Programmazione modulare anno scolastico 2015

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Programmazione modulare anno scolastico 2015
LICEO SCIENTIFICO A. VOLTA
Colle Val d’Elsa
Programmazione modulare anno scolastico 2015-2016
Classe III E - Filosofia
Prof. Paolo Pinna
PROGRAMMAZIONE MODULARE DI FILOSOFIA
Analisi della composizione della classe:
Si rimanda all’analisi emersa nel consiglio di classe di Ottobre preposto alla programmazione
annuale.
Analisi del livello di preparazione della classe:
Dal momento che questo è il primo anno nel quale gli alunni si misurano con la disciplina risulta
privo di significato qualsiasi riferimento ai livelli di preparazione. Tuttavia appare necessario
sottolineare che nel primo mese e mezzo di lezione, e nella prima verifica scritta, sono emerse
significative lacune lessicali e nella costruzione sintattica del periodo. Sono rintracciabili, a tale
proposito, sommariamente tre livelli: una minuta parte della classe che lavora con costanza e che
pare possedere gli strumenti per ben figurare; una parte più nutrita che studia semplicemente per la
verifica senza problematizzare; un’ultima che presenta notevoli lacune nello studio e non sembra
detenere i mezzi per affrontare positivamente le difficoltà proprie della disciplina.
Finalità:
 Capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro
condizioni di possibilità e sul loro senso
 L’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze mediante il riconoscimento della
loro storicità
 L’esercizio del controllo del discorso attraverso l’uso di strategie argomentative e di
procedure logiche
Obiettivi generali dell’area cognitiva:
CAPACITA’




Concettualizzare una nozione
Problematizzare una questione
Argomentare una tesi
Costruire mappe concettuali
COMPETENZE







Acquisire le categorie essenziali e il lessico specifico della disciplina
Imparare ad analizzare testi di autori rilevanti, sapendo: definire, comprendere ed
utilizzare termini e concetti; enucleare le idee centrali; ricostruire la strategia
argomentativa; riassumere in forma orale e scritta le tesi fondamentali;
Costruire mappe concettuali efficaci ed esaustive
Confrontare testi affini individuando analogie e differenze
Confrontare e contestualizzare teorie differenti
Confrontare e contestualizzare le differenti risposte ad uno stesso problema
Riflettere sulla propria esperienza alla luce delle conoscenze disciplinari acquisite,
applicando strategie metacognitive
CONOSCENZE





La nascita ed i primi sviluppi della disciplina
Il linguaggio specifico della disciplina
Il linguaggio specifico dei filosofi o delle scuole di pensiero oggetto di studio
Il pensiero dei filosofi o delle scuole di pensiero oggetto di studio
La filosofia platonica e quella aristotelica nelle questioni fondamentali
Obiettivi generali dell’area non cognitiva:
Si rimanda alle indicazioni disposte dal consiglio di classe
Discipline trasversali:
Matematica e geometria negli aspetti relativi alla scuola di Mileto, ai pitagorici, gli atomisti e
Platone; sempre matematica rispetto alla logica di Aristotele.
Scienze: la divisione delle scienze aristotelica e le prime scoperte della medicina pitagorica e
ippocratica; l’atomismo di Democrito
Metodologie:
Si cercherà di favorire l’interazione dei metodi con i contenuti proposti utilizzando percorsi di
studio e di approfondimento adatti agli obiettivi specifici da perseguire volta per volta: accanto e
nella lezione frontale si curerà la lettura, in classe e a casa, di documenti che permettano agli alunni
di analizzare diverse tipologie testuali; si costruiranno mappe concettuali; si realizzeranno lavori
individuali e di gruppo su tematiche disciplinari e pluridisciplinari da presentare successivamente ai
propri compagni; si utilizzeranno le lezioni aperte e le discussioni collettive; ci si servirà di sussidi
audiovisivi e strumenti informatici, del vocabolario della lingua italiana e dell’atlante storico.
L’attività didattica avrà come sua struttura portante il dialogo aperto e solidale con gli alunni al fine
di favorire, quanto più è possibile, la libera circolazione delle conoscenze e la rilevazione delle
difficoltà di apprendimento incontrate dai singoli allievi o dall’intera classe. Le verifiche di taglio
più propriamente formativo serviranno per calibrare i tempi da dedicare ad eventuali
approfondimenti o alla costruzione di percorsi differenziati nei quali si ritorni magari sugli stessi
argomenti con modalità diverse.
Monitoraggio e verifica dell’apprendimento
Pur tenendo conto della variabilità delle situazioni didattiche di partenza e delle diverse strategie
metodologiche, risulta necessario adottare verifiche in itinere, volte al potenziamento dell’offerta
formativa, consistenti in colloqui e/o prove strutturate o semistrutturate. Tali verifiche saranno
proposte nel numero stabilito dal POF per un’efficace valutazione formativa e/o sommativa sia
dell’allievo che del gruppo classe.
Le valutazioni possibili all’interno del percorso didattico assumeranno quattro tipologie:
1) d’ingresso:
tale valutazione sarà adottata in quanto intesa a cogliere i prerequisiti di base necessari allo studio
della disciplina. A seconda delle esigenze, che saranno qualificate dall’approccio costante su più
lezioni con la collettività/ classe, essa segue ad una discussione preordinata dal docente su
argomenti del programma dell’anno precedente, riferentesi alla medesima disciplina, e/o ad un test
d’ingresso finalizzato ad accertare in via particolare:
- il possesso e l’uso di un’adeguata terminologia ( linguaggio);
- le conoscenze dei contenuti culturali relativi alla disciplina e sufficienti ad affrontare agevolmente
il programma dell’anno scolastico corrente senza incontrare difficoltà di rilievo ( categorie);
- le generali capacità critiche e di elaborazione dei contenuti culturali di base dell’allievo, di cui al
punto precedente ( metodo)
2) intermedia:
tale valutazione verrà generalmente adottata alla fine della trattazione di ogni unità didattica di
programmazione e consisterà nell’accertare oralmente o sotto forma di trattazione scritta e/o di
questionari, la qualità e la quantità dei contenuti assimilati, il miglioramento nel possesso della
terminologia espositiva, le competenze critiche ed elaborative dell’alunno.
Tutti gli elementi confluiranno sinteticamente in un giudizio espresso sotto forma di voto numerico,
trascritto sul registro personale.
3) del trimestre e del pentamestre:
tale valutazione rappresenterà un momento di sintesi tra l’aspetto sommativo delle verifiche/voto
riportate dal discente in ciascuna unità didattica e l’opportuna considerazione di tutti gli elementi
contestuali all’intero percorso educativo/formativo, quali capacità generale di apprendimento e
costanza nello studio, interesse per la disciplina, partecipazione al dialogo educativo in aula,
competenze extradisciplinari investibili nelle discipline di studio. Tutti gli elementi confluiranno
sinteticamente in un giudizio espresso sotto forma di voto numerico, che sarà sottoposto alla
valutazione del Consiglio di classe.
4) finale:
per tale valutazione si prenderanno in considerazione tutti gli elementi disponibili a qualificare
l’atteggiamento complessivo di ogni singolo alunno in relazione al personale iter formativo e di
apprendimento. Saranno pertanto riproposti sia il criterio valutativo di cui al punto precedente,
allargato a tutti i fattori che concorrono a qualificare l’interesse per la disciplina, come pure, ove
occorrano, i risultati conseguiti all’interno degli eventuali corsi di recupero e tutte le altre
indicazioni emerse nel corso dell’attività didattica. Tutti gli elementi confluiranno sinteticamente in
un giudizio espresso sotto forma di voto numerico, che sarà sottoposto alla valutazione del
Consiglio di classe.
Si svolgerà inoltre un lavoro apposito sulla scrittura di testi a sfondo storico (relazioni, temi,
interviste etc.) che consentirà di proporre prove di verifica non consuete ma indicative delle qualità
raggiunte nel possesso degli strumenti propri della disciplina nella prospettiva dell’esame di stato.
Segue prospetto della griglia di valutazione delle prove aperte, declinata per conoscenze,
competenze e capacità, consegnata agli alunni ed utilizzata alla fine delle prove per la definizione
del voto):
VOTI CONOSCENZE
≤3
Assenza totale o
pressoché totale
di conoscenze
4
5
Conoscenze
approssimative,
parziali e
frammentarie
Conoscenza
superficiale,
lacunosa ed
incerta
COMPETENZE
Discorso
frammentario,
scorretto e non
comprensibile
Discorso
frammentario,
scorretto e non
comprensibile
Discorso
comprensibile, ma
spesso incerto e
scorretto
CAPACITA’
Mancanza di struttura
logica
Mancanza di struttura
logica
Esposizione mnemonica
degli argomenti
6
7
8
9
10
Conoscenza
accettabile delle
informazioni di
base
Discorso
comprensibile,
esposizione
elementare ma
corretta
Conoscenza sicura Discorso corretto,
delle informazioni anche con riferimenti
di base
al lessico specifico
Conoscenza
Discorso corretto,
approfondita delle strutturato con
informazioni
utilizzo del lessico
specifico
Conoscenza
Discorso corretto,
approfondita delle utilizzo
informazioni
generalizzato e
fluido del lessico
specifico
Conoscenza
Discorso corretto,
approfondita delle utilizzo
informazioni e
generalizzato e
ampliamento dei
fluido del lessico
contenuti
specifico
Struttura logica
corretta
Argomentazione corretta
e parziale
rielaborazione dei
contenuti
Argomentazione corretta,
rielaborazione dei
contenuti e collegamenti
intradisciplinari
Argomentazione corretta,
rielaborazione dei
contenuti, collegamenti
intra e
multidisciplinari
Argomentazione corretta,
rielaborazione critica
dei contenuti,
collegamenti intra e
multidisciplinari
Per quanto riguarda le prove scritte, che saranno concordate con i discenti nei tempi, nei contenuti e
nei modi, si provvederà a creare una griglia contingente e specifica, affinché risultino sempre chiari
e definiti i criteri della valutazione.
Il numero delle verifiche, come stabilito dal POF nel pentamestre sarà da due a tre e nel pentamestre
da tre a quattro.
Recupero:
Al principio di ogni modulo gli alunni che non siano in possesso dei prerequisiti necessari per il
successivo saranno favoriti nell’attività di recupero con la prima parte delle lezioni dedicate al
ripasso degli argomenti lacunosi ed eventualmente sosterranno delle prove che ne verifichino
l’avvenuta acquisizione. Nel caso di persistenti debiti formativi si richiederà, di concerto con le
possibilità economiche della scuola, l’attivazione corsi di recupero in orario extracurricolare al
quale gli alunni con carenza saranno invitati a partecipare.
Prospetto sintetico della progettazione modulare:
MODULO 0: Propedeutica filosofica
MODULO 1: La nascita della filosofia: i presocratici
MODULO 2: La sofistica, Socrate e Platone
MODULO 3: Aristotele e il Liceo
MODULO 4: Caratteri generali dello: Stoicismo, Scetticismo ed Epicureismo
MODULO 5: I concetti di Bene e Male in Plotino , Sant’Agostino e San Tommaso
MODULO 6: Misticismo e razionalismo nel pensiero del medioevo: la questione degli universali e
la reazione volontaristica da Duns Scoto a Occam.
MODULO 0: PROPEDEUTICA FILOSOFICA
PREREQUISITI:
Essendo il modulo zero di una disciplina della quale gli alunni non hanno esperienza non se ne
segnalano di significativi
OBIETTIVI:
 Comprendere, a larghe linee, il funzionamento del nostro cervello
 Presentare gli aspetti fondamentali della disciplina e i suoi vari indirizzi
UNITA’ DIDATTICHE:
 Come funziona il nostro cervello
 Che cos’è e come si studia la filosofia?
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
ottobre (2 h)
VERIFICHE:
Non sono previste in questo modulo
MEZZI:
 Brevi estratti da libri
 Manuale
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico
MODULO 1: LA NASCITA DELLA FILOSOFIA: I PRESOCRATICI
PREREQUISITI:
 Conoscere gli aspetti caratterizzanti il sapere mitologico
 Avere nozione della storia greca a partire dal VI secolo a.C.
OBIETTIVI:
 Spiegare la differenza tra Mito e Filosofia
 Dare idea delle diverse cause che spiegano la nascita della filosofia
 Spiegare il significato e il valore dell’archè per i primi pensatori
 Essere in grado di individuare le caratteristiche delle varie scuole e saperle mettere a
confronto
 Osservare e riflettere sul rapporto tra evoluzione del sapere e mondo politico nella Grecia
antica

Iniziare ad acquisire linguaggio filosofico e trovare i concetti chiave dei vari pensatori e
delle varie scuole
 Saper costruire mappe concettuali che comprendano le esperienze delle tre scuole ponendole
a confronto
UNITA’ DIDATTICHE:
 Differenza tra il sapere del mito e quello della filosofia
 La scuola di Mileto: l’archè di Talete, Anassimene e Anassimandro
 La scuola pitagorica: Pitagora e il valore del numero
 La scuola di Elea: Senofane, Parmenide e i paradossi di Zenone
 Il solitario di Efeso: Eraclito
 I Pluralisti e Democrito
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
ottobre – novembre (prima metà)
VERIFICHE:
 prova semistrutturata
MEZZI:
 Lettura dei frammenti delle opere dei Presocratici o di eventuali testimonianze
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Creazione del vocabolario filosofico personale
MODULO 2: LA SOFISTICA, SOCRATE e PLATONE
PREREQUISITI:
 Aver compreso l’apporto filosofico della scuola eleatica e di quella pitagorica nella
componente logico-razionale e nella definizione della verità unica.
 Essere in grado di spiegare la differenza tra il sapere aristocratico e quello democratico nelle
loro strutture fondamentali
 Conoscere chiaramente le voci del vocabolario filosofico segnalate dal docente
OBIETTIVI:
 Comprendere gli elementi che conducono alla nascita della filosofia morale
 Comprendere gli elementi che conducono alla nascita della sofistica
 Dare idea delle cause che spiegano il successo del sapere sofistico
 Essere in grado di individuare le differenze tra sapere sofistico e sapere tradizionale
 Saper disegnare un profilo di Socrate a partire dai dialoghi platonici
 Saper spiegare l’ignoranza e l’ironia socratica e il valore del termine maieutica.
 Saper individuare gli elementi di contrasto tra Socrate e i Sofisti e inserirli nel contesto
politico ateniese
 Differenziare Socrate e Platone

Spiegare il significato della produzione filosofica di Platone nelle varie metodologie
utilizzate dal filosofo
 Comprendere gli elementi di maggiore importanza della dottrina platonica(teoria delle idee,
la dialettica, filosofia, fisica e politica, la reminiscenza, il bene e l’amore) a partire dai testi
 Spiegare la nascita del termine utopia in relazione alla Repubblica
 Saper confrontare Platone con i filosofi presocratici
 Confrontare l’Accademia con le scuole precedenti
UNITA’ DIDATTICHE:
 La sofistica: Protagora e Gorgia: l’insegnabilità della virtù
 Socrate: conosci te stesso, sapere di non sapere, ironia e maieutica
 Platone: un nuovo concetto di scuola: l’Accademia.
 La poliedricità letteraria e il rapporto con il Mito
 La teoria delle idee, il Parmenicidio.
 La dialettica e la fisica.
 La reminiscenza, il bene e l’amore
 L’utopia di Platone: la Repubblica; e il suo sogno in frantumi: Le leggi
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
 letture interpretate di alcuni passi dei dialoghi platonici
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
dicembre- gennaio
VERIFICHE:
 colloquio (durante il modulo)
 prova semistrutturata (fine del modulo)
MEZZI:
 Lettura di alcuni passi dei dialoghi platonici
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico
MODULO 3: ARISTOTELE E IL LICEO
PREREQUISITI:
 Ricordare gli elementi che caratterizzano gli atomisti
 Conoscere la fisica platonica
 Conoscere la teoria delle idee di Platone
 Conoscere chiaramente le voci del vocabolario filosofico segnalate dal docente nel modulo
precedente così da poterle confrontare nell’utilizzo differente che se ne fa con autori diversi
(es. il termine dialettica)
OBIETTIVI:
 Comprendere che tipo di scuola è il Liceo e come si differenzia dalle esperienze passate
 Essere in grado di distinguere la produzione aristotelica da quella platonica
 Spiegare perché si parla di rovesciamento del platonismo (critica alla teoria delle idee)
 Conoscere le quattro cause
 Comprendere gli elementi fondamentali del sillogismo
 Utilizzare correttamente il concetto di sostanza e di categoria
 Comprendere gli elementi di maggiore importanza della dottrina fisica e della critica agli
atomisti
 Spiegare la forma del ragionamento deduttivo e di quello induttivo
 Spiegare i principi che dividono le Scienze
 Saper analizzare e discutere gli elementi caratterizzanti l’ambito dell’Etica
 Acquisire maggiore padronanza del vocabolario sulla base del multiplo significato di alcuni
termini
UNITA’ DIDATTICHE:
 Aristotele e il Liceo
 La critica alle idee di Platone e non solo
 La classificazione delle scienze
 La fisica
 La metafisica
 La logica
 L’etica, la politica, la retorica e la poetica
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
Febbraio
VERIFICHE:
 colloquio (durante il modulo)
 prova semistrutturata (fine del modulo)
MEZZI:
 Lettura di alcuni passi dei testi aristotelici
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico
MODULO 4:
CARATTERI GENERALI
SCETTICISMO E DELL’EPICUREISMO
PREREQUISITI:
 Ricordare il valore del Liceo
 Conoscere l’etica aristotelica
DELLO
STOICISMO
DELLO


Ricordare la visione del saggio e del sapiente platonico
Conoscere chiaramente le voci del vocabolario filosofico segnalate dal docente nel moduli
precedenti
 Conoscere l’atomismo democriteo e il concetto di Materialismo
OBIETTIVI:
 Conoscere gli elementi caratterizzanti le tre diverse scuole
 Saperle confrontare tra loro e con quelle del passato
 Comprendere le nuove necessità filosofiche delle scuole ateniesi tese alla Morale più che
alla Scienza
 Saper dare una definizione esaustiva e usare correttamente i termini: epochè, schepsis,
apatia, atarassia, aponia e pronoia.
 Comprendere e saper discutere la visione della morte epicurea
 Comprendere e saper discutere la visione del dovere stoico
 Interrogarsi sul valore attribuito al sapere proprio delle scuole ateniesi del IV e III secolo a.C
 Inserire nuovi termini nel vocabolario filosofico distinguendone la nascita del significato e
la loro attualità
 Confrontare le teorie morali delle tre scuole con l’attualità
UNITA’ DIDATTICHE:
 Lo scetticismo
 L’epicureismo
 Lo stoicismo
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
Marzo (prima settimana)
VERIFICHE:
 prova semistrutturata (fine del modulo)
MEZZI:
 Lettura integrale della lettera a Meneceo
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico
MODULO 5: I CONCETTI DI BENE E MALE IN PLOTINO, SANT’AGOSTINO e
SAN TOMMASO
PREREQUISITI:
 Conoscere gli aspetti fondanti del Platonismo
 Conoscere il concetto di Anima del Mondo di Platone
 Saper distinguere tra le concezioni di Bene e Male nelle scuole ateniesi del III secolo a.C.
 Conoscere chiaramente le voci del vocabolario filosofico segnalate dal docente nel moduli
precedenti
OBIETTIVI:

Essere in grado di esprimere in sintesi i caratteri del Neoplatonismo e della Patristica e della
Scolastica
 Saper confrontare in modo costruttivo il Neoplatonismo, la Patristica e la Scolastica
 Comprendere le concezioni di Bene e Male a partire dai testi degli autori
 Saper dare una definizione esaustiva e usare correttamente i termini: intelletto, teologia
negativa in Plotino e Male, Grazia e Predestinazione in Sant’Agostino fede, ragione in San
Tommaso
 Comprendere e saper discutere il binomio concettuale ragione-fede in Sant’Agostino e San
Tommaso
 Ragionare sulla base dell’esperienza acquisita durante il curricolo, sulle concezioni di Bene
e Male provando a confrontarsi con l’attualità
UNITA’ DIDATTICHE:
 Caratteri del Neoplatonismo
 Bene e Male, Essere e Non Essere in Plotino
 Il concetto di Teologia negativa e di Uno
 Caratteri della Patristica
 Il problema del rapporto ragione-fede in Sant’Agostino
 Il problema del Male della Grazia e della Predestinazione
 Ragione e fede in Tommaso
 Dio e il mondo: la metafisica e le prove dell’esistenza di dio
 Etica e politica
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
marzo – aprile
VERIFICHE:
 colloquio o prova semistrutturata (fine del modulo)
MEZZI:
 Lettura di alcuni passi del De Civitate Dei e delle Enneadi
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico
MODULO 6:
MISTICISMO E RAZIONALISMO NEL PENSIERO DEL
MEDIOEVO: LA QUESTIONE DEGLI UNIVERSALI e LA REAZIONE
VOLONTARISTICA DA DUNS SCOTO A OCCAM.
PREREQUISITI:
 Conoscere gli aspetti fondanti del Platonismo
 Conoscere gli aspetti caratterizzanti l’aristotelismo
 Conoscere gli elementi caratterizzanti la filosofia di San Tommaso
 Saper tratteggiare gli elementi principali che caratterizzano il medioevo sul piano storico
OBIETTIVI:
 Essere in grado di esprimere in sintesi gli elementi caratterizzanti il medioevo filosofico
 Saper confrontare in modo costruttivo il pensiero medievale con i suoi modelli
 Saper dare una definizione esaustiva e usare correttamente il termine: rasoio di Occam
 Comprendere nei termini essenziali la questione sugli universali
 Ragionare costruttivamente sul valore apportato dalle filosofie di Duns Scoto e Occam nel
panorama filosofico
UNITA’ DIDATTICHE:
 Misticismo e razionalismo nel medioevo
 La disputa sugli universali
 La filosofia di Duns Scoto
 L’Occamismo
METODOLOGIE:
 lezione frontale
 lezione partecipata
 problem solving
 brain storming
 mappa concettuale
 dispense su file
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
maggio - giugno
VERIFICHE:
 colloquio o prova semistrutturata (fine del modulo)
MEZZI:
 Letture a tema
 Manuale
 Ricerche su Internet
 Riviste specifiche
 Vocabolario filosofico