Donne e scienza - Piazza della Resistenza
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Donne e scienza - Piazza della Resistenza
Alla domanda “Che cosa farai da grande?” sono poche le ragazze che rispondono: la scienziata Proporzione di donne ricercatrici in alcuni paesi del mondo Il passato … La maggior parte delle scienziate è rimasta nell'ombra, lavorando per mariti, fratelli, padri diventati poi famosi. Le donne scienziate del passato non venivano quasi mai citate in documenti ufficiali né in pubblicazioni scientifiche e i loro nomi sono quindi scomparsi, come se non fossero mai esistiti. Questa pratica era in uso ancora all'inizio del Novecento. Ancora oggi le donne scienziate non accedono — se non raramente — a posizioni di responsabilità. La mente non ha sesso? Dal saggio di Londa Schiebinger Docente di storia della scienza Università di Harvard • le microbiologhe svedesi Christine Wenneras e Agnes Wold si sono prese la briga (poiché la loro costituzione lo consente) di esaminare la documentazione di tutti i candidati allo stesso concorso e di elaborare un algoritmo in cui hanno introdotto tutti gli elementi che avevano contribuito alla valutazione. • Sono emersi così due dati importanti: • il primo è che le donne, per ottenere lo stesso posto di un uomo, devono produrre almeno 2,6 volte di più; • il secondo è che i fattori che condizionano di più l'esito del concorso sono il sesso e l'affiliazione ad una determinata cordata accademica. Un po’ di storia Ipazia di Alessandria è stata per dodici secoli l'unica scienziata della storia, la prima la cui vita sia ben documentata. Nacque nel 370 d.C. Le lettere di Sinesio raccolgono i suoi disegni di diversi strumenti scientifici, compreso quello di un astrolabio piatto (strumento usato per la misura della posizione dei pianeti). Si devono a lei anche un apparecchio per misurare il livello dell'acqua e uno per distillarla nonché un idrometro di ottone usato la densità di un fluido. Pagana, fu denudata e uccisa nella cattedrale di S. Cesareo. Il suo corpo fu fatto a pezzi e bruciato da monaci cristiani, probabilmente inviati dal patriarca Cirillo. Le donne e l’alchimia Maria Giudea Una delle prime donne apparse nella storia dell'alchimia occidentale fu Maria Giudea : un personaggio tra storia e mito conosciuta anche come "Miriam la profetessa, sorella di Mosè”. Vissuta ad Alessandria, si pensa nel primo secolo d.C., Maria scrisse diversi lavori che furono in seguito ampliati , distorti e confusi con altri trattati di cui rimangono alcuni frammenti; le si deve soprattutto l'invenzione e la costruzione di complicati apparecchi per la distillazione e la sublimazione che descrisse nei minimi particolari . Duemila anni dopo di lei un suo strumento ancora sopravvive al tempo : il "bagnomaria" famosissimo e tuttora usato non solo nei laboratori ma anche come tecnica di cottura di svariati cibi in tutte le nostre case. Maria studiava l'azione che i vapori di mercurio, arsenico e zolfo esercitavano sui metalli. Cleopatra l’alchimista Di Cleopatra l'alchimista si sa assai poco; (spesso è confusa con la più nota regina) il suo più grande merito fu quello di aver definito con chiarezza la fase del concepimento in relazione alla nascita della vita. Cleopatra studiò pesi e misure cercando di quantificare l'aspetto sperimentale dell'alchimia adoperando procedure molto simili a quelle di Maria. Maria e Cleopatra segnarono l'inizio e la fine dell'alchimia nella sua accezione più vera di scienza sperimentale. L'imperatore romano Diocleziano incominciò a perseguitare sistematicamente gli alchimisti alessandrini bruciandone gli scritti. La nascita della chimica Marie Anne Pierrette Paulze Lavoiser nacque in Francia nel 1758 e morì nel 1836 . Nel 1771 sposò un chimico già apprezzato, Antoine Lavoiser, che si occupò personalmente della sua educazione; Marie iniziò a studiare il latino e l’inglese in modo da comprendere e tradurre i più importanti trattati di chimica dell’epoca, essendo di grande aiuto per il lavoro del marito. Nel 1774 i Lavoiser scoprirono che il responsabile delle combustioni era un gas presente nell’ atmosfera che essi chiamarono ossigeno. Tramite la stessa serie di esperimenti Marie dimostrò anche che la respirazione sia animale che umana non è altro che un processo di combustione. Tavola d’illustrazione dal “Traitè de Chimie” disegnata da Marie Paulze Lavoisier Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil, marchesa du Châtelet, (Parigi, 17 dicembre 1706 – Lunéville, 10 settembre 1749) è stata una matematica, fisica e scrittrice francese. Fu uno dei più grandi ingegni al femminile non solo dell'intero XVIII secolo ma di ogni tempo. Contribuì alla conoscenza e all'approfondimento delle teorie di Newton e di Leibniz, traducendone le opere. Svolse ricerche personali nel campo della matematica e della fisica. In particolare dimostrò che l’energia di un oggetto in movimento è proporzionale alla sua massa e al quadrato della velocità (m/v2) Il predecessore di E = mc2 "La storia prova che al sesso femminile è mancata la forza della creatività e dell'immaginazione... E deve essere così. Durante l'intero periodo della sua esistenza la donna è stata schiava dell'uomo; e se la teoria dell'evoluzione è in qualche modo corretta, non ci sono ragioni per supporre, immagino, che lei recupererà queste incapacità mentali che sono provate su di lei da un tempo che noi, per motivi pratici, possiamo ritenere ragionevole (da quando abbiamo memoria)”. Henry Armstrong, chimico (1848-1937) L'accesso alle Università è stato aperto alle donne come docenti e studentesse in Svizzera nel 1860, in Inghilterra nel 1870, in Italia nel 1876, in Francia nel 1880. Nobel per la scienza • Dal 1901, anno dell’istituzione del premio Nobel, sono state solo 11 le scienziate alle quali è stato attribuito tale riconoscimento per una disciplina scientifica nei settori della fisica, chimica e medicina (non essendo previsto il Nobel per la matematica e la biologia). In totale sono quindi 12 i Nobel riconosciuti alla scienza femminile su oltre 500 assegnati nel corso del XX secolo. Nobel per la scienza La polacca Marie Curie - Sklodowska, grazie ai suoi studi sulla fisica e la chimica è stata l’unica scienziata ad ottenere due premi Nobel. Progetto Differenze di genere e Generi di differenze Classi II Br III Br Realizzato con il finanziamento della Presidenza del Consiglio Dipartimento Pari Opportunità.