Corriere della Sera.it - Invisibili

Transcript

Corriere della Sera.it - Invisibili
Data:
Corriere della Sera.it - Invisibili
26/04/2015
Bebe: "I miei 500 giorni a Rio 2016 . E i Giochi senza Barriere
Bebe campionessa europea di fioretto a Strasburgo 2014 Le ricorrenze valgono solo il tempo di parlarne. Ma sono
significative. E' mettere dei punti fermi: siamo qui, dobbiamo arrivare lì. I 500 giorni ai Giochi Paralimpici in Brasile
sono un bel punto di partenza per ricordare che dopo l'Olimpiade a Rio ci sarà la Paralimpiade. E sarà bellissima, festosa,
partecipata (4350 atleti da 170 Paesi a competere in 22 sport dal 7 al 18 settembre 2016). Fra le grandi protagoniste ci
sarà Bebe Vio, campionessa di scherma, unica al mondo a tirare senza i quattro arti, grande amica di InVisibili, che ci
racconta questa ricorrenza per lei e ricorda i Giochi senza Barriere (il 27 giugno a Milano, e per capire cosa sono
leggetela ). E' appena uscito il suo libro "Mi hanno regalato un sogno La scherma, lo spritz e le Paralimpiadi" (Rizzoli, 17
euro, prefazione di Jovanotti, introduzione di Luca Pancalli). Come usano su twitter: #daleggere (c.a.) di Bebe Vio E'
iniziato il conto alla rovescia: mancano 500 giorni a Rio! Detto così non si capisce bene, ve lo spiego meglio, mancano
500 giorni alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016! Diciamo che mancano 500 giorni alla partenza per Rio. Sperando
ovviamente di qualificarmi Ma andiamo con ordine. Sono Bebe, ho appena compiuto i mitici 18, adoro tirare di scherma
in carrozzina e mi impegno per la qualificazione alle Paralimpiadi. Durerà 2 anni, 10 gare in tutto, e nelle tre già disputate
ho ottenuto dei buoni risultati quindi sono speranzosa. L'Olimpiade e la Paralimpiade sono il sogno di tutti gli atleti,
normo o con disabilità. Il bello dello sport è proprio questo, ci rende tutti uguali. Non importa che tu sia in piedi o in
carrozzina, che tu abbia tutti i pezzi funzionanti o meno (o che addirittura te ne manchi qualcuno!), che tu abbia 5 sensi o
magari solo 4, tutti vogliamo fortemente arrivarci e lavoriamo duro per anni per ottenere i punti o i tempi o l'agognata
convocazione. E' per questo che adoro lo sport, perché è il mezzo più diretto ed efficace per godere della bellezza della
vita e per integrare tutte le persone. E' proprio questo il ragionamento che hanno fatto mamma e papà quando hanno
fondato l'associazione art4sport Onlus (www.art4sport.org) 6 anni fa, dopo la mia malattia. Hanno pensato "facciamo fare
sport a Bebe e a tutti i bambini e ragazzi come lei così che possano capire quanto è bella la vita e quanto merita essere
vissuta a pieno". E così abbiamo avuto la fortuna di conoscere un sacco di persone stupende che ci stanno facendo vivere
emozioni pazzesche. Come la piccola Margherita ad esempio, nata 8 anni fa con un braccino in meno ma con un mondo
di qualità in più. Bella, sveglia e con una grinta che in pochi hanno. I suoi genitori mi hanno raccontato che quando era in
carrozzina un giorno una signora vedendola disse "è così carina, peccato che sia nata difettata". Non so se voleva essere
una battuta poco felice o semplicemente uno scivolone, ma lei non sapeva che spesso le storie più belle nascono proprio
da degli errori o magari da degli incidenti. Come quello che è capitato a Marco, oggi 16enne, che due anni fa scavalcando
un muro è caduto e con i vetri di una finestra si è tranciato la vena femorale. Per salvargli la vita hanno dovuto amputare
la gamba sopra il ginocchio. L'ho conosciuto un mese dopo, ancora frastornato dall'accaduto ma già con una gran voglia
di tornare a camminare e a fare sport. Oggi corre con una protesi ed è già un fenomeno. E secondo me anche lui sogna
Rio. Come la sogna anche Dade di Roma, che 5 anni fa quando aveva 14 anni perse una gamba (per sua fortuna sotto il
ginocchio) a causa di un incidente in barca, e che oggi si scatena su una carrozzina da basket inseguendo una
convocazione con la nazionale maggiore dopo quelle con l'under 22. Tutti loro fanno parte del gruppo dei ragazzi seguiti
da art4sport e insieme a tanti altri parteciperanno alla manifestazione più bella che l'associazione organizza da 5 anni, i
Giochi Senza Barriere. Sono come i mitici Giochi Senza Frontiere ma qui gareggiano tante persone normodotate insieme
a tanti ragazzi con disabilità. Agonismo, divertimento, spettacolo, disabilità e integrazione, queste sono le parole chiave
dei Giochi Senza Barriere che quest'anno si terranno per la prima volta all'Arena Civica di Milano la sera di sabato 27
giugno e saranno un evento ufficiale di EXPO2015. 8 squadre, in rappresentanza di altrettante regioni d'Italia (Piemonte,
Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Sardegna), formate da 25 persone ciascuna, si sfideranno
in 4 divertentissimi gioschi sportivi. Ci saranno anche tanti personaggi famosi che si metteranno in gioco per far parlare di
temi importanti quali la disabilità, lo sport paralimpico e l'integrazione. Giochi senza Barriere 2015 Per ora non vi
racconto altro, potete cominciare a curiosare andando su www.art4sporteventi.org e ci rivedremo presto, un abbraccio
Bebe
PRESSToday ([email protected])
1
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.