TORINO PORTA NUOVA: LO STATO DEI LAVORI

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TORINO PORTA NUOVA: LO STATO DEI LAVORI
TORINO PORTA NUOVA: LO STATO DEI LAVORI
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Oltre 30.000 mq di restauri
Allo sprint finale il parcheggio sotterraneo
Torino, 13 gennaio 2016
I lavori di restauro a Torino Porta Nuova hanno cominciato a rivelarsi. Gli interventi comprendono
due aspetti: i restauri delle coperture e i restauri delle facciate.
I restauri delle coperture, iniziati nel gennaio 2013, sono ormai quasi terminati. Questi lavori hanno
compreso sia il rifacimento delle strutture e dei manti di copertura più recenti sia il restauro di quelle
storiche. Queste ultime presentano una caratteristica comune a pochissimi altri edifici a Torino, come
ad esempio la Mole, e cioè sono caratterizzate da manti in lose originarie denominate "bargioline" di
1mq di superficie e di due tre cm di spessore ora non più reperibili, per le quali si è proceduto ad un
complesso ed accurato restauro conservativo.
I restauri delle coperture storiche, basati su precise indagini diagnostiche e condotte con una
metodologia tradizionale, sono stati realizzati con gli stessi artifizi impiegati nel restauro del 1901 di cui
si sono ritrovate le testimonianze in sito.
Queste metodologie hanno consentito il recupero e la conservazione delle strutture originarie che
hanno brillantemente superato gli esami del Politecnico di Torino che ne ha verificato la tenuta statica.
I restauri delle facciate, avviati nel settembre 2015, come primo intervento hanno richiesto la rimozione
di tutti gli impianti obsoleti che invadevano i vari prospetti. Successivamente, data la particolare
tipologia decorativa delle facciate, è stato preventivamente avviato il restauro sperimentale delle facciate
interne del porticato e dell'atrio lato Via Sacchi. Il risultato di questo lavoro è stato presentato alla
Soprintendenza come modello da applicare in seguito all'intera Stazione, sia per i materiali (tinte a calce
tradizionali, con pigmenti naturali ecc.) sia per la ricostruzione dei colori. Grazie alle indicazioni fornite
all’epoca dallo stesso progettista - Ing. Alessandro Mazzuchetti - e sulla base di precise stratigrafie,
sono stati ricostruiti i colori originari della stazione, fra cui la tinta "rosea violacea scura" che
rappresenta il colore principale, ed i colori dei materiali lapidei impiegati a vista o simulati. I lavori di
restauro, sotto la direzione artistica del professor Giovanni Brino, saranno terminati entro l’estate 2016.
Oltre al restauro delle facciate, va ricordato anche l’importante restauro condotto nell’atrio principale,
terminato lo scorso dicembre, che è stato arricchito dall’illuminazione architettonica che mette in luce le
particolarità spaziali e decorative di questo ambiente.
I numeri raccontano di circa 30.000 mq di superfici sottoposte a restauro conservativo per un
investimento di oltre 9 milioni di euro.
Proseguono secondo programma anche i lavori per il parcheggio sotterraneo (su 4 livelli, più di 250
posti auto, con una superficie complessiva di oltre 11.000 mq).
Questo cantiere dal punto di vista ingegneristico si è rivelato molto sfidante: in centro città, molto
vicino alla metropolitana sotterranea ed alla linea tramviaria di superficie, con numerose interferenze
impiantistiche ma che, grazie a monitoraggi ed impegno sempre costanti, ha superato tutte le
complessità.
Da qualche settimana la costruzione della prima parte del parcheggio è terminata ed è stato riaperto
l’ingresso laterale di stazione, chiuso per consentire i lavori di scavo.
Il parcheggio, i cui lavori sono stati avviati nel 2010, sarà terminato prima dell’estate con la sistemazione
superficiale delle aree e i nuovi arredi a verde; l’investimento per quest’opera è di circa 11 milioni di
euro.