progetto educativo gb2 2016 2017
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PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA INFANZIA Gb2 a.s. 2016/17 1. IL CONTESTO SOCIO – CULTURALE 1.1. Il contesto territoriale La nostra scuola opera in un contesto territoriale che presenta sempre più le caratteristiche di un centro urbano che ha raggiunto ormai più di ventimila abitanti: alla «Pergine vecchia» e alle sue frazioni negli ultimi anni si sono affiancate nuove aree residenziali e commerciali che l’hanno resa a tutti gli effetti una città. Questo processo di urbanizzazione ha portato sul territorio numerose nuove famiglie. Va segnalata in particolare la presenza di numerose famiglie straniere provenienti da contesti culturali e linguistici molto differenti, portatrici di vissuti migratori diversificati. Accanto a nuclei che vivono sul territorio di Pergine ormai da molti anni, non mancano famiglie di recente immigrazione che trovano nella scuola dell’infanzia la prima grande opportunità di scambio e integrazione con la nuova realtà. A livello culturale, Pergine offre numerose risorse: accanto al mondo dell’associazionismo e del volontariato, la città conta numerosi edifici di interesse storico-aristico, un teatro recentemente rinnovato, una ludoteca che offre numerose iniziative per bambini in età scolare e prescolare, una vivace biblioteca per ragazzi, un nuovo centro giovani. Il territorio rappresenta dunque una vera e propria fucina di stimoli e proposte che la scuola intende valorizzare. Anche il contesto ambientale è ricco e variegato: i laghi, i boschi, le campagne, i biotopi che circondano la scuola costituiscono un ambiente ideale a livello educativo da valorizzare attraverso percorsi didattici ad hoc. 1.2. Le caratteristiche strutturali della scuola La scuola dell’infanzia “Gb2” è ospitata in un edificio strutturato su un unico piano, circondato da un ampio giardino attrezzato. L’interno è articolato in: • un atrio allestito a spazio “Informa genitori” • due saloni - uno a destra l’altro a sinistra dell‘ingresso - su ognuno dei quali si affacciano le aule utilizzate per le sezioni (tre nel salone di destra e tre nel salone di sinistra), gli attigui bagni per i bambini e due stanze adibite al sonno; • un corridoio che collega i due saloni sul quale si trova l’accesso a due aule, alla palestra e alla sala da pranzo. Nella scuola ci sono sette sezioni ognuna delle quali è contraddistinta da un colore. Nel salone di destra si trovano le sezioni bianca, gialla e verde; nel salone di sinistra le sezioni rossa, arancione, rosa e azzurra. Gli spazi di ogni sezione vengono riallestiti annualmente con l’obiettivo di dare una specifica identità al gruppo di bambini che l’abiterà e favorire – come si vedrà meglio in seguito - attività e aggregazioni diversificate: All’interno di ogni salone sono stati ricavati tre spazi per le attività intersezionali e per il pranzo: il salone di destra ospita abitualmente le sezioni gialla e verde; il salone di sinistra le sezioni arancione, rosa e azzurra. Le sezioni bianca e rossa mangiano invece nella sala da pranzo centrale. I gruppi del posticipo utilizzano la sala da pranzo, l’intersezione rossa e la sezione bianca per il momento della merenda; la sezione rossa, l’attigua intersezione, la sezione bianca e la palestra per i momenti di attività e di gioco. Il giardino che circonda l’edificio è a disposizione di tutti i bambini e bambine della scuola secondo una suddivisione a settori. 2. IL PROFILO ISTITUZIONALE DELLA SCUOLA La scuola “Gb2” è una scuola dell’infanzia equiparata gestita dal 2009 dall’Azienda Speciale Servizi Infanzia e Famiglia - ASIF CHIMELLI, ente pubblico strumentale del Comune di Pergine Valsugana incaricato della gestione dei servizi educativi della fascia 0-30 anni. In linea con quanto previsto dalla legge provinciale n. 13 del 21 marzo 1977 (Ordinamento della scuola dell’infanzia della provincia autonoma di Trento) la nostra scuola dell’infanzia, con la partecipazione delle comunità locali e in stretta collaborazione con la famiglia, si propone: “il pieno sviluppo della personalità del bambino e la sua socializzazione attraverso la sua educazione integrale e opera nel rispetto del primario dovere diritto del genitore di istruire ed educare i figli. (…) Offrendo una effettiva eguaglianza di opportunità educative, tende a superare i condizionamenti sociali, culturali ed ambientali per assicurare ad ognuno una concreta realizzazione del diritto allo studio. (…) Promuove in particolare l’acquisizione di un comune livello culturale di base che superi concretamente ogni tipo di discriminazione anche come armonica preparazione alla frequenza della scuola dell’obbligo”. Orario La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17.30 con il seguente orario: 7.30-8.30 ANTICIPO 8.30-9.00 ENTRATA 11.30-11.45 PRIMA USCITA INTERMEDIA 13.05-13.20 SECONDA USCITA INTERMEDIA 15.15-15.30 USCITA 15.30-16.30 POSTICIPO 16.30-17.30 Bambini iscritti Nell’a.s. 2016/17 risultano iscritti presso la scuola dell’infanzia “Gb2” 176 bambini suddivisi in sette sezioni. Secondo quanto previsto dalla normativa provinciale, le sezioni accolgono di norma 25 bambini e bambine di diverse fasce d’età, seguiti da due insegnanti. Personale Il personale docente è composto da 21 insegnanti: 14 di sezione, 4 insegnanti supplementari e 3 insegnanti assegnate al tempo prolungato. Il personale d’appoggio è formato da7 operatori a tempo pieno (tra i quali il cuoco) e 2 part time. Le insegnanti sono responsabili dei bambini e delle bambine loro affidati ed hanno il compito di programmare, preparare e attuare attività educative e didattiche finalizzate all a promozione delle competenze previste nel curricolo di scuola nel rispetto degli Orientamenti provinciali. Gli operatori d’appoggio si occupano della pulizia e dell’igiene dei locali e collaborano con le insegnanti in momenti di cura come il pranzo, il sonno e l’assistenza ai servizi. Sono inoltre di supporto nei momenti di entrata e uscita dalla scuola e nell’accompagnamento dei bambini che usufruiscono del trasporto. Nell’anno scolastico in corso il personale è così organizzato: BIANCA Carla Toller, Daniela Guardia, Giovanna Paoli VERDE Gabriella Bardini, Monica Girardini BLU Rosaria Ciola, Barbara Filippi ROSSA Tiziana Putignani, Donatella Plotegher, Alice Solenni ARANCIONE Monica Gadler, Jolanda Marcolla ROSA Vanna Planchel, Carmela Cascino, Patrizia Sardagna AZZURRA Carla Slompo, Donata Dellai TEMPO Mirella Oberosler, Cinzia Trisotto, Barbara Maiocchi PROLUNGATO CUCINA Edmondo Beber, Sabina Roat OPERATORI Clarita Faifer, Elena Zecchini, Nadia Girardi, Laura Sadler, Sonia D’APPOGGIO Iseppi, Valentini Giorgia, Gemma Pallaoro. Organismi di partecipazione In linea con quanto previsto dalla normativa provinciale, sono istituiti i seguenti organismi di partecipazione: IL COMITATO DI GESTIONE, composto da rappresentanti dei genitori, del personale della scuola e del Comune. Il Comitato di gestione definisce gli orientamenti dell’attività educativa della scuola, vigila sul funzionamento del servizio di mensa e delibera sull'orario giornaliero, sul calendario annuale e sulle iscrizioni. Fa proposte su trasporti, attrezzature e materiali, contatti e scambi con altre scuole e sulle questioni ritenute rilevanti per l'attività educativo-didattica. IL COLLEGIO DEL PERSONALE è composto da tutto il personale, insegnante e non, che presta servizio nella scuola. Ad esso spetta il compito di organizzare l'attività educativa della scuola e del personale e curare i rapporti con i genitori. Coordinamento pedagogico Asif Chimelli garantisce la qualità dell’offerta formativa attraverso la figura di una coordinatrice pedagogica che, in collaborazione con il Direttore dell’Azienda, è titolare dei seguenti ambiti: • • • • • • organizzazione del servizio: personale, struttura, aspetti gestionali; programmazione delle attività: progetto educativo e didattico; attivazione di strumenti di verifica e valutazione; organizzazione della formazione e dell’aggiornamento; gestione dei rapporti con le famiglie, con il territorio, con gli altri servizi; progettualità e propositività: nel senso di progettare l’organizzazione pedagogica della scuola, garantendo a tutti i bambini uguali opportunità di apprendimento, di crescita e di benessere e favorendo un clima di collaborazione fra tutto il personale che opera nella scuola al fine di realizzare gli obiettivi del servizio. Il coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia è affidato alla dott.ssa Angela Dallago, Asif Chimelli, P.zza Garbari, n.5 - Pergine Valsugana, tel. 0461.502358 3. I PRESUPPOSTI TEORICI L’azione educativa e didattica della nostra scuola si fonda sui seguenti presupposti teorici, condivisi in sede collegiale da tutti operatori: IL BAMBINO Ogni bambino ed ogni bambina sono unici: tutti hanno il diritto di crescere in modo globale e armonico. Ogni bambino ed ogni bambina sono differenti: ognuno è portatore di una storia e di vissuti personali che vanno accolti e valorizzati. Ogni bambino ed ogni bambina sono soggetti attivi, competenti, protagonisti del proprio agire e delle proprie relazioni. Sono per natura curiosi, pronti a scoprire il mondo che li circonda, a fare domande e a formulare ipotesi. LA NOSTRA IDEA DI EDUCAZIONE Educare significa: proporre esperienze finalizzate alla promozione di competenze relative ai diversi ambiti di sviluppo: comunicazione e linguaggi, azione e conoscenza, identità personale e relazionale condividere fini, finalità e valori in un’ottica di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia LA NOSTRA IDEA DI APPRENDIMENTO Apprendere significa: costruire nuove conoscenze, abilità, competenze e integrare quelle già consolidate attraverso esperienze dirette e significative in contesti autentici, reali e problematici; l’apprendimento non è solo un processo individuale, ma frutto della scoperta, del confronto, della mediazione e della condivisione con gli altri. LA NOSTRA IDEA DI SCUOLA La scuola dell’infanzia è: un servizio educativo dove vivere relazioni sociali al di fuori della famiglia; è uno contesto pensato e organizzato per rispondere ai bisogni del bambino, per stimolare, sostenere e promuoverne la crescita, la conquista dell’identità e dell’autonomia; un’istituzione che collabora con la famiglia e con la comunità locale al pieno sviluppo della personalità del bambino. LA NOSTRA IDEA DI INSEGNAMENTO Insegnare significa: intervenire a livello educativo e didattico in modo intenzionale per favorire la promozione di competenze in relazione di diversi ambiti di sviluppo; organizzare una pluralità di contesti – percorsi, spazi, tempi, materiali e gruppi - per promuovere apprendimenti sempre più formalizzati. LA NOSTRA IDEA DI INSEGNANTE L’insegnante è chiamato a: promuovere un clima accogliente, positivo e cooperativo. La scuola deve, infatti, diventare una “comunità di relazioni” dove ciascuno possa sentirsi accolto, valorizzato e stimato; essere mediatore tra il bambino e il mondo dei significati; condividere, con la famiglia e la comunità locale, la responsabilità di educare. 4. IL CURRICOLO E IL PIANO ANNUALE DEI MODULI L’azione educativa e didattica della scuola si fonda sugli Orientamenti dell’attività educativa della scuola dell’infanzia stabiliti a livello provinciale (D.p. 15 marzo 1995) e su un Curricolo per competenze approvato dal Collegio Docenti delle Scuole dell’infanzia Asif Chimelli. Il curriculum riporta le competenze da promuovere suddivise in tre ambiti - “Comunicazione”, “Azione e conoscenza”, “Identità personale e relazionale”. Esse rappresentano i macro obiettivi che orientano tutte le attività, i percorsi, le esperienze che i bambini sperimentano nei diversi momenti della giornata educativa: in sezione, in intersezione e al prolungamento. Viene quindi riportato il Piano dei moduli previsti per l’anno scolastico in corso, le relative competenze di riferimento e una breve presentazione di ciascun modulo. CURRICULUM PER COMPETENZE C1 - Capacità di comprensione linguistica (ascolto e comprensione di messaggi e testi) Educazione ai linguaggi verbali C2 - Capacità di produzione linguistica (dialogare, narrare, raccontare, descrivere, spiegare, regolare, argomentare.) COMUNICAZIONE C3 - Capacità di riflettere sulla lingua e sulle sue principali regole di funzionamento. Educazione ai linguaggi del suono e della musica C4 - Capacità di comprendere e di riconoscere le caratteristiche dei suoni. Educazione ai linguaggi del corpo C6 - Capacità di comprendere il linguaggio del corpo. C5 - Capacità di produrre suoni, canti, brani musicali. C7 - Capacità di utilizzare il linguaggio del corpo: imitare, mimare, drammatizzare Educazione ai linguaggi visivi, graficopittorico-plastici, audiovisivi e multimediali AZIONE E CONOSCENZA C8 - Capacità di analizzare e comprendere i vari strumenti visivi, grafico-pittorico-plastici, audiovisivi e multimediali (il segno grafico, il colore, il materiale plastico, le immagini fisse ed in movimento, …) C9 - Capacità di rappresentare l’ambiente fisico e sociale attraverso l’uso dei linguaggi visivi, graficopittorico-plastici, audiovisivi e multimediali Il corpo: movimento e conoscenza A1 - Capacità di organizzare, regolare e padroneggiare i propri comportamenti motori e conoscenza del proprio corpo (schema corporeo.) L'intervento sul reale: manipolare e progettare A2 - Capacità di osservare, ricercare, esplorare, progettare, sperimentare. A3 - Capacità di raggruppare, ordinare, contare, riconoscere eventi casuali/aleatori. Il pensiero e la realtà: strutturazione e organizzazione misurare, stabilire relazioni, risolvere problemi e A4 - Capacità di comprendere e di organizzare lo spazio. A5 - Capacità di comprendere e di organizzare il tempo I1 - Costruzione dell’identità personale (corporea e psicologica); riconoscimento ed espressione adeguata al contesto delle emozioni e degli stati d’animo propri ed altrui. La costruzione dell'identità I2 - Sviluppo e rafforzamento dell’autonomia e dell’autostima. IDENTITA’ PERSONALE E RELAZIONALE I3 - Capacità di interagire positivamente con i compagni, di collaborare e cooperare con loro e di sentirsi parte di un gruppo . Identità e socialità I4 - Capacità di comprendere ed accettare le regole della scuola e della vita sociale in genere. I5 - Apertura ai valori della solidarietà, del dialogo e della pace, sia attingendo ai valori specifici della comunità di appartenenza, sia attraverso esperienze di confronto con culture diverse. Identità e senso morale Identità, domanda educazione religiosa di senso ed I6 - Conoscenza di alcuni aspetti della religione cristiano-cattolica e di altre religioni presenti sul territorio. DIMENSIONE TAVOLA DELLE OCCORRENZE SCUOLA INFANZIA MA MB MC MD ME MF MG “GB 2” C1 - Capacità di comprensione linguistica (ascolto e comprensione di messaggi e testi) C2 - Capacità di produzione linguistica (dialogare, narrare, raccontare, descrivere, spiegare, regolare, argomentare) Linguaggi verbali X X C3 - Capacità di riflettere sulla lingua e sulle sue principali regole di funzionamento Linguaggi del suono e della musica Linguaggi del corpo Linguaggi visivi, grafico-pittoriciplastici, audiovisivi e multimediali Il corpo: movimento e conoscenza Intervento sul reale: manipolare e progettare Il pensiero e la realtà: strutturazione e organizzazione Costruzione dell’identità Identità e socialità X X X X x C4 - Capacità di comprendere e di riconoscere le caratteristiche dei suoni x C5 - Capacità di produrre suoni, canti, brani musicali x C6 - Capacità di comprendere il linguaggio del corpo X C7 - Capacità di utilizzare il linguaggio del corpo: imitare, mimare, drammatizzare X C8 - Capacità di analizzare e comprendere i vari strumenti visivi, grafico-pittorici, plastici, audiovisivi e multimediali (il segno grafico, il colore, il materiale plastico, le immagini fisse ed in movimento, …) C9 - Capacità di rappresentare l’ambiente fisico e sociale attraverso l’uso dei linguaggi visivi, grafico-pittorico-plastici, audiovisivi e multimediali x X A1 - Capacità di organizzare, regolare e padroneggiare i propri comportamenti motori e conoscenza del proprio corpo (schema corporeo) X A2 - Capacità di osservare, ricercare, esplorare, progettare, sperimentare X A3 - Capacità di raggruppare, ordinare, contare, misurare, stabilire relazioni, risolvere problemi e riconoscere eventi casuali/aleatori x A4 - Capacità di comprendere e di organizzare lo spazio x A5 - Capacità di comprendere e di organizzare il tempo x I1 - Costruzione dell’identità personale (corporea e psicologica) riconoscimento ed espressione delle esigenze, sentimenti e stati d'animo altrui x x I2 - Sviluppo e rafforzamento dell’autonomia e dell’autostima x X X I3 - Capacità di interagire positivamente con i compagni, di collaborare e cooperare con loro e di sentirsi parte di un gruppo x x X I4 - Capacità di comprendere ed accettare le regole della scuola e della vita sociale in genere Identità e senso morale I5 - Apertura ai valori della solidarietà, del dialogo e della pace, sia attingendo ai valori specifici della comunità di appartenenza, sia attraverso esperienze di confronto con culture diverse Identità, domanda di senso ed educazione religiosa I6 - Conoscenza di alcuni aspetti della religione cristiano-cattolica e di altre religioni presenti sul territorio X X X X X X x X X PIANO ANNUALE MODULI Gb2 A.S. 2016/17 MESI SETTEMBRE OTTOBRE ATTIVITÀ SEZIONE M A -IL TEMPO CHE PASSA… M B - IL PIACERE DI INCONTRARSI E RITROVARSI MC – PROGETTI CONTINUITA' INTERSEZIONE ME GIROVAGANDO POSTICIPO M D- PROGETTO LINGUE EUROPEE MF – NATI PER LEGGERE M G- PARTITE DIVERTENTI NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO PRESENTAZIONE DEI MODULI a.s. 2016/17 MODULI DI SEZIONE Il piacere di incontrarsi e ritrovarsi Il periodo dedicato all’ambientamento dei nuovi bambini e all’accoglienza del resto del gruppo dopo la pausa estiva rappresenta una tappa importante del nostro percorso. Non si tratta semplicemente dell’avvio dell’anno scolastico, ma un’occasione per costruire e consolidare quella fitta trama di relazioni che costituisce l’essenza della nostra esperienza educativa. Per i bambini al primo anno di frequenza si tratta di entrare in una situazione nuova, fatta di persone, esperienze e ritmi in parte differenti da quelli sperimentati a casa o al nido. La vita di gruppo nella scuola dell’infanzia è complessa: numerosi sono i bambini con cui sperimentarsi e vari sono gli adulti con cui iniziare a costruire una relazione di fiducia. Per i bambini più grandi si tratta di riprendere i ritmi della giornata a scuola, ma soprattutto di ritrovare relazioni ed entrare in una dinamica di gruppo in parte rinnovata. Questo modulo – che sarà ripreso anche nella prima parte del mese di gennaio 2017 - punta a valorizzare esperienze finalizzate alla conoscenza reciproca, alla formazione del gruppo, alla creazione di un clima positivo all’interno della sezione. In particolare, vengono proposte situazioni di gioco semplici, dove l’attenzione è rivolta non tanto al fare del bambino quanto allo “stare con” per favorire l’elaborazione della separazione, la costruzione di una relazione significativa con i nuovi insegnanti, l’avvio di scambi e legami fra compagni, la conoscenza e l’uso degli spazi della scuola e della propria sezione di riferimento. Il tempo che passa Sono tante le occasione in cui a scuola si discute e ci si confronta sul concetto di tempo. Durante l’assemblea del mattino i bambini aggiornano il calendario, discutono del programma della giornata, sbirciano fuori dalla finestra per vedere “che tempo che fa”. In gruppo raccontano esperienze vissute “ieri”, “qualche giorno fa”, “quando ero piccolo” o si proiettano nel futuro condividendo programmi, desideri, aspettative. In generale, ogni momento della giornata scolastica è occasione per confrontarsi con i piccoli e grandi cambiamenti che lo scorrere del tempo ha su ciascuno di noi e sull’ambiente che ci circonda. Tutte queste esperienze, che costellano la vita quotidiana a scuola, sono un’occasione preziosa per far emergere le conoscenze spontanee che i bambini hanno rispetto al concetto di tempo e il livello di concettualizzazione a cui sono arrivati. Con il percorso “Il tempo che passa” - che caratterizzerà i momenti di sezione di quest’anno desideriamo porre una particolare attenzione al modo in cui i bambini delle diverse età percepiscono il tempo e progettare esperienze che possono portare anche i più piccoli a confrontarsi con questa categoria in modo sempre più raffinato e consapevole per riuscire a dare significato al loro vissuto. Percorsi di continuità Il tempo per i bambini è anche il “tempo della crescita” e del “diventare grandi”, processi che implicano il passaggio attraverso contesti educativi diversi: dal nido si passa alla scuola dell’infanzia, dalla scuola dell’infanzia si passerà alla scuola primaria. Questi passaggi rappresentano, sia per il bambino che per la famiglia, dei momenti densi di emozioni: possono generare timore e preoccupazione, ma anche piacere e curiosità. Certamente sono passaggi che vanno preparati e accompagnati affinché sia garantita una continuità educativa pur nella diversità dei servizi. Anche nel corso di quest’anno scolastico i bambini della nostra scuola saranno protagonisti di diverse esperienze di continuità. Grazie alla collaborazione delle educatrici dei nidi Asif “Il Castello”, “Il Girasole”, “Il Bucaneve”, i bambini avranno anzitutto la possibilità di “tornare al nido” e sperimentare spazi, materiali, contesti che caratterizzano questo servizio; al tempo stesso potranno accogliere i piccoli del nido che si apprestano ad affrontare il passaggio alla scuola dell’infanzia. I bambini di 5/6 anni saranno invece accompagnati in un percorso di conoscenza della futura scuola primaria per visitarne gli spazi, incontrare gli insegnanti, vivere momenti comuni con i futuri compagni. Filo rosso che unirà tutti i percorsi di continuità saranno i libri: libri belli, di qualità, letti ad alta voce. Libri capaci di attivare relazioni, sprigionare emozioni, alimentare nuovi pensieri e nuove parole. Libri capaci di parlare dell’avventura del crescere e del diventare grandi. Le esperienze di continuità “verticale” tra nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria saranno occasione per lavorare in un’ottica di continuità anche “orizzontale”: sia nel percorso di continuità con il nido che con la scuola primaria sarà coinvolta anche quest’anno la biblioteca comunale. I bambini avranno la possibilità di conoscere questo servizio, essere protagonisti di “letture ad alta voce” a cura delle bibliotecarie, accedere al servizio di prestito. MODULI INTERSEZIONE Girovagando … in città La città di Pergine è un grande laboratorio a cielo aperto ricco di opportunità. Strade, piazze, edifici, negozi, ecc. non sono solo scenari del nostro vivere quotidiano, ma sono anzitutto “soggetti interessanti” - ricchi di vita, storia, cultura - con cui entrare in dialogo. Questo vale anche per i bambini. Siamo convinte che anche i più piccoli abbiano il diritto di vivere attivamente la nostra città, cominciando a percorrerla e conoscerne da vicino alcuni luoghi significativi. Con il modulo “Girovagando…in città” - a cui vogliamo dedicare il lavoro intersezionale di quest’anno - desideriamo proporre ai bambini dei percorsi di ricerca che li porteranno alla scoperta di alcuni luoghi significativi di Pergine: in particolare, il nuovo teatro comunale, la biblioteca, il municipio e la sua piazza, le vie più antiche del centro storico, il castello. Attraverso questi percorsi desideriamo offrire ai bambini la possibilità di: - osservare la città con uno sguardo attento e riflessivo, che valorizzi il loro particolare punto di vista; - conoscere da vicino alcuni luoghi significativi del centro, con particolare attenzione agli edifici che hanno una valenza storico-culturale ed estendere questa possibilità anche alle famiglie; - mettersi in dialogo con essi e con le persone che li abitano; - dare ai bambini la possibilità di esercitare in modo attivo la loro cittadinanza e accompagnarli a fare proposte da rivolgere al mondo degli adulti. Anche i più piccoli, sosteneva a questo proposito il pedagogista Loris Malaguzzi, hanno “il diritto di scoprire quello che c’è e che non c’è nella città per riflettere e magari conquistare con l’aiuto dei grandi quello che dovrebbe esserci”. Il modulo “Girovagando in città” porterà i bambini ad uscire sul territorio in piccoli gruppi per conoscere ed esplorare i luoghi prescelti. Gli interessi, le curiosità, le domande che emergeranno nel corso di queste uscite saranno spunto per attivare percorsi di approfondimento. I particolari della città che sapranno attirare il loro sguardo saranno indagati con diverse modalità (percorrendoli, osservandoli, fotografandoli, ecc.) e saranno ripresi a scuola per diventare oggetto di confronto e discussione. In sezione saranno quindi reinterpretati attraverso diversi linguaggi: la grafica, la manipolazione, il gioco delle luci e delle ombre, ecc. affinché, attraverso la concretezza del fare, li si possa conoscere meglio e da punti di vista magari inconsueti. Il percorso d’indagine che aprirà questa intesa ricerca sarà dedicato al nuovo teatro comunale. Oltre a esplorarne alcuni spazi (es. il foyer, il palcoscenico, la platea, il dietro le quinte), i bambini avranno la possibilità di “andare a teatro” per assistere a due spettacoli: nel corso del mese di novembre i bambini di 4 anni avranno la possibilità di assistere allo spettacolo “Lulù” mentre a dicembre i bambini di 5 anni potranno partecipare a “Oh come è bella Panama”. Parallelamente i bambini di 5 anni potranno avvicinarsi e sperimentare il linguaggio del teatro attraverso il laboratorio “Il corpo racconta” promosso a scuola dall’attore Klaus Saccardo. Nel corso di otto incontri i bambini avranno la possibilità di sperimentarsi come attori ed esplorare le potenzialità espressive del proprio corpo. L’obiettivo non è quello di giungere ad una performance, ma offrire ai bambini l’opportunità di intrepretare ruoli diversi, creare azioni, inventare storie che potranno essere giocate insieme agli altri. MODULI PROLUNGAMENTO “Nati per leggere” “Maestra, mi leggi una storia?”. Quante volte nel corso della giornata educativa sentiamo riecheggiare questa domanda. Un interrogativo denso di significati che richiama l’interesse che i bambini fin da piccoli nutrono verso il mondo della lettura e dei libri. Questa domanda torna più volte fra coloro che frequentano il posticipo, tempo che conclude la giornata educativa. Un tempo disteso in cui si allenta il ritmo, si incontrano compagni diversi, si condividono le esperienze fatte nel corso della giornata, ci si appresta a ritrovare mamma e papà. Nel corso di quest’anno desideriamo offrire ai bambini dei tre gruppi del prolungamento delle esperienze significative di lettura ad alta voce, che saranno proposte come momento iniziale del tempo del posticipo. Saranno valorizzati albi illustrati tratti dal celebre “Nati per leggere”, programma nazionale che cerca di sensibilizzare tutti - educatori, insegnanti, genitori sull’importanza di un accostamento precoce alla lettura e ai libri. Soli i buoni libri, curati nel contenuto e nelle immagini, sono infatti capaci di sprigionare le molteplici possibilità di sviluppo cognitive, linguistiche, relazionali, emotive - che un incontro precoce con la lettura porta con sé. Il momento della lettura che aprirà il tempo del posticipo sarà preceduto da un “rituale d’inizio” che permetterà ai più piccoli di entrare in uno spazio e in tempo diverso, in cui sarà richiesto loro solo ascolto e attenzione alle immagini e alla voce di chi legge. Al termine della lettura non saranno fatte richieste particolari: le insegnanti accoglieranno domande, commenti, considerazioni sulle storie che i bambini potranno porgere, senza la pretesa di “lavorare” su di esse. Siamo convinte che le buone storie debbano rimanere un “tempo gratuito” che l’adulto offre ai più piccoli. Partite divertenti Un altro filone che si intende valorizzare in corso d’ anno sarà quello dei “giochi in scatola”. Lavorando in coppia o in piccoli gruppi i bambini avranno la possibilità di sperimentarsi sia in giochi classici (es. gioco dell’oca, memory, tombola, ecc…) sia in giochi meno conosciuti che potranno essere anche progettati e costruiti insieme. Attraverso queste proposte i bambini potranno sperimentare abilità sociali importanti quali: la capacità di attendere il proprio turno, il rispettare semplici regole, collaborare per raggiungere un risultato comune, gestire le emozioni legate a vittorie e sconfitte. I giochi proposti saranno inoltre occasioni per attivare strategie, risolvere piccole situazioni problematiche, trovare soluzioni. 6. PROGETTO LINGUE EUROPEE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Anche per l’a.s. 2016/17 si intende proseguire nell’azione di promozione e sostegno all’apprendimento delle lingue europee da parte dei bambini frequentanti le scuole dell’infanzia di Asif Chimelli. Nella scuola dell’infanzia Gb2 l’obiettivo è quello di promuovere un accostamento precoce alla lingua inglese secondo un approccio coerente con le specificità pedagogiche e metodologiche di questo servizio. Il progetto si fonderà sui seguenti presupposti: sensibilizzare i bambini ad un codice linguistico diverso da quello materno; favorire, in una prospettiva interculturale, non solo la conoscenza di una lingua, ma di un mondo diverso da quello familiare e scolastico favorendo la motivazione, la curiosità e l’apertura mentale verso il diverso da sé; valorizzare l’alto valore formativo di un accostamento precoce alle lingue straniere: sensibilizzare i bambini a suoni nuovi, all’osservazione del non verbale, all’ascolto delle tonalità e del ritmo della voce permette, infatti, di appropriarsi inconsapevolmente di un nuovo codice comunicativo, apprendimento che favorisce lo sviluppo cognitivo e la plasticità cerebrale. Il progetto si andrà ad articolare in incontri a cadenza settimanale e sarà curato da una docente esterna. Il percorso prevede l’utilizzo della lingua straniera in sezione nel corso di due appuntamenti settimanali di mezzora ciascuno e l’attivazione di un laboratorio linguistico riservato ai bambini del gruppo “grandi”.. L’obiettivo di questi percorsi sarà quello di promuovere la capacità di apprendere in maniera indiretta avvalendosi di linguaggi diversi - in particolare quello del corpo - per favorire la comprensione e la trasmissione di significati in lingua straniera. I bambini saranno coinvolti in situazioni motivanti, vicine alle esperienze quotidiane affinché il “fare con la lingua” si integri con le altre attività curricolari e le routine proposte abitualmente. 7. L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA La giornata educativa nella scuola dell’infanzia si articola in attività libere e strutturate, routine ed esperienze relazionali, tutte di pari valore educativo. Impegno delle insegnanti è quello di offrire ai bambini e alle bambine la possibilità di: trascorrere la giornata a scuola con serenità e in un clima di benessere; rendere vera e concreta in tutte le fasi della giornata l’ idea di bambino, unico, attivo e competente alla base di questo progetto. Di seguito viene presentata nel dettaglio l’articolazione della giornata educativa di quest’anno, le attività che intendiamo proporre e il significato pedagogico dei vari momenti. LA NOSTRA GIORNATA ORGANIZZAZIONE TIPO DI ATTIVITA’ ATTENZIONI PARTICOLARI ATTIVATE Gli iscritti all’anticipo sono suddivisi in quattro gruppi: due gruppi nel salone di sinistra e due nel salone di destra Gioco libero e attività individuali e di piccolo gruppo nei vari angoli della sezione L’insegnante predispone un clima favorevole, cura un’adeguata accoglienza, sostenendo i bambini nel distacco dai genitori e nel ritrovare ogni giorno relazioni, giochi e attività. I bambini sono ACCOGLIENZA accolti nella sezione DEL MATTINO di riferimento dall’insegnante. Coloro che usufruiscono del trasporto sono Gioco libero e attività libere /strutturate individuali e/o di piccolo gruppo nei vari angoli della sezione. ANTICIPO L’insegnante raccoglie le comunicazioni dei genitori e ne cura il passaggio alle insegnanti di riferimento. L’insegnante accoglie i bambini offrendo a ciascuno un tempo adeguato per inserirsi con serenità ed iniziare una nuova giornata. I bambini sono accompagnati dai genitori fin dentro la scuola: accompagnati in sezione da un’operatrice che ha cura di trasmettere all’insegnante eventuali comunicazioni da parte delle famiglia. SEZIONE la presenza di mamma e papà rappresenta quotidianamente una “base sicura” da cui partire per affrontare con serenità la giornata educativa. A scuola ogni bambino ha un piccolo spazio personale contrassegnato dalla propria fotografia dove riporre gli oggetti personali. Dopo il momento dell’accoglienza, ogni La prima parte della giornata è sezione comincia la propria giornata con caratterizzata da “routine” che alcuni rituali. si ripetono quotidianamente. La prevedibilità e la regolarità Uno dei rituali più importanti e condivisi è di questi momenti rassicura i quello del cerchio. I bambini si siedono bambini da un punto di vista insieme all’adulto nello spazio affettivo: oltre a rendere predisposto nella sezione. In questo leggibile il contesto, dà loro la momento si parla, si discute, si racconta, possibilità di sentirsi si fa l’appello, si aggiorna il calendario, si riconosciuti nei propri bisogni mostrano o raccontano le novità della di cura, relazione, ecc… e di giornata, si assegnano gli incarichi: è acquisire piccole e grandi l’occasione per sollecitare riflessioni e autonomie. scoperte, creando una circolarità di contenuti e di idee. Bagno - “saper fare da soli” è una delle conquiste più importanti: si tratta di imparare a svolgere in autonomia le pratiche connesse alla “cura di sé”. Il bagno è un altro momento importante della mattinata che porta il bambino a scoprirsi sempre più autonomo e capace. Spuntino – nel corso della mattinata si consuma insieme la merenda preparata dal cuoco. Si tratta di un momento di convivialità, scambio, occasione per accostarsi a nuovi sapori e acquisire buone abitudini alimentari. Il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei bambini vengono favoriti attraverso l’assunzione di piccoli incarichi. Una volta al mese la merenda è consumata nel salone insieme agli altri compagni per festeggiare il “complemese”. INTERSEZIONE Le attività di intersezione si articolano in proposte educativo-didattiche programmate sulla base del Piano annuale articolato in moduli. I gruppi di intersezione riuniscono bambini e bambine della stessa età – 3,4,5 anni – appartenenti alle diverse sezioni al fine di offrire a tutti la possibilità di sperimentare raggruppamenti diversi da quello di appartenenza ed essere protagonisti di percorsi calibrati sui bisogni specifici delle diverse fasce d’età. PRANZO Il pranzo è occasione di convivialità, di relazione, di acquisizione di corrette abitudini alimentari e di autonomie. I bambini sono coinvolti in modo attivo nell’apparecchiatura e ricoprendo il ruolo di “camerieri” secondo una turnazione condivisa dal gruppo. Le insegnanti ed il personale ausiliario sostengono i bambini nel pranzo, situazione sociale caratterizzata da numerose opportunità di relazione e da comportamenti sociali condivisi. NANNA A conclusione del pranzo si forma un nuovo gruppo, quello dei “bambini della nanna”. Si tratta di bambini di tre anni e di qualche bambino di quattro anni che, trascorrendo a scuola molte ore (dall’anticipo fino al posticipo), necessitano di un momento di risposo. Il momento della nanna è affidato al personale ausiliario e, a partire dalle 14.30, alle insegnanti del posticipo. I bambini hanno la possibilità di dormire Dormire a scuola rappresenta per il bambino un momento delicato: si tratta di rivivere, in un contesto diverso, una routine tipica del mondo familiare. Per questo motivo è necessario attivare varie attenzioni. In primo luogo, lo spazio della nanna va pensato come un luogo sereno, fino alle 14.50 circa. I primi ad essere piacevole, capace di donare al risvegliati sono i bambini che bambino un senso di usufruiscono del trasporto. sicurezza. Per facilitare l’addormentamento si leggono storie, si cantano ninne nanne o si ascoltano musiche rilassanti. Non tutti i bambini hanno la stessa modalità di addormentamento: per qualcuno è sufficiente stringere tra le mani un oggetto portato da casa, mentre per altri è necessaria la “coccola” dell’adulto. La stessa attenzione e cura va prestata per il momento del risveglio, nel quale è importante rispettare i tempi e le necessità di ognuno. USCITA INTERMEDIA Prima di pranzo e dopo pranzo è prevista la possibilità di un’uscita intermedia per i bambini che, occasionalmente, non si fermano nel pomeriggio. Si tratta di un momento importante dove ritrovare mamma e papà e salutare compagni e insegnanti. Salutarsi e darsi appuntamento al giorno successivo contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza al gruppo e offre, soprattutto ai più piccoli, elementi di stabilità e prevedibilità. POMERIGGIO IN SEZIONE Dopo un momento di rilassamento dedicato al racconto di una storia “letta ad alta voce” dall’insegnante o all’ascolto di un brano musicale, proseguono le attività di sezione. Il percorso sezionale viene programmato sulla base dei bisogni La sezione è uno spazio ed un tempo importante dove il bambino ha la possibilità di: condividere spazi ed oggetti comuni; sviluppare le proprie abilità e degli interessi emersi nei diversi gruppi e sulla base dei moduli definiti collegialmente. Il pomeriggio è anche occasione di uscire in giardino, spazio che offre valide possibilità di gioco, scambio, osservazione, esplorazione, confronto. Al termine del pomeriggio i bambini rientrano nelle rispettive sezioni per agevolare la formazione dei gruppi del posticipo e prepararsi al ricongiungimento con i genitori USCITA Il ricongiungimento con mamma e papà avviene in sezione: i bambini attendono l’arrivo dei genitori proseguendo le attività che li hanno visti protagonisti nel pomeriggio. Vengono privilegiate, in particolare, proposte tranquille (es. un gioco a piccoli gruppi) così da creare un contesto sereno che faciliti il ricongiungimento. I bambini che usufruiscono del servizio di trasporto vengono accompagnanti alla porta dal personale ausiliario. L’attesa del pullmino è fatta nell’atrio, su comodi divanetti: contesto ideale per raccontarsi e condividere le ultime emozioni della giornata. sociali; stabilire relazioni con bambini di diverse età; comprendere il significato e l’utilità di semplici regole condivise; instaurare relazioni positive con gli adulti di riferimento; sviluppare competenze nei diversi ambiti (linguistico, logico, ecc.) sulla base di una progettualità condivisa. Come la giornata era iniziata con l’accoglienza e la presa in carico del bambino da parte di un’insegnante, così si conclude con un saluto e un arrivederci al giorno successivo. POSTICIPO Le insegnanti raccolgono i bambini che si fermano a posticipo nelle diverse sezioni, li accompagnano in bagno e poi si ritrovano per la merenda. La merenda inizia alle 15.20 circa: si svolge nell’intersezione rossa, nella sezione rossa e nella sezione bianca. Dalle 16.00 alle 17.30 ci si divide in 3 sottogruppi, protagonisti di attività programmate sulla base di un progetto ad hoc. Il tempo del posticipo è caratterizzato da bisogni, in parte diversi da quelli che caratterizzano altre parti della giornata educativa È un tempo in cui è importante rilassarsi, allentare il ritmo, ma anche ritrovarsi con compagni di diverse sezioni formando un “gruppo” che nel corso del tempo acquisisce però una sua identità. 8. I RAGGRUPPAMENTI DEI BAMBINI Nel corso della giornata i bambini hanno la possibilità di sperimentare modalità di raggruppamento diversificate: i gruppi dell’anticipo, il gruppo sezione, il gruppo intersezione, il gruppo del posticipo. Lontane dal creare disorientamento, queste forme di aggregazione diversificate rispondono ad una precisa idea di bambino, che fin da piccolo si dimostra competente anche a livello sociale, capace di vivere “relazioni multiple” e significative con bambini e insegnanti diversi. GRUPPO ANTICIPO Il gruppo anticipo è formato dai bambini che usufruiscono del tempo scuola facoltativo che va dalle 7.30 alle 8.30. É il momento iniziale della giornata ed è dedicato all’accoglienza dei bambini. Nel salone di destra il gruppo dell’anticipo si ritrova anella sezione verde con le insegnanti Monica e Gabriella a cui si affiancano, a partire dalle 8.00, le insegnanti Daniela e Carla. Nel salone di sinistra sono stati attivati due gruppi: il primo assegnato alle insegnanti Vanna e Milena che accolgono i bambini nella sezione rosa a partire dalle 7.30, il secondo alle maestre Jolanda e Monica che utilizzano la sezione arancio a partire dalle 7.30 Il gruppo dell’anticipo è il luogo nel quale ha inizio la giornata educativa. Per rispettare i tempi e gli interessi di ognuno sono privilegiate attività libere nei diversi angoli delle sezioni e momenti di scambio con le insegnanti di riferimento e i compagni. GRUPPO INTERSEZIONE Uno spazio particolare sarà riservato anche quest’anno ai gruppi di intersezione che saranno omogenei per età. Questa scelta è motivata dalla necessità di proporre un lavoro mirato ai bisogni e alle competenze delle diverse fasce d’età: 3, 4 e 5 anni. I gruppi di intersezione si formano al mattino, dalle 10.10 alle 11.30, fascia della giornata che vede la compresenza di tutte le insegnanti. Per l’anno scolastico in corso i gruppi intersezionali saranno così organizzati: Daniela Guardia GRUPPI GRANDI Barbara Filippi Monica Gadler Carmela Cascino e Patrizia Sardagna Donata Dellai e Manuela Campestrin Gabriella Bardini GRUPPI MEDI Rosaria Ciola e Giovanna Paoli Vanna Planchel Tiziana Putignani e Alice Sollenni Jolanda Marcolla Monica Girardini GRUPPI PICCOLI Carla Toller Donatella Plotegher Carla Slompo GRUPPO POSTICIPO Il gruppo del posticipo è composto da bambini provenienti dalle sette sezioni. Il posticipo è l’ultima tappa della giornata a scuola: è un’esperienza particolare in cui prevale il bisogno di rilassarsi, di “allentare il ritmo”, di far sedimentare le tante esperienze vissute, ma anche di stringere relazioni con bambini appartenenti a sezioni diverse. Obiettivo centrale diventa allora ricomporre storie diverse e costruire un gruppo che sta bene insieme Il gruppo del posticipo si articola in tre sottogruppi: si tratta di tre gruppi misti di bambini seguiti dalle insegnanti Mirella, Barbara e Cinzia. La merenda è per tutti un momento conviviale: mentre si mangia, ci si guarda, si parla, ci si racconta. Fare merenda a scuola diventa anche un’occasione acquisire nuove competenze, comportamenti che concorrono al raggiungimento dell’autonomia personale: ogni bambino è invitato a preparare il proprio posto, riordinare e raccogliere le proprie cose, scegliere e assaggiare i cibi proposti e aiutarsi a vicenda. Per quanto riguarda le attività, in corso d’anno saranno proposte esperienze che risponderanno via via alle esigenze dei tre gruppi. Dedicheremo ampio spazio al gioco, attività privilegiata che favorisce l’apprendimento, la simbolizzazione e la socializzazione. All’interno della situazione ludica l’insegnante si pone come mediatore e come stimolo per favorire l’evoluzione del gioco stesso; avrà poi cura di allontanarsi progressivamente, man mano che il gioco si svolge in autonomia. 9. L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI 9.1. Spazi Lo spazio rappresenta una risorsa fondamentale nella scuola dell’infanzia. Si tratta di un “linguaggio silenzioso” portatore di significati educativi, costantemente in dialogo con chi lo abita. Nella nostra scuola lo spazio viene progettato alla luce dei seguenti criteri: • favorire aggregazioni diversificate (il grande gruppo, il piccolo gruppo, il lavoro e il gioco a coppie o individuale); • sostenere la relazione e la comunicazione bambino-bambino e bambino-adulto; • favorire lo sviluppo dell’autonomia individuale; • favorire lo sviluppo delle competenze cognitive attraverso la ricerca e la sperimentazione. Nelle sezioni sono allestiti spazi diversi – i cosiddetti “angoli” – ciascuno con una propria specificità. Indicativamente in ogni sezione è presente: ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO È uno spazio nel quale vengono ricostruiti contesti di vita quotidiana (la casa, il negozio, l’ufficio). Si tratta di un contesto che favorisce il gioco e il pensiero simbolico consentendo al bambino di evocare ed interpretare relazioni e ruoli diversi. ANGOLO DELLA COSTRUTTIVITÀ Attraverso la disponibilità di materiale strutturato e non, viene favorito il pensiero ideativo (progettare e costruire), ma anche la cooperazione (il fare con), il rispetto delle idee degli altri, l’autocontrollo. ANGOLO LETTURA La “biblioteca di sezione” avvicina i bambini al mondo della lettura ed offre uno spazio raccolto dove ritrovarsi in piccoli gruppi o da soli per un momento di “relax” e di conversazione. ANGOLO DEI GIOCHI DA TAVOLO Su scaffali aperti, vengono predisposti giochi da tavolo che favoriscono lo sviluppo del pensiero, la capacità di attenzione, ma anche abilità sociali importanti come il saper collaborare in piccolo gruppo, rispettare il proprio turno, ecc. ANGOLO DELLA GRAFICA In questo spazio sono a disposizione dei bambini una varietà di materiali (carta di vario tipo, colori, pennelli, tempere, colori a cera, acquerelli, matite, forbici…) che permettono di sperimentare in modo libero o guidato tecniche diverse. ANGOLO DELL’ASSEMBLEA È lo spazio in cui il gruppo sezione si ritrova al mattino. È lo spazio in cui raccontare, descrivere, dialogare, argomentare, formulare ipotesi, costruire insieme nuove conoscenze. 9.2. Materiali In sezione e negli spazi di intersezione i bambini hanno a disposizione diversi materiali: naturali, poveri, di recupero, strutturati e sussidi didattici. Il loro impiego permette un uso diversificato, finalizzato e originale all’interno di situazioni libere, guidate o sostenute dall’insegnante in piccolo o grande gruppo. 10. L’OSSERVAZIONE La conoscenza attenta e puntuale dei bambini, delle competenze che hanno raggiunto nei diversi ambiti (cognitivo, linguistico, affettivo-emotivo, relazionale, ecc.), delle loro risorse, motivazioni, interessi e di eventuali difficoltà e bisogni costituisce la base della progettazione educativa e didattica di scuola. A tal fine il gruppo di lavoro utilizza uno strumento di ricerca fondamentale in ambito pedagogico: l’osservazione. Essa rappresenta lo strumento privilegiato della professionalità educativa, che consente di accogliere ciascun bambino nella specificità dei suoi bisogni e dei suoi ritmi di sviluppo. Attraverso l’osservazione si possono leggere i comportamenti dei bambini attribuendo loro un significato per poi fondare su questo le strategie e la progettazione didattico – educativa in un’ottica di promozione delle risorse. L’osservazione serve dunque per: per progettare e ri-progettare il percorso educativo - didattico; per valutare gli obiettivi raggiunti e il percorso fatto; per valutare l’interazione dell’insegnante con il bambino e del bambino con l'insegnante; per rispondere adeguatamente ai bisogni dei bambini a partire dall’organizzazione di spazi e materiali presenti. Cosa osservare Il gruppo di lavoro utilizza l’osservazione per: rilevare bisogni educativi, competenze, eventuali difficoltà di ciascun bambino così da proporre interventi educativi mirati; individuare le dinamiche relazionali del gruppo; individuare dove convergere l’interesse dei bambini in modo da indirizzare le attività proposte. Quando osservare Il gruppo di lavoro si impegna ad effettuare osservazioni: all’inizio dell’anno scolastico per rilevare le modalità di relazione e le competenze del bambino al momento dell’ingresso alla scuola dell'infanzia; durante l’anno poiché tutti i momenti della giornata offrono occasioni importanti per l’osservazione di comportamenti e stili di apprendimento. In particolare osserviamo i bambini: nei momenti di routine; nei momenti di gioco libero; nei momenti di attività strutturata per rilevare le competenze acquisite. Come osservare Per osservare vengono utilizzati i seguenti strumenti: carta e penna; macchina fotografica o videoregistrazioni; griglie strutturate; conversazioni mirate. 11. LA VERIFICA Verificare significa registrare il raggiungimento degli obiettivi specifici, delle competenze che i bambini raggiungono e il loro livello generale di sviluppo. La verifica è uno strumento di lavoro utilizzato in corso d’anno con i seguenti obiettivi: Inizio anno: per delineare le abilità, le conoscenze e le competenze con le quali ogni bambino entra a scuola. In corso d’anno: per riprogettare le proposte educative e i percorsi di apprendimento. A fine anno: per verificare le competenze acquisite dai bambini, anche in un’ottica di continuità con la scuola primaria. Si verifica attraverso i seguenti strumenti: osservazione occasionale e sistematica; attività specifiche e mirate di tipo grafico, verbale o motorio al fine di verificare gli eventuali cambiamenti avvenuti a seguito di un intervento. 12. LA VALUTAZIONE La valutazione all’interno della scuola dell’infanzia si rifà ad un modello di tipo formativo, il cui scopo è promuovere nelle insegnanti una sempre maggiore consapevolezza rispetto al proprio agire educativo, incrementare le competenze professionali ed esplicitare le idee che fondano il proprio lavoro. Si tratta dunque di una valutazione rispetto ai processi e alle metodologie di lavoro più che ai risultati. Il gruppo di lavoro dedica alla valutazione due appuntamenti annuali: di norma, a gennaio e a giugno. In queste occasioni il gruppo di lavoro si confronta sia sugli aspetti di tipo gestionale organizzativo, sia sulla progettazione educativo-didattica per apportare eventuali aggiustamenti e modifiche. Si valutano in particolare: validità e adeguatezza del processo educativo; l’adeguatezza dell’organizzazione in merito a spazi, tempi, materiali, interventi programmati e raggruppamento dei bambini. Gli strumenti utilizzati per la valutazione sono: confronto tra le insegnanti in sede collegiale; osservazioni; elementi raccolti con gli strumenti di verifica. 13. LA DOCUMENTAZIONE La documentazione è uno strumento importante di riflessione e di analisi dei percorsi e dell’attività svolte, nonché uno strumento per “socializzare” e “rendere visibili” ai bambini, alle famiglie, alle insegnanti stesse e al territorio le esperienze, ma anche i gesti, i sentimenti, le emozioni, i vissuti che caratterizzano la quotidianità della nostra scuola. La documentazione è il luogo della comunicazione e della condivisione del progetto educativo- didattico e consente di: conservare la memoria di esperienze vissute, lasciare traccia di processi evolutivi e percorsi educativi; comunicare ciò che si ritiene importante e rilevante nell’esperienza scolastica mettendo in luce ciò che si fa con i bambini e dando valore a ciò che accade; far riflettere lo stesso gruppo di lavoro sul proprio agire quotidiano per elaborare un percorso pedagogico coerente e consapevole. Si documenta per: • I BAMBINI che si rendono conto che il loro fare è importante, ricordano esperienze significative e piccole / grandi conquiste; • I GENITORI che si sentono parte delle esperienze dei figli e partecipi nel loro processo di crescita; • GLI INSEGNANTI ai quali offre possibilità di riflessione e confronto per l’elaborazione di un percorso educativo e didattico sempre più coerente e consapevole. I nostri strumenti di documentazione: • “Informa genitori”: è lo spazio di comunicazione tra scuola e famiglia nel quale si potranno trovare avvisi relativi all’organizzazione scolastica generale, il Progetto educativo annuale e la programmazione periodica elaborata dal gruppo di lavoro delle insegnanti. Parte dell’Informagenitori è dedicato alla documentazione del progetto educativo-didattico: di norma a cadenza mensile i genitori potranno dunque visionare il percorso dei diversi gruppi e partecipare all’attività didattica ed educativa della scuola. • “Diario del bambino”: è un raccoglitore che ripercorre il percorso del bambino nella scuola dell’infanzia. Non è una raccolta di prodotti, ma un “diario” del percorso svolto, che testimonia attraverso fotografie, disegni, stralci di osservazioni le conquiste raggiunte, le competenze acquisite, i vissuti del bambino a scuola. 14. L’AMBIENTAMENTO L’ambientamento alla scuola dell'infanzia rappresenta, sia per il bambino sia per la sua famiglia, una nuova esperienza, spesso il primo distacco. Per consentire un approccio alla nuova realtà sereno e consapevole, la scuola predispone un percorso di ambientamento che si pone i seguenti obiettivi educativi: Per il BAMBINO favorire il distacco graduale della figura genitoriale; costruire un rapporto affettivo di fiducia e rassicurazione con le persone di riferimento all’interno della scuola; conoscere gradualmente l’ambiente e instaurare con esso un rapporto di familiarità; favorire gradualmente la relazione con i pari. Per i GENITORI favorire il distacco graduale dal bambino; costruire un graduale rapporto di fiducia, rassicurazione e dialogo con gli insegnanti di riferimento per garantire una crescente collaborazione e coerenza educativa tra scuola e famiglia; conoscere e familiarizzare con l’ambiente. La scuola si impegna a creare un clima sereno e accogliente; preparare spazi e materiali che sappiano rispondere in modo ai bisogni dei bambini; favorire attività funzionali al consolidamento della vita comunitaria, la cui ritualità giornaliera è fonte di sicurezza per il bambino. Tempi e modalità dell’ambientamento: • L’ISCRIZIONE: è il primo momento di conoscenza della scuola e della sua organizzazione da parte dei genitori. • INCONTRO DI PRE AMBIENTAMENTO CON I GENITORI: prima dell’inizio della frequenza a scuola del bambino, la scuola invita le nuove famiglie per un momento di incontro per presentare il progetto educativo e fornire una prima informazione sui percorsi educativi e sulle modalità di accoglienza dei bambini. • LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA: è un incontro tra bambini, genitori e insegnanti e rappresenta per il bambino un’importante occasione di conoscenza dell’ambiente scolastico e delle figure in esso presenti. Si svolge solitamente a giugno, prima della chiusura dell'anno scolastico antecedente la frequenza del bambino. • COLLOQUIO INDIVIDUALE: ci s’incontra prima dell’inizio della frequenza del bambino per uno scambio d’informazioni tra genitori e futuri insegnanti per cominciare a conoscersi. È uno spazio in cui il genitore è invitato a raccontare le abitudini di vita del bambino a casa, presentare eventuali bisogni e necessità particolari e porre all’insegnante eventuali dubbi o domande rispetto all’ambientamento. Per gli insegnanti è l'occasione per raccogliere le attese che il genitore nutre nei confronti del servizio scolastico. • PRIME SETTIMANE DI AMBIENTAMENTO: durante questa fase la scuola prevede per i nuovi iscritti un orario ridotto che via via aumenta fino al raggiungimento dell’orario completo dalla terza settimana. Nei primi giorni è prevista la presenza di un genitore per garantire un graduale distacco secondo le modalità concordate con l’insegnante. Nel periodo dell'inserimento le proposte ai bambini saranno finalizzate a favorire l’elaborazione della separazione, la costruzione di nuovi legami, la relazione graduale con i pari, la conoscenza e l’uso degli spazi della scuola e della propria sezione di riferimento. 15. L’INCLUSIONE SCOLASTICA Nella scuola “Gb2” sono presenti alcuni bambini con Bisogni Educativi Speciali seguiti da insegnanti supplementari che affiancano le colleghe di sezione e sono responsabili della progettazione e realizzazione del Piano educativo individualizzato (P.e.i.). Il P.e.i. è uno strumento di programmazione individualizzata che permette di ideare e attuare percorsi educativo-didattici funzionali ai bisogni dei singoli bambini affinché ciascuno possa sviluppare, al di là delle difficoltà personali, le proprie competenze e partecipare in modo attivo al contesto scolastico. Pur essendo uno strumento di programmazione individualizzata, il P.e.i. è da intendersi come uno strumento condiviso e co-costruito, espressione delle scelte collegiali di tutta la comunità scolastica che nell’organizzazione generale del servizio, nella programmazione annuale e periodica deve tener conto dei bisogni e delle potenzialità di tutti affinché la “normalità del fare scuola” rappresenti una “risorsa” anche per chi manifesta piccole o grandi difficoltà. I bambini con bisogni educativi speciali sono seguiti da un Gruppo di lavoro interdisciplinare formato dagli insegnanti di riferimento, dalla coordinatrice pedagogica, dai genitori e dagli operatori socio-sanitari che li hanno in carico. Il gruppo di lavoro condivide il “profilo di funzionamento” dell’alunno e individua gli obiettivi che nel lungo, medio e breve termine dovranno orientare gli interventi e le scelte operative da adottare a scuola. Nel corso dell’anno scolastico si compiono delle costanti verifiche sugli obiettivi prefissati e sull’efficacia degli interventi educativi stabiliti attraverso un confronto costante fra le insegnanti di riferimento - di sezione e supplementari - la coordinatrice pedagogica e i genitori. Questi ultimi sono invitati mensilmente ad un colloquio individuale, occasione importante per confrontarsi sul percorso educativo del bambino e condividere le osservazioni raccolte nel contesto scolastico e familiare. Come sottolineato negli Orientamenti provinciali, siamo convinti che la presenza di bambini e bambine con bisogni educativi speciali “costituisce un’occasione di maturazione per tutti, dalla quale imparare a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica di emarginazione (cit.)”. 16. IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA Le famiglie, quali contesti primari di crescita e socializzazione a cui i bambini e le bambine appartengono, rivestono un ruolo centrale nel perseguire le finalità che la scuola si propone. Come si legge negli Orientamenti: “il compito educativo coinvolge con assoluta priorità la famiglia quale luogo primario di crescita e di sviluppo”. Insegnanti e genitori sono dunque corresponsabili del processo di costruzione della personalità infantile e per questo sono chiamati a cooperare e interagire in una circolarità di comunicazione. Per favorire la costruzione di un patto di “alleanza educativa”, la scuola si impegna ad offrire i seguenti momenti, pensati come concrete opportunità di conoscenza reciproca, condivisione di obiettivi e collaborazione: • RIUNIONE DI PRE AMBIENTAMENTO CON I GENITORI DEI NUOVI ISCRITTI per la presentazione della scuola (maggio-giugno); • FESTA DELL’ACCOGLIENZA rivolta ai bambini e alle loro famiglie (giugno); • COLLOQUIO DI PRE AMBIENTAMNETO per favorire la conoscenza reciproca ed offrire informazioni utili alla frequenza scolastica (giugno); • COLLOQUI INDIVIDUALI: sono previsti almeno due colloqui annuali per bambino; • INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO; • INCONTRO FINALE per la presentazione del percorso didattico; • MOMENTI DI FESTA per favorire l’aggregazione e la conoscenza tra le famiglie (Festa d’Autunno, Natale, Festa dei grandi); • SPAZIO “INFORMAGENITORI” dedicato alle comunicazioni scuola-famiglia e alla documentazione dell’esperienza scolastica. • ACCOGLIENZA E RICONGIUNGIMENTO: anche l’accoglienza del mattino e il ricongiungimento pomeridiano rappresentano momenti importanti di scambio fra scuola e famiglia. I genitori sono invitati ad “entrare in sezione” per accompagnare e ritrovare il bambino e ritagliare un breve momento di scambio quotidiano con gli insegnanti. 17. LA CONTINUITÀ “ La continuità del percorso educativo non significa né uniformità né assenza di articolazioni, consiste, piuttosto, nel considerare il percorso secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze acquisite dal bambino e riconosca la specificità e la pari dignità di ciascuna scuola e di ciascuna agenzia formativa nella diversità dei rispettivi ruoli e delle differenti funzioni. In senso longitudinale, è necessario attuare opportune forme di coordinamento, sul piano istituzionale, pedagogico e curricolare, tra i diversi momenti della carriera scolastica”. (Orientamenti provinciali) La scuola dell’infanzia elabora, nell’ambito della programmazione educativa annuale, percorsi di continuità educativa fra nido d’infanzia e scuola dell’infanzia e fra scuola dell’infanzia e scuole primarie del territorio. La continuità educativa nasce dall’esigenza di garantire a ogni bambino un percorso formativo che, pur nella discontinuità dei servizi, sia unitario e accompagnare bambini e famiglie in un “passaggio” tanto importante quanto “delicato”. 17.1. Continuità scuola dell’infanzia – nido d’infanzia Il passaggio di un bambino dal nido alla scuola dell’infanzia è una tappa importante che va preparata, accompagnata e condivisa da genitori, educatori e futuri insegnanti. Per i bambini si tratta di andare alla scoperta di un “mondo nuovo”, dove incontrare nuovi compagni e nuovi insegnanti che li guideranno in un ambiente educativo in parte diverso da quello del nido. Gli educatori dovranno sostenerli, accogliendo la fatica e la “sana preoccupazione” di lasciare un ambiente conosciuto, ma anche incoraggiare la curiosità e il piacere di cominciare una nuova avventura. I futuri insegnanti sono chiamati a “porsi in ascolto” per comprendere i bisogni e le attese dei più piccoli e delle loro famiglie e progettare un contesto educativo accogliente. Il percorso di continuità scuola dell’infanzia /nido d’infanzia si articolerà su due livelli: un confronto fra educatori e insegnanti su un tema specifico e un percorso di conoscenza dedicato ai bambini che nel prossimo anno scolastico cominceranno la frequenza alla scuola dell’infanzia. • LABORATORIO CONTINUITÀ - Attraverso un percorso formativo comune educatrici di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia avranno modo di confrontarsi al fine di progettare in modo condiviso le visite di continuità previste fra bambini. • A PICCOLI PASSI VERSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA - Nel corso della primavera 2017 i bambini dei nidi “Il Castello”, “Girasole” e “Bucaneve” avranno la possibilità di conoscere la nostra scuola dell’infanzia attraverso un percorso di visita che li porterà a familiarizzare gradualmente spazi, tempi e attività della scuola dell’infanzia. 17.2. Continuità scuola dell’infanzia / scuola primaria Il percorso di continuità tra scuola dell’infanzia e scuole primarie del territorio prevede per quest’anno un percorso riservato ai bambini. Nel corso della primavera 2017 i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia avranno la possibilità di conoscere la futura scuola primaria attraverso un percorso di visita che li porterà a familiarizzare gradualmente con gli spazi della nuova scuola e con i futuri insegnanti. Alla fine dell’anno scolastico le insegnanti cureranno per ogni bambino che dalla scuola dell’infanzia passerà alla scuola primaria la stesura di un documento di passaggio. Questo documento conterrà informazioni sulla scuola (ambiente e scelte pedagogico -didattiche), sul gruppo di appartenenza e tutte le informazioni necessarie per conoscere il percorso educativo che ha visto protagonista ogni singolo bambino: si evidenzieranno i suoi bisogni, le sue potenzialità e le competenze raggiunte alla conclusione del percorso alla scuola dell’infanzia. Prima di essere trasmesso alla scuola primaria, questo documento di continuità sarà condiviso con la famiglia. 18. IL TERRITORIO La scuola intende usufruire nel corso dell'anno scolastico delle numerose risorse culturali presenti sul territorio (biblioteche, musei, iniziative promosse da enti e associazioni) per sostenere, in modo intenzionale e organizzato, i bambini nella scoperta del mondo circostante. Per l’anno scolastico in corso sono previste in particolare: • USCITE SUL TERRITORIO CITTADINO nell’ambito del modulo “Girovagando in città” e visita ad alcuni luoghi significativi della città di Pergine (il teatro, il castello, il municipio, ecc.) • PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI TEATRALI. Nell’ambito del modulo “Girovagando in città” è prevista la partecipazione dei bambini dei gruppi medi e grandi a due spettacoli teatrali promossi dall’associazione Ariateatro presso il nuovo teatro comunale. • VISITE ALLA BIBLITECA PER RAGAZZI per partecipare a “letture animate” promosse da questo servizio al fine di accostare i bambini al piacere della lettura ad alta voce e alla scelta di testi di qualità. • INZIATIVE PROMOSSE DAL TAVOLO PACE. Le scuole dell’infanzia aderiranno alle iniziative promosse dal Tavolo Pace, gruppo di lavoro formato da insegnanti delle scuole del territorio con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Il percorso di quest’anno dovrà essere ancora definito.