Edizione # 7 Luglio 2012 Italiano

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Edizione # 7 Luglio 2012 Italiano
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INTERVISTA A WILSON RAJ PERUMAL, RE DEL CALCIOSCOMMESSE
Durante il nostro soggiorno a Singapore siamo entrati in contatto con uno dei membri
dell'associazione che trucca partite di calcio per scommettere sui risultati. Questa persona
preferisce rimanere anonima. Durante un incontro ci ha detto che Wilson Raj Perumal, attualmente
detenuto in Ungheria dopo avere scontato un anno di carcere in Finlandia per avere truccato partite
di calcio, era interessato a mettersi in contatto con noi. Abbiamo allora fornito il nostro indirizzo a
questa persona.
Dalla sua prigione a Budapest, Wilson ha avviato quindi una fitta corrispondenza con noi. Nelle
sue lettere, Wilson ci ha spiegato i motivi che lo spingono a parlare ed il funzionamento
dell'associazione criminale singaporiana della quale esso si proclama membro azionista.
"Mi chiamo Wilson Raj Perumal", scrive, "Sono attualmente detenuto in Ungheria".
"Penso che voi sappiate che sono ormai in 'guerra' con Tan Seet Eng (l'uomo piu' ricercato in Italia)
in questo momento".
Wilson sostiene che sia stato il capo dell'associazione criminale e suo ex datore di lavoro, un
singaporiano di nome Tan Seet Eng (alias Dan Tan) ad organizzare la soffiata alla polizia
Finlandese che lo arresto' a Helsinki mentre egli viaggiava con un passaporto contraffatto. Wilson
poi aggiunge: "La polizia finlandese ha passato una copia del passaporto di Joseph Xie Tan al Sig.
Chris Eaton della FIFA. Il Sig. Eaton ha svolto le proprie indagini ed ha scoperto che Joseph Xie
Tan era presente in Anatolia insieme ad Anthony Santia Raj. Il Sig. Eaton ha poi passato
l'informazione a Zaihan Yussof, un giornalista di Singapore. Ed e' cosi' che il gatto e' uscito dal
sacco".
Joseph Xie Tan e Anthony Santia Raj sono altri due ex colleghi di Wilson e presunti membri
dell'associazione criminale capeggiata da Dan Tan. I due sarebbero responsabili per avere
organizzato una quadrangolare amichevole in Anatolia tra le nazionali di Bulgaria, Estonia, Lituania
e Bolivia. Le suddette partite sono state oggetto di indagine da parte dell'investigatore della FIFA
Chris Eaton. Wilson sostiene che Dan Tan, con l'aiuto di Joseph Tan e di Santia Raj, lo abbia
consegnato alla polizia finlandese.
"Sono sicure che conoscete le circostanze del mio arresto in Finlandia", scrive Wilson, "Dan Tan e
Anthony Santia Raj hanno complottato insieme per farmi arrestare in Finlandia. Essi si sono
avvalsi dei servizi di Joseph Xie Tan per eseguire il loro piano".
Wilson aggiunge: "Tutto quello che voglio e' di vendicarmi di Dan Tan. La mia situazione e' tale
che l'unico modo per farlo e' di parlare con i media e di rivelare la sue attivita' criminali ... vi posso
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assicurare che quelli che vi riferiro' sono tutti fatti e che nessuno di essi e' inventato o esagerato".
Abbiamo chiesto a Wilson di illustrarci la struttura dell'organizzazione criminale e di rivelare i nomi
delle persone o delle societa' coinvolte nella frode sportiva in atto. Anche se Wilson si rifiuta di
identificare i finanziatore dell'associazione, non si astiene dal rivelare informazioni sul suo rivale
Dan Tan:
TAN SEET ENG (alias DAN TAN)
"Conosco Tan di nome dal 1992, scrive Wilson, "e desidero svelare la sua storia e come e' giunto a
lavorare con i giocatori italiani".
"Tan ha cominciato nei primi anni 90 come agente illegale per le scommesse sulle corse di cavalli".
"Dan Tan era un ex carcerato a Singapore. Nel 1994 egli era fuggito da Singapore per salvarsi la
vita perche' non era in grado di ripagare una scommessa di 1,5 milioni che aveva piazzato durante
una partita della coppa del mondo del 1994. Tan ha poi saldato il proprio debito dall'estero ed e'
tornato a Singapore".
Wilson scrive dunque che Dan Tan ha preso il posto del precedente capo dell'organizzazione
criminale quando questi si fece da parte nel 2008. Wilson sostiene che il mentore di Dan Tan e' un
uomo di affari singaporiano di origini indiane di nome Eswaramoorthy Pillay. Wilson preferisce
chiamarlo Mr. X.
"Dopo la fine della coppa di Malesia nel 1994 l'organizzazione inizio a spostarsi in Europa", egli
scrive, "Dan Tan era il braccio destro della persona che avete nominato nella vostra mail. Io lo
chiamero' Mr. X". Wilson poi aggiunge: "Mr. X ha accumulato grossi debiti nei confronti dei suoi
partner europei ed ha quindi lasciato l'Europa per sempre. E' in quel momento che Dan Tan ne ha
preso il posto. Dan Tan ha cercato gli amici di Mr. X in Europa ed ha riavviato il business".
ESWARAMOORTHY PILLAY
Ci siamo sentiti in dovere di svolgere degli accertamenti sul conto del Sig. Pillay ed abbiamo
scoperto degli elementi interessanti. Pillay e' attualmente sotto processo in Malesia per frode
contabile che avrebbe commesso attraverso la propria compagnia Linear. Egli e' anche a capo di un
gruppo chiamato Stanton Technologies con base a Penang, Malesia. Le nostre fonti ci hanno detto
che Pillay avrebbe finanziato due club svizzeri, il FC Sion e l'FC Chiasso, dove altri membri
dell'organizzazione (come Almir Gegic) hanno giocato. Per verificare queste informazioni ci siamo
recati presso gli uffici del club FC Chiasso nella speranza di trovare qualcuno a cui rivolgere queste
domande. Non c'era nessuno negli uffici ed abbiamo quindi deciso di dare un'occhiata in giro. E' a
questo punto che abbiamo fatto una scoperta interessante. Uno degli sponsor dell'FC Chiasso per la
stagione 2007/2008 (quando vi giocava Almir Gegic) era proprio la Stanton Technologies di Pillay,
il cui logo appare sulla fotografia ufficiale della squadra. Non siamo riusciti a raggiungere
Eswaramoorthy Pillay per chiedergli delucidazioni sulla circostanza e sulle accuse di Wilson.
Abbiamo allora deciso di rivolgerci all'allora presidente dell'FC Chiasso, il Sig. Marco Grassi, per
chiedergli se avesse conosciuto Pillay. Grassi e' stato breve ed evasivo al telefono, ammettendo
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pero' che un uomo di nome Eswaramoorthy Pillay lo avrebbe contattato con l'intento di finanziare la
squadra. Grassi sostiene che Pillay non verso' mai dei soldi nel club. Rimane pero' il dubbio su
quel nome, Stanton, impresso a caratteri cubitali sulla foto ufficiale della squadra...
A questo punto abbiamo chiesto a Wilson ulteriori dettagli sul conto di Mr. X, ed egli ce li ha
forniti:
"Tan era il braccio destro di Mr. X, il quale aveva investito nel club svizzero di cui mi avete chiesto
(ndr FC Chiasso). In quel periodo i Singaporiani erano in grado di truccare solo le partite della
coppa di Malesia. Truccare le partite era gia' una consuetudine nel sud-est asiatico a partire dagli
anni 80. Rajendran Kurusamy (un altro presunto ex membro dell'organizzazione), anche conosciuto
come Pal aveva in mano gli esiti della coppa di Malesia fino al 1994, quando Singapore decise di
ritirarsi da essa".
Wilson aggiunge: "E' in questo momento che Mr. X decise di andare all'estero. Egli fondo' una
societa' di facciata e comincio' a tessere la propria rete di amicizie in Europa nell'ambito calcistico.
Durante questi viaggi Tan gli faceva da contabile. Nel corso di un incontro nel 1995 suggerii a Pal
di spegnere le luci sui campi della Premier League inglese per fissare i risultati delle partite (le
scommesse in Asia prevedono il pagamento delle scommesse su partite che finiscono nel corso del
secondo tempo). Nessuno prese la mia proposta sul serio. Nel 1997 Mr. X vendette la mia idea ad
un'organizzazione malese ed il piano fu eseguito. Ci sono state partite della Premier League, per
esempio West Ham V Crystal Palace e Wimbledon V Arsenal, dove le luci del campo furono spente
per fissare un risultato".
Visto che Wilson accennava ad una nuova metodologia per truccare le partite, gli abbiamo chiesto
di elaborare il suo discorso: "Sono sorpreso che non siate a conoscenza della truffa delle luci",
scrive Wilson, "Si ha bisogno dell'assistenza del tecnico dello stadio oltre ad altri tecnici in grado di
assicurare che le luci non vengano riaccese. Deve essere come se andasse via la corrente".
Wilson aggiunge che Dan Tan e' responsabile per avere fatto spegnere le luci del campo in
occasione di una partita amichevole tra il Fenerbache e il Barcellona.
"Tan aveva scommesso sulla vittoria del Fenerbache, ma alla fine del primo tempo il Barcellona era
avanti di 4 gol. Se le luci fossero state spente prima della fine del primo tempo la partita sarebbe
stata giudicata nulla e le scommesse sarebbero state cancellate. Tan fece spegnere le luci del campo
ma i responsabili dello stadio usarono un generatore per riaccenderle, facendogli quindi perdere le
puntate".
Wilson ci ha poi spiegato come Dan Tan ha rimpiazzato Eswaramoorthy Pillay al vertice
dell'organizzazione:
"Mr. X giocava forte ai casino'", scrive Wilson, "Si indebito' molto nei confronti dei suoi amici
europei e gradualmente si eclisso' dalla scena. E' in questo momento che Tan prese il comando e si
mise a cercare gli amici di Mr. X. Poi l'organizzazione crebbe sempre di piu e si mosse su altri
paesi. In questo tipo di business non puoi startene seduto ad aspettare che cada la mela. Devi
scavare sempre piu a fondo per ottenere dei risultati. Se guardi nel mio cellulare troverai numeri di
persone di tutti i continenti".
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Tornando al legame tra Pillay e l'FC Chiasso, Wilson conclude: "Mr. X finanziava e truccava le
partite piazzando i giocatori di sua scelta", e poi, "Si. Almir Gegic era un giocatore del Chiasso".
DAN TAN IN ITALIA
Wilson decide poi di rivelarci dei dettagli sui trascorsi di Dan Tan nel campionato italiano:
"Durante l'anno 2009 Dan Tan trucco' la prima di tante partite italiane", scrive Wilson, "era una
partita di serie B dell'Albinoleffe. Successivamente egli divenne anche azionario della squadra".
Abbiamo tentato di verificare tramite i registri societari del club Albinoleffe ma non abbiamo
trovato nessuna traccia tangibile di un legame tra il club e Dan Tan. Wilson, pero', insiste: "Ti
posso assicurare che Tan aveva una parte del club di serie B".
Wilson poi aggiunge che: "Nel 2010 la popolarita' di Dan Tan crebbe e molti italiani cercavano i
suoi servizi per piazzare scommesse su partite di serie A e B. Gli italiani non si rendevano conto di
essere stati usati da Dan Tan. L'ammontare complessivo di scommesse su una partita di serie B puo'
generare vincite tra i 4 ai 6 milioni di Euro (se i giocatori si prestano a conseguire sia l'handicap che
il totale di reti). Per la serie A si puo' vincere tra i 10 e i 15 milioni di Euro con una singola partita
se si scommette sia su l'handicap che sul totale di reti segnate".
Wilson ha poi spiegato: "E' qui che gli italiani fanno la figura dei polli. Dan Tan gli offre
solamente tra i 600.000 e gli 800.000 per una partita. Dan Tan fa piu soldi dei giocatori che
truccano la partita. Gli italiani ignorano questo fatto e che sono stati usati. Infatti ci sono dei
bookmaker a Singapore che sono in grado di offrire fino a 3 o 4 volte quello che offre Tan Seet Eng
agli italiani che manipolano i risultati delle partite".
Wilson sostiene che l'organizzazione piazza le proprie scommesse su siti asiatici: "Le scommesse
vengono giocate in Cina dove si gioca in maniera molto diversa dall'Europa. I cinesi hanno dei
sistemi nei quali se hai scommesso 1000 dollari, con un singolo click del mouse loro possono
moltiplicare la giocata per 20, cioe' la tua scommessa puo' essere moltiplicata 20 volte. Tan ha
accesso a questo gruppo di persone che gli offre questa eccezzionale facilita' di scommettere. La
societa' di scommesse poi guadagna giocando anch'essa sul risultato. E' cosi' che funziona
l'organizzazione".
Abbiamo allora chiesto a Wilson come Dan Tan fosse entrato in contatto con questi cinesi: "I cinesi
hanno contattato Tan tramite degli intermediari. I cinesi vennero a conoscenza della grande abilita'
di Tan nel truccare le partite e gli hanno offerto un servizio tramite il quale piazzare le proprie
giocate sulle partite truccate. Poi piano piano il volume di affari si e' fatto sempre piu grande".
Abbiamo insistito perche' Wilson ci svelasse altri nomi di membri dell'organizzazione o dei
misteriosi finanziatori - se ve ne sono altri oltre a Dan Tan - ma Wilson ci ha risposto di essere in
apprensione per la propria famiglia che abita a Singapore.
Wilson ha anche aggiunto che alcuni membri dell'organizzazione si incontrano ancora a Singapore:
"Ho sentito che tutti i membri dell'organizzazione si nascondono a Singapore. Giocano
regolarmente a calcetto. Puoi fotografarli se ti fai passare per qualcun altro e organizzi una partita
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di calcetto tramite Gaye Allasan, il quale gestisce un'accademia di calcio. Tenta la tua fortuna.
Buona giornata. Wilson Raj".
Sfortunatamente non eravamo piu a Singapore per verificare di persona. Abbiamo pero' cercato il
nome di Gaye Allasan e delle scuole di calcio di Singapore. Abbiamo trovato l'accademia di calcio
Football 4 U, sita in 120 Lower Delta Road #07-08 Cendex Centre Singapore. Football 4 U e'
anche il nome della societa' con la quale Wilson Raj Perumal aveva organizzato delle amichevoli tra
nazionali allo scopo di scommettere sul risultato truccato. L'accademia Football 4 U appare sul sito
della FAS (Football Association of Singapore) ed il suo direttore risulta essere un uomo di nome
Gaye Alassane. I nostri colleghi a Singapore, ai quali abbiamo chiesto di verificare l'indirizzo, ci
hanno detto che non vi e' nessuna scuola di calcio nel luogo indicato.
Wilson Raj Perumal sostiene che Dan Tan e' ancora attivo: "Sta attualmente truccando partite.
Venezuela contro Moldova e El Salvador contro Moldova recentemente. Puerto Rico contro
Nicaragua... E la FIFA che puo' farci?
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THE FIX: A SINGAPORE LA CENTRALE DEL CALCIOSCOMMESSE
No, non e' stata la proverbiale farfalla di Pechino a causare la tempesta che ha colpito
l'organizzazione criminale di Singapore dedita al calcio scommesse. Ma un imprevedibile portiere
di Lega Pro. Il 10 Novembre del 2010 la Cremonese e la Paganese si fronteggiano allo stadio Zini
di Cremona. Alla fine del primo tempo la squadra di casa e' in vantaggio di due reti e sembra in
controllo. Ma quando i giocatori della Cremonese scendono in campo per il secondo tempo,
sembrano essere stati colpiti da sonnolenza e confusione.
Ivan Ghigi e' un giornalista sportivo per il giornale La Provincia di Cremona. Si ricorda quel giorno:
"I giocatore sono rientrati in campo e sembravano persi. I riflessi erano rallentati, cosi' come i loro
movimenti. Le cose piu' semplici erano diventate complicatissime". Dopo aver parlato con il
medico sociale, Ghigh pubblica immediatamente un articolo dove afferma che una malattia
misteriosa ha colpito alcuni dei giocatori della Cremonese.
Alla fine della partita il direttore sportivo della Cremonese decide di sporgere denuncia contro
ignoti alla polizia. Si fanno diverse ipotesi: la vendetta di un ex impiegato, un guasto al sistema di
areazione, cibo o bevande scadute. Ma quando le analisi del sangue su quattro impiegati, fra cui tre
giocatori, rivelano la presenza di tracce di Lormetazepan, un potente sedativo, la storia prende
un'altra piega.
Gli inquirenti cominciano ad osservare la squadra della Cremonese. Intercettano le telefonate dei
giocatori e guardano nella loro vita privata. La polizia focalizza la propria attenzione sul portiere,
Marco Paoloni. Paoloni, 28 anni, era alla sua seconda stagione cremonese. Squadra nelle serie
superiori lo tenevano sotto osservazione.
Le indagini hanno pero' anche rivelato come Marco Paoloni fosse uno scommettitore. Uno
scommettitore con scarsa o nessuna fortuna. Le telefonate intercettate hanno dimostrato come
Paoloni dovesse dei soldi un gruppo eterogeneo di scommettitori italiani: un dentista di Ancona, un
ex calciatore di Bari, il proprietario di un'agenzia di scommesse di Pescare e cosi' via. Queste
persone rivolevano i propri soldi indietro e li volevano subito. Marco Paoloni gli avevi promesso
che avrebbe sistemato alcune delle partite in cui avrebbe giocato. Cosi' facendo il gruppo poteva
vincere sui suoi errori. Tutto quello che dovevano fare era scommettere su un risultato sicuro.
Dopotutto, Paoloni si era gia' comportato cosi' in passato. Durante una partita con La Spezia
nell'Ottobre del 2010, a pochi minuti dal termine e con la sua squadra in vantaggio, Marco Paoloni
aveva intenzionalmente evitato di raccogliere un pallone vagante al limite dell'area di rigore.
L'attaccante avversario aveva avuto il tempo di avvicinarsi al portiere, soffiargli la palla vagante e
servirla ad un suo compagno libero davanti alla porta sguarnita che ha realizzato l'insperato
pareggio. La ciliegina sulla torta della prestazione di Paoloni arriva qualche minuto dopo quando il
portiere si fa espellere per un colpo al viso dell'arbitro.
Abbiamo contattato telefonicamente Paoloni. Ha chiesto dei soldi per essere intervistato e abbiamo
declinato. Altri colleghi hanno acconsentito alla sua richiesta. Paoloni ci ha detto che era disponibile
a dirci tutto cio' che volevamo sapere.
La carte della Procura di Cremona sostengono che Marco Paoloni non ha alterato soltanto le proprie
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di prestazioni sul campo. Ha anche avvicinato altri giocatori di altre squadre - o almeno cosi' diceva
ai suoi creditori - per manipolare delle partite in cui non era direttamente coinvolto. Agiva
sostanzialmente come un agente ed i suoi creditori erano i suoi finanziatori. Il loro ruolo era quello
di fornire sia i soldi per la corruzione che le somme da scommettere sui risultati truccati.
E se questo e' il meccanismo basilare intorno al quale ruota il fenomeno del calcio scommesse giocatori corrotti, cosiddetti agenti, finanziatori/scommettitori - la polizia italiana ha scoperto suo
malgrado quanto fosse ed ancora e' estesa la corruzione nel calcio italiano. Il 1 giugno del 2011 gli
investigatori hanno eseguito un'ondata di arresti. Un totale di 44 persone e' stato messa agli arresti o
incriminata per il calcio scommesse.
Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, era in cima alla lista di coloro che sono stati arrestati. E'
accusato di aver alterato delle partite, avvicinato giocatori, avergli offerto dei soldi e poi di aver
scommesso sui risultati taroccati degli incontri. Lo abbiamo incontrato alla sua scuola calcio in quel
di Bitonto, in Puglia. Attorno ad alcuni campetti da calcetto, Bellavista descrive il tariffario che i
finanziatori offrivano per le partite truccate a seconda dell'importanza della partita. "Dai 40 agli
80mila euro per una partita di Lega Pro, dai 60 ai 120 mila per un incontro di Serie B e dai 250 ai
400 mila euro per scontri in Seria A", sostiene Antonio Bellavista.
Bellavista era anche in contatto con un gruppo di finanziatori stranieri - prevalentemente dall'Est
Europeo e dai Balcani - anch'essi coinvolti, secondo la polizia, nel calcio scommesse italiano. Erano
stati ribattezzati gli Zingari. Gli inquirenti si sono accorti che dormivano negli stessi alberghi dove
alloggiavano le squadre nei giorni precedenti le partite. Hanno anche scoperto come il gruppo si
presentasse con il contante per corrompere i calciatori. Ma c'e' dell'altro.
Fra i cosiddetti Zingari vi e' un ancora latitante ex giocatore del FC Chiasso, Almir Gegic. Abbiamo
scoperto che l'FC Chiasso, piccola squadra che milita nella seconda divisione elvetica, e' stata legata
agli scommettitori di Singapore da almeno il 2008. Durante quella stagione uno degli sponsor della
formazione era una societa' chiamata Stanton Technologies. Fra i suoi direttori vi e' un uomo
chiamato Eswaramoorthy Pillay. Ex portiere della nazionale di Singapore, Pillay e' stato condannato
per calcio scommesse in passato. Il nome di Eswaramoorthy Pillay e' da tenere a mente. Serve a
capire come le organizzazioni criminali di Singapore si sono infiltrate nel calcio europeo. Abbiamo
contattato Marco Grassi, all'epoca presidente del club FC Chiasso, che ci ha confermato l'esistenza
di un accordo con la Stanton. Grassi ha pero' negato che finanziamenti promessi fossero mai arrivati
a destinazione.
Anche i cosiddetti Zingari erano in contatto continuo con Singapore. I loro agenti scambiavano
telefonate nei giorni precedenti le partite che l'organizzazione decideva di truccare. Erano
personaggi nella citta' dei leoni a decidere quanto sarebbero state pagate le partite truccate e chi era
incaricato di trasportare i contanti per le mazzette. Nelle ore antecedenti le partite e durante i match
le conversazioni si focalizzavano sul risultato pattuito/corrotto. La polizia italiana ha identificato
l'uomo all'altro capo del telefono come Tan Seet Eng, noto anche come Dan Tan, nato a Singapore il
29 Aprile 1964.
Dagli atti risulta come Dan Tan abbia cominciato a viaggiare in Italia almeno dall'ottobre del 2009.
In quegli stessi giorni Tan Seet Eng e' fermato per un controllo di routine al valico di Gorizia "Casa
Rossa" fra Italia e Slovenia. Nella stessa macchina assieme a lui vi sono tre presunti Zingari ( un
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bulgaro e due sloveni) ed un altro singaporiano, Choo Beng Huat.
La polizia italiana ha motivo di ritenere che Choo Beng Huat sia uno dei corrieri di denaro che
lavorano per Tan Seet Eng. Fra il 2009 ed il 2011 vi sono 16 viaggi registrati di Huat in Italia.
Durante la sua ultima visita a Milano - durata appena sei ore e mezza prima di riprendere un volo di
ritorno per Singapore - Choo Beng Huat si e' incontrato con un altro membro dell'organizzazione
all'hotel Sheraton dell'aeroporto milanese. Alla sua partenza il suo bagaglio pesava un chilogrammo
di meno rispetto al suo arrivo. Era questo il peso dei soldi trasportati?
Marco Garofalo, investigatore presso lo (Servizio Centrale Operativo), e' sicuro di quanto successo
quel giorno. "Choo Beng Huat portava dei soldi che ha scambiato con un componente ungherese
dell'organizzazione criminale. Il loro obiettivo e' truccare delle partite sulle quali poi il gruppo
piazza delle scommesse soprattutto su siti asiatici. Il capo dell'organizzazione e' Tan Seet Eng. Il
suo ruolo e' quello di coordinatore delle attivita' dei diversi gruppi, di scelta di quali partite truccare,
dell'invio dei corrieri di denaro e del piazzamento delle scommesse per nome del gruppo". Nel
dicembre 2011 la polizia italiana ha emesso un mandato di arresto internazionale contro Tan Seet
Eng. Contestualmente sono stati incriminati nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse gli
Zingari e le loro controparti singaporiane.
Le prime tracce europee sull'organizzazione criminale di Singapore guidata da Tan Seet sono
emerse, a partire dal 2005, nella cittadina tedesca di Bochum. Il procuratore locale, Andreas
Bachmann, aveva aperto un'inchiesta su alcuni locali a luci rosse che riciclavano i propri proventi
attraverso le agenzie di scommesse. Proprio come i loro colleghi italiani, Bachmann si rese presto
conto che era incappato in un rete internazionale di calcio scommesse.
Ad oggi 323 persone sono finite sotto inchiesta ed oltre 340 eventi sportivi sono stati segnalati.
Bachmann ha scovata la code del serpente di Singapore in partite di prima e seconda visione in
Germania, Austria, Svizzera, Canada, Ungheria e in altri paesi europei. Anche se la lista completa
delle partite trucca non e' mai stata resa pubblica, alcuni fra gli incontri manipolati includono
Champions League, Europa League, qualificazioni alla Coppa del Mondo ed amichevoli
internazionali. In un caso l'organizzazione era addirittura riuscita a comprare una squadra belga di
seconda divisione, l'UR Namur. E' importante sottolineare come i diversi agenti e rami
dell'organizzazione erano suddivisi su base territoriale. La testa del gruppo e' stata ancora una volta
identificata in Tan Seet Eng.
"Al fine di coordinare i diversi gruppi europei di indagine abbiamo creato un unico gruppo di lavoro
che condivide le informazioni. Sulla base delle nostra inchiesta, i diversi gruppi europei sono
collegati fra loro. Ed in cima siede il gruppo di Singapore. Sono operativi in Europa dal 2007-2008
e sono ancora attivi nel 2012", ci ha detto Andreas Bachmann.
Ma c'e' un altro capitolo in questa storia. Nel febbraio 2011 la polizia di frontiera in Finlandia ferma
ad un controllo un cittadino di Singapore, tale Raja Morgan Chelliah. Sulla base di una soffiata, i
poliziotti finlandesi sospettano stia viaggiando con un passaporto falso. A seguito di uno scambio di
informazioni con la citta' dei leoni ed il confronto delle impronte digitali confermano la vera
identita' dell'uomo: Wilson Raj Perumal.
Il cellulare ed il computer portatile di Perumal sono stati confiscati e controllati. I suoi numeri sul
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telefonino erano in tutto il mondo. La polizia finlandese ha anche scoperto come il singaporiano
fosse in grado di manipolare giocatori, partite ed addirittura squadre di calcio in Finlandia. La sua
personale opera d'arte era il piccolo club del Rops a Rovaniemi, la citta' di Babbo Natale dove gli
elfi e le alci camminano mano nella mano. Wilson Raj Perumal era arrivato a corrompere e
controllare 9 giocatori. Sette fra loro venivano dallo Zambia.
La Zambia connection arrivava da un ex bomber e leggenda del Rops, Eddy Saileti. Saileti aveva
messo in piedi una serie di scuole calcio per conto del Rops nel suo paese natale. Con il tempo
aveva cominciato a fornire talenti per la squadra. Almeno 7 giocatori dello Zambia erano stati
ingaggiati dalla squadra finlandese. In cambio, quegli stessi giocatori accettavano alle richieste del
loro padrino. Ovvero truccavano alcune partite in cambio di soldi.
I giocatori del Rops erano entrati in contatto con Perumal la prima volta attraverso un altro
singaporiano incontrato su Facebook. Il suo nome era Simon Megadiamond. Alla fine del 2009,
Megadiamond e Perumal erano atterrati a Rovaniemi per incontrare la squadra. Nei mesi successivi
questo incontro avrebbe fornito la base per la manipolazione di diverse partite del Rops. Ma perche'
andare a truccare le partite in Finlandia? Perche' e' uno dei pochi posti al mondo dove il campionato
si gioca d'estate.
Quando Wilson Raj Perumal e' stato arrestato nel febbraio 2011 ha immediatamente confessato ed
ammesso di aver manipolato delle partite in Finlandia. Ma quando si e' accorto di essere stato
bruciato da un altro membro dell'organizzazione, Perumal e' andato oltre. Ha cominciato a
spifferare la struttura dell'organizzazione, i suoi diversi livelli, i meccanismi di funzionamento ed i
nomi dei componenti.
Jukka Lakkala, ispettore capo del NBI, il bureau of investigations finlandese, ha ottenuto da Wilson
Raj Perumal un disegno che descrive la strutture dell'organizzazione criminale dedita al calcio
scommesse. "L'organizzazione e' strutturata come un'azienda. C'e' un boss alla testa a Singapore che
decide quali partite truccare, quanto pagare i giocatori, dove inviare i propri corrieri ed agenti e
dove piazzare le scommesse. Questo avviene prevalentemente in Cina. Al di sotto del capo vi sono
sei azionisti da Bulgaria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Singapore. Perumal ammette di essere uno
degli azionisti del gruppo".
Wilson Raj Perumal ha collaborato con le autorita' europee indicando i diversi rami
dell'organizzazione operativi al di sotto degli azionisti. Ha anche confessato quanto il gruppo
guadagna dalle partite truccate: da poche centinaia di migliaia di euro a 15-20 milioni a match a
seconda della serie in cui e' giocata la partita. Perumal ha anche tirato fuori il nome del boss del
gruppo: Tan Seet Eng. Ancora una volta.
La Citta' Leone
Singapore e' uno dei centri della finanza mondiale, sede di societa' off-shore e di novita'
tecnologiche a basso costo. Ma per la FIFA, la citta' dei leoni e' anche "l'accademia del match
fixing", la manipolazione delle partite, e casa dei Kelong King, come i media locali hanno
ribattezzato le organizzazioni criminali dedite al calcio scommesse.
Nella nostra ricerca dei Kelong King abbiamo incontrato Mohamed, un giornalista investigativo
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locale che ha seguito assiduamente le attivita' dell'organizzazione criminale. Del resto, in 25 paesi
sui 60 che la FIFA ha posto sotto inchiesta per il calcio scommesse vi e' un coinvolgimento di
Singapore. Mohamed ha cominciato le proprie ricerche quando il suo direttore gli ha chiesto di
indagare sull'incontro fra Bahrain e Togo nel Settembre 2010.
L'Associazione calcistica del Bahrain aveva organizzato un'amichevole internazionale attraverso
una societa' denominata Football4You il cui agente era Wilson Raj Perumal. Ma invece di affrontare
la vera nazionale del Togo - in quel momento impegnata altrove - Perumal aveva corrotto un ex
selezionatore della rappresentativa togolese affinche' gli fornisse una finta squadra.
L'organizzazione ha probabilmente guadagnato dalla sconfitta per 3-0 rimediata dalla finta squadra
del Togo. Ma quando il Bahrain ha denunciato l'accaduto alla FIFA, Wilson Raj Perumal (in
possesso di una licenza di agente FIFA) era gia' in fuga. Perumal era stato infatti condannato a
cinque anni di prigione a Singapore per aver urtato con la propria auto un ausiliario del traffico
all'aeroporto. Per sfuggire all'arresto aveva lasciato il paese.
"Perumal agiva come una sorte di agente. Andava dal suo capo e magari gli diceva: Ho questa
partita da truccare, ma mi servono X soldi per sistemarla. Oggi ci rendiamo conto quanto sia
importante la figura di Wilson Raj Perumal perche' lui nomina altre persone, altre organizzazioni,
altri paesi dell'est europeo coinvolti nel calcio scommesse globale", dice Mohamed.
Il passo successivo e' la ricerca di uno degli impiegati di Perumal in Finlandia. L'uomo che aveva
per primo contattato i giocatori del Rops: Simon Megadiamond. Scopriamo che il suo vero nome e'
Meganathan Subramaniam e che e' un tassista. Al suo indirizzo di casa a Sembawang, alcune
persone ci forniscono il suo numero di cellulare. Lo chiamiamo e lui accetta di incontrarci il giorno
successivo.
Ci dice di attenderlo al ristorante McDonald's del “budget terminal” all'aeroporto di Singapore.
Dopo una breve attesa, Simon ci chiama al telefono per dirci di attraversare la strada ed entrare nel
parcheggio dell'aeroporto. Appena arrivati, una macchina ci affianca ed apre la portiera. Entriamo
in macchina e ci rechiamo presso il luogo dell'intervista.
Simon e' un indiano alto e magro con i baffi. Quando e' stato assunto da Wilson Raj Perumal - si
conoscevano gia' da un decennio - era disoccupato. Wilson Raj Perumal gli disse che gli servivano
solo un computer ed un telefono. Simon Megadiamond ha agganciato i giocatori del Rops su
Facebook promettendogli un contratto in Asia. Ma quando, assieme a Wilson, volo' a Rovaniemi, le
cose cambiarono. Secondo la sua versione della storia, i giocatori del Rops cominciarono a
chiedergli dei soldi per le partite che avevano truccato e per questo motivo egli decise di lasciare il
suo nuovo lavoro e di tornarsene a Singapore.
"Wilson non mi ha detto che mi stava usando. Tuttavia, quando la vicenda si e' conclusa lui mi ha
dato ottomila per i giocatori che gli avevo introdotto perche', mi disse, aveva dei piani per loro.
Quindi mi ha pagato sull'unghia 2500-2000 a uomo e mi ha detto che questo era quanto", sostiene
Simon che nega di essere coinvolto nel calcio scommesse.
Le carta processuali finlandesi raccontano un'altra storia. Simon Megadiamond e' accusato dai
giocatori del Rops di avere manipolato decine di partite, pagandoli del denaro per fissare i risultati.
Simon e' considerato il primo match-fixer singaporiano ad essere atterrato in Finlandia.
Invisible Dog – Periodico online
Direttore Responsabile – Alessandro Righi
Edito da Invisible Dog Srl
Via Cassia 833, Rome, Italy
Testata registrata presso il Tribunale di Roma n.198/2011 del 17/6/2011
Siamo poi andati a cercare la persona identificata dalle autorita' italiane come il corriere del denaro
dell'organizzazione: Choo Beng Huat. Il suo posto di lavoro doveva essere un salone di bellezza
all'interno di un lussuoso centro commerciale. Quando vi ci siamo recati ci hanno detto che Choo
non vi lavorava piu'. Quando abbiamo chiesto un suo recapito telefonico la versione e' cambiata e ci
e' stato detto che si erano sbagliati e che quel nome non l'avevano mai sentito nominare.
"Quando ho parlato con Choo Beng Huat, non so se sia la stessa persona o no, mi ha detto che non
e' mai stato in Italia. E successivamente ha detto, si', si', forse sono andato una volta in Italia per
vedere mia sorella", ci racconta Mohamed, il giornalista di inchiesta di Singapore. Le carte di
Cremona hanno registrato almeno 16 viaggi in Italia di Choo Beng Huat fra il 2009 ed il 2011.
Huat lavora per il boss dell'organizzazione, Tan Seet Eng. Anche Dan Tan vive a Singapore. Cosi'
e' come lo descrive Mohamed: "Per la maggior parte dei tifosi di calcio europei Tan e' il boss di uno
dei cartelli asiatici del calcio scommesse. Ma a ben vedere, come ogni singaporiano, vive in un
condominio, ha delle attivita' lecite, guida una Bmw, una o due, ed e' un padre di famiglia".
Tan Seet Eng abita in un non-cosi'-lussuoso condomino in un quartiere residenziale di Singapore.
Alcuni alti edifici di cemento, una piccola piscina ed delle guardie di sicurezza indiane controllano
il perimetro dove vive il presunto Kelong King. Ci siamo avvicinati al cancello, dicendo alle
guardie che avevamo appuntamento con un tale Sig. Chen o Keng presso la piscina. Dopo averci
fatto firmare un registro degli ospiti ci hanno lasciati entrare dicendoci di sostare vicino alla piscina.
Abbiamo poi approfittato di un loro momento di distrazione per entrare nel condominio e cercare
l'appartamento di Dan Tan. Abbiamo suonato alla sua porta ma senza esito, la casa era vuota. Ci
siamo allora appostati presso il cancello di entrata del condominio. Dopo qualche ora abbiamo
visto la BMW di Dan Tan entrare nel cancello ed abbiamo deciso di suonare nuovamente al suo
campanello. Questa volta abbiamo visto chiaramente che qualcuno ci osservava dallo spioncino
senza pero' rispondere al campanello. Dopo pochi minuti sono riapparse le guardie di sicurezza che
ci hanno detto che il Sig. Eng era all'estero e che dovevamo andarcene.
Abbiamo anche provato a telefonare al numero di casa di Tan Seet Eng. Un uomo ci ha risposto,
dicendo di non conoscere o essere Dan Tan. Una fonte che ha sentito quella voce ci ha confermato
che a parlare era il Kelong King in persona.
Con due mandati di arresto internazionali emessi in Italia e Ungheria che pendono sulla sua testa,
Tan Seet Eng e' ancora un uomo libero a Singapore. Le autorita' locali non ha mai sottoscritto alcun
trattato di estradizione con l'Europa ed i mandati sono ad un vicolo cieco.
"Amici, giornalisti dall'estero, mi chiedono: quando e' che le autorita' di Singapore arresteranno
queste persone coinvolte nelle indagini di mezzo mondo? Non sono d'accordo che le nostre autorita'
non stiano facendo niente, che non ascoltano. Lo fanno. Ma sono sicuro che si vogliono muovere in
maniera sicura e cauta per fare in modo che tutte le prove che hanno in mano siano quelle giuste".
Aspettiamo e vediamo se le parole di Mohamed diverranno realta'. Nel frattempo, l'organizzazione
e' ancora attiva...
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