Carissimi, è già passato un mese da quando ho lasciato

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Carissimi, è già passato un mese da quando ho lasciato
Carissimi, è già passato un mese da quando ho lasciato l’Italia, e sono qui in Kenya,
vicino a Nairobi, in una bellissima casa di Esercizi Spirituali. Ho iniziato quest’ultimo tempo
della mia formazione come Gesuita, che si chiama terz’anno perché è come se fosse un terzo
anno di noviziato (dopo i due fatti all’inizio del cammino nella Compagnia di Gesù).
S. Ignazio la chiama anche schola affecti proprio perché permette, dopo gli anni di
studio e i primi anni di attività, di stare con il Signore, passando del tempo con Lui con
semplicità e gratitudine, in preparazione agli ultimi voti nella Compagnia.
E’ bello poter prendere del tempo dopo tanti anni per ritornare, con il bagaglio delle
esperienze fatte, alla radice della propria vocazione. Quello che all’inizio era slancio generoso
e “innamoramento” ora diviene più consapevole e “amore più maturo”, più integrato e più
incarnato. Succede in tutte le storie d’amore, anche in quelle di un gesuita!
In questo tempo sono tornato spesso a rileggere nella preghiera gli anni passati, gli
incontri, le persone in una memoria cordiale e grata. Sono molto presenti gli anni che abbiamo
vissuto fianco a fianco ed emerge un grande senso di gratitudine per come il Signore ha
lavorato nelle nostre vite e nelle nostre storie.
E’ bello vedere, da qui, le cose con uno sguardo più lungo, quello sguardo che è il Suo
sguardo che ha pazienza e guarda oltre e in profondità. Ringrazio Lui per questa vita e per
tutti voi che ne fate parte in modo così vero.
Sono qui con 10 compagni da parte di tutto il mondo ed il gruppo è molto buono: Kevin
dagli Stati Uniti, Gerardo dalla Spagna, Gerard dal Ruanda, Nicolas dalla Zambia, Norbert dalla
Polonia, Sylvester dal Mozambico, Alexis dalla Francia, Melchior dalla Tanzania, Jean dal
Congo. Gli istruttori che sono ben due sono persone attente, rispettose, spirituali: Leo Amani
da questa Provincia e Richard dagli Stati Uniti.
Siamo generalmente qui nella casa di Esercizi (con il suo bel parco e la temperatura
ideale), tranne nei weekend quando ci immergiamo nella vita della città e della gente. C’è
tanta povertà ma anche tanta vita e tanta allegria. Le Messe sono molto partecipate e si sente
la fede della gente, quella fede che sostiene la vita e che permette ogni giorno di attraversare
le contrarietà e andare avanti. Durante la celebrazione eucaristica tutti cantano e danzano ed
esprimono così la gioia e la vita. I tanti bambini che popolano le strade sono molto belli, con
degli occhi che ti entrano dentro.
Il nostro gruppo sta adesso studiando i documenti fondamentali della Compagnia (la
autobiografia di Sant’Ignazio, il testo degli Esercizi Spirituali, le Costituzioni) e ci prepariamo
e fare il mese di esercizi che comincerà domenica prossima. Sarà un mese di preghiera
intenso e sono molto contento di poterlo vivere (è la seconda volta nella vita, dopo il mese in
noviziato). Vi porterò ancora di più con me e vi chiedo ancora una preghiera speciale.
Devo aggiungere che penso con particolare intensità ai più piccoli; in questo mese ho
ricevuto qualche loro pensierino e letterina che mi hanno commosso, come mi ha commosso il
saluto che gli studenti delle scuole ed i ragazzi della Romania mi hanno preparato per la
partenza. Qualcuno dei più piccoli mi ha scritto che sta pregando per me e che gli manco. Lo
vorrei ringraziare in modo particolare e gli vorrei dire di ricordarsi sempre che Gesù amava in
modo particolare i bambini… non scordiamocelo mai anche quando siamo grandi. Vi saluto
ancora con affetto e gratitudine. P. Vitangelo