progetto educativo gb2 2016 2017

Transcript

progetto educativo gb2 2016 2017
PROGETTO
EDUCATIVO
SCUOLA INFANZIA Gb2
a.s. 2016/17
1. IL CONTESTO SOCIO – CULTURALE
1.1. Il contesto territoriale
La nostra scuola opera in un contesto territoriale che presenta sempre più le caratteristiche di
un centro urbano che ha raggiunto ormai più di ventimila abitanti: alla «Pergine vecchia» e
alle sue frazioni negli ultimi anni si sono affiancate nuove aree residenziali e commerciali che
l’hanno resa a tutti gli effetti una città.
Questo processo di urbanizzazione ha portato sul territorio numerose nuove famiglie. Va
segnalata in particolare la presenza di numerose famiglie straniere provenienti da contesti
culturali e linguistici molto differenti, portatrici di vissuti migratori diversificati. Accanto a nuclei
che vivono sul territorio di Pergine ormai da molti anni, non mancano famiglie di recente
immigrazione che trovano nella scuola dell’infanzia la prima grande opportunità di scambio e
integrazione con la nuova realtà.
A livello culturale, Pergine offre numerose risorse: accanto al mondo dell’associazionismo e
del volontariato, la città conta numerosi edifici di interesse storico-aristico, un teatro
recentemente rinnovato, una ludoteca che offre numerose iniziative per bambini in età scolare
e prescolare, una vivace biblioteca per ragazzi, un nuovo centro giovani. Il territorio
rappresenta dunque una vera e propria fucina di stimoli e proposte che la scuola intende
valorizzare.
Anche il contesto ambientale è ricco e variegato: i laghi, i boschi, le campagne, i biotopi che
circondano la scuola costituiscono un ambiente ideale a livello educativo da valorizzare
attraverso percorsi didattici ad hoc.
1.2. Le caratteristiche strutturali della scuola
La scuola dell’infanzia “Gb2” è ospitata in un edificio strutturato su un unico piano, circondato
da un ampio giardino attrezzato. L’interno è articolato in:
• un atrio allestito a spazio “Informa genitori”
• due saloni - uno a destra l’altro a sinistra dell‘ingresso - su ognuno dei quali si
affacciano le aule utilizzate per le sezioni (tre nel salone di destra e tre nel salone di
sinistra), gli attigui bagni per i bambini e due stanze adibite al sonno;
• un corridoio che collega i due saloni sul quale si trova l’accesso a due aule, alla
palestra e alla sala da pranzo.
Nella scuola ci sono sette sezioni ognuna delle quali è contraddistinta da un colore. Nel
salone di destra si trovano le sezioni bianca, gialla e verde; nel salone di sinistra le sezioni
rossa, arancione, rosa e azzurra.
Gli spazi di ogni sezione vengono riallestiti annualmente con l’obiettivo di dare una specifica
identità al gruppo di bambini che l’abiterà e favorire – come si vedrà meglio in seguito - attività
e aggregazioni diversificate:
All’interno di ogni salone sono stati ricavati tre spazi per le attività intersezionali e per il
pranzo: il salone di destra ospita abitualmente le sezioni gialla e verde; il salone di sinistra le
sezioni arancione, rosa e azzurra. Le sezioni bianca e rossa mangiano invece nella sala da
pranzo centrale.
I gruppi del posticipo utilizzano la sala da pranzo, l’intersezione rossa e la sezione bianca per
il momento della merenda; la sezione rossa, l’attigua intersezione, la sezione bianca e la
palestra per i momenti di attività e di gioco.
Il giardino che circonda l’edificio è a disposizione di tutti i bambini e bambine della scuola
secondo una suddivisione a settori.
2. IL PROFILO ISTITUZIONALE DELLA SCUOLA
La scuola “Gb2” è una scuola dell’infanzia equiparata gestita dal 2009 dall’Azienda Speciale
Servizi Infanzia e Famiglia - ASIF CHIMELLI, ente pubblico strumentale del Comune di
Pergine Valsugana incaricato della gestione dei servizi educativi della fascia 0-30 anni.
In linea con quanto previsto dalla legge provinciale n. 13 del 21 marzo 1977 (Ordinamento
della scuola dell’infanzia della provincia autonoma di Trento) la nostra scuola dell’infanzia,
con la partecipazione delle comunità locali e in stretta collaborazione con la famiglia, si
propone:
“il pieno sviluppo della personalità del bambino e la sua socializzazione attraverso la sua
educazione integrale e opera nel rispetto del primario dovere diritto del genitore di istruire ed
educare i figli. (…) Offrendo una effettiva eguaglianza di opportunità educative, tende a
superare i condizionamenti sociali, culturali ed ambientali per assicurare ad ognuno una
concreta realizzazione del diritto allo studio. (…) Promuove in particolare l’acquisizione di un
comune livello culturale di base che superi concretamente ogni tipo di discriminazione anche
come armonica preparazione alla frequenza della scuola dell’obbligo”.
Orario
La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17.30 con il seguente orario:
7.30-8.30
ANTICIPO
8.30-9.00
ENTRATA
11.30-11.45
PRIMA USCITA INTERMEDIA
13.05-13.20
SECONDA USCITA INTERMEDIA
15.15-15.30
USCITA
15.30-16.30
POSTICIPO
16.30-17.30
Bambini iscritti
Nell’a.s. 2016/17 risultano iscritti presso la scuola dell’infanzia “Gb2” 176 bambini suddivisi in
sette sezioni. Secondo quanto previsto dalla normativa provinciale, le sezioni accolgono di
norma 25 bambini e bambine di diverse fasce d’età, seguiti da due insegnanti.
Personale
Il personale docente è composto da 21 insegnanti: 14 di sezione, 4 insegnanti supplementari
e 3 insegnanti assegnate al tempo prolungato.
Il personale d’appoggio è formato da7 operatori a tempo pieno (tra i quali il cuoco) e 2 part time.
Le insegnanti sono responsabili dei bambini e delle bambine loro affidati ed hanno il compito
di programmare, preparare e attuare attività educative e didattiche finalizzate all a
promozione delle competenze previste nel curricolo di scuola nel rispetto degli Orientamenti
provinciali.
Gli operatori d’appoggio si occupano della pulizia e dell’igiene dei locali e collaborano con le
insegnanti in momenti di cura come il pranzo, il sonno e l’assistenza ai servizi. Sono inoltre di
supporto nei momenti di entrata e uscita dalla scuola e nell’accompagnamento dei bambini
che usufruiscono del trasporto.
Nell’anno scolastico in corso il personale è così organizzato:
BIANCA
Carla Toller, Daniela Guardia, Giovanna Paoli
VERDE
Gabriella Bardini, Monica Girardini
BLU
Rosaria Ciola, Barbara Filippi
ROSSA
Tiziana Putignani, Donatella Plotegher, Alice Solenni
ARANCIONE
Monica Gadler, Jolanda Marcolla
ROSA
Vanna Planchel, Carmela Cascino, Patrizia Sardagna
AZZURRA
Carla Slompo, Donata Dellai
TEMPO
Mirella Oberosler, Cinzia Trisotto, Barbara Maiocchi
PROLUNGATO
CUCINA
Edmondo Beber, Sabina Roat
OPERATORI
Clarita Faifer, Elena Zecchini, Nadia Girardi, Laura Sadler, Sonia
D’APPOGGIO
Iseppi, Valentini Giorgia, Gemma Pallaoro.
Organismi di partecipazione
In linea con quanto previsto dalla normativa provinciale, sono istituiti i seguenti organismi di
partecipazione:
IL COMITATO DI GESTIONE, composto da rappresentanti dei genitori, del personale
della scuola e del Comune. Il Comitato di gestione definisce gli orientamenti dell’attività
educativa della scuola, vigila sul funzionamento del servizio di mensa e delibera
sull'orario giornaliero, sul calendario annuale e sulle iscrizioni. Fa proposte su trasporti,
attrezzature e materiali, contatti e scambi con altre scuole e sulle questioni ritenute
rilevanti per l'attività educativo-didattica.
IL COLLEGIO DEL PERSONALE è composto da tutto il personale, insegnante e non,
che presta servizio nella scuola. Ad esso spetta il compito di organizzare l'attività
educativa della scuola e del personale e curare i rapporti con i genitori.
Coordinamento pedagogico
Asif Chimelli garantisce la qualità dell’offerta formativa attraverso la figura di una coordinatrice
pedagogica che, in collaborazione con il Direttore dell’Azienda, è titolare dei seguenti ambiti:
•
•
•
•
•
•
organizzazione del servizio: personale, struttura, aspetti gestionali;
programmazione delle attività: progetto educativo e didattico;
attivazione di strumenti di verifica e valutazione;
organizzazione della formazione e dell’aggiornamento;
gestione dei rapporti con le famiglie, con il territorio, con gli altri servizi;
progettualità e propositività: nel senso di progettare l’organizzazione pedagogica della
scuola, garantendo a tutti i bambini uguali opportunità di apprendimento, di crescita e di
benessere e favorendo un clima di collaborazione fra tutto il personale che opera nella
scuola al fine di realizzare gli obiettivi del servizio.
Il coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia è affidato alla dott.ssa Angela
Dallago, Asif Chimelli, P.zza Garbari, n.5 - Pergine Valsugana, tel. 0461.502358
3. I PRESUPPOSTI TEORICI
L’azione educativa e didattica della nostra scuola si fonda sui seguenti presupposti teorici,
condivisi in sede collegiale da tutti operatori:
IL BAMBINO
Ogni bambino ed ogni bambina sono unici: tutti hanno il diritto di crescere in modo globale e
armonico.
Ogni bambino ed ogni bambina sono differenti: ognuno è portatore di una storia e di vissuti
personali che vanno accolti e valorizzati.
Ogni bambino ed ogni bambina sono soggetti attivi, competenti, protagonisti del proprio agire
e delle proprie relazioni. Sono per natura curiosi, pronti a scoprire il mondo che li circonda, a
fare domande e a formulare ipotesi.
LA NOSTRA IDEA DI EDUCAZIONE
Educare significa:
proporre esperienze finalizzate alla promozione di competenze relative ai diversi
ambiti di sviluppo: comunicazione e linguaggi, azione e conoscenza, identità
personale e relazionale
condividere fini, finalità e valori in un’ottica di corresponsabilità educativa tra scuola e
famiglia
LA NOSTRA IDEA DI APPRENDIMENTO
Apprendere significa:
costruire nuove conoscenze, abilità, competenze e integrare quelle già consolidate
attraverso esperienze dirette e significative in contesti autentici, reali e problematici;
l’apprendimento non è solo un processo individuale, ma frutto della scoperta, del
confronto, della mediazione e della condivisione con gli altri.
LA NOSTRA IDEA DI SCUOLA
La scuola dell’infanzia è:
un servizio educativo dove vivere relazioni sociali al di fuori della famiglia; è uno
contesto pensato e organizzato per rispondere ai bisogni del bambino, per stimolare,
sostenere e promuoverne la crescita, la conquista dell’identità e dell’autonomia;
un’istituzione che collabora con la famiglia e con la comunità locale al pieno sviluppo
della personalità del bambino.
LA NOSTRA IDEA DI INSEGNAMENTO
Insegnare significa:
intervenire a livello educativo e didattico in modo intenzionale per favorire la
promozione di competenze in relazione di diversi ambiti di sviluppo;
organizzare una pluralità di contesti – percorsi, spazi, tempi, materiali e gruppi - per
promuovere apprendimenti sempre più formalizzati.
LA NOSTRA IDEA DI INSEGNANTE
L’insegnante è chiamato a:
promuovere un clima accogliente, positivo e cooperativo. La scuola deve, infatti,
diventare una “comunità di relazioni” dove ciascuno possa sentirsi accolto, valorizzato
e stimato;
essere mediatore tra il bambino e il mondo dei significati;
condividere, con la famiglia e la comunità locale, la responsabilità di educare.
4. IL CURRICOLO E IL PIANO ANNUALE DEI MODULI
L’azione educativa e didattica della scuola si fonda sugli Orientamenti dell’attività educativa
della scuola dell’infanzia stabiliti a livello provinciale (D.p. 15 marzo 1995) e su un Curricolo
per competenze approvato dal Collegio Docenti delle Scuole dell’infanzia Asif Chimelli.
Il curriculum riporta le competenze da promuovere suddivise in tre ambiti - “Comunicazione”,
“Azione e conoscenza”, “Identità personale e relazionale”. Esse rappresentano i macro
obiettivi che orientano tutte le attività, i percorsi, le esperienze che i bambini sperimentano nei
diversi momenti della giornata educativa: in sezione, in intersezione e al prolungamento.
Viene quindi riportato il Piano dei moduli previsti per l’anno scolastico in corso, le relative
competenze di riferimento e una breve presentazione di ciascun modulo.
CURRICULUM PER COMPETENZE
C1 - Capacità di comprensione linguistica (ascolto e comprensione di messaggi e testi)
Educazione ai linguaggi verbali
C2 - Capacità di produzione linguistica (dialogare, narrare, raccontare, descrivere, spiegare, regolare,
argomentare.)
COMUNICAZIONE
C3 - Capacità di riflettere sulla lingua e sulle sue principali regole di funzionamento.
Educazione ai linguaggi del suono e
della musica
C4 - Capacità di comprendere e di riconoscere le caratteristiche dei suoni.
Educazione ai linguaggi del corpo
C6 - Capacità di comprendere il linguaggio del corpo.
C5 - Capacità di produrre suoni, canti, brani musicali.
C7 - Capacità di utilizzare il linguaggio del corpo: imitare, mimare, drammatizzare
Educazione ai linguaggi visivi, graficopittorico-plastici,
audiovisivi
e
multimediali
AZIONE E
CONOSCENZA
C8 - Capacità di analizzare e comprendere i vari strumenti visivi, grafico-pittorico-plastici, audiovisivi e
multimediali (il segno grafico, il colore, il materiale plastico, le immagini fisse ed in movimento, …)
C9 - Capacità di rappresentare l’ambiente fisico e sociale attraverso l’uso dei linguaggi visivi, graficopittorico-plastici, audiovisivi e multimediali
Il corpo: movimento e conoscenza
A1 - Capacità di organizzare, regolare e padroneggiare i propri comportamenti motori e conoscenza del
proprio corpo (schema corporeo.)
L'intervento sul reale: manipolare e
progettare
A2 - Capacità di osservare, ricercare, esplorare, progettare, sperimentare.
A3 - Capacità di raggruppare, ordinare, contare,
riconoscere eventi casuali/aleatori.
Il
pensiero
e
la
realtà:
strutturazione e organizzazione
misurare,
stabilire relazioni,
risolvere problemi e
A4 - Capacità di comprendere e di organizzare lo spazio.
A5 - Capacità di comprendere e di organizzare il tempo
I1 - Costruzione dell’identità personale (corporea e psicologica); riconoscimento ed espressione
adeguata al contesto delle emozioni e degli stati d’animo propri ed altrui.
La costruzione dell'identità
I2 - Sviluppo e rafforzamento dell’autonomia e dell’autostima.
IDENTITA’ PERSONALE
E RELAZIONALE
I3 - Capacità di interagire positivamente con i compagni, di collaborare e cooperare con loro e di
sentirsi parte di un gruppo .
Identità e socialità
I4 - Capacità di comprendere ed accettare le regole della scuola e della vita sociale in genere.
I5 - Apertura ai valori della solidarietà, del dialogo e della pace, sia attingendo ai valori specifici della
comunità di appartenenza, sia attraverso esperienze di confronto con culture diverse.
Identità e senso morale
Identità, domanda
educazione religiosa
di
senso
ed
I6 - Conoscenza di alcuni aspetti della religione cristiano-cattolica e di altre religioni presenti sul
territorio.
DIMENSIONE
TAVOLA DELLE OCCORRENZE SCUOLA INFANZIA
MA
MB
MC MD
ME
MF MG
“GB 2”
C1 - Capacità di comprensione linguistica (ascolto e comprensione di messaggi e testi)
C2 - Capacità di produzione linguistica
(dialogare, narrare, raccontare, descrivere, spiegare, regolare, argomentare)
Linguaggi verbali
X
X
C3 - Capacità di riflettere sulla lingua e sulle sue principali regole di funzionamento
Linguaggi del suono e della
musica
Linguaggi del corpo
Linguaggi visivi, grafico-pittoriciplastici, audiovisivi e multimediali
Il corpo: movimento e conoscenza
Intervento sul reale: manipolare
e progettare
Il pensiero e la realtà:
strutturazione e organizzazione
Costruzione dell’identità
Identità e socialità
X
X
X
X
x
C4 - Capacità di comprendere e di riconoscere le caratteristiche dei suoni
x
C5 - Capacità di produrre suoni, canti, brani musicali
x
C6 - Capacità di comprendere il linguaggio del corpo
X
C7 - Capacità di utilizzare il linguaggio del corpo: imitare, mimare, drammatizzare
X
C8 - Capacità di analizzare e comprendere i vari strumenti visivi, grafico-pittorici, plastici, audiovisivi e multimediali (il segno
grafico, il colore, il materiale plastico, le immagini fisse ed in movimento, …)
C9 - Capacità di rappresentare l’ambiente fisico e sociale attraverso l’uso dei linguaggi visivi, grafico-pittorico-plastici, audiovisivi e
multimediali
x
X
A1 - Capacità di organizzare, regolare e padroneggiare i propri comportamenti motori e conoscenza del proprio corpo (schema
corporeo)
X
A2 - Capacità di osservare, ricercare, esplorare, progettare, sperimentare
X
A3 - Capacità di raggruppare, ordinare, contare, misurare, stabilire relazioni, risolvere problemi e riconoscere eventi casuali/aleatori
x
A4 - Capacità di comprendere e di organizzare lo spazio
x
A5 - Capacità di comprendere e di organizzare il tempo
x
I1 - Costruzione dell’identità personale (corporea e psicologica) riconoscimento ed espressione delle esigenze, sentimenti e stati
d'animo altrui
x
x
I2 - Sviluppo e rafforzamento dell’autonomia e dell’autostima
x
X
X
I3 - Capacità di interagire positivamente con i compagni, di collaborare e cooperare con loro e di sentirsi parte di un gruppo
x
x
X
I4 - Capacità di comprendere ed accettare le regole della scuola e della vita sociale in genere
Identità e senso morale
I5 - Apertura ai valori della solidarietà,
del dialogo e della pace, sia attingendo ai valori specifici della comunità di
appartenenza, sia attraverso esperienze di confronto con culture diverse
Identità, domanda di senso ed
educazione religiosa
I6 - Conoscenza di alcuni aspetti della religione cristiano-cattolica e di altre religioni presenti sul territorio
X
X
X
X
X
X
x
X
X
PIANO ANNUALE MODULI Gb2 A.S. 2016/17
MESI
SETTEMBRE OTTOBRE
ATTIVITÀ
SEZIONE
M A -IL TEMPO
CHE PASSA…
M B - IL PIACERE
DI INCONTRARSI
E RITROVARSI
MC – PROGETTI
CONTINUITA'
INTERSEZIONE
ME GIROVAGANDO
POSTICIPO
M D- PROGETTO
LINGUE EUROPEE
MF – NATI PER
LEGGERE
M G- PARTITE
DIVERTENTI
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
PRESENTAZIONE DEI MODULI a.s. 2016/17
MODULI DI SEZIONE
Il piacere di incontrarsi e ritrovarsi
Il periodo dedicato all’ambientamento dei nuovi bambini e all’accoglienza del resto del gruppo
dopo la pausa estiva rappresenta una tappa importante del nostro percorso. Non si tratta
semplicemente dell’avvio dell’anno scolastico, ma un’occasione per costruire e consolidare
quella fitta trama di relazioni che costituisce l’essenza della nostra esperienza educativa.
Per i bambini al primo anno di frequenza si tratta di entrare in una situazione nuova, fatta di
persone, esperienze e ritmi in parte differenti da quelli sperimentati a casa o al nido. La vita di
gruppo nella scuola dell’infanzia è complessa: numerosi sono i bambini con cui sperimentarsi e
vari sono gli adulti con cui iniziare a costruire una relazione di fiducia.
Per i bambini più grandi si tratta di riprendere i ritmi della giornata a scuola, ma soprattutto di
ritrovare relazioni ed entrare in una dinamica di gruppo in parte rinnovata.
Questo modulo – che sarà ripreso anche nella prima parte del mese di gennaio 2017 - punta a
valorizzare esperienze finalizzate alla conoscenza reciproca, alla formazione del gruppo, alla
creazione di un clima positivo all’interno della sezione. In particolare, vengono proposte
situazioni di gioco semplici, dove l’attenzione è rivolta non tanto al fare del bambino quanto allo
“stare con” per favorire l’elaborazione della separazione, la costruzione di una relazione
significativa con i nuovi insegnanti, l’avvio di scambi e legami fra compagni, la conoscenza e
l’uso degli spazi della scuola e della propria sezione di riferimento.
Il tempo che passa
Sono tante le occasione in cui a scuola si discute e ci si confronta sul concetto di tempo.
Durante l’assemblea del mattino i bambini aggiornano il calendario, discutono del programma
della giornata, sbirciano fuori dalla finestra per vedere “che tempo che fa”. In gruppo
raccontano esperienze vissute “ieri”, “qualche giorno fa”, “quando ero piccolo” o si proiettano
nel futuro condividendo programmi, desideri, aspettative. In generale, ogni momento della
giornata scolastica è occasione per confrontarsi con i piccoli e grandi cambiamenti che lo
scorrere del tempo ha su ciascuno di noi e sull’ambiente che ci circonda.
Tutte queste esperienze, che costellano la vita quotidiana a scuola, sono un’occasione
preziosa per far emergere le conoscenze spontanee che i bambini hanno rispetto al concetto
di tempo e il livello di concettualizzazione a cui sono arrivati.
Con il percorso “Il tempo che passa” - che caratterizzerà i momenti di sezione di quest’anno desideriamo porre una particolare attenzione al modo in cui i bambini delle diverse età
percepiscono il tempo e progettare esperienze che possono portare anche i più piccoli a
confrontarsi con questa categoria in modo sempre più raffinato e consapevole per riuscire a
dare significato al loro vissuto.
Percorsi di continuità
Il tempo per i bambini è anche il “tempo della crescita” e del “diventare grandi”, processi che
implicano il passaggio attraverso contesti educativi diversi: dal nido si passa alla scuola
dell’infanzia, dalla scuola dell’infanzia si passerà alla scuola primaria.
Questi passaggi rappresentano, sia per il bambino che per la famiglia, dei momenti densi di
emozioni: possono generare timore e preoccupazione, ma anche piacere e curiosità.
Certamente sono passaggi che vanno preparati e accompagnati affinché sia garantita una
continuità educativa pur nella diversità dei servizi.
Anche nel corso di quest’anno scolastico i bambini della nostra scuola saranno protagonisti di
diverse esperienze di continuità.
Grazie alla collaborazione delle educatrici dei nidi Asif “Il Castello”, “Il Girasole”, “Il
Bucaneve”, i bambini avranno anzitutto la possibilità di “tornare al nido” e sperimentare spazi,
materiali, contesti che caratterizzano questo servizio; al tempo stesso potranno accogliere i
piccoli del nido che si apprestano ad affrontare il passaggio alla scuola dell’infanzia.
I bambini di 5/6 anni saranno invece accompagnati in un percorso di conoscenza della futura
scuola primaria per visitarne gli spazi, incontrare gli insegnanti, vivere momenti comuni con i
futuri compagni.
Filo rosso che unirà tutti i percorsi di continuità saranno i libri: libri belli, di qualità, letti ad alta
voce. Libri capaci di attivare relazioni, sprigionare emozioni, alimentare nuovi pensieri e
nuove parole. Libri capaci di parlare dell’avventura del crescere e del diventare grandi.
Le esperienze di continuità “verticale” tra nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria saranno
occasione per lavorare in un’ottica di continuità anche “orizzontale”: sia nel percorso di
continuità con il nido che con la scuola primaria sarà coinvolta anche quest’anno la biblioteca
comunale. I bambini avranno la possibilità di conoscere questo servizio, essere protagonisti
di “letture ad alta voce” a cura delle bibliotecarie, accedere al servizio di prestito.
MODULI INTERSEZIONE
Girovagando … in città
La città di Pergine è un grande laboratorio a cielo aperto ricco di opportunità. Strade, piazze,
edifici, negozi, ecc. non sono solo scenari del nostro vivere quotidiano, ma sono anzitutto
“soggetti interessanti” - ricchi di vita, storia, cultura - con cui entrare in dialogo.
Questo vale anche per i bambini.
Siamo convinte che anche i più piccoli abbiano il diritto di vivere attivamente la nostra città,
cominciando a percorrerla e conoscerne da vicino alcuni luoghi significativi.
Con il modulo “Girovagando…in città” - a cui vogliamo dedicare il lavoro intersezionale di
quest’anno - desideriamo proporre ai bambini dei percorsi di ricerca che li porteranno alla
scoperta di alcuni luoghi significativi di Pergine: in particolare, il nuovo teatro comunale, la
biblioteca, il municipio e la sua piazza, le vie più antiche del centro storico, il castello.
Attraverso questi percorsi desideriamo offrire ai bambini la possibilità di:
-
osservare la città con uno sguardo attento e riflessivo, che valorizzi il loro particolare
punto di vista;
-
conoscere da vicino alcuni luoghi significativi del centro, con particolare attenzione agli
edifici che hanno una valenza storico-culturale ed estendere questa possibilità anche alle
famiglie;
-
mettersi in dialogo con essi e con le persone che li abitano;
-
dare ai bambini la possibilità di esercitare in modo attivo la loro cittadinanza e
accompagnarli a fare proposte da rivolgere al mondo degli adulti. Anche i più piccoli,
sosteneva a questo proposito il pedagogista Loris Malaguzzi, hanno “il diritto di scoprire
quello che c’è e che non c’è nella città per riflettere e magari conquistare con l’aiuto dei
grandi quello che dovrebbe esserci”.
Il modulo “Girovagando in città” porterà i bambini ad uscire sul territorio in piccoli gruppi per
conoscere ed esplorare i luoghi prescelti. Gli interessi, le curiosità, le domande che
emergeranno nel corso di queste uscite saranno spunto per attivare percorsi di
approfondimento.
I particolari della città che sapranno attirare il loro sguardo saranno indagati con diverse
modalità (percorrendoli, osservandoli, fotografandoli, ecc.) e saranno ripresi a scuola per
diventare oggetto di confronto e discussione. In sezione saranno quindi reinterpretati attraverso
diversi linguaggi: la grafica, la manipolazione, il gioco delle luci e delle ombre, ecc. affinché,
attraverso la concretezza del fare, li si possa conoscere meglio e da punti di vista magari
inconsueti.
Il percorso d’indagine che aprirà questa intesa ricerca sarà dedicato al nuovo teatro comunale.
Oltre a esplorarne alcuni spazi (es. il foyer, il palcoscenico, la platea, il dietro le quinte), i
bambini avranno la possibilità di “andare a teatro” per assistere a due spettacoli: nel corso del
mese di novembre i bambini di 4 anni avranno la possibilità di assistere allo spettacolo “Lulù”
mentre a dicembre i bambini di 5 anni potranno partecipare a “Oh come è bella Panama”.
Parallelamente i bambini di 5 anni potranno avvicinarsi e sperimentare il linguaggio del teatro
attraverso il laboratorio “Il corpo racconta” promosso a scuola dall’attore Klaus Saccardo. Nel
corso di otto incontri i bambini avranno la possibilità di sperimentarsi come attori ed esplorare le
potenzialità espressive del proprio corpo. L’obiettivo non è quello di giungere ad una
performance, ma offrire ai bambini l’opportunità di intrepretare ruoli diversi, creare azioni,
inventare storie che potranno essere giocate insieme agli altri.
MODULI PROLUNGAMENTO
“Nati per leggere”
“Maestra, mi leggi una storia?”. Quante volte nel corso della giornata educativa sentiamo
riecheggiare questa domanda. Un interrogativo denso di significati che richiama l’interesse che i
bambini fin da piccoli nutrono verso il mondo della lettura e dei libri. Questa domanda torna più
volte fra coloro che frequentano il posticipo, tempo che conclude la giornata educativa. Un
tempo disteso in cui si allenta il ritmo, si incontrano compagni diversi, si condividono le
esperienze fatte nel corso della giornata, ci si appresta a ritrovare mamma e papà.
Nel corso di quest’anno desideriamo offrire ai bambini dei tre gruppi del prolungamento delle
esperienze significative di lettura ad alta voce, che saranno proposte come momento iniziale del
tempo del posticipo. Saranno valorizzati albi illustrati tratti dal celebre “Nati per leggere”,
programma nazionale che cerca di sensibilizzare tutti - educatori, insegnanti, genitori sull’importanza di un accostamento precoce alla lettura e ai libri. Soli i buoni libri, curati nel
contenuto e nelle immagini, sono infatti capaci di sprigionare le molteplici possibilità di sviluppo cognitive, linguistiche, relazionali, emotive - che un incontro precoce con la lettura porta con sé.
Il momento della lettura che aprirà il tempo del posticipo sarà preceduto da un “rituale d’inizio”
che permetterà ai più piccoli di entrare in uno spazio e in tempo diverso, in cui sarà richiesto loro
solo ascolto e attenzione alle immagini e alla voce di chi legge. Al termine della lettura non
saranno fatte richieste particolari: le insegnanti accoglieranno domande, commenti,
considerazioni sulle storie che i bambini potranno porgere, senza la pretesa di “lavorare” su di
esse. Siamo convinte che le buone storie debbano rimanere un “tempo gratuito” che l’adulto
offre ai più piccoli.
Partite divertenti
Un altro filone che si intende valorizzare in corso d’ anno sarà quello dei “giochi in scatola”.
Lavorando in coppia o in piccoli gruppi i bambini avranno la possibilità di sperimentarsi sia in
giochi classici (es. gioco dell’oca, memory, tombola, ecc…) sia in giochi meno conosciuti che
potranno essere anche progettati e costruiti insieme.
Attraverso queste proposte i bambini potranno sperimentare abilità sociali importanti quali: la
capacità di attendere il proprio turno, il rispettare semplici regole, collaborare per raggiungere
un risultato comune, gestire le emozioni legate a vittorie e sconfitte.
I giochi proposti saranno inoltre occasioni per attivare strategie, risolvere piccole situazioni
problematiche, trovare soluzioni.
6. PROGETTO LINGUE EUROPEE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Anche per l’a.s. 2016/17 si intende proseguire nell’azione di promozione e sostegno
all’apprendimento delle lingue europee da parte dei bambini frequentanti le scuole
dell’infanzia di Asif Chimelli.
Nella scuola dell’infanzia Gb2 l’obiettivo è quello di promuovere un accostamento precoce
alla lingua inglese secondo un approccio coerente con le specificità pedagogiche e
metodologiche di questo servizio. Il progetto si fonderà sui seguenti presupposti:
sensibilizzare i bambini ad un codice linguistico diverso da quello materno;
favorire, in una prospettiva interculturale, non solo la conoscenza di una lingua, ma di un
mondo diverso da quello familiare e scolastico favorendo la motivazione, la curiosità e
l’apertura mentale verso il diverso da sé;
valorizzare l’alto valore formativo di un accostamento precoce alle lingue straniere:
sensibilizzare i bambini a suoni nuovi, all’osservazione del non verbale, all’ascolto delle
tonalità e del ritmo della voce permette, infatti, di appropriarsi inconsapevolmente di un
nuovo codice comunicativo, apprendimento che favorisce lo sviluppo cognitivo e la
plasticità cerebrale.
Il progetto si andrà ad articolare in incontri a cadenza settimanale e sarà curato da una
docente esterna. Il percorso prevede l’utilizzo della lingua straniera in sezione nel corso di
due appuntamenti settimanali di mezzora ciascuno e l’attivazione di un laboratorio linguistico
riservato ai bambini del gruppo “grandi”..
L’obiettivo di questi percorsi sarà quello di promuovere la capacità di apprendere in maniera
indiretta avvalendosi di linguaggi diversi - in particolare quello del corpo - per favorire la
comprensione e la trasmissione di significati in lingua straniera. I bambini saranno coinvolti in
situazioni motivanti, vicine alle esperienze quotidiane affinché il “fare con la lingua” si integri
con le altre attività curricolari e le routine proposte abitualmente.
7. L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA
La giornata educativa nella scuola dell’infanzia si articola in attività libere e strutturate, routine
ed esperienze relazionali, tutte di pari valore educativo. Impegno delle insegnanti è quello di
offrire ai bambini e alle bambine la possibilità di:
trascorrere la giornata a scuola con serenità e in un clima di benessere;
rendere vera e concreta in tutte le fasi della giornata l’ idea di bambino, unico, attivo e
competente alla base di questo progetto.
Di seguito viene presentata nel dettaglio l’articolazione della giornata educativa di quest’anno,
le attività che intendiamo proporre e il significato pedagogico dei vari momenti.
LA NOSTRA GIORNATA
ORGANIZZAZIONE
TIPO DI
ATTIVITA’
ATTENZIONI PARTICOLARI
ATTIVATE
Gli
iscritti
all’anticipo
sono
suddivisi in quattro
gruppi: due gruppi
nel
salone
di
sinistra e due nel
salone di destra
Gioco libero e
attività individuali e
di piccolo gruppo
nei vari angoli della
sezione
L’insegnante predispone un
clima
favorevole,
cura
un’adeguata
accoglienza,
sostenendo i bambini nel
distacco dai genitori e nel
ritrovare ogni giorno relazioni,
giochi e attività.
I
bambini
sono
ACCOGLIENZA accolti nella sezione
DEL MATTINO di
riferimento
dall’insegnante.
Coloro
che
usufruiscono
del
trasporto
sono
Gioco libero e
attività
libere
/strutturate
individuali e/o di
piccolo gruppo nei
vari angoli della
sezione.
ANTICIPO
L’insegnante
raccoglie
le
comunicazioni dei
genitori e ne cura il
passaggio
alle
insegnanti
di
riferimento.
L’insegnante
accoglie
i
bambini offrendo a ciascuno
un tempo adeguato per
inserirsi con serenità ed
iniziare una nuova giornata. I
bambini sono accompagnati
dai genitori fin dentro la scuola:
accompagnati
in
sezione
da
un’operatrice
che
ha
cura
di
trasmettere
all’insegnante
eventuali
comunicazioni
da
parte delle famiglia.
SEZIONE
la presenza di mamma e papà
rappresenta quotidianamente
una “base sicura” da cui partire
per affrontare con serenità la
giornata educativa.
A scuola ogni bambino ha un
piccolo
spazio
personale
contrassegnato dalla propria
fotografia dove riporre gli
oggetti personali.
Dopo il momento dell’accoglienza, ogni La prima parte della giornata è
sezione comincia la propria giornata con caratterizzata da “routine” che
alcuni rituali.
si ripetono quotidianamente.
La prevedibilità e la regolarità
Uno dei rituali più importanti e condivisi è di questi momenti rassicura i
quello del cerchio. I bambini si siedono bambini da un punto di vista
insieme
all’adulto
nello
spazio affettivo: oltre a rendere
predisposto nella sezione. In questo leggibile il contesto, dà loro la
momento si parla, si discute, si racconta, possibilità
di
sentirsi
si fa l’appello, si aggiorna il calendario, si riconosciuti nei propri bisogni
mostrano o raccontano le novità della di cura, relazione, ecc… e di
giornata, si assegnano gli incarichi: è acquisire piccole e grandi
l’occasione per sollecitare riflessioni e autonomie.
scoperte, creando una circolarità di
contenuti e di idee.
Bagno - “saper fare da soli” è una delle
conquiste più importanti: si tratta di
imparare a svolgere in autonomia le
pratiche connesse alla “cura di sé”. Il
bagno è un altro momento importante
della mattinata che porta il bambino a
scoprirsi sempre più autonomo e capace.
Spuntino – nel corso della mattinata si
consuma insieme la merenda preparata
dal cuoco. Si tratta di un momento di
convivialità, scambio, occasione per
accostarsi a nuovi sapori e acquisire
buone
abitudini
alimentari.
Il
coinvolgimento e la partecipazione attiva
dei bambini vengono favoriti attraverso
l’assunzione di piccoli incarichi.
Una volta al mese la merenda è
consumata nel salone insieme agli altri
compagni
per
festeggiare
il
“complemese”.
INTERSEZIONE Le attività di intersezione si articolano in proposte educativo-didattiche
programmate sulla base del Piano annuale articolato in moduli. I gruppi di
intersezione riuniscono bambini e bambine della stessa età – 3,4,5 anni –
appartenenti alle diverse sezioni al fine di offrire a tutti la possibilità di
sperimentare raggruppamenti diversi da quello di appartenenza ed essere
protagonisti di percorsi calibrati sui bisogni specifici delle diverse fasce
d’età.
PRANZO
Il pranzo è occasione di convivialità, di
relazione, di acquisizione di corrette
abitudini alimentari e di autonomie. I
bambini sono coinvolti in modo attivo
nell’apparecchiatura e ricoprendo il ruolo
di “camerieri” secondo una turnazione
condivisa dal gruppo.
Le insegnanti ed il personale
ausiliario sostengono i bambini
nel pranzo, situazione sociale
caratterizzata da numerose
opportunità di relazione e da
comportamenti
sociali
condivisi.
NANNA
A conclusione del pranzo si forma un
nuovo gruppo, quello dei “bambini della
nanna”. Si tratta di bambini di tre anni e
di qualche bambino di quattro anni che,
trascorrendo a scuola molte ore
(dall’anticipo
fino
al
posticipo),
necessitano di un momento di risposo.
Il momento della nanna è affidato al
personale ausiliario e, a partire dalle
14.30, alle insegnanti del posticipo.
I bambini hanno la possibilità di dormire
Dormire a scuola rappresenta
per il bambino un momento
delicato: si tratta di rivivere, in
un contesto diverso, una
routine tipica del mondo
familiare.
Per
questo
motivo
è
necessario
attivare
varie
attenzioni. In primo luogo, lo
spazio della nanna va pensato
come
un
luogo
sereno,
fino alle 14.50 circa. I primi ad essere piacevole, capace di donare al
risvegliati
sono
i
bambini
che bambino
un
senso
di
usufruiscono del trasporto.
sicurezza.
Per
facilitare
l’addormentamento si leggono
storie, si cantano ninne nanne
o
si
ascoltano
musiche
rilassanti.
Non tutti i bambini hanno la
stessa
modalità
di
addormentamento:
per
qualcuno è sufficiente stringere
tra le mani un oggetto portato
da casa, mentre per altri è
necessaria
la
“coccola”
dell’adulto.
La stessa attenzione e cura va
prestata per il momento del
risveglio,
nel
quale
è
importante rispettare i tempi e
le necessità di ognuno.
USCITA
INTERMEDIA
Prima di pranzo e dopo pranzo è prevista
la possibilità di un’uscita intermedia per i
bambini che, occasionalmente, non si
fermano nel pomeriggio.
Si tratta di un momento
importante
dove
ritrovare
mamma e papà e salutare
compagni
e
insegnanti.
Salutarsi e darsi appuntamento
al
giorno
successivo
contribuisce a rafforzare il
senso di appartenenza al
gruppo e offre, soprattutto ai
più piccoli, elementi di stabilità
e prevedibilità.
POMERIGGIO
IN SEZIONE
Dopo un momento di rilassamento
dedicato al racconto di una storia “letta
ad alta voce” dall’insegnante o all’ascolto
di un brano musicale, proseguono le
attività di sezione. Il percorso sezionale
viene programmato sulla base dei bisogni
La sezione è uno spazio ed un
tempo importante dove il
bambino ha la possibilità di:
condividere
spazi
ed
oggetti comuni;
sviluppare le proprie abilità
e degli interessi emersi nei diversi gruppi
e sulla base dei moduli definiti collegialmente.
Il pomeriggio è anche occasione di uscire
in giardino, spazio che offre valide
possibilità
di
gioco,
scambio, osservazione, esplorazione, confronto.
Al termine del pomeriggio i bambini
rientrano nelle rispettive sezioni per
agevolare la formazione dei gruppi del
posticipo
e
prepararsi
al
ricongiungimento con i genitori
USCITA
Il ricongiungimento con mamma e papà
avviene in sezione: i bambini attendono
l’arrivo dei genitori proseguendo le attività
che li hanno visti protagonisti nel
pomeriggio. Vengono privilegiate, in
particolare, proposte tranquille (es. un
gioco a piccoli gruppi) così da creare un
contesto
sereno
che
faciliti
il
ricongiungimento.
I bambini che usufruiscono del servizio di
trasporto vengono accompagnanti alla
porta dal personale ausiliario. L’attesa del
pullmino è fatta nell’atrio, su comodi
divanetti: contesto ideale per raccontarsi
e condividere le ultime emozioni della
giornata.
sociali;
stabilire
relazioni
con
bambini di diverse età;
comprendere il significato e
l’utilità di semplici regole
condivise;
instaurare relazioni positive
con gli adulti di riferimento;
sviluppare competenze nei
diversi ambiti (linguistico,
logico, ecc.) sulla base di
una progettualità condivisa.
Come la giornata era iniziata
con l’accoglienza e la presa in
carico del bambino da parte di
un’insegnante,
così
si
conclude con un saluto e un
arrivederci
al
giorno
successivo.
POSTICIPO
Le insegnanti raccolgono i bambini che si
fermano a posticipo nelle diverse sezioni,
li accompagnano in bagno e poi si
ritrovano per la merenda.
La merenda inizia alle 15.20 circa: si
svolge nell’intersezione rossa, nella
sezione rossa e nella sezione bianca.
Dalle 16.00 alle 17.30 ci si divide in 3
sottogruppi, protagonisti di attività
programmate sulla base di un progetto
ad hoc.
Il tempo del posticipo è
caratterizzato da bisogni, in
parte diversi da quelli che
caratterizzano altre parti della
giornata educativa È un tempo
in cui è importante rilassarsi,
allentare il ritmo, ma anche
ritrovarsi con compagni di
diverse sezioni formando un
“gruppo” che nel corso del
tempo acquisisce però una sua
identità.
8. I RAGGRUPPAMENTI DEI BAMBINI
Nel corso della giornata i bambini hanno la possibilità di sperimentare modalità di
raggruppamento diversificate: i gruppi dell’anticipo, il gruppo sezione, il gruppo intersezione, il
gruppo del posticipo. Lontane dal creare disorientamento, queste forme di aggregazione
diversificate rispondono ad una precisa idea di bambino, che fin da piccolo si dimostra
competente anche a livello sociale, capace di vivere “relazioni multiple” e significative con
bambini e insegnanti diversi.
GRUPPO ANTICIPO
Il gruppo anticipo è formato dai bambini che usufruiscono del tempo scuola facoltativo che va
dalle 7.30 alle 8.30. É il momento iniziale della giornata ed è dedicato all’accoglienza dei
bambini.
Nel salone di destra il gruppo dell’anticipo si ritrova anella sezione verde con le insegnanti
Monica e Gabriella a cui si affiancano, a partire dalle 8.00, le insegnanti Daniela e Carla. Nel
salone di sinistra sono stati attivati due gruppi: il primo assegnato alle insegnanti Vanna e
Milena che accolgono i bambini nella sezione rosa a partire dalle 7.30, il secondo alle
maestre Jolanda e Monica che utilizzano la sezione arancio a partire dalle 7.30
Il gruppo dell’anticipo è il luogo nel quale ha inizio la giornata educativa. Per rispettare i tempi
e gli interessi di ognuno sono privilegiate attività libere nei diversi angoli delle sezioni e
momenti di scambio con le insegnanti di riferimento e i compagni.
GRUPPO INTERSEZIONE
Uno spazio particolare sarà riservato anche quest’anno ai gruppi di intersezione che saranno
omogenei per età. Questa scelta è motivata dalla necessità di proporre un lavoro mirato ai
bisogni e alle competenze delle diverse fasce d’età: 3, 4 e 5 anni. I gruppi di intersezione si
formano al mattino, dalle 10.10 alle 11.30, fascia della giornata che vede la compresenza di
tutte le insegnanti.
Per l’anno scolastico in corso i gruppi intersezionali saranno così organizzati:
Daniela Guardia
GRUPPI GRANDI
Barbara Filippi
Monica Gadler
Carmela Cascino e Patrizia Sardagna
Donata Dellai e Manuela Campestrin
Gabriella Bardini
GRUPPI MEDI
Rosaria Ciola e Giovanna Paoli
Vanna Planchel
Tiziana Putignani e Alice Sollenni
Jolanda Marcolla
Monica Girardini
GRUPPI PICCOLI
Carla Toller
Donatella Plotegher
Carla Slompo
GRUPPO POSTICIPO
Il gruppo del posticipo è composto da bambini provenienti dalle sette sezioni. Il posticipo è
l’ultima tappa della giornata a scuola: è un’esperienza particolare in cui prevale il bisogno di
rilassarsi, di “allentare il ritmo”, di far sedimentare le tante esperienze vissute, ma anche di
stringere relazioni con bambini appartenenti a sezioni diverse. Obiettivo centrale diventa
allora ricomporre storie diverse e costruire un gruppo che sta bene insieme
Il gruppo del posticipo si articola in tre sottogruppi: si tratta di tre gruppi misti di bambini
seguiti dalle insegnanti Mirella, Barbara e Cinzia.
La merenda è per tutti un momento conviviale: mentre si mangia, ci si guarda, si parla, ci si
racconta. Fare merenda a scuola diventa anche un’occasione acquisire nuove competenze,
comportamenti che concorrono al raggiungimento dell’autonomia personale: ogni bambino è
invitato a preparare il proprio posto, riordinare e raccogliere le proprie cose, scegliere e
assaggiare i cibi proposti e aiutarsi a vicenda.
Per quanto riguarda le attività, in corso d’anno saranno proposte esperienze che
risponderanno via via alle esigenze dei tre gruppi. Dedicheremo ampio spazio al gioco,
attività privilegiata che favorisce l’apprendimento, la simbolizzazione e la socializzazione.
All’interno della situazione ludica l’insegnante si pone come mediatore e come stimolo per
favorire l’evoluzione del gioco stesso; avrà poi cura di allontanarsi progressivamente, man
mano che il gioco si svolge in autonomia.
9. L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI
9.1. Spazi
Lo spazio rappresenta una risorsa fondamentale nella scuola dell’infanzia. Si tratta di un
“linguaggio silenzioso” portatore di significati educativi, costantemente in dialogo con chi lo
abita.
Nella nostra scuola lo spazio viene progettato alla luce dei seguenti criteri:
•
favorire aggregazioni diversificate (il grande gruppo, il piccolo gruppo, il lavoro e il
gioco a coppie o individuale);
•
sostenere la relazione e la comunicazione bambino-bambino e bambino-adulto;
•
favorire lo sviluppo dell’autonomia individuale;
•
favorire lo sviluppo delle competenze cognitive attraverso la ricerca e la
sperimentazione.
Nelle sezioni sono allestiti spazi diversi – i cosiddetti “angoli” – ciascuno con una propria
specificità. Indicativamente in ogni sezione è presente:
ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO
È uno spazio nel quale vengono ricostruiti contesti
di vita quotidiana (la casa, il negozio, l’ufficio). Si
tratta di un contesto che favorisce il gioco e il
pensiero simbolico consentendo al bambino di
evocare ed interpretare relazioni e ruoli diversi.
ANGOLO DELLA COSTRUTTIVITÀ
Attraverso la disponibilità di materiale strutturato e
non, viene favorito il pensiero ideativo (progettare
e costruire), ma anche la cooperazione (il fare
con), il rispetto delle idee degli altri, l’autocontrollo.
ANGOLO LETTURA
La “biblioteca di sezione” avvicina i bambini al
mondo della lettura ed offre uno spazio raccolto
dove ritrovarsi in piccoli gruppi o da soli per un
momento di “relax” e di conversazione.
ANGOLO DEI GIOCHI DA TAVOLO
Su scaffali aperti, vengono predisposti giochi da
tavolo che favoriscono lo sviluppo del pensiero, la
capacità di attenzione, ma anche abilità sociali
importanti come il saper collaborare in piccolo
gruppo, rispettare il proprio turno, ecc.
ANGOLO DELLA GRAFICA
In questo spazio sono a disposizione dei bambini
una varietà di materiali (carta di vario tipo, colori,
pennelli, tempere, colori a cera, acquerelli, matite,
forbici…) che permettono di sperimentare in modo
libero o guidato tecniche diverse.
ANGOLO DELL’ASSEMBLEA
È lo spazio in cui il gruppo sezione si ritrova al
mattino. È lo spazio in cui raccontare, descrivere,
dialogare,
argomentare,
formulare
ipotesi,
costruire insieme nuove conoscenze.
9.2. Materiali
In sezione e negli spazi di intersezione i bambini hanno a disposizione diversi materiali:
naturali, poveri, di recupero, strutturati e sussidi didattici. Il loro impiego permette un uso
diversificato, finalizzato e originale all’interno di situazioni libere, guidate o sostenute
dall’insegnante in piccolo o grande gruppo.
10. L’OSSERVAZIONE
La conoscenza attenta e puntuale dei bambini, delle competenze che hanno raggiunto nei
diversi ambiti (cognitivo, linguistico, affettivo-emotivo, relazionale, ecc.), delle loro risorse,
motivazioni, interessi e di eventuali difficoltà e bisogni costituisce la base della progettazione
educativa e didattica di scuola.
A tal fine il gruppo di lavoro utilizza uno strumento di ricerca fondamentale in ambito
pedagogico: l’osservazione.
Essa rappresenta lo strumento privilegiato della professionalità educativa, che consente di
accogliere ciascun bambino nella specificità dei suoi bisogni e dei suoi ritmi di sviluppo.
Attraverso l’osservazione si possono leggere i comportamenti dei bambini attribuendo loro un
significato per poi fondare su questo le strategie e la progettazione didattico – educativa in
un’ottica di promozione delle risorse.
L’osservazione serve dunque per:
per progettare e ri-progettare il percorso educativo - didattico;
per valutare gli obiettivi raggiunti e il percorso fatto;
per valutare l’interazione dell’insegnante con il bambino e del bambino con
l'insegnante;
per rispondere adeguatamente ai bisogni dei bambini a partire dall’organizzazione di
spazi e materiali presenti.
Cosa osservare
Il gruppo di lavoro utilizza l’osservazione per:
rilevare bisogni educativi, competenze, eventuali difficoltà di ciascun bambino così da
proporre interventi educativi mirati;
individuare le dinamiche relazionali del gruppo;
individuare dove convergere l’interesse dei bambini in modo da indirizzare le attività
proposte.
Quando osservare
Il gruppo di lavoro si impegna ad effettuare osservazioni:
all’inizio dell’anno scolastico per rilevare le modalità di relazione e le competenze del
bambino al momento dell’ingresso alla scuola dell'infanzia;
durante l’anno poiché tutti i momenti della giornata offrono occasioni importanti per
l’osservazione di comportamenti e stili di apprendimento. In particolare osserviamo i
bambini:
nei momenti di routine;
nei momenti di gioco libero;
nei momenti di attività strutturata per rilevare le competenze acquisite.
Come osservare
Per osservare vengono utilizzati i seguenti strumenti:
carta e penna;
macchina fotografica o videoregistrazioni;
griglie strutturate;
conversazioni mirate.
11. LA VERIFICA
Verificare significa registrare il raggiungimento degli obiettivi specifici, delle competenze che i
bambini raggiungono e il loro livello generale di sviluppo.
La verifica è uno strumento di lavoro utilizzato in corso d’anno con i seguenti obiettivi:
Inizio anno: per delineare le abilità, le conoscenze e le competenze con le quali ogni
bambino entra a scuola.
In corso d’anno: per riprogettare le proposte educative e i percorsi di apprendimento.
A fine anno: per verificare le competenze acquisite dai bambini, anche in un’ottica di
continuità con la scuola primaria.
Si verifica attraverso i seguenti strumenti:
osservazione occasionale e sistematica;
attività specifiche e mirate di tipo grafico, verbale o motorio al fine di verificare gli
eventuali cambiamenti avvenuti a seguito di un intervento.
12. LA VALUTAZIONE
La valutazione all’interno della scuola dell’infanzia si rifà ad un modello di tipo formativo, il cui
scopo è promuovere nelle insegnanti una sempre maggiore consapevolezza rispetto al
proprio agire educativo, incrementare le competenze professionali ed esplicitare le idee che
fondano il proprio lavoro. Si tratta dunque di una valutazione rispetto ai processi e alle
metodologie di lavoro più che ai risultati.
Il gruppo di lavoro dedica alla valutazione due appuntamenti annuali: di norma, a gennaio e a
giugno. In queste occasioni il gruppo di lavoro si confronta sia sugli aspetti di tipo gestionale
organizzativo, sia sulla progettazione educativo-didattica per apportare eventuali
aggiustamenti e modifiche. Si valutano in particolare:
validità e adeguatezza del processo educativo;
l’adeguatezza dell’organizzazione in merito a spazi, tempi, materiali, interventi
programmati e raggruppamento dei bambini.
Gli strumenti utilizzati per la valutazione sono:
confronto tra le insegnanti in sede collegiale;
osservazioni;
elementi raccolti con gli strumenti di verifica.
13. LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione è uno strumento importante di riflessione e di analisi dei percorsi e
dell’attività svolte, nonché uno strumento per “socializzare” e “rendere visibili” ai bambini, alle
famiglie, alle insegnanti stesse e al territorio le esperienze, ma anche i gesti, i sentimenti, le
emozioni, i vissuti che caratterizzano la quotidianità della nostra scuola.
La documentazione è il luogo della comunicazione e della condivisione del progetto
educativo- didattico e consente di:
conservare la memoria di esperienze vissute, lasciare traccia di processi evolutivi e
percorsi educativi;
comunicare ciò che si ritiene importante e rilevante nell’esperienza scolastica
mettendo in luce ciò che si fa con i bambini e dando valore a ciò che accade;
far riflettere lo stesso gruppo di lavoro sul proprio agire quotidiano per elaborare un
percorso pedagogico coerente e consapevole.
Si documenta per:
•
I BAMBINI che si rendono conto che il loro fare è importante, ricordano esperienze
significative e piccole / grandi conquiste;
•
I GENITORI che si sentono parte delle esperienze dei figli e partecipi nel loro processo
di crescita;
•
GLI INSEGNANTI ai quali offre possibilità di riflessione e confronto per l’elaborazione
di un percorso educativo e didattico sempre più coerente e consapevole.
I nostri strumenti di documentazione:
•
“Informa genitori”: è lo spazio di comunicazione tra scuola e famiglia nel quale si
potranno trovare avvisi relativi all’organizzazione scolastica generale, il Progetto
educativo annuale e la programmazione periodica elaborata dal gruppo di lavoro delle
insegnanti. Parte dell’Informagenitori è dedicato alla documentazione del progetto
educativo-didattico: di norma a cadenza mensile i genitori potranno dunque visionare il
percorso dei diversi gruppi e partecipare all’attività didattica ed educativa della scuola.
•
“Diario del bambino”: è un raccoglitore che ripercorre il percorso del bambino nella
scuola dell’infanzia. Non è una raccolta di prodotti, ma un “diario” del percorso svolto,
che testimonia attraverso fotografie, disegni, stralci di osservazioni le conquiste
raggiunte, le competenze acquisite, i vissuti del bambino a scuola.
14. L’AMBIENTAMENTO
L’ambientamento alla scuola dell'infanzia rappresenta, sia per il bambino sia per la sua
famiglia, una nuova esperienza, spesso il primo distacco.
Per consentire un approccio alla nuova realtà sereno e consapevole, la scuola predispone un
percorso di ambientamento che si pone i seguenti obiettivi educativi:
Per il BAMBINO
favorire il distacco graduale della figura genitoriale;
costruire un rapporto affettivo di fiducia e rassicurazione con le persone di riferimento
all’interno della scuola;
conoscere gradualmente l’ambiente e instaurare con esso un rapporto di familiarità;
favorire gradualmente la relazione con i pari.
Per i GENITORI
favorire il distacco graduale dal bambino;
costruire un graduale rapporto di fiducia, rassicurazione e dialogo con gli insegnanti di
riferimento per garantire una crescente collaborazione e coerenza educativa tra scuola
e famiglia;
conoscere e familiarizzare con l’ambiente.
La scuola si impegna a
creare un clima sereno e accogliente;
preparare spazi e materiali che sappiano rispondere in modo ai bisogni dei bambini;
favorire attività funzionali al consolidamento della vita comunitaria, la cui ritualità
giornaliera è fonte di sicurezza per il bambino.
Tempi e modalità dell’ambientamento:
•
L’ISCRIZIONE: è il primo momento di conoscenza della scuola e della sua
organizzazione da parte dei genitori.
•
INCONTRO DI PRE AMBIENTAMENTO CON I GENITORI: prima dell’inizio della
frequenza a scuola del bambino, la scuola invita le nuove famiglie per un momento di
incontro per presentare il progetto educativo e fornire una prima informazione sui
percorsi educativi e sulle modalità di accoglienza dei bambini.
•
LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA: è un incontro tra bambini, genitori e insegnanti e
rappresenta per il bambino un’importante occasione di conoscenza dell’ambiente
scolastico e delle figure in esso presenti. Si svolge solitamente a giugno, prima della
chiusura dell'anno scolastico antecedente la frequenza del bambino.
•
COLLOQUIO INDIVIDUALE: ci s’incontra prima dell’inizio della frequenza del bambino
per uno scambio d’informazioni tra genitori e futuri insegnanti per cominciare a
conoscersi. È uno spazio in cui il genitore è invitato a raccontare le abitudini di vita del
bambino a casa, presentare eventuali bisogni e necessità particolari e porre
all’insegnante eventuali dubbi o domande rispetto all’ambientamento. Per gli
insegnanti è l'occasione per raccogliere le attese che il genitore nutre nei confronti del
servizio scolastico.
•
PRIME SETTIMANE DI AMBIENTAMENTO: durante questa fase la scuola prevede
per i nuovi iscritti un orario ridotto che via via aumenta fino al raggiungimento
dell’orario completo dalla terza settimana. Nei primi giorni è prevista la presenza di un
genitore per garantire un graduale distacco secondo le modalità concordate con
l’insegnante. Nel periodo dell'inserimento le proposte ai bambini saranno finalizzate a
favorire l’elaborazione della separazione, la costruzione di nuovi legami, la relazione
graduale con i pari, la conoscenza e l’uso degli spazi della scuola e della propria
sezione di riferimento.
15. L’INCLUSIONE SCOLASTICA
Nella scuola “Gb2” sono presenti alcuni bambini con Bisogni Educativi Speciali seguiti da
insegnanti supplementari che affiancano le colleghe di sezione e sono responsabili della
progettazione e realizzazione del Piano educativo individualizzato (P.e.i.).
Il P.e.i. è uno strumento di programmazione individualizzata che permette di ideare e attuare
percorsi educativo-didattici funzionali ai bisogni dei singoli bambini affinché ciascuno possa
sviluppare, al di là delle difficoltà personali, le proprie competenze e partecipare in modo
attivo al contesto scolastico.
Pur essendo uno strumento di programmazione individualizzata, il P.e.i. è da intendersi come
uno strumento condiviso e co-costruito, espressione delle scelte collegiali di tutta la comunità
scolastica che nell’organizzazione generale del servizio, nella programmazione annuale e
periodica deve tener conto dei bisogni e delle potenzialità di tutti affinché la “normalità del fare
scuola” rappresenti una “risorsa” anche per chi manifesta piccole o grandi difficoltà.
I bambini con bisogni educativi speciali sono seguiti da un Gruppo di lavoro interdisciplinare
formato dagli insegnanti di riferimento, dalla coordinatrice pedagogica, dai genitori e dagli
operatori socio-sanitari che li hanno in carico. Il gruppo di lavoro condivide il “profilo di
funzionamento” dell’alunno e individua gli obiettivi che nel lungo, medio e breve termine
dovranno orientare gli interventi e le scelte operative da adottare a scuola.
Nel corso dell’anno scolastico si compiono delle costanti verifiche sugli obiettivi prefissati e
sull’efficacia degli interventi educativi stabiliti attraverso un confronto costante fra le
insegnanti di riferimento - di sezione e supplementari - la coordinatrice pedagogica e i
genitori. Questi ultimi sono invitati mensilmente ad un colloquio individuale, occasione
importante per confrontarsi sul percorso educativo del bambino e condividere le osservazioni
raccolte nel contesto scolastico e familiare.
Come sottolineato negli Orientamenti provinciali, siamo convinti che la presenza di bambini e
bambine con bisogni educativi speciali “costituisce un’occasione di maturazione per tutti, dalla
quale imparare a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una
caratteristica di emarginazione (cit.)”.
16. IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
Le famiglie, quali contesti primari di crescita e socializzazione a cui i bambini e le bambine
appartengono, rivestono un ruolo centrale nel perseguire le finalità che la scuola si propone.
Come si legge negli Orientamenti: “il compito educativo coinvolge con assoluta priorità la
famiglia quale luogo primario di crescita e di sviluppo”. Insegnanti e genitori sono dunque
corresponsabili del processo di costruzione della personalità infantile e per questo sono
chiamati a cooperare e interagire in una circolarità di comunicazione.
Per favorire la costruzione di un patto di “alleanza educativa”, la scuola si impegna ad offrire i
seguenti momenti, pensati come concrete opportunità di conoscenza reciproca, condivisione
di obiettivi e collaborazione:
•
RIUNIONE DI PRE AMBIENTAMENTO CON I GENITORI DEI NUOVI ISCRITTI per la
presentazione della scuola (maggio-giugno);
•
FESTA DELL’ACCOGLIENZA rivolta ai bambini e alle loro famiglie (giugno);
•
COLLOQUIO DI PRE AMBIENTAMNETO per favorire la conoscenza reciproca ed
offrire informazioni utili alla frequenza scolastica (giugno);
•
COLLOQUI INDIVIDUALI: sono previsti almeno due colloqui annuali per bambino;
•
INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO;
•
INCONTRO FINALE per la presentazione del percorso didattico;
•
MOMENTI DI FESTA per favorire l’aggregazione e la conoscenza tra le famiglie (Festa
d’Autunno, Natale, Festa dei grandi);
•
SPAZIO “INFORMAGENITORI” dedicato alle comunicazioni scuola-famiglia e alla
documentazione dell’esperienza scolastica.
•
ACCOGLIENZA E RICONGIUNGIMENTO: anche l’accoglienza del mattino e il
ricongiungimento pomeridiano rappresentano momenti importanti di scambio fra
scuola e famiglia. I genitori sono invitati ad “entrare in sezione” per accompagnare e
ritrovare il bambino e ritagliare un breve momento di scambio quotidiano con gli
insegnanti.
17. LA CONTINUITÀ
“ La continuità del percorso educativo non significa né uniformità né assenza di articolazioni,
consiste, piuttosto, nel considerare il percorso secondo una logica di sviluppo coerente che
valorizzi le competenze acquisite dal bambino e riconosca la specificità e la pari dignità di
ciascuna scuola e di ciascuna agenzia formativa nella diversità dei rispettivi ruoli e delle
differenti funzioni. In senso longitudinale, è necessario attuare opportune forme di
coordinamento, sul piano istituzionale, pedagogico e curricolare, tra i diversi momenti della
carriera scolastica”. (Orientamenti provinciali)
La scuola dell’infanzia elabora, nell’ambito della programmazione educativa annuale, percorsi
di continuità educativa fra nido d’infanzia e scuola dell’infanzia e fra scuola dell’infanzia e
scuole primarie del territorio. La continuità educativa nasce dall’esigenza di garantire a ogni
bambino un percorso formativo che, pur nella discontinuità dei servizi, sia unitario e
accompagnare bambini e famiglie in un “passaggio” tanto importante quanto “delicato”.
17.1. Continuità scuola dell’infanzia – nido d’infanzia
Il passaggio di un bambino dal nido alla scuola dell’infanzia è una tappa importante che va
preparata, accompagnata e condivisa da genitori, educatori e futuri insegnanti. Per i bambini
si tratta di andare alla scoperta di un “mondo nuovo”, dove incontrare nuovi compagni e nuovi
insegnanti che li guideranno in un ambiente educativo in parte diverso da quello del nido. Gli
educatori dovranno sostenerli, accogliendo la fatica e la “sana preoccupazione” di lasciare un
ambiente conosciuto, ma anche incoraggiare la curiosità e il piacere di cominciare una nuova
avventura. I futuri insegnanti sono chiamati a “porsi in ascolto” per comprendere i bisogni e le
attese dei più piccoli e delle loro famiglie e progettare un contesto educativo accogliente.
Il percorso di continuità scuola dell’infanzia /nido d’infanzia si articolerà su due livelli: un
confronto fra educatori e insegnanti su un tema specifico e un percorso di conoscenza
dedicato ai bambini che nel prossimo anno scolastico cominceranno la frequenza alla scuola
dell’infanzia.
•
LABORATORIO CONTINUITÀ - Attraverso un percorso formativo comune educatrici
di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia avranno modo di confrontarsi al fine di
progettare in modo condiviso le visite di continuità previste fra bambini.
•
A PICCOLI PASSI VERSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA - Nel corso della primavera
2017 i bambini dei nidi “Il Castello”, “Girasole” e “Bucaneve” avranno la possibilità di
conoscere la nostra scuola dell’infanzia attraverso un percorso di visita che li porterà a
familiarizzare gradualmente spazi, tempi e attività della scuola dell’infanzia.
17.2. Continuità scuola dell’infanzia / scuola primaria
Il percorso di continuità tra scuola dell’infanzia e scuole primarie del territorio prevede per
quest’anno un percorso riservato ai bambini.
Nel corso della primavera 2017 i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia avranno la
possibilità di conoscere la futura scuola primaria attraverso un percorso di visita che li porterà
a familiarizzare gradualmente con gli spazi della nuova scuola e con i futuri insegnanti.
Alla fine dell’anno scolastico le insegnanti cureranno per ogni bambino che dalla scuola
dell’infanzia passerà alla scuola primaria la stesura di un documento di passaggio. Questo
documento conterrà informazioni sulla scuola (ambiente e scelte pedagogico -didattiche), sul
gruppo di appartenenza e tutte le informazioni necessarie per conoscere il percorso educativo
che ha visto protagonista ogni singolo bambino: si evidenzieranno i suoi bisogni, le sue
potenzialità e le competenze raggiunte alla conclusione del percorso alla scuola dell’infanzia.
Prima di essere trasmesso alla scuola primaria, questo documento di continuità sarà
condiviso con la famiglia.
18. IL TERRITORIO
La scuola intende usufruire nel corso dell'anno scolastico delle numerose risorse culturali
presenti sul territorio (biblioteche, musei, iniziative promosse da enti e associazioni) per
sostenere, in modo intenzionale e organizzato, i bambini nella scoperta del mondo
circostante.
Per l’anno scolastico in corso sono previste in particolare:
•
USCITE SUL TERRITORIO CITTADINO nell’ambito del modulo “Girovagando in città”
e visita ad alcuni luoghi significativi della città di Pergine (il teatro, il castello, il
municipio, ecc.)
•
PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI TEATRALI. Nell’ambito del modulo
“Girovagando in città” è prevista la partecipazione dei bambini dei gruppi medi e grandi
a due spettacoli teatrali promossi dall’associazione Ariateatro presso il nuovo teatro
comunale.
•
VISITE ALLA BIBLITECA PER RAGAZZI per partecipare a “letture animate”
promosse da questo servizio al fine di accostare i bambini al piacere della lettura ad
alta voce e alla scelta di testi di qualità.
•
INZIATIVE PROMOSSE DAL TAVOLO PACE. Le scuole dell’infanzia aderiranno alle
iniziative promosse dal Tavolo Pace, gruppo di lavoro formato da insegnanti delle
scuole del territorio con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Il percorso di
quest’anno dovrà essere ancora definito.