti
collocata nei livelli 1 e 2 in italiano è notevolmente superiore alla media nazionale;
 Percentuale di cheating elevata;
 Nella scuola permane una opposizione alle rilevazioni INVALSI che nel corrente anno
scolastico, si è espressa con il boicottaggio delle prove da parte degli studenti;
 Non attenzione all’analisi dei risultati e mancanza di collegamento con le scelte progettuali, al
fine di valutare la coerenza tra il curricolo di scuola e il curricolo sotteso alle prove;
 Sia pure presenti nel curricolo, criteri di valutazione comuni ai diversi ambiti/discipline
(stabiliti dal collegio dei docenti) risultano scarsamente utilizzati nei diversi indirizzi;
 La scuola non ha progettato e non ha utilizzato finora prove strutturate per classi parallele.
Le fasi di attuazione:
1.Organizzazione:
fase a) predisposizione di prove comune e/o esperte per il biennio comune in fase di progettazione
dei curricoli disciplinari;
fase b) riunione dei responsabili dei dipartimenti di italiano e matematica per concordare una
strategia comune di condivisione, realizzazione e somministrazione delle prove comuni di
italiano e matematica;
fase c) pubblicazione sul sito Scuola-Next degli esiti delle prove somministrate;
fase d) analisi e verifica delle prove in funzione degli esiti delle classi seconde
2. Esecuzione (tempi di realizzazione): settembre 2015 - aprile 2016
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione): coordinatori dipartimenti settembre - ottobre
2015, dipartimenti disciplinari ottobre 2015, docenti di italiano e matematica del biennio
comune novembre 2015- marzo2016;
4. Esame dei risultati ed indicatori usati: dipartimenti disciplinari e coordinatori dei dipartimenti
aprile 2016; la valutazione sarà inoltre estesa all’analisi degli esiti scolastici, delle prove
comuni e delle prove INVALSI giugno-settembre 2016;
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione): settembre 2016;
riunioni dipartimentali di revisione dei curricoli e delle prove di concordate
Punti di forza sui quali basarsi:
 Gli aspetti del curricolo che vengono valutati sono sostanzialmente quelli relativi all'aderenza e
ai risultati (finali) delle azioni didattiche alle competenze da acquisire previste in ogni unità di
apprendimento.
 Risultati positivi di quattro classi su sei nella prova di matematica conseguente ad una adeguata
progettazione didattica dipartimentale.
 La quota di studenti, di cinque classi su sei, collocata nei livelli 1 e 2 in matematica è in linea
con la media
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO N. 5
AREA DI RIFERIMENTO: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO;
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E RISULTATI ATTESI:
Il progetto si pone l'obiettivo di realizzare nuovi ambienti di apprendimento in accordo con le
piattaforme tecnologiche attuali, migliorare gli ambienti di apprendimento già esistenti con l'
aggiornamento e /o la sostituzione di apparati obsoleti, fornire il necessario supporto al
consolidamento della didattica laboratoriale; il tutto volto a creare un maggiore coinvolgimento degli
allievi di ogni anno del percorso di studi intrapreso con l'aspettativa di una riduzione del fenomeno
dell' abbandono ed un incremento della scelta della tipologia di studi offerta dall' Istituto.
RESPONSABILE/I
DEL PROGETTO:
RESPONSABILE AREA 41
Prof. Salvatore Della Valle
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE DEFINITIVA:
31.08.2016;
COMPONENTI DEL GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:
- DOCENTI E I.T.P. D’INDIRIZZO;
- DOCENTI INTERESSATI USO DI PIATTAFORME DIGITALI E TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA
DIDATTICA.
- ANIMATORE DIGITALE
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO:
nel lungo periodo
 Migliorare l'ambiente di apprendimento attraverso l'aggiornamento di attrezzature, materiali,
strumentazione nei laboratori di indirizzo, ricorrendo anche alla sostituzione di apparati obsoleti.
 Incremento di metodologie innovative nella didattica
 Incrementare la collaborazione tra docenti per un maggiore sviluppo delle azioni laboratoriali
previste dalle unità di apprendimento del curricolo (favorire l’adozione sempre più ampia della
didattica laboratoriale)
 Incrementare l’uso delle piattaforme digitali
 Avviare l'adozione della LIM nella didattica
 Intensificare l'aggiornamento dei docenti volto ad un uso proficuo di ogni tipo di apparecchiatura
nel breve periodo
 Orientare parte delle risorse finanziarie interne per il raggiungimento degli obiettivi.
 Concorrere all'erogazione dei finanziamenti previsti dal Fondo Sociale Europeo per il
raggiungimento degli obiettivi.
PIANIFICAZIONE
Le fasi di attuazione:
1.Organizzazione
Acquisire informazioni circa i finanziamenti PON, FESR
Condividere l'orientamento a destinare parte delle risorse finanziarie interne alla realizzazione del
progetto di miglioramento della dimensione metodologica dell'ambiente di apprendimento
(aule,laboratori,apparecchiature tecniche)
Coinvolgere D.S., D.S.G.A., R.S.U., G.M.
(settembre-ottobre 2015)
In sede di prima contrattazione integrativa, attuare quanto stabilito e condiviso
Coinvolgere D.S., D.S.G.A., R.S.U.
(novembre – dicembre 2015)
Rilevare e monitorare la relazione tra risultati scolastici ed ambienti di apprendimento più adeguati al
miglioramento degli stessi.
Coinvolgere G.M.
(gennaio – maggio 2016)
2. Esecuzione
Settembre 2015 – Luglio 2016
Coinvolgere i docenti responsabili di Dipartimento
Coinvolgere i docenti direttori di laboratorio
3. Monitoraggio
Rilevare con questionari (customer satisfaction) la qualità della relazione tra l'ambiente di
apprendimento ed il risultato scolastico ottenuto.
(maggio 2016)
Coinvolgere G.M.
4. Esame dei risultati ed indicatori usati
Rilevamento degli esiti in sede di scrutinio finale
Rilevare la diminuzione della percentuale di allievi con sospensione di giudizio e la percentuale di
allievi non ammessi alla classe successiva.
(un ambiente di apprendimento adeguato ed aggiornato può aiutare l'allievo a raggiungere risultati
positivi in termini di conoscenze ed abilità rilevati con metodologie non formali e non tradizionali)
Coinvolgere docenti del Consiglio di Classe
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni
Inizio anno scolastico 2016-2017
Coinvolgere i docenti responsabili di Dipartimento
Coinvolgere i docenti direttori di laboratorio
Coinvolgere docenti del Consiglio di Classe nel primo consiglio utile
Punti di forza sui quali basarsi:
 La scuola è dotata dei seguenti laboratori:
laboratorio di chimica e fisica di un, Laboratorio CAD biennio e di un lab. CAD triennio;
2 laboratori per Informatica e Telecomunicazioni (IT1 e IT2),
3 laboratori per Elettronica ed Elettrotecnica (EE1, EE2, EE3)
3 laboratori per Meccanica e Meccatronica
2 Laboratori per Trasporti e per Logistica
1 Aula Multimediale
1 Laboratorio per ECDL
 E' previsto l' allestimento dei laboratori per l'indirizzo di studi Chimica e Biotecnologie
 La scuola ha attivato un curricolo per competenze in cui la progettazione e realizzazione delle
unità
di apprendimento prevedono modalità didattiche pluri e/o interdisciplinari basate su azioni
laboratoriali.
L a strutturazione dell’orario scolastico garantisce la frequenza dei laboratori a tutte le classi.
L' Istituto è interamente cablato per l' accesso ad Internet e per la condivisione delle risorse
E' presente una rete LAN wireless
Le criticità più evidenti:
 Alcuni laboratori vanno rinnovati per la presenza di apparecchiature obsolete
 Le aule ordinarie sono sprovviste di lavagne interattive multimediali
 La formazione delle classi e la strutturazione degli orari di apprendimento prescindono
ancora da una didattica organizzata sulle competenze da acquisire;
 la collaborazione tra docenti per la realizzazione delle modalità didattiche innovative previste
dal curricolo per competenze è ancora allo stato embrionale e richiederebbe un maggior
sviluppo delle azioni laboratoriali;
1 In
collaborazione area 1
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO N. 6
Titolo del progetto : “Scuola&Azienda”
AREA DI RIFERIMENTO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 2 ;
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E RISULTATI ATTESI:
Il progetto intende:
- Rendere sistematica e stabile la collaborazione con i soggetti del territorio appartenenti al mondo
del lavoro e a quello universitario.
RESPONSABILE/I
DEL PROGETTO:
RESPONSABILE AREA 3
Prof.ssa Angela Rossi
DATA PREVISTA DI
ATTUAZIONE DEFINITIVA:
31.08.2018
COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO:
n. 1 tecnico amministrativo
n. 1 addetto segreteria didattica studenti
n. 1 docente con competenze informatiche per la progettazione del data base ( il lavoro sarà realizzato
dagli alunni delle classi V dell’indirizzo Informatica)
Il responsabile del sito web dell’Istituto
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO:
Risultati attesi:
- Creare una banca dati per raccogliere i dati utili ai fini dell’organizzazione dei percorsi di alternanza
scuola- lavoro
- creare un ambiente dedicato sul sito web istituzionale
- Realizzare efficaci percorsi di orientamento per la comprensione delle proprie inclinazioni
- Monitorare il percorso degli studenti alla fine del I , II e III anno successivo al conseguimento del
diploma
- Organizzare eventi
- Utilizzare i feedback ai fini di interventi anche sull’organizzazione didattica dell’istituzione
Le criticità più evidenti:
 Gli studenti dell'istituto che hanno proseguito gli studi all'università sono appena il 10,8% (
50,50% a
livello nazionale, 45,5% regionale,47,5% provinciale) la grande maggioranza degli studenti
dell'istituto iscritti ai primi due anni di università non ha acquisito CFU o ne acquisito meno
della metà. La loro riuscita nei percorsi universitari non può considerarsi positiva.;
 La scuola allo stato non realizza percorsi di orientamento per la comprensione del sè e delle
proprie inclinazioni; La scuola non organizza incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta
del percorso universitario successivo; La
scuola non monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo.;
Punti di forza sui quali basarsi:
 La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta del percorso universitario
successivo coinvolgenti e realtà universitarie significative del territorio; La scuola realizza, nei
limiti delle proprie possibilità, attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e
professionali; Le attività di orientamento coinvolgono tutte le sezioni della scuola;
 Negli anni 2010, 2011, 2013, gli studenti dell'istituto che si sono inseriti nel mondo del lavoro
una volta diplomati sono in percentuale al di sopra delle medie nazionale, regionale,
provinciale e ciò, anche in rapporto ai tempi di attesa per la stipula dei contratti e alla coerenza
dei propri studi con i settori di attività economica in cui avviene l'occupazione, segnala che la
loro riuscita nel mondo del lavoro può considerarsi molto positiva.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO e PIANIFICAZIONE
Il progetto essendo rivolto agli alunni in uscita si propone l’obiettivo di rivolgere la sua attenzione alle
due principali alternative successive al conseguimento del diploma: il mondo del lavoro e l’università.
Il nostro istituto si è impegnato negli ultimi anni per rendere più concreto il rapporto con il territorio
curando in particolar modo l’aspetto che riguarda il mondo del lavoro. Gli incontri istituzionali con gli
esponenti di Confindustria - Avellino che, sistematicamente si tenevano all’inizio di ogni anno
scolastico con buone premesse e promosse, solo nello scorso anno sono approdati alla realizzazione
del progetto “Senza esperienza” che ha consentito ad un ridotto numero di studenti di fare un breve
periodo di esperienza in azienda. La legge n. 107/2015 cc. 33-43, rende obbligatorie tali attività per cui
obiettivo del progetto è creare una banca dati delle aziende che si propongono disponibili per le
attività di alternanza scuola – lavoro, stage o altri tipi di collaborazione.
Tale organizzazione dovrebbe rendere più facile il reperimento delle aziende per ciascuno degli
indirizzi presenti nell’istituto al fine di progettare attività con la collaborazione delle imprese locali.
La stessa banca dati sarà impiegata per registrare le testimonianze delle esperienze realizzate.
Il progetto inoltre, per chi intende proseguire gli studi, si preoccuperà di organizzare attività che
possano essere più efficaci nel guidare gli studenti alla comprensione delle proprie inclinazioni.
Attuazione del progetto database:
1. Organizzazione
I Fase:
Progettazione e realizzazione del DB individuando i dati da memorizzare. Le funzionalità del DB
dovranno consentire operazioni di inserimento, cancellazione e modifica, la consultazione dei dati
attraverso le interrogazioni e la stampa di report.
II Fase:
Reperimento attraverso gli uffici amministrativi di tutte le attività pregresse e dei dati relativi alle
aziende resesi disponibili
III Fase:
Popolamento delle tabelle del DB.
IV Fase:
Messa a punto e testing delle varie funzionalità
Creazione dell’ambiente dedicato sul sito web
2. Esecuzione (tempi di realizzazione)
I fase
CHI
Il gruppo di lavoro
CHE COSA
Recupera tutte le informazioni da inserire nella banca dati
QUANDO
Mese di marzo 2016
II fase
CHI
Il docente di informatica
CHE COSA Analizza il contesto e progetta il DB
QUANDO
Mese di febbraio 2016
III Fase
CHI
Il docente di informatica e gli alunni delle classi V
CHE COSA Realizzano il DB, l’interfaccia, e il popolamento delle tabelle
QUANDO
Mesi di marzo - aprile 2016
IV Fase
CHI
Il gruppo di lavora
CHE COSA Verifica e pubblicazione sul sito della scuola
QUANDO
Mese di aprile 2016
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione)
Il progetto sarà realizzato secondo la tempistica indicata al punto precedente e la cui progressione sarà
comunicata nelle varie riunioni del gruppo di miglioramento.
4. Esame dei risultati ed indicatori usati
L’utilità del prodotto realizzato sarà valutato con un questionario di gradimento nel quale sarà prevista
anche una sezione per i suggerimenti di eventuali miglioramenti.
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione)
Le revisioni e/o integrazioni saranno legate a situazioni non programmabili che si potranno verificare.
Attuazione del progetto orientamento universitario:
1. Organizzazione
a. Definire il numero di momenti da dedicare alla conoscenza dell’offerta formativa delle università
del territorio;
b. Individuare gli eventi più significativi da proporre agli alunni:
c. Organizzare corsi di preparazione ai test universitari per Chimica e Fisica.
2. Esecuzione (tempi di realizzazione)
A partire dal mese di Novembre
3. Monitoraggio (tempi e modalità di effettuazione)
Saranno seguiti per i tre anni successivi solo gli alunni che avranno proseguito gli studi.
Gli studenti saranno individuati con l’aiuto della segreteria didattica che farà compilare loro un
modulo al ritiro del diploma
4. Esame dei risultati ed indicatori usati
A partire da mese di Settembre 2017 si intervisteranno gli alunni individuati con questionari online
sulla progressione degli studi universitari e sulla ricaduta delle attività organizzate con relativi
suggerimenti di miglioramento
5. Eventuali revisioni e/o integrazioni (tempi e modalità di effettuazione)
Le revisioni e/o integrazioni saranno legate a situazioni non programmabili che si potranno verificare