Fare una buona foto - Biblioteca Due Carrare
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Fare una buona foto - Biblioteca Due Carrare
Fare una buona foto Principali punti da considerare per realizzare una “buona” foto. 1. 2. 3. 4. Scelta dell’inquadratura. Equilibrio masse/colore. Luce e atmosfera. Massima “semplificazione” possibile, ossia ridurre al minimo gli elementi presenti. 1 - L’inquadratura La ricerca della inquadratura per la realizzazione di un’immagine fotografica è legata all’interesse verso il soggetto da fotografare, al buon gusto e, volendo, anche al personale senso artistico di chi si appresta a scattare la foto. Tra i fotografi dilettanti si nota spesso una propensione a scattare le fotografie con inquadrature palesemente “affrettate”. Esistono delle regole da seguire per ottenere una foto non inquadrata in modo” banale”. Vediamone alcune tra le più seguite. L’inquadratura restituisce immagini generalmente di forma rettangolare. Le immagini registrate sulle più diffuse pellicole fotografiche (fotogrammi), hanno un rapporto di 2:3 fra il lato minore e quello maggiore, Nel sistema digitale il rapporto tra i lati rispecchierà le proporzioni del sensore. Un’inquadratura può essere impostata in orizzontale landscape oppure in verticale portrait , (in inglese rispettivamente paesaggio e ritratto), ottenendo così suggestioni diverse. Esempio con lo stesso paesaggio con inquadratura “risolta” in orizzontale ed in verticale Esempio con lo stesso soggetto ritratto con inquadratura in orizzontale ed in verticale “Equilibrare” un’immagine Chi fotografa deve acquisire la capacità di visualizzare mentalmente l'immagine in una cornice rettangolare, e di equilibrarla nelle sue varie parti come se dovesse comporre un "quadro pittorico". Finché non si è acquisita questa “maturità visiva” non si diventa “bravi fotografi”, ma solo cacciatori di particolari. C'è un metodo semplicissimo per individuare fotografie realizzate da un principiante. In queste infatti troveremo immancabilmente al centro perfetto dell'immagine la cosa che in quel momento lo interessava di più (un volto, un oggetto, o l’elemento più importante di un paesaggio). Perciò come risultato non sembra che egli abbia scattato una fotografia, ma piuttosto che abbia "sparato una fucilata"... cercando di centrare un bersaglio. Quindi non sempre, e non necessariamente, il particolare che più ci interessa, deve essere collocato proprio al centro dell’immagine. Ciò può anche capitare, ma il più delle volte o per motivi di “equilibrio” compositivo, o per “raccontare una situazione” si troverà in una posizione decentrata. Inquadratura “affrettata” Inquadratura “ponderata” Pertanto, al fine di sviluppare ciò che abbiamo definito “maturità visiva”, impegniamoci nei seguenti due punti: 1. Soffermiamoci su immagini realizzate da fotografi famosi, e proviamo ad analizzarle per capire come sono state costruite. 2. Liberiamoci dalla suggestione irresistibile "del centro". Cioè che al centro deve esserci necessariamente ciò che riteniamo più importante. Helmut Newton fotografa David Bowie. Il viso del personaggio non è al centro ma diventa parte della composizione dell’immagine Henri Cartier Bresson , un maestro della fotografia, prediligeva non mettere in posa. E’ una foto realizzata nella Berlino ancora divisa dal “muro”. Osserviamo che tutte le “masse” che la compongono sono diligentemente racchiuse in un reticolo regolare. Inoltre le tre persone (il soggetto principale) non sono al centro dell’immagine. In questo modo si dà la stessa importanza alle persone e a ciò che in quel momento stanno osservando. Arnold Newman – Ritratti di Woody Allen e Igor Stravinsky Woody Allen Igor Stravinsky Arnold Newman prediligeva realizzare ritratti “ambientati”. Anche in queste immagini il personaggio non è al centro. Ambiente e soggetto hanno medesimo “peso” Elementari regole per la composizione strutturale dell'immagine. 1 - Equilibrio delle “masse” Il criterio più classico (comunque non l’unico) per impostare una inquadratura “equilibrata” è la cosiddetta regola dei terzi, che consiste nell'immaginare che il rettangolo che delimita l’immagine sia diviso in tre parti sia orizzontalmente che verticalmente, come indicato nelle seguenti figure: Gli elementi compositivi dell'immagine, secondo questa semplice regola, dovrebbero essere disposti in modo che le parti importanti della foto coincidano (più o meno) con la divisione dello spazio in terzi, come illustrato nei seguenti esempi: Possiamo, però applicare anche altri equilibri geometrici tra le masse e forme presenti in un’immagine racchiusa in un’inquadratura………. Esempi di alcuni altri possibili equilibri geometrici 1 2 3 4 5 6 7 Dalla foto 1 alla 7 esempi di equilibri con strutture geometriche “semplici” 8 Foto n° 8 - Esempio di equilibrio strutturale “complesso” Di conseguenza: Oltre alla classica e più nota “regola dei terzi”, le forme geometriche di equilibrio dell’immagine possono essere anche molte altre. L’importante è che comunque ci sia la presenza di un equilibrio, e a volte, non necessariamente dipendente da una forma geometrica. 2 - Equilibrio del colore Esempio 1 - Colori in contrasto Esempio 2 - Colori in contrasto Esempio 3 – Colori in gradazione Esempio 4 – Colori in gradazione 3 - Luce ed atmosfera Esempio 1 Esempio 2 Esempio 3 4 -Ridurre al minimo gli elementi presenti Esempio 1 Esempio 2 Esempio 3