Romeo e Giulietta

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Romeo e Giulietta
LICEACTOR - CORSO DI TEATRO
DEL LICEO CANTONALE DI LOCARNO
via F. Chiesa 15b 6600 LOCARNO Svizzera - Tel 8160414 Fax 8160419
presenta
SCENE
da
Romeo e
Giulietta
di William Shakespeare
Personaggi e interpreti in ordine di entrata: Il narratore: Alice Lorenzetti; Sansone: Manohar Sitapati;
Gregorio: Aurelius Meier; Abramo: Isolde Erny; Benvolio: Fileise Alvarez Sanchez; Tebaldo: Luisa
Pedrazzi; Principe Escalus: Anja Rosebrock; Romeo: Nuria Prazak, Philippe Piccardi; Capuleti il
Vecchio : Didar Utebay; Conte Paride : Isolde Erny; Donna Capuleti: Sara Fuentes; Giulietta: Lisa
Salmina; Nutrice: Sabina Lutiger; Mercuzio: Elia Quadri; Frate Lorenzo: Sarah Hugel
Ideazione scenica: Julie Savary, Elisa Storelli, Alice Flamigni, Alessandra Buetti, Corinne Franscini,
Emiliano Zanini, Chiara Bertoli, Giovanni Rezzonico Balletto: Nuria Prazak, Mirco Ratti Trucco: Danila
Scalmazzi Luci: Riccardo Pigazzini Suono: Maike Rosebrock
Adattamento e regia: Vittore Nason
Teatro di Locarno
Sabato 16 e Domenica 17 aprile alle ore 20:30
Ingresso fr. 10.=
Prevendita dei biglietti presso la segreteria del Liceo
Cantonale SOLO AL MATTINO; vendita all'ingresso del teatro un'ora prima
dell'inizio dello spettacolo.
LICEACTOR - CORSO DI TEATRO
DEL LICEO CANTONALE DI LOCARNO
via F. Chiesa 15b 6600 LOCARNO Svizzera - Tel 8160414 Fax 8160419
A.S. 2004-2005
“Scene da Romeo e Giulietta di William Shakespeare”
Teatro di Locarno, sabato 16 e domenica 17 aprile ore 20:30
La produzione di quest’anno affronta un testo monumentale nella storia del teatro europeo: “Romeo
e Giulietta” di William Shakespeare. Di quest’opera famosissima il LICEACTOR propone una
selezione di scene, che mira a sottolineare la profondità con cui Shakespeare analizza i due mondi a
confronto nel dramma: quello degli adolescenti e quello della società adulta.
La storia d’amore, con i suoi altissimi momenti di puro lirismo, viene data, in questo allestimento,
per nota.
L’accento viene posto su altri aspetti del dramma: il bullismo della prima scena, l’odio fanatico e
irresponsabile di Tebaldo, i paradossi del mondo, che Mercuzio mette allo scoperto con lucida e
fantasiosa ironia, le malinconie amorose di Romeo, alla ricerca dell’amore corrisposto.
Questo universo è posto a confronto con il mondo adulto.
Giulietta fin dalla sua prima apparizione in scena è costretta dentro il proprio destino di figlia
femmina, rispetto alla quale l’unico obbligo genitoriale consiste nel trovare un marito. La scena
forse più terribile e violenta di tutto il dramma si ha quando ella rifiuta di sposare il conte Paride, e
subisce perciò un’aggressione paterna ai limiti della violenza fisica. Anche la Nutrice, col suo buon
senso grossolano e rozzo, mostra di non aver compreso nulla. Conversa con Giulietta dall’alto in
basso, come se avesse di fronte una bambinetta debole e sciocca, e invece ha di fronte una donna,
sebbene giovanissima, di sconfinata ricchezza sentimentale ed emotiva. La madre, donna Capuleti,
è fredda e pragmatica, autoreferenziale: all’età di Giulietta ella era già madre e quindi anche
Giulietta deve provare l’esperienza della maternità, e al più presto.
I due mondi non giungono a contatto neppure con la figura di frate Lorenzo, che accondiscende alle
nozze ingolosito dalla prospettiva di apparire a sorpresa come l’artefice di un’era di pace, e non
abbandona quest’ambizione neppure quando gli eventi precipitano. Piuttosto che arrendersi ai fatti e
assumersi le proprie responsabilità, carica Giulietta del terribile compito di fingersi morta, per
lavorare sulla lieta novella della sua resurrezione. E quando Giulietta riprende conoscenza nel
sepolcro, egli l’abbandona in solitudine, senza comprenderne la disperazione e la determinazione
estrema.
Anche la legge, che si incarna nella figura del principe, è confrontata con l’odio e il fanatismo, e
non ha risposte per chi vive di solo amore.
Questi temi sono senza tempo, o piuttosto sono vicini al nostro tempo. Perciò la recita non è in
costume d’epoca. L’abbigliamento dei personaggi, e la loro truccatura sottolineano gli antagonismi.