Testo del POF

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Testo del POF
Lugano
PIANO
dell’ OFFERTA
FORMATIVA
LICEO INTERNAZIONALE
ELVETICO
Scuola Italiana all’estero PARITARIA
Anno scolastico 2015-16
Piano dell’Offerta Formativa
Indice
1. IDENTITÀ E FINALITÀ DELLA SCUOLA SALESIANA ..................................... 5
1.1
1.2
1.3
Cenni di storia ............................................................................................................................... 5
Presentazione della scuola:Scuola Cattolica Salesiana ................................................................6
Collocazione sul territorio .............................................................................................................. 7
2. I PROFILI FORMATIVI ................................................................................................................... 8
2.1
Profilo comportamentale ............................................................................................................... 8
Formazione della coscienza (obiettivo morale) ............................................................................ 8
Educazione dell’affettività (obiettivo affettivo) ............................................................................... 8
Educazione socio-politica ............................................................................................................. 8
Educazione alla salute - sport - ecologia ....................................................................................... 9
Educazione religiosa ..................................................................................................................... 9
2.2
Profilo della comunicazione………………………………………………… ……………………….....9
2.3
Profilo didattico .............................................................................................................................. 9
Area letteraria ................................................................................................................................ 9
Area scientifica .............................................................................................................................. 9
Area lingue e culture straniere.......................................................................................................10
Area socio-economica....................................................................................................................10
3. L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
4.
...............................................................
10
3.1.
Liceo Scientifico (Opzione Scienze Applicate) ............................................................................. 11
3.2
Liceo Linguistico .......................................................................................................................... 11
3.3
Liceo Economico (Liceo delle Scienze Umane – opzione Economico-sociale) ......................... 12
3.4
La programmazione didattica ...................................................................................................... 13
L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: CALENDARIO E ORARIO
4.1
4.2
4.3
.......
12
Calendario scolastico .................................................................................................................. 13
Monte ore complessivo ............................................................................................................... 13
Durata oraria delle lezioni ........................................................................................................... 13
Orario giornaliero ........................................................................................................................ 13
2
5. LO STUDENTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE: ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI INTEGRATIVE DEI PERCORSI FORMATIVI ................. 14
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
Formazione della coscienza ed Educazione socio-politica ........................................................
Percorso della comunicazione ...................................................................................................
Percorso didattico ......................................................................................................................
Attività formative ed Educazione alla fede .................................................................................
Iniziative trasversali ai percorsi .................................................................................................
14
14
14
15
17
6. PROGETTI FINALIZZATI .......................................................................................................... 17
7. RISORSE, STRUMENTI E STRUTTURE ORGANIZZATIVE
7.1
7.2
7.3
.....................
18
Il Personale ................................................................................................................................ 18
Immobili, strutture, attrezzature ................................................................................................. 18
Le risorse finanziarie .................................................................................................................. 18
8. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
.............................................................................
19
ALLEGATO N.1 DEBITI FORMATIVI INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI AL SOSTEGNO E AL RECUPERO..................... .. 21
Postille
1.
Il Consiglio di Istituto viene chiamato Consiglio della Scuola secondo la terminologia del Cantone.
2.
Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative è chiamato Preside secondo la terminologia corrente.
3.
L’Ente Gestore dell’Elvetico è la FONDAZIONE ISTITUTO ELVETICO OPERA DON BOSCO - VIA LUIGI CANONICA, 15
rappresentata nella persona dell’Ispettore pro tempore con sede a Milano, via Copernico 9.
3
6900 LUGANO
Via Canonica, 15 - Lugano (CH)
Tel. 091-922.77.33 - Fax 091-910.07.38
E-mail: [email protected]
www.istitutoelvetico.ch
LICEO INTERNAZIONALE ELVETICO
Scuola Italiana all’estero - paritaria
a indirizzo:
Scientifico (Sc. Applicate)Linguistico
Economico/Sociale (Scienze Umane)
Per Piano dell’Offerta Formativa (POF) intendiamo la risposta che la nostra Scuola offre alla domanda
educativa dei giovani e dei genitori, secondo il proprio Progetto Educativo di Istituto (PEI), in armonia con i
principi della Costituzione e ai sensi delle leggi in vigore.
Il testo risponde a specifiche scelte ispirate alla dalla proposta culturale ed antropologica del Progetto
Educativo e permette la flessibilità dell’offerta di formazione centrata sulla domanda degli alunni e dei
genitori, nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
1. IDENTITÀ E FINALITÀ DELLA SCUOLA SALESIANA
1.1.
Cenni di storia
L’Istituto Elvetico dei Salesiani di don Bosco ha una sua lunga e ricca tradizione. La scuola affonda le sue
origini agli inizi del XIX secolo quando CAMILLO LANDRIANI, di antica famiglia milanese, studente
di Medicina, in odore di Carboneria di area massonica, sospettato di complicità in numerosi tentativi
rivoluzionari, per evitare l’arresto da parte della polizia austriaca del Lombardo-Veneto, ripara nel Canton
Ticino - a Mendrisio - nel 1829. Accolto da don Giorgio Bernasconi, di vedute liberali, trova occupazione
nelle scuole comunali. Nel 1830 lascia Mendrisio per Lugano, ospitato da personaggi famosi del tempo,
quali Franscini, Peri, Luvini, Ciani ed altri.
Personalità di spicco, il Landriani viene assunto come precettore presso famiglie benestanti della città e
scopre in sé la vocazione a fondare una scuola di ispirazione laica. Notevole l’intento pedagogico in
4
consonanza con la mentalità del tempo. “L’educazione del cuore occuperà sempre il primo luogo, né
questo sarà mai perduto di vista un momento e s’impiegheranno tutti i mezzi per istillare nel cuore dei
giovanetti i sentimenti del giusto e dell’onesto. Né solamente verrà coltivato il morale e l’intellettuale, ma
si avrà ben anche la più assidua cura per lo sviluppo delle forze fisiche”. Nel leggere questo suo scritto
riecheggiano alla mente le parole che in quegli stessi anni don Bosco pronunciava a Torino…
“L’educazione è cosa di cuore”.
Al Landriani, che muore nel 1871, succedono altre personalità di rilievo: G. Orcesi, G. Grassi, A. Cotti,
ed altri sino al 1917, tempo di crisi per l’Europa in guerra. In quell’anno il Landriani viene affidato ai
Salesiani di don Bosco, chiamati dal vescovo Aurelio Bacciarini, allo scopo di evitarne la chiusura
considerata, nella estimazione generale, un impoverimento per Lugano.
Tale scelta sembra essersi rivelata vincente a giudicare dagli attuali sviluppi dell’opera. Oggi infatti
l’Elvetico è stato rifatto ex novo nel 1995, con villa Riva, l’antica sede della scuola del Landriani
incastonata al centro del plesso architettonico, armonico e funzionale.
L’Istituto Landriani divenuto Istituto Elvetico, comprende oggi diverse offerte formative:
Scuola Elementare
Scuola Media
Liceo Internazionale italiano nei tre indirizzi: scientifico (opz. Scienze Applicate), linguistico,
economico ( Indir. Scienze Umane opz. Economico-Sociale).
1.2. Presentazione della scuola
L’Istituto Elvetico si presenta come una Scuola, a orientamento cattolico, in stile salesiano, paritaria.
Sue caratteristiche:
1.2.1. In quanto scuola, l’Istituto Elvetico si propone la formazione della persona attraverso l’incontro
con il patrimonio culturale, umanistico e tecnico, sotto forma di assimilazione, confronto critico,
rielaborazione e inserimento dei valori perenni della cultura nel contesto attuale. Per questo:
privilegia l’aspetto educativo su quello meramente informativo. Gli obiettivi educativi infatti sono lo
sfondo esistenziale e culturale in cui si iscrivono tutti gli altri obiettivi formativi, compresi gli stessi
obiettivi didattici;
riflette pedagogicamente sulle modalità di trasmissione della cultura e sui rischi di dipendenza che
comporta;
cura la serietà professionale, qualificando e aggiornando il personale;
si propone di orientare i giovani verso un proprio progetto di vita.
1.2.2. In quanto cattolica, imposta la sua attività alla luce della visione cristiana della realtà. In essa i
principi evangelici diventano motivazioni interiori, ispirano la metodologia educativa e definiscono le
mete finali. Ripensa il messaggio evangelico, accettando l’impatto del linguaggio e gli interrogativi che la
cultura pone finalizzandola alla trasmissione di valori di vita.
1.2.3. In quanto salesiana, raggiunge le sue finalità con lo stile, lo spirito, il metodo educativo che don
Bosco ci ha tramandato il suo Sistema Preventivo. Questo sistema - secondo le parole di don Bosco
stesso - si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e l’amorevolezza; fa appello non alle costrizioni, ma alle
risorse della intelligenza, del cuore e del desiderio di Dio, che ogni uomo porta nel profondo di se stesso.
Associa, in un’unica esperienza di vita, educatori e giovani in un clima di famiglia, di fiducia e di dialogo.
Imitando la pazienza di Dio, si sforza di incontrare i giovani al punto in cui si trova la loro libertà.
Vengono accompagnati perché maturino solide convinzioni e siano progressivamente responsabili del
loro processo di crescita.
Potremmo tradurre il trinomio: ‘ragione, religione, amorevolezza’, nel modo seguente:
Ragione, come pratica quotidiana della libertà, della responsabilità e del metodo democratico.
5
Religione, intesa come ‘visione’ di vita ispirata a Cristo, modello di riferimento e presenza reale nella
storia.
Amorevolezza, come modalità di rapporto e spirito di famiglia; don Bosco voleva che nei suoi
ambienti ciascuno si sentisse a ‘casa sua’. La scuola salesiana diventa una famiglia quando tutti si
sentono accolti e responsabili del bene comune. In un clima di stima e fiducia i rapporti vengono
regolati non tanto dal ricorso ai Regolamenti - pur necessari - quanto dalla comprensione e dal
dialogo.
nb. A questo scopo, l’Istituto promuove incontri di riflessione per approfondire lo spirito del Sistema
Preventivo.
1.2.4. E’ paritaria, è riconosciuta dallo Stato Italiano (D.M. MAE 3637 del 19.04.04 e 4460 del
06.09.12) e dalla Confederazione Elvetica (DEFR 22.08.1996) e svolge una funzione pubblica di interesse
sociale.
1.3. Collocazione sul territorio
1.3.1. Il Liceo Elvetico è una scuola strutturata secondo l’ordinamento scolastico italiano. Si impegna ad
armonizzare esigenze diverse anche di ordine legislativo e di tradizioni.
Il territorio è caratterizzato prevalentemente da attività bancarie, assicurative e turistiche.
Il bacino di utenza si estende nella parte meridionale (Sottoceneri) del Cantone con propaggini anche in
Italia. Le famiglie dei nostri studenti – molti delle quali sono Italiane o di origine Italiana - sono di
estrazione variegata: dal ceto popolare a quello benestante. Sono in crescita le nuove professioni legate
allo sviluppo informatico e la presenza di studenti con alto reddito familiare.
Ciononostante, nell’ambito delle proprie possibilità di bilancio, si impegna ad aiutare gli studenti
meritevoli in situazione di disagio economico.
Non riceve sussidi economici né italiani, né svizzeri, né da alcun Ente pubblico.
Si propone di contribuire alla costruzione di una società più giusta e umana, non solo attraverso la
formazione di una coscienza civile, ma anche attraverso il confronto sui problemi che la società pone.
Perciò:
si sforza di non essere una scuola elitaria, bensì aperta a tutti;
esclude ogni condizione discriminatoria e richiede solo rispetto e disponibilità verso i valori che il
Progetto Educativo propone;
orienta opportunamente gli allievi a scegliere ritmi e metodi adeguati alle proprie capacità
preoccupandosi di accompagnare anche gli allievi che presentano alcune difficoltà.
rispetta le tradizioni locali.
1.3.2. Come scuola Italiana all’estero è anche parte attiva della promozione della lingua e cultura
italiana in territorio estero. In particolare trae i propri motivi ispiratori dalla pedagogia del pluralismo
culturale, inteso come valorizzazione delle peculiarità all’interno di un sistema di valori condivisi.
Particolare attenzione è data all’interazione con altre istituzioni italiane o straniere mediante la attivazione
di intese e convenzioni... Le scuole italiane paritarie all’estero aderiscono, nell’ambito delle possibilità, alle
specifiche iniziative e attività finalizzate alla promozione della lingua e cultura italiana.
6
2. I PROFILI FORMATIVI
A qualificare l’offerta formativa della nostra scuola è il profilo formativo.
Esso si definisce come: l’indicazione delle conoscenze, delle competenze e delle capacità che un
alunno progressivamente acquisisce e fa propri lungo il suo cammino formativo.
Il Profilo Formativo si propone come strumento fondamentale per la crescita del giovane che frequenta il
nostro liceo. Esso ne vuole valorizzare la crescita culturale, sociale e spirituale, in risposta all’obiettivo di
realizzare l’ideale che Don Bosco definiva di “buon cristiano e onesto cittadino”.
I profili formativi, in particolare quelli comportamentali, sono definiti come esito dei percorsi in uscita del
primo anno e del triennio.
Il liceo si attiva delineando tre grandi profili formativi: comportamentale, della comunicazione, didattico che si
concretizzano attraverso i corrispettivi percorsi formativi.
Il profilo comportamentale è definito da cinque obiettivi che danno origine a Percorsi Formativi
trasversali alle varie discipline. Ogni percorso entra - nello spirito della autonomia scolastica - anche
nell’insegnamento curricolare (profilo didattico) come momento sintetico e trasversale agli insegnamenti
stessi.
Momento essenziale di questi percorsi risulta essere l’attività extracurricolare lasciata alla libera adesione
degli studenti.
La legge sull’Autonomia, oltre a permettere questi percorsi, lascia utilizzare sino al 20% delle ore
curricolari per la realizzazione di curricoli locali.
Di seguito vengono specificati i profili che ci proponiamo di realizzare con la nostra offerta formativa:
Profilo comportamentale, definito da cinque obiettivi:
a.
Formazione della coscienza
b.
Educazione dell’affettività
c.
Educazione alla salute - sport - ecologia
d.
Educazione socio-politica
e.
Educazione religiosa
Profilo della comunicazione
Profilo didattico, articolato nelle quattro aree:
a) Area letteraria
b) Area scientifica
c) Area lingue e culture straniere
d) Area economica
2.1. Profilo comportamentale
2.1.1. Formazione della coscienza (obiettivo morale)
Il giovane costruisce il proprio progetto di vita autonomo, maturo e responsabile a partire dalle forme
dell’agire pratico che costituiscono il formarsi della coscienza.
Si muove da una condotta di tipo egocentrico verso valori fondati sui valori evangelici della gratuità e
della solidarietà grazie al confronto con esperienze significative nell’ambito del volontariato.
2.1.2. Educazione dell’affettività (obiettivo affettivo)
Il giovane percepisce in se stesso un senso di incompletezza che nasce dalla scoperta dei propri limiti e
che porta a stabilire relazioni alla ricerca di un equilibrio affettivo, inserito in una rete di solidarietà con gli
altri, senza preclusioni ed esclusioni.
I giovani sono così sollecitati a vivere le proprie emozioni in modo costruttivo, a riconoscerle e a viverle
con i compagni. In questo percorso, il ragazzo sa accettare i coetanei (e se stesso!) per quello che sono,
così da saper accogliere la vita come dono.
Nella scoperta della relazione a due e della sessualità il giovane cresce nella capacità di relazione, intesa
come cammino di un gruppo di persone che stanno crescendo insieme nel rispetto reciproco.
7
2.1.3. Educazione alla salute - sport – ecologia
Oggi i giovani si trovano esposti a comportamenti antitetici: cura eccessiva del proprio corpo o palese
trascuratezza, influenzati da una cultura dell’eccesso e della trasgressione. Occorre per questo
un’educazione che faccia conoscere le situazioni devianti ed apprezzare i valori dello “star bene con se
stessi”.
Compiti essenziali: favorire la cultura della ‘prevenzione’ tipica della tradizione salesiana…; sensibilizzare
all’igiene personale e alla sana alimentazione; affrontare delicati temi come: fumo, droga, alcoolismo,
malattie sessuali, anoressia…
In questa ottica va favorito lo sport, soprattutto ricreativo.
L’apprezzamento della natura si traduce anche nel rispetto degli ambienti in cui si vive, ma richiede
percorsi di educazione a prospettive più ampie che illustrino i temi dello sviluppo, i problemi
dell’inquinamento, le risorse del pianeta, anche attraverso l’esperienza diretta attuata con iniziative
appositamente programmate.
2.1.4. Educazione socio-politica
L’obiettivo iniziale si propone di mettere in grado l’individuo di agire consapevolmente nella realtà che lo
circonda, e viene poi perfezionato, in spirito di continuità, nel cammino successivo. Al termine del
percorso quadriennale lo studente sa cogliere l’importanza della categoria della relazionalità come
costitutiva della propria identità sociale. Il giovane sa riconoscere il valore della partecipazione alla vita
sociale e politica come essenziale per la maturazione della sua coscienza civile e della vita democratica.
Un ambito per lo più ignorato dagli studenti è il mondo del lavoro la cui conoscenza non solo teorica ma
concreta è indispensabile alla loro formazione. Anche perché non esistono scorciatoie alla fatica... Sono
utili in proposito ricerche, visite, contatti, nel corso dell’anno, con aziende e industrie, nonché esperienze
personali dirette nel periodo estivo.
2.1.5. Educazione religiosa
Il giovane è posto di fronte all’incontro con la figura di Gesù Cristo, a partire dalle domande che sono nel
suo cuore. Il confronto con il testo biblico, aiuta a ritrovare nelle domande dell’uomo, una risposta da
parte di Dio stesso che gli si fa incontro per aiutarlo a scoprire il senso della vita.
Così, la sua libertà è sollecitata ad aprirsi ad altre prospettive e confrontarsi con la dimensione
antropologica contemporanea giungendo alla sintesi tra la fede e la cultura.
2.2. Profilo della comunicazione
Nel corso degli studi liceali lo studente sviluppa le capacità di interpretazione e, quando possibile, di
produzione delle forme di comunicazione; da quelle tradizionali alle più innovative.
Al termine del primo anno l’attenzione è posta soprattutto sulla capacità di introitare e di analizzare le più
diffuse forme di comunicazione: il testo scritto (dal quotidiano alla rivista, dall’affissione pubblicitaria alla
tradizionale produzione letteraria) e il testo rappresentato (dal teatro all’audiovisivo).
All’uscita dal triennio successivo lo studente è in grado di cogliere le relazioni intratestuali ed intertestuali,
sviluppando le abilità di interpretare e di produrre comunicazione. Si farà attenzione ad evidenziare il
passaggio dalle forme più tradizionali a quelle innovative (multimedia e ipertesti), sottolineando la
dimensione costitutiva dell’uomo alla relazionalità.
Occorre insomma un’educazione critica di fronte ai molteplici linguaggi e all’uso dei mezzi della
comunicazione sociale che hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale
strumento informativo e formativo tanto da esserne fortemente condizionati.
La scuola vorrebbe aiutare ad essere fruitori critici dei messaggi nella comunicazione: giornali, TV, film,
videoclip, internet, CD... ed insegnare anche a diventare comunicatori e produttori di messaggi (giornalini
di classe, recitazione, gruppi musicali...).
8
2.3. Profilo didattico
Il profilo didattico si articola in quattro aree: letteraria; scientifica; lingua e cultura straniera; economica.
Le aree sono strutturate con discipline comuni e di indirizzo.
2.3.1. Area letteraria
L’allievo viene progressivamente portato a:
conoscere gli strumenti idonei alla comprensione e all’analisi di testi di diverse tipologie (testo narrativo,
poetico, argomentativo e informativo);
elaborare e produrre testi diversificati, funzionali agli scopi e alle situazioni;
esporre ed argomentare in modo chiaro, coerente e grammaticalmente corretto;
avere una sufficiente competenza comunicativa, che permetta di servirsi della lingua straniera (o di
interpretare le lingue classiche) in modo adeguato al contesto.
2.3.2. Area scientifica
L’allievo viene progressivamente portato a:
servirsi con padronanza del linguaggio specifico, ma soprattutto a usare rigore e precisione;
rispettare i fatti e contemporaneamente a curare l’organizzazione del proprio lavoro;
saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile
e personalizzando le strategie di approccio;
utilizzare in modo agile e consapevole le tecniche e le procedure di calcolo studiate;
dimostrare semplici proprietà;
saper matematizzare e rappresentare graficamente un problema;
fare uso dei simboli e delle unità di misura con padronanza;
riconoscere le grandezze presenti nella descrizione dei fenomeni naturali e a scoprirne le relazioni,
descrivendole graficamente;
interpretare le relazioni tra grandezze attraverso la lettura di un grafico;
assimilare il metodo deduttivo e recepire il significato di sistema assiomatico;
saper elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici;
essere in grado di inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali;
comprendere l’universalità delle leggi fisiche per una visione scientifica e organica della realtà fisica;
reperire informazioni dalle situazioni sperimentali (metodo scientifico), utilizzandole e comunicandole
con un linguaggio scientifico, anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare;
abituarsi all’approfondimento, alla riflessione e all’organizzazione del lavoro personale.
2.3.3. Area lingue e culture straniere
apprendere almeno due lingue straniere di cui una è per tutti obbligatoriamente l’inglese. Come
traguardo dell’intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza
riconducibile almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
comprendere testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambiti
sociale, letterario, artistico); produrre testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni,
argomentare e sostenere opinioni; interagire nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli
interlocutori sia al contesto; analizzare e interpretare aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla
la lingua, con attenzione a tematiche comuni a più discipline.
2.3.4. Area socio-economica
L’allievo viene progressivamente portato a:
conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze
economiche, giuridiche e sociologiche;
comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo
dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura
giuridica che disciplinano la convivenza sociale;
9
individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei
fenomeni culturali;
sviluppare la capacita di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e
informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici;
utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle
interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;
saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni
politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;
10
3. OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
Il Liceo Elvetico comprende tre indirizzi: Scientifico (Opzione Scienze applicate) Linguistico
ed Economico (Indirizzo Scienze Umane:- Opzione Economico - Sociale).
3.1. Liceo Scientifico (L. Scientifico opz. Scienze Applicate)
Il percorso delle Scienze Applicate fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi
afferrati alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche,
chimiche, biologiche e all’informatica e alla loro applicazione. Gli studenti a conclusione del percorso di
studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimenti comuni, dovranno:
-
aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di
laboratorio;
elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure
sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici,
logici, formali, artificiali);
e gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di
specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;
saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
Quadro orario e discipline
LICEO SCIENTIFICO
OPZIONE Scienze APPLICATE
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
ITALIANO
5
5
5
5
INGLESE
4
4
4
4
TEDESCO O FRANCESE
4
4
4
4
STORIA E GEOGRAFIA
4
0
0
0
STORIA
0
2
2
2
FILOSOFIA
0
2
3
2
MATEMATICA
5
6
5
6
INFORMATICA
3
2
2
2
FISICA
3
3
3
3
SCIENZE NATURALI
3
3
3
3
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
2
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1
1
1
1
RELIGIONE
Tot. Ore didattiche
Attività Formativa “BG”
‘Studio Assistito’
1
1
1
1
35
35
35
35
1
1
1
1
2
3
3
3
3.2. Liceo Linguistico
11
Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo
studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie
per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente
l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. Gli studenti, a conclusione del percorso di
studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
-
avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali
utilizzando diverse forme testuali;
riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed
essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo
studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee
fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di
scambio.
Quadro orario e discipline
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5
5
5
5
LATINO
3
0
0
0
INGLESE
4
5
4
5
TEDESCO
4
4
4
4
FRANCESE
4
4
4
4
SPAGNOLO* in opz. al Francese
3
3
3
3
STORIA
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
0
0
0
FILOSOFIA
0
2
3
2
MATEMATICA
4
4
3
3
FISICA
2
2
2
2
SCIENZE NATURALI
2
2
3
3
STORIA DELL'ARTE
2
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1
2
2
2
RELIGIONE CATTOLICA
1
1
1
1
36
35
35
35
LICEO LINGUISTICO
ITALIANO
Tot. Ore didattiche
Attività Formativa
‘Studio Assistito’
1
1
1
1
1/2*
3/4*
3/4*
3/4*
3.3. Liceo Economico ( L. delle Scienze Umane opz Economico-Sociale)
Il percorso Economico-Sociale fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi
afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio,
oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
12
-
conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze
economiche, giuridiche e sociologiche;
comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui
l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole
di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale;
individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei
fenomeni culturali;
sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e
informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici;
utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle
interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;
saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni
politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;
avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Quadro orario e discipline
LICEO SCIENZE UMANE
OPZIONE Economico-sociale
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
ITALIANO
5
5
5
5
INGLESE
3
3
3
4
TEDESCO o FRANCESE
4
4
4
4
STORIA E GEOGRAFIA
4
0
0
0
STORIA
0
2
2
2
FILOSOFIA
0
2
3
2
SCIENZE UMANE
5
4
4
4
DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
6
5
5
5
MATEMATICA
4
4
3
3
FISICA
0
2
2
2
SCIENZE NATURALI
2
0
0
0
STORIA DELL'ARTE
0
2
2
2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1
1
1
1
RELIGIONE CATTOLICA
Tot. Ore didattiche
1
1
1
1
35
35
35
35
Attività Formativa
1
1
1
1
‘Studio Assistito’
2
3
3
3
3.4. La programmazione didattica
La programmazione didattica delle discipline nei vari indirizzi, completa di obiettivi e percorsi didattici,
tempi di realizzazione, metodologia di insegnamento, tipologie delle prove, criteri di valutazione e
modalità di recupero viene depositata in segreteria da parte dei singoli docenti.
4. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA - CALENDARIO E ORARIO
13
Nel rispetto delle opportunità rese possibili dai Regolamenti e dai Decreti relativi all’autonomia, vengono
definiti i seguenti principi:
4.1.
Calendario scolastico
L’intero periodo annuale delle attività scolastiche è suddiviso in due quadrimestri.
L’avvio dell’anno (anticipato rispetto a quello italiano), la chiusura (posticipata) e tutta la programmazione
dell’anno scolastico sono scanditi sul calendario svizzero. Il sabato normalmente è libero, salvo attività
particolari preavvisate. L’orario prevede lezioni infrasettimanali anche di pomeriggio. L’attività di
‘recupero’ per gli studenti in difficoltà e di approfondimento per gli altri, si effettua, ordinariamente, nei
pomeriggi non di lezione.
A inizio anno viene pubblicato il calendario trimestrale dettagliato a inviare alle famiglie, con gli
appuntamenti più significativi e le date dei corsi di recupero.
4.2.
Monte ore complessivo
Gli orari standard annuali, per ciascuna disciplina e per ciascuna classe, come prevede la legge
sull’Autonomia Scolastica, possono essere variati fino ad un massimo del 20% del monte ore complessivo
per consentire lo svolgimento di attività extra-disciplinari (visite didattiche, interventi relativi ai percorsi
formativi, viaggi di istruzione, ecc.).
4.3.
Durata oraria delle lezioni
La durata di ogni unità di insegnamento/apprendimento è fissata in 50 minuti. Le frazioni orarie residue
vengono recuperate con l’orario annuale più esteso, con interventi integrativi: corsi di recupero, sportelli,
studio assistito, laboratori, ecc.,
In particolare:
 Istituzione di due corsi di recupero organizzati nei pomeriggi non di lezione: uno nel primo
trimestre - novembre-dicembre - per un ammontare di 8 ore; il secondo a febbraio-marzo-aprile per un
ammontare di 12 ore.
 Attività di ‘sportello’. Nella tradizione salesiana ogni docente - a prescindere dalla disciplina
insegnata - si rende disponibile a trascorrere con gli studenti un’ora settimanale nelle pause ricreative allo
scopo di offrire l’opportunità per eventuali colloqui che lo studente desiderasse avere su problemi di
natura didattica, ma non solo.
 ‘Studio assistito’: pomeridiano, al fine di favorire la permanenza degli studenti a scuola,
soprattutto di coloro che incontrano difficoltà, e diurno per utilizzare in maniera proficua le possibili ‘ore
buche’ dell’orario giornaliero.
4.3.1. Orario giornaliero
La giornata si sviluppa secondo il seguente orario:
Lunedì - Venerdì:
07.30 - 07.55
08.00 - 08.10
08.10 - 09.00
09.00 - 09.50
09.50 - 10.35
10.35 - 10.50
10.50 - 11.40
11.40 - 12.25
12.25 - 13.10
13.10 - 13.55
13.55 - 14.45
14.45 - 15.30
15.30 - 16.15
16.15 - 17.15
accoglienza
‘Buongiorno’ (comunicazioni, riflessione formativa, preghiera)
I
ora di lezione
II
ora
III ora
intervallo
IV
V
VI
ora
ora
ora
pausa pranzo
VII ora
VIII ora
IX ora
possibili corsi di recupero
14
Mercoledì pomeriggio: solitamente libero
Sabato mattina: solitamente libero
15
5. LO STUDENTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE:
ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI INTEGRATIVE
Poiché l’Istituto Elvetico è luogo di educazione della persona, intende offrire non soltanto competenze
disciplinari, ma è attento allo sviluppo armonico dello studente. Per questo si organizzano attività extracurricolari di vario genere e a vari livelli.
I percorsi attivati hanno un naturale completamento nelle attività di tipo extra-curricolare, che vengono
proposte agli studenti nel rispetto della libertà e del cammino di maturazione di ciascuno.
Il valore del pluralismo culturale si compone nella ricchezza del “sistema preventivo” di Don Bosco, che
fa appello non alla imposizione, ma alla responsabilità.
5.1. Formazione della coscienza ed Educazione socio-politica
Agli studenti viene offerta la possibilità di sensibilizzarsi nei confronti della dimensione caritativa e della
solidarietà concreta. A questo scopo vengono proposte collaborazioni con Associazioni salesiane come:
VIS, Amici del Sidamo, adozioni a distanza con il TGS di Milano…, attività di doposcuola con i bambini in
difficoltà della nostra scuola inferiore, collaborazione all’Oratorio parrocchiale della città, attività di
assistenza agli anziani presso Casa Serena.
Vengono organizzati incontri con testimoni del volontariato e trattati approfondimenti disciplinari sul
tema del welfare sostenibile.
5.2. Percorso della comunicazione
Per favorire un arricchimento e un approfondimento del proprio bagaglio culturale e professionale, la
nostra scuola presenta agli studenti possibilità, che si concretizzano ad esempio:
Uscite culturali, didattiche e tecniche
Durante l’anno vengono proposte uscite culturali di vario genere in base alle opportunità offerte dal
Cantone e dalla vicina Milano: spettacoli teatrali, mostre ed esposizioni artistiche, visite guidate a centri
storici rilevanti, visite a realtà produttive.
Soggiorno studio all’estero
Nel periodo estivo, generalmente nel mese di luglio, la scuola propone vacanze-studio per
l’approfondimento delle lingue straniere dando orientamenti e indirizzi affidabili.
5.3. Percorso didattico
Uno dei problemi più attuali che la scuola italiana è chiamata ad affrontare riguarda la necessità, in molti
casi, di aiutare i giovani a trovare l’indirizzo di studi giusto per le loro attitudini. A questo proposito il
nostro Istituto mette in atto le seguenti iniziative:
Ri-orientamento
Il primo anno di scuola media superiore assume particolare rilevanza, giacché lo studente deve verificare
se le proprie capacità sono in sintonia con la scelta di studio operata.
Nel corso del primo trimestre il Consiglio di classe valuta, con particolare attenzione, la preparazione di
base e le eventuali difficoltà evidenziate dagli studenti a partire già dai primi mesi di lezione. Qualora la
scelta della scuola non si rivelasse congeniale alle attitudini dello studente si procederà, in stretta
16
collaborazione con la famiglia, ad un’opera di riorientamento, per individuare tra le diverse tipologie di
studio quella più confacente alle peculiarità del singolo allievo.
Orientamento in uscita
Già a partire dal quarto anno di studio, agli studenti viene offerta la possibilità di un incontro con il
mondo universitario e delle professioni, attraverso specifiche iniziative di presentazione dei corsi di laurea
e delle figure professionali del mondo del lavoro.
Nel quarto anno si offrono la possibilità della prescrizione universitaria tramite Internet e la prova
simulata di test di ammissione alle varie facoltà universitarie.
Gli alunni che ne fanno richiesta possono beneficiare di test psico-attitudinali per favorire la scelta
universitaria.
Le visite guidate ad alcune aziende operanti sul territorio permettono di presentare specifiche
professionalità, finalizzate a un più diretto inserimento nel mondo del lavoro.
Per aiutare invece gli studenti a superare le difficoltà eventualmente incontrate nel corso del loro itinerario
scolastico, sono previste attività di recupero e di sostegno:
Corsi intensivi di recupero
Due nell’anno, di durata trimestrale, tenuti dagli stessi docenti.
Sportello scolastico
Disponibilità dei docenti, su richiesta degli studenti, per fornire chiarimenti e spiegazioni su parti del
programma e a svolgere esercitazioni supplementari guidate.
Possibilità di studio pomeridiano
Ogni pomeriggio la scuola offre la possibilità e gli spazi per lo studio personale e di gruppo.
Biblioteca
Lo studente può utilizzare su richiesta la biblioteca.
Interventi mirati
Oltre ai corsi ed allo sportello scolastico ogni docente, valutata la situazione, può invitare lo studente, in
qualunque momento, a partecipare a brevi interventi mirati su parti di programma in cui si evidenzino
particolari lacune o difficoltà.
Recupero in itinere
Il docente, in qualsiasi momento, interrompe la normale attività didattica per riprendere argomenti che
hanno riscontrato le maggiori difficoltà da parte degli studenti.
5.4.Attività Formative ed Educazione alla fede
La Scuola Cattolica è anche “luogo di esperienza ecclesiale”. Vengono pertanto offerte attività e proposte
che riguardano il percorso di educazione alla fede e non si esaurisce nell’ora di religione.
L’educazione alla fede non è una somma di atti religiosi, ma si costruisce creando un clima di spiritualità.
Ne sono protagonisti la comunità salesiana, i docenti e i giovani stessi.
Detta educazione si articola attorno ad alcune aree di interesse tipiche del mondo giovanile, ad esempio:
la musica, lo sport, le attività culturali, le esperienze di volontariato che si coniugano trasversalmente con i
profili formativi definiti nel POF.
Giornate di riflessione
La scuola organizza Ritiri brevi di riflessione, della durata di due o più ore, che vengono proposti in
corrispondenza dei tempi forti dell’anno liturgico.
A chi è più motivato, e lo desidera, viene proposta un’esperienza spirituale in tempi più dilatati.
17
Le celebrazioni dell’Eucaristia e della Riconciliazione
Le celebrazioni eucaristiche - con partecipazione libera per coloro che non appartengono alla confessione
cattolica - scandiscono i momenti salienti dell’anno scolastico. L’invito per queste iniziative viene rivolto a
tutti nel rispetto delle scelte personali.
Il progetto accoglienza
Il progetto accoglienza ha come finalità quella di favorire l’inserimento dello studente nella nuova realtà
scolastica. Questa iniziativa viene proposta agli studenti delle classi in ingresso al fine di sviluppare una
dimensione relazionale di conoscenza e di accoglienza reciproche.
Attività ispettoriali del MGS
L’esperienza di gruppo è elemento fondamentale della tradizione pedagogica salesiana. I gruppi e le
associazioni giovanili che, pur mantenendo la loro autonomia, si riconoscono nella spiritualità e nella
pedagogia salesiana, formano il Movimento Giovanile Salesiano (MGS). Esso è una realtà aperta, a cerchi
concentrici, che unisce molti giovani: dai più lontani, per i quali la spiritualità è un riferimento appena
percepito attraverso un ambiente in cui si sentono accolti, a quelli che in modo consapevole ed esplicito
fanno propria la proposta salesiana. Questi ultimi costituiscono il “nucleo animatore” del movimento.
Colloqui personali con i Responsabili
Le figure animatrici di settore, nel rispetto della distinzione delle reciproche competenze formative e
disciplinari, tengono periodicamente colloqui personali con gli studenti che mostrano difficoltà.
Questo gesto di attenzione, che risponde alle linee pedagogiche del sistema preventivo, si ispira allo
spirito di accompagnamento e tende a promuovere negli studenti la consapevolezza di sé, l’autostima e la
capacità di saper affrontare e risolvere problemi.
Scuola Animatori
L’Ispettoria Salesiana organizza una scuola biennale per animatori di gruppi, rivolta ai giovani impegnati
(o che intendano esserlo) nelle loro comunità di origine.
Campi scuola e Campi vocazionali
Nei periodi di sospensione dall’attività didattica, si offre la possibilità agli studenti sensibili agli ideali di
vita cristiana di vivere un’esperienza di gruppo, fraternità e condivisione secondo la spiritualità giovanile
salesiana. Tali iniziative si propongono soprattutto come profondamente formative dell’integralità della
persona. I Campi Scuola e Vocazionali sono organizzati direttamente dall’Ispettoria. Questi ultimi
permettono un incontro/confronto con coetanei che vivono realtà differenti nell’identità del carisma.
La formazione degli studenti non può prescindere dalla collaborazione delle famiglie alle iniziative
proposte dalla scuola. Per rendere più efficace tale cooperazione vengono proposte anche ai genitori
alcune occasioni formative:
Scuola genitori
Durante l’anno si offrono ai genitori incontri di carattere formativo-educativo per fare emergere in essi la
capacità di:
collaborare con le componenti della comunità scolastica;
crescere insieme con i figli e sensibilizzarsi all’esperienza di un’educazione permanente;
animare la comunità scolastica con lo spirito di famiglia, cuore del Sistema di don Bosco;
vivere la dimensione ecclesiale e missionaria della loro esperienza familiare ed educativa in “sintonia”
col carisma di Don Bosco, Padre e Maestro dei giovani.
Ritiri per docenti
In occasione di Natale e Pasqua si propone un Ritiro formativo a tutto il personale docente.
18
5.5. Iniziative trasversali ai percorsi
Trasversalmente ai percorsi, si inseriscono queste attività extra-curricolari proposte agli studenti:
Gruppi
La nostra scuola nei pomeriggi offre possibilità aggregative. Sono organizzati gruppi formativi e ricreativi
con l’intento di sollecitare le potenzialità e gli interessi degli studenti:
gruppo musicale, con possibilità sia di corsi per imparare a suonare alcuni strumenti musicali, sia di
libere esecuzioni nella Sala Musica, dotata di una ricca strumentazione elettronica;
gruppo teatro, che propone la partecipazione ad attività espressive di vario tipo anche in vista della
festa della scuola a fine anno
gruppo dei Rappresentanti di classe, ha lo scopo di favorire una sensibilizzazione maggiore degli
studenti ai processi della scuola. Il Gruppo si propone come interlocutore qualificato all’interno della
scuola per affrontare i problemi in spirito di dialogo, corresponsabilità e collaborazione.
Uscite ricreative
Periodicamente, in orario extra-curricolare, vengono organizzate iniziative di tipo ricreativo (pomeriggi
sportivi).
Festa della scuola
A fine anno, generalmente ai primi di giugno, in serata, si tiene la festa della scuola che vede coinvolti in
prima persona gli studenti, con i loro gruppi musicali, eventuali attività teatrali, esposizione dei lavori di
ricerca sviluppati durante l’anno.
6. PROGETTI FINALIZZATI
Nell’ambito del POF, quale strumento di indirizzo e progettazione degli interventi formativi e
organizzativi, il direttore individua progetti finalizzati ad attività di sviluppo e potenziamento della
didattica e dei servizi. I progetti finalizzati si svolgono secondo una durata annuale o pluriennale, con
scadenze parziali annualmente verificabili.
6.1.






I Progetti finalizzati fanno solitamente riferimento alle seguenti macro-aree:
Autostima (1°anno)
Affettività (2°anno)
L’Energia – Il mondo della Diplomazia – Il Marketing – La sicurezza stradale (3°anno)
L’impegno politico – L’orientamento agli studi superiori - Il mondo del lavoro (4°anno)
Sicurezza nella scuola (trasversale)
La relazione nella pratica sportiva (trasversale)
7. RISORSE, STRUMENTI E STRUTTURE ORGANIZZATIVE
19
7.1. Il Personale
La risorsa principale di una istituzione scolastica è costituita dal personale cui è affidata la quotidiana
gestione dei processi educativi e l’attuazione dei percorsi, siano questi strettamente disciplinari oppure
finalizzati alla formazione della persona.
La condivisione del Sistema Preventivo di Don Bosco, del Progetto Educativo di Istituto e di questo
P.O.F. da parte del personale docente è uno dei punti cardini. L’operare insieme avendo un unico
obiettivo comune, ossia l’educazione, è sicuramente un punto di forza che ci caratterizza.
La presenza contemporanea nel nostro istituto di Salesiani e di Laici consente di poter disporre di un
“corpo docente” diversificato, sia per formazione che per speranze di vita. Questo pluralismo costituisce
una ricchezza culturale e progettuale per la scuola.
Il personale docente è in possesso dei titoli e dei requisiti necessari agli incarichi assegnati ed è assunto
con regolare contratto.
A maggior garanzia della qualità del servizio, ogni docente si impegna, con un atto formale, a rimanere in
servizio per l’intero anno scolastico per cui l’organico risulta al completo dall’inizio.
La formazione degli educatori è una delle strategie attivate dalla scuola per realizzare al meglio i percorsi
formativi dei giovani. Alla formazione iniziale, per chi entra per la prima volta nella Scuola salesiana,
segue una formazione permanente basata sulla frequenza a corsi specifici e su percorsi di autoaggiornamento opportunamente predisposti.
7.2. Immobili, strutture, attrezzature
Le strutture e le attrezzature della Scuola sono disponibili nella fascia antimeridiana durante l’orario delle
lezioni regolari. La Scuola rimane aperta anche di pomeriggio e alla sera, dalle 07.30 alle 16.15 .
Gli ambienti risultano dignitosi e conformi alle norme di sicurezza. Gli impianti e le attrezzature sono
efficienti e regolarmente controllati da ditte specializzate.
Particolare cura viene posta nella pulizia ordinaria e straordinaria degli ambienti, in modo particolare dei
servizi igienici presenti ad ogni piano degli edifici e suddivisi per maschi, femmine e docenti.
Per le attività didattiche, oltre alle otto aule specifiche e le cinque di indirizzo necessarie per il normale
svolgimento delle lezioni, la scuola è dotata delle seguenti aule speciali:
due laboratori di informatica con accesso a internet
aula studenti per accesso alla rete Internet
laboratorio di scienze
aula multimediale con videoproiettore a schermo gigante
aula disegno
una vasta aula di studio
biblioteca dotata di circa 15.000 volumi
sala docenti
salette per i colloqui con i Genitori
cappella per il servizio religioso
palestra regolamentare con annessi spogliatoi e docce
palestre sussidiarie e campi sportivi da calcio, basket e pallavolo
Oltre agli ambienti sopra menzionati per uso didattico, ne esistono altri utili al normale funzionamento:
portineria
segreteria
economato
amministrazione
direzione
sale gioco con servizi di ristoro
cucina e sala mensa strutturata a self-service
20
7.3. Le risorse finanziarie
Le risorse finanziarie necessarie alla gestione globale della nostra scuola derivano per la quasi totalità dalle
rette scolastiche, che da sole però non sono sufficienti a coprire le spese di gestione, e dalla liberalità dei
benefattori ed ex-alunni. La scuola gode inoltre saltuariamente di un contributo (attorno allo 0.2% del
bilancio annuale) concesso dal Ministero degli Affari Esteri da destinare a progetti specifici. Ogni anno
viene presentato il bilancio della scuola all’assemblea dei genitori.
Per i percorsi formativi esposti si è proceduto, in fase di stesura degli stessi, alla stima dei costi e
all’individuazione delle rispettive risorse finanziarie a copertura.
8. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Sottoporre il processo formativo a verifica e a valutazione significa riconoscere che esso ha
continuamente bisogno di aggiustamenti e migliorie. La valutazione delle attività della scuola viene
discussa nell’ultimo Collegio docenti dell’anno e ripresa nel successivo Consiglio della scuola per
programmare le modifiche eventuali dell’Offerta Formativa.
I punti di verifica riguardano anzitutto:
la chiarezza e la coerenza delle indicazioni;
la rispondenza dei principi ispiratori, delle finalità e degli obiettivi ai bisogni formativi dei giovani ed
alle attese delle famiglie, oltre che alle aspettative delle comunità locali;
l’efficacia del curricolo scolastico e delle sue attività;
l’efficienza dell’organizzazione e dell’amministrazione dell’istituto.
Lugano, 14 maggio 2015
21
ALLEGATO 1
Il Collegio Docenti del 12 maggio 2015 ha approvato alla unanimità il presente il documento che
viene allegato al P.O.F.
Liceo internazionale
Debiti formativi
e interventi didattici finalizzati al sostegno e al recupero
(D.M. 80/2007 del 03/10/07)
Premesse









Ai Consigli di Classe e al singolo insegnante competono gli interventi didattici finalizzati al sostegno e al
recupero.
A inizio anno, il Collegio Docenti definisce tempi e modalità del recupero.
Occorre distinguere tra interventi di ‘sostegno’ e di ‘recupero’.
Le attività di sostegno possono essere varie e si svolgono - normalmente - a cura del docente; quelle
più propriamente di recupero, si attuano con interventi straordinari (= corsi di recupero o interventi
didattici finalizzati al recupero).
Va curata la ‘dimensione documentale’.
La pianificazione degli interventi - demandata al Consiglio di Classe - va ‘ottimizzata’ per evitare
sovraccarichi di lavoro sia ai docenti che agli allievi.
Ogni docente, nel corso dell’anno, mette a disposizione degli studenti qualche ora per spiegazioni,
colloqui, ecc. (= sportello), come sostegno in itinere.
Gli studenti iniziano l’anno senza debiti in sospeso.
Nel primo corso è importante favorire l’acquisizione di specifiche metodologie di studio.
Normativa
Le attività di sostegno e di recupero, come già previsto dal D.M. n. 42 del 22/05/2007, costituiscono parte ordinaria e
permanente del Piano dell’Offerta Formativa. Le istituzioni scolastiche sono tenute, comunque, a organizzare subito
dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano
presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate (art. 1).
La scuola organizza, dopo gli scrutini intermedi, interventi di recupero per gli studenti con insufficienze. Dopo
ogni intervento di recupero, viene effettuata la verifica alla quale tutti sono tenuti. Gli interventi vanno
verbalizzati nei Consigli di Classe (documentazione).
Due sono i tempi e gli ambiti delle attività di sostegno e di recupero:
1.
Iniziative a cura del singolo docente (= in itinere)
In tutti i casi i Consigli di Classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità
didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del
saldo del debito formativo (art. 3).
22
Gli interventi sono generalmente effettuati durante la normale attività didattica svolta in classe; trovano la
loro naturale collocazione nella programmazione annuale del docente e rispondono alle esigenze di superare
le difficoltà che emergono alla chiusura delle singole unità di apprendimento.
Prevedono attività d’insegnamento individualizzato o in piccolo gruppo: vengono attivati su richiesta del
docente, oppure, su richiesta degli studenti e d’intesa con il docente.
Tali interventi vengono documentati dal docente stesso.
L’efficacia del recupero viene valutata con verifiche in corso d’anno.
nb.
Le modalità di attuazione sono declinate dal docente titolare della disciplina.
Ad esempio: la correzione delle verifiche scritte (compiti a casa) e degli esperimenti (compiti in classe) e
successiva verifica di recupero; le esercitazioni in classe in previsione di verifiche intermedie; la
diversificazione del lavoro didattico personale per gruppi di livello; l’assegnazione di esercitazioni didattiche
personalizzate, costituiscono interventi di recupero.
2.
Studio pomeridiano assistito
Durante l’anno, la scuola mette a disposizione degli studenti gli ambienti e offre la possibilità di studiare da
soli o a gruppi, di ripassare, confrontarsi e accedere alla biblioteca dell’istituto.
Crea spazi anche per eventuali interventi programmati dai singoli docenti (= sportello).
3.
Corsi di recupero e verifiche
Gli interventi straordinari vengono organizzati dopo gli scrutini intermedi e comunicati, con circolare, alle
famiglie. Si tratta di iniziative programmate dal singolo docente d’intesa con il C.d.C.
Per quest’anno tali corsi riguarderanno solo le materie fondanti lasciando ad ogni docente (= sportello)
l’attuazione del sostegno per le altre discipline. Non sarà ‘materialmente’ possibile per lo studente seguire più
di due/tre corsi. In corso d’anno, la scuola organizza tre corsi:
I.
II.
III.
4.
Primo corso: novembre-gennaio.
Secondo corso: gennaio-aprile, con verifica in aprile per sanare i debiti del I quadrimestre.
A fine anno scolastico, in giugno, a scrutinio effettuato, con verifica alla fine di agosto.
Verbalizzazione
Un’importanza notevole riveste la verbalizzazione degli interventi, eseguita dai singoli docenti a registro e nei
verbali dei Consigli di Classe, così da rendere possibile la ricostruzione del cammino didattico dello studente.
5.
Fine anno scolastico
A maggio, la direzione rende noto il calendario delle ultime settimane, con la data delle verifiche e degli
scrutini.
Il corso di giugno non è una ripresa sistematica del programma, bensì prevede:



individuazione dei punti fondamentali del programma svolto;
assegnazione da parte del docente a ciascun alunno degli argomenti da recuperare e indicazioni
metodologiche;
somministrazione di esercizi da svolgere a casa, durante le vacanze, in vista della verifica finale.
Tutti i docenti, coinvolti o no nei corsi finali, devono garantire la loro presenza per il monte-ore contrattuale
settimanale sino a fine giugno. Sono quindi tutti tenuti a collaborare nell’assistenza dei gruppi impegnati nello
studio personale e/o nelle esercitazioni in preparazione alle verifiche.
23
Poiché all’Elvetico le lezioni si concludono il 17 giugno mentre sono già avviati gli esami di maturità, entro tale
data qualunque attività ‘strutturata’ cessa per riprendere a fine agosto.
6.
Scrutini finali
Gli scrutini si svolgono in due tempi.


A inizio giugno: screening con promozione o bocciatura o ‘sospensione di giudizio’ (= rinvio della
decisione finale alla fine di agosto).
Dopo lo scrutinio di giugno, gli alunni ‘con giudizio sospeso’ ricevono comunicazione scritta con le
insufficienze riportate e l’invito a presentarsi per la verifica alla fine di agosto.

A fine agosto: verifica riservata agli allievi ‘con giudizio sospeso’ cui segue il giudizio definitivo di
promozione/non-ammissione.
Lo studente che non si presenterà, rimane non-ammesso.

A scrutini ultimati, agli studenti promossi in 3a e 4a, vengono attribuiti i crediti scolastici.
7.
Partecipazione ai corsi

La partecipazione ai primi due corsi è facoltativa. I genitori che preferiscono avvalersi di altre
modalità, lo possono fare: devono però comunicarlo - per iscritto - alla scuola.
La partecipazione al terzo corso riservato agli studenti ‘sospesi’, è invece, obbligatoria e gratuita.
Il corso - relativamente breve - ha finalità orientative e programmatiche.
Le verifiche di fine corso sono obbligatorie e non differibili.
La frequenza è soggetta al regolamento dell’istituto (puntualità, comportamento, giustificazioni,
attenzione...). In caso di trascuratezza o indisciplina, previa comunicazione alla famiglia, può essere
disposta la sospensione dal corso.


8.
Ammissione agli esami di maturità
La O. M. n. 92 del 5/11/2007, n. 9.2. per l’ammissione all’esame richiede che gli studenti nello scrutinio
finale abbiano riportato una valutazione positiva (=la sufficienza) in tutte le discipline.
9.
Comunicazioni tra scuola e famiglia
L’anno è diviso in quadrimestri, con valutazioni intermedie per offrire ai genitori una maggiore possibilità di
conoscere l’andamento del figlio/a e, se lo desiderano, di incontrare - periodicamente - i docenti.

settembre
Assemblee genitori.

novembre
Consigli di Classe informativi
Serata dedicata ai colloqui docenti-genitori. con

novembre
Inizio 1° corso di recupero

gennaio
Consigli di Classe
pagellina informativa.
per scrutini del 1° quadrimestre e consegna della Pagella
scolastica.
Serata dedicata ai colloqui docenti-genitori.
Inizio 2° corso di recupero.

febbraio/marzo
Verifiche per sanare i debiti per le materie senza corsi di recupero.
24

aprile
Consigli di Classe informativi
con voto settembre-aprile e andamento del
secondo quadrimestre.
Serata dedicata ai colloqui docenti-genitori .
Verifiche per sanare i debiti per le materie con corsi di recupero.

maggio
Consigli di Classe
Comunicazione scritta dei risultati TEST DEBITI alla famiglia.

giugno
Consigli di Classe e scrutinio finale.
Consegna del Libretto scolastico al Genitore con la comunicazione scritta per gli
alunni ‘sospesi’.
3° corso di recupero obbligatorio per gli alunni ‘sospesi’.


nb.
Per l’a.s. 2015/16, con il 17 giugno l’attività didattica si conclude. In questi giorni si
svolgono gli esami di maturità ed iniziano le vacanze estive che terminano verso la
fine di agosto.
fine agosto
Ultime verifiche del recupero per gli studenti ‘sospesi’. Chi non si presenta risulta
non-ammesso.
Consigli di Classe e chiusura dello scrutinio.
In corso d’anno, in casi particolari, potranno essere attivate anche altre modalità di incontro tra
scuola e famiglia: tramite libretto personale, per lettera o telefono, con circolare della direzione...
Il calendario, di cui sopra, dettagliato, viene inviato alle famiglie a inizio anno; in gennaio e dopo
Pasqua, a mano del figlio/a. È reperibile anche sul sito della scuola.
10. Valutazione finale
“Il CdD determina i criteri da seguire per lo svolgimento dello scrutinio finale. Il docente della disciplina propone il voto in base ad un
giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il trimestre e sulla base di una valutazione
complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto
delle valutazioni espresse in sede degli scrutini intermedi nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e
ad interventi di recupero precedentemente effettuati” (O. M. n. 92 del 5/11/2007, n. 6.2.).
Importante
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Gli studenti ‘sospesi’ non possono avere più di tre materie da recuperare.
Viene considerata particolarmente grave la situazione dello studente che ‘di proposito’ trascura una
determinata materia.
Anche il numero delle assenze e i ritardi concorrono alla formulazione del giudizio finale.
Postilla
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Il presente documento è parte integrante del POF.
Sono previsti incontri informativi per allievi e famiglie, al fine di illustrare le norme sui ‘debiti formativi’, lo scrutinio finale e i
criteri di ‘valutazione’ adottati dalla scuola.
Il presente documento è stato approvato dal Collegio Docenti in data 12 maggio 2015.
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