L`amara sorpresa sulle seconde case
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L`amara sorpresa sulle seconde case
VENERDÌ 30 AGOSTO 2013 ANNO 138 - N. 205 In Italia (con "Sette") Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 Fondato nel 1876 EURO 1,80 Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281 www.corriere.it Champions League Juve-Real e Milan-Barça È derby Italia-Spagna Lettera immaginaria E Chiara scrive a Francesco «Tradiscono la povertà» Su Io Donna Ramazzotti: io madre nella vita e al cinema Sconcerti e Tomaselli alle pagine 48 e 49 di Liliana Cavani a pagina 38 Domani in edicola con il Corriere Le novità sulla tassazione degli immobili. Gli inquilini non pagheranno più del 20 per cento dell’imposta sui servizi La sentenza della Cassazione L’amara sorpresa sulle seconde case «Berlusconi fu l’ideatore E la maggioranza si divide sull’aumento dell’Iva. Letta: di tutto per evitarlo dell’illecito» di DARIO DI VICO 9 771120 498008 30 8 3 0> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano N on è un esecutivo di legislatura e di conseguenza il governo Letta nel fissare le priorità risente del posizionamento elettorale che vanno assumendo le principali forze che lo sostengono e che tengono d’occhio l’evoluzione dei sondaggi. Si spiega così la prevalenza nell’agenda del superamento dell’Imu su altri capitoli d’intervento — cuneo fiscale — che possono essere considerati altrettanto urgenti e forse di più. Ma questa è la realtà del quadro politico italiano uscito dalle urne e nessuno purtroppo può prescinderne. Il danno ulteriore lo si causa quando al mix di instabilità sopra delineato, e alla difficile ricerca di soluzioni condivise, si aggiunge il mal di pancia di quanti all’interno del Pd non hanno digerito le larghe intese. Allora, come è accaduto ieri con le dichiarazioni del vice-ministro Stefano Fassina, tutto diventa più difficile. È arduo rintracciare un filo coerente nelle scelte del governo e il dialogo con gli italiani si prospetta avventuroso. Se, come ha fatto Fassina, si sostiene che ora — per colpa del superamento dell’Imu — sarà inevitabile alzare l’Iva si crea solo confusione. Magari si tiene in caldo il rapporto personale con la Cgil ma non si aiuta il Paese. Trovarsi come è accaduto con le dichiarazioni del premier Enrico Letta e di altri ministri (Maurizio Lupi) che contraddicono Fassina e con le rettifiche del segretario e del responsabile economico del Pd che vanno nella stessa direzione di Lupi e contro il collega di partito, serve solo a compromettere ancora di più il rapporto con l’Italia profonda. Quella che dopo una modica quantità di ferie ha ripreso a lavorare e a produrre. Eppure Letta non avrebbe bisogno che i suoi collaboratori gli creassero nuovi problemi, ce ne sono già abbastanza sul tappeto. Le incertezze tributarie, infatti, non si sono del tutto diradate. Non dimentichiamo che l’Imu sin dalla nascita si è rivelata una tassa di cui non era facile comprendere importi e scadenze e oggi, anche quando ne è stato annunciato il pensionamento in favore della service tax, rimangono aperti diversi quesiti. Non sappiamo ancora bene quali saranno le coperture, che regime fiscale verrà applicato alle seconde case e se la nuova imposta prevederà un tetto o meno. Tutte incertezze che vanno chiarite affinché le famiglie possano rivedere i loro bilanci e decidere cosa destinare, per esempio, ai consumi. Se prevale la nebbia fiscale si rafforza la tendenza a risparmiare e a non sostenere la domanda interna. E addio ripresina! L’arrivo del mese di settembre chiede, dunque, al governo un esercizio di chiarezza. Sul versante delle imposte (non aumentando l’Iva), su quello dei provvedimenti per la crescita ma anche sul controverso tema dei tagli alla spesa. Dal ministro Fabrizio Saccomanni ci aspettiamo un passo in avanti nella politica degli annunci. Non è più sufficiente rassicurare genericamente l’opinione pubblica e i mercati, è arrivato il tempo in cui gli interlocutori si aspettano che il governo indichi quali sono nel dettaglio i risparmi previsti. L’incertezza si batte anche così. © RIPRODUZIONE RISERVATA La guida Come si calcola la service tax ALLE PAGINE 12 E 13 Ferrarella Così cambia la cedolare DA PAGINA 2 A PAGINA 11 Quei 14 miliardi che il governo dovrà trovare La Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza sul processo Mediaset. Per i giudici il Cavaliere fu «l’ideatore del meccanismo del giro dei diritti tv». Un sistema — scrivono — «che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale». Giannelli Il Cavaliere: ferita per la democrazia di LORENZO FUCCARO Il calendario delle scadenze C onosciute le motivazioni della sentenza, Silvio Berlusconi rompe il silenzio e torna in tv. Dure le parole dell’ex premier: «Eliminarmi sarebbe una ferita della democrazia». DA PAGINA 5 A PAGINA 11 ARTICOLI a cura di G. Pagliuca, E. Rosaspina, L. Salvia V. Santarpia, F. Santelli di ENRICO MARRO A PAGINA 3 A PAGINA 13 Era la coppia più potente della Silicon Valley Cameron sconfitto. Obama è pronto ad agire da solo Il Parlamento britannico boccia l’intervento in Siria Il dibattito delle idee Quella sindrome di un nuovo Iraq Kevork Djansezian/Getty Images/AFP IL PESO DELL’INCERTEZZA L’Imu sulle prime case sparisce. Ma il governo reintroduce, sia pure abbattuta del 50%, la cosiddetta Irpef fondiaria sulle case non locate, sparita con l’arrivo dell’Imu. La maggioranza, intanto, litiga già sull’Iva. Fassina (Pd) dice che aumenterà e il Pdl insorge. Letta cerca di mediare: faremo di tutto per evitarlo. Lady Dna e Mister Google, è divorzio di MARIA LAURA RODOTA’ S ergey Brin, fondatore di Google, e Anne Wojcicki, alla testa di una società che vende online kit di analisi del Dna, si separano a 6 anni dalle nozze (insieme nella foto). Brin sarebbe ora legato a una dipendente di Google. Un accordo prematrimoniale salva l’azienda da ricadute economiche del divorzio. A PAGINA 31 di MASSIMO GAGGI e MONICA RICCI SARGENTINI Ci sono analogie tra la crisi in Siria e quella che sfociò nella guerra del 2003 all’Iraq di Saddam? Dibattito aperto sugli scenari di un possibile intervento contro il regime di Assad. Armi chimiche, ruolo degli ispettori dell’Onu, diplomazia in stallo: «È come dieci anni fa — sostiene Peter Oborne, commentatore del britannico Daily Telegraph — mancano prove certe e una cornice giuridica». Di parere opposto Michael Rubin, analista dell’American Enterprise Institute, think tank conservatore negli Usa: «Questa volta l’obiettivo non è abbattere il regime». A PAGINA 19 Il nuovo segretario di Stato potrebbe essere Parolin, nunzio in Venezuela Il Vaticano accelera sul dopo Bertone di M. ANTONIETTA CALABRO’ Rania dal Papa L’ era di Tarcisio Bertone in Vaticano sta per finire. La nomina del nuovo segretario di Stato da parte di Papa Francesco ha avuto un’accelerazione nelle ultime settimane dopo un «chiarimento» tra lo stesso Bergoglio e il cardinale nominato da Benedetto XVI. Il nome più accreditato per la successione è l’attuale nunzio in Venezuela, l’arcivescovo Pietro Parolin. Da Vatileaks alle polemiche sullo Ior per Bertone sono stati anni sulla graticola. A PAGINA 27 L’inchino gentile di Francesco con la regina di Giordania di LUIGI ACCATTOLI L’inchino del Papa alla regina Rania A PAGINA 27 «Prendo atto che il popolo è contrario», ha dichiarato il premier britannico David Cameron. Il Parlamento gli aveva appena bocciato nella notte (285 contrari e 272 a favore) la richiesta di autorizzazione preliminare ad un intervento in Siria. Tra qualche giorno ci sarà un secondo voto ed è probabile che il risultato si ripeta tagliando fuori l’alleato più fedele degli Usa. Per questo Obama ha deciso di agire da solo. Potrebbe passare alla fase operativa tra sabato e domenica, quando gli ispettori Onu avranno chiuso la loro missione. ALLE PAGINE 16 E 17 Danna, Olimpio, Rastelli I TORMENTI DI PARIGI (E DELL’OCCIDENTE) di MASSIMO NAVA L a Francia, spesso in prima linea per i diritti universali, è un po’ lo specchio delle contraddizioni dell’Occidente sull’eventualità/necessità di un’altra guerra contro uno Stato-canaglia. A PAGINA 43