storia - Io Studio al Fermi

Transcript

storia - Io Studio al Fermi
1. La cristianità e la Chiesa nel Quattrocento
4 Quali erano i fattori di crisi della Chiesa? • Quali furono i primi tentativi di riforma? • In che cosa
è consistito il Grande Scisma d'Occidente? • Quali furono i contenuti delle pr diCazioni di John Wycliff
e di Jan Bus? • Che cosa sancì il Concilio di Basilea?
x O Le radici della crisi
Nella "
dell cristi T
d' al l'umanità doveva
essere unificata in una società nella quale la volontà divina
fosse l'unica legge cui dovevano richiamarsi tanto il potere
spirituale quanto quello temporale. Era questo il principio
dn eui si era sviluppata la teoria leocratica. secondo cui la
Chiesa, in quanto istituzione divina, era superiore a qualsiasi organizzazione umana: la disubbidienza a essa coincideva con la disobbedienza a Dio, di cui il papa era il rappresentante sulla Terra. I papi pretendevano di essere i veri
arbitri della sorte dei re e dei popoli. ma si scontrarono
dapprima con le pretese dell'imperatore h partire dal Privilegio di Ottone del 962), poi con i nascenti Stati nazionali.
Nel contempo l'identificazione delle gerarchie ecclesiastiche
con quelle sociali (il fatto cioè che il clero finisse per essere
percepito semplicemente una parte dell'atte della società) e
il ruolo sempre più politico del Papato favorirono la armidone dei costumi deg ecdejseld
' q I' ' d'ffu
portamenti immorali come la compravendita delle cariche
(Simonia) o il concubinato (nieolaismol. Ma sin dal X secolo
sorsero movimenti che volevano contrastare questa decadenza della Chiesa' il movimento chmiacense. innanzitutto,
clic con Gregorio VII giunse a controllare il papato; e movimenti popolari, come la patata, che combattevano la corruzione del clero. Poi nel XIII secolo vennero gli ordini mendicanti (Francescani e Domenicani), che testimoniavano i
valori dell'umiltà e della povertà contrastando la diffusione
delle risposte eretiche alla crisi (valdesi. calar( ecc).
Nella sostanza, fin dall'Inizio del Basso Medioevo, sorse
nel mondo cristiano un'esigenza di dina
la «mondanizzazioncz della Chiesa e ehe fu interpretata sia
da forze che restavano nell'ortodossia sia da movimenti
eretici.
O Il Grande Scisma d'Occidente (1378-1418)
Come abbiamo visto, il papato conobbe il momento più
grave della sua decadenza nell'epoca immediatamente successiva alla sconfitta di Bonifacio VIII, gli anni della cosiddetta callivilà avignonese (vedi p. 98).
Dal un al osi nella sede papale di Avignone si succedettesette papi francesi, mentre la curia assume la forma di
un grande centro amministrativo e burocratico in cui si gestivano le rendite della Santa Sede. L'eccessivo peso delle
tasse in favore della Chiesa fece crescere nei suoi confronti
l'ostilità delle popolazioni, già indignate per la condotta
immorale della corte papale che viveva nel lusso e nello
spreco.
La polemica contro i mali della Chiesa e l'aspirazione a una
religiosilà più pura e interiore Si diffuse sempre più tra i fe-
Parte a • La prima età moderna
deli. Nacque anche una forma di mleridrour di cui furono
protagoniste soprattutto le donne. Spintedà una forte paSsione religiosa, esse Talvolta manifestarono atteggiamenti
profetici e visionari e non esitarono a prendere posizione su
problemi di rilievo politico, come la questione della stele
papa)e: tra queste donne ricordiamo
uro no Siena I 3471380) e frigida di Svezia (13113-13733 che furono in prima linea nel chiedere il ritorno della scdc papale a Roma.
Finalmente nel 1377 papa Grqerie XI (1370-1378] decise i
riportare la sede papale da Avignone a Roma. Certamente il
pontefice fu influenzato dalle pressioni dei fedeli, in particolare di santa Caterina. Ma probabilmente altrettanto importaate fu il fatto che a Francia era impegnata nella
(Men dei Cent'anni che rendeva insicura la permanenza
ad Avignone e soprattutto rischiava di compromettere una
volta per tutte il concetto stesso di Chiesa «romana,: la
Chiesa eioé rischiava di ridursi a strumento della monarchia
francese. già c era infatti chi diceva che il papa era diventato il cappellano del re di Francia.
Il rientro a Roma, tuttavia, non pose fine ai problemi della
Chiesa. L'anno successivo Gregorio X.1 mod e il popolo romano con tumulti e violenze spinse il collegio cardinalizio
a eleggere un papa italiano: Urhaaa VI (1378-1389). Immediatamente alcuni cardinali demuiciarono le intimidazioni
subite durante il conclave ed elessero un antipapa, Cleniate
-Th.11
Q
ffil (1378-1394), che si stabilì ad Avignone. Si dere
cosi il Grande Scisma d'Oorideala che divise il mondo cristiano
Der eireariutiffill'anni.
Dal 1375 al 1418 si ebbero contemporaneamente due papi,
bb
stenti appoggi politici: rimasero fedeli a Urbano VI la Germania, la Boemia, la Polonia, l'Inghilterra e l'Irlanda, la
Fiandra e l'Italia (a eccezione del Regno di Napoli): soslennem Clemente VII la Francia, la Spagna e la Scozia.
In questa situazione di crisi si diffusero nuove dottrine eretiche che provenivano per lo più da teologi universitari e
conteStavano radicalmente il papato.
Le eresie: Wycliff e Hus
In Inghilterra nella seconda metà del XIV secolo, si diffusero
le idee di John freddi (1328-1384), teologo dell'università di
Oxford.
Wycliff sosteneva che la vera Chiesa era una sedete invisibile,
composta da tutti i fedeli predestinati alla salvezza. Il clero,
che costituiva la cosiddetta .Chiesa visibile», era invece falso e corrotto. Di conseguenza doveva essere privato dei
suoi beni materiali. Le Sacre Scritture costituivano
punto di rifeaimento dell'esperienza religiosa, mentre perdeva ogni valore la funzione della Chiesa.
I fedeli potevano rivolgersi a Dio senza la mediazione del
derti. Per questo Wyclift tradusse in inglese la Bibbia: affinché i
fedeli potessero direttamente interpretarla e vivere in poverlà secondo le regole evangeliche.
Viisyditf trovò Inizialmente il consenso della classe diligente
inglese che vedeva nelle sue teorie uno strumenti() di attacco
al potere e ai privilegi (soltiattulto Fiscali) della Chiesa. Ben
presto però venne condannato per la radicalitò delle sue posizioni che alimentavano le rivendicazioni politico-sociali
delle classi contadine.Le sue tesi vennero dichiarate eretiche
nel 11112 e i suoi discepoli, detti lolbreli tda lolkn, cpregare»),
subirono una dura persecuzione.
Le tesi di Wicliff furono diffuse in Boemia all'inizio del XV
secolo da Gerolamo da Praga (Jerrinm Pralskyl. Eu lui che
le fece conoscere a nn Mia (1369-1915), maestro e rettore
dell'università di Piaga, che divenne 11 principale esponente
del movimento riformatore belerai). Come Wydif C Ilus individuava nelle Sacre Scritture l'unica base della fede e criticava la corruzione e la ricchezza della Chiesa. La sua predcazione presentò contenuti nazionali. infatti, nell'epoca li
Cade IV (1396-1378), clic fu contemporaneamente re di Boemia e imperatorp numerosi tedeschi vennero in Boemia e
raggiunseroposizioni di rilievo in olitien e in economia
Poiché l'allo clero era Per lo più tedesco, la critica ai costumi degli ecclesiastici assunse anche l'aspetto di un'opposizione politica. Hus trovò quindi Sostegno Presso tutti i ceit
facendo leva sul sentimento antiecclesiastico e antigennanico del popolo boemo. Nel 1415 si recò, con un salvacondotto imperiale, al Cantai° di Costanza per sostenere le sue
idee Qui tuttavia venne processato. condannato e arso sul
novinezna basata
Dopo la morte del ritommtore si formò
che scatenò una vera e propria guerra. Decorsero molti anni
e sei crociate perché la rivolta boema fosse completamente
domala.
Il Concilio di Costanza
La necessita dt ricomporre lo scisma e la volontà di porre
un freno agli eccessi del potere papale portarono molti teologi ad aflèrniare che la soluzione andava affidata a un
anizIllo universale. Un primo concilio tenuto a Pisa (1409)
non fece però che accrescere la confusione, tanto che si
giunse ad avere contemporaneamente tra papi.
Dal NH al 14111 a Costanza. per iniziativa dell'imperatore Sigla
radunò un secondo concilio che rimisi a ricorrismondo,
porre
re lo scisma: i tre papi vennero deposti e al loro posto
venne detto il cardinale Ottone Colonna. Il nuovo pontefice
Prese l
nome di Martino V 0417-1431) e stabili definitivamente la sede del papato a Roma.
Proprio per giustificare il suo intervento sui papi, il Concilio di Costanza adottò la dotuina della SuPalliaNa wad are.
Secondo questa teoria, il concilio è la massima autorità della Chiesa, superiore a quella dello stesso papa
L'idea che il concilio ecumenico rappresentasse la Chiesa
nella sua interezza, e stesse per questo al di sopra del Palla,
aveva fatto da tempo la sua comparsa negli scritti di importami teorica tra cui il filosofo inglese Cruglielma di Oceani 11288-1349). In tali suini si sosteneva che il concilio
Parte NI La prima sia moderna
riceveva il suo polere dileil2MCDIC da Dio e che dunque a
esCo spettava l'infallibilità; il papa, invece. era presentato
come un semplice ministro di Dio. tenuto a convocare pe11 concilio.
Coerentemente con questa impostazione, il Concilio di Costanza approvò un decreto che affermava la superiorità del
concilio sul papa (1415), e un altro che impegnava il pontefice a convocare periodDamente l Concilio (1417).
%
Concilio di Basilea
e la sconfitta della teoria conciliare
Nel 1431 Martino V convocò. come previsto a Costanza, un
concilio a Bagleo 11431-1447). L'assemblea iniziò dopo la morte di Martino V. Il nuovo pontefice Eugenio IV tentò di riaffermare il primato papale. ma si scontrò con l'affermazione
della dottrina conciliare nella forma più radicale. 11 concilio
infatti contrastò gli interventi di Eugenio IV eleggendo un
antipapa, Felice V.
Si apri rosi una nuova frattura nella Chiesa (Piccolo Sdanza,
14311449) che risultò comunque assai più breve lidellai TaSecedente: Io scisma. infatti, si ricompose definitivamente dopo
undici anni con l'abdicazione di Felice V. 11 papa, dunque,
SCOIL gg
e
mi
pratica i
suo primato. Ma dal punto di vista dottrinale la
questione fu risolta solo nel 1870 da un concilio convocalo
da papa Pio IX, che decretò il dogma
PonteficeLa chiusura dello scisma fu nitidamente un grande successo
per la Chiesa e per il papato che, tuttavia, usci indebohlo da
questa prova. Infatti, gli Stati approffitarono del lungo periodo di crisi per intervenire nelle questioni ecclesiali e per
strappare concessioni ai vari papi che si contendevano il
corollo
nt della Santa Sede. Per questo, Io storico Hubert lediu ha sostenuto che nelle scontro tra papato e movimento
conciliare «il vero vincitore fu lo Stato moderno». Nella sostanza lo scisma favorì la tendenza da palle delle monarchie ad
adassumere il controllo delle Chiese nazionali. Quando esplose la Riforma protestante, dunque, l'unità della
Chiesa era giù incrinata.
V uno del ~Uni* 1•111•1111 taallie• dale Che p~110d11~
Sand n stiperlordg del meta ara.aSUI papa.
2. Le origini della Riforma cattolica
4 Quali fattori minarono la credibilità delle istituzioni ecclesiastiche? • che cosa si intende per «Riforma
cattolica»? • In quali iniziative si concretinò? • Quale metodo intendeva utilizzare l'umanesimo cristiano?
• Chi fu il rappresentante pia famoso dl questa tendenza?
o Gli abusi ecclesiastici
Alla tbc dei xy secolo agli occhi dei fedeli il segno più evidente della grave crisi in cui versava la Chiesa era costituito dagli abusi ealialankt cioè da quei comportamenti immoM e h 'amiche I
rali diffu
roti' i r
d 11 g
particolare, invece di impegnarsi nei doveri pastorali, gli
ecclesiastici sembravano spesso preoccuparsi soprattutto dei
propri interessi economici.
Molti infatti si dedicavano alle carriere ecclesiastiche non
per vocazione ma solo per assicurarsi i compensi e il prestigio che gli incarichi garantivano.
Le grandi famiglie aristocratiche puntavano a occupare i
vertici delle gerarchie ecclesiastiche e spesso vi riuscivano, approfittando della debolezza del papato: valga per
tutti l'esempio di Giovanni de' Medici che divenne cardinale a tredici anni.
Personaggi come questi ovviamente non avevano nessuna
intenzione di dedicarsi realmente al ministero che ottenevano: di solito, infarti, assegnavano l'esercizio delle funzioni ecclesiastiche a un'altra persona, cui versavano una
parte dei compensi che l'carico
iti
garantiva. Particolarl'ecclesiastico non fosse obmente grave era il fatto c
bligato a risiedere nel luogo in cui doveva esercitare il
ministero. Ciò infatti consentiva a una stessa persona di
~dare pie :naticisi. e quindi più rendite (cumulo dei bene&
di: i cardinali, per esempio, erano spesso vescovi di più
diocesi.
Non erano migliori le caratteristiche del basso dere che spesuna profonda ignoranza: solo
so aggiungeva altri
una minoranza dei preti conosceva il latino e comprendeva
le parole che pronunciava sull'altare; molti amministravano
i saaamenti solo per pretendere elemosine.
Non stupisce, dunque, che alla fine del Quattrocento molti
fedeli considerassero il clero un'associazione rapace, interessata solo ad appropriarsi del suo denaro. Questa percezione era particolarmente forte a Roma, dove i cardinali vivevano in lussuosi palazzi, circondati da una corte sontuosa come gli altri signori rinascimentali- In proposito, lo storico Giacomo Martina ha ricordato che la Roma sì ripeteva
con sarcasmo: il Signore non vuole la morte del peccatore,
ma che viva e paghi.,
0I tentativi di riforma
Fortunatamente non tutto il Clero accettava questa situazione. Fin dalla fine del Quattrocento, infatti, in tutta la Chiesa
emersero iniziative per riformarla riconducendo il clero ai
suoi doveri verso i fedeli.
Un'intensa attività riformatrice, per esempio, si presentò
nelle Congregazioni eri/nate. o ileSSCRIMIS che ripristinarono
Parte a • La prima etra moderna
le regole primitive degli ordini religiosi e riportarono le comunità monastiche all'attività di preghiera, predicazione e
pratica estetica_
Tra le congregazioni riformate, un posto di primo piano fu
ttup t dgho t 'clID" A o Cl p
mi a Genova nel 19971: erano formati da laici e sacerduti
che si riunivano per dedicrusi alla santificazione personale
e per impegnarsi in opere di assistenza e carità.
Inoltre nei primi decenni del Cinquecento nacquero congregazioni di sacerdoti impegnati a vivere secondo una regola
Per iniziativa di Gaetano da Thicne e Gian Metto Canti, a
futuo papa Paolo N si costituirono le IN/PePSed di diedi
t
regolari ' caval, 'tnmN'
Dalla volontà di rispettare in modo più rigido la Regola delrordi ne derivò infine la scissione dell'ordine francescano,
da cui ebbero origine i Cappuccini (152e1. Richiamandosi alla
vita di san Francesco, il nuovo ordine si diede a un'attività
di predicazione rivolta soprattutto agli umili. Inoltre i Caliimpegnarono in opere di assistenza e di carità
puccim
che valsero loro un grande favore PopolareQuesto movimento di rinnovamento della Chiesa è stato definito della riforma personale: nella sostanza, non avendo la
forza di promuovere una riforma di tutta la Chiesa, questi
ecclesiastici avviarono la riforma partendo da se stessi.
Questi tentativi costimiscono Pavvio della Minn cattolica,
cioè di un moto di riforma interno alla Chiesa, le cui radici
vanno ricercate nelle aspirazioni di rinnovamento diffuse
nel mondo cattolico nel tardo Medioevo.
La Riforma cattolica si distingue dalla COITIeeellOrlea, costituita invece dalle misure che la Chiesa assumerà per contrastare la diffusione del protestantesimo.
Erasmo da Rotterdam
Alla fine del Quattrocento una componente importante del
movimento di riforma cattolico fu rappresentata dall'Untine-
ille [S'iena.
Questa corrente tentò di estendere gli interessi e soprattutto
gli strumenti filologici dell'Umanesimo alle divine
cioè alle Sacre Scritture, ricercando in una nuova aderenza
a esse i fondamenti di una religiosità autentica,
I protagonisti dell'Ilmanesimo cristiano volevano promuovere una radicale riforma della Chiesa, da attuarsi però gradualmente ed essenzialmente attraverso l'educazione dei fedeli.
Tra i molti rappresentanti di questa corrente, come l'inglese
Tommaso Moro, l'italiano Gasparo Contarinì e il tedesco Filippo- Melantone, il più famoso e influente fu &dirne da net-
terai&
3. La sensibilità religiosa
all'inizio del Cinquecento
—h Da quali inquietudini era tormentet l'uomo del Cinquecento e in che modo influirono sulla sua sensibilità
religiosa? • Per quale motivo e partire dal Cinquecento si acuirono le persecuzioni contro ebrei e streghe?
o Le deformazioni della sensibilità religiosa
Armid• dd Onqincente l'infuriare delle malattie epidemiche,
le devastazioni prodotte dalle guerre, l-instabilità sociale
suscitarono negli uomini profonde angosce. La sensibilità
religiosa dei fedeli, ossessionati dalla paura della morte e
dal desiderio di salvezza, si fece acutissima e arrivo a manifestazioni distorte, spesso superstiziose. I fedeli ritenevano
dì dover placare in qualche modo la collera divina, considerata comunemente l'origine i tutti i mali. Pensavano che
la boe del mondo e il giudizio universale fossero prossimi e
disperavano della loro salvezza.
Multi vedevano avverarsi le profezie tlell'Apocalisse di san
Giovanni (ben note agli uomini del Medioevo) che prevedevano l'avvento dell'Annoia.. La sua venuta era l'ultima
prova ed era il segno che non mancava molto alla seconda
discesa di Cristo e alla fine del mondo.
In questo clima nelle coscienze di molti il confine tra i riti
religiosi e quelli magici si fece estremamente confuso e credenze p fa e spp
alla d tnin
Int , a eh
perché la mentalità del tempo riteneva che ci fossero delle
precise corrispondenze tra gli avvenimenti del cielo e quelli
della T rra. p h' [un 'n che " alt e in basso». Si
consultavano dunque le stelle e si analizzavano le congiunzioni astrali per cogliere segni della volontà divina: le catastrofi p'ù gra ' an hese p il 1524, quando la Terra sarebbe entrata nella costellazIone dei Pesci.
O La persecuzione degli ebrei
e la nascita del ghetto
Itincapaeità di trovare una spiegazione razionale alle avversità che l'umanità pativa portarono i credenti a ricercare
dei colpevoli anche tra gli uomini. Ebrei, zingari e streghe,
persone «diverse. dal resto della comunità per religione o
atteggiamenti, furono individuati come i principali responsabili di tutti i mali.
Gli ebrei erano tradizionalmente accusati di praticare tusura, di
profanare l'ostia consacrata e di uccidere fanciulli cristiani per
beme il sangue. E poiché rifiutavano di convenirsi o, se lo facevano, venivano comunque sospettati di segreta fedeltà ai
vecchi culti, vennero sistematicamente perseguitati. Si sa ad
esempio che, durante il martedì grasso, a Roma e a Ratisborta,
era tradizione picchiare gli ebrei: solo in uri secondo tempo si
concesse loro di pagare un riscatto per evitare tali violenze.
Nel 1555 papa Paolo IV
la b
-' absurdum,
impose agli ebrei di vivere nei ghetti e vietò loro di possedere beni immobili o di assumere personale cristiano. La
Chiesa diede cosi legittimazione formale alla segregazione,
ormai diffusa in tutta Europa
Parte e a La prima età moderna
La caccia alle streghe
Ancor più temute degli ebrei erano le streghe, poiché potevano celarsi anche nelle persone più insospettabili. Esse
erano accusate di aver tratto i loro poteri dal matrimonio
con Satana che aveva loro imposto la segretezza per poter
stravolgere pii] agevolmente l'ordine divino. Nella credenza
popolare, le streghe e gli stregoni si riunivano - nella notte
tm b
d
salsa d
' q • ldev
omaggio al diavolo e gli giuravano fedeltà. Secondo la tradizione i partecipanti a queste riunioni banchettavano,
danzavano, si abbandonavano a riti orgiasticie compivano
atti sacrileghi di ogni tipo, come per esempio la profanazione delle ostie e la violazione di tombe. In cambio della ledeltà, il demonio concedeva loro poteri eccezionali.
Fra molto facile essere sospettati di stregoneria: era sullìdente avere una fisionomia
nomi particolare, per via di qualche
difetto fisico o di una straordinaria bellezza, o la calunnia
dion vicin
N I 1484 papa Innocenzo Vill promulgò la bolla Surnmis
Desiderantes in cui la stregoneria veniva condannata come
forma di eresia, in quanto entrambe erano ritenute manifestazioni del diavolo, Per questo, a partire dal XV secolo, nel
contesto della crescente tensione religiosa che culminò nella Riforma protestante, si sviluppò una violenta repressione
contro la stregoneria.
Nel 1486 due teologi domenicani, Heinrich Kramer e Jacob
Sprenger, pubblicarono il Mann Malegrandi (Il martella
delle streghe), che conteneva un vero e proprio catalogo di
tutte le possibili manifestazioni della stregoneria. E testo si
diffuse in tutta Europa e ne furono stampate ben 50900 copie, Il Malleus Male,ficarum ispiro i verdetti di nunterosi
processi contro le streghe. Infatti la strega, o più raramente
Io stregone, venivano negolarmentel,processati. Sottoposti
a torture, finivano per confessare e venivano condannate
allo strangolamento, cui seguiva il rogo e la dispersione
delle ceneri.
Queste persecuzioni sono passate alla storia con il nome di
caccia alle streghe: raggiunsero il loro culmine all'inizio del
XVI secolo e declinarono verso la fine del XVII secolo,
quando cambiò il clima culturale e religioso. t difficile stimare il numero delle persone coinvolte: secondo alcuni calcoli 300000 furono le persone condannate, di cui 70000 al
rogo. La repressione più violenta si ebbe in Germania, ma
ovunque vi furono casi drammatici.
Questi atteggiamenti di condanna non furono solo espressione di ignoranza popolate erano infatti anche propri degli
uomini di cultura. sia chierici che laici, che li sostennero
con vigore.
r
le
Le origini della protesta
Quali motivi sono alla base della forte avversione diffusa agli inizi del Cinquecento nei confronti della Chiesa
di Roma? • Che cos'erano le indulgenze? Perché Lutero scrisse le 95 Test, Quali conseguenze ebbero? • Quali
furono le motivazioni che portarono alla definitiva rottura tra Lettere e la Chiesa cattolica? • Perché 'sacro
venne convocato a Worms dall'imperatore Carlo V?
o Una grande rivoluzione religiosa
Agli inizi del Cinquecento in Europa vivevano circa 80 milioni di persone e vi erano solo due Chiese cristiane, quella
cattolica e quella ortodossa.
Alla metà del secolo oltre 20 ridimi di persone avevano abbandonato la Chiesa cattolica per aderire a nuove Chiese cristiane in pochi decenni era avvenuta una garrite rivolurione reagloria passala alla storia come la Piana pretedaide
sl tilt ct t f
o compi
che ebbe numerose cause. Accanto a cause di nanira politica. economica e sociale,
troviamo quelle più propriamente religiose, tra cui la causa
scatenante: lo scandalo delle indulgenze.
o Cause politiche, economiche e sociali
la &oda oonbe il fisco remano La corte pontificia traeva le risorse di CUi necessitava da un ramificato sistema di tassazioni e di rendite; disponeva di ingenti possedimenti in
ogni Paese (ad esempio. un quinto del suolo tedesco era
controllato dalla Chiesa). Per qua iri i contadini spesso ridotti a vivere in miseria, sentivano crescere l'ostilità verso
un clero che viveva nel lusso. la nobiltà, invece, puntava a
incamerare i beni e le tasse destinate a Roma
rallennarione ddlo Stato co alcune aree la diffusione del protestantesimo coincise con IAffermazione del potere laico
sulla Chiesa locale: in German A molti principi aderirono
alla Riforma perché in questo modo si opponevano ai len'Navi di eentrMizzazione da parte dell'imperatore Carlo V
In altri Paesi i sovrani abbatterono la Chiesa cattolica per
dar vita a Chiese nazionali da loro controllate.
Coeleftl sociali La predicazione dei riformatori, daffermando
i valori evangelici di povertà ed eguaglianza,d d
l'occaie ai ontadini per rivendicare una più equa iscribuzione donarricchezza. Ne derivarono rivolte violente anche
molto estese.
Cause religiose
La sensibirdà religiosa La religiosità cinquecentesca era segnala dall'angoscia per la fine del mondo, che si credeva multo
vicina: la maggior parte dei cristiani temeva che il proprio
modo di vivere non avrebbe garantito la salvezza della propria anima.
la mandorle del clero I preti erano per lo più ignoranti, molti
convivevano con donne nonostante la Chiesa imponesse loro il celibato. I vescovi - e spesso i papi - si occupavano
più di altari clic di spiritualità, e ben pochi potevano essere
presi ad esempio di vita ispirata al Vangelo.
La ~aie teologica l teologi sostenevano dottrine in conPorte e • La prima età moderna
basto fra loro, causando sconcerto nei cristiani: era diffusa
la speranza che si ritornasse a una religiosità pura e interiore, fondata sulla Scrittura; ma molti interpretavano nei modi più stravaganti le Sacre Scritture, sovrapponendo verità
religiose e superstizioni.
La causa scatenante
A far precipitare la situazione fu lo scandalo delle Ittlelgerne
L'imliE
netin è la diminuzione della)
cioè dettodo da
trascomeredi purgatorio, dm l'anima deve subire in proporzione ai peccati COMITICSSL Viene marra a danChiesa o
casione &particolari circostanze (come lAnno Santo, proda-mato dal papa In genere ogni 25 anni).
Per ottenere un'indulgenza- é access:bit-o che iLpeccatore si
penta, si confessi e compia qualche
buona. Questa opera buona- può considtrrnerecarsi inin
pefiegAnaggio a Roma
per mutecipare alle celebrazioni dell'Anno Santo; ma anche in
un'offerta fattalli Chiesa per bt costruzione di ospedali, Cat-) tcdrali ecc. Ed proprio gnesta possibilità che tu arn migine
delln scandalo d ile indul eni
Na 1517 papa Legata per raccogliere il tlenato necessario
selg costruzione della cupola di San Retro a Roma. promosse la raccolta di elemosine in cambio di_inclulgenze. In pratica una vera e propria vendita delle indulgenze.
In Ciennarrta,7arcivescovo Alberto di &andammo arrivai al
punto di offrire la vend delle indulgenze come garanzia ai
banchieri per farsi fare in prestito.
Si giunse perfino a sostenere che per la salvezza dell'anima
fosse sufficiente pagare, dimenticando la necessità del pentimento e della confessione O addiritura che bastasse pagare per far diminuire la pena delle anime del purgatorio.
Le 85 Tesi di Lutero
La tradizione vuole che il 31 ottobre 1517 Marfill Luters (19831596), un monaco tedesco che viveva a Wittenberg in Sassonia, abbia affisso alla landa della chiesa del castello della
sua città R3 %i con cui contestava gli abusi presenti nella
predicazione delle indulgenze.
Le affermazioni teologiche contenute nelle Tesi erano
complessivamente moderate: Lutero non negava infatti il
valore delle indulgenze, si limitava a dire che la loro efficacia era ristretta al perdono delle pene inflitte dalla
Chiesa. L'opinione pubblica apprezzò invece il tono polemicamente antiromano, irriverente e dissacratotio delle
Tesi, che portava allo scoperto l'ostilità anticlericale di
una nazione che era stanca d'assistere al saccheggio delle
proprie risorse a opera del fisco romano.
La tesi 36 A al riguardo illuminante: d'erchts il papa, le cui
ricchezze oggi sono più opulente di quelle degli apul[vdsrimi
non costruisce una sola basilica di San Pietro con
i propri soldi invece che con quelli dei poveri fedeli?».
Queste parole erano attese da tempo. dai principi che mal
tolleravano la lega di finanze prodotta dalla tassazione romana; dalla piccola nobiltà che guardava alle immense
proprietà ecclesiastiche come a una soluzione per le proprie
difficoltà economiche; dalle masse contadine che inisu ravano la propria miseria sul lusso dei prelati e il proprio fervore religioso sulla corruzione del clero; dagli intdleil uali che
ritenevao
n la Chiesa una rozza avversaria della cultura
mianistica.
\ Il La rottura con Roma
Agli inizi la Curia romana nonvi intervenne. La polemica
però infuriava e a Lutero fu inviata l'ingiunzione di ptn
sentarsi a Roma entro 60 giorni (4 agosto 15i8). Lutero allora si rivolse al suo principe-Pederico di Sassunii.
ché onerteee dal papa che la discussione delle Tesi avvem Germania. A questa richiesta, Leone X rispose sospendendodrfàito íl processo; erano infatti in corso le
trattative per l'elezione dell'imperatore e Pederico era il
candidato del papa. Quando però venne eletto imperatore
Carlo V, cessò ogni interesse del papa per Pederico. Il processo riprese e Lutero venne condannato.
1115 ghigni. 1s23 Leone X emano la bolla Enurge nomine
con la quale dava a Lutero 60 giorni di tempo per ritrattare,
pena la scomfiriica, Per tutta risposta Lutero, il io dicembre
del 1510 a Wittenberg, diede pubblicamente fuoco ad alcuni
volumi di diritto canonico. nonché alla stessa oli papale.
\ O Gli scritti riformatori del 1520
Nel corso delle dispute con altni teologi inviati da Roma,
Lutero si era portato su posizioni sempre meno compatibili
con quelle della Chiesa cattolica: proprio nel '52.3 ebbe modo di precisare il suo pensiero con tre opere fondamentali:
Alla nabdtti cristiana di nazione tedesca, La cattivitti babilonese della Chiesa e La libertà del cristiano. A suo avviso,
Poiché la Chiesa di Roma aveva tradito il Vangelo, il cristianesimo andava riformato essenzialmente sulla base di
Ire ornar,
Il Ihrso esame I cristiani hanno il diritto e il dovere di esaniberaniente la Bibbia ala non ardi in faprctarla
.4enSa l'aiutord-ell'insegnamerrtu detta Chiesa, m seguendo
soltanto la propria COSCrffird.-E tutte-le verità fel-Q-rosé non
contenute nella Bibbia vanno scartate. Per yuestu Lutero
riconobbe valore solo di due dei sette sacramenti: il battesimo e la commuonr,Secondo lui, irTfatti. erano Wi anici
di cui parlava la Bibbia. Tutti gli altri sacramenti (cresima,
matrimonio, confessione, unzione degli bbeerrnrdine saernitratel
ano gtattrInterliat 4.alla_Chirsa nei corso dei
c'etZi. Allo stesso modo, erano da considtrarst formckli
superstizione il culto dei santi, delle reliquie e delle imma- gini sacre,
I La Mosiffizaziime per sola fede Che cosa «rende giusto» l'uomo
agli occhi drD1-07-Chre «giustifica. la salvezza?
Parte Et a La prima eta moderna
Per Lutero, l'uomo non é libero4é portato.a compimeli male, a ihànò che Din non intervenga decidendo di salvarla.
Sola la fede salva l'uomo dall'inferno, non k sue opere
buone che sono comunque sempre imperfette. e quindi viziate dal peccato. La fede è un dono, una pasta di Dio. Anche se Lutero non volle riconoscerlo, secondo questa concezione la salvezza é di fiuto frutto della prodeslinazionm P, Dia
infatti che ha stabilito, da sempre, il destino di ogni uomo:
coloro che si salveranno e quelli che saranno dannati.
Secondo 11 cattolicesimo, invece, la salvezza di un uomo non
dipende dalla sala fede in Dio; occorrono anche le opere boom.
Al riguardo san Giacomo apostolo è molto chiaro: .La fede
senza le opere è morta», I cattolici pensano dunque che l'uomo sia libero e che perciò possa scegliere se coniportarsi bene
o male.
Il sacerdozio universide Tutti i credenti sono sacerdoti dl se sturi
Secondo Lutero per diventare sacerdoti non serve -il- sacraento dell'ordine, come affermano i cattolici: basta essere
scelti dalla conninftà come pastori, chiamati a organizzare i
riti religiosi. Il sacerdote, qu p.
..
UTEnon è in una condizione
diversa dal laico: i pastori sono uguali a lutti gli altri. cristiani e si possono sposare.
In base dunque a questi tre prindpi Intero non riconobbe
l'autoriM della Gasa: anzi la considerò guidata dal demonio.
Per questo aveva bruciato la bolla del pontefice che lo invitava a ritrattare. Nemmeno un mese dopo questo gesto, il 3
gennaio 1521, la bolla Dern Rornanum Pontificem sancì la
scomunica di lutern,
O La Dieta di Worms
Dopo la scomunica papale, spettava all'autorità laica e
quindi all'imperatore arrestare l'eretico Lutero e consegnarlo a Roma. Tuttavia, se il pontefice aveva accantonalo ogni
cautela. non cosi poteva fare Carlo M al quale non era possibile ignorare il vasto consenso che Lutero aveva raccolto.
Convocato da Carlo V. Lutero giunse a Worms il 16 aprile 1521 e il giorno sccessivo comparve di fronte alla
dieta e all'imperatore; gli venne chiesto se era disposto
a ritrattare ed egli inaspettatamente chiese un giorno di
tempo per riflettere. TI giorno seguente Pronunciò la famosa risposta: .Se non sarò convinto mediante le testimonianze della Scrfltura e chiare motivazioni razionali
- poiché non credo né al papa ne ai concili da sali, essendo evidente che hanno spesso errato -lo sono visito
dalla mia coscienza e prigioniero della parola di Dio a
moLivo dei passi della Sacra Scrittura che ho addotto.
Perciò non posso né voglio ritrattarmi, poiché non sicuro e salutare agire contro la propria coscienza. Dio mi
aiuti. Amen»,
Carlo V concesse a Lutero di allontanarsi, ma rimase deciso
ad agire contro dl lui: non ebbe però il tempo di occuparsi
ulteriormente del problema, poiché le questioni internazionali richiedevano tutta l'attenzione dell'imperatole- in as[enZ2 di Carlo V, nessun nobile tedesco simosse per arrestare Lutero: Federico di Sassonia organizzò addirittura mi falso rapimento per setirane Lutero o avo
stizia imperiale. Il
4 maggio il monaco venne nasco in
s vo nel castello di Wartburg dove sarebbe rimasto nascosto per quasi un anno,
2. Le lotte religiose in Germania
4 Che cosa sostenne Lutero nella dottrina dei due regni? Quali conseguenze sociali ebbe la predicazione di
tutore? • Da quali rivendicazioni venne sostenuta la rivolta dei contadini e come si concluse? • Perché si
costftui la lega di Smalcalda e che cosa determinò?
>0 La dottrina dei due regni
A Wartburg Lutero visse un'intensa stagione di lavoro, in
cui intraprese M traduzione in tedesco della Bibbia. Ma il
peso della sovrumana responsabilità che si era assunto, scegliendo la strada del fr tira c I CI' a I pp 'm vale sue notti erano popolate da incubi e da allucinazioni che
si sommavano ai tormenti causati da vari disturbi fisici.
Intanto nel movimento riformatore le agitazioni sociali si facevano sempre più minacciose: frati e monache abbandonavano i monasteri; le celebrazioni liturgiche venivano semplificate e molti preti cacciati dalle parrocchie; numerosi agitatori spingevano le masse contro le chiese e i conventi, distruggendo le immagini sacre e suscitando la reazione dei principi.
Preoccupato da questa situazione, Lutero decise di abbandonare il suo sicuro rifugio così da contrappone il suo prestigio agli eddlali come definì i predicatori più radicali, che
con la loro opera di «profeti del diavolo» compromettevano
la Riforma
Lutero infatti era convinto che la Riforma poteva avere
successo solo se i principi l'avessero appoggiata. La sua vi
sione t ben espressa nella domini td dueseph_aiesa e Stato - sostenne - sono separati, allo stesso modo in cui la vita interiore é distinta da quella esteriore. Il cristiano interiormente riconosce solo la legge evangelica: t questo il regi% della Chiesa
/vi
cristiano e tenuto a ubbidire all'autorità politica, anch'essa
voluta da Dio per garantire l'ordine nel mondo: é questo il
topo delb Stato. Diversamente l'umanità sarebbe vittima delTh
io enza generata dal peccato.
O La rivolta dei cavalieri e dei contadini
I primi a prendere l'iniziativa furono i cavalieri. La piccola
nobiltà, infatti, vide nella contestazione luterana l'occasione per impadronirsi dei principati ecclesiastici, dando cosi
vita a quel fenomeno noto come sealatizzazinit La rivolta
dei cavalieri si sviluppò tra il ma e il 1523 e fu repressa da
una lega di principi e vescovi.
Anche i contadini interpretarono la libertà cristiana proclamata da Lutero in una prospettiva terrena. Si trattava di una
class
c'ale para cd nnente
taggiata I cui nd'
ni non erano migliorate neanche con la Riforma: nelle regioni infatti in cui la proprietà ecclesiastica era stata abolita,
le decime venivano ora versate ai padroni laici.
Per questo i contadini aderirono ai movimenti riformatori
più estremisti, quelli che sostenevano la necessità di imporre b't I orda di ' o soli terra. e qu t 'g 'ficava m
primo luogo eliminare ogni ingiustizia così da rendere tutti
glia
omini uguali.
Tra i diversi predicatori si distinse Thonas lAintzer 114891525), i cui discorsi infiammarono gli animi in diverse reParte u la prima ed moderna
Un apludio SU rivolta aro leeltadinl M ilsmaiela raffigurala) In
un'boislana w Unii • Mn. cid rii «colo.
plani della Germania. Mantici rifiutava la teoria dei due regni di Lutero e riteneva che ogni cristiano dovesse lottare
queste affermazioni, Lutero non esitò a definire Muntici nil
diavolo in carne e ossa..
L'odio dei contadini esplose nei saccheggi dei castelli, dei
monasteri e delle chiese, nella persecuzione dei nobili e del
clero: una serie di scorrerie che sconvolsero la Germania
per circa un ami , tra 'I 1524 il 1525
L'unico elemento di coesione fu rappresentato da un documento, i Il semi, che riassumevano le rivendicazioni del
movimento. In questo documento la richiesta di scegliere liberamente il parroco si accostava alla tradizionale difesa dei
diritti di caccia e pesca, al rifiuto delle decime e degli hhl'ghi feudali: il tutto sulla base di appropriati rifelimenti
blia
Temendo per l'avvenire della Riforma, Lutero si schierò
contro i contadini, spingendo i nobili a stroncarne la rivolta
con durezza. La nobiltà naturalmente accolse volentieri
questo invito. A Frankenhausen, il IS maggio 1525, gli eserciti
di una lega di principi massacrarono 5000 contadini e non
fu che l'inizio di una repressione che avrebbe fatto circa
100000 vittime. Il 27 maggio Whintzer, dopo aver subito
atroci torture, venne decapitato.
La sconfitta dei contadini sanciva la piena affermazione
dei principi tedeschi, anche rispetto all'imperatore che
aveva completamente abdicato al suo molo di garante dell'ordine. Dai principi dipendeva il futuro della Chiesa protestante.
l
EINSIstt &Mb" alla li
O CM alleate ah Mar l
lNowa babbeo tailmea aal1524 remare mentariatb deeita mare
Ti" ill•biell•a•
treetirmemaam, prelati« mimi. 12111•114M
qua Melma. i ratozmnelaa ~sta ammala.
La piccola nobiltà era schiacciata dalla crescita di
potere della grande nobiltà.
I contadini erano pressali dalle dure serviti] imposte dai signori e
dalla progressiva limitazione dell'uso collettivo delle terre comuni.
Lo scontro tra Lutero e la Chiesa viene letto come 1. ll messaggio religioso di totem viene assodato a una prospetba di
un'occasione per impadronirsi delle Proprietà cambiamento sociale so questa terra: aeare un nuove ordine sodak più giusto ispirato allo legge di Dio.
ecdesiashohe confmcate
La Molla dei cavalieri fu repressa immediabmenta
da un'alkanza tra leudalità laica ed ecdeslaslim.
L'ora dei principi
Soltanto nel 5529 Carlo V potè riprendere a interessarsi
delle questioni tedesche, e lo fece durante una Dieta convocata a Spia. Qui acconsenti al mantenimento del culto
luterano laddove s'era già affermato, ma ne vietò ogni tdimitare diffusione; inoltre, in ogni regione doveva essere
garantita piena libertà per i riti cattolici. Infincipi e le città riformate protestarono an forza un'Ira Maestb dem-nen: da qui lanefinizinne data loro dagli avversari di sprotestanda.
lasnmia successiva Dieta tenutasi ad Papista (ISSO), si cerca di
giungere a un compromesso teologico, condizione per la fine
del contrasto politico. Poiché non era prudente per Lutero recani ad Angusta (in quanto rischiava l'arresto), i luterani
presentarono un documento redatto da Filippo Melantone,
amico e collaboratore di Lutero. Questo documento. però,
non venne approvato. La Confassro augustano, come fu naia-
La rbolta dei contadini tu stroncata duramente da una lega di gin
dpi sostenuti e incoraggiati dallo stesso Suino.
rnato, si articolava in due parti: nella prima veniva descritta
la dottrina luterana in modo moderato, nel tentativo di attenuare gli elementi di novità e di maggior contrasto: nella seconda venivano identificati gli abusi da correggere, tra i
quali il celibato ecclesiastico, i voti religiosi e reuearestia.
Mentre i teologi cattolici ritenevano insufficienti le concessioni del documento, quelli protestanti lo trovarono troppo
conciliante. La Confessio augustana fu rullino tentativo di
riconciliazione tra cattolici e luterania Carlo V prese atto di
questo fallimento e decise di ribadire le posizioni assunte all'epoca della Dieta di Worms, che implicavano l'obbligo da
restituire alla Chiesa i beni che erano stati secolarizzai
Per far fronte alle minacce di Carlo V i principi protestanti
e 11 città imperiali diedero vita alla Lega dl Siiiakalda (1511),
che presto poth giovani dell'alleanza della Francia, dell'In&Alterna e della Danimarca: il protestantesimo era ormai
diventato una grande potenza politica.
La Riforma protestante e llinlet 1l
3. La Riforma in Svizzera
4 Quale esperienza di riforma si ebbe a Zurigo con Zwingli? • Chi erano gli anabattisti? Perché entrarono in
conflitto sia con i cattolici sia con i protestanti? • Per quali aspetti le dottrina di Lutero e quella di Calvino si
differenziano? • Quale concezione del potere politico espresse Calvino?
O La Riforma di Zwindll
La Riforma in Svizzera si diffuse a partire da Zungo con la
pnedicazione di Midi /Muli (1 484-15314 Di Lutern Zwingli
condNideva la polemica nei confronti della Chiesa romana.
la giustificazione per sola fede e dunque la predestinazione.
Non accettava invece la dottrina eucaristica_ Per Zwingl i, infatti, Fescarestla eco un semplice rito in cui si ricordava 'Cima cena, senza la presenza reale di Cristo. Così come non
condivideva N concezione del battesimo che considerava
una semplice cerimonia di Miziazione alla Chiesa e non un
sacramento.
L'aspetto pero più caratteristico della posizione zwingliana
era il patriottismo: Zwingli aveva partecipato come cappellano alle battaglie combattute dagli Svizzeri e aveva assistito ai drammi della guerra. Ora auspicava &e la Svizzera
cessasse di inviare mercenari negli eserciti stranieri e attuasse una politica pacifica nel nome degli ideali cristiani.
Aderendo alla Riforma, nel 1521 Zwingli abbandonò quindi
la carica di parroco e si mise al servizio della città di Zurigo
che gli affidò u compito di riformare la Chiesa locale. I riti
cattolici vennero vietati, i beni ecclesiastici furono secolarizzati in favore di organismi assistenziali municipali, le forme
del culto profondamente rinnovate, abolendo le immagini
sacre e la messa.
In quello stesso anno, infine, nacque un tribunale matrimoniale, con I compito di vigilare sulla moralità pubblica: ai
cittadini venne imposto di prendere parte periodicamente al
culto e ai fidanzati fu vietato di attardarsi nelle strade.
Sul piano politico, la Riforma acquisi l'adesione di Berna, ma i
cantoni cattolici (Lucerna, Uri. Zug, Schwyz e Unterwalden) si
opposero in quanto non intendevano rinunciare ai redditizi arruolamenti
pp c
cma guerra civile,nella
quale i protestanti vennero sconfitti. Lo stesso Zwingli mori
durante la battaglia di Kappel, l'Il ottobre 1531.
Dopo pochi anni la Chiesa riformata di Zurigo confluì nel
calvinismo 0549).
13L'anabattlamo
Zwingl i aveva chiesto al Consiglio cittadino zurighese di in-
trodurre la Riforma. (Mesto atteggiamento di sottomissione
non venne condiviso dagli anabattisti, i cui capi (Konrad
Grebel e Felbc Mantz) volevano invece dar vita a una comunità riformata indipendentemente dall'approvazione dell'autorità civile.
Per gli anabattisti la Chiesa doveva essere ristretta alla limitata cerchia dei veri credenti, di coloro che vivono la propria
fede come autentici santi. In particolare, rifiutavano il battesim infantile: per questo vennero chiamati in modo dispre-
giativo anabaltisti. cid ribartezzatori.
Parte 8 M La prima aia moderna
Il battesimo aveva infatti valore solo se ricevuto da aditiM, in
quanto doveva essere espressione di una piena conversione.
Infine gli anabattisti rifiutavano assolutamente la violenza.
Chi non accialava la loro dottrina era semplicemente allontanato.
Apparentemente innocui, gli anabattisti costituivano perii
una grave minaccia politica: rifiutavano il servizio militare e
vietavano ai loro fedeli di accedere a qualunque carica pubblica.
Inoltre, proclamavano la piena libertà religiosa e quindi sostenevano la tolleranza.
Il Consiglio cittadino di Zurigo cominciò presto a perseguitarli e a condannarli a morte per annegamento. Coloro che si
rifugiarono in Germania furono repressi da luterani e cattolici, per una voi ta d'accord o.
Un caso clamoroso fu quello del Rapo a Minstee: nel 1534, in
questa cittadina tedesca della Westfalia, gli anabattisti tentarono di dar vita a una comunità di eletti in cui la proprietà
privata era abolita, il denaro mantenuto solo per il commercio esterno, il lavoro rigidamente diviso e introdotta la poligamia. Cinta d'assedio dagli eserciti di una lega di principi,
dopo sedici mesi la città verme espugnata e i suoi abitanti
massacrati.
L'anabattismo riuscì comunque a sopravvivere grazie a Me.
no Simons (1999-1561), da cui deriva il nome illefiftellati dei
suoi seguaci. Simmons infatti ripudiò ogni estrunismo e
riorganizzò le comunità che ripresero a svilupparsi.
O La Riforma di Calvino
n francese Jean Cavia i 509-1564), LI cui nome viene italianiziato in Calvino,nel 1536 diede alle stampe la sua opera fondamentale, Istituzione della reIrrpone crEstzana, che avrebbe progressivamente anicchito nelle successive edizioni, fino a
quella finale del 1559. Si tratta della più completa e chiara
esposizione della teologia protesimi..
Calvino condivideva di Lutero la giustificazione per sola fede
rad'caliz
Item d II predestfitarione, secondo cui
soltanto coloro che erano stati scelti da Dio, gli eletti, potevano salvarsi. Sosteneva infatti che il ben operare, inteso come agire virtuoso che si
T
el aver
segno
della predestinazione tli Dio. Da qui la valorizzazione della
professione e del successo ecenonice.
Per quanto riguarda il rapporto con l'autorità politica. Calvino riteneva che il cristiano non potesse obbedire al sovrano
quando la sua legge sci vieti di obbedire a Dio.. n cristiano
cra cosi chiamato a una missione non solo spirituale, ma anche politica.
Per quanto riguarda i sacramenti, Calvino considerava validi solo il battesimo e I Leticareslia. Nei confronti di quest'ul-
4
La diffusione del calvinismo
La canina indica l'espansione del calvinismo in Europa e da qui verso le colonie d'A
4. La dotbna cabansta si affermo
in scose per opera di l Peti% e assunse
nome 41.presbrrenanesimo. per
ddefenziarsi dalla Chiesa angl icana
3. La Chiesa anglsana accolse
le concezioni teologiche di salvino,
mantenendo un ordinamento fondare
411a gerarchiadei vesoon tipico della
chiesa di Roma
al SIVIlitO dei n'Agiati europei.
2. Nei Paesi Baie sono il dominio
asburgieo il calvinismo si dimise
nonostante la repressione molale
ddl irnperanse per mantenere questi
terrdon legati alla lede "ridica
I. sinev
india Urti prima
cumunrtà calsnrsta
che divenne
modello per muele
alte comusta
rrlonmare
4. In Francia si
instaurarono
6. In italia non s fu
numerose
comunità
calsnine, i cui
Cedei ppero
il nome di
augonatti.
e nusorono
a sopravovere
e a diffondersi
anche dopo la
repressione
imposta dal re
a partire dal 1934
lima, però, assunse una posizione intermedia tra quella di
Zwingli e quella di Lutero.
Calvino infatti riteneva che attraverso il pane e il vino eu cartstico si realizzasse un'effettiva comunione spirituale con
Cristo, ma non ne ammetteva la presenza reale sotto la
specie del pane e del vino.
o
una vera diffusione
del caivinsma Qui
la religiOne di
Cde no diede luogo
a sporadici gruppi
collegat a Ginevra e
influenzò la (Illesa
valdese presence
tella zona rordoccidentale
adatto a salvaguardare l'autonomia della città di fronte alle
mire del duca di Savoia.
A questo punito, Calvin° poté agire senza ostacoli: espulse
tutti i dissidenti e fece approvare dal consiglio cittadino le
Ordinanze esdesiaidie, nelle quali veniva delineata l'organizzazione della Chiesa di Ginevra secondo la vocazione di
ognuno.
L'organizzazione della Chiesa di Ginevra
Costretto a spostarsi frequentemente per sfuggire alle persecuzioni. nel luglio del l53 Calvino passò per Ginevra, dove intendeva fermarsi solo per una notte.
Nel 1534, respinta una tentata invasione del duca dì Savoia.
Ginevra aveva aderito alla Riforma. Gughelmo Farel, pioniere della Riforma ginevrina, approfittò della presenza di Calvino in città per chiedergli di aiutarlo. Fu rosi che Calvino
divenne pastore e predicatore della Chiesa ginevrina.
Nel 1537 Calvino scrisse un catechismo in lingua francese,
cui allegò una professione di fede che rulli i cittadini di Ginevra erano «tenuti a seguire sotto giuramento.. Pala resilio.
infischia, l e elezioni del 1538 assegnarono l a maggioranza ai
suoi avversarie Calvino fu cospetto ad abbandonare la città.
Nel 1541 i gin evrini lo richiamarono, ritenendolo l'uomo più
o La diffusione del calvinismo
Con Calvino ci troviamo di fronte a una secondo generazione di riformatori, a una seconda fase nella diffusione della Riforma. Non solo Calvino era multo più giovane di Lutero e Zwingli, ma ebbe modo di tener conto dei limiti delle loro esperienze: la sua teologia era più sistematica e la
sua Chiesa più salda.
Con lui la Riforma riprese slancio, mentre il cattolicesimo
riorganizzava le sue fila e il luteranesimo si rinchiudeva.
nell'immobilismo delle Chiese regionali, rigidamente sot-i
toposte all'autorità secolare.
La dottrina e l'attivismo sono quindi le ragioni del space,
so del calvinismo che si diffuse, nel volgere di pochi decenni, in Francia, in Germania, nei Paesi Bassi, in Senza,
in Polonia e in Ungheria.
La Riforma protestant6
4. La diffusione della Riforma
Quali motivi spinsero Enrico VIII a separarsi dalla Chiesa di Roma? • Quale atto sancì questa separazione?
• Perché questa decisione fu generalmente bene accolta in Inghilterra? • Quale diffusione geografica ebbero in
Europa le confessioni protestanti?
Y.
La Riforma nell'Europa del Nord
La Riforma luterana si diffuse rapidamente in tutta l'Europa
del Nord, in genere
per la volontà dei monarchi di impossessarsi dei beni ecclesiastici, che non per la fervida attività dei predicatorL Dove incontrò resistenze fu per motivi
legati al mantenimento dell'identità nazionale, come in Irlanda. Ma il caso più clamoroso fu quello inglese.
In Inghilterra Endrarall (1509-1547) dapprima promosse una riforma della Chiesa ispirata alle concezioni dell'Umanesimo
aistiano. Questa riforma, volta per lo piú a colpire gli abusi
del clero, fu attuata in accordo con l'autorità romana, In
quell'epoca Enrico VIII compose uno scritto polemico contro
Lutero, ottenendo da Leone X il titolo di defensor Mei. Questa
situazione mutò nel 1527 quando il monarca richiese l'annullamento del suo matrimonio con Caterlaart~azia di Carlo V, per sposane Jona B~.atenna infatti nonaveva
dato un erede masRffifi-ma solo un'unica figlia, Maria. La richieistfi -annullar:tanto si basava sui tatto chell m. rrimonio tra Enrico e Cm-ernia era stato reso possibile da una dispensa di Giulio 11, in quanto Caterina era stata la cognata
di Enrico, avendone sposato il fratello Arturo poi deceduto.
E questo - sosteneva ora Enrico - aveva violato la legge divina che impediva il matiimonio tra fratelli e sorelle (secondo il diritto canonico dell'epoca, sposando suo fratello Arta ro, Caterina era dive tata, di fatto, sua sorella).
alleata ClementeVII, he certo non avrebbe voluto perdere un
alleato-Cosi inidortante, non piatEvb-peraz ignorart lanzuteste
dreaterma-e drsuo nipote:I-Imperatore Carlo V. Non era miro= di SUE per lui anmdlare questo matrimonio come avrebbe di
certo fatto in altre circostanze. Di fronte alle esitazioni di Clemente VII. Enrico VIE impose al clero di riconoscerlo come
«protettore e capo supremo della Chiesa di Inghilterra., con la
limitazione espressa dalla clausola wer quanto la legge di Dio
lo consente. (1531). Inoltre l'anno seguente fece proclamare
nullo il matrimonio con Caterina tingono. Infine, reagì alla
minaccia di scomunica del papa con l'Atto cisupremazia 0534),
COn annate il Parlamento Io riconosceva cometunico e supremo capo della Chiesa di Ingbiltermat
—
John FigellehrveseoVo di Rochester, e Tommaso Moro vennero
giustiziati insieme a tutti coloro che si rifiutarono di riconoscere il nuovo ordinamento. Da questo momento, la più sanguinazia ferocia fu riservata a tutti gli oppositori del regime.
Enrico VIII, d'altronde, sapeva che la sua politica poteva contare su un diffuso consenso nel Paese: infatti la vendita delle
terre requisite alla Chiesa costituiva un'occasione di profitto
perl'aristocrazia, per i piccoli proprietari e per i mercanti.
Sul piano teologico, la Chiesa anglicana si mantenne sostanzialmente fedele al cattolicesimo. La svolta avvenne
durante il regno di Separa« VI (1547-1553) quando con il
Parte VII La prima età moderna
nuovo testo liturgico, il ara* ef marmo prayer (1349), venne
introdotta la teologia calvinista.
La Chiesa anglicana si presentava cosi come un ibrido di
diverse concezioni teologiche, nel quale la teologia calvinista conviveva con un orranamento ephrepainta, fondato sulla
gerarchia dei vescovi, tipico della Chiesa romana,
Una minoranza di circa duemila ecclesiastici, che andò a
formare la tendenza puritana. non condivise questa scelta e
di conseguenza venne espulsa dalla Chiesa anglicana, I ps
Mani, termine che designa i calvi nisti inglesi, erano infatti
favorevoli a un ordinamento presbiteriano, a una Chiesa cine
guidata dagli anziani, i presbiieri, eletti dai fedeli.
O Le Riforma nell'Europa centrale
N Paesi I3 sel, 'I M m ,'d'ff se
provvedimenti assunti di C I V p ' p re al
questo territorio direttamente sottoposto alla sua autorità, il
rispetto della fede cattolica. Ma le dure persecuzioni, cui
vennero sottoposti i luterani e gli anaballisti, non riuutuno comunque a sradicare l'eresia.
I
degli anni
Trenta del XVI secolo, della sostanziale tolleranza di Francesco L ti suo atteggiamento venne profondamente modificato quando si rese conto che gli umetti erano pronti alla
difesa intransigente della fede anche contro l'autorità dello
Stato, cori come aveva insegnato Calvino. A partire dal
ma, Francesco I predispose dunque una severa politica di
persecuzione del protestantesimo, Nonostante ciò, il calvinismo continuò a diffondersi e, alla metà del secolo, gli
ugonotti erano circa un quinto della popolazione.
La Riforma nell'Europa orientale
In Rossi; Alberto di Hohenzollern impose alPaese la fede Iuterana.Nel resto dell'Europa orientaleauttavia,l'assenza di farti
monarchie impedì l'identificazione tra fede religiosa e autorità
statali. Non si verificò quindi l'imposizione della Riforma da
parte dei sovrani come nell'Europa del Nord. Luterani e calvinistiiinirono quindi col convivere in questarea con tutte quelle minoranze religiose che, perseguitate nei loro Paesi, trovavano nell'Europa orientalel'unicopossibile rifugio.
La Riforma nell'Europa del Sud
La Spagna, forgiata a un intransigente cattolicesimo dalla
guerra secolare contro gli Arabi, non costituì un terreno favorevole alla diffusione del protestantesimo.
Anche in Naia il protestantesimo non riuscì ad affermarsi.
gMlglg
ma ed eucanSia.
Battesimoed eucarestia.
Nessuno i samenb
hanno solo. Battimani() ricevuto da aduth
aa
un valore commemorativo o pedagogico nei confronti degli anim
pi semplia.
Cristo presente ma solo
nel momento della «cena
del Signore. (consustatuf azione).
Iene celebrata nella cena del
Signore. come
m semplice ricordo
del sacrifido di Casista.
Viene celebrata nella cena
del 9gnore. come semplice ricordo del sacrifico di
Cristo.
si nega la presenza reale
di Cristo nel pane e nel
Inno; .semplice comu
ne spirituale
credente deve essere
sempre fedele allo Stato,
indipendentemente dalla
fede del pfindpe.
Nello Stato devono vivere solo cre-
Il credente rifiuta il servizio
militare e le cariche pubblf
che.
Nella Stato devono vivere
solo cedenti Se lo Stato
non crishano. ilcredente
deve opporsi e ribellarsi.
La chiesa, costituita su base
nazionale, si affida allo
Stato per difendersi
La Chiesa e lo Stato procedono di
comune accordo.
La Chiesa costituita dalla oomuniti dei cederai (i sani/
é totalmente autonoma dalbStato.
Lo Stato si adegua elle
disposidoni della Chiesa.
é
I Disegni wrtirlm enbeattelke Dirigo VIII nomine prap.1. •
Edvircie VI usa ~Io si trono. tlienia 1112•11a.
re
ione gerarchica imperniata sui vesoavi:
aia, cioè il complesso dei vescovi, svolge
una funzione primaria nella struttura della Chiesa
Tuttavia, per circa un ventennio la Riforma poté godere
delle incertezze e delle debolezze dei suoi avversari; da un
lato per la scarsa determinazione con cui i vari governi della Penisola perseguitavano le nuove eresie, non ignorando i
vantaggi che ne potevano derivare; dall'altro, la richiesta
dell'imperatore di un concilio impediva che la repressione si
scatenasse con determinazione. Ciò rese possibile il diffondersi del movimento evangelico, caratterizzato dalla speranza
dì poter modificare dall'interno la Chiesa cattolica.
I circoli più importanti dell'evangelismo italiano si raccolsero a Roma attorno alla figura del cardinale GaspareContaliai. Gli evangelici finirono poi travolti negli anni Quaranta
del XVI secolo dalle severe misure repressive assunte dal
papato per fronteggiare la diffusione del protestantesimo.
Con la diffusione delle Chiese protestanti l'unità dell'Occidente nella fede cattolica era tramontata defmitivamente
Era venuto così meno uno dei cardini della civiltà. medievale, la respublica christiana, che costituiva il fondamento
dell'unita dell'impero. Si rafforzarono invece le monarchie
nazionali, mentre iniziava un'epoca caratterizzata dalli.tollerava e dalle guerre M ragione.
Organizzazione in cui ciascuna chiesa locak
data dagli .anziani. o presblten, NEW direttamente dai fedeli. 4G organismi superiori a quesla ANtura di base sono; il presbiterio, che B il consiglio
composto dagli anfani delle varie comunit; il sinodo, composto dai delegati dei diversi presbilet,
assemblea generale, che 2 l'organo supremo
rano d'Inghd¢na é il capo della Chiesa naziole anglicana
o di Canterbury e la più alta carica salesiaslica.
Viene mantenuta una struttura gerarchia] ePscoPele. come quella della Chiesa cattolica
Ira
Rffieffniento alla Sane Saldare in cui sono °ameno-
ti tutti gli articoli di fede necessai ella salvezza.
La Bibbia viene tradotta in inglese che diventa
anche la lingua liturgka.
Si afferma la giustificazione persole fede e h Predestinazione.
I sacramenti riconoscid sono due; il battesimo e
reucaresha.
Cessa il culto dei santi.
La Riforma protestante
nAz, ( P ,t)( - ?J 'b
,c",
dir
1. La Riforma cattolica
4 Quali istanze di rinnovamento spirituale erano presenti nella Chiesa? • Quali nuovi ordini religiosi sorsero?
• Quali futuri santi operarono per la Riforma cattolica? • Quali erano le caratteristiche della Compagnia
di Gesù?
o La Riforma cattolica
La Riforma protestante avevalu fertu al cattolicesimo un
durissimo colpo. Occorsero quindi diversi anni prima che la
Chiesa cattolica si riprendesse. Già da tempo, tuttavia, erano presenti elementi di rbooramento spirituale, come il movimento detto della riforma personale, formato da gruppi di
laici e di sacerdoti impegnati nella santificazione personale
e in opere di assistenza e carità, Nel contempo erano sorti
nuovi ordini religiosi, come i Teatini, i Sornaschi, i Bamahitiie i Frati Minori Cappuccini.
A queste esperienze se ne aggiunsero presto altre come la
rif rma d I Carta I
p
d'
ta Teresa d'Arda e di san
Giovanni della Croce, il movimento evangelico del cardinale Gaspare Contarini e soprattutto la Compagnia di Gesù di
sant'Ignazio di Loyola.
Si tratta della cosiddetta Vibra cattolka, che precedette e
accompagnò la Conburilonna: la reazione della Chiesa cattolica al protestantesimo che ebbe d suo culmine nel Concilio
di Trento.
o La Compagnia di Gesù
Strumento prezioso della Controriforma fu la Compagnia di
Gesù, fondata nel 1534 dallo spagnolo 'pada di Loyob 049115561, le cui principali caratteristiche sono;
`,.• l'obbedienza al papa, un voto speciale che si aggiunge ai
voti ordinari (povertà, castità, obbedienza);
la Ionnazione otale, che prevede un lungo periodo di
studi di ben diciassette anni (fatto assai raro tra i religiosi
dell'epoca);
▪ 1•90•0111•11 (la prosecuzione dell'opera degli apostoli
nella diffusione della fede) con la disponibilità a intraprendere l'attività '
la - q al p
dI
mondo.
Il nuovo ordine si presentava dunque come una compagnia
di uomini scelti a disposizione del papa, pronti a divenire
missionari, insegnanti, confessori nelle corti oppure dotti
polemisti contro i protestanti.
A partire dalla fine degli anni Cinquanta del XVI secolo,
però, le iniziative nell'ordine si concentrarono soprattutto
nel campo dell'Istruzione. Era questo un settore strategico
infatti, per mezzo dell'istruzione, i Gesuiti miravano a controllare la formazione della classe dirigente casi da orientarla in senso cattolico.
I risultati non si fecero attendere. Alla morte del suo fondatore (1556) l'ordine contava già più di mille membri, organizzati in dodici province; i collegi erano una ottantina e
molti Gesuiti insegnavano nelle più importanti miversiL1 del
tempo.
Parla B E La prima età moderna
La lunga attesa del concilio
L'esplosione del protestantesimo colse impreparati i vertici della Chiesa cattolica. I papi di quel periodo - Leone X
(1513-1521) e Clemente VII (1523-1530), entrambi appartenenti alla famiglia de' Medici - erano troppo occupati
dalle vicende politiche per comprendere la gravità della
situazione. Il pontificato dell'olandese Adriano N aveva
15231E
" sti fed l' I I-t f•P
CeSiMO, in particolare l'imperatore Carlo V, a sollecitare misure straordinarie, come ad esempio un concilio.
Nella Chiesa cattolica, tuttavia, prevaleva il timore che un
concilio potesse minare l'autorità papale ridando Nato al
conciliarismo (la teoria secondo cui il concilio esprime la
massima autorità della Chiesa, superiore a quella dello stesso papa).
Del resto anche per i protestanti un concilio era fonte di
preoccupazione, per le concessioni che avrebbero dovuto
fare ai cattolici.
Quando divenne papa il cardinale Alessandro Farnese, che
assunse il nome di Paola III (1534-1549), sembrò che le pressioni imperiali avessero successo. Non si trattava di un cardinale austero e moralista, bensì di un politico spregiudicato, ben conscio però dell'urgenza di una riforma all'interno
della Chiesa. Paolo M costituì una commissione clic indicò i
temi sui quali il concilio avrebbe dovuto esprimersi: la precisazione delle verità di fede c il rinnovamento dell'organizzazione della Chiesa.
• Stampa ~PII nenie chi! righ~ un dalla aiput• rcleon.fniqumb
all'epoca da 0.••••••• leslogl geoult1 e protestanti.
2. II Concilio di Trento
.4 Perché il concilio si svolse e Trento? Quanto durò? • Quali papi si succedettero durante il Concilio di Trento?
• Quali strumenti utilizzò le Chiesa per reprimere le eresie? • Quali decreti vennero approvati dal Concilio
di Trento?
iiLo svolgimento del concilio (1545-63)
Tra l'elezione di Paolo III e la convocazione del concilio
passarono undici anni, quasi trenta da quando Lutero aveva
iniziato a predicare. Ma la stessa scelta del luogo aveva rinn
ireile
Ungh tra ' . all f
eh'
ché si trovava a metà strada tra Roma e la Germania.
Il concilio si apri il 13 dicembre meS, alla presenza di circa
30 vescovi (su 500 che avevano titolo per parteciparvi]. Una
prima fase si concluse nel 1549, dopo che i lavori si erano
trasferiti a Bologna per un'epidemia scoppiata a Trento.
i] concilio prese aTrento ne11551 sono à papato diQuiell1(15501555). Alcuni rapprenntenti protestanti fecero una breve apparima abbandonartelo i lavori quando le loro richieste Veliner0
respinisiublocco.Nel i.55z ci fil una nuova sospensione
Sotto Paolo IV (1555-1559) il concino non fu pie' convocato: il
nuovo papa lo riteneva uno strumento troppo lento e poco effcace. Sotto il suo pontificato l'inquisizione fu atlivissima, si
moltiplicarono i processi, venne pubblicato lio•cedeiliripreiliti
PoS9). Si trattava di un elenco di opere olmi venivano vietati la
vendita e il ponnso: in quell'elenco, continuamente aggiornato, finirono testi eretici ma anche libri ritenuti. indecenti_
Il concilio ebbe la sua ultima sessione a padre dal 1562, regnante Pio IV 11559-1565i la bolla Benedirne Deus del 4 dicernie iséb convalidò tutti i decreti approvali durante i lavori
e concluse il concilio. En durato in tutto adotto ami. I piovvedimeni del Condlio di Trento possono essere così niggruppad:
• decreti dotti-inali, relativi alle verità religiose:
• decreti di riforma, relativi all'organizzazione della Chiesa e del clero.
contrapposizione alla domina del sacerdozio universale: [osi
' ' ' end za la validità dell'emerse; in quanto
co
in essa vi é realmente la presenza del colpo e del sangue di
Cristo sotto le specie del pane e del vino ltransustiumiazionei
0I decreti dl riforma
L'approvazione dei decreti di riforma fu particolarmente
travagliata: le misure disciplinari colpivano infatti gli interessi soprattutto dei vescovi, ovvero degli stessi padri conciliari.
• Venne imposto per i vescovi e Per i parroci l'obbligo die
.
gn' or
salo, come sappiamo, mon prelati si limitavano a percepile le rendite derivanti dai benefici ecclesiast, senza
curarsi dei compiti spirituali). In particolare, poi, i vescovi vennero esortati a visitare annualmente le pornechic delle loro diocesi. coti da vigilare sulla fedeltà delle
comunità cristiane alla Chiesa cattolica.
e Si stabili di istituire un seminino in ogni diocesi, dove i
futini sacerdoti avrebbero dovuto formarsi ponendo fine
alla confusione teologica.
• Fu costituita una commissione che redasse il Canin°
rimano (1565) contenente in forma semplice e chiara la
dottrina cattolica.
• Si decise di murali/1am b sta religiosa ribadendo la condanna della Chiesa per quei fenomeni di malcostume
che erano motivo di scandalo come la convivenza del
clero con donne e la compravendita di beni spirituali.
o I decreti dottrinali
Nella redazione dei decreti, soprattutto di quelli riguardanti
la dottrina, il concilio volle riaffermare integralmente tutte
le verità di fede che erano state contestate dalle nuove dotane.
• 1111bero manie della Bibbia venne dichiarato illegittimo,
in quanto Dio aveva assegnato alla Chiesa il compito
della corretta interpretazione delle Sacre Scritture. Così
come venne confermata la validità delle indulgenze, del
culto dei santi, delle reliquie e delle immagini sacre.
• La detbina delle ciusehrepoes per sola fede venne respinta: accanto alla fede venne infatti ribadita la necessità
delle opere buone. Onesto perché, si precisò, il peccato
originale non aveva affatto dintorno il libero arbitrio
dell'uomo, lo aveva solo indebolito.
• Si ribadì il valore di tutti e sette i sacramenti (battesimo. eiseerestb, cresimo, matrimonio, confessione, unzione degli infermi
ondine menden/e), da non intendersi come meri simboli. ma
conte effettivi strumenti di grazia. Tra' crema ti s nolineò in particolar modo l'importanza dell'ordine sicerdobile, in
parte a i La prima era moderne
• Una inekateeM temilo di Traete, dipinto • 'mele minata MI ~le)
Io*, Marne del LOIllelb. 111 dipinte rappresenta ina delle ellsnle Mutati d1
Cartello. la noi del M MOS MIO, pese 1d svelale nelle navate calata. MI
INDEX
LIBRORV M P R OHIBITORVM,
cumRegulis
Dio concede la Grazia al Solo Dio e in grado c5 saliere il
credente, che coopera credente concedendogli la
mediante le opere buone. Graziai k opere non influiscono in alcun modo sulla sakrezza che dipende mduseamente dalla fede.
nonkotos per Patrns Trirlentina Sysorlo
deleekos, eudoritarc Santliss.
D.N.Pii MI, Pont. Max.
compro barus.
ontano e
g
contenuto nella Bibbia.
ma anche nei decreti della Chiesa. !interpretazione della Sacra Soittura é
riservata ella Chiesa.
DD si nvdge al vedente per
meno della Bibbia. Il credente
può interprebda da solo, senza
raiuto della Chiesa. f ~Onta
la pretesa della (Illesa di detenere il monopolio delVinterpretazione delle Sacre Sordine
Il pecato originale non ha
compromesso del tutto la
natura umana. l'ha soltanto indebolita Cuomo mantiene il libero arbioio.
Il peccato originale ha cancel- I
lato ogni travia di bene nelNome (uomo non ha il libero arbitrio, t servo del male
sacramenti sono grument efficaci di salvesa
esano M numero di sette.
ramele sono al massimo
eucarestia e battesimo
'Secondo alcuni dormiate& essi
hanno solo unvalme simbalko.
E O M A E.
due;
ApudPaulum Manch" Afdi F.
M D Infili.
MI SE D IBVS 'Ora I kONANI•
Fg,
o
di fede sono contenute nella Scimmia e nella trattone ape- I) Il libero rame della Bibbia é
stolica tramandata dalla Chiesa, che ha il compito di interpretare zar- 2) La dottrina dille indulgenze, il cultoti e delle immagini soni
validi.
rettamente le Scritture e insegnare la Verità.
Le buone opere sono necessarie per ottenere la salvezza.
Viene respinta la domina della giustificazione per sola fede.
Tetti nette sacramenti conferiti nella Chiesa cattolica sono strumenti Si itafterma la validità di tutti e sette i sacramenti.
della Grazia, istituiti da Gesù Cristo.
Si riafferma il Magistero ecclesiastico e il compito, affidate ai sacardot
di predicare la Parola di Dio e di amministrare i Sacramenti ai fedeli.
La Chiesa t una istituzione divina.
nc,-,trintross.
edere nelle località in cui
Evitare che i prelati potessero limitarsi a percepire le rendile 4rivan
dai benefici ecclesiastici, senza curarsi dei compiti spirituali.
Obbligo per i vescovi di visitare annualmente le parrocchie della loro
diocesi.
Vigilare sulla fedeltà e la moralità del parroci e delle comunità parrai
chiali.
Obbfigo per i vescovi e
sono sten assegnati
di
Ione di un seminario per ogni diocesi.
Porre fine alla confusione teologica e formare alla vera dottrina i Iter
ri sacerdoti.
ce i fondamenti della doarina atto
Costituzione di una commissione che avrebbe redatto il Catechismo Esporre in modo chiaro e semplisia
i ere .
dile
dall
ca.
anche
per
romano.
Condanna di forme di vita scandalose del dere.
oralizzare la vita religiosa. soprattutto la simonia e la convivenza d
clnc delle d.
Meroo
La Riforma cattolica e la Contrar- dorma 1111 UnIbl
3. La Chiesa nell'età della Controriforma
Quali aspetti caratterizzarono la Chiesa post-tridentina? • In oh modo agirono i missionari verso
le popolar oni locali? • Quale fu l'influenza della Chiesa sulla cultura? • Perché con la Controriforma
si aprì un fase definita «dell'intolleranza»?
(ILa Chiesa dopo Trenta
• Concilio di Trento ricondusse la Chiesa al suo principale
compito: la cura 411
e Tuttavia l'influenza politica della Chiesa, anche se ridimensionata dalla Riforma protestante. restò molto forte.
In questa prospettiva, la caratteristica principale della Chiesa post-tridentina fu la progressiva affermazione della ml'
magi dd papato. Questo accentramento era funzionale:
• all'esigenza di affrontare il protestantesimo;
▪ a quella di piegare le resistenze all'attuazione dei decreti
conciliati, opposte dagli ecclesiastici, interessati al mantenimento dei privilegi, e dagli Stati.
Questa riorganizzazione autoritaria, però, contraddisse il
ruolo del vescovo, esaltato dal concilio. Inoltre, stringendosi attorno al papa e alla gerarchia, la Chiesa della Controriforma assunse l'aspetto di una cilladeso associala, diffidente
verso ogni forma di innovazione.
Ciò fu particolarmente evidente nel campo della cultura: infatti, dopo essere stata per secoli k massima promotrice dello
sviluppo culturale e artistico, la Chiesa assunse un atteggiamento di severa censura nei confronti degli intellettuali, Il
caso più drammatico in questo senso fu la condanna del set[antenne Gaika Giaci (1564-I 642} che fu obbligato ad abiurare 122 giugno 1633) la teoria copemicana. La condanna del
più celebre scienziato cattolico era un segno dell'intransigenza con la quale l'Inquisizione romana intendeva svolgere la
propria funzione: in questo senso rappresentava un messaggio intimidatorio, preoccupante per tutti gli intellettuali.
1:1 L'attuazione del concilio
Pur tra molte contraddizioni papato e vescovi si impegnamno nell'attuazione del concilio, In quest'opera, però, si distinsero soprattutto gli ordini religiosi che in molte aree si
sostituirono al clero locale nella cura delle anime. Furono
infatti necessari molti anni prima che dai seminali uscisse
un clero adeguatamente preparato,
Nel frattempo, l'Inquisizione venne potenziata e trasformata
nella Sada Raduna Inquisizione (154.2). chiamata poi, con una
successiva riforma del la Sante Uffilio.
Il primo importante provvedimento di attuazione dei decreti consiliari fu la PIOSSie Met fildeatiba, emanata da Pio IV nel
1564: era una sintetica professione di fede del cattolicesimo
e venne imposta a tutti i vescovi e ai parroci.
Il papa successivo, Pia V (1566-1572), un domenicano intransigente a scetico, si impegnò in primo luogo nella riforma della corte pontificia: ne limitò le spese e colpi gli abusi della Curia. Inoltre, prosegui nell'opera di divulgazione
della dottrina cattolica in forma semplice c chiara attraverso la pubblicazione del Catechismo romano (1566) e del
Par48M La prima Ma moderna
Messale. Infine, diede grande impulso all'azione dellInquisizione e promosse, con spirito da crociato, la repressione
dei protestanti e la costituzione di una lega contro i Turchi
che vennero sconfitti nella significativa, ma non decisiva,
battaglia di Leparte, (1571).
Gregario XIII (1572-1585), seppur con maggiore moderazione,
prosegui l'azione di Pio V; approvò In statuto dell'oratorio di
Filippo Neri e nel 15$32 promosse la rikrina dd calendario.
Tra i molti che seppero incarnare con zelo e dedizione l'ideale dell'uomo di fede delineato dal concilio, si distinse Cada
Sonante, arcivescovo di Milano (1560-1584).
Lo slancio missionario
I missionari si avventurarono sulle nuove rotte aperte dalle
grandi scoperte geografiche e la conquista di nuove popolazioni al cattolicesimo venne vissuta come contrappeso alla
Riforma protestante.
Oltre alle mete tradizionali delle missioni - Europa orientale. Africa settentrionale e Medio Oriente - cominciarono
viaggi verso l'America Latina, il Canada, le colonie portoghesi in Africa e in India, la Cina e il Giappone. Si avviò anche un'azione di riconquista verso limava Sanata.
Specie nelle colonie spagnole e portoghesi i missionari. decisi
a rispettare la libertà e gli usi degli indigeni, dovettero battersi
contro gli interessi coloniali. Infatti, mentre parte dei missionari dava voce alle ragioni delle popolazioni oppresse, altri ritenevano che la conquista e l dominio militare fossero la condizione necessaria perla conversione delle nuovcpopulazioni,
La preparazione dei missionari si fece sempre più accurata:
pred- .. t - t di.
I lingu dell •
d tinati; ciò consenti la redazione di libri di preghiera e di catechismi nelle lingue indigene e l'adattamento della predicaLione ai costumi e alla culture locali.
Infine. nel 1622, Gregorio XV Istituì la congregazione cardinalizia De propaganda Me, al fine di coordinare le varie iniziative missionarie.
o I missionari gesuiti
Protagonisti di questo slancio missionario furono sia i tradizionali ordini (Francescani. Domenicani, Carmelitani, Agostiniani), sia quelli di più recente costituzione. Tra questi
merita d'essere ricordata la Compagnia d Geste, che si distinse
per l'opera innovativa di %muco Sande nell'Estremo Oriente e di neo Cadde in Germania.
Ai missionari gesuiti va poi attribuita una delle più coraggiose iniziative di evangelizzazionm la fondazione delle Taccianes soprattutto in Paraguay, ma anche in alcune zone dell'Argentina, dell'Uruguay, della Bolivia e del Brasile.
In queste aree, i missionari tentarono di superate i gravi limiimposti alla loro opera di evangelizzazione dal fatto che il
cattolicesimo era la religione dei colonizzatori, che sottoponevano gli indigeni a uno sfruttamento cosi brutale da indurli a vivere nella foresta.
In aperto contrasto con chi vessava gli Indios, i Gesuiti fondarono dei villagt (il primo nel 1620) nei quali gli indigeni, liberati dalle servitù verso i colonizzatori, esercitavano liberamente un mestiere e coltivavano i campi.
Le reducciones erano delle comunità rigidamente organizzate
da un regolamento che indicava l'orario di lavoro, il tempo libero e quello da dedicare alla preghiera; ogni famiglia coltivava un appezzamento di terreno da cui traeva le risorse per
soddisfare i propri bisogni: era altresi tenuta a impegnarsi
nella coltivazione delle terre comuni, amtivemo cui si faceva
fronte alle spese pubbliche.
L'amministrazione sia spirituale che economica delle comuni era controllata dm Gesuiti.
L'iniziativa ebbe rapidamente successo; nel corso del secolo
si fondarono decine di villaggi, con una popolazione complessiva di circa 1S0000 indigeni. Nel Wall sto*, Però, i colonizzatori approfittarono della momentanea soppressione
della Compagnia di Gesti per impadronirsi di questi fiorenti
villaggi. Venne cosi soffocata una delle esperienze Più originali di evangelizzazione.
131 L età dell intolleranza
La Cancorifonna avviò un'epoca caratterizzata dall'acuirsi
della confliqualilil cedessionak, sia a livello internazionale cioè In Stati cattolici e protestanti - sia nell'ambito delle
Parte e a La prima ala moderna
singole nazioni. Quest'epoca culminò nella guerra dei Trenran(16111-411).
L'intolleranza. dunque, fu un fenomeno europeo e non una
peculiarità del mondo cattolico. Con l'obiettivo di affermare
la propria autorità, le Chiese fecero sistematicamente ricorso
agli strumenti coercitivi del potere statale. A proposti() degli
Stati cattolici, Io storico Giacomo Martina ricorda; «La frequenza settimanale alla messa e l'osservanza del precetto pasquale erano rigidamente controllate dai parroci, che conoscevano e seguivano di persona il loro gregge. A Pasqua i fedeli dovevano consegnare al partono, all'atto della comunione da lui ricevuta, le schede distribuite durante la Quaresima:
un attento controllo permetteva di individuare gli inadempienti, che
che,
erano denunziati pubblicamente e, in caso di ulteriore negligenza, sottomessi al giudizio del vescovo, che poteva infliggere loro pene spirituali e materiali, divieto di fidanzamenti, di matrimoni. di esercitare l'ufficio di padrino.
In caso estremo si arrivava all'interdetto, alla scomunica e al
Tutto eh) era possibile soprattutto grazie alla solidarietà dell'autorità civile. Lo Stato, infatti, non si limitava a persegui.
tare l'eresia e a riconoscere i privilegi della Chiesa: faceva
propria la legge della Chiesa e spesso imponeva, attraverso
apposite norme, il rispetto dei precetti religiosi.
L'alleanza tra autorità civile e religiosa rese obbligatoria, sia
nell'Europa cattolica che protestante, l'adesione alla fede
dominante. Insomma, garanti la vittoria del mnformisnur si
può facilmente immaginare, peraltro, a quale prezzo sotto il
profilo dell'autenticità dell'esperienza cristiana.
V I muti Mia •~Min di irinidachtgu