Teoremi sui limiti 0
Transcript
Teoremi sui limiti 0
Teoremi sui limiti Pagina 1 di 4 Easy Matematica di Adolfo Scimone Teoremi sui limiti Consideriamo il seguente: Lemma: Sia a un numero reale tale che a < ε con ε > 0 , alloradovrà essere a = 0 Dim. Dimostriamo il lemma per assurdo. Supponiamo per assurdo che a ≠ 0 , per definizione di valore assoluto si ha a > 0 . Essendo per ipotesi a < ε ∀ ε > 0 possiamo porre ε = a 2 > 0 , in quanto a > 0 , Risulta pertanto, essendo a < ε : a< a ⇒ 2a <a 2 2 a − a < 0 e quindi a < 0 che è un assurdo in quanto avevamo supposto che a > 0 . Pertanto dovrà essere a=0 TEOREMA DELL’UNICITA’ DEL LIMITE Se esiste il limite della funzione f ( x ) , per x tendente a x0 , tale limite è unico. Dimostrazione Ragioniamo per assurdo e supponiamo che la funzione per x → x0 , ammette due limiti l ed m ; cioè risulti: lim f ( x ) = l (1) lim f ( x ) = m (2) x → x0 x → x0 Allora, considerando la (1) avremo ∀ε > 0 ∃δ > 0 : ∀x ∈ I ( x0 ; δ ), con x ≠ x0 , risulta f ( x) − l < ε Considerando la (2) avremo Teoremi sui limiti Pagina 2 di 4 ∀ε > 0 ∃δ ' > 0 : ∀x ∈ I ( x0 ; δ '), con x ≠ x0 risulta f ( x) − m < ε Allora avremo: ∀x ∈ I ( x0 ; r ), con r = min {δ ; δ '} e x ≠ x0 risulta f ( x) − l < ε e f ( x) − m < ε per cui si ha (sapendo che α + β ≤ α + β ) l − m = l − f ( x ) + f ( x) − m ≤ l − f ( x) + f ( x ) − m essendo l − f ( x ) + f ( x) − m = f ( x ) − l + f ( x) − m < ε + ε otteniamo l − m =< 2ε ∀ε > 0 e per il lemma precedente avremo: l − m = 0 e quindi l=m Ciò prova l’unicità del limite. Easy Matematica di Adolfo Scimone Teoremi sui limiti Pagina 3 di 4 Easy Matematica di Adolfo Scimone TEOREMA DELLA PERMANENZA DEL SEGNO Se una funzione f ( x) ( f : A → ) per x tendente ad x0 , , tende ad un limite finto l ≠ 0 , esiste un intorno I ( x0 ; δ ) tale che per ogni suo punto x ≠ x0 , la funzione f ( x ) assume valori dello stesso segno del suo limite. Dimostrazione Per ipotesi abbiamo : lim f ( x ) = l ≠ 0 x →c quindi: ∀ε > 0 ∃δ > 0 : ∀x ∈ I ( x0 ; δ ) ∩ A risulta f ( x) − l < ε Posto allora ε = l > 0 avremo l − l < f (x ) < l + l (1) a) Se l > 0 , l = l e quindi l − l = l − l = 0 dalla (1) risulta: 0 < f ( x) < 2l cioè f (x ) > 0 Pertanto la funzione f ( x) assume lo stesso segno del limite l. b) Se l<0, 2l < f ( x) < 0 l = −l e l + l = l − l = 0, dalla (1) segue che: cioè f ( x) < 0 e la funzione f ( x) assume lo stesso segno di l. Teoremi sui limiti Pagina 4 di 4 Easy Matematica di Adolfo Scimone Se l = +∞ o (−∞) ∃I ( x0 ; δ ) : ∀x ≠ x0 la f ( x) risulterà positiva o negativa. TEOREMA DEI DUE CARABINIERI. Siano assegnate tre funzioni f ( x ) , g ( x ) e ϕ ( x ) sono tre funzioni definite nello stesso insieme A, eccetto al più un punto x0 di questo, se per ogni x risulta: f ( x) ≤ ϕ ( x) ≤ g ( x) , e se, inoltre, è: lim f ( x ) = limg ( x ) = l x → x0 x → x0 allora risulta anche: limϕ ( x ) = l . x →c Dimostrazione Per definizione di limite, applicata alla funzione f ( x ) , si ha ε > 0 ∃I ( x0 ; δ1 ) ∩ A : ∀x ≠ x0 e quindi l − ε < f ( x) < l + ε (1) Applicando la definizione di limite alla funzione g(x) avremo ε > 0 ∃I ( x0 ; δ 2 ) ∩ A : ∀x ≠ x0 l − ε < g ( x) < l + ε Posto I ( x0 ; δ ) = I ( x0 ; δ1 ) ∩ I ( x0 ; δ 2 ) ∩ A risultano simultaneamente verificate le (1) e (2) per cui ∀x ≠ x0 ∈ I ( x0 ; δ ) ∩ A si ha l − ε < f ( x) ≤ ϕ ( x) ≤ g ( x) < l + ε e quindi l − ε < ϕ ( x) < l + ε Pertanto, in base alla definizione di limite avremo lim ϕ ( x ) = l x → x0 e il teorema è dimostrato (2)