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laVoce di Massafra ANNO VII - NUMERO 313 8 SETTEMBRE 2012 - EURO 1,50 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA L’imponente costruzione barocca della famiglia D’Agostino coniuga perfettamente architettura territorio e impresa LA “MASSERIA CIURA” ALLA BIENNALE DI VENEZIA Impronta federiciana sul “Palio della Mezzaluna 2012” Centro storico: valorizzazione o dequalificazione? «Che fine hanno fatto le chianche centenarie di Via Vittorio Veneto?» UN DISTRIBUTORE CARBURANTI SUL TERRENO DELLA CHIESA «UN SOPRUSO CHE RECLAMA GIUSTIZIA» la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 L’editoriale 3 Giovanni MATICHECCHIA Antipolitica? Ma dov’è la politica? Come era prevedibile è cominciata la controffensiva degli apparati partitici in risposta all’attacco dell’”antipolitica” (Renzi, Grillo e altri volgari qualunquisti). Un’etichetta che è stata apposta per squalificare i ribelli e qualificare gli apparati come gli unici abilitati a fare politica, quella vera, quella seria, quella “tosta”. Gli altri? Avventurieri, non saprebbero governare. Un amministratore di un rappresentativo ente locale lamenta il farsi strada del dileggio, dell’offesa, dell’attacco indistinto e volgare contro i politici. L’attacco al Quirinale? Inquietante! L’approssimarsi della campagna elettorale impone ai partiti tradizionali un riscatto. Se dovesse permanere questo clima di sfiducia per la politica, Grillo finisce veramente per vincere a man bassa. Ecco partire, allora, le prime bordare a un modo sguaiato di parlare nelle piazze. Un altro passaggio del nostro: l’antipolitica odia la complessità, si nutre di semplificazioni. E aggiunge: la democrazia è gestione della complessità. Senza dirlo esplicitamente, fa così intendere che l’antipolitica è antidemocratica. Bersani non usa perifrasi: Grillo (e quindi tutti coloro che lo seguono), è un fascista. Tutti questi Arcangeli Gabriele della democrazia trascurano qualche piccolo dato. La crisi che attraversa il nostro Paese ha avuto connotazioni più gravi che per gli altri stati perché molti politici erano troppo occupati a curare i personali interessi. Erano e sono al servizio delle lobbies. Hanno dato dell’Italia un’immagine disgustosa. Sono stati ripetutamente sorpresi con le mani nella marmellata. Per non parlare delle abitudini sessuali sbandierate ai quattro venti perché così avrebbero suscitato le invidie del genere maschile. Naturalmente il tutto condito dalla più cupa assenza di ogni forma di politica. Anche se loro chiamano politica soprattutto le beghe di partito. A tutto questo la gente si è ribellata. Non vuole più sentir parlare di questa politica. In tutto il mondo la gente si è ribellata, fa antipolitica. Perché tutto il mondo è antidemocratico e solo loro sono paladini della democrazia. Credo invece che Grillo abbia un programma politico ambizioso: mandare a casa questa classe politica imbelle. Se proprio non avesse altri obbiettivi questo basterebbe. Si va bene, ma poi chi governerà? A parte il fatto che siamo stati senza una guida per tanti anni e che quindi aspettare che qualche giovane si faccia le ossa non sarà poi così drammatico. Abbiamo avuto un governo tecnico di professori universitari che ci hanno fatto capire benissimo che hanno buttato al vento anni e anni di inutili studi. Per governare basta solo tanto buon senso e una precisa scelta di campo: stare dalla parte della gente, dei pensionati, dei lavoratori, degli ammalati, dei disabili, degli studenti, dei bambini. Oggi invece si amministra in nome e per conto del profitto, del capitale, del padronato presso il quale molti risultano iscritti a libro paga. Ben venga allora un vento di rinnovamento che spazzi tutto. Poiché sappiamo tutti che sta arrivando la tempesta, i politici e gli amministratori onesti saltino giù dalla nave che sta per affondare. Ah! Dimenticavo. Tutti sappiamo della correttezza del Capo dello Stato. Pare però che sia stato pizzicato in una telefonata a sparlare di questo e di quello. Se quella telefonata fosse stata resa pubblica avrebbe dovuto dimettersi perché tra i chiacchierati c’erano anche alcuni magistrati. Poiché lui è il capo della magistratura, nel momento della pubblicazione dell’intercettazione, avrebbe dovuto dimettersi. Ma come, ora uno non può neanche sbracarsi verbalmente quando parla con un amico. No! Vorremmo un capo dello Stato che è decoroso anche in privato e non solo in pubblico. Vogliamo cancellare la parola impunità dal nostro vocabolario. 4 la voce di massafra sabato 28 luglio 2012 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 5 Per la prima volta una struttura architettonica pugliese La MASSERIA CIURA alla Biennale di Venezia L’imponente costruzione barocca della famiglia D’Agostino coniuga perfettamente architettura territorio e impresa E’ la prima volta che una struttura architettonica pugliese è invitata a prendere parte alla Biennale di Venezia. La Masseria Ciura, imponente costruzione barocca eretta in Massafra (Ta) nei primi del ‘600 dalla famiglia dei baroni Ciura ha meritatamente acquisito questo primato per una serie di ragioni. Prima fra tutte, l’armonia del rapporto tra territorio e impresa, che sono perfettamente in equilibrio, in continuità con il passato ma guardando al futuro. Anche il restauro, infatti, ha seguito la logica della continuità coniugando il fascino di un luogo antico alle più avanzate soluzioni tecnologiche. Nella narrazione tra architettura e crescita, infatti, la Masseria Ciura rappresenta una esperienza virtuosa in controtendenza con la cementificazione nel rispetto del territorio di riferimento. In linea, dunque, con i temi di sostenibilità, lavoro e creatività del Padiglione Italia nell’ambito della Biennale. L’edificio che rappresenta uno dei migliori esempi di dimora gentilizia, è all’interno di una tenuta di 60 ettari, a pochi chilometri dal mare ed attorniata da insediamenti risalenti all’età del neolitico, visibili nelle numerose grotte e chiese rupestri con affreschi bizantini da cui è circondata. “Dopo il progetto di restauro e di risanamento conservativo della parte che risale al 1626 –spiega l’amministratore della struttura Donato D’Agostino (la famiglia ne è proprietaria dagli anni Cinquanta) - la riconversione e l’ampliamento hanno riguardato quella porzione del vecchio complesso edilizio che era dedicato alle attività agricole e zootecniche, per destinarlo a struttura turistico alberghiera dagli elevati standard. Si è trattato di coniugare il fare agricoltura di qualità, l’architettura storica con un sapiente intervento contemporaneo. In sintesi, una proposta culturale sul territorio per restituire ad un uso pubblico una proprietà privata. D’altronde, l’architettura, per dirla con il presidente della Biennale, Baratta, non è forse lo strumento più idoneo per realizzare quella res publica, luogo dei singoli che appartiene a tutti?” Il restauro ha, infatti, rispettato in pieno la ricostruzione filologica degli ambienti storici integrati con gli spazi nuovi, come il “Kubo” di vetro così definito dall’architetto Mauro Lanotte di Esseelle Associati. All’interno della masseria, due ampie sale in tufo con volte a botte e a stella sono collegate, appunto, al magnifico Kubo in cristallo immerso in una limonaia e prospiciente la piscina. In questa stessa ottica sono stati eseguiti altri interventi che si completeranno, però, nella primavera del 2013 e che restituiranno un pezzo di territorio privato agli ospiti dell’albergo che può accogliere tra spazi interni ed esterni circa 900 persone. 6 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 Masseria Ciura: dalla zootecnia alla produzione di agrumi e olio pregiati Alla morte del capostipite, Francesco Antonio Ciura, gli edifici della masseria, già affermata azienda agricola, consistevano in un cortiglio, case per garzoni e per paglia, suppenne per bovi, una grotta sotterra , un giardino parietato di frutti comuni, un pozzo sorgivo e due palmenti coverti con cannizzo; intorno, gran quantità di tomoli coltivati a olivi e vigna. A distanza di oltre tre secoli la Masseria Ciura rappresenta oggi uno splendido esempio di architettura rurale in stile barocco e pur vantando tali qualità architettoniche e storiche, costituisce ancora il perno vivo e pulsante di una azienda agricola di eccellenza. Rilevata nel 1958 da Francesco D’Agostino, la masseria e la connessa azienda venivano trasformate in avanzatissima attività zootecnica di allevamento di bovini. La pregiata razza bruna alpina qui allevata e riprodotta e la innovativa tecnologia a ciclo integrato applicata hanno meritato all’azienda, a fine anni ’60, il premio “Prima Stalla d’Italia”. Ciò che muove il lungimirante D’Agostino è un amore profondo per la natura e una visione “virtuosa” dell’azienda: l’imprenditore ricostituisce e riavvia il Borgo, dove vivono e lavorano i vaccari e le loro famiglie, con le abitazioni, la scuola, la chiesa, e tutto quanto occorre per la buona tenuta dell’azienda (sala parto per le vacche, presenza fissa del veterinario, ecc.). La masseria torna ad essere il luogo condiviso tra lavoro e vita quotidiana, come solo un imprenditore innamorato della propria terra e del proprio lavoro può fare. Poi, intorno al 1965, la grande svolta. Francesco, dopo un’attenta osservazione delle caratteristiche del territorio e un’accurata indagine sul clima, e a dispetto di chi lo definisce “il pazzo di Massafra”, espianta buona parte degli uliveti per far posto alla coltivazione di agrumi. La scelta si dimostra vincente, tanto che oggi il “Clementino del Golfo di Taranto” viene riconosciuto come IGP. Negli anni ‘90 la mano passa al figlio Donato che, si scopre innamorato della campagna La Voce di Massafra n. 313 dell’8 settembre 2012 Chiuso in Redazione alle ore 23,00 di giovedì 6 settembre 2012 Gli articoli pervenuti e non pubblicati verranno editati sui prossimi numeri. e degli alberi, considerati quasi come “bambini bisognevoli di cura ed affetto”. L’agrumeto e l’oliveto vengono ampliato e riorganizzati. I risultati non tardano a manifestarsi: il fiorente commercio di agrumi genuini e la produzione di un olio pluripremiato da Slowfood segnano il successo di questi prodotti di eccellenza. Ma l’amore per la propria terra e il bisogno irriducibile di “fare impresa” va oltre. Donato D’Agostino vuole esaltare ulteriormente questa vocazione agricola del suo territorio, farne una proposta culturale che si inserisca in una più ampia valorizzazione delle terre di Massafra. Inizia così il recupero del Borgo, creato per i lavoratori dal padre Francesco e destinato ora alla recettività turistica, attraverso il restauro e risanamento conservativo della masseria fortificata e la riconversione e ampliamento del restante complesso edilizio, non tralasciando il ripristino delle vecchie stalle e del giardino “a limonaia”. La riscoperta delle terre di Massafra (ricche peraltro di tesori poco conosciuti, dalle Chiese rupestri ricche di affreschi bizantini, al MARTA il museo archeologico di Taranto, dal Parco Naturale WWF del Monte S.Elia) passa attraverso la riscoperta delle piante rare di questa campagna, del tufo tenero di questa masseria, delle varietà autoctone di questi ulivi, dalla degustazione di questo olio eccellente. La realtà della masseria Ciura costituisce segno tangibile di un territorio che si fa esso stesso azienda e prodotto. la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 7 Ha preso il via martedì scorso con una relazione del prof. Fonseca ed un lungometraggio Impronta federiciana sul “Palio della Mezzaluna 2012” Oggi Convegno Nazionale di Studi sulle “Città del Palio” e consegna “Palio d’argento” NINO BELLINVIA Secondo appuntamento questa sera (ore 19), presso Piazza d’Armi del Castello Medievale, con il “Palio della Mezzaluna”, giunto alla sua sesta edizione. Riportato alla luce nel settembre 2007 grazie all’Associazione Culturale “MassafraNostra” presieduta dal cav. Vincenzo Bommino, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Martino Tamburrano. Precedenti edizioni che hanno riscosso interesse e partecipazione da parte dell’intera cittadinanza della Tebaide d’Italia, favorendo anche la curiosità di molti forestieri che si sono affacciati in città durante le giornate dedicate alla manifestazione. Dopo Siena, L’Aquila, Arezzo e Barletta, questa sera lo scambio culturale e solidale sarà con il Palio di Torremaggiore in provincia di Foggia. Dopo l’introduzione del prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, relazionerà il dott. Ciro Panzone, Presidente del Centro Attività Culturali dell’Associazione “Don Tommaso Leccisotti”, organizzatrice del Palio di Torremaggiore, nel cui territorio si trova Castelfiorentino, ove morì Federico II. Seguirà la cerimonia di consegna del premio “Il Palio d’Argento” che verrà assegnato a personalità operanti sul territorio ionico e distintesi per la promozione della città in quattro diversi ambiti. Il Comitato di Patronato del citato premio è presieduto, in qualità di Sindaco e di Presidente pro tempore, dal dott. Martino Carmelo Tamburrano, con il contributo del Prof. Cosimo Damiano Fonseca - Accademico dei Lincei, del Prof. Pietro D’Alena - Università della Calabria e del Prof. Ing. Gregorio Andria - Preside della Facoltà d’Ingegneria sede di Taranto. Saranno premiati in ambito culturale il Prof. Gianni Iacovelli, imprenditoriale la famiglia Capriulo, sportivo il CSD “Taekwondo Massafra” e sociale l’Associazione Trapiantati di Organi di Massafra. Ricordiamo che il primo appuntamento si è svolto martedì scorso nell’Auditorium “San Paolo” della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ed è stato dedicato a Federico II con una relazione del prof. Cosimo Damiano Fonseca e con la proiezione di un lungometraggio “Viaggio intorno a Federico II (insieme documentario-inchiesta e fiction), realizzato nel 1996 a cura del Comitato Nazionale delle Celebrazioni dell’VIII Centenario della nascita di Federico II. Cortometraggio che ha presentato una efficace e suggestiva sintesi della complessa vicenda umana e politica di Federico II, un grande protagonista della storia italiana ed europea del XIII secolo. Tutto il Palio, comunque, quest’anno sarà incentrato proprio su questo personaggio come evidenziato al pubblico, nella sua stupenda relazione, dal grande studioso prof. Cosimo Damiano Fonseca (Accademico dei Lincei e già vice Presidente del Comitato Nazionale Federiciano). In apertura della serata il prof. Fonseca ha evidenziato che il palio avrà quest’anno proprio un’impronta federiciana e la conferenza al Convegno di questa sera, sarà proprio sugli scavi archeologici di Castelfiorentino. Il prof. Fonseca, meravigliando tutti, ha sottolineato un fatto che nella storia di Massafra non era mai comparso: Federico II è passato da Massafra (anche se da morto) nel dicembre 1250 mentre da Castelfiorentino veniva avviato verso Taranto, da dove venne imbarcato verso la Sicilia. 8 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 Centralità federiciana del Palio anche perché quest’anno (ha aggiunto il prof. Fonseca) ricorre l’VIII Centenario dell’incoronazione di Federico II come re di Germania. Federico aveva cinque corone: quella di re di Germania, re dei romani, re di Sicilia, re di Gerusalemme e re di Arles. In apertura di serata sono intervenuti il cav. Vincenzo Bommino, presidente dell’Associazione culturale “MassafraNostra”, e il sindaco dott. Martino Carmelo Tamburrano. Il cav. Bommino ha subito voluto evidenziare il momento propedeutico dell’inaugurazione del Palio ed ha ringraziato il prof. Fonseca, il sindaco, l’assessore Cerbino, il prof. Nicola Andreace (anche quest’anno autore del manifesto e del “Palio” (drappo che verrà consegnato al rione vincitore). Parole di elogio in particolare per le chiese e per i collaboratori-sponsor. Per il sindaco dott. Tamburrano, il Palio è entrato tra le manifestazioni importanti della città ed ha raggiunto una fruizione non solo locale e regionale, ma anche nazionale. E questo grazie all’Associazione “MassafraNostra” ed a tutti quegli imprenditori che hanno capito che attraverso questa manifestazione si arricchisce e cresce tutta la città. Si sta motivando in particolare l’entusiasmo dei giovani per inculcare conoscenza e amore verso l’identità della nostra storia, verso la cultura e le tradizioni schiette e genuine con obbiettivo il recupero della memoria collettiva. Nell’elogiare l’opera di uno dei maggiori esperti su Federico II, il grande studioso prof. Fonseca (ha fra l’altro detto che con lui intrattiene contatti giornalieri, chiedendo e ricevendo consigli nel continuo impegno a favore della città) ha evidenziato che man mano che passano i giorni, i mesi e gli anni è sempre più orgoglioso di essere cittadino di Massafra. L’assessore alla Cultura e all’Associazionismo Antonio Cerbino, con il quale ci siamo intrattenuti, ha in particolare evidenziato il lavoro dell’Associazione “MassafraNostra” per l’organizzazione del Palio. Associazione che è riuscita quest’anno, in particolare, a creare una importante sinergia, in un momento di crisi, tra l’Amministrazione Comunale e il GAL– Luoghi del Mito. Ottima coordinatrice della serata è stata Tiziana Gentile. Prossimo appuntamento, il terzo, venerdì prossimo, 14 settembre, con le “Olimpiadi in Palio”, giochi a punti fra gli atleti dei sei rioni della città, che rappresentano un’occasione di aggregazione fra le comunità parrocchiali e di socializzazione per i ragazzi. Anche quest’anno, quindi, grande festa con l’ “One Game Day”, per un’unica giornata interamente dedicata ai giochi. Inizio alle ore 19.00, presso la Parrocchia S. Leopoldo. Il quarto appuntamento domenica 16 settembre (ore 20) presso il campo B dello Stadio Italia, con l’attesissima Giostra dei Cavalieri, l’avvincente disfida fra cavalieri dei sei rioni. Ne parleremo nel prossimo numero. Centro Salus Poliambulatorio specialistico privato via del Santuario 42 - Massafra Direttore Sanitario dott. Piero Pellegrino www.centrosalusmassafra.it Per prenotazioni ed informazioni: tel. 099.946.04.01 mail: [email protected] Visite specialistiche cardiologia dermatologia neurologia omeopatia oculistica pneumologia ortopedia endocrinologia diabetologia fisiatria otorinolaringoiatria gastroenterologia Diagnostica per immagini, TAC e risonanze in strutture convenzionate Diagnostica di laboratorio la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 9 10 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 Centro storico: valorizzazione o dequalificazione? «Che fine hanno fatto le chianche centenarie di Via Vittorio Veneto?» L’Amministrazione Comunale sta facendo eseguire dei lavori presso Via Vittorio Veneto e nell’ambito del rifacimento del manto stradale assistiamo indignati all’asportazione delle antiche pietre che si trovavano sotto di esso. Pretendiamo di conoscere le motivazioni di quello che potrebbe essere un colossale sfregio alla storia della nostra Città e al suo centro storico, un danno incalcolabile. Molti comuni acquistano quel tipo di “chianche” per ristrutturare i propri borghi antichi, poi presi d’assalto dai turisti. Noi, al contrario, ce ne liberiamo mortificando ulteriormente il centro storico che meriterebbe ben altro tra ttamento. L’Amministrazione intervenga immediatamente e dia pubbliche spiegazioni su questi lavori, sulla rimozione e destinazione delle chianche, assieme alle quali pare oramai stia, inesorabilmente, avvenendo la “rimozione” della nostra cultura ad opera delle Amministrazioni di centro-destra che si succedono ininterrottamente da decenni. Maurizio Baccaro coordinamento Sinistra Ecologia e Libertà ISTITUTO DI BELLEZZA A SERVIZIO TOTALE Grazia Ciaurro Via Parini, 1 - Massafra - tel. 099.880.29.88 Disturbi alla quiete pubblica «Continui schiamazzi notturni nella piazza antistante S. Francesco. E nessuno interviene...» In redazione è pervenuta la nota di un nutrito numero di abitanti della zona antistante la chiesa di S. Francesco che lamentano i continui disturbi alla quiete pubblica, soprattutto nelle ore notturne, casuati da orde di ragazzi che, incuranti del sonno altrui, gridano, urlano e fanno «i comodi loro, senza che intervenga nessuna pattuglia delle forze dell’ordine - scrivono i residenti - nonostante i continui solleciti». Fino a quando la pazienza dei residenti finirà e qualcuno cercherà di farsi giustizia e riprendersi il sonno con le “proprie mani”... Donato Quero secondo al Festival “Tricolore della Canzone Italiana” Il cantautore Donato Quero ha ottenuto un grande successo alla 16^ edizione del Festival Tricolore della Canzone che si è svolto lo scorso 25 agosto a Reggio Emilia, organizzato dal prof. Odilio Buzzoni con la direzione artistica del prof. Francesco Poli. Unico cantante meridionale selezionato, Donato è stato classificato al secondo posto. Ha magnificamente interpretato la sua canzone (ne ha scritto testo e musica che hanno ottenuto anche il premio critica) dal titolo “Sai…” che sarà anche il titolo di un nuovo suo prossimo cd. L’artista ha devoluto la somma in denaro del premio in favore dei terremotati. Gesto che è stato molto apprezzato. Intanto qualche giorno fa ha ottenuto un ennesimo successo. Molto apprezzato è stata la sua esibizione serata di “Musica & Poesia” organizzata dal prof. Francesco Laterza, operatore culturale senza traguardi, presidente dell’Associazione “NordSud” (da lui presieduta) a Villa Lagarina, che di recente ha avuto la gradita sorpresa di ospitare Vittorio Sgarbi nella sua sede. Nella foto Donato Quero al momento della premiazione tra Miss Modena 2011 Lidia Lekova e l’organizzatore Odilio Buzzoni. (N.B.) la voce di massafra sabato 28 luglio 2012 11 12 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 8 E 9 SETTEMBRE “FESTA D’ESTATE IN VIA ROSSINI” Al via la due giorni della festa di quartiere organizzata dal comitato di via Rossini (periferia a nord di Massafra). Ecco il programma ufficiale della manifestazione: SABATO 8 SETTEMBRE: Ore 20.30: intrattenimento di arte varia con artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco e esibizioni di scuole di ballo. Ore 21:30: “Corrida dilettanti allo sbaraglio”, 20 concorrenti si esibiranno con le loro performance migliori e nel finale proclamazione del dilettante migliore. Conducono la serata i dj di multiradio: Gigi & Valentina DOMENICA 9 SETTEMBRE: Ore 20:30: concorso “amici a 4 zampe” mostra cinofila dove ad esibirsi saranno cani di ogni razza, questo concorso ha il fine di sensibilizzare la gente e avvicinarsi al problema del randagismo che da sempre esiste. Ore 21.30: sfilata di moda a cura di “Multiradio FM” (emittente radiofonica locale) e in tale occasione verranno proclamati Miss e Mister Festa D’estate…. Intermezzi a cura di scuole di ballo. Nel corso delle due serate per tutto il viale ci saranno stand enogastronomici e pubblicitari, per i più piccoli tanti giochi e tante le mascotte che allestiranno la “Casa Della Disney” Iscrizioni ancora aperte per i concorsi chiamando ai numeri: 3409109620 o 3803480666. 13 Ultimi rintocchi d’estate in casa Pro Loco la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 Lunedì 10 settembre terza edizione del “Concorso Nazionale di Angurie Scolpite” ANTONELLA NOTARISTEFANO La Pro Loco Città di Massafra si appresta a salutare l’estate regalandoci ancora delle giornate all’insegna della tradizione, dei colori e del divertimento. Dopo lo spettacolo ludico “Giochi senza frontiere” dello scorso 14 luglio, dopo il successo dell’evento musicale “Massafra Summer Jazz”, svoltosi il 26 luglio, che ha visto la presenza di artisti di calibro nazionale ed internazionale quali Javier E. Girotto e i Vertere String Quartet e, dopo la partecipazione alla manifestazione enogastronomica e musicale “E…state con noi”, tenutasi nei giorni 3-4-5 agosto e organizzata dalla Pro Loco di Montemesola, la Pro Loco di Massafra accompagnerà questi ultimi rintocchi d’estate con altre importanti manifestazioni. L’8 e il 9 settembre prossimo Pro Loco e Pro Loco Junior presteranno la loro preziosa collaborazione per la II edizione de “Massafra festa d’estate”, una due giorni di sagre, spettacoli, ospiti, giochi e quant’altro per grandi, piccoli…e amici a quattro zampe, organizzata dai commercianti di Via Rossini. La Pro Loco Junior in tale occasione organizzerà per i più piccoli, giochi di squadra, di abilità e agilità, gratuiti e accessibili a tutti. Il 10 settembre sarà la volta della III edizione del “Concorso Nazionale di Angurie Scolpite”, gara a cui prenderanno parte e si sfideranno veri e propri scultori di vegetali; la manifestazione, che si terrà in Piazza Vittorio Emanuele a partire dalla ore 19,00, sarà impreziosita anche quest’anno dall’ospite d’onore BEPPO TONON, il maestro Campione del Mondo famoso per l’eccezionale valore artistico dei suoi capolavori e per la sua straordinaria abilità nell’intagliare i vegetali più disparati trasformandoli in fiori, foglie, boccioli, pavoni e cigni e quant’altro. Lo stesso presiederà la giuria e, insieme ad altri esperti del settore, avrà il compito di valutare l’abilità, la creatività e l’effetto artistico delle sculture realizzate dai concorrenti che, intagliando un semplice ma squisito frutto, daranno vita a straordinarie creazioni ornamentali, perfette per realizzare buffet prestigiosi o centro tavola delicati ed eleganti. All’esito della gara verranno premiati i primi tre classificati con trofei realizzati e offerti dalla vetreria artistica “GLASS Art”di Massafra. Le angurie da intagliare saranno gentilmente offerte dall’azienda agricola massafrese facente capo ad Achille ALOISIO. La manifestazione sarà patrocinata dall’Associazione Cuochi Taranto e dal Ministero delle Politiche Agricole, inoltre, si ringraziano gli sponsor: Nacorè Bed&Breakfast, Appia Palace Hotel, Accetta Caccia Riservata Biorima, Modomec, La locanda di zia Rirì, Falsopepe, C.B.M.C., CISA S.p.A. e, in particolare, la Banca Popolare del Mezzogiorno. L’ultimo appuntamento estivo targato Pro Loco si terrà il prossimo 22 settembre, a partire dalle ore 19,00 presso la Masseria Accetta Grande (sita nel territorio tarantino a pochi km da Massafra e da Statte), location grandiosa e incantevole per la storia che la contraddistingue, per il sapore di “passato” che emana; l’evento, intitolato “La Via del Pane” e giunto alla sua II edizione, vedrà la presenza dei panificatori massafresi, i quali realizzeranno dal vivo speciali golosità. Per la gioia dei più piccoli, vi sarà anche la Ludo&tek di Gioia del Colle che presenterà spettacoli di intrattenimento, coinvolgenti e divertenti, che coloriranno di sorrisi la serata. 14 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 la voce di massafra sabato 4-11 agosto 2012 15 16 la voce di massafra sabato 8 settembre 2012 DETTO MASSAFRESE: "Sus'e o muozzch du can'e mitt u’ stess pile" (Risoluzione dei problemi col metodo omeopatico!) Cronache massafresi LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 In ricordo del prof. Francesco Bruno Ospitiamo volentieri le riflessioni di un uomo di scuola, il prof. Luigi Convertino, sull’apertura della nuova sede del Liceo De Ruggieri. Non sembra vero, ma è arrivato il momento. Tra pochi giorni la nuova sede del Liceo De Ruggieri, imponente, sontuosa , si aprirà a tanti ragazzi che potranno godere di una scuola funzionale alle loro esigenze. I meriti per la nuova sede? Non entro in questa classica e stucchevole battaglia, peraltro già iniziata. A me preme rispolverare qualche vecchio episodio legato alla nascita del De Ruggieri. Voglio parlare di un amico che non c’è più, ma alla cui generosità e disponibilità si devono i primi passi per la creazione di corsi liceali a carattere scientifico a Massafra. Rammento che nella primavera del 1968 il prof. Francesco Bruno girò tutte le famiglie che avevano i figli iscritti alla terze classi delle scuole medie massafresi. Chiedeva di apporre la firma sul foglio che conteneva la petizione per la istituzione del liceo scientifico a Massafra. La petizione, ricca di una trentina di firme, fu consegnata alla Provincia guidata allora dal nostro concittadino Nicola Lazzaro. Ovviamente trovò immediato accoglimento, agevolato anche dall’orientamento ministeriale mirato a un ragionato decentramento di determinati tipi di scuole nei vari Comuni per rendere meno pletoriche quelle del capoluogo. Erano gli anni dell’esplosione delle iscrizioni ai licei scientifici; emergeva il bisogno formativo ispirato alla unificazione della cultura scientifica e umanistica, ma nello stesso tempo si ponevano problemi seri alle Province per l’edilizia scolastica e per i servizi di segreteria all’interno degli istituti. Il prof. Francesco Bruno fu l’anima della nuova scuola che decollava in un ambiente sociale abituato ad affidare la formazione liceale dei figli agli studi classici del Tito Livio di Martina Franca. Organizzatore capace e instancabile seppe dare immediatamente, come fiduciario del Preside Mario Greco, che operava a Taranto, dignità e prestigio al liceo massafrese. La prima sede in Via Trieste risultava angusta e insufficiente: tre stanze appena. Potevano solo strozzare lo di sviluppo del Liceo. Era necessaria ed urgente una diversa sistemazione delle classi. Francesco Bruno seppe coinvolgere sul problema Provincia e Comune. Non era e non fu un fatto semplice. La soluzione, individuata nei locali siti in Via del Santuario, dove tuttora sono sistemate molte classi del De Ruggieri, fu apprezzata dalla pubblica opinione. Nel giro di due anni il neonato liceo raddoppiò iscritti e corsi e vide arrivare importanti riconoscimenti. Nell’ anno scolastico 1974/75 divenne autonomo, non più legato al Liceo Battaglini. Giovannino Ferreri ne fu il primo preside. Seguì la intitolazione del Liceo a Domenico De Ruggieri, su proposta avanzata dal prof. Oreste Calvi, che di Bruno fu il collaboratore discreto, leale e generoso. Fu firmata dal Ministero l’11 giugno 1979. Era allora preside Ettore Panetti. Francesco Bruno governò con saggezza un collegio di docenti dalla dialettica facile e talvolta troppo vivace, stabilì rapporti positivi, aperti e costanti con le famiglie. Da fiduciario prima e da vicepreside dopo l’autonomia, fu l’interlocutore ascoltato ed apprezzato dei presidi che guidarono il liceo. Il De Ruggieri, grazie soprattutto al suo impegno, era ormai radicato nella vita dei massafresi. Ho davanti a me gli elenchi degli alunni maturati nel Liceo fino all’a.s. 2002/ 2003; mi sono soffermato sui maturati dal 1973 al 1975. Solo tre anni per scoprire che l’esodo degli studenti massafresi per i licei esterni a Massafra era stato enormemente limitato, anche se non del tutto annullato. Rimaneva ancora l’attrazione degli studi classici, possibili allora solo fuori Massafra. Ma dalla lettura sono emersi aspetti ancora più gratificanti. Molti di quei maturati erano diventati ingegneri, medici, professori, imprenditori industriali e commerciali, avvocati, funzionari ad alto livello nelle pubbliche amministrazioni, docenti universitari con prestigiosi incarichi in facoltà importanti e strategiche per lo sviluppo del territorio, farmacisti, architetti, archeologi. Costituivano ormai una parte cospicua del quadro dirigente cittadino, impegnati nella società civile a garantire il progresso dei rapporti sociali ed economici. La storia del Liceo è fatta di tanti capitoli; di essi ho voluto richiamare il primo, per non dimenticare l’operosità di un uomo, del prof. Francesco Bruno, che merita il grato ricordo dei nostri concittadini. Francesco Bruno, che ha chiuso la sua carriera da preside, è stato un mio collega di insegnamento nel liceo, ma è stato anche il mio professore di latino in prima e seconda media in una piccola stanza dell’attuale Palazzo della Cultura. Anche in uno stanzino angusto, ero allora tra gli 11 e i 12 anni, capii cosa era la proposizione consecutiva e come si traduceva in latino. Bruno nel suo insegnamento dimostrava che la generosità dell’insegnante e la sua disponibilità a curare il processo di apprendimento dei suoi alunni supplivano alle deficienze della struttura edilizia. In tanti abbiamo percorso un iter formativo qualificato anche in sede con servizi igienici precari e senza termosifoni. Perciò al suo ricordo si lega la gioia e la soddisfazione per questa bella e nuova sede, che corona le attese, lunghe e pazienti, della comunità massafrese. L’omaggio doveroso e spontaneo al prof. Francesco Bruno va di pari passo con l’augurio, altrettanto doveroso e spontaneo, al preside Stefano Milda che ha saputo chiudere un’annosa e complessa vicenda. Con la sua sapiente e autorevole guida, il Liceo De Ruggieri potrà soltanto crescere. Infine mi sia consentito di ricordare i meriti del Presidente Nicola Lazzaro. E’ la prima volta che mi capita di farlo. Sono stato tra i pochi nel passato a non condividere le sue scelte politiche, ma per le iniziative da lui perseguite nel settore scolastico non si possono avere dubbi. L’istituzione a Massafra di due scuole superiori nel giro di pochissimi anni, l’Istituto Agrario Mondelli e il liceo De Ruggieri, hanno consentito alla nostra comunità un grande salto di qualità nella vita civica. Prof. Luigi Convertino Liceo De Ruggieri: 16 studenti impegnati nei progetti “Restauro 1” e “Restauro2” in Sicilia e nel Salento Il Liceo “D. De Ruggieri” di Massafra, con nota protocollo del MIUR n. 1039 del 26/06/2012 è stato autorizzato all’espletamento dei progetti inerenti tirocini/stage (in Italia e nei paesi Europei) del Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo . - 2007IT051PO007 - finanziato con il FSE. Anno scolastico 2011/12. – Attuazione POR Regioni Ob. Convergenza - II^ Procedura straordinaria. I progetti “Restauro 1” e “Restauro2” prevedono la partecipazione di 16 studenti frequentanti nel corrente anno scolastico le terze, le quarte e le quinte classi del Liceo presso aziende di restauro e conservazione dei beni culturali, prevedendo percorsi educativi in raccordo scuola-lavoro – della durata di un mese - allo scopo di completare la formazione scolastica arricchendola con la maturazione di una esperienza in un contesto lavorativo che possa anche orientarli nelle scelte successive di formazione e lavoro. Il progetto “Restauro 1”, che avrà come attori principali gli allievi Colamia Donatella, Di Bello Paola, Ghionna Sara, Laterza Barbara, Notarnicola Giorgia, Pascadopoli Marzia, Rubino Giorgia, supportati dai docenti tutor prof. Francesco Fanelli e prof.ssa Anna Maria Ladiana, si svolgerà in Sicilia con la collaborazione dell’Azienda ITINERA LAB di Marsala (TP) diretta dall’architetto Giovanni Nuzzo e coadiuvato dal Dott. Giuseppe Milana (restauratore), dal Dott. Domenico Nuzzo (architetto) e dalla Dott.ssa Luisa Nuzzo (architetto). Gli allievi, nel mese di permanenza, potranno frequentare le attività di cantiere nella ex Chiesa di San Giovannello a Marsala (Tp), nell’ospedale civico “Santa Caterina” da adibire a centro culturale polivalente a Monreale (Pa) e nel complesso monumentale di San Michele Arcangelo a Palermo. Per il Progetto “Restauro 1” la formazione verrà impostata in quattro fasi: 1. Verifica delle metodologie con le quali ci si approccia ad un lavoro di restauro in tutte le sue fasi, da quelle di studio ed analisi all’esecuzione dei lavori e quindi alla fase di collaudo finale; 2. Presa visione dei monumenti, dove si analizzeranno in situ le caratteristiche architettoniche, le problematiche che si sono presentate, e le varie tecniche adottate per il consolidamento dell’opera; 3. Si opererà nella sede istituzionale dell’azienda Itinera Lab dove gli al lievi organizzeranno le foto, gli appunti e soprattutto riporteranno in formato digitale o cartaceo le misure prese in cantiere. Per questa fase ogni allievo sarà munito di un computer portatile; 4. Analisi dei lavori svolti dagli allievi , problematiche e difficoltà emerse e riscontrate e risultati raggiunti. Il progetto Restauro 2 realizzato mediante convenzione con la “SCUOLA EDILE LECCE” consta di 170 ore di stage ripartite tra attività di restauro e lezioni teoriche ed esprime la volontà di potenziare, recuperare e valorizzare il patrimonio storico del nostro territorio. Tutor del progetto saranno la Prof.ssa Rosa Favale e la Prof.ssa Maria Carmela Pagliari, docenti dell’Istituto “ D. DE RUGGIERI”, i tutor aziendali la dott.ssa Maria Fontana Buongiorno e il dott. Giovanni Chiriatti, professionisti della Scuola Edile di Lecce, che seguiranno durante lo stage le studentesse Arianna Altamura, Conte Marianna, Paola D’Eredità, Ilaria Fisicaro, Carmela Palmisano, Claudia Ristani, Federica Romanelli, Marianna Santovito, studentesse del liceo “ D. DE RUGGIERI”. Durante le lezioni teoriche, a cura dei professionisti del mestiere, le studentesse apprenderanno la storia, le tecniche e i principi fondamentali del Restauro e la legislazione dei Beni Culturali, usufruendo del corso “Cosa non fare in un cantiere edile di restauro”, realizzato dalla Scuola Edile di Lecce; nei cantieri di restauro acquisiranno abilità manuali di recupero e competenze tecniche di ristrutturazione, di restaurazione e di pulitura, con l’utilizzo di bisturi, scalpello, raschietto, pennello, prodotti chimici, utilizzo di micro-idro-sabbiatrici, di malte e altro. Lo stage si svolgerà dal 13 Settembre al 6 Ottobre in Puglia nei cantieri dell’impresa Capriello Vincenzo Restauri situati presso la Chiesetta San Marco, l’ Istituto Margherita e la Chiesa San Giovanni di Dio, la Chiesa Santa Chiara, nel centro storico di Lecce; presso il Palazzo Marchesale di Melpignano, la Chiesa Casaranello di Casarano, la Chiesa del Canneto di Gallipoli, la Chiesa delle Clarisse di Copertino, la Casa Turrita di Presicce, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria di Galatina; dal 6 al 13 ottobre in Campania nei cantieri dell’impresa Resart situati nel centro storico di Napoli. Il progetto prevede il Sabato e la Domenica la lettura del territorio nel cui ambito le studentesse visiteranno in Puglia le Grotte della Zinzulusa, Santa Maria di Leuca, Nardò, Porto Cesareo, San Cataldo, Torre dell’Orso, Otranto, Santa Cesarea Terme; in Campania visiteranno Ravello, Vietri, Positano, Pozzuoli, Ischia, gustando i prodotti tipici del luogo. Le studentesse coinvolte comprenderanno la bellezza artistica e paesaggistica del territorio pugliese e campano e il valore inestimabile delle opere artistiche di cui le due regioni sono ricche. Lo stage consentirà alle studentesse coinvolte di acquisire una maggiore sensibilità nei confronti della conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali del nostro territorio che costituiscono patrimonio dell’intera umanità. Pensiero positivo Circondatevi di bellezza E' un linguaggio sottile e delicato quello che porta alla nostra anima a partire dall'armonia delle forme, dei suoni e dei colori. E' un dialogo aperto che può essere stimolato e alimentato decidendo di introdurre nella nostra vita un numero sempre maggiore di cose belle: musiche, immagini, oggetti d'arte, pensiero, parole, sentimenti, valori e ideali. Tutto ciò che è bello appaga la nostra sete più profonda (Giddì). La Voce di Massafra Settimanale di politica, cronaca, sport e cultura della Tebaide d’Italia Direttore responsabile: Nino Bellinvia Vice direttore: Giovanni Matichecchia Redattore: Antonio Dellisanti Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006 Registro Operatori della Comunicazione: R.O.C. n.18242 Antonio Dellisanti Editore s.r.l. Sede legale e redazione: via De Amicis, 127 74016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61 e-mail: [email protected] Copia arretrata Euro 2,00 Stampato da: Grafiche SEMA - Massafra Abbonamenti (annuale): euro 60,00 - Massafra/ edicole; euro 140,00 - Italia/Poste; euro 30,00 - online pdf; aziende sostenitrici: euro 121,00 /edicole Costo pubblicità: euro 75,00 (formato pagina a colori); euro 40,00 (metà pagina a colori) Per info: 334.675.31.02 Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editore e gli autori (responsabili, civilmente e penalmente , dei giudizi espressi nei loro scritti) s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non verranno pubblicate lettere anonime; se richiesto, verrà mantenuto l’anonimato. Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali, regionali, provinciali e comunali. LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 2 Tutelare l’ambiente. Un imperativo di giustizia Cercate prima il Regno di Dio e la sua Giustizia e tutto il resto vi sarà donato.” Quanto siamo lontani da questa visione che è un invito evangelico, ma anche una prospettiva di saggezza per chi ha come orizzonte non il proprio tornaconto personale o la scadenza temporale a breve termine (vedi elezioni), ma il futuro dei propri figli e dell’ambiente. Una visione che passa inevitabilmente attraverso le scelte che oggi facciamo, soprattutto quelle che gettano un’ipoteca sui prossimi anni e tracciano sentieri da cui difficilmente si può tornare indietro. Il Regno di Dio e la sua Giustizia non riguardano realtà ultraterrene, anche se certamente le comprendono, ma riguardano il qui e ora del nostro vivere quotidiano del quale condizionano i giorni. Il Regno di Dio è amore, pace, convivialità, attenzione a ogni essere vivente. Per affrontare in un’ottica cristiana le problematiche ambientali non possiamo non sottolineare che l’uomo è stato messo a custodia del giardino che è la nostra terra, con il compito di salvaguardare il creato, non di abusare di esso e stravolgerne le leggi. Se imparassimo ad accettare i limiti che inevitabilmente deve avere la nostra smania di crescere senza giustizia, forse potremmo sperimentare una vita più lenta, più umana, più in sintonia con i ritmi della natura, ma che è anche l’unica strada che può assicurare alle future generazioni condizioni di vita accettabili, degne di essere vissute, senza i fardelli pesanti che stiamo accumulando con il nostro modello di sviluppo, senza i furti che stiamo perpetrando nei loro confronti e che rischiamo di lasciare come eredità insostenibile ai nostri figli. E’ questo “il resto” che ci sarà donato. Accettando di essere meno presuntuosi, già oggi potremo godere il dono di una vita più semplice, più solidale, senza tante paure per il futuro, per la nostra salute, per i nostri figli. L’uomo a differenza della natura non opera più con la dinamica del ciclo. In natura ogni cosa nasce, cresce, ha una sua vita poi chiude il cerchio con la morte e/o con la trasformazione in un’altra sostanza che comunque si Verità e libertà. Riflessioni per il nuovo anno scolastico Il prof .Michele Dicanio, presidente dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), con queste riflessioni esprime a tutti gli studenti di Massafra fervidi auguri di un sereno anno scolastico, ricolmo di soddisfazioni personali e di progressi nello studio e nella vita di comunità. “Gesù disse a quelli che avevano creduto in lui: - Se rimanete ben radicati nella mia parola, siete veramente miei discepoli. Così conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi”. (Gv 8,31-32) Verità e libertà. Chi cerca in tutta la realtà e nella sua vita la verità, diventa libero interiormente e nei suoi atteggiamenti concreti. L’uomo è nato per la verità. Tutto lo sforzo del pensiero è stato rivolto verso il raggiungimento della verità: quando l’uomo ha cominciato a riflettere e a porsi delle domande, è nata la filosofia, che è la ricerca della verità. Anche le scienze, partendo dall’esperienza e dai fenomeni naturali, si pongono come obiettivo la scoperta delle leggi nella natura, la scoperta della verità. Anche lo studio storico-critico cerca la verità di quello che è accaduto; anche l’arte e la poesia cercano la verità sull’uomo, che è soggettività, interiorità, libertà, pensiero, mistero. Compito, quindi, della scuola e del pensatore e dell’uomo di cultura, è quello di educare alla ricerca della verità, qualunque essa sia. Lo studio dovrebbe essere gioia, impegno, desiderio di approfondire le varie conoscenze, dialogo con i grandi del pensiero, dell’arte , della scienza, incontro con i classici, ininterrotto cammino verso la Verità, che dura tutta la vita. immette in un ciclo naturale. L’uomo, il furbo, ha pensato di perseguire invece del ciclo, una tracciato lineare, uno sviluppo che guardasse solo avanti e non di lato, indietro, per valutare le conseguenze delle sue azioni che spesso sono rifiuti, veleni, avanzi ingombranti e pericolosi dei suoi pasti tecnologici. L’uomo ormai non riesce più a chiudere il ciclo. La sua scienza e la sua tecnologia avrebbe bisogno di un salto di qualità e di una ricerca raffinata per riparare i danni fatti e ricondurre il suo sviluppo nella logica dell’equilibrio e nella dinamica del ciclo. Imparare a coesistere con le leggi della natura attraverso una conoscenza profonda può venire solo da una ricerca scientifica seria e rispettosa che è molto più rigorosa di quella che si contenta di risultati solo funzionali al profitto individuale o di pochi gruppi di potere finanziario e economico. Ci vuole più scienza a elaborare processi che valorizzino le materie riutilizzandole, piuttosto che tentare di distruggerle con l’incenerimento. L’incenerimento dei rifiuti non chiude nessun ciclo, non è un’operazione che possa inserirsi nella logica della natura. Esso lascia dietro di sé non meno del 30% di scorie tossiche da smaltire comunque in discarica. Chi sostiene la linea “Zero rifiuti” paradossalmente non è uno che guarda al passato, è uno che è già futuro, ma che per alcune iniziative industriali è anche presente: vedi il Centro riciclo di Vedelago che ricicla più del 95% delle materie rivenienti dalla raccolta differenziata, il Consorzio di Anglona nel nord della Sardegna che raccoglie 14 comuni in una società misto pubblico-privata, Colleferro nel Lazio, Ponte nelle Alpi in provincia di Belluno e tante altre esperienze. Solo vivendo in armonia con la natura e assecondandone le leggi avremo speranza di sopravvivere come specie umana. L’alternativa è assistere a una lenta agonia verso l’estinzione di un’altra specie, quella umana. Non è la prima e non sarà l’ultima. Il cielo e le sue stelle continueranno a brillare anche senza di noi. Non è una visione catastrofistica, ma è la fede nella vita in senso totale e immanente che comunque trionfa al di là delle brevi apparizioni di specie o di fenomeni, che a noi sembrano importanti e destinati a durare, ma nei confronti dell’orologio cosmico sono brevi battiti d’ali che durano pochi istanti mentre la Vita continua. Giovanni Tammaro Non dobbiamo avere paura dell’avventura intellettuale, perché è Dio, Creatore e Signore dell’universo, che ha messo nel cuore dell’uomo questo bisogno di cercare e di arrivare alla Verità, di arrivare a Lui. Il cristiano che ha incontrato Dio nella persona di Gesù Cristo è gioioso, sereno, perché Dio è suo amico, col quale è in continuo dialogo. E l’amicizia vera è la realtà più importante nella vita di un uomo. Anche di fronte alle situazioni concrete, ai comportamenti delle autorità, si deve assumere un atteggiamento critico, di giudizio, mai di conformismo per amore del potere. Quanto più i singoli cittadini saranno abituati ad essere critici, a ricercare la verità, tanto più saranno liberi da condizionamenti e tanto più si costruirà una società veramente democratica, in cui ognuno svolga il suo ruolo con dignità, per il bene di tutti gli altri membri della comunità. Anche il cristiano, direi soprattutto il cristiano, deve svolgere il suo ruolo di ricerca della verità nel mondo e nella stessa Chiesa, ciascuno secondo i doni che ha ricevuto, secondo il proprio carisma. Il cristiano deve riscoprire i valori, umani e cristiani, della verità, della libertà, della bellezza, della gratuità, della bontà, del mistero. Michele Dicanio Meteo_Massafra sabato 8 settembre domenica 9 settembre lunedì 10 settembre martedì 11 settembre LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 3 Cronache regionali a cura di Giovanni Matichecchia Il Consiglio regionale ha già portato la propria attenzione lontano dalle problematiche che attanagliano Taranto e il suo futuro. Questo solo a pochi giorni di distanza dai lampi e dai tuoni che hanno squarciato Taranto e il suo principale apparato produttivo. Noi continuiamo a parlare di Taranto ma in effetti sono moltissimi i massafresi che lavorano e producono reddito per la sopravvivenza delle proprie famiglie. La politica è sempre molto distratta e poco centrata sui problemi reali della gente. Così mentre tutti sono in ansia per le problematiche per la salute sollevate dalle associazioni ambientaliste, e soprattutto dai magistrati, la classe politica si interroga sulle alleanze, sulle primarie, su come vincere le elezioni dribblando i problemi e la volontà dei cittadini. Chi invece non ha dimenticato, ha sollecitato un profondo dibattito sul valore sociale e individuale del lavoro, sulla modifica nella scala dei valori che sembra investire tutto il mondo del lavoro ma anche il mondo giovanile che il lavoro lo cerca con disperazione. La Regione Puglia propone il de-finanziamento dell’intervento Distripark Taranto, situato nella parte retrostante del porto di Taranto che era inserito all’interno della precedente delibera CIPE n. 62 del 03/08/2011 per un valore pari a 35 milioni di euro, al fine di finanziare l’intervento denominato “Riconfigurazione della banchina del Molo Polisettoriale del porto di Taranto’. Ciò in ragione dell’intervento previsto nell’ambito del Protocollo di intesa sul Porto di Taranto sottoscritto il 20 giugno u.s. tra gli altri da MIT, MATTM, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto e Autorità portuale di Taranto. Accade inoltre che i predetti 35 milioni si trovano anche nel ‘Protocollo d’intesa per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto’, firmato lo scorso Gruppo di Volontariato Vincenziano di Massafra Concerto di solidarietà in Santuario Giovedì 6 Settembre, presso il Santuario Madonna della Scala di Massafra, si è tenuto un concerto di solidarietà promosso dal Gruppo di Volontariato Vincenziano di Massafra. Tra i fenomeni sociali più vistosi di questi anni, il Volontariato ha assunto una rilevanza tutta particolare. “Volontariato Vincenziano trae la sua origine dal cuore di San Vincenzo e Santa Luisa, quando l’intuizione dei santi della carità si accorse dell’indigenza di una famiglia povera e malata priva di aiuto materiale e morale. Il Volontariato Vincenziano, denominazione che ha sostituito quella di “dama” lavora con slancio apostolico, con spirito di solidarietà cristiana per assistere persone bisognose ed emarginate, assistendole materialmente e spiritualmente. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, rappresentano i valori fondamentali sui quali si impernia il Volontariato Vincenziano e si esprime come segno di testimonianza e di amore verso l’uomo. «San Vincenzo, nella sua grande attualità, continua a stimolare in noi Gruppo di Volontariato Vincenziano, l’umile coraggio di proporre al mondo il valore della carità che, passando per Cristo, testimonia ai fratelli la primaria attenzione ai più bisognosi, gli ultimi – ha affermato Maria Losavio, presidente del Gruppo Volontario Vincenziano di Massafra - La parola “ servizio “, che deve trovarsi tra le prime nel vocabolario del Cristiano, diventa 26 luglio a Roma, nella parte in cui si parla del progetto ‘Riconfigurazione ai fini dell’adeguamento della banchina del molo polisettoriale per consentire i dragaggi fino a 16,50 metri, comprensivi di distribuzione elettrica e superamento interferenze’, il cui importo ammonta a 51 milioni di euro. Questi 51 mln risultano così divisi: Regione Puglia FSC 2007-2013 35.000.000, Autorità Portuale 12.000.000, TCT SpA 4.000.000. ‘La Regione - si legge sempre nella delibera del CIPE - ha motivato tale proposta con la strategicità dell’opera da realizzare, funzionale e complementare con le altre opere previste, ravvisando pertanto l’opportunità di finanziare l’infrastruttura della parte antistante del porto, piuttosto che di quella retrostante. Nella riunione dei Presidenti dei Gruppi è stata chiesta la convocazione della VII Commissione per modificare lo Statuto della Regione e portare il numero dei Consiglieri a 50 così come è naturale dopo la sentenza della Corte Costituzionale e senza necessità di attendere l’esito del ricorso del Governo alla autoriforma a 60 Consiglieri approvata alla unanimità dal Consiglio. Il tempo necessario ai Gruppi per esaminare la proposta tecnica di modifica della legge elettorale non andrebbe in questo modo perso perché nel frattempo si adeguerebbe lo Statuto agli input della Corte evitando il conflitto giuridico. È stata chiesta altresì l’audizione nelle stessa VII Commissione del Comitato 50 e 50 perché si risponda alle richieste dei 20.000 sottoscrittori della legge di iniziativa popolare del movimento delle donne con la conseguente modifica della legge elettorale. Ci si augura che ciò avvenga per dotare la Puglia degli strumenti di rappresentanza necessari alla sua vita democratica e senza alcun rischio per la validità della prossima legislatura. imperativo categorico in quello dei Vincenziani, perché il servizio è emanazione dell’Amore, anzi è esso stesso Amore. La devozione della Santa Vergine era cara a San Vincenzo e Santa Luisa e l’hanno trasmessa nella sua integrità. Vogliamo contemplare la prontezza della Vergine Maria, perché il nostro servizio fraterno, obbediente all’invito di Gesù, sia ispirato dall’esempio della Madre». Dopo i saluti del Prof. Mons. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei si sono esibiti: Rossella Mastrangelo (soprano) ; Valentina Colleoni (soprano); Massimiliano Picuno ( m a e s t r o accompagnatore); Gianvito Tannoia (maestro organista). Ha condotto la serata Tiziana Gentile Ricci. “La Voce di Massafra” è anche sul web ABBONATI SUBITO alla versione online del settimanale d’informazione della Tebaide d’Italia. Riceverai la tua copia direttamente in posta elettronica al costo di 0,60 centesimi (Euro 30,00 - Annuale) L’abbonamento 2012/13 nella versione cartacea è di euro 60,00 e si può attivare presso le edicole di Massafra LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 4 UN DISTRIBUTORE CARBURANTI SUL TERRENO DELLA CHIESA UN SOPRUSO CHE RECLAMA GIUSTIZIA Un uliveto secolare viene sacrificato sull’altare dello scempio del paesaggio per convivere con un distributore carburanti, a puri fini affaristici. Mi riferisco al profondo sbancamento che si va eseguendo su via Martina Franca nei pressi della via Del Santuario. Il danno non è soltanto al paesaggio e all’ambiente. Quel terreno infatti pervenne alla Chiesa di Massafra nel 1583 quando una bolla papale incorporò il beneficio di S. Maria della Scala al patrimonio del Capitolo collegiale di Massafra, poi trasferito gratis all’Ente interdiocesano per il sostentamento del Clero quando quest’ultimo è stato istituito negli ultimi decenni. Un’operazione questa, criticabilissima sotto diversi aspetti. Intendiamoci, è lecito al Clero (come ad altre categorie di lavoratori e/o professionisti) istituire enti previdenziali e assistenziali a patto che funzionino grazie ai contributi versati dai singoli lavoratori o professionisti e che, se investono in immobili, li acquistino a valore di mercato. Il patrimonio immobiliare dell’Ente per il Clero, invece, è stato costituito acquisendo a costo zero i beni delle Chiese particolari. C’è da dire che parecchie Parrocchie non si sono piegate al diktat, difendendo con le unghie e con i denti i loro patrimoni. Così non è stato per Massafra. Per capire la gravità dell’operazione compiuta, è bene premettere che il patrimonio della Chiesa in antico era chiamato ‘patrimonium pauperum’ (il patrimonio dei poveri), costituito da offerte libere con cui venivano aiutati gli orfani, le vedove, i poveri e i cristiani carcerati (si vedano in tal senso gli scritti di San Giustino e di Tertulliano). Tra i poveri, in origine, erano compresi anche i chierici, cioè il clero. Man mano che si accresceva, il patrimonio confluiva nelle mani del vescovo, dapprima quale amministratore unico, in seguito vincolato dalle norme emanate da papa Simplicio (a. 475) e da papa Gelasio (a. 494) i quali “ imposero che i redditi della massa patrimoniale ecclesiastica non dovessero distribuirsi ad arbitrio del vescovo, ma classificarsi in quattro parti, destinandone una al vescovo, una al clero della comunità, (…) una ai poveri e una per la costruzione e manutenzione degli edifici di culto (fabrica ecclesiae)”1. La formula della quadripartizione ebbe fortuna e si diffuse ovunque divenendo obbligatoria. L’acquisizione dei beni della Chiesa da parte dell’Ente per il Clero è una patente violazione del patrimonio dei poveri e di quella antica norma. I frutti dei beni che in origine venivano destinati ai poveri e alla manutenzione delle chiese (oltre che al vescovo e al clero) ora sono destinati soltanto al sostentamento del clero. Sarebbe stato più giusto istituire un ente per il sostentamento dei poveri (e non soltanto del clero) al fine di compiere “opere di apostolato sacro e di carità, specialmente al servizio dei poveri”, così come prescrive il secondo comma del can. 1254 del vigente C.J.C. Orbene, poiché l’Ente per il Clero ha acquisito gratis i beni della Chiesa di Massafra ritengo che non ne possa disporre liberamente. Anche se un certo terreno diviene improduttivo (come tutti gli oliveti secolari) e quindi non rende più niente, ritengo che l’Ente per il Clero non possa venderlo o mutarne la destinazione a fini speculativi ma debba, in base a un obbligo morale se non giuridico, restituirlo alla Chiesa cui apparteneva in origine. Così non è avvenuto. Su quel terreno non si è permessa la costruzione di strutture di aggregazione giovanile, ma si è dato il via a una operazione economica senza scrupoli, che non giova all’immagine della Chiesa tutta. Oltre che censurabile sul piano storico, culturale e morale, la costruzione di un impianto carburanti in quel punto è illecita sul piano giuridico. Tale impianto sta sorgendo ad appena 10 metri da una fila continua di case e di una scuola materna che costeggiano la via Martina Franca mentre la normativa regionale prescrive per i nuovi impianti una distanza non inferiore a 100 metri (art. 13 comma 1 lett. b legge reg. n.21/2009) al fine di garantire la sicurezza e la salvaguardia delle persone e la tutela dei beni contro i rischi di incendio ed esplosione. Peraltro, esiste ormai una vasta letteratura in campo scientifico sui danni alla salute prodotti dai composti volativi (benzene e altri gas) riconosciuti come agenti cancerogeni, che si sprigionano dalle pompe di benzina e gasolio. Gli abitanti della zona e altri cittadini di Massafra si sono già mobilitati inviando un esposto al Sindaco, alla Provincia, alla Regione, al Vescovo diocesano e al Comando VV.FF. ed eventualmente potrebbero agire sul piano legale ove Comune e Provincia non facciano retromarcia annullando le autorizzazioni incautamente rilasciate. Sul punto è da registrare la presa di posizione di uno dei partiti di opposizione in Consiglio Comunale il quale ha chiesto al Comune di Massafra e alla Provincia di Taranto di indicare con urgenza quali siano le loro determinazioni sulla costruzione di tale impianto. Gli altri partiti, sia di maggioranza che di opposizione, per ora tacciono. Sarebbe bene che anche costoro facciano conoscere ai cittadini di Massafra il loro pensiero su questo che è un problema di legalità e non già di opportunità politica. Avv. Giulio Mastrangelo V. Del Giudice,Beni ecclesiastici, in Enciclopedia del Diritto, V, Milano 1959, pag.209. 1 DIFENDERSI DALLE BANCHE Impariamo assieme a tutelarci dagli abusi e dai raggiri MARTEDì 11 SETTEMBRE (ore 19,oo) presso Mediterranea Consumo in via Fratelli Bandiera 22 L’Associazione di consumatori Mediterranea Consumo organizza presso i propri Uffici, in Massafra alla via Fratelli Bandiera n. 22, una serie di tre incontri aperti al pubblico, in occasione dei quali si parlerà di crisi economica e di comportamenti scorretti da parte di banche, assicurazioni, operatori telematici e gestori energetici. In occasione del primo incontro, previsto per martedì 11 settembre alle ore 19, interverrà il Dott. Alessandro Collocola, perito bancario e consulente tecnico del Tribunale di Taranto, il quale descriverà i più comuni modi in cui la fiducia dell’utente bancario viene tradita, dall’anatocismo all’applicazione di interessi usurai sui mutui, agli addebiti illegittimi, e alle revoche di affidamenti, e illustrerà i casi nei quali è possibile ottenere la restituzione delle somme versate. Mediterranea Consumo avvia in tal senso un dialogo costruttivo con le imprese, con gli artigiani e con le famiglie in difficoltà, finalizzato ad individuare gli strumenti più efficaci per la difesa dei propri risparmi, in un periodo segnato dall’impossibilità oggettiva, per molti, di fare fronte alla pressione delle banche e degli istituti di credito. “Conoscere i problemi aiuta a combatterli: facciamolo insieme”, sottolineano gli organizzatori, invitando all’incontro tutti coloro i quali desiderino approfondire le proprie conoscenze in materia bancaria. Per maggiori informazioni: mediterraneaconsumo.wordpress.com [email protected] 3451179806 LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 5 «Dal buio più completo del PRG si viaggia verso l’ignoto del PUG» Al Comune di Massafra, dopo aver speso denaro pubblico, prima in milioni di lire, poi in migliaia di euro per un Piano Regolatore Generale, che affonda le sue radici nel lontano 1978 e che di fatto non esiste, perché mai approvato dai competenti organi regionali, si continua a spendere denaro pubblico dalle casse comunali per un Piano Urbanistico Generale che, a tutt’oggi, non riece ancora a vedere la luce. La storia continua! Sorge legittimo il dubbio che, probabilmente, si vuole continuare con il vetusto P.D.F., per cui è legittimo chiedersi: “a chi fa comodo?” La risposta la lasciamo a quei cittadini non interessati, non imparentati, non coinvolti da rapporti di amicizia o di altro genere, che purtroppo sono legati a questo nostro territorio “martoriato”, preda di una cementificazione selvaggia (basti guardare l’obbrobbrio delle costruzioni realizzate anche di recente sulle gravine!). Per Italia dei Valori risulta, quindi, evidente che ancora una volta la bocciatura del PRG da parte della Regione Puglia per inottemperanze perpetuate nel tempo dagli amminisratori comunali di Massafra viene utilizzata come alibi, che trova consensi soltanto per la inoperosità intellettuale e politica di chi avrebbe dovuto approfondire le questioni. Oggi, invece, risulta intrapreso un nuovo percorso che si mostra, sin dalle prime battute, irto degli stessi ostacoli del precedente. Ma veniamo al PUG. Come si ricorderà, il Consiglio Comunale di Massafra approvava nel 2010 la delibera sul Piano Urbanistico Generale, impegnando 310.000,00 euro, così abbandonando, sic et simpliciter, senza alcuna formalizzazione, lo storico Piano Regolatore Generale, il cui iter si è protratto per ben trentatre anni (i redattori Ingg. Donato Bosco e Cosimo Bianco, furono incaricati con delibera del Consiglio Comunale n.11218 del 13.07.1979 vistata, dal Co.Pro.Co. nella seduta del 03.10.1979 al n.26674/23147 - Sindaco del tempo il compianto Prof. Orazio Bianco) e che è costato alla collettività “notevoli” esborsi di denaro. E non è ancora finita, in quanto risultano a tutt’oggi pendenti procedure giudiziali relative a richieste di pagamento che ammontano a centinaia di migliaia di euro. In una delle tante conferenze stampa, il sindaco di Massafra, Tamburrano, alla presenza degli assessori comunali e dei dirigenti del Settore Tecnico, nel 2010 annunciò l’avvio dei lavori per la redazione del piano urbanistico generale del Comune di Massafra. Nell’occasione, presentò i quindici componenti della Commissione P.U.G. e sottolineò la necessità impellente di procedere con questo neo piano, anche in considerazione della bocciatura del precedente Piano Regolatore Generale, da parte della Commissione Regionale. L’allora assessore comunale all’Urbanistica Aldo Di Masi relazionava, non senza enfasi, che “alla luce dell’innovamento strutturale territoriale e paesaggistico, operato dall’Ente Regionale, probabilmente la bocciatura del PRG scontava il grave difetto d’essere un piano redatto nel 1978 e presentato tra il 2000/02, quando non vigevano determinate norme: allora, per esempio, non si pensava e non si considerava nemmeno la tutela del Parco delle Gravine, ecco quindi la scelta di “un gruppo dei migliori” nella neo Commissione PUG”. In detto gruppo, che avrebbe dovuto privilegiare la vocazione del territorio e non “la proprietà di singoli soggetti” si segnalano: Emanuela Salvi (coordinamento), Sabrina Del Piano (valutazione ambientale strategica), Francesco Dursi (assistenza DPP), Luigi Coratella (collaborazione tecnica), Loredana Valente, Antonio Laghezza, Addolorata Massaro Montanaro (aspetti urbanistici), Paolo Miccolis, Angelo Raffaele Notaristefano (aspetti demografici), Francesco Coratella, Mario Maggio, Vincenzo Tritto (collaborazione tecnica), Antonio Gallicchio (aspetti geologici), Orazio Lazzaro (aspetti geotecnici), Cosima Concetta Castronovi (aspetti storico-archeologici), Giancarlo Lazzaro (aspetti legali), Paolo Lepore (digitalizzazione), Mario Gerardo Giannotta (digitalizzazione), Antonio Montemurro (digitalizzazione), Antonio Rosario Santoro (animazione), Antonio Giovanni Mastrangelo (animazione), Maria Germinaro (collaborazione amministrativa). L’arch. Luigi Traetta veniva posto a capo del gruppo e, considerata l’alta qualificazione dei suoi componenti (guarda caso anche tutti vicini all’amministrazione, senza considerare gli stridenti conflitti di interesse!), si diceva pronto a realizzare quanto richiesto, assicurando la presentazione in Consiglio comunale del nuovo PUG nel più breve tempo possibile. Sta di fatto che, a distanza di due anni (i lavori sono cominciati, infatti nel 2010) siamo ancora al DPP (Documento Programmatico Preliminare) e solo qualche tempo fa, precisamente a giugno 2012 l’Amministrazione massafrese comunicava quanto di seguito testualmente si riporta: “apre un canale diretto con la cittadinanza tutta, chiedendo ad ognuno di partecipare alla redazione del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) portando le proprie idee, le proprie esperienze, i propri bisogni e i desideri. In questa fase preliminare la comunità è invitata a contribuire alla redazione del Documento Programmatico Preliminare (DPP), documento propedeutico all’adozione del PUG da parte del Consiglio Comunale”. In buona sostanza, siamo ancora nella fase preliminare. Ed intanto, dai banchi della maggioranza (vds. dichiarazione del consiglierecapogruppo Fernando Pelillo per “la Puglia prima di Tutto”), parte l’ultimatum al sindaco Martino Tamburrano, invitandolo a concludere l’iter per il Pug entro il prossimo autunno, con la minaccia di far cadere il governo della città. Siamo al limite del grottesco! E’ mai possibile che Pelillo pretenda l’adozione del PUG in circa tre mesi, quando sa bene che sono già trascorsi due anni e il documento è ancora nelle fasi preliminari? Siamo ai soliti “giochetti” di palazzo!!! Nel frattempo, gli “esperti” hanno incassato (a spese della collettività, ovviamente!) centinaia di euro per il lavoro svolto a tutt’oggi. Non sarà che il PUG sta per seguire le stesse sorti del PRG? Prof. Antonio IZZINOSA Commissario Cittadino IdV Massafra L’Asd Massafra offre ai giovani mese gratis di judo e ju-litsu Un mese gratis di judo e ju-jitsu è quello che offre per tutto il nuovo anno sportivo l’Asd Massafra Judo. Ne dà notizia il presidente Patrizia Colloqui. Il sodalizio massafrese attivo nel campo sportivo dal 1974 , lunedì 3 settembre riprende le sue attività sportive-educative presso la palestra in via N. Fago n° 6, angolo via del Santuario. Ai fini promozionali il Massafra Judo , del Maestro Giuseppe Notaristefano , offre a tutti i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 15 anni che non hanno praticato judo e jujitsu ,un mese di lezioni gratuite. L’obiettivo è avvicinare sempre più giovani al judo , l’arte marziale che fa dello Sport una disciplina .Disciplina protagonista , come sport universale ai Giochi Olimpici di Londra con atleti da ben 135 nazioni . Per i colori azzurri , c’è stata l’affermazione di Rosalba Forciniti medaglia di Bronzo nei -52 kg. I corsi ,tenuti da tecnici federali si svolgeranno nei giorni lunedì , mercoledì e venerdì. Per eventuali informazioni contattare il Maestro Giuseppe Notaristefano al 3473479989. O per e-mail: [email protected] (N.B.) LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 6 3^ Stracittadina Massafrese: Sport, Cultura, Spettacolo e Solidarietà Il trofeo Tebaide d’Italia al massafrese Cosimo Albanese e alla putignanese Emma Delfine Domenica 2 settembre si è rinnovato l’annuale appuntamento con una classica del podismo pugliese la Stracittadina Massafrese – 3° Trofeo Tebaide d’Italia, gara di corsa su strada di nove chilometri valida quale undicesima tappa del trofeo Corripuglia 2012 (campionato regionale di corsa su strada). Giunta alla sua terza edizione la manifestazione, sapientemente organizzata dall’associazione sportiva Marathon Massafra del presidente Giuseppe Losavio, ha raggiunto anche quest’anno un bel traguardo in termini di partecipazione e di pubblico. Il programma è stato ricco e ben curato: accanto all’evento sportivo si sono vissuti momenti di Cultura, Spettacolo e Solidarietà. A fare da palcoscenico alle iniziative in cartellone il centralissimo Corso Roma dove alle ore 18:00 ha preso il via la prima iniziativa dedicata allo Sport. Oltre novecento podisti pugliesi hanno corso sulle principali strade del centro urbano: Corso Roma, Via Colonnello Scarano, prolungamento viale Marconi, Piazza Vitt. Emanuele, Corso Regina Margherita, Via Taranto. Novità di quest’anno la partecipazione alla gara competitiva degli atleti liberi (i non tesserati FIDAL), i cosiddetti “corridori della domenica” che, accogliendo l’invito degli organizzatori, hanno partecipato alla gara per il solo gusto di esserci, per condividere insieme ai tanti appassionati di podismo un sano momento di sport all’aria aperta. Per la cronaca sportiva si è registrato il predominio assoluto dell’atleta massafrese Cosimo Albanese, Mino per gli amici, del team Marathon Massafra, giunto solitario al traguardo tra due ali di folla plaudente. Alle spalle dell’atleta massafrese i vincitori delle prime due edizioni: Francesco Caliandro (vincitore nel 2010) giunto secondo e Alessandro Belotti (vincitore nel 2011) classificatosi quarto. Terzo gradino del podio per l’atleta assoluto Tommaso Parisi (Amatori Atletica Acquaviva). Grande la soddisfazione di Mino Albanese per aver coronato il suo sogno, quello di vincere sulle strade di casa, e altrettanto grande l’emozione nel momento di sollevare il Trofeo Tebaide d’Italia, consegnatogli dall’assessore allo sport Antonio Viesti. Dedico la vittoria alle persone che mi stanno vicino e a quelle che mi vogliono bene, ha dichiarato Mino Albanese intervistato NOMINA DEI PARROCI DELLA DIOCESI All’avvio del nuovo anno pastorale 2012-2013, il Vescovo di Castellaneta, Mons. Pietro Maria Fragnelli, ha provveduto alla nomina dei nuovi parroci e degli incaricati per alcuni servizi pastorali. L’avvicendamento dei parroci, in particolare, rappresenta un momento significativo sia per i sacerdoti destinati al nuovo FARMACIE DI TURNO Sabato 8 settembre FERRERI - via S. Leopoldo ZAURITO - via V. Veneto Domenica 9 settembre SASSO - p.zza Garibaldi dallo speaker Antonio Dellisanti, e ringrazio di cuore il mio allenatore Tommaso Gentile. Tra le donne taglia per prima il traguardo, l’atleta assoluta Mariangela Ceglia (Alteratletica Locorotondo). A completare il podio femminile, l’atleta putignanese Emma Delfine che si aggiudica il Trofeo Tebaide d’Italia per la categoria Master e l’atleta massafrese, l’insegnante di musica Marisa Russo (vincitrice nel 2010), giunta terza al traguardo. Ricco il bottino per gli atleti della Marathon Massafra: prima della categoria MF55 Lina Taddeo, terzo della categoria MM55 Salvi Fernando, quarto della categoria MM40 Cosimo Montemurro, quarto della categoria ASM Luca Filomeno, quinto della categoria TM Giuseppe Leggieri, che ha ottenuto un risultato di grande prestigio classificandosi nono assoluto, rientrando nella top ten degli atleti più forti in Puglia. Premiate con trofei e coppe le prime dieci società tra cui la Marathon Massafra giunta seconda con 44 punti. Consegnato dal presidente del Rotary Club Massafra, dott. Domenico Santoro, il trofeo Rotary Club al primo presidente di società giunto al traguardo, il laertino Cosimo Papapietro. Prima delle premiazioni una breve parentesi dedicata ai giovanissimi atleti della Marathon Junior che hanno ricevuto dal Maestro Angelo Resta una medaglia celebrativa della manifestazione. Come iniziativa culturale per la promozione del territorio si è svolta, al termine della gara, la visita gratuita al Castello medievale, organizzata e gestita dalla cooperativa Nuova Hellas. Una quarantina circa i partecipanti che hanno potuto ammirare il Castello con annesso museo della civiltà contadina dell’olio e del vino, il laboratorio archeologico San Sergio Carrino e Stirpe Votiva. Ultimo appuntamento in calendario l’esibizione live di un gruppo musicale pop – rock tenutasi al termine delle premiazioni di rito. A fare da cornice alla manifestazione tre importanti iniziative improntate alla solidarietà. Nella zona partenza/arrivo erano disponibili: un’autoemoteca Fidas per “andare incontro” ai Donatori, un gazebo della Fidas di Massafra e un gazebo dell’ATO Puglia sezione di Massafra, dove ci si poteva rivolgere per ottenere informazioni in merito alla donazione del sangue e al trapianto e alla donazione degli organi. Lo staff della Marathon Massafra ringrazia l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Martino Tamburrano, per la disponibilità mostrata, le aziende private che hanno creduto nel progetto, la Fidas di Massafra per aver offerto i Trofei Tebaide d’Italia, il Rotary Club Massafra, gli enti e le associazioni di volontariato che con il loro prezioso supporto hanno consentito di realizzare al meglio la manifestazione. Appuntamento a tutti alla prossima edizione nel 2013. Girolamo Mastronuzzi incarico che per le comunità parrocchiali chiamate ad accogliere con gioia e fiducia la guida indicata dal Vescovo. L’attuale situazione di gravità sociale ed economica legata alle questioni a tutti note, non può non coinvolgere anche le Comunità cristiane del nostro territorio; essa interpella tutti – sacerdoti, religiosi e laici – in vista di una coraggiosa ricerca del bene comune attingendo alla sempre viva sapienza del Vangelo. Ai sacerdoti, in particolare, è chiesto di essere in mezzo ai fratelli “strumenti di Cristo, bocca per la quale parla Cristo, mano attraverso la quale Cristo agisce” (Benedetto XVI). Di seguito pubblichiamo la lettera inviata da Sua Eccellenza Vescovo Pietro Maria Fragnelli: Castellaneta, 15 agosto 2012 Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria «Carissimi, come Padre e Pastore, dovendo provvedere a nuove guide spirituali in alcune comunità della Diocesi, rendo note le nomine per il nuovo anno pastorale che entrano in vigore dal primo settembre prossimo: LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 7 1. mons. Fernando Balestra, Vicario Generale, parroco di San Lorenzo Martire in Massafra; 2. don Mauro Ranaldi, rettore del Seminario Vescovile diocesano “Giovanni Paolo II”; 3. don Sario Chiarelli, parroco di Santa Maria Assunta in Mottola; 4. don Domenico Affortunato, parroco di san Michele in Castellaneta; 5. don Giuseppe Oliva, parroco di San Francesco di Paola in Massafra; 6. don Roger Zama Akian, vicario parrocchiale del Sacro Cuore in Massafra; 7. don Luigi Conte, vicario parrocchiale di Santa Maria Assunta in Mottola; 8. don Dino Mellone, vicario parrocchiale di San Lorenzo Martire in Massafra; 9. don Giacomo Antonicelli, vice rettore del Seminario e collaboratore della Curia; 10. don Roberto Pignatelli, diacono, collaboratore di san Nicola in Palagiano. Inoltre ho nominato: 1. il Prof. Antonio Sportelli, Responsabile del Servizio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica; 2. don Giuseppe Laterza, Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Educazione, la Scuola e l’Università. In distribuzione il 19.mo libro della prof. Antonietta Benagiano Le sue poesie giovanili d’amore “ritrovate” in “Di quell’amor…” In distribuzione il diciannovesimo libra della nostra concittadina Antonietta Benagiano (poetessa, scrittrice, saggista). “Di quell’amor…” è il titolo di questo suo ultimo libro dal titolo “Di quell’amor…” in distribuzione dalle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (Fuori Collana, illustrato, pag. 80 più copertina a colori). Sono alcune poesie “ritrovate”, poesie dei suoi vent’anni finite in questo libro, nato… per caso! Ce lo ha detto la stessa autrice che proprio qualche anno fa, occasionalmente ha rintracciato queste superstiti poesie dei suoi anni molto giovani. Scriveva sin da allora, e non solo poesie, ma distruggeva tutto. E per decenni ha continuato a cestinare. E questo fino al 1998. Per quanto riguarda queste poesie “ritrovate”, circa un anno fa ha pensato di chiedere un parere all’insigne critico prof. Giorgio Bàrberi Squarotti che le ha fatto pervenire a mezzo lettera (datata 5 giugno 2011) il suo giudizio estremamente positivo. “Cara e gentile Amica, (le ha infatti scritto) mi piace moltissimo il Suo nuovo “cantico dei cantici” moderno e prezioso, elegante e gioioso, favoloso e vitale. I nomi sono quelli orientali, ma ritmo e immagini sono quelli d’oggi come lezioni di bellezza e di grazia e di speranza. Splendide sono anche le altre poesie, quelle della seconda parte per la pienezza delle esperienze, delle descrizioni, delle visioni, dei sogni. Con i più affettuosi auguri e saluti, Giorgio Bàrberi Squarotti” E a leggere queste poesie “ritrovate” è stato entusiasta anche il prof. Roberto Pasanisi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e di tante altre istituzioni. culturali. A Lui si deve la prefazione di cui riportiamo qualche passo (vi rimandiamo a leggerla per intero nel libro): “Come diceva Proust: ‘L’amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore’. E qui, codesta poesia fresca, degli anni giovanili della poetessa, si struttura proprio fra due livelli: un’emozionante meditazione metafisica sullo spazio e sul tempo; un canzoniere gentile, stilnovisticamente rievocato attraverso mitemi di luce e colore di medievale memoria. Desidero ringraziare anzitutto il Signore per lo spirito di fede e la costruttiva collaborazione dei sacerdoti e dei fedeli, consapevoli che le decisioni del Vescovo sono maturate dopo lungo discernimento e preghiera, anche tenendo conto delle forze ministeriali di cui disponiamo. Tutti, con comprensibile sofferenza per il distacco e trepidazione per il nuovo corso pastorale, hanno testimoniato il desiderio di spendere nel modo migliore possibile le loro risorse lavorando nella vigna del Signore. In particolare, penso ai Padri Cavanis che hanno dovuto prendere, con me, la sofferta decisione di lasciare la guida della Parrocchia di san Francesco di Paola in Massafra: a loro la gratitudine più sincera per quanto hanno seminato tra noi e che certo continuerà a portare frutto. Confidando nell’aiuto della grazia del Signore e nella capacità di rinnovamento che ogni cambiamento porta con sé, affido a Maria, Madre del Buon Pastore e della Chiesa, tutti i presbiteri e le comunità interessate da questi eventi. Cum omni fiducia! A tutta la Diocesi raccomando di vivere questi passaggi come ulteriore invito del Signore alla conversione e ad una maggiore attenzione ai poveri, specie in questi tempi difficili per l’economia e la trasmissione dei valori, tempi che domandano a presbiteri e laici di costruire comunità cristiane sempre più credibili, testimoni della grande speranza attinta al Vangelo». L’epigrafe prevertiana opportunamente richiama il tono dei versi di Antonietta: espressione lirica autobiografica, come si diceva una volta, luminosa e crepuscolare a un tempo, che si fa poi cupa all’ombra della morte, nell’explicit della raccolta. La dulcedo del dettato è tutt’uno con la delicatezza del sentire, là dove la poesia è vissuta come squisita e raffinata esaltazione del sentimento e della bellezza. Das Ewig-Weibliche: è qui in fondo, intorno all’’eterno femminino’ che discetta l’autrice, del quale prova a darci un eliotiano ‘correlativo oggettivo’ attraverso versi ed immagini innocenti e chiari come l’acqua, appassionati come l’amore.” Bella e significativa la copertina del libro e scelta migliore non poteva essere fatta. Riporta un dipinto di Marc Chagall (realizzato tra il 1917 e 1918 e conservato presso il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo). “La passeggiata”, titolo del dipinto in cui c’è l’amore e la sconfinata gioia del pittore per la moglie Bella. Una gioia che vive ogni innamorato. Chi può affermare di non aver mai sentito palpiti o almeno un brivido d’amore? Del resto anche Dante ci ricorda che l’universo stesso vive per “l’Amor che move il sole e l’altre stelle”. L’amore, l’amore… quante emozioni! Certe scritte che si leggono sui muri di una qualsiasi città, sulle panchine dei parchi pubblici (dove siedono i giovani teneramente allacciati e incuranti del mondo attorno), testimoniano la magia dell’innamoramento. E gli sms che s’inviano gli innamorati non sono, in sintesi, belle epistole d’amore? Ricordiamo ai nostri lettori che Antonietta Benagiano, massafrese, è una persona, come “avete già tirato le somme”, di grande preparazione culturale, gentile e disponibile. Per la sua attività di poetessa, scrittrice e saggista, è stata insignita di molti titoli e dalla partecipazione a concorsi letterari ha riportato riconoscimenti prestigiosi con primi premi sia come poetessa che come scrittrice. Amante della cultura e dell’arte (ex docente di Italiano e Latino), sin dalla fanciullezza ha mostrato doti inventive che sarebbero andate poi nella produzione letteraria coniugandosi sempre più con la interiore meditazione sulle problematiche dell’esistenza. C’è tanto e tanto da dire. Ha scritto libri di poesia, narrativa, teatro, saggistica. Noi, comunque, ci fermiamo qui. (Nino Bellinvia) LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 8 Come eravamo… (Fototeca Fernando Ladiana) La salsa In poche famiglie è rimasta viva la tradizione di fare la salsa in casa. Molto più semplice comprare i barattoli di pelati. La salsa -spesso si faceva di notte-, era una festa per i bambini. L’occasione per stare in piedi con gli adulti. Il rito iniziava il pomeriggio con il lavaggio delle bottiglie, alla fontana, e si trasportava con “rzole” e “ialettun” (questi ultimi trasportati dagli uomini di famiglia). L’impresa dal clima industrioso richiedeva lo spazio dell’intera “vicinanza”. Tutti erano indaffarati, chi a bollire e macinare il pomodoro cotto, chi a infilare nelle bottiglie i pomodori tagliati nel senso della lunghezza. Tutti avevano un compito, piccoli e grandi. L’operazione più delicata era quella di legare, ad arte, con lo spago, i tappi di sughero che sigillavano le bottiglie. Ultimo adempimento la bollitura. E vit ce t’ mang… Lucia Palmisano Cronache del tempo che fu (Archivio Fernando Ladiana) Quanto attiene all’apprendimento degli studi e della divulgazione del fenomeno rupestre nel nostro territorio, incentivato dalla Pro-loco fu discusso studiato e realizzato nella biblioteca civica, con un abile , felice e disinteressato raccordo di inizi, promosse con un entusiasmo degno di apprezzamento da Espedito Jacovelli, da Roberto e Attilio Caprara, da Orazio Santoro e Tonino Rospo, da Vincenzo Catucci e Fernando Nuzzi e da tanti altri con chi scrive, incentivati e raccordati dall’abile regia di don Cosimo Fonseca che, negli spazi che gli consentiva il suo impegno accademico, allora alla “Cattolica” di Milano, si adoperava per far uscire dall’angusto localismo il meglio di quanto poteva essere utile per il vasto mondo degli studiosi del fenomeno. E molti devono tanto a questi incontri in biblioteca, per lo più alla sera, dopo ore di studio e di lavoro. Paolo Catucci, Il recinto dei ricordi – Frammenti anni 1950-1980, Litografia Piccolo, Crispiano, 1992 A cura di Lucia Palmisano OFFERTA PUBBLICA PER L’ACQUISTO O LA GESTIONE DEL DOMINIO www.massafra.it Gli interessati possono far pervenire la loro proposta d’acquisto o di gestione all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] A norma di legge, verrà data priorità agli Enti interessati Per info: Antonio Dellisanti Editore s.r.l. - 334.675.31.02 Scadenza invio proposte d’acquisto o di gestione: 15.09.2012 LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.313 dell’8 settembre 2012 | 9 ABBIGLIAMENTO ROBE DI KAPPA - SUPERGA Mario Lombardo Via C. Scarano, 45-47 - Massafra tel.099.880.25.08 aziende sostenitrici la voce di massafra 2012/2013 OVIESSE INDUSTRY corso Roma, 181 - Massafra tel. 099.885.42.64 mail: [email protected] via A. Fighera, 13 - Martina Franca tel. 080.485.88.55 ABBIGLIAMENTO SPORTIVO PIANETA SPORT s.r.l. 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