10 Giorni Suonati

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10 Giorni Suonati
Live concert
10 Giorni
Suonati
Le premesse c’erano, e lasciavano
presagire un pieno successo per questa
produzione della Barley Arts che ha
avuto luogo nello splendido cortile del
Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano
dal 12 al 22 luglio.
L’
intuizione di Claudio
Trotta, manager di Bar‑
ley Arts, di delocalizzare
un evento musicale di
grandi proporzioni al di fuori del‑
la città e dell’hinterland di Milano,
trovava nella città di Vigevano una
location ideale: a solo mezz’ora di
strada dal capoluogo meneghino,
situata in un contesto naturale di
rara bellezza e con un centro sto‑
rico impreziosito dalla magnifica
piazza rinascimentale e dal castel‑
lo recentemente restaurato.
Bella anche l’idea di affiancare ai
concerti iniziative parallele dedi‑
cate all’enogastronomia ed una
serie di “Aperitivi con l’Autore”
per conoscere i protagonisti della
letteratura musicale. Una serie di
ingredienti accattivanti, un modo
di accompagnare le esibizioni de‑
gli artisti in cartellone innovativo.
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di
Beppe Fontana
Realizzare tutto ciò non è stato facile. Sin dall’inizio si sono
riscontrati infatti alcuni problemi, tra l’altro brillantemente
superati dall’organizzazione; alcune vicissitudini hanno fat‑
to sì che il debutto della manifestazione avvenisse con un
giorno di ritardo, poiché seri problemi nel trasferimento da
oltreoceano dei primi due ospiti hanno costretto gli orga‑
nizzatori ad iniziare il 13 luglio anziché il 12, come da mani‑
festo, proponendo così un “double billing” che presentava
due “pezzi da novanta” del calibro di Gil Scott‑Heron ed Al
Jarreau.
Al primo toccava l’opening act ed è stata subito atmosfera e
grande emozione. Il vecchio guerriero, sofferente in quanto
recentemente dimesso da una clinica, ha immediatamen‑
te catalizzato l’attenzione del pubblico con il suo “spoken
word”, la poesia recitata su temi musicali; ancora una volta
le sue sono state liriche infuocate, supportate da una band
eccellente: le song dei suoi anni caldi rimangono nella storia
del blues, della musica afroamericana e soprattutto della po‑
esia, perché Gil Scott‑Heron è fondamentalmente un poeta
prestato al blues. La versione offerta al pubblico vigevanese
di Pieces of a Man è stata da brividi, un momento altissimo
di poesia in un arrangiamento musicale pressoché perfetto.
Anche Al Jarreau non ha deluso né si è risparmiato, volteg‑
giando con la sua incredibile voce tra i tanti album che ne
hanno determinato il suo successo planetario e che gli han‑
no consentito di vincere ben tre Grammy Award in tre diver‑
se categorie musicali. Il pubblico lo acclama e nel backstage,
dopo il concerto, il vecchio leone, malfermo sulle gambe, si è
concesso al pubblico firmando autografi e facendosi baciare.
La sera successiva, mercoledì 14, è stato il turno di Julian
Casablancas, preceduto sul palco allestito nel Castello dal
Goldheart Assembly e da Girls, due buone formazioni, musi‑
calmente non inferiori alla band di Casablancas, anzi...
Dopo i primi due giorni di festival, ecco arrivare sullo stage
del Castello la performance forse più attesa, la band che
con pieno merito andava considerata come autentica “he‑
adliner”, le barbe più famose del rock... dal 2004 nel Rock
and Roll Hall of Fame. Dal Texas... ZZ Top! Sbarcati sul palco
di “10 Giorni Suonati” con grande soddisfazione di tutti gli
amanti di quella musica che ricorda lunghe cavalcate su un
cavallo d’acciaio, un “ironhorse” chiamato Harley-Davidson,
dei paesaggi del Texas e di tutte quelle icone statunitensi
che in lunghi anni hanno ispirato questi tre musicisti e che
essi hanno saputo tradurre in canzoni e ballad.
Tra finte barbe in prima fila, “chiodi” di cuoio da motobiker
e beer cans, hanno offerto uno show memorabile, senza ri‑
sparmiarsi ed offrendo ai loro fan tutti gli ingredienti che
aspettavano e per i quali sono amati. Suono e luci perfetti,
con un enorme videowall alle loro spalle che proiettava il
“best” dei loro videoclip.
Prima di loro, sullo stage, un’altra
icona americana, la horn section
che ha collezionato, in quaranta
anni di carriera, le più prestigiose
collaborazioni, i Tower of Power
che hanno dato prova di tutta la
loro leggendaria verve, esaltando
il pubblico con il loro funky groo‑
ve, suonando con l’entusiasmo
e la freschezza di una boy band.
Sabato 17 luglio il festival ha ospi‑
tato anche una serata dedicata
all’esibizione di gruppi locali che
si sono contesi il Premio “Una
Band per il Castello”, istituito dal‑
la Barley Arts in collaborazione
con Auser Giovani Vigevano.
Attesi da due distinte e diversissi‑
me tipologie di pubblico, si sono
quindi affacciati sullo stage di
“10 Giorni Suonati” due rappre‑
sentanti autorevoli della scena
musicale contemporanea italia‑
na: Roberto Vecchioni e J‑Ax.
Vecchioni ha proposto dal vivo i
brani tratti dal suo recente lavoro
discografico, In Cantus, in quello
che lui stesso definisce una sorta
di “Inno a Dio” (completato dal
libro Scacco a Dio, presentato nel
pomeriggio), mentre J‑Ax ha esal‑
tato i suoi tanti giovanissimi fan
che hanno accompagnato l’esibi‑
zione con cori creando un’atmo‑
sfera quasi da stadio.
Si sono comunque purtroppo ri‑
scontrate due defezioni: la prima,
già annunciata ancor prima del
debutto della manifestazione, de‑
gli Scissor Sisters, peraltro attesis‑
simi, che hanno cancellato tutte le
date del loro tour; la seconda, a
sorpresa, di Rickie Lee Jones che,
la notte prima dello show, ha ac‑
cusato un malore. Nulla di grave,
per fortuna, solo un grande ram‑
www.soundlite.it
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Live concert
Scheda Tecnica
1
Materiale Audio
Main
2
2 XLC GRID
2 Verlinde 1 t hoist
24 Electro-Voice XLC127DVX with EV P2000 /P3000 amps
16 Electro-Voice X-Line XSUB with EV TG5 amps
Fills
8 Electro-Voice QRX 112/75 with QSC PL series amps and BSS processing
Driver rack
1 BSS Soundweb 3088 matrix system
2 Electro-Voice DX46 FIR drive system processor
1 Klark Teknik DN370
1 Teac CD-RW
1 Emo racklight
1 Acer Centrino Duo control PC
1 LG Touchscreen Monitor
1 Motu 828 mkII
1 Motion Computing M1400 tablet PC
Sia Smaart Live software system
PC rack
3
4
1: Alessandro Arturi, fonico FoH
di J-AX.
2: Billy Bigliardi, lighting designer
e responsabile luci per il festival.
3: Stefano Fioretti, responsabile
audio del festival.
L’aspetto tecnico
4: Gino Lazzaroni, direttore della
produzione.
Personale
Produzione
Barley Arts
Produttore esecutivo Claudio Trotta
Ufficio Stampa e
pubbliche relazioni
Elena Pantera
Direttore di produzione Virginio (Gino) Lazzaroni
Responsabile audio /
resident sound engineer Stefano Fioretti
Lighting designer
Billy Bigliardi
Monitor engineer
Albert Sciesa
Stage manager
Dario “Asmara” De Vido
Backliner/
Tecnici audio
Simone “Manetta”
Mandreoli
Matteo Maternini
Laura Becchio
Resp. luci
Billy Bigliardi
Tecnici luci
Oscar Kovacs
Gaetano Rando
Luca Sebastiani
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marico per una cattiva sorte che ha impedito all’artista sta‑
tunitense di deliziare i molti ammiratori che si erano già
assicurati il biglietto in prevendita.
Martedì 20 luglio tre ottimi artisti hanno positivamente
intrattenuto il pubblico presente al Castello: Badly Drawn
Boy, Brendan Perry, e gli Archive, forse la più bella sorpresa
dell’intero festival. Poco conosciuti in Italia, hanno dimo‑
strato tutto il loro valore presentando un line up d’eccezio‑
ne e composizioni decisamente accattivanti.
La manifestazione si è quindi conclusa giovedì 22 luglio, con
la doppia esibizione di Harper Simon e Kris Kristofferson.
Il giudizio finale su “10 Giorni Suonati” non può che esse‑
re positivo: la qualità della musica, dell’offerta complessiva
(compresa l’ottima ristorazione), della gestione tecnico-lo‑
gistica degli impianti audio-luci, della produzione nel suo
complesso, promuove in pieno la Barley Arts e l’amministra‑
zione cittadina per averci creduto.
Il pubblico, seppur non numerosissimo in alcune serate, ha
mostrato di gradire la selezione degli artisti presentati nel
programma.
Lo stesso Roberto Vecchioni, nella conferenza stampa di
presentazione, ha definito la rassegna come la migliore del‑
la stagione estiva in Italia, 10 giorni senza “fuffa”, per usare
le precise parole del professore della musica italiana.
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Questa manifestazione ha visto impegnato uno staff di as‑
soluta affidabilità; il palcoscenico, l’impianto audio ed il
disegno luci sono stati brillantemente gestiti da noti pro‑
fessionisti, coordinati dal direttore di produzione Gino
Lazzaroni. La scelta dei materiali è spettata ai rispettivi re‑
sponsabili audio e luci, Stefano Fioretti e Billy Bigliardi. Con
Stefano Fioretti, fonico FoH che ha utilizzato materiale for‑
nito da ForSound Service, hanno collaborato Albert Sciesa,
fonico di palco, Dario “Asmara” De Vido, stage manager,
e Simone “Manetta” Mandreoli, Matteo Maternini, Laura
Becchio in veste di backliner. Con il lighting designer Billy
Bigliardi hanno collaborato Oscar Kovacs, che ha fatto fun‑
zione anche di datore luci in sostituzione di Billy, ed i tecnici
luce Massimo Nuzziello, Francesco Volpato, Gaetano Rando
e Luca Sebastiani.
Al seguito delle varie band, si sono alternati alle console
Alessandro Arturi, fonico FoH per J‑Ax, e con lui Andrea
Arlotti, datore luci; Luciano Serena fonico FoH per Roberto
Vecchioni; Jamie Rephann, fonico FoH per ZZ Top insieme
al datore luci Christopher Stuby. Una chiacchierata amiche‑
Trasporto
2 80 m 12 ch multicore to stage
1 80 m 48 ch multicore from stage
Klark Teknik 48 ch splitter box
F.o.H. console
vole con Stefano Fioretti e con Gino Lazzaroni ha sottoli‑
neato la fluidità di tutte le operazioni svolte prima in fase
di allestimento, quindi durante lo svolgimento della mani‑
festazione.
Anche il giudizio complessivo dei tecnici a seguito delle
band di origine britannica o statunitense ha rimarcato l’ot‑
tima versatilità dei sistemi, ed in particolare tutti si sono
complimentati con l’organizzazione, con la produzione
e con i tecnici residenti per l’alta professionalità e per la
rapidità con cui si è adattato il
sistema audio/luci alle esigenze
dei singoli artisti.
La scelta dell’impianto ElectroVoice si è quindi rivelata vincen‑
te, sia per la duttilità di questo
sistema sia per la buona cono‑
scenza che ne hanno i profes‑
sionisti americani. Il materiale
scelto per il PA (12 ele‑
menti XLC127D‑
VX per lato,
pilotati da amplificatori EV P2000/
P3000, 16 X‑Line XSUB pilotati da
amplificatori EV TG5, e otto frontfill QRX 112/75 con ampli QSC PL
series e processori BSS) ha davvero
soddisfatto tutte le varie esigenze
e la location risultava in tutte la
serate – e con diverse tipologie di
musica – perfettamente sonoriz‑
zata fino agli ultimi posti. Giudi‑
zi entusiastici anche dai fonici di
Al Jarreau e Gil Scott‑Heron, che
hanno, al pari dei colleghi degli
ZZ Top, usato solo ed esclusiva‑
mente il loro backline e le loro
console (DiGiCo SD8). L’altro cam‑
bio di mixer è stato effettuato da
Alessandro Arturi, fonico di J‑Ax,
che ha lavorato su una DiGiCo
D5 Live di proprietà della Sonique
Audio e Luci. Tutti gli altri fonici
al seguito delle band in cartello‑
ne hanno operato sulle console
residenti Yamaha PM 5D RH sia in
sala che sul palco.
Per ciò che concerne la parte illu‑
minotecnica, la collaborazione si è
rivelata ancora una volta eccellen‑
te. Il disegno proposto da Billy Bi‑
gliardi è stato molto apprezzato;
tutti i datori luci hanno operato
sfruttando la “resident console”,
vale a dire la Avolites Diamond III,
fatta eccezione per l’operatore
degli ZZ Top che ha preferito av‑
valersi di una console GrandMA 2
light, facente parte del materiale
al seguito del gruppo americano e
fornita dalla Bandit Lites.
1 Yamaha PM5D‑RH
1 Talk Box System
Monitor console
1 Yamaha PM5D‑RH
1 Talk Box System
Wedges
14 Electro-Voice XW12 biamp floor wedges
3 Amp rack biamp 4 ch QSC PL amps K-T DN9848 processing
2 Dynacord Cobra sub(drumfill sub)
4 Custom audio Clair S4 (sidefill triamp)
2 Amp rack triamp QSC PL series BSS processing
4 IEM Sennheiser ew 300 G2
Microphones
4 Shure UR series con SM58
Shure SM58, SM57, SM98, Beta 58a, Beta 57,
Beta 57a , Beta 91, Beta 52, Beta 98
Sennheiser MD 421, MD 409, BF 504
AKG C 451, CK1, CK5, D 112, C 747,
C 3000,C 414
EV ND 408, RE 20, RE 200
DI boxes
BSS, Klark Teknik, Emo, custom passive
Materiale Luci
Trusses
Litec QD40 as lightplot
Litec QX30 as lightplot
Hoists
20 1 t hoist
3 500 kg hoist
Lights
20 Robe ColorSpot 700E AT
12 Robe ColorWash 700E AT
10 Clay Paky Alpha Wash Halo 1000
16 Clay Paky Alpha Beam 300
12 Martin Atomic
1 custom strobo truss system
10 Blinder 4 cell
12 Bar of 4 x PAR64 250 W ACL
8 Bar of 6 x PAR64 1000 W VNS
19 LED cage 6 x LEDTUBE Coemar
2 24 ch x 2,5 kW Dimmer rack DMX
2 MDG Atmosphere Smoke machine
Light console
1 Avolites Diamond III
www.soundlite.it
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