Il Piccolo, 1 dicembre 2015

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Il Piccolo, 1 dicembre 2015
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IL PICCOLO MARTEDÌ 1 DICEMBRE 2015
Dadomani,al
Rossetti,l’attrice
triestinacon
Angela
Finocchiaroe
LauraCurino in
Calendargirls:
signoreagéenude
perbeneficenza
30
TEATRO » INTERVISTA
di Giorgia Gelsi
S
ono "ragazze da calendario" tutt'altro che superficiali ed esibizioniste quelle che da domani a domenica
calcheranno il palcoscenico
del Rossetti per interpretare
"Calendargirls". Scritta da Tim
Firth, la commedia parte da
una storiaveramente accaduta
in Inghilterra negli anni Novanta; diventata poi celebre film,
continua a essere rappresentata in tutta Europa e per la prima volta è stata allestita in Italia per la regia di Cristina Pezzolli.
La storia è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni,
membre del Women's Institute - la più grande organizzazione di volontariato femminile
del Regno Unito - che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è
morto di leucemia il marito di
una di loro. Chris, una del gruppo, stanca delle solite fallimentari iniziative di beneficenza,
ha l'idea di coinvolgere le amiche nella realizzazione di un
calendario diverso. Con l'aiuto
di un fotografo amatoriale nasce così un calendario che le vede ritratte in normali attività
domestiche, ma senza veli.
L'iniziativa raccoglie un milione di sterline e ha un successo
impensabile, portandole alla ribalta non solo in Inghilterra
ma anche in America, e stravolgendo le lorovite.
Un cast a maggioranza femminile e di altissimo livello, all'
interno del quale figura, accanto ad Angela Finocchiaro e Laura Curino, anche Ariella Reggio, vera beniamina del pubblico, non solo triestino. «Sono solo una delle attrici che dà vita a
questo spettacolo - si schermisce la Reggio - accanto a me ci
sono delle splendide colleghe,
e non voglio dimenticare i due
attori, che durante le prove, insieme ai tecnici, sono stati dei
veri signori e hanno assistito a
situazioni di imbarazzo con
grandedelicatezza e rispetto».
L'allusione è alla scena di nudo che suscita tanta curiosità,
ma che non rappresenta certo
l'unico motivo di interesse della commedia... «Bisogna ricordare che lo spettacolo prende
spunto da una storia vera - precisa la Reggio - altrimenti l'iniziativadi queste signore "agée"
perde totalmente di significato, diventando puro esibizionismo stupido di persone non
giovani. Invece parte tutto dalla volontà di fare beneficenza.
Certola scena del "nudo",fatta
con stile e gusto, è quella cruciale e la più attesa, però il senso è un altro e anche noi, come
attrici, lo abbiamo trovato attraverso lunghe prove in cui la
regista ciha fatto riflettere sulle
motivazioni di quella scelta. La
regista ha saputo cogliere con
sensibilità la leggerezza del testoe al contempo la profondità
Ariella Reggio: «Sono
una ragazza da calendario
ma per una causa nobile»
LO SPETTACOLO
❙❙ In scena fino a domenica
e venerdì se ne parla con Brown
Dadomanial6dicembrein scenaal
Rossettiuno deglispettacolipiù attesi della
stagione,CalendarGirls,commedia scritta
daTimFirth ebasatasul filmMiramax
scrittodaJulietteTowhide &TimFirth.La
traduzionee l'adattamentosonodiStefania
Bertola;laregia èdi CristinaPezzoli. Ne
sonoprotagonisteAngelaFinocchiaro,
LauraCurinoe AriellaReggio,CarlinaTorta,
MatildeFacheris, CorinnaLo Castro,Elsa
Bossi,Marco Brinzi,NoemiParronieTitino
Carrara.Lescenesonodi RinaldoRinaldi, i
costumidiNanàCecchi, lemusiche originali
diRiccardo Tesi,ildisegnoluci diMassimo
Consoli.Venerdì4alle 17.30allaSala
Bartolisiterràl'incontrocondottodaPeter
Brown,direttoredellaBritishSchool del
Fvg,sullospettacoloCalendarGirls.
In alto, da sinistra: Angela Finocchiaro, Ariella Reggio, Laura Curino e tutto il cast di “Calendar girl”
dei suoi temi, indagando negli
animi delle protagoniste».
Contentissima di questo successo, coi teatri sempre stracolmi e richieste di doppie rappresentazioni, Ariella Reggio in
scena certo non si risparmia.
Le fa eco la collega Laura Curino. «È uno spettacolo in cui si
trotta! Io interpreto Annie, a
cui muore di leucemia il marito John, un uomo attento, affascinante, che riesce a farsi benvolere da tutte. Annie è una
persona schiva, timida, ma è
tra le prime ad assecondare
Chris (Angela Finocchiaro) nel-
la follia di posare per il calendario. La giusta causa è rappresentata dal dover comprare,
per il reparto in cui John è
morto, un divano che non sia
sfasciato e lacero come quello in cui la moglie e le amiche
lo hanno atteso nei suoi ultimi giorni. Pur riservata, Annie aderisce con sicurezza: da
un grande dolore fa uscire
una feroce voglia di vivere, reagendo a una mancanza così
lacerante in modo propositivo. Ma non tutte sono così facili da convincere, perché ci
troviamo in Inghilterra, dove
c'è un forte pudore e all'interno di un'istituzione, il Women's Institute, molto tradizionale, autorevole e rigido».
Ma questa è storia vera: da
quel momento in Inghilterra
parte una catena di solidarietà che non si è più fermata. Le
"Calendar girls" hanno dato il
via alla beneficenza, ma i proventi di tutte le volte che si
rappresenta questo spettacolo nel mondo, così come parte dei diritti del film, sono destinati, per volontà delle signore del calendario, a un ente meritevole.
«Ogni compagnia deve legarsi, a sua discrezione, a un'
associazione di beneficenza spiega la Curino - così noi ci
siamo legati all'Ail, l'associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi, che si
occupa dei parenti che assistono i malati e che spesso
non hanno un posto dove andare. Il denaro raccolto viene
così usato per costruire delle
case di accoglienza per chi accompagna gli ammalati negli
ospedali durante il periodo
della cura, spesso molto lungo».
Una catena di solidarietà
che diventa il senso più profondo dello spettacolo. «È bello che da una situazione tragica sia nata questa voglia di affermare la vita, nel momento
in cui rifletti sulla sua fragilità. Queste buone signore inglesi hanno dovuto superare
dei pregiudizi: non è stato facile per loro e non è stato facile nemmeno per noi in scena,
ma avevamo il loro esempio»,
osserva Laura Curino.
Una forte solidarietà che si
respira anche tra le protagoniste in scena, come conferma
la Curino. «Siamo benissimo
insieme, ben assortite e forti
nelle nostre particolarità. Merito della regista e della produzione (Agidi e Enfi Teatro),
in quanto molto raramente
oggi in Italia si riescono a mettere insieme attori di carriera,
che possono sostenere un testo come questo e la grande,
meravigliosa fatica di una lunga tournée: fino a marzo infatti reciteremo ogni sera insieme, per cui il gruppo deve essere solidale e compatto! Per
me il garante dei garanti nella
scelta di partecipare a questa
produzione è stata Ariella
Reggio, che io avevo già conosciuto in occasione della traduzione di "'Night Mother"
di Marsha Norman in "Buonanotte mamma", messo in
scena qualche anno fa».
E proprio Ariella Reggio aggiunge con emozione: «Ho incontrato compagni di lavoro
formidabili, è stata una bellissima sorpresa. Dopo tanti anni torno al Rossetti, da dove
sono partita con la mia carriera, per poi chiudere la stagione alla Contrada, "a casa
mia" come recita lo slogan di
quest'anno, con "Ritorno a
Miramar". Sono felice di far
parte di "Calendar girls", perché è una commedia divertentissima, dove si ride tanto
ma dove ci sono anche momenti profondi e malinconici. Proprio come accade nella
vita».
©RIPRODUZIONERISERVATA