Il declino dei massimi e l`ascesa dei welter
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Il declino dei massimi e l`ascesa dei welter
Il declino dei massimi e l’ascesa dei welter BOXENEWS Scritto da Marco De Silvo Creato: sabato, 08 febbraio 2014 Chi l’ha detto che i pesi massimi sono la categoria regina del pugilato? Certo, una volta era effettivamente così. Questa categoria suscitava grande fascino, grazie agli straordinari atleti che hanno fatto sì che essa diventasse la regina.Il pubblico impazziva per i massimi. Vedere questi omoni di oltre 90 Kg combattere, era spettacolare, poi c'era il fascino del Ko, molto più frequente in questa categoria. Basti pensare ad atleti come Marciano, Louis, Dempsey, Baer, Liston, Ali, Frazier, Foreman, Norton, Holmes, Tyson, Holyfield e Lewis,ecc. La nuova categoria regina, è quella dei welter. Da sempre affascinante ma mai come gli ultimi dieci anni ha visto i numeri uno dei pugili pound for pound militarci. I pesi massimi da tempo stanno vivendo una fase di crisi, potendo contare solamente sui fratelli Klitschko, che obbiettivamente non hanno trovato avversari validi in carriera, a parte Vitali, che affrontò un Lewis ormai pensionato che comunque trionfò, vincendo il mach per Ko tecnico al sesto round. Una categoria che ciclicamente è soggetta a crisi. Una categoria che difficilmente è esposta a crisi è invece quella dei welter. Questa categoria conta i migliori atleti del momento ed è in continua crescita, visto che è facilmente raggiungibile da atleti di altre due categorie, in particolare i leggeri e i superleggeri, anch’esse fucine di talenti. Tanti campioni che attualmente eccedono in questa categoria hanno scalato le categorie inferiori di peso fino a raggiungerla, due esempi su tutti: Manny Pacquiao e Floyd Mayweather (attualmente il miglior pugile pound for pound), i due fuoriclasse. Categoria quella dei welter, che conta ben 4 pugili nella classifica pound for pound. Altri sono prossimi a raggiungerla, come Danny Garcia e Matthysse, assicurando continuità e spettacolo. Altri grandi pugili welter sono Marquez, Cotto, Bradley, Khan, Thurman, Malignaggi, Maidana, Broner, Zab Judah giusto per citarne qualcuno. Altri nomi che nel recente passato hanno dato lustro alla categoria sono Trinidad, De La Hoya, Hatton, Shane Mosley e molti altri. Pagina 1 / 2 Il declino dei massimi e l’ascesa dei welter BOXENEWS Scritto da Marco De Silvo Creato: sabato, 08 febbraio 2014 Il pubblico “occasionale” del pugilato, ovvero quello che di pugilato non è appassionato,e che lo segue solo quando sono presenti grandi personaggi carismatici in grado di creare fascino, guarda i massimi. E’ facile intuirlo. Basta fare un sondaggio e chiedere alla gente quali pugili conosce. Questi risponderanno: “Ali e Tyson”, il che è legittimo, ma probabilmente risponderanno così non in base a una scelta ponderata, ma in quanto spettatori “occasionali”, non ne conoscono degli altri. Quindi se i massimi spariscono per qualche anno, queste persone dicono addio al pugilato. I media non aiutano, perché pubblicizzano soltanto i massimi. Per esempio, Mayweather è da due anni consecutivi l’atleta più pagato al mondo, e in Italia non solo viene snobbato dai principali media, ma nemmeno sanno chi sia. Molto probabilmente gli italiani penseranno che l’atleta più pagato al mondo sia Cristiano Ronaldo o Messi. Questo perché storicamente, come negli altri sport, la storia la fanno i campioni. Pensiamo al calcio, la domanda frequente qual è? Maradona o Pelè. Ovviamente ce ne sono tanti altri bravi, ma la scelta viene fatta ricadere su questi ultimi. E nel basket? Jordan o Briant, mentre nel tennis, attualmente si parla di Federer, Nadal e Djokovic. Non tutti seguono il calcio, ma tutti conoscono Maradona e Pelè. Così come non tutti, soprattutto in Italia, seguono la boxe, ma tutti conoscono Ali e Tyson. La boxe attuale vive una grande rivalità, quella tra Pacquiao e Mayweather, rivalità che potrebbe far crescere molto questo sport anche a livello mediatico, e questo lo si deve grazie a questi due meravigliosi pugili, che militano in quelle categorie di mezzo tanto care allo zoccolo duro degli appassionati. Diciamo agli intenditori. Purtroppo i media inducono le masse a pensare che l'unica categoria in grado di produrre fuoriclasse sia quella dei massimi, ma non è così. La categoria regina è attualmente quella dei welter. Eppure mediaticamente non si parla, per esempio, dei mitici incontri tra Pacquiao e Marquez. Questa categoria ha degnamente ereditato, almeno per gli appassionati, il fascino e l’interesse che prima apparteneva ai massimi. La rivalità tra Mayweather e Pacquiao, è paragonabile a quella tra Rossi e Biaggi, che ha diviso per anni gli appassionati di moto. Purtroppo il pugilato non è riuscito a sfruttare adeguatamente questa rivalità, per far crescere di visibilità questo fantastico sport e renderlo più popolare. Infine, vorrei concludere facendo una piccola considerazione. Il pugilato non sarà mai uno sport di massa, e per certi versi è giusto che sia così. Come disse il mitico "Big" George Foreman: "Il pugilato è una specie di jazz. Più è bello, meno gente lo apprezza."(George Foreman - tratto da "Palla lunga e pedalare" di Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi) Fonte foto: myboxing.com Pagina 2 / 2