Studio geologico - Comune di Seriate
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Studio geologico - Comune di Seriate
Studio geologico Le informazioni inerenti la caratterizzazione geologica del territorio sono tratte dallo Studio Geologico del comune di Seriate – Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica, ai sensi della LR 12/05 e delle DGR 1566/05 e 7374/08 - redatto nel gennaio 2011 dallo Studio di Geologia Tecnica del Dott. Geologo Corrado Reguzzi. In questa sede sono sinteticamente espressi gli aspetti più significativi sia in merito alle caratteristiche del territorio, sia per quanto riguarda la classificazione della fattibilità; si rimanda agli studi geologici per ulteriori approfondimenti. Geomorfologia Sotto il profilo morfologico il territorio può essere diviso in due ambiti: la zona collinare - che interrompe la continuità della pianura nella porzione settentrionale del comune nei pressi di Comonte – e la zona pianeggiante; l’elemento maggiormente caratteristico sotto il profilo geomorfologico è l’asse fluviale del Serio. La pianura interessa quasi la totalità del comune, con una quota topografica decrescente da nord (254 metri s.l.m.) a sud (200 metri s.l.m.); longitudinalmente è attraversata dall’articolato sistema dei terrazzi alluvionali che si sviluppano lungo il corso del Serio. Nel dettaglio, mentre la sponda idrografia sinistra è caratterizzata da forme fluviali ben conservate e scarpate più o meno continue, nella sponda destra gli elementi morfologici sono stati consistentemente alterati dalle edificazioni di Seriate e Gassobbio, oltre che dalla presenza di numerose attività estrattive. L’alveo attivo del fiume è delimitato da scarpate di 4-5 metri di altezza a nord, ove il tratto è quasi totalmente regimato – e 2-3 metri nel tratto non arginato a sud, ove l’alveo assume la morfologia a canali intrecciati. Come anticipato la zona collinare si estende su una esigua porzione del comune. Si tratta del rilievo di Comonte, che emerge di circa 35 metri dal piano campagna, orientato NO-SE e caratterizzato da una serie di terrazzamenti antropici realizzati per agevolare le pratiche colturali. 50 Gli elementi geomorfologici che caratterizzano il territorio sono determinati in primis dall’azione delle acque del fiume – alveo attivo, area a barre sabbiose, paleoalvei, orli di terrazzo attivo, orli di terrazzo stabilizzato – ma anche dalle forme antropiche, quali orli di scarpata artificiale, arginature, aree di cava, superfici di riporto o colmata. Fra gli elementi di natura antropica si annoverano inoltre le opere di difesa idraulica dislocate lungo il corso del Serio nel tratto che attraversa l’abitato di Seriate, costituite da scogliere e pennelli. Geolitologia L’unità di substrato roccioso presente nel territorio comunale è il “Flysch di Pontida”, rinvenibile in corrispondenza della zona di Comonte. Tale formazione è costituita da una successione torbiditica con alternanze marnoso-arenacee a stratificazione sottile con intercalazione di banchi calcareo-marnosi, potenti fino ad alcuni metri, distribuiti irregolarmente senza ciclicità. La quasi totalità del territorio comunale è costituita da depositi superficiali che, in riferimento alla “Carta geologica della Provincia di Bergamo”, possono essere ricondotti alle seguenti unità: – – unità Postglaciale, depositi alluvionali costituiti da ghiaie da fini a grossolane con matrice sabbiosa, che affiorano lungo il Serio in sponda idrografica destra e sinistra; complesso di Palazzolo, raggruppa sedimenti di varia origine affioranti in corrispondenza del raccordo prealpi-pianura e delle valli minori, nel comune di Seriate limitatamente in una porzione di territorio alla base della collina di Comonte verso est; – unità di Cologno, deposito fluvioglaciale costituito da ghiaie con matrice sabbiosa, da medio-grossolane a grossolane con ciottoli da arrotondati a subarrotondati; a Seriate affiora estesamente in sinistra idrografica del Serio; – unità di Comun Nuovo, deposito fluvioglaciale costituito da ghiaie con matrice sabbiosa, da medio-grossolane a grossolane con ciottoli da arrotondati a subarrotondati, con frequenti strati sabbiosi; unità ben rappresentata a Seriate in un terrazzo in sponda destra del Serio; – conglomerati di Seriate, depositi fluviali cementati il cui spessore varia dai 50 metri nella porzione settentrionale ai 20 di quella meridionale; – riporto, materiale fine rimaneggiato e scarsamente compatto, generalmente presente nelle aree limitrofe a cave attive o dimesse. Sotto il profilo litologico i depositi affioranti nel comune di Seriate sono prevalentemente grossolani e costituiti da ghiaie in matrice fine limoso-sabbiosa, di origine fluviale e fluvioglaciale. Le indagini geotecniche condotte sui depositi fluviali e fluvioglaciali presenti a Seriate hanno evidenziato la presenza discontinua sul territorio di una coltre superficiale costituita da materiale fine limoso-argilloso, di spessore variabile fra 0,5 e 2 metri, a scarsa compattezza. Idrografia Il sistema della rete di deflusso delle acque superficiali del territorio comunale è costituito dal corso principale del fiume Serio e dalla rete di rogge e canali, in parte ancora visibili, e in parte intubati e coperti soprattutto nella porzione urbanizzata. Il fiume Serio, avente origine nelle Alpi Orobiche, scorre per circa 120 chilometri lungo la valle Seriana e la pianura bergamasca e cremonese, prima di immettersi nell’Adda. Data la morfologia variabile del territorio che il fiume attraversa è possibile distinguere nel bacino idrografico una porzione montana e una porzione di pianura. Il profilo altimetrico del fiume presenta un andamento classico con regime torrentizio nel primo tratto, un tratto intermedio sempre in contesto montuoso ma con pendenze più moderate, e un tratto terminale con letto fluviale ampio a canali intrecciati e successivamente a meandri. I caratteri ideologici del Serio sono definiti sulla base delle rilevazioni condotte presso la stazione idrometrografica di Ponte di Cene – a 15 chilometri da Seriate - installata e mantenuta dall’Ufficio Idrografico dal 1924. Studi di approfondimento sul bacino del Serio volti a individuare le possibili aree di esondazione sono stati condotti nel 1995 da Paoletti, Floreali e Colombo “Determinazione delle aree del territorio comunale soggette al rischio di inondazione da parte del fiume Serio”, e in tempi più recenti (dicembre 2009) da Etatec S.r.l. “Studio ed individuazione delle aree cittadine soggette a rischio di esondazione del fiume Serio”. Tavola classi di fattibilità geologica tratta dall’aggiornamento dello studio geologico che accompagna il Documento di Piano. 51 Il fiume Serio è sottoposto ai vincoli introdotti dal “Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico - Delimitazione delle fasce fluviali”, approvato con Deliberazione n. 18 del 26/4/2001, in relazione alla presenza di fasce fluviali di possibile esondazione. Nell’ambito della redazione delle Studio geologico di Aggiornamento alla componente geologica, idrogeologica e sismica del 2011, al quale si rimanda per approfondimenti, sono stati apportati adeguamenti morfologici alle fasce PAI, sulla base delle più recenti indagine volte a stabilire i limiti delle zone sondabili. Nel dettaglio, con specifico riferimento ai risultati dello “Studio ed individuazione delle aree cittadine soggette a rischio di esondazione del fiume Serio”, lo Studio geologico ha provveduto a mappare le aree a rischio di esondazione. Nel territorio comunale le aree a maggiore rischio, ovvero dove un’eventuale fenomeno di piena potrebbe provocare danni diretti o indiretti a persone e manufatti, sono poste nei pressi del ponte di Via Italia e di Corso Roma. Su entrambi i ponti sono installate due stazioni di rilevamento dei livelli idrici, comprensivi di inclinometri per la rilevazione di eventuali rotazioni delle pile dei ponti a seguito della spinta della corrente. Nel territorio comunale, oltre al fiume Serio, i corpi idrici appartenenti al reticolo idrico principale (All. A della D.G.R. 7/13950) sono lo scolmatore del Zerra, che traccia il confine comunale meridionale di Seriate con Cavernago, e lo scolmatore del torrente Morla, che entra in territorio di Seriate nella porzione nord-occidentale del comune, scorre con direzione ovest-est fino a confluire nel fiume Serio, a valle del tracciato autostradale. A livello comunale il reticolo idrico minore è costituito da rogge e canali il cui deflusso è regolato a monte, e coincide con il reticolo di bonifca gestito dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca. I corpi idrico che costituiscono l’idrografia secondaria sono: roggia Bolghera, roggia Borgogna Ovest, roggia Bagnatica Brusaporto, roggia Bagnatica Cattanea, roggia Comonte di Seriate, roggia Comunale di Seriate, roggia Martinenga, roggia Morlino di Grassobbio, roggia Ponte Perduto, roggia Roggia Vecchia ramo di Zanica, roggia Rocaglia, roggia Urgnana, roggia Vecchia ramo di Azzano, roggia Vescovada di Monte. 52 Atlante del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale — C1 Geomorfologia e idrologia del territorio; Tav. 1.6 Carta geomorfologica per l’ambito di pianura (estratto) Idrogeologia e vulnerabilità dell’acquifero Dal punto di vista idrogeologico il territorio di Seriate, costituito da depositi fluvioglaciali, si caratterizza per la presenza di due tipologie di acquiferi. L’acquifero freatico e semiconfinato ha sede nei depositi grossolani compresi fra il piano di campagna e il primo orizzonte argilloso continuo di tutta la pianura; il suo spessore varia fra 60 e 80 metri e la sua ricarica è diretta nelle aree di affioramento dei depositi fluvioglaciali e fluviali. L’acquifero artesiano si rinviene all’interno dei livelli porosi e fratturati degli orizzonti argillosi, con buona continuità in tutta la pianura; il suo spessore è variabile fra 30-40 metri, fino a 200 metri. Sulla base delle caratteristiche morfologiche, dei depositi e della permeabilità dell’acquifero, all’interno dello studio geologico sono state riconosciute zone con differente livello di vulnerabilità: – grado di vulnerabilità basso/nullo – area di affioramento del substrato roccioso con copertura fine argilloso-limosa; – grado di vulnerabilità basso – area di affioramento dell’unità di Comun Nuovo (porzione più occidentale del comune); 53 – grado di vulnerabilità medio – depositi fluvioglaciali (unità di Cologno) e alluvionali dei terrazzi più elevati, senza copertura superficiale; – grado di vulnerabilità elevato – aree di pertinenza della piana attuale del Serio. – Z3a – zona di ciglio H>10 m (effetti sismici attesi: amplificazioni topografiche) - sono presenti lungo il confine nord-orientale del territorio comunale, in corrispondenza della sommità del rilievo di Comonte. – Z3b - zona di cresta rocciosa (effetti sismici attesi: amplificazioni topografiche) – sono stati individuati due tratti della cresta arrotondata del rilievo collinare di Comonte. – Z4a - zona di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari (effetti sismici attesi: amplificazioni litologiche) - tale scenario interessa tutto il territorio comunale di Seriate, ad esclusione di una porzione a nord-est del Comune, caratterizzata dall’affioramento del substrato roccioso. Caratteri sismici Dal punto di vista sismico il comune di Seriate ricade in zona sismica 3 secondo la normativa sismica, con specifico riferimento all’Ordinanza PCM 3274/. Alla zona 3, considerata di bassa sismicità, è attribuita l’accelerazione massima di 0,15g. L’analisi del rischio sismico permette di valutare la situazione sismica locale in relazione alle condizioni geologiche e geomorfologiche riconosciute per il territorio di Seriate. L’analisi della sismicità del territorio è stata eseguita secondo le metodologie indicate nell’allegato 5 della D.G.R. 8/7374 del 2008, applicando la procedura di 1° livello e, ove necessario, di 2° livello, e ha condotto alla redazione della “Carta di pericolosità sismica locale”. Le analisi di 1° livello, volte all’individuazione delle aree di possibile amplificazione sismica, sono state condotte analizzando le caratteristiche litologiche e stratigrafiche generali dei depositi superficiali, l’andamento e la profondità del substrato roccioso e l’assetto morfologico del territorio. Gli scenari di pericolosità sismica locale riscontrati nel territorio comunale di Seriate sono i seguenti: – 54 Z2 - zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti quali riporti poco addensati (effetti sismici attesi: cedimenti) - sono individuate quattro aree subpianeggianti caratterizzate dalla presenza di terreni di riporto, trattasi di: due zone, ubicate in destra e sinistra idrografica del fiume Serio, a ridosso dell’alveo, all’altezza della tangenziale sud che attraversa il territorio comunale; un’area interessata da pregressi interventi estrattivi a sud dell’abitato, in prossimità del confine comunale con Brusaporto; una zona a sud del territorio comunale, oggetto di interventi di scavo e riempimento, posta in adiacenza al Comune di Grassobbio. L’analisi di 2° livello è stata condotta, nel rispetto della normativa per gli scenari di pericolosità sismica locale Z3 e Z4, al fine di valutare gli effetti di amplificazione topografica e litologica. Per le aree a pericolosità sismica locale Z2, la normativa vigente prevede il passaggio diretto al 3° livello di approfondimento da effettuarsi in fase progettuale. Dallo Studio geologico si evince che per la valutazione delle amplificazioni topografiche condotte per gli scenari Z3a e Z3b, nonché per quella delle amplificazioni litologiche applicate allo scenario Z4a, il fattore di amplificazione calcolato è inferiore rispetto al valore soglia; ciò comporta che lo spettro proposto dalla normativa è sufficientemente cautelativo rispetto ai possibili effetti di amplificazione topografica e litologica1. 1 Nel Documento si sottolinea che l’analisi di 2° livello è stata effettuata in corrispondenza di aree campione; non si esclude dunque che localmente le condizioni litostratigrafiche possano essere differenti rispetto a quelle considerate, determinando fattori di amplificazioni diversi da quelli proposti. Classi di fattibilità geologica per le azioni di piano In funzione delle limitazioni di tipo geologico, idrogeologico e sismico riscontrate sono attribuite alle diverse porzioni di territorio comunale quattro classi di fattibilità degli interventi. All’interno di ciascuna classe possono essere presenti differenti situazioni (sottoclassi) che sono distinte in base al tipo di controindicazione o di limitazione alla modifica della destinazione d’uso. Per ciascuna classe (o sottoclasse) di fattibilità vengono indicati eventuali studi e indagini da effettuare per gli approfondimenti del caso; le sottoclassi sono infatti definite sulla base di peculiari fattori di limitazione: – “V” - aree pericolose dal punto di vista dell’instabilità dei versanti, – “GT” - aree vulnerabili dal punto di vista geotecnico, – “Idr” - aree vulnerabili dal punto di vista idrogeologico, – “I” - aree vulnerabili dal punto di vista idraulico. Tipo di dato: classi di fattibilità geologica Fonte, anno: Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica - Dott. Geologo Corrado Reguzzi, 2011 Scala: comunale Classi di fattibilità geologica individuate sul territorio comunale. Fonte: Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica - Dott. Geologo Corrado Reguzzi, 2011 Aree pericolose dal punto di vista dell’instabilità dei versanti 2V Aree a pericolosità potenziale per la presenza di terreni a granulometria fine su pendio Aree vulnerabili dal punto di vista geotecnico 3 GT Aree con riporti di materiale, aree colmate Aree vulnerabili dal punto di vista idrogeologico 3 Idr Aree ad elevata vulnerabilità del primo acquifero 2a Idr Aree a media vulnerabilità del primo acquifero 2b Idr Aree a bassa vulnerabilità del primo acquifero Aree vulnerabili dal punto di vista idraulico 4a I 4b I 4c I 3a I 3b I 2a I 2b I Fascia A definita dal PAI Aree sulle quali in seguito a studio idraulico è stata attribuita una classe di rischio R4 e/o aree allagabili in occasione di eventi meteorici eccezionali, con tiranti idrici attesi superiori a 100 cm Zona I Fascia B definita dal PAI, fascia C retrostante il “limite di progetto tra la fascia B e la fascia C” e zona B-Pr Aree sulle quali in seguito a studio idraulico è stata attribuita una classe di rischio R3 e/o aree allagabili in occasione di eventi meteorici eccezionali, con tiranti idrici attesi compresi tra 30 e 100 cm Fascia C definita dal PAI Aree sulle quali in seguito a studio idraulico è stata attribuita una classe di rischio R2 o R1 e/o aree allagabili in occasione di eventi meteorici eccezionali, con tiranti idrici attesi inferiori a 30 cm 55 Sintesi studio geologico Sotto il profilo geomorfologico il territorio può essere diviso in due ambiti: la zona collinare - che interrompe la continuità della pianura nella porzione settentrionale del comune nei pressi di Comonte – e la zona pianeggiante, che interessa quasi la totalità del comune ed è attraversata longitudinalmente dall’articolato sistema dei terrazzi alluvionali che si sviluppano lungo il corso del Serio. L’elemento maggiormente caratteristico sotto il profilo morfologico è l’asse fluviale del Serio; inoltre gli elementi geomorfologici che caratterizzano il territorio sono determinati in primis dall’azione delle acque del fiume. La quasi totalità del territorio comunale è costituita da depositi superficiali prevalentemente grossolani e costituiti da ghiaie in matrice fine limoso-sabbiosa, di origine fluviale e fluvioglaciale. L’unità di substrato roccioso presente nel territorio comunale è il “Flysch di Pontida”, rinvenibile in corrispondenza della zona di Comonte. Il sistema idrografico comunale è costituito dal corso principale del fiume Serio e dalla rete di rogge e canali, in parte ancora visibili, e in parte intubati e coperti soprattutto nella porzione urbanizzata. I caratteri idrogeologici del Serio sono definiti sulla base delle rilevazioni condotte presso la stazione idrometrografica di Ponte di Cene – a quindici chilometri da Seriate - installata e mantenuta dall’Ufficio Idrografico dal 1924. Numerosi sono inoltre gli studi di approfondimento sul bacino del Serio, volti a individuare le possibili aree di esondazione, gli ultimi dei quali risalgono al 2009. Il fiume Serio è sottoposto ai vincoli introdotti dal “Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico - Delimitazione delle fasce fluviali”, approvato con Deliberazione n. 18 del 26/4/2001, riguardo alla presenza di fasce fluviali di esondazione. In tal senso le aree a maggiore rischio sono poste nei pressi del ponte di Via Italia e di Corso Roma. Il reticolo idrico principale (All. A della Dgr 7/13950) è costituito da fiume Serio, scolmatore del Zerra e scolmatore del torrente Morla. Assai numerose sono le rogge che concorrono a definire il reticolo minore. Dal punto di vista sismico il comune di Seriate ricade in zona sismica 3, considerata di bassa sismicità. Nell’ambito dello studio geologico sono state ese56 guite analisi di primo e – ove necessario – di secondo livello, volte alla definizione della mappa della pericolosità sismica locale. Le indagini di dettaglio eseguite dimostrano che con riferimento ai fattori topografici e litologici il fattore di amplificazione calcolato è inferiore rispetto al valore soglia; ciò comporta che lo spettro proposto dalla normativa è sufficientemente cautelativo rispetto ai possibili effetti di amplificazione. In funzione delle limitazioni di tipo geologico, idrogeologico e sismico riscontrate sono attribuite alle diverse porzioni di territorio comunale quattro classi di fattibilità degli interventi, esprimendo per ciascuna classe (o sottoclasse) indicazioni con riferimento ai nuovi interventi edificatori, nonché eventuali studi e indagini da effettuare sulla base dei fattori di limitazione riscontrati. indicatori Fenomeni di esondazione Fenomeni di contaminazione delle acque connessi alla vulnerabilità dell’acquifero 57