Dove mangiare la Sacher Torte? I consigli del Commercialista

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Dove mangiare la Sacher Torte? I consigli del Commercialista
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Dove mangiare la Sacher Torte? I consigli del
Commercialista Gastronomico
Luca Bianchi
in Commercialista gastronomico
Dato che al Commercialista Telematico giovedì abbiamo potuto mangiare
una Sacher Torte, abbiamo deciso dedicare questa nostra puntata alla
famosa torta al cioccolato.
La leggenda della torta
Un giorno del 1832, il Principe Metternich fu messo in difficoltà dalla malattia del pasticciere di fiducia
dato che doveva organizzare una cena per ospiti ospiti importanti.
Per sua fortuna (ed anche nostra) un apprendista panettiere sedicenne, Franz Sacher, che si trovava a
Corte per fare apprendistato, ebbe un'idea geniale: in pochissimo tempo preparò una torta scura, farcita
di marmellata e alla fine ricoperta di cioccolato fuso.
Aveva, insomma, inventato la Sachertorte di cui Metternich fu entusiasta e che noi mangiamo anche oggi
con piacere.
Gli ingredienti base sono ancora oggi cioccolata e marmellata di albicocche (le albicocche della valle del
Danubio).
Vienna, città di banche, d'arte e di gastronomia
In caso di gita a Vienna la Sacher Torte è un rito che nessun turista si può perdere, come la sosta in uno
dei caffè così rinomati…
Visto che l'Austria è a suo modo un paradiso bancario e Vienna è una piazza finanziaria di livello primario,
la gita a Vienna può avvenire anche per motivi di lavoro. Ma noi (almeno oggi) non parliamo di banche e
riservatezza, quadri RW, voluntary disclosure e conti esteri... il sabato parliamo di pasticceria.
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Gli indirizzi consigliati per mangiare una Sacher sono ovviamente due (presenti su tutte le guide): l'Hotel
Sacher e Demel. Dove conviene andare?
Parto da un presupposto diverso: una gita a Vienna dovrebbe prevedere anche una sosta in un caffè tipico
(se ne esistono ancora), magari per uno spuntino veloce, un te, una cioccolata o una fetta di torta… in
fondo i caffè viennesi sono stati ritrovi famosi di scrittori, scienziati, letterati, musicisti… la città vive
ancora nei suoi caffè dove ci si può sedere, aspettare, guardar passare il mondo… e magari leggere della
lunga causa che ha interessato Demel e Sacher per il possesso della ricetta originale della Sacher torte (il
contenzioso legale, nato da successioni e fallimenti, si è chiuso solo negli anni '60 del secolo scorso). Solo
per dovere di cronaca: il contenzioso è stato vinto da Sacher.
Demel K.u.K. Hofzuckerbäcker (Kohlmarkt 14)
A livello scenografico Demel, forse è uno dei più bei locali di Vienna: con gli interni in legno di fine '800 in
cui sembrano ancora vivi i fasti dell'Austria Imperiale. La leggenda vuole che l'Imperatrice Sissi adorasse
la Sacher di Demel.
Il banco della pasticceria è epocale: un riassunto di quella che era la pasticceria imperial-regia: una
fantasia di colori e ingredienti.
Ovviamente da Demel è possibile anche mangiare (a pranzo) con una cucina che propone tutti i piatti
tipici della gastronomia viennese proposti con cura.
Hotel Sacher (Philharmonikerstraße 4)
Io sono un purista e preferisco la torta offerta dall'hotel Sacher.
Oltre a poter sbirciare i lussuosi interni dell'albergo è nel ristorante creato da Anna Sacher che la società
viennese degli anni d'oro si riuniva; ristorante che tutt'ora rappresenta uno degli indirizzi di riferimento
nel panorama viennese. Per chi è curioso di leggere i riferimenti sono: in primis, Stefan Weig “Il mondo di
ieri”, Joseph Roth “La cripta dei Cappucini” e “La marcia di Radetzky” Ernst Lothar “La melodia di
Vienna” Edizione EO, Monika Czernin “Hotel Sacher. L’ultima festa della vecchia Europa” EDT. Per chi
vuol vedere un film il riferimento è l'intramontabile “Il Terzo Uomo”.
Oggi l'Hotel Sacher (entrando da Kärtnerstraße) può sembrare una fabbrica che sforna torte e altri
prodotti da spedire in tutto il mondo.
Il consiglio è di svoltare l'angolo ed entrare nel caffè vicino all'ingresso principale.
Oltre a poter sbirciare i lussuosi interni dell'albergo; è doveroso ricordare che è nel ristorante creato da
Anna Sacher che la società viennese degli anni d'oro si riuniva; ristorante che tutt'ora rappresenta uno
degli indirizzi di riferimento nel panorama viennese. Per chi è curioso di leggere i riferimenti sono: in
primis, Stefan Weig “Il mondo di ieri”, Joseph Roth “La cripta dei Cappucini” e “La marcia di Radetzky”
Ernst Lothar “La melodia di Vienna” (Edizione EO), e per ultimo Monika Czernin “Hotel Sacher. L’ultima
festa della vecchia Europa” EDT. Per chi vuol vedere un film il riferimento è l'intramontabile “Il Terzo
Uomo”.
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Sedersi al Caffè con le finestre che affacciano sull'Opera non è troppo costoso, forse si deve solo
affrontare la coda che vengono ad affrontare il rito della torta. I camerieri sono in uniforme, ma la
compagnia sarà quella moderna, non gentiluomini e gentildonne. La torta sarà sempre ottima e fresca,
così come caffè cioccolate e te… la cucina è di livello.
Fare la Sacher a casa
Preparare una Sacher a casa è estremamente complesso: soprattutto l'esecuzione della glassatura è quasi
impossibile. La ricetta è ufficialmente un segreto, ma su internet troverete infinite approssimazioni.
Se non si riesce ad andare Vienna, sia Sacher che Demel vendono le torte online con spedizione anche in
Italia. Le torte che arrivano sono ottime… il Commercialista Telematico lo può testimoniare.
23 aprile 2016
Luca Bianchi
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