PIANO FORMATIVO cod____ 1

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PIANO FORMATIVO cod____ 1
ALLEGATO B
PIANO FORMATIVO cod____ 1
Linea 1 e 4
SVILUPPO TERRITORIALE
MEZZOGIORNO
TITOLO Piano
Formativo Campano per i settori dell’acconciatura e dell’estetica
REGIONE Campania
Di seguito si fornisce uno schema con le indicazioni di massima dei principali contenuti e caratteristiche cui le Parti Sociali possono attenersi nella predisposizione del Piano Formativo.
Il Piano Formativo sarà allegato al/i Progetto/i di Formazione presentati nell’ambito dello stesso Piano
CARATTERISTICHE DEL PIANO FORMATIVO
Ambito di
riferimento e
tipologia
dell’intervento
formativo
Settore/i
produttivo/i
Territorio/i
Priorità
Orientamenti
Obiettivi specifici
1
Aziendale
Interaziendale
Territoriale
Settoriale
Intersettoriale
Individuale
Tutte le imprese operanti nel settore “Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici” (codice ATECO 96.02 e
subattività).
Intero territorio regionale
Sempre più si avverte il bisogno non solo della conservazione della salute e della bellezza del corpo ma anche
della sua valorizzazione. Prendersi cura del proprio corpo è il modo più semplice e immediato per dimostrarsi di
volersi bene. E’ importante, dunque, individuare le strategie e gli strumenti adeguati per preservare e migliorare il
proprio corpo anche per acquisire maggiore sicurezza di sé, piacersi di più, imparare a pensare in modo positivo.
Da compilarsi a cura di FONDARTIGIANATO
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Non a caso i dati diffusi da UNIPRO, l’associazione italiana delle imprese cosmetiche, attesta che nonostante il
periodo di crisi, la tenuta dei consumi cosmetici nel 2010, confermata anche da recenti elaborazioni effettuate dalla
Confcommercio, dimostra come il cosmetico sia entrato da tempo nel vissuto quotidiano e nelle abitudini degli
italiani. Incoraggianti anche i dati relativi al settore dell’acconciatura e delle SPA.
Partendo da questo presupposto la formazione di una figura professionale che abbia le competenze e le capacità
per l’individuazione di soluzioni e la realizzazione di trattamenti riguardanti la persona nel suo complesso, è
fondamentale. Soggetti ben qualificati che sappiano, innanzitutto, rapportarsi all’utenza per comprenderne le
esigenze e, poi, applicare le tecniche più idonee per soddisfarne i bisogni psico-fisici. E’ anche vero che le
esigenze risultano essere molto diversificate e soggettive. Da qui la necessità di formare figure professionali
generaliste in grado non solo di calibrare i diversi interventi con competenza e professionalità, ma anche in grado
di dare risposte complete all’utenza: dall’acconciatura dei capelli alla cura della pelle, fino all’estetica nelle sue
diverse forme, in un concetto ampio e armonioso di benessere e bellezza della persona. Per soddisfare tale
aspettativa, certo non da poco, e' indispensabile, oltre alla competenza del professionista e l’efficacia dei prodotti e
delle macchine utilizzate, anche una cura nello stile relazionale, nell’atmosfera e nell’ambiente, fattori
indispensabili alla creazione di un’esperienza che ha nella soluzione “su misura” un elemento centrale, ma non
unico.
Obiettivo del Piano è, quindi, aggiornare ed innovare i diversi lavoratori attraverso nuovi processi formativi
rispondenti ad una figura professionale più moderna.
Tale percorso mira a formare persone che siano, alla fine del percorso formativo, in grado di:
• Interpretare una comunicazione orale e scritta in termini corretti e funzionali agli obiettivi della
comunicazione;
• Assumere comportamenti funzionali ed adeguati alle relazioni sociali previste dalla professione;
• Conoscere le norme di sicurezza sui prodotti chimici per il corpo;
• Riconoscere e saper utilizzare i prodotti e le attrezzature in dotazione;
• Effettuare trattamenti specifici e mirati.
Il lavoratore che si intende formare è dunque un “professionista della bellezza” in grado di coniugare intuito,
capacità manuali e creative, solide conoscenze professionali e buona comunicativa.
La dote migliore di una tale figura professionale sta proprio nella capacità di integrare queste competenze per
comprendere il gusto e i fabbisogni del cliente per proporre e realizzare i trattamenti più rispondenti alle esigenze
della persona.
Un buon operatore di questo settore è quindi una persona che si aggiorna continuamente per conoscere
l’evoluzione del gusto e della moda e per affinare le sue conoscenze in materia di prodotti e tecniche.
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Finalità
Validità e
durata Piano
Eventuale
Interazione/Integ
razione con altri
interventi di
formazione ed
altre fonti di
finanziamento
Risorse
necessarie
per gli
interventi
previsti
Competitività di Sistema
Innovazioni
Sviluppo Locale
Competitività di impresa
Qualità prodotto/processo
a valere sull’insieme delle scadenze dell’Invito: 1-2011
ACCORDI DI PROGRAMMA E/O PROGRAMMAZIONE INTEGRATA TRA PARTI SOCIALI E ISTITUZIONI OVVERO SOGGETTI PUBBLICI E/O PRIVATI
REGIONALI E/O PROVINCIALI: (Descrivere brevemente le caratteristiche della integrazione degli interventi)
(specificando eventuali fonti di finanziamento diverse dal Fondo) Euro ………………………………
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Descrizione contesto e sua evoluzione
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Sociale
Economico
Produttivo
Negli ultimi decenni si è registrato una notevole crescita di tutte le tematiche attinenti il “benessere” dei consumatori
in linea con un consistente incremento del tenore di vita, l’allungamento delle aspettative di vita, in parallelo con una
maggiore propensione alle spese per la casa, lo svago, il tempo libero, la cura della persona. La maggiore
attenzione alle condizioni di benessere ha generato, di conseguenza, una notevole crescita di tutta l’area dei servizi
alla persona erogati soprattutto dalle imprese di acconciatura ed estetica. Ciò ha creato, da un lato, ampi spazi
d’inserimento per nuovi imprenditori e, dall’altro, ha imposto l’esigenza di un maggiore aggiornamento tecnicoprofessionale degli stessi imprenditori attivi nonché dei propri dipendenti per rimanere in grado di affrontare, ancora
con successo, le nuove esigenze del mercato, caratterizzato da una evidente globalizzazione economica e culturale
e da una liberalizzazione nelle modalità di esercizio delle attività. In tempi nei quali la disoccupazione e la perdita di
posti di lavoro appaiono temi drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica, sembrano esserci situazioni in
cui il problema per alcune tipologie di imprese è rappresentato dalla difficoltà di migliorare le figure professionali
specifiche, siano esse “high skill” oppure “low skill” di cui si dispone. Un’indagine condotta da Unioncamere con il
supporto del Ministero del Lavoro mostra infatti alcuni dati di estremo interesse in termini di occupazione nel settore,
ad esempio, degli acconciatori. In particolare, detto settore è tra quelli in cui la difficoltà di migliorare le competenze
e le conoscenze dei diversi operatori appare estremamente concreta. Infatti tra le 30 figure “low skill” indicate nel
rapporto, per le quali il “reperimento” appare più difficile per le imprese, gli aiuto parrucchiere si collocano a 3° posto,
i parrucchieri al 5°, le sciampiste al 15° e le estetiste al 20°. Anche la nuova Legge di settore (174/2005), estende la
sfera operativa dell’acconciatore sia nel campo della erogazione servizi che in quello della rivendita dei prodotti
collegati alla attività principale. Il settore degli Acconciatori – secondo un' indagine del Centro Studi di Casartigiani
Napoli - non registra flessioni a Napoli e Campania, resta una delle categorie Artigianali più floride e vivaci, capace
di creare economia ed occupazione nonostante l’eccessiva pressione fiscale e gli impegni dettati dalla burocrazia.
Una categoria che avverte l’esigenza di costanti aggiornamenti tecnico-professionali, capace e sensibile di
aggiornarsi e stare al passo con i tempi.
Nelle tabelle di seguito esposte, si riportano i dati relativi alla presenza nel Mezzogiorno d’Italia e, laddove
disponibili, in Campania, di Istituti di bellezza e di Saloni di acconciatura, a testimonianza della buona presenza di
unità operative in questo specifico segmento della filiera dei servizi alla persona.
Stabilimenti produttivi in Campania per tipo e incidenza sul totale Paese e Mezzogiorno nel 2008
Istituti di bellezza Istituti di bellezza Istituti di bellezza
di piccole
di grandi
di medie
Regioni
dimensioni
dimensioni
dimensioni
Totale
Campania
250
45
223
518
ITALIA
3.600
660
3.174
7.434
Nord
1.893
347
1.669
3.909
Centro
821
151
724
1.696
Mezzogiorno
885
162
780
1.827
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% Campania/Ita
%
Campania/Mezz
Fonte: Agenzia delle Entrate
6%
28,35%
Numerosità Saloni di acconciatura italiani per aree Nielsen e variazioni 2009/2007
Anno 2007
Anno 2009
Variazione
Area
N.ro Unità
Quota % N.ro unità
Quota%
Numerica
ITALIA
64.430
100 %
59.903
100%
- 2.527
Nord
17.506
56,97 %
34.179
57,06%
- 2.527
Centro
13.750
21,34 %
12.896
21,53 %
- 8.54
Mezzogiorno
13.974
21,69 %
12.828
21,41 %
- 1.146
Fonte: Agenzia delle Entrate “Studi di settore”
-
%
7,0 %
6,8 %
6,2 %
8,2 %
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Mercato
I parrucchieri e gli estetisti forniscono servizi di cura estetica e cosmetica della persona, massaggiano, trattano il
cuoio capelluto e applicano parrucche, tagliano, spuntano, lavano e danno forma a capelli e barbe; applicano trucco,
eliminano peli superflui, forniscono servizi di manicure e di pedicure, eseguono trattamenti e massaggi cosmetici sul
corpo per migliorarne l’aspetto estetico. Le figure professionali incluse in questa categoria sono tipicamente richieste
nelle piccole e medie imprese, generalmente nel settore dei servizi dei centri estetici e di benessere fisico. La
piccola impresa è rappresentata dal datore di lavoro nella quasi totalità dei casi, coadiuvato da una o due persone
spesso apprendisti. La quota residua proviene da catene di centri estetici specializzati, spesso gestiti in franchising ,
soprattutto all’interno dei grandi centri commerciali che anche sul nostro territorio regionale sono in grande aumento.
La figura professionale che si intende formare con questo Piano risponde alla domanda di una tipologia di profilo
ricercata nel mondo del lavoro e in continua crescita, come conferma l'ultima indagine campionaria (trimestre di
riferimento: gennaio - marzo 2011), realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro, sulla domanda di lavoro
espressa dalle imprese con meno di 250 dipendenti dell’industria e dei servizi. Secondo la ricerca, il mercato
richiede una serie di profili tra cui parrucchieri ed estetisti. Questo rivela non solo la forte domanda da parte del
mercato del lavoro di questo tipo di professionalità ma anche, in molti casi, la difficoltà di reperire personale
qualificato. I profili più appetibili per l'attuale mercato del lavoro, infatti, richiedono sempre più una solida
preparazione di base, serietà di approccio, elevati standard professionali con i quali sostituire ed annullare
l'approssimazione che fino ad alcuni anni fa dominava alcuni settori.
Negli ultimi tempi il territorio circostante ha recepito la necessità-opportunità di avviare situazioni lavorative
autonome, non più legate, come una volta, al posto fisso. Numerose sono le richieste di una formazione più mirata
e professionalizzante al fine di spendere adeguatamente le conoscenze e le competenze acquisite direttamente nel
mondo del lavoro. D’altra parte il territorio, da un lato, è carente di tale figura professionale e, dall’altro, abbonda di
persone disoccupate, anche con un elevato grado di scolarità, aventi esigenza di riqualificare il proprio curriculum
formativo.
Al tempo stesso, la figura dell’operatore di strutture che erogano servizi alla persona trova sempre più la sua
spendibilità nelle crescenti richieste da parte di una utenza (di diversa età e genere) che vuole sentirsi al passo con
le mode, con i costumi e con la cura dell’immagine. Il presente Piano, sulla base di un’attenta analisi dei bisogni
socio-ambientali, offre una valida opportunità a quanti vogliono trovare in esso un valido punto di partenza o di
riqualificazione.
Per quanto riguarda la formazione successiva a quella di base, indagini e studi di mercato prevedono che per circa il
44% di lavoratori con una qualifica non risulta necessaria altra formazione specialistica, ma corsi brevi di
aggiornamento specie sulle nuove tendenze. Per il rimanente 56% oltre la formazione, che avviene all’interno
dell’azienda con il metodo dell’affiancamento, è oltremodo utile la frequenza di ulteriori corsi di specializzazione.
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Descrizione processi e loro evoluzione
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Lavorativi
Le professionalità rientranti nel settore dell’acconciatura e dell’estetica, sono spesso legate a basse qualifiche
professionali, a volte posseggono titoli di specializzazione come la figura dell’estetista o dell’acconciatore (ricoperta
di solito dal titolare), e talvolta, l’organizzazione del lavoro, si assiste l’affidamento di compiti specifici in relazione al
servizio erogato, come l’addetto allo shampoo, alla prima asciugatura, alla manicure, ecc. . Un dato da rilevare è il
peso molto accentuato della componente giovanile nella compagine dell’offerta: ai giovani con meno di 25 anni sono
destinati i tre quarti delle assunzioni programmate, con una punta del 90% per la professione di shampista; inoltre si
riscontra anche un certo peso delle assunzioni di personale senza esperienze lavorative, cui è rivolto il 30% delle
assunzioni su scala nazionale. La mancanza di barriere all’entrata nel mercato del lavoro ha di per sé un altro volto
della medaglia, da un lato la facilità di reperire personale sul mercato si scontra con la difficoltà di reperire personale
qualificato.
Un’ulteriore conseguenza della tipologia della professione di riferimento, svolta tradizionalmente nell’ambito di
imprese di piccole e piccolissime dimensioni (in media di circa 3-4 addetti con pochi casi con una presenza di 10
addetti), a volte costituite dal solo titolare con uno o due apprendisti. Nei centri estetici specializzati, spesso gestiti in
franchising , soprattutto all’interno dei grandi centri commerciali, vi è una presenza più variegata del personale,
massaggiatrici, onicotecnici, visagiste.
Indifferentemente nei due settori il personale deve avere competenze specifiche quali le caratteristiche chimicofisiche ed il corretto impiego dei prodotti utilizzati, nonché le norme igieniche e di sicurezza da rispettare per
l’esercizio della propria attività. Dal punto di vista delle competenze personali, queste figure devono avere abilità
manuali e colpo d’occhio, senso delle proporzioni, estro, fantasia e gusto estetico, facilità nello stabilire il contatto
con la clientela, discrezione e apertura al dialogo, grande educazione e cortesia. Devono, inoltre, saper creare nel
loro ambiente di lavoro un’atmosfera molto accogliente, tranquilla e rilassata, che induca il cliente e ritornare. Infine
completano il profilo la conoscenza della lingua inglese, presupposto necessario per consultare riviste internazionali
di settore. Ciò che sempre maggiormente viene richiesto al personale che opera in tale settore è una conoscenza
ampia sui diversi stili in modo che egli possa fungere da personal looker, l’acquisizione di tali competenze potrà
essere realizzata attraverso nuovi percorsi di formazione continua, che consolidino le conoscenza acquisite nel
lavoro e che facilitino lo sviluppo della creatività e delle competenze relazionali.
Organizzativi
Le imprese che operano nel settore dei servizi alla persona sono generalmente di piccole dimensioni. Nello specifico
per quanto riguarda gli acconciatori oltre il 70% degli acconciatori impiega 1 o 2 addetti, percentuale che varia da
regione a regione: quelle con una maggiore densità sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, alle quali si
aggiungono Piemonte e Toscana. Il numero totale degli addetti, che in questi ultimi anni ha superato di gran lunga le
29.000 unità, tende ancora a crescere, pur calando la presenza dei centri con oltre 10 addetti.
Rispetto alla grandezza dei centri, circa l’89% è localizzato in non più di 60 mq., dato che conferma ancora una volta
lo sviluppo di attività di piccole e medie dimensioni. (Censimento MMAS Saloni di acconciatori)
Per quanto riguarda i centri di estetica anche qui oltre il 50% degli istituti impiega 2 o 3 addetti, percentuale che
varia da regione a regione. Il numero totale degli addetti, che in questi ultimi anni ha superato di gran lunga le
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21.000 unità, tende ancora a crescere, pur calando la presenza dei centri con oltre 10 addetti. Rispetto alle
dimensioni dei centri, circa l’84% è localizzato in non più di 100 mq., dato che conferma ancora una volta lo sviluppo
di attività di piccole e medie dimensioni.
E’ pure importante rilevare che esistono anche realtà di grande dimensioni. Basti pensare alle strutture di bellezza o
anche ai saloni gestiti in franchising e di grandi dimensioni; molto in sviluppo anche in correlazione al moltiplicarsi
dei centri commerciali.
Innovazione
Le figure professionali di cui al presente Piano necessitano continuamente di formazione e aggiornamenti sulle
tendenze della moda, su nuovi prodotti offerti dal mercato, sulle nuove esigenze della clientela, sulle varie tecniche
di lavoro. Molte sono le innovazioni che intervengono in questo comparto, dalle nuove tecnologie integrate nelle
attrezzature/strumentazioni moderne che rispondono ai fabbisogni del mercato, sempre più esigente e attento alla
salvaguardia del proprio benessere, alle innovazioni dei prodotti da utilizzare per lo svolgimento delle attività che
richiedono non solo competenza ma anche capacità da parte dell’operatore di sensibilizzare e saper comunicare
all’utenza il valore dei prodotti utilizzati; alle innovazioni di gestione dell’attività, anche a partire dal rapporto con la
clientela - card per fidelizzare il cliente, servizio personalizzato secondo i diversi target serviti, ecc -.
Dunque tali innovazioni richiedono una formazione mirata e costante del personale impegnato in questo settore, dal
titolare all’apprendista.
La maggiore attenzione alle condizioni di benessere ha generato, di conseguenza, una notevole crescita di tutta
l’area dei servizi alla persona erogati dalle imprese di acconciatura e di estetica. Ciò ha creato, da un lato, ampi
spazi d’inserimento per nuovi imprenditori e, dall’altro, ha imposto l’esigenza di un maggiore aggiornamento tecnicoprofessionale degli stessi imprenditori attivi nonché dei propri dipendenti per rimanere in grado di affrontare, ancora
con successo, le nuove esigenze del mercato, caratterizzato da una evidente globalizzazione economica e culturale
e da una liberalizzazione nelle modalità di esercizio delle attività.
Mercato
Le figure aiuto-acconciatore , acconciatore, sciampista prevedono globalmente assunzioni di giovani con meno di 25
anni con una percentuale vicina al 90%. Di tali figure si nota una difficoltà di reperimento pari a circa il 65%.
L’assunzione avviene, in genere, in aziende di piccole dimensioni per circa il 95% anche se la percentuale di
aziende di medie dimensioni sta aumentando per la presenza di centri commerciali localizzati alla periferia delle
città.
Attraverso studi di settore è avvenuta una suddivisione aziendale sulla base dei seguenti fattori:
- Tipologia dell’attività;
- Modalità organizzativa;
- Dimensione della struttura;
- Localizzazione dell’esercizio;
- Specializzazione uomo/donna.
Sulla base della tipologia di attività è stato possibile differenziare i saloni che effettuano anche attività di estetica da
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tutti gli altri gruppi in cui si effettua quasi esclusivamente attività di acconciatura.
Questi ultimi sono stati distinti in base al tipo di organizzazione, alla dimensione, alla localizzazione della struttura, e
alla specializzazione uomo/donna, ottenendo quanto segue:
- la modalità organizzativa ha determinato l’emergere dei saloni in franchising;
- la dimensione della struttura ha permesso di distinguere i saloni di piccole e medie dimensioni ed i saloni in
franchising di più ampie dimensioni;
- la specializzazione uomo/donna ha consentito di distinguere i saloni di piccole dimensioni specializzati in
acconciature per uomo da quelli specializzati in acconciatura da donna.
Andando a guardare, nello specifico, il comparto dell’estetica si può evidenziare che secondo la previsione della
legge di settore, la 1/1990, l'attività di estetista comprende tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla
superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di
migliorarne e proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso l'eliminazione o l'attenuazione degli inestetismi
presenti. Tale attività può essere svolta con l'attuazione di tecniche manuali, con l'utilizzazione degli apparecchi
elettromeccanici per uso estetico e con l'applicazione dei prodotti cosmetici definiti tali dalla legge 11 ottobre 1986,
n. 713. La legge prevede poi l’esclusione dall'attività di estetista le prestazioni dirette in linea specifica ed esclusiva
a finalità di carattere terapeutico. Proprio a partire dai primi anni ’90, lo sviluppo del settore dell’estetica
professionale e dell’area benessere più in generale riflette, meglio di altri, i cambiamenti socioeconomici della nostra
società: gli alti livelli di reddito e d’istruzione hanno alimentato negli ultimi anni una domanda – sempre più
sofisticata – di servizi alla persone.
I consumatori, infatti, destinano quote sempre crescenti del reddito per soddisfare tipi di “bisogni” non primari come
ad esempio il viaggiare o la cura del proprio corpo. Il settore dell’estetica professionale è, pertanto, cresciuto
moltissimo negli ultimi dieci anni sia in termini di numero dei imprese che di addetti. La lettura complessiva dei dati
rilevati presso i centri di estetica in Italia pone in evidenza elementi di specificità, che conferiscono attributi distintivi
di queste imprese rispetto ad altre appartenenti alle più tradizionali categorie artigianali. Primo tra tutti il fattore
“modernità/attualità”. Risulta evidente dalla “anzianità di esercizio” delle imprese, dalla “età media” dei titolari delle
stesse e dalle caratteristiche dell’utenza servita (popolazione tendenzialmente giovane ed evidente tendenza verso
l’offerta unisex) che si tratta di un settore legato a fenomeni di costume sociale emergenti, caratterizzati dal binomio
“salute/benessere” non disgiunto dal fattore estetico nel concetto più generale di cura della persona.
Descrizione tecnologie e prodotto/i e loro innovazione
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Tecnologie
Prodotto/i
Nell'esercizio della sua professione il professionista della bellezza si confronta con le tendenze della moda in
evoluzione e i desideri dei clienti, tenendosi aggiornato sui nuovi prodotti offerti dal mercato e sulle diverse tecniche
e metodi di lavoro, fra i quali:
- il computer, per simulare più soluzioni di hairstyling, attraverso l’elaborazione di foto che aiutino il cliente
nelle proprie scelte,
- le tecniche di hair extension (allungamento dei capelli): questa tecnica innovativa consente il conseguimento
di effetti visivi paragonabili a quelli di una crescita spontanea, attraverso l'estensione del proprio capello con
altri di natura sintetico e/o naturale,
- i macchinari, i prodotti cosmetici e le tecniche sempre più evolute.
Le dinamiche sempre più legate alla domanda di benessere dei cittadini pongono in primo piano la figura di questo
professionista al quale è richiesta una notevole differenziazione ed incremento del valore aggiunto del servizio
erogato proprio in virtù del raggiungimento di quel benessere ritenuto strategico nel contesto attuale.
I professionisti di questo settore utilizzano le proprie conoscenze stilistiche, psicologiche e sociali per consigliare la
clientela nella scelta di tagli e pettinature adatte al viso e allo stile di vita delle diverse persone nonché dei prodotti
cosmetici più adeguati. Si occupano inoltre del trattamento estetico della pelle del viso e della manicure e, per la
clientela maschile, provvedono alla rasatura e alla cura della barba. Possono consigliare i clienti sull’uso e la cura di
acconciature posticce come parrucche e toupet. Nell'esercizio della sua professione questa figura si confronta con
le tendenze della moda in evoluzione e i desideri dei clienti, tenendosi aggiornato sui nuovi prodotti offerti dal
mercato e sulle diverse tecniche e metodi di lavoro. In un contesto di sempre maggiore complessità professionale gli
viene richiesto di incrementare la propria preparazione professionale in chiave di aggiornamento delle competenze
di base ma anche in termini di formazione permanente e coniugando le diverse competenze in un concetto unico di
consulente di bellezza.
Descrizione fabbisogni formativi
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Descrizione fabbisogni formativi
Relazionali
L’acquisizione e lo sviluppo delle capacità relazionali e comunicative assumono oggi sempre in misura maggiore
un’importanza strategica in ogni sfera della vita di un uomo, sia che venga applicata in ambito lavorativo sia in
ambito personale. Ancor più la capacità di comunicare bene è un elemento essenziale per migliorare le propria
occupabilità: ciò che oggi è richiesto, in ogni settore del mercato, ad un lavoratore è la versatilità unitamente
all’adattamento a diverse situazioni, ancor prima delle capacità e competenze tecniche.
Le figure professionali individuate, data la propensione ad avere diversi tipi di interlocutori hanno bisogno di
acquisire o consolidare competenze adeguate per:
• Dare e chiedere informazioni a livello interpersonale e di gruppo di lavoro
• Adattare i propri stili e le proprie strategie comunicative alle esigenze del contesto e degli interlocutori
individuali e collettivi
• Differenziare i vari contesti comunicativi e interattivi, riconoscendo le specifiche strategie comunicative e di
feed-back adottate dagli altri (colleghi, superiori, collaboratori, clienti)
• Inserirsi in modo efficace in una rete comunicativa e riconoscere i principali fenomeni dell'interazione in un
gruppo
• Confrontare con altri la propria rappresentazione di un problema o di una situazione
• Argomentare e utilizzare modalità di comunicazione persuasiva nelle relazioni interpersonali e nel gruppo di
lavoro
• Diagnosticare rapidamente situazioni di possibile conflitto interpersonale e di gruppo
• Differenziare tecniche e stili di mediazione, concertazione e negoziazione, in relazione al contesto e agli
scopi da raggiungere
• Gestire situazioni di conflitto
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Descrizione fabbisogni formativi
Di processo
Il professionista che si intende formare con il presente Piano avrà competenze specifiche, in relazione alla specifica
qualifica (ad es. parrucchiere, estetista) e competenze generaliste, indipendenti dalla specifica qualifica (savoir-faire,
capacità di relationship, accoglienza e disponibilità, approccio innovativo nella gestione dell’attività e nell’erogazione
dei servizi, ecc).
Per quanto concerne le competenze specifiche, ad esempio, è richiesto ad un parrucchiere/acconciatore che sappia
conoscere i diversi tipi di capelli, le caratteristiche chimico-fisiche ed il corretto impiego dei prodotti utilizzati, nonché
le norme igieniche e di sicurezza da rispettare per l’esercizio della propria attività. Deve inoltre saper tagliare ed
essere in grado di effettuare i vari tipi di trattamenti (colpi di sole, colorazione, permanente, stiratura, decolorazione e
così via). Questa competenza specifica richiede, nel tempo, aggiornamenti e corsi di formazione mirati per essere
all’altezza della clientela e delle mode. Stesso discorso può essere fatto per la professione di estetista che presenta
le sue specificità e peculiarità.
Dal punto di vista personale/relazionale, il parrucchiere/acconciatore così come l’estetista, deve avere abilità manuali
e colpo d’occhio, senso delle proporzioni, estro, fantasia e gusto estetico, facilità nello stabilire il contatto con la
clientela, discrezione e apertura al dialogo, grande educazione e cortesia. Deve inoltre saper creare nel suo
ambiente di lavoro un’atmosfera molto accogliente, tranquilla e rilassata, che induca il cliente a ritornare. Infine è
opportuno che tale figura sappia parlare anche lingue straniere, come l’inglese, nonché utilizzare il web e internet
anche per avere una vetrina virtuale e poter veicolare, in maniera innovativa e moderna, le proprie offerte e servizi.
La specializzazione che potrà essere fornita attraverso i nuovi percorsi di formazione continua previsti dal presente
Piano, sarà in grado di dare agli addetti, a questo specifico settore, una maggiore possibilità di trovare occupazione,
più soddisfacente in termini professionali ed economici. Tale aspetto è ancora più rilevante se si considera che
l’occupazione nelle piccole e medie imprese di questo comparto ha una preponderanza femminile. Per le professioni
di riferimento, inoltre, vi è da rilevare il peso molto accentuato della componente giovanile nella compagine
dell’offerta. In linea con l’orientamento ai giovani della domanda delle imprese, si riscontra anche un certo peso delle
assunzioni di personale senza esperienze lavorative. Giovani per i quali è importante prevedere specifici corsi
formativi.
Il presente piano, tenendo conto delle caratteristiche del comparto, mirerà a fornire l’opportuna qualificazione alle
figure addette ai diversi servizi alla persona attraverso percorsi formativi specifici volti alla salvaguardia delle
tradizionali caratteristiche dei “mestieri” ma senza trascurare l’evoluzione dei processi lavorativi che hanno
caratterizzato il comparto e che viene richiesto dal mercato. Formazione e riqualificazione su tecniche tradizionali
con utilizzo di tecnologie innovative, non solo nei processi lavorativi manuali ma anche relazionali e di
comunicazione.
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ALLEGATO B
Descrizione fabbisogni formativi
Sicurezza e
Igiene
Per la tipologia di servizi offerti dagli acconciatori e dalle estetiste che operano su parti delicate del corpo, di
fondamentale importanza è la conoscenza sugli standard di sicurezza e igiene stabilite dalla normativa nazionale.
Altro aspetto da tener presente nella stesura dei progetti di dettaglio è la normativa sui rifiuti speciali a cui questo
settore deve adeguarsi.
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ALLEGATO B
Descrizione processi di apprendimento
Metodologie
La metodologia da utilizzare dovrà essere di tipo integrato, obiettivo della formazione non è solo il trasferire
competenze specifiche ma anche e soprattutto contribuire allo sviluppo armonioso della persona. Pertanto in fase di
progettazione esecutiva dovranno tenersi presenti strumenti come il bilancio di competenze, con cui è possibile
porre il soggetto al centro del processo formativo, dato che contribuisce alla sua definizione in collaborazione con gli
esperti coinvolti e il coaching per sviluppare l’attitudine all’auto apprendimento. Attraverso tale metodo, si
individueranno competenze, attitudini professionali e personali, bisogni, aspirazioni del soggetto, utilizzando tali
informazioni per tracciare le possibili evoluzioni personali. Il presupposto di base è rappresentato dalla
consapevolezza di poter gestire autonomamente la vita sociale e professionale, partendo dal riconoscimento delle
competenze acquisite attraverso le esperienze vissute nel tempo.
Ciò premesso le metodologie da utilizzare dovranno essere strettamente correlate agli obiettivi di apprendimento.
In estrema sintesi le metodologie formative normalmente adottate, quali le lezioni frontali, la formazione a distanza
(FAD), l’apprendimento in affiancamento, le visite guidate, le esercitazioni individuali o di gruppo, le attività pratiche,
le simulazioni, le analisi di casi, ecc., dovranno essere coerenti con la progettazione didattica strutturata in moduli e
unità formative capitalizzabili.
Strumenti
Modalità
organizzative
La strumentazione da adottare è intrinsecamente legata agli argomenti specifici che ogni progetto formativo potrà
prevedere, tuttavia si considerano come dotazione minima i seguenti strumenti:
• lavagne luminose;
• lavagne a fogli mobili;
• PC con videoproiettore;
• dispense strutturate, abstract legislativi, testi specialistici.
Per i progetti che prevedono esercitazioni pratiche in laboratorio dovrà essere garantita la strumentazione specifica
relativamente al settore di attività.
I percorsi formativi dovranno prevedere un analisi sui bisogni di formazione dei soggetti coinvolti: dovranno mettersi,
quindi, in atto delle modalità organizzative flessibili, che aderiscano alle specifiche condizioni di partecipazione dei
singoli al percorso formativo. Due sono gli elementi di riferimenti: il singolo discente, con le proprie esperienze
pregresse di studio e di lavoro, le competenze maturate; le caratteristiche del percorso, in termini di aspetti
organizzativi (tempi, modalità articolazione) e di competenze professionali offerte dal percorso. E’ possibile, quindi,
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ALLEGATO B
prevedere una flessibile calendarizzazione o strutturazione delle modalità di partecipazione individuale all’attività
formativa, che sia in relazione con gli aspetti derivati da particolari condizioni lavorative e sociali.
Dovranno, inoltre, essere predisposte modalità di organizzazione didattica che prevedano momenti di formazione
individuale o auto-formazione, per consentire all’allievo di apprendere al ritmo e nei tempi più confacenti alle proprie
esigenze. I colloqui con i formatori saranno lo strumento fondamentale per definire eventuali attività di integrazione.
Dal punto di vista dell’organizzazione delle risorse umane il progetto dovrà prevedere le seguenti funzioni cardine:
coordinamento del progetto, direzione del corso, tutoraggio formativo - logistico, docenze, analisti per le funzioni di
analisi dei fabbisogni, monitoraggio e valutazione, personale amministrativo e di segreteria.
Documentazione
(utilizzo materiali e
prodotti di esperienze
precedenti)
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ALLEGATO B
Contenuti formativi da sviluppare
La progettazione didattica esecutiva potrà riguardare sia aspetti professionalizzanti sia aspetti trasversali. Per quanto detto nell’analisi,
si assiste ad una evoluzione di tali professionalità, il cliente sempre più vede in queste professioni il consigliere privilegiato per la
scelta del look personale, pertanto all’acconciatore si chiede anche consigli e trattamenti estetici, così come all’estetista consigli per le
acconciature.
A tal fine, a titolo indicativo, vengono di seguito riportati alcuni temi fondamentali per la professione che dovranno essere sviluppati
con maggior dettaglio.
Temi specifici per il settore dell’acconciatura:
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L'arte del design
Vedere e pensare come uno stilista
Linea, direzione e sagoma
Texture e colore
Adattabilità; caratteristiche fisiche del viso
Le quattro forme base
I procedimenti della scultura
Geometria
i trend della moda internazionale.
Acconciature dei capelli lunghi: torsioni, nodi, sovrapposizioni, trecce, volute, rulli,
Fondamenti di colorimetria. Tecniche di applicazione più conosciute quali meches, colpi di sole ed effetti a tre colori: concetto
del colore, i pigmenti e la legge del colore, pigmenti naturali e cinque campi di colore.
Temi specifici per il settore dell’estetica:
• Anatomia, fisiopatologia e psicosomatica.
• Anatomia e fisiologia della pelle, dermatologia.
• Nozioni di chimica, cosmetologia e igiene, sterilizzazione e disinfezione.
• Scienza dell'alimentazione, dietologia ed eubiotica.
• Cosmetologia
• Viso: organizzazione del lavoro in cabina; trattamenti estetici completi per viso collo e decolleté, trattamenti specifici per pelli
con acne, couperose, rughe, ptosi e per tutti i tipi di pelle.
• Trucco base: trucco da giorno e da sera, trucco moda, trucco sposa; impostazione della scheda trucco individuale.
• Trucco televisivo, teatrale e cinematografico;
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Manicure e pedicure estetica: trattamenti completi di manicure e pedicure, peeling, guanto di paraffina, applicazione smalto,
ricostruzione unghie, neutre e colorate;
Epilazione e depilazione: epilazione con cerette a caldo e a freddo; depilazione con schiume e creme depilatorie;
decolorazione.
Corpo: massaggio estetico classico, trattamento adipe, cellulite e ptosi; trattamenti di calore e trattamenti refrigeranti.
Temi trasversali per entrambi i settori:
• strategia e pianificazione
• marketing/ reception/ vendita anche dei prodotti oltre che dei servizi
• gestione dei sistemi qualità e sicurezza nell’utilizzo delle apparecchiature
• etica professionale
• privacy
• lingua inglese
• misure igieniche ed educazione sanitaria
• principi di igiene e sicurezza per l’operatore e l’utente
• il primo soccorso
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Priorità dell’intervento
“PREVENTIVO”:
anticipare i bisogni di formazione
aggiornare e migliorare le competenze professionali rispetto a opportunità di mercato/innovazioni tecnologiche/modificazioni dei processi
produttivi/evoluzione delle professionalità
adeguare la qualificazione professionale dei lavoratori
“CURATIVO”:
rispondere ai bisogni formativi specifici
riqualificare i lavoratori
aggiornare e migliorare le competenze professionali rispetto a opportunità di mercato/innovazioni tecnologiche/modificazioni dei processi
produttivi/evoluzione delle professionalità
acquisire nuove qualificazioni professionali
Descrizione ruoli e profili professionali destinatari dell’azione
Ruoli
Il piano riguarda tutti i profili che intervengono nel settore dell’acconciatura (acconciatore, aiuto parrucchiere,
sciampista, barbiere) e dell’estetica (estetista, visagista, massaggiatrice, onicotecnica) nonché altri addetti che
operano all’interno dell’impresa (segreteria e/o amministrazione).
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ALLEGATO B
Profili
professionali
Destinatari dell’azione sono i profili professionali che operano nel settore dell’acconciatura e dell’estetica.
I profili professionali che operano nei settori individuati spesso non corrispondono ad un solo profilo, ma in particolar
modo per i piccoli saloni, una stessa persona ricopre più profili professionali.
A titolo di esempio, non esaustivo, le figure a cui si rivolge il presente piano sono le seguenti:
• acconciatore per signora
• acconciatore per uomo
• barbiere
• sciampista
• assistente di pettinatura
• capo parrucchiere
• manicurista
• massaggiatore estetico
• specialista in cure estetiche
• truccatore estetico
• visagista
• assistente di ginnastica estetica
• capo truccatore
• cosmetista
• estetista
• estetista cosmetologo
• tatuatore
• onicotecnico
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AZIENDE/TERRITORI
(descrizione dei bacini di riferimento e
della tipologia, numero delle aziende e dei
territori interessati)
Tutte le imprese operanti nel settore “Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici” (codice ATECO
96.02 e subattività), situate in Regione Campania
PROGETTO/I
(indicazione del Progetto/i
finalizzato/i alla realizzazione del
Piano Formativo)
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