“ In viaggio con il Piccolo Principe… impariamo a guardare con il
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“ In viaggio con il Piccolo Principe… impariamo a guardare con il
SCUOLA DELL’ INFANZIA “Don Giacomo Rossetti” Viale Papa Giovanni XXIII° n. 37 24050 - Grassobbio (BG) “ In viaggio con il Piccolo Principe… impariamo a guardare con il cuore” Il problema non è diventare grandi, ma dimenticare di essere stati bambini. anno scolastico 2016 / 2017 Indice Premessa Cenni storici Collaborazione scuola – famiglia Collaborazione scuola – territorio Il Consiglio di Gestione Il Collegio dei Docenti I Rappresentanti di Sezione Il Consiglio di Intersezione Il Comitato Scuola – Famiglia Patto di corresponsabilità educativa La Parrocchia “S. Alessandro Martire” Il Comune di Grassobbio La sezione Primavera La Scuola Primaria Il Coordinamento di Zona L’ Agenzia di tutela della salute di Trescore B. Personale scolastico Giornata scolastica Anticipo e posticipo La refezione Il momento della nanna Momenti di festa La finalità della Scuola dell’Infanzia I Campi di Esperienza Progetto inserimento accoglienza “Il Piccolo Principe e la Rosa” Laboratorio dei piccoli “Piccoli principi in crescita” Laboratorio dei mezzani “Con il Piccolo Principe: scopro i vari modi di fare Arte” Laboratorio dei grandi ”Con il Piccolo Principe : Musica e Movimento, Scienza e Fantasia” I.R. C. Insegnamento della religione cattolica Progetto di educazione religiosa “Lasciate che i bambini vengano a me” Progetto di Pregrafismo 4 e 5 anni “Occhio e mano creano un segno che ci porta lontano” Continuità scuola primaria Didattiche specifiche per alunni diversamente abili per bambini stranieri La valutazione Obiettivi annuali suddivisi per campi di esperienza e per età Premessa Il Piano Dell’Offerta Formativa è la carta di identità della Scuola dell’Infanzia, indica in dettaglio le finalità, gli obiettivi, i metodi, i tempi, le strategie, gli strumenti e le risorse delle attività educative. Elaborato e deliberato dal Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia sulla base dei Progetti Educativi, delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e sentite le proposte dei genitori. Viene approvato dal Consiglio di Gestione. E’ il piano del servizio formativo che la Scuola intende garantire e perseguire. E’ il documento attraverso cui la Scuola rende noto “ciò che fa”, “perché” e “in funzione di che cosa agisce” (contiene quel che si vuole fare, perché lo si deve fare, come lo si deve fare, dove e quando lo si deve fare). Cenni storici La Scuola dell’Infanzia Parrocchiale “don Giacomo Rossetti” è sorta il 6 aprile 1924 per iniziativa del Parroco don Giacomo Rossetti con il contributo di tutta la popolazione di Grassobbio per venire incontro ai bisogni educativi e formativi dei bambini del paese, che allora aveva dimensioni alquanto ridotte (circa mille abitanti). Il compito educativo - didattico e direttivo venne affidato alle Suore Orsoline dell’Istituto del S. Cuore di Asola (Mantova) che con impegno e molta passione lo hanno svolto per decenni. Le Reverende Suore, attualmente, non operano più a tempo pieno nella nostra Scuola, ma offrono comunque un prezioso aiuto in diversi momenti della giornata scolastica, contribuendo all’azione didattica in continuità con la tradizione educativa propria del loro Istituto. Da settembre 2010 la scuola si è trasferita in questa nuova struttura (trasferendosi da via XXIV maggio a viale Papa Giovanni XXIII) e conta al piano terra n. 7 sezioni dell’ Infanzia tra cui una sezione Primavera (destinata ai bambini di due anni), una palestra, n. 3 saloni ognuno col proprio servizio igienico adiacenti alle sezioni, un ufficio segreteria, un’aula grafico – manipolativa, un dormitorio, un’aula video e una biblioteca. La cucina interna si trova al piano inferiore (in appalto). Il grande giardino che circonda tutta la struttura completa questa grande opera pensata e progettata a misura di bambino. Oggi la scuola, continua a svolgere un servizio pubblico senza finalità di lucro, dopo una storia quasi secolare, fa parte del sistema nazionale di istruzione, avendo ottenuto il riconoscimento paritario ai sensi della Legge 62/2000 (“Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione” del 10 marzo 2000). Collaborazione Scuola - Famiglia Il Consiglio di Gestione La Scuola è amministrata dal Parroco Beghini Don Manuel che ne è il Legale Rappresentante. Al fine di essere coadiuvato nell’attività amministrativa e a garanzia della partecipazione della Comunità cristiana alla conduzione della Scuola, il Consiglio di Gestione è formato da nove componenti, così composto: - il Parroco, Presidente di diritto - la Coordinatrice delle attività didattico - educative - la Segretaria della Scuola - n. 2 componenti del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici scelti dal Parroco - n. 2 Rappresentanti della Scuola dell’Infanzia - n. 1 Rappresentante della Sezione Primavera - n. 1 componente nominato dal Sindaco Il Consiglio di Gestione si avvale della collaborazione di un Segretario, nominato dal Parroco, all’interno o all’esterno del Consiglio di Gestione. Il Segretario partecipa alle riunioni del Consiglio di Gestione, ne redige i verbali, li sottoscrive e li raccoglie negli appositi registri; collabora con il Presidente nella gestione amministrativa e contabile della Scuola, custodisce gli atti e i documenti amministrativi. Tutti i componenti del Consiglio di Gestione durano in carica tre anni e possono essere riconfermati, ad eccezione dei Rappresentanti di Sezione che decadono nel momento in cui il proprio/a figlio/a conclude la frequenza. Il Consiglio di Gestione esprime il proprio parere in ordine alle seguenti questioni: - stende e modifica il Regolamento relativo al funzionamento della Scuola dell’Infanzia e della sezione Primavera - assume, sospende, licenzia il personale, in conformità alle disposizioni previste dal C.C.N.L. e dal regolamento organico del personale - stipula convenzioni con il Comune di Grassobbio e con altri enti pubblici e privati - definisce l’importo delle rette di frequenza - stende il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo per anno solare conforme alle regole della pubblicità legale (Legge 62/2000, art. 1, lettera a); C.M. 163/2000 p.2.2), da inviare al CPAE, ai sensi dell’articolo 2, comma 1 lett. a) e b) dello Statuto del CPAE, approvato con Decreto Vescovile del 10/10/1986; - istituisce la Commissione paritetica per l’esame del rendiconto annuale e per il controllo dell’applicazione della convenzione (ai sensi della LR n°8, art. 2, pp.4 - 5/e, e successive modifiche); - promuove e funge da sostegno a iniziative di carattere formativo, ricreativo, assistenziale e religioso, nell’ambito specifico dell’infanzia e, più in generale, della famiglia; - indica proposte alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa; - valuta e verifica la permanenza dei requisiti gestionali e di qualità della Scuola in ordine al mantenimento del diritto alla parità scolastica (C.M. n° 163/2000 pp. 2.3 e 2.5). Collegio Docenti E’ composto dal personale Insegnante ed è presieduto dalla Coordinatrice. Elabora il Piano dell'Offerta Formativa e il Progetto Educativo, comprensivo dei curricoli, tenuto conto degli indirizzi generali dati dalle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione ” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, 04 settembre 2012. Valuta i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali la Scuola dell’Infanzia intende aderire o che intende promuovere. È un organo deliberante in merito alla programmazione educativa e didattica. Assemblea Generale e di Sezione E’ costituita da tutti i Genitori delle bambine e dei bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia, dalle Insegnanti, dalla Coordinatrice ed è presieduta dal Presidente della Scuola. Viene presentato il Progetto Educativo e il percorso formativo, iniziative, feste… Rappresentanti di Sezione Sono i Genitori eletti all’inizio dell’anno scolastico, a seguito dell’Assemblea Generale, due per ogni sezione dell’infanzia e uno per la sezione primavera. Entrano a far parte del Comitato scuola - famiglia. Fanno da portavoce tra famiglie e scuola, inoltre successivamente alla prima riunione del Comitato scuola – famiglia viene designato il componente che entrerà a far parte del Consiglio di Gestione. Consiglio di Intersezione È composto da tutte le docenti, tutti i rappresentanti di sezione e dalla coordinatrice didattico – educativa che convoca e presiede la riunione. Formula e propone indicazioni in merito all’andamento scolastico, all’ organizzazione di feste e incontri con specialisti. Comitato Scuola - Famiglia E’ formato da due rappresentanti per ogni sezione (nominati dai genitori della propria sezione), da un rappresentante della sezione primavera ed è presieduto dal presidente (genitore eletto tra i rappresentanti di sezione). Il Comitato Scuola-Famiglia, in piena autonomia, organizza iniziative di carattere ludico-ricreativo volte alla socializzazione ed all’aggregazione. Il Comitato stesso cura le modalità organizzative e la gestione economica di queste iniziative. Si pone come finalità primaria il collegamento tra la Scuola dell’infanzia e le famiglie dei bambini, al tal fine: propone idee per migliorare le attività della scuola discute ed elabora iniziative formula proposte contribuisce alla buona riuscita delle iniziative scolastiche assicura ai genitori la necessaria informazione rende i genitori effettivamente protagonisti dell’educazione dei figli discute i possibili problemi presenti all’interno della scuola offre il proprio contributo all’organizzazione delle feste coinvolgendo tutti i genitori Patto di corresponsabilità educativa I Genitori I genitori, quali primi protagonisti dell’educazione dei figli, devono trovare nella scuola dell’infanzia un aiuto e un’integrazione al loro primato educativo. Ad essi è richiesto di: proporre, sostenere e animare le iniziative funzionali al raggiungimento delle mete educative; condividere i valori educativi cui la scuola si ispira; prendere coscienza della corresponsabilità educativa attraverso una corretta informazione e un fecondo dialogo; partecipare ad incontri formativi per una crescita individuale e familiare a vantaggio del loro compito educativo; partecipare alla gestione degli organi collegiali. I genitori sono testimoni privilegiati dello sviluppo del loro bambino/a e a loro vengono richieste cooperazione e collaborazione nei diversi ambiti: • fornire indicazioni rilevanti al fine di conoscere l’alunno e consolidare un rapporto di fiducia • collaborare al fine di instaurare un rapporto di reciprocità che privilegi il benessere del bambino/a • seguire l’esperienza scolastica, interagire con le insegnanti per condividere momenti della giornata vissuta dal bambino/a condividendo il percorso educativo intrapreso partecipando alle riunioni • rispettare l’orario di ingresso e di uscita • venire informati di tutti i progressi educativi e dell’andamento del percorso formativo riguardanti il proprio bambino I Docenti Responsabili dell’azione educativa e didattica, devono favorire l’instaurarsi di un buon rapporto di reciprocità, a tal fine devono: • informare i genitori di tutti i progressi educativi e dell’andamento del percorso formativo del proprio figlio/a • far conoscere le intenzionalità educative, percorsi e progetti che si andranno a svolgere durante l’anno scolastico • offrire un supporto nelle difficoltà di apprendimento, disponibilità e collaborazione con le famiglie. Collaborazione Scuola – Agenzie Del Territorio La Parrocchia “S. Alessandro Martire” La Scuola dell’ Infanzia “Don Rossetti” è ancorata alla vita della comunità religiosa e civile nella quale è presente con la propria identità. In particolare i rapporti con le istituzioni locali vanno vissuti in un clima di collaborazione, nel rispetto delle competenze reciproche e nel rispetto delle disposizioni di legge riguardanti il diritto allo studio, alla salute e all’integrazione sociale. Fondamentale è anche il rapporto con la Chiesa locale. Il Comune di Grassobbio Esiste una convenzione tra la Scuola dell’infanzia e il Comune con la quale si garantiscono contributi necessari al contenimento delle rette e i fondi per l’acquisto materiale didattico e ludico. In relazione al Consiglio di Gestione il Comune elegge un componente attuo ad una reciproca collaborazione. La Sezione Primavera In merito alla continuità con la scuola dell’ infanzia sono previsti incontri tra educatrici e docenti per definire un progetto attuo a favorire un sereno passaggio definendo un calendario di incontri. La Scuola Primaria In relazione alla Commissione Continuità vengono proposti per i bambini dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia progetti ad hoc (vedi progetto continuità). Il Coordinamento di Zona Per L’infanzia La nostra Scuola dell’Infanzia prende parte da molti anni all’azione di Coordinamento pedagogico didattico proposta dall’ADASM (associazione delle Scuole dell’infanzia paritarie della bergamasca). E’ un percorso di formazione e di aggiornamento che coinvolge tutte le Insegnanti e le Coordinatrici delle Scuole dell’Infanzia della zona destinata. L’ ATS La collaborazione con l’Agenzia di Tutela della Salute distretto di Trescore B. concerne i progetti legati alla salute della prima infanzia e periodicamente al controllo della qualità dei cibi erogati dalla scuola e alla funzionalità del servizio mensa. Personale Scolastico La Coordinatrice didattico- educativa Alla Coordinatrice spetta il compito di dirigere, animare, organizzare e coordinare la vita della scuola, secondo il Progetto Educativo della scuola dell’infanzia “don Rossetti”, le più significative linee pedagogiche e secondo la normativa scolastica in vigore. E’ responsabile del buon funzionamento generale della scuola e del suo servizio educativo. La Segretaria Gestisce i rapporti con le famiglie in merito a comunicazioni e richieste a livello amministrativo. Riceve in ufficio tutti i giorni mattina e pomeriggio, per meglio venire incontro alle necessità dei genitori. Il Personale Docente Nell’anno scolastico 2015/2016 le sezioni attive sono otto: papaveri, girasoli, primule, tulipani, viole, ciclamini, margherite e la sezione primavera. Operano all’interno della scuola n. 10 insegnanti a tempo pieno. Il Personale della cucina La gestione della cucina è stata appaltata dal 02 novembre 2016. Il Personale ausiliario La gestione delle pulizie è in appalto. Offre un prezioso aiuto, in continuità con la tradizione educativa della scuola, anche una Suora appartenente all’Istituto del S. Cuore di Asola (Mantova). Giornata Scolastica 7.45 apertura anticipata per i bambini iscritti 8.15 accoglienza in sezione 9.00 chiusura ingresso e inizio attività di riordino, calendario e presenze 9.45 spuntino a base di frutta 10.15 attività formative programmate 12.00 pranzo 12.45 uscita anticipata a richiesta 13.00 gioco libero e strutturato in salone o in giardino 13.30 riposo relax per i piccoli 14.00 attività formative programmate per mezzani e grandi 15.30 -15.40 uscita 15.40 -17.30 posticipo per i bambini iscritti Anticipo e Posticipo In base alle esigenze dei genitori, la scuola è disponibile ad istituire un servizio di anticipo dalle ore 7,45 alle ore 8,15 ed un servizio di posticipo dalle ore 15,40 alle ore 17,30. L’orario giornaliero anticipato o posticipato comporterà un’integrazione della retta mensile. La Refezione Il pranzo è parte integrante della giornata educativa ed insegue questi scopi prioritari: educare ad una corretta e variata alimentazione, creando nel bambino corrette abitudini fin dall’ infanzia, educare al “mangiare insieme”, favorendo così il processo socializzante nell’accettare una giusta ripartizione dei cibi, i ritmi di attesa, l’ordine e la pulizia; educare ad un “modo sereno” di consumare il pranzo Un pranzo non è fatto solo di cibi da ingerire e da digerire, ma è ricco anche di significati emotivi e culturali. E’ utile ricordare che il menu è stabilito dall’ATS territoriale, tenendo in considerazione le esigenze del bambino ed il suo fabbisogno energetico giornaliero. Il menu non può essere modificato se non per motivi di salute (allergie e intolleranze) per motivi di tipo religioso (es. famiglie islamiche) o per motivi familiari (vegetariani) certificati da una dichiarazione medica. Il momento del pranzo viene svolto in sezione. Il momento della nanna Dopo il pranzo e le cure igieniche è previsto per tutti un momento di gioco libero, strutturato e non. Seguono per i “mezzani” ed i “grandi” delle specifiche attività di sezione o di laboratorio, mentre per i “piccoli” è previsto un momento di riposo. Vuole essere questo un momento rilassante, di pausa, di silenzio, di tranquillità per “ricaricarsi” delle energie spese durante la mattinata. C’è chi dorme, chi accarezza il proprio oggetto del cuore, chi sogna ad occhi aperti: può essere un momento per il relax o per la fantasia, che aiuta a ritrovare un giusto equilibrio. Feste e iniziative Festa dei Nonni (S. Angeli custodi) lunedì 03 ottobre 2016 Festa di Natale sabato 19 dicembre 2016 Carnevale (solo per i bambini) venerdì 24 febbraio 2017 Assemblea di sezione martedì 07 febbraio 2017 primule e margherite mercoledì 08 febbraio 2017 viole e ciclamini giovedì 09 febbraio 2017 papaveri e tulipani Gita scolastica: giovedì 01 giugno 2017 Festa di fine anno “Bimbinfesta” con pranzo “Comunità in festa” sabato 17 giugno 2017 Finalità Della Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. I Campi Di Esperienza L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. IL SÉ E L’ALTRO Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica.. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica. IL CORPO E IL MOVIMENTO I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale. La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività. IMMAGINI, SUONI, COLORI I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoroespressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative. I DISCORSI E LE PAROLE I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura. LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti. Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Oggetti, fenomeni, viventi I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneità. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture “invisibili”. Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. PROGETTO INSERIMENTO E ACCOGLIENZA “Il Piccolo Principe e la Rosa” da SETTEMBRE a OTTOBRE 3 / 4 / 5 anni IN SEZIONE INTENZIONALITA’ EDUCATIVA I bambini troveranno in classe il personaggio del Piccolo Principe che farà loro da supporto emotivo lungo il percorso di inserimento in questa realtà; nuova per i bambini piccoli e da rivivere per i bambini medi e grandi. I bambini conosceranno la figura del Piccolo Principe che si presenterà a loro , racconterà da dove viene e come è arrivato fra noi. Inoltre verranno aiutati a riconoscersi nelle emozioni del Piccolo Principe date dal distacco, dalla malinconia, ma anche curiosità per la nuova esperienza. OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO GENERALE Il bambino durante l’inserimento nell’ambiente scolastico scopre ed è aiutato a vivere le emozioni che questa nuova esperienza gli suscita in modo armonico e sereno. Superare il distacco dalla famiglia con l’aiuto di un oggetto transizionale Scoprire e conoscere il nuovo ambiente scolastico. Conoscere i vari momenti della giornata scolastica Esprimere i propri bisogni e necessità Rispettare le prime regole indispensabili per la convivenza Curare l’autonomia personale in relazione agli oggetti e agli ambienti Costruire le prime relazioni sociali (piccoli), consolidare i rapporti e le relazioni (medi e grandi), prendersi cura degli altri (grandi). LABORATORIO DEI PICCOLI “Piccoli Principi in crescita” da OTTOBRE a MAGGIO SALONE ESTATE, SEZIONE GIRASOLI, PALESTRA INTENZIONALITA’ EDUCATIVA Il progetto “Piccoli Principi in crescita” è stato pensato per i bambini piccoli e per le loro prime esperienze alla scuola dell’infanzia: durante questo laboratorio sperimenteranno attraverso il corpo i concetti topologici e lo conosceranno nelle sue parti ben distinte attraverso attività psicomotorie, si avvicineranno alla scoperta dei colori utilizzandoli nelle forme più diversificate. Il l piccolo principe sarà il personaggio che li accompagnerà con la sua storia. Proprio perché sono le prime esperienze scolastiche verranno sollecitate e potenziate gli aspetti legati all’autonomia, alla capacità di ascolto e di attenzione e alle prime relazioni sociali. OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO GENERALE Scoprire il proprio sé corporeo attraverso l’utilizzo dei 5 sensi Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali eseguire percorsi su indicazioni verbali riconoscere la propria identità all’interno di un gruppo riconoscere attraverso l’osservazione diretta e di immagini la composizione della figura umana percepire e utilizzare spazi strutturati in condivisione interiorizzare il corpo fermo e in movimento star bene insieme agli altri sperimentare il lavoro di gruppo e le regole che ne conseguono ascoltare e comprendere le prime narrazioni lette o improvvisate disegnare, dipingere, modellare e dare forma all’esperienza, individualmente e in gruppo con una varietà creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sé Il progetto si elaborerà in questo modo: Martedì: presentazione argomento attraverso delle drammatizzazioni e successivamente attività motoria e psicomotoria Mercoledì e Giovedì : attività creative di gruppo o elaborati individuali LABORATORIO DEI MEZZANI ”Con il Piccolo Principe: scopro i vari modi di fare Arte” da OTTOBRE a MAGGIO SALONE AUTUNNO, PALESTRA SEZ. PRIMULE, VIOLE E TULIPANI SALA DELLA COMUNITA’ INTENZIONALITA’ EDUCATIVA Nel laboratorio verranno presentati alcuni aspetti del testo “Il Piccolo Principe” interpretati a livello corporeo, drammatizzati e poi riprodotti graficamente con tecniche diverse, invitando i bambini a sperimentare i diversi modi di fare “arte” e stimolandoli a consolidare e rafforzare le competenze acquisite nel primo anno di scuola. OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO GENERALE Il bambino impara e consolida: - la collaborazione nel gruppo dei pari - l’ascolto - l’utilizzo di varie tecniche espressive e corporee., e sperimenta la capacità di mettersi in gioco. Sperimentare diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in giochi individuali e di gruppo con la richiesta di un utilizzo adeguato e proprio degli attrezzi e il rispetto delle regole di convivenza Ascoltare, esprimere e comunicare con varie modalità Sperimentare tecniche diverse per decorare e creare Usare strumenti per produrre suoni Partecipare a lavori creativi di gruppo Recitare poesie e drammatizzare brevi storie e /o situazioni acquisendo padronanza del sé Il progetto si elaborerà in questo modo: Martedì: attività di gruppo, introduzione all’argomento e rielaborazione Mercoledì: attività motoria e psicomotoria Giovedì: creazione di elaborati LABORATORIO DEI GRANDI ”Con il Piccolo Principe : Musica e Movimento, Scienza e Fantasia” scopro i vari modi di fare Arte” da OTTOBRE a MAGGIO SALONE AUTUNNO, PALESTRA SEZ. PRIMULE, VIOLE E TULIPANI SALA DELLA COMUNITA’ INTENZIONALITA’ EDUCATIVA Nelle diverse settimane in cui si svolgerà il laboratorio, verranno presentati alcuni elementi del Piccolo Principe che comporteranno un’ analisi e una rielaborazione con l‘obiettivo di decodificazione dei messaggi che consegue alla comprensione del testo. Verranno presentate ed approfondite le conoscenze scientifiche attraverso sperimenti pratici (es. eruzione del vulcano) e approfondimenti di natura zoologica (la volpe: dove vive ,cosa mangia…) con l’intento di stimolare nei bambini comprensione logica, curiosità, problem solving. Inoltre, verrà messa in atto un’alternanza di proposte musicali e creative, attraverso drammatizzazioni e danze. OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO GENERALE fare emergere le potenzialità di ogni bambino accrescendo autonomia logica, Il bambino sarà in grado di: aprire la mente a nuove scoperte ed esperienze scientifiche sviluppare creatività e fantasia affinare la sensibilità ritmico-musicale scoprire il piacere di collaborare con il gruppo dei pari ascoltare, analizzare, rielaborare testi ed esprimere il proprio gusto e giudizio. Il progetto si elaborerà in questo modo: Martedì: presentazione argomento Mercoledì: rielaborazione corporea, creativa, drammatica, musicata Giovedì: attività motoria o psicomotoria I.R.C. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA La Scuola dell’Infanzia “Don G. Rossetti” è una Scuola di ispirazione cristiana: questo significa che volge il suo sguardo ad un progetto cristiano dell’educazione che ha come punto di riferimento del suo essere e del suo agire i valori cristiani, secondo la tradizione cattolica. Essere ispirati cristianamente significa essere motivati da valori che per i credenti sono fondati in Gesù. Facendo scuola, in tutti i momenti della giornata e in tutte le dimensioni educative, il criterio di fondo di interpretazione della storia, dell’uomo e delle scelte (ciò che spinge ad agire e a progettare) sono i valori cristiani. I principali i valori di riferimento sono: Amore e rispetto della persona umana Amicizia Fratellanza Solidarietà Tolleranza Pace Libertà Uguaglianza Rispetto del creato (Ecologia) Giustizia Sincerità Lealtà Responsabilità Accoglienza e valorizzazione di tutti Perdono Gratuità Gioia Gratitudine L’azione educativa trova il suo punto di riferimento in Gesù che sa offrire una visione originale della vita, ma anche della morte, e che quindi è un “filtro” per le scelte di ogni giorno. Secondo i cristiani Gesù è il punto di riferimento. Con il Suo esempio di vita ha fatto capire che tutti gli uomini sono “figli” dello stesso Padre e che quindi tutti sono “fratelli” chiamati ad amarsi come Lui ha amato. Cristiano è colui che cerca di proclamare con la propria vita ciò che Gesù è ed ha fatto, è colui che prende Gesù come criterio delle scelte della vita, è colui che alla luce della Pasqua di Gesù non vede la vita come un’avventura senza senso e senza approdo, è colui che si fa carico di ogni persona, perché Gesù ha a cuore la vita di tutti. Pertanto no alle discriminazioni e alle disuguaglianze: non ci sono, infatti, emarginati di fronte a Dio. Nel corso di una specifica attività programmata si aiutano i bambini a “leggere” i segni (viventi e no) della vita cristiana presenti nel nostro ambiente di vita e a capire le tradizioni che qualificano il nostro ambiente come religioso. Queste attività educative, con una finalità culturali, comportano la valorizzazione ed il rispetto delle scelte religiose fatte dalle famiglie, a maggior ragione se provenienti da contesti sociali diversi da quello italiano, così da dare alle proposte educative un taglio interculturale su uno sfondo di fratellanza universale. Principi di base ed organizzativi: 1. L’IRC non è la catechesi Affrontare a scuola, con l’IRC, diversi contenuti religiosi cattolici non vuol dire fare catechesi, a scuola non si vuole suscitare la fede cristiana e non è richiesta una vita di fede. A scuola, per meglio comprendere il mondo che ci circonda influenzato dal cristianesimo ed inserirsi da protagonisti in esso, c’è un approccio culturale ai contenuti religiosi. 2. L’IRC non va confuso con i momenti di preghiera e con le celebrazioni religiose Nella scuola di ispirazione cristiana l’IRC è obbligatorio, ha un preciso scopo culturale, necessita di una specifica programmazione, chi lo insegna deve essere in possesso dell’idoneità: è una “materia” a tutti gli effetti. Per questo non può essere ridotto ai momenti di preghiera (che ogni bambino deve, a scuola, poter vivere come gli è stato insegnato in famiglia, nel pieno rispetto della scelta di fede dei genitori) e non può identificarsi con le celebrazioni religiose (eventualmente previste durante l’anno) che a scuola, data la necessità di rispettare le scelte religiose delle famiglie, non possono essere obbligatorie. 3. L’ispirazione cristiana non si riduce all’IRC In una scuola di ispirazione cristiana l’azione educativa trova il suo punto di riferimento in Gesù, che è il “criterio” per le scelte di ogni giorno. In essa non si fa qualcosa in più rispetto agli altri, ma si fa qualcosa di diverso. Non è una differenza di quantità (“facciamo qualcosa in più o in meno…”), ma di qualità: la proposta educativa ha come punto di riferimento i valori cristiani e gli insegnamenti di Gesù. Lui è il “filtro” con cui guardare tutti gli aspetti della vita. Facendo scuola, in tutti i momenti della giornata e in tutte le dimensioni educative, il criterio di fondo di interpretazione della storia, dell’uomo e delle scelte sono i valori cristiani. Perciò tutto ciò che è una scuola, tutto ciò che in essa si fa, tutte le persone in essa presenti ed operanti dovrebbero far trasparire l’ispirazione cristiana.. PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO RELIGIOSO “ Lasciate che i bambini vengano a me” Da SETTEMBRE a MAGGIO IN SEZIONE 4 e 5 Anni INTENZIONALITA’ EDUCATIVA Sarà proprio a partire da questa frase, tratta dal Vangelo, che per tutto l’anno scolastico i bambini incontreranno la figura di Gesù, centro e guida della cristianità. Gesù simbolo e fonte di valori verrà presentato ai bambini nei suoi aspetti umani e divini, con l’obiettivo che il bambino impari a conoscerlo e a sentirlo vicino. Inizialmente lo conosceranno come bambino che cresce, gioca, si impegna in casa, successivamente Gesù adulto che stupisce per i suoi gesti d’amore e di perdono. Obiettivi: Ascoltare vita, insegnamenti, opere e preghiere che testimoniano la presenza viva di Gesù e la figura di Maria. Capacità di intuire che l’incontro con Gesù è un incontro di gioia perché lui ama tutti ma in particolare ama i bambini. Favorire l’ascolto, la parola, l’espressione, la spontaneità espressiva dei bambini e portali a comprendere che la preghiera è il modo di comunicare con Dio Padre. MESE ARGOMENTO: Vi racconto… ottobre Io e i bambini novembre La mia casa, la mia mamma Maria e San Giuseppe dicembre La mia nascita e il Natale gennaio I miei amici apostoli febbraio Le mie parabole marzo I miei miracoli aprile La mia Pasqua maggio Vi insegno a pregare il Padre mio PROGETTO DI PREGRAFISMO ”Occhio e mano creano un segno che ci porta lontano” percorso di coordinazione oculo – manuale, prescrittura, pregarafismo, prelettura e precalcolo da OTTOBRE a MAGGIO durante le ore pomeridiane IN SEZIONE 4 e 5 ANNI LA PRESCRITTURA Il controllo della matita, l’abilità di mantenere e copiare tratti e segni (verticali, orizzontali e circolari) e la capacità dei bambini nella colorazione di figure restando all’interno di aree predefinite (campismo) rappresentano dei fattori determinanti ai fini dello sviluppo e del potenziamento delle abilità di prescrittura: - controllo motorio del tratto - coloritura aree di figure definite - utilizzo del colore appropriato IL PREGRAFISMO la proposta delle attività di pregrafismo saranno eseguite seguendo i criteri di progressione e sistematicità, con il passaggio dal tracciato in grande a quello piccolo, dal semplice al complesso, dal piano verticale a quello orizzontale, dalla posizione in piedi a quella seduta. E’ importante curare la postura da seduti, richiamando i bambini all’inizio di ogni attività grafica a sedersi correttamente: - tavole tattili - percorso tattile e/o visivo - coloritura con margini rialzati - percorsi con finalità LA PRELETTURA le attività di prelettura procedono parallelamente alle proposte dei giochi fonologici, ai quali nella scuola dell’infanzia si attribuisce una maggiore importanza, in quanto preparatori alle attività di lettura: - lettura di immagini in direzione sinistra – destra - lettura di sequenze di immagini - lettura complessa di immagini (individuare grafemi e parole uguali ad un modello - ricerca visiva di grafemi IL PRECALCOLO Conoscere i numeri giocando: i bambini si avvicinano all’aritmetica ed il calcolo molto precocemente, e non dopo aver acquisito degli schemi cognitivi. Esiste dunque una componente innata che si realizzerà attraverso le concretizzazioni e le interazioni dei bambini. sembra infatti che i bambini si avvicinano ai numeri e al calcolo attraverso le loro interazioni linguistiche, usando le flessioni che richiamano quantità diverse. PROGETTO CONTINUITA’ 5 anni La “Commissione Continuità” è un gruppo di docenti che più volte all’ anno si incontra per definire un progetto che pone come obiettivo un passaggio per i bambini grandi il più sereno possibile con un’attenzione particolare al passaggio di informazione di ogni singolo bambino. Il passaggio di informazioni tra la scuola dell’infanzia e quella primaria avviene attraverso la compilazione di una scheda di valutazione da parte delle insegnanti della scuola dell’infanzia condivisa con i genitori, seguita da un colloquio tra la vicaria e i docenti dei due ordini di scuola alla fine dell’anno scolastico. Il progetto prevedono degli incontri all’interno dell’infanzia per conoscere i bambini e alla scuola primaria per conoscere gli ambienti e le future insegnanti accompagnate da attività strutturate. Il progetto inizia il mese di marzo e termina il mese di giugno. All’interno di questo percorso, i docenti e gli alunni delle diverse scuole lavorano su Unità di Apprendimento comuni, per realizzare anche in ambito didattico la continuità perseguita a livello educativo. Dalla Scuola Dell’ Infanzia Alla Scuola Primaria Dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si legge: Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. In particolare: 1. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. 2. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. 3. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. 4. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. 5. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. 6. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. 7. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. 8. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. 9. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. 10. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. 11. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. Didattiche specifiche per: Bambini Diversamente Abili La Scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini dai tre ai sei anni. Con maggiore riguardo viene predisposta una programmazione educativa ai bambini che sono in situazione di svantaggio o che presentano disagi e difficoltà più o meno intense di adattamento e di apprendimento. Per essi, oltre che un diritto sociale e civile, costituisce una opportunità educativa molto efficace. I bambini, a maggior ragione quelli in situazione di handicap, devono potersi integrare nella esperienza educativa della scuola dell’infanzia, così da essere riconosciuti e riconoscersi come membri attivi della comunità scolastica e sociale in cui vivono, ed essere coinvolti nelle attività che vi si svolgono. Tutti i bambini, come quelli in disagio, riceveranno da queste esperienze straordinarie sollecitazioni umane e culturali. La presenza nella scuola di bambini in situazione di handicap o di disagio è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni unica e preziosa, da costituire, a sua volta, una significativa e rilevante occasione di maturazione per tutti. Grazie a questa presenza, infatti, non solo ogni bambino impara a considerare ed a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante, ma è stimolato a ricercare inedite soluzioni relazionali, comunicative, didattiche ed organizzative che vanno a vantaggio di tutti perché ampliano gli orizzonti di possibilità disponibili a questi diversi livelli. La scuola offre ai bambini in situazione di handicap e di disagio adeguate sollecitazioni educative, realizzando l'effettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo e didattico, che costituisce parte integrante della ordinaria programmazione di sezione. Bambini Stranieri Anche nel contesto di vita per un bambino di 3-4-5 anni si sono intensificate le possibilità di vivere esperienze che lo mettono a contatto con culture diverse. L’esperienza più diretta può essere quella della presenza in classe di un compagno proveniente da un paese straniero o, per qualcuno, una vacanza con i genitori in un paese lontano, ma non meno significative sono le conoscenze, anche se più mediate, offerte da un cartellone pubblicitario, da un cartone animato, piuttosto che da trasmissioni televisive. Così, in una società ormai multiculturale e multietnica, gli interrogativi che nascono nel bambino sono molteplici e non possono trovare impreparato l’adulto che ha una grande responsabilità educativa nei suoi confronti. Da qui l’esigenza di rafforzare il senso di appartenenza al proprio territorio e alla propria cultura, per essere pronti a riconoscere e valorizzare le culture diverse. Per questo a scuola le diverse iniziate educative verranno vissute non solo accettando l’idea che la diversità è un valore, ma promuovendo il confronto, lo scambio e la valorizzazione reciproca, per non scadere nella rigidità identitaria o in una pericolosa competizione tra culture diverse. In questa direzione sarà possibile introdurre ogni bambino alla conoscenza e al rispetto delle differenze, alla capacità di uscire dal proprio egocentrismo cognitivo, linguistico, culturale, affettivo, per entrare nel mondo degli altri. LA VALUTAZIONE La valutazione riveste un ruolo importante nell’azione educativa della scuola dell’infanzia e si colloca in un rapporto dinamico di interdipendenza con la programmazione, in quanto permette di adeguare costantemente il percorso educativo alle esigenze dei bambini, in una continua regolazione dei processi di insegnamento/approfondimento. La valutazione prevede tre momenti. 1. momento iniziale (valutazione delle capacità iniziali): l’osservazione iniziale permette all’insegnante di costruirsi una prima conoscenza globale del bambino attraverso il rilevamento dei pre-requisiti di ingresso (di cui l’insegnante potrà essere già venuta a conoscenza sia attraverso colloqui con i genitori, sia attraverso scambi informativi con strutture educative precedentemente frequentare dal bambino) e attraverso l’osservazione sistematica e guidata nei primi mesi di frequenza della scuola. Tali dati saranno il presupposto di base sul quale iniziare la programmazione educativa. 2. periodo intermedio (valutazione intermedia): permette di fare una prima valutazione dell’efficacia della programmazione didattica in relazione alle risposte del bambino; è allo stesso tempo orientativa del successivo percorso educativo. 3. periodo finale (valutazione degli esiti formativi): i dati raccolti nel corso dell’anno scolastico costituiscono gli elementi fondamentali della verifica finale che verrà integrata con osservazioni e prove oggettive tese a valutare il livello di sviluppo raggiunto dal singolo bambino nei vari campi di esperienza, con particolare attenzione alle tre coordinate fondamentali che riguardano il comportamento apprenditivo, partecipativo e relazionale. Tali dati verranno utilizzati per la compilazione della scheda personale di presentazione alla scuola primaria e per la stesura del profilo finale di ogni bambino frequentante l’ultimo anno si scuola. I tre momenti di valutazione qui presentati non escludono, anzi presuppongono, che vi sia da parte dell’insegnante un atteggiamento di osservazione costante, volta a rilevare quotidianamente i percorsi cognitivi e relazionali che ogni bambino intraprende, in una sintesi fra le potenzialità individuali e le opportunità fornite dall’ambiente educativo della scuola. I principali strumenti di verifica utilizzati sono: - osservazioni dirette griglie di osservazione verifiche grafiche verifiche verbali schede operative OBIETTIVI ANNUALI SUDDIVISI PER CAMPI DI ESPERIENZA E PER ETA’ IL SE’ E L’ALTRO 3 anni Saper esplorare nuovi ambienti Saper affrontare con serenità l’esperienza del distacco dalla famiglia Partecipare alle attività proposte Promuovere l’autonomia nelle operazioni legate all’uso dei servizi igienici e alla fruizione del pasto Riordinare il materiale dopo averlo usato Sviluppare e scoprire il senso di appartenenza alla sezione Assumere atteggiamenti di rispetto dell’ambiente Partecipare in gruppo ad attivita’ comuni Rispettare il proprio turno nei giochi e nelle attivita’ Conoscere alcune ricorrenze religiose Comprendere i simboli legati alle tradizioni Rafforzare lo spirito di amicizia e di fiducia Rispettare le regole della vita comunitaria Esprimere emozioni e sentimenti Chiedere aiuto agli altri nel momento del bisogno Acquisire la sicurezza di se’ Scaricare momenti di aggressività in giochi di finzione Scoprire la necessità di costruire e rispettare regole di comportamento Scegliere da solo l’attività e il gioco preferiti Accettare le sconfitte Accettare di essere amico di tutti i bambini della sezione e della scuola Accettare il diverso da se’ Sviluppare la propria identità personale Scoprire la gioia di sentirsi accolti Essere disponibili alla collaborazione per un fine comune (preinserimento) 4 anni Saper esplorare nuovi ambienti Saper affrontare con serenità l’esperienza del distacco dalla famiglia Accettare di stare con i coetanei senza esclusione Partecipare alle attività proposte Promuovere l’autonomia nelle operazioni legate all’uso dei servizi igienici e alla fruizione del pasto Riordinare il materiale dopo averlo usato Sviluppare e scoprire il senso di appartenenza alla sezione Assumere atteggiamenti di rispetto dell’ambiente Partecipare in gruppo ad attività comuni Rispettare il proprio turno nei giochi e nelle attività Conoscere alcune ricorrenze religiose Comprendere i simboli legati alle tradizioni Rafforzare lo spirito di amicizia e di fiducia Rispettare le regole della vita comunitaria Esprimere emozioni e sentimenti Chiedere aiuto agli altri nel momento del bisogno Comprendere i bisogni altrui Acquisire la sicurezza di se’ Scaricare momenti di aggressività in giochi di finzione Scoprire la necessità di costruire e rispettare regole di comportamento Accettare le sconfitte Effettuare scelte autonome Accettare di essere amico di tutti i bambini della sezione e della scuola Accettare il diverso da se’ Sviluppare la propria identità personale Scoprire la gioia di sentirsi accolti Essere disponibili alla collaborazione per un fine comune (preinserimento) 5 anni Accettare di stare con i coetanei senza esclusione Organizzare semplici giochi Partecipare alle attività proposte Promuovere l’autonomia nelle operazioni legate all’uso dei servizi igienici e alla fruizione del pasto Riordinare il materiale dopo averlo usato Rafforzare il senso di appartenenza alla sezione Assumere atteggiamenti di rispetto dell’ambiente Partecipare in gruppo ad attività comuni Rispettare il proprio turno nei giochi e nelle attivita’ Conoscere alcune ricorrenze religiose Comprendere i simboli legati alle tradizioni Rafforzare lo spirito di amicizia e di fiducia Rispettare le regole della vita comunitaria Esprimere emozioni e sentimenti Chiedere aiuto agli altri nel momento del bisogno Comprendere i bisogni altrui Acquisire la sicurezza di se’ Scaricare momenti di aggressività in giochi di finzione Scoprire la necessità di costruire e rispettare regole di comportamento Accettare le sconfitte Effettuare scelte autonome e consapevoli Accettare di essere amico di tutti i bambini della sezione e della scuola Accettare il diverso da se’ Sviluppare la propria identità personale Scoprire la gioia di sentirsi accolti Essere disponibili alla collaborazione per un fine comune (preinserimento) IL CORPO E IL MOVIMENTO 3 anni Saper rispettare semplici regole Sapersi muovere all’interno di uno spazio Percepire la figura umana Eseguire movimenti per esprimersi e comunicare Utilizzare schemi motori semplici per superare ostacoli Percepire la proprietà degli oggetti: colori e forme Conoscere l’uso delle principali parti del corpo Imitare posizioni globali del corpo Padroneggiare schemi ed esperienze motorie generali Riconoscere e denominare le principali parti del corpo sull’altro Ricomporre adeguatamente lo schema corporeo 4 anni Saper rispettare semplici regole Sapersi muovere all’interno di uno spazio Percepire, riconoscere e denominare la figura umana Percepire, riconoscere e denominare le parti del corpo su di se’ e sugli altri e su una immagine Denominare e rappresentare le parti mancanti in una figura umana Rappresentare il proprio corpo Ricomporre adeguatamente lo schema corporeo Avvio alla consapevolezza sensoriale: tattile, visiva, uditiva, olfattiva, gustativa Eseguire movimenti per esprimersi e comunicare Migliorare la motricità fine della mano Percepire la proprietà degli oggetti: colori e forme Utilizzare schemi motori complessi per superare ostacoli Padroneggiare schemi ed esperienze motorie generali 5 anni Saper rispettare semplici regole Sapersi muovere all’interno di uno spazio Percepire, riconoscere e denominare le parti del corpo su di se’ Riconoscere e denominare le parti del corpo sugli altri e su un’immagine Avvio alla consapevolezza sensoriale: tattile, visiva, uditiva, olfattiva, gustativa Eseguire movimenti per esprimersi e comunicare Esercitare la motricità fine della mano e la coordinazione oculo - manuale Percepire la proprietà degli oggetti: colori e forme Utilizzare schemi motori complessi per superare ostacoli Discriminare destra e sinistra su di se’ Rappresentare il proprio corpo Ricomporre la figura umana divisa in più parti Individuare situazioni statiche e dinamiche Progettare schemi ed esperienze motorie generali IMMAGINI, SUONI , COLORI 3 anni Utilizzo del materiale in modo appropriato Favorire la scoperta dei colori Conoscere e denominare i colori fondamentali Utilizzare alcune tecniche grafico – pittoriche Ripetere per imitazione un canto Scoprire il silenzio Utilizzare i personaggi fantastici Tracciare segni ed assegnarvi un significato Scoprire le potenzialità sonore del proprio corpo Usare in modo creativo i materiali a disposizione Progettare e costruire utilizzando materiali semplici Usare oggetti sonori e strumenti musicali Effettuare giochi di ruolo Esprimersi attraverso i giochi simbolici 4 anni Utilizzo del materiale in modo appropriato Favorire la scoperta dei colori Consolidare la conoscenza dei colori primari Scoprire i colori derivati mescolando i colori primari Utilizzare alcune tecniche grafico – pittoriche Ripetere per imitazione un canto Scoprire il silenzio Utilizzare e animare i personaggi fantastici Tracciare segni ed assegnarvi un significato Scoprire le potenzialità sonore del proprio corpo Percepire ritmi lenti e veloci Usare in modo creativo i materiali a disposizione Progettare e costruire utilizzando materiali semplici Usare oggetti sonori e strumenti musicali Effettuare giochi di ruolo Completare immagini date Rappresentare graficamente la realtà Interpretare correttamente un ruolo prescelto Esprimersi attraverso i giochi simbolici 5 anni Consolidare la conoscenza dei colori primari Utilizzare il materiale in modo appropriato Creare i colori derivati mescolando i colori primari Utilizzare adeguatamente le varie tecniche grafico – pittoriche Ripetere per imitazione un canto Scoprire il silenzio Esprimersi animando i personaggi fantastici Scoprire le potenzialità sonore del proprio corpo Percepire ritmi lenti e veloci Usare in modo creativo i materiali a disposizione Progettare e costruire utilizzando materiali semplici Usare oggetti e strumenti musicali Esprimere verbalmente e graficamente le sensazioni suscitate dall’ascolto di brani musicali Effettuare giochi di ruolo Completare immagini date Rappresentare graficamente la realtà Interpretare correttamente un ruolo prescelto Collaborare ad attività grafico - pittoriche di gruppo I DISCORSI E LE PAROLE 3 anni Comunicare i propri bisogni Capire e farsi capire dagli altri Arricchire il lessico con parole nuove Esprimersi utilizzando frasi semplici di senso compiuto Comprendere semplici messaggi Rispettare il proprio turno per intervenire nella conversazione Memorizzare e ripetere brevi testi poetici Verbalizzare il proprio elaborato grafico Avvicinarsi al linguaggio simbolico Verbalizzare una semplice esperienza Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione Acquisire la corretta pronuncia dei principali fonemi Esprimere i propri desideri e stati d’animo Comunicare i propri vissuti 4 anni Comunicare verbalmente i vissuti e le esperienze Capire e farsi capire dagli altri Utilizzare vocaboli nuovi Esprimersi utilizzando frasi semplici di senso compiuto Rispettare il proprio turno per intervenire nella conversazione Comprendere consegne Memorizzare e ripetere semplici poesie e filastrocche Comprendere il collegamento di semplici eventi Formulare domande appropriate Verbalizzare il proprio elaborato Avvicinarsi al linguaggio simbolico Verbalizzare in sequenza una breve storia Inventare brevi storie anche con l’aiuto di immagini Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione Acquisire la corretta pronuncia dei principali fonemi Esprimere i propri desideri e stati d’animo Differenziare la realtà dalla fantasia 5 anni Comunicare verbalmente i vissuti e le esperienze Capire e farsi capire dagli altri Utilizzare vocaboli nuovi relativi ad esperienze fatte Esprimersi utilizzando frasi semplici di senso compiuto Rispettare il proprio turno per intervenire nella conversazione Comprendere consegne complesse Ascoltare e comprendere un testo narrativo Memorizzare e ripetere poesie e filastrocche Comprendere il collegamento di semplici eventi Formulare frasi complesse di senso compiuto Comprendere i passaggi fondamentali di un racconto e rappresentarli graficamente Verbalizzare il proprio elaborato Avvicinarsi al linguaggio simbolico Verbalizzare in sequenza una storia Inventare brevi storie anche con l’aiuto di immagini Ipotizzare soluzioni di fronte a situazioni problematiche Acquisire una pronuncia corretta e scorrevole Riassumere un breve racconto in modo logicamente corretto Esprimere i propri bisogni, desideri, stati d’animo, emozioni ed idee Distinguere il disegno dalla scrittura Riconoscere la forma di alcune lettere Differenziare la realta’ dalla fantasia LA CONOSCENZA DEL MONDO 3 anni Esplorare e manipolare materiali diversi Esercitare l’osservazione dell’ambiente naturale Individuare i colori della natura e della realtà circostante Comprendere l’importanza di rispettare il proprio ambiente Scoperta delle proprietà di alcuni materiali Osservare i fenomeni atmosferici Percepire il trascorrere del tempo Costruire semplici strumenti per segnare lo scorrere del tempo Rilevare il mutamento della natura Comprendere il concetto spaziale: sopra – sotto Comprendere le relazioni topologiche: aperto-chiuso; dentro-fuori; vicino-lontano Riconoscere e denominare forme geometriche Descrivere oggetti secondo la loro funzione Raggruppare oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione Individuare somiglianze e differenze Costruire insiemi Riconoscere forme e figure simmetriche semplici 4 anni Esplorare e manipolare materiali diversi Esercitare l’osservazione dell’ambiente naturale Individuare i colori della natura e della realtà circostante Comprendere l’importanza di rispettare il proprio ambiente Scoperta delle proprietà di alcuni materiali Osservare i fenomeni atmosferici Percepire il trascorrere del tempo Costruire semplici strumenti per segnare lo scorrere del tempo Comprendere e utilizzare i termini: prima – ora – poi Rilevare il mutamento della natura Comprendere il concetto spaziale: sopra – sotto Comprendere le relazioni topologiche: aperto-chiuso; dentro-fuori; vicino-lontano; in alto - in basso Distinguere e verbalizzare le quantità : uno – pochi- tanti Utilizzare in situazioni reali i termini: è possibile, è sicuro, è impossibile Riconoscere e riprodurre i ritmi Riconoscere le dimensioni: grande-piccolo; lungo-corto; alto-basso Riconoscere e denominare forme geometriche Descrivere oggetti secondo la loro funzione Raggruppare oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione Riconoscere e usare correttamente i termini Riconoscere ed utilizzare i termini vero e falso Individuare somiglianze e differenze Costruire insiemi Descrivere una situazione utilizzando termini adeguati (spaziali e topologici) Individuare il criterio di semplici classificazioni Riconoscere linee aperte e chiuse; regione interna e regione esterna; confine Effettuare spostamenti nello spazio seguendo indicazioni verbali 5 anni Manipolare, analizzare e descrivere materiali Esercitare l’osservazione dell’ambiente naturale Individuare i colori della natura e della realtà circostante Comprendere l’importanza di rispettare il proprio ambiente Scoperta delle proprietà di alcuni materiali Osservare i fenomeni atmosferici Percepire il trascorrere del tempo (passato – presente) Costruire semplici strumenti per segnare lo scorrere del tempo Comprendere e utilizzare i termini: prima – ora – poi Formulare ipotesi utilizzando il nesso causa – effetto Denominare e riconoscere i giorni della settimana Utilizzare sistemi grafici di registrazione Rilevare il mutamento della natura Consolidare la conoscenza dei concetti: sopra-sotto; aperto-chiuso; dentro-fuori; vicino-lontano; in alto - in basso; al centro–ai lati Distinguere e verbalizzare le quantità: uno – pochi- tanti Utilizzare in situazioni reali i termini: è possibile, è sicuro, è impossibile Riconoscere e riprodurre i ritmi Riconoscere le dimensioni: grande-piccolo; lungo-corto; alto-basso Confrontare gruppi di oggetti per quantità Riconoscere e riprodurre graficamente le forme geometriche: cerchio – quadrato – triangolo rettangolo Descrivere oggetti secondo la loro funzione Raggruppare gli oggetti in base al colore, alla forma, alla dimensione Descrivere una situazione utilizzando termini adeguati (spaziali e topologici) Riconoscere ed utilizzare i termini vero e falso Costruire e rappresentare graficamente gli insiemi utilizzando varie modalità Contare in senso progressivo Collegare la sequenza numerica con oggetti e attività reali Individuare il criterio di semplici classificazioni Riconoscere linee aperte e chiuse; regione interna e regione esterna; confine Effettuare spostamenti nello spazio seguendo indicazioni verbali