TUNISIA - Assoviaggi

Transcript

TUNISIA - Assoviaggi
Roma, 7 novembre 2013
DIRETTO A: – ACI
E .p.c. :
- Ambasciata d’Italia Tunisi
OGGETTO: TUNISIA– “AVVISI PARTICOLARI” sito Internet www.viaggiaresicuri.it
Si prega l’ACI di voler sostituire il testo dell’Avvisi Particolari sul sito indicato in
oggetto, con il seguente:
Nella giornata del 30 ottobre scorso un attentatore suicida si è fatto esplodere davanti l’Hotel Riadh
Palms di Sousse, rinomata località turistica della costa tunisina (130 km a sud di Tunisi). Non si
sono verificati danni a persone, attentatore a parte. Sempre nella medesima giornata di ieri, si è
registrato un secondo tentativo (fallito) di attentato nella località di Monastir (20 km circa a sud di
Sousse) che, nelle intenzioni dell’attentatore, avrebbe dovuto colpire il mausoleo del primo
Presidente della Repubblica, Habib Bourgiba.
Si raccomanda ai connazionali presenti in zona, così come in tutto il territorio della Repubblica di
Tunisia, di osservare una rafforzata vigilanza, evitando nel limite del possibile luoghi di
assembramento, quali grosse superfici commerciali, mercati all’aperto, stazioni ferroviarie,
metropolitane e di taxi collettivi. Più in generale, è altresì consigliabile una accresciuta cautela nella
frequentazione dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, alberghi).
Si segnala inoltre che per martedì 12 novembre è stato proclamato uno sciopero del personale
dell’Aviazione Civile che interesserà tutti gli aeroporti tunisini, con prevedibili pesanti
perturbazioni del traffico aereo.
SICUREZZA
Nel quadro di una rafforzata presenza sul territorio da parte delle forze dell’ordine a tutela della
situazione generale della sicurezza nel Paese, alcune efficaci operazioni di polizia condotte nelle
ultime settimane hanno permesso di individuare e smantellare reti dedite al traffico di armi e legate
ad ambienti del terrorismo. Ciononostante, gruppi ascrivibili alla galassia religiosa
ultraconservatrice (movimento salafita e bande implicate in traffici illegali, anche provenienti dalla
Libia) si sono in misura crescente resi responsabili di attacchi, in aree rurali dell’interno, ai danni di
agenti di polizia, a volte con esiti tragici. Sono stati registrati anche alcuni episodi ai confini nordoccidentali con l’Algeria, in cui le guardie di frontiera sono state fatte oggetto di attacchi da parte di
gruppi armati.
Nella giornata del 30 ottobre, si sono registrati i primi episodi di natura terroristica che hanno
interessato la zona costiera della città di Sousse e di Monastir (rispettivamente 130 e 150 km a sud
della capitale, Tunisi). A Sousse, l’attentatore ha cercato, senza successo, di introdursi in un albergo
della zona turistica costiera (Hotel Riadh Palms), prima di farsi esplodere sulla spiaggia nel
tentativo di raggiungere l’edificio. A Monastir, invece, l’attentatore si proponeva di far esplodere un
ordigno nei pressi del mausoleo del primo Presidente della Repubblica, Habib Bourgiba. Il tentativo
è fallito in seguito all’arresto dell’attentatore. In entrambi i casi, sembrerebbe accertata
l’appartenenza alla movenza salfita jihadista da parte di entrambi gli attentatori.
A seguito di tali episodi, sono scattati controlli capillari e operazioni di rastrellamento, non solo
nelle zone interessate dagli episodi di cui sopra, ma anche in tutto il territorio della Repubblica. Si
registra la presenza massiccia di forze dell’ordine sulle principali arterie stradali del Paese e
all’interno delle principali aree urbane anche a mezzo di posti di blocco che vengono operati da
personale di polizia armato in borghese.
Le difficili condizioni in cui versa l’economia nazionale continuano ad essere, inoltre, la principale
causa di episodiche manifestazioni anti-governative dovute alla diffusa disoccupazione e, in alcuni
casi, a rivendicazioni di carattere salariale, con blocchi di strade, di attività commerciali ed
industriali, danneggiamenti di uffici e trasporti pubblici, scuole, ospedali, particolarmente nelle aree
più povere dell’entroterra.
Anche il quadro politico risulta caratterizzato da una crescente contrapposizione accentuatasi in
maniera sensibile dopo il 25 luglio scorso, con l’assassinio di un deputato dell’opposizione di
orientamento secolare, che segue di pochi mesi l’omicidio di un altro esponente politico Dopo una
forte ondata di indignazione popolare a carattere anti-governativo, le forze politiche hanno
intrapreso un lento processo negoziale volto ad un chiarimento sulla tempi del completamento del
processo costituzionale. Tuttavia, non è inverosimile che tale percorso sia accompagnato nelle
prossime settimane da nuove manifestazioni di carattere anti-governativo. Allo stesso modo, in
connessione con la delicata congiuntura politica vissuta dal Paese, non si possono escludere
eventuali atti provocatori di natura criminale volti ad ostacolare una ricomposizione del quadro
politico. Si raccomanda quindi di osservare rafforzate misure di vigilanza nella frequentazione
di luoghi pubblici e di evitare assembramenti di qualsiasi natura, a Tunisi e nelle altre località.
In considerazione della delicata fase politica attraversata dalla Tunisia, come anche dell’attuale
situazione nell’area, con particolare riguardo agli eventi in corso in Egitto, continua ad essere
vivamente consigliato di elevare l’attenzione durante gli spostamenti, specie negli orari notturni in
zone isolate. Tale raccomandazione va intesa sia nell’area della Grande Tunisi sia in altre località
della Tunisia. Ad ogni modo, si invitano i connazionali, residenti e non, a tenersi costantemente
informati attraverso i media locali ed internazionali sugli sviluppi della situazione in atto,
segnalando la propria presenza alla Sede diplomatica italiana a Tunisi ([email protected]).
Si evidenzia come lo stato di emergenza sia stato prorogato al 30 giugno 2014. Si tratta di un
provvedimento che, oltre a prevedere la presenza degli uomini dell’Esercito a protezione degli
edifici sensibili, consente la decretazione d’urgenza del coprifuoco sull’intero Paese o su
determinate aree della Tunisia interessate da fenomeni violenti (l’ultima volta nel giugno 2012) . Si
segnala infine la persistenza delle difficoltà che continuano a registrarsi presso i valichi di frontiera
terrestri tra Libia e Tunisia a causa delle improvvise chiusure disposte dalle Autorità libiche che
causano regolarmente disagi alla circolazione stradale nei due sensi.
Aree a particolare rischio
In considerazione dell’attuale situazione nel Sahel, più specificatamente nel conflitto in atto nel
Mali contro gruppi legati al movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), è
sconsigliato effettuare spostamenti ed escursioni nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria e la
Libia.
Rafforzata prudenza va comunque osservata anche in alcuni quartieri periferici della capitale
Tunisi, notoriamente problematici per la situazione socio-economica complessa in cui versano, così
come di alcuni sobborghi e quartieri periferici della città di Sousse e Sfax. Un invito alla
prudenza va esteso anche all’area del Governatorato di Biserta e all’area circostante di Monastir,
alla luce di recenti episodi legati anche all’integralismo religioso di matrice salafita.
Tale situazione di altalenante criticità non interessa, al momento, la fascia costiera in cui sono
presenti le più importanti infrastrutture turistiche, isola di Djerba compresa.
Si raccomanda di evitare il transito nella vasta area occidentale a ridosso con il confine algerino –
in particolare le aree facenti parte dei Governatorati di El Kef e di Kasserine teatro, oramai da
parecchie settimane, di scontri a fuoco tra forze di sicurezza e gruppi armati non identificati.
Tenuto conto dei nuovi scontri a fuoco registrati nell’ultima settimana anche nelle località di Sidi
Ali Ben Aoun e Goubellat, rispettivamente nei Governatorati di Sidi Bou Zid e Beja, nei quali
peraltro si sono registrate diverse vittime anche tra le fila della Guardia Nazionale, si sconsiglia
vivamente anche il semplice transito in dette località.
Si informa, altresì che, con decisione del Comitato di Sicurezza Nazionale della Presidenza della
Repubblica tunisina, nei giorni scorsi sono state dichiarate zone di operazioni militari le seguenti
località: Bir Lahfay, Sidi Ali Ben Aoun, Sidi ïch, Jebel Toual, Jebel Oudada, Jebel Salloum, Jebel
Ghardek, Jebel Kemayem e Jebel Rakhmet. Si tratta di aree montagnose isolate localizzate nei
territori dei Governatorati di El Kef, Kasserine e Sidi Bouzid, che rafforzano l’invito ad evitare gli
spostamenti in aree isolate.
Continua ad essere sconsigliato anche l’attraversamento delle aree adiacenti il confine con la Libia
(in particolare i luoghi di frontiera di Ras Jdir e Dhiba e l’adiacente Ben Guerdane), dove
continuano a verificarsi fenomeni di contestazione dovuti alle improvvise chiusure, che causano
disagi alla circolazione stradale nei due sensi. Tale invito ad evitare le regioni tunisine di confine
con la Libia è dettato anche dalla crescente attività di contrabbandieri di armi che vengono, con
crescente frequenza registrata nelle ultime settimane, fermati dai numerosi posti di blocco operati
dalle forze di sicurezza locali, anche a seguito di scontri a fuoco a volte letali
Si ricorda inoltre che il 30 giugno 2012, il Ministero della Difesa Nazionale ha decretato la chiusura
del Sahara tunisino. L’accesso a tale area è soggetto a procedure stabilite congiuntamente dal
Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero del Turismo in base
alle quali i turisti che intendano visitare il Sahara tunisino sono accompagnati da guide turistiche e
dall’esercito. Le autorizzazioni vanno richieste direttamente ai Governatorati di Tozeur, Kebili e
Tataouine. I punti di accesso al Sahara tunisino (le località di El Matrouha, Jbil, Ksar Ghilane, El
Kamour, Kambout, Larzet) sono controllati dalla Guardia Nazionale.
Consigli pratici
Ai turisti che intendano effettuare escursioni nelle vaste aree desertiche e pre-desertiche all’interno
del territorio tunisino, si consiglia di farlo esclusivamente nell’ambito delle attività organizzate da
“Tour Operator” locali di chiara fama e professionalità e comunque in gruppi numericamente
significativi. L’invito è di tenersi costantemente informati attraverso i mezzi di informazione locali
ed internazionali per conoscere in anticipo, nel limite del possibile, eventuali problematiche legate
alla situazione di sicurezza e di mobilità nel Paese. In via più generale, è vivamente sconsigliato
mettersi in viaggio nelle ore notturne a causa del rischio di diventare bersaglio di possibili azioni
criminose (blocchi stradali finalizzati a perpetrare rapine a mano armata) e della pericolosità
connessa alla guida, soprattutto nelle strade secondarie.
In Tunisia si sono riscontrati alcuni casi di infezione da Coronavirus (NCoV) : per un utile
approfondimento al riguardo, si invita a consultare il Focus “Sicurezza sanitaria – Coronavirus”
sulla home page del presente sito, nonché il sito della WHO (World Health Organization –
Organizzazione
Mondiale
della
Sanità),
alla
pagina
“Disease
Outbreak
News"http://www.who.int/csr/don/en/index.htm/.
Informazioni circa la situazione di sicurezza nel Paese potranno essere assunte consultando gli
appositi avvisi pubblicati sul sitowww.viaggiaresicuri.it che vengono regolarmente aggiornati dal
Ministero degli Affari Esteri/Unità di Crisi e dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi. Si raccomanda
altresì - una volta in loco - di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio,
conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.). Si ricorda, inoltre, l’opportunità di
consultare la guida predisposta dal Ministero della Salute al presente link, nonché di sottoscrivere –
prima della partenza – una assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio
o il trasferimento aereo in un altro Paese).
Si evidenzia infine che gli italiani registratisi in precedenza presso l’Ambasciata e quelli registratisi
sul sito DoveSiamoNelMondosono periodicamente informati sulla situazione di sicurezza attraverso
messaggi SMS trasmessi dall’Ambasciata tramite l’Unità di Crisi della Farnesina.
Unità di Crisi – Segreteria Generale
Televideo
TUNISIA: fortemente sconsigliati viaggi in prossimità del confine con la Libia e l’Algeria….