Avviso Farnesina per attentato Tunisia

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Avviso Farnesina per attentato Tunisia
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E
DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Unità di Crisi
E-mail: [email protected]
06/07/2015
DIRETTO A: - ACI; Televideo
E p.c.:
- Ambasciata d’Italia Tunisi
OGGETTO: - TUNISIA - Avviso Particolare sito viaggiaresicuri.it.
Si prega l’ACI di voler sostituire il testo che appare alla voce “Avvisi Particolari” del sito
in oggetto, con il
seguente:
Il 18 marzo si è verificato un grave attacco terroristico presso il complesso del Bardo a
Tunisi, che ha provocato diversi morti e feriti anche tra i nostri connazionali. Il 26
giugno un ulteriore attentato in una struttura alberghiera di Port El Kantaoui (hotel
Imperial Marahba), nei pressi di Sousse ha provocato decine di morti e feriti
soprattutto tra i turisti presenti.
Dopo aver ulteriormente innalzato il livello di allerta terrorismo in tutto il Paese, in
particolare nelle aree ad elevata presenza turistica ed annunciato l’adozione di nuove
misure anti-terrorismo che prevedono anche lo schieramento di militari riservisti nei
"siti sensibili e nei luoghi che possono essere obiettivo di attacchi terroristici", le
Autorità tunisine hanno proclamato il 4 luglio scorso lo stato di emergenza nel Paese
per la durata di 30 giorni.
Un forte dispiegamento di forze dell’ordine e’ presente sulle principali arterie stradali
del Paese, nelle principali aree urbane ed anche nella Capitale.
Si raccomanda ai connazionali di esercitare la massima prudenza e attenersi alle
indicazioni delle autorità locali. In caso di urgente necessità, contattare Ambasciata
d’Italia a Tunisi allo 0021698301496 o Sala Operativa dell’Unità di Crisi allo 0039 06
36225.
SICUREZZA
Sono attivi numerosi posti di blocco con personale di polizia armato -anche in borghesecon il quale si raccomanda di collaborare pienamente. Le autorità competenti hanno inoltre
effettuato un crescente numero di operazioni volte all’individuazione ed allo
smantellamento di cellule terroristiche dedite al traffico d’armi, eseguendo numerosi arresti.
Oltre a tutte le aree ove è stato recentemente elevato il livello di allerta terrorismo, si
segnala che l’attuale instabilità in Libia provoca al valico di frontiera di Ras Jedir e
nella vicina Ben Gardene una costante situazione di tensione. Considerata tale
circostanza e gli ultimi, recenti sviluppi è fortemente sconsigliato avvicinarsi ai valichi
di frontiera con la Libia e, più in generale, al confine con quel Paese e nell’area di
Tataouine. In considerazione dell’attuale situazione nel Sahel ed a causa della presenza di
gruppi terroristici, quali ad esempio il movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb
Islamico (AQMI), è altresì sconsigliato di effettuare spostamenti ed escursioni anche
nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria in particolare le aree facenti parte dei
Governatorati di El Kef, di Kasserine e di Kebili.
Recentemente si sono registrate proteste, anche di carattere violento, nella localita’ di
Douz (Governatorato di Kebili), dove si sono verificati scontri tra manifestanti e forze
dell’ordine culminati con l’incendio della sede municipale di Douz e della caserma
della Guardia Nazionale, nonché con assalti a sedi di compagnie petrolifere. Si é
inoltre assistito ad ulteriori disordini nella localita’ Souk Lahad (Governatorato di
Kebili), dove é stata incendiata la stazione di polizia. Le condizioni socio-economiche in
questi luoghi stanno aumentando le tensioni e rendono tutta la zona, al momento,
sconsigliabile ai viaggi.
Si raccomanda di osservare massima cautela ed elevare la soglia di vigilanza nella
frequentazione di luoghi pubblici evitando assembramenti e luoghi affollati di qualsiasi
natura, a Tunisi e nelle altre località turistiche. Si raccomanda di prestare massima
attenzione in particolare negli spostamenti e si suggerisce di non attraversare zone
isolate del Paese, nè quartieri periferici della grandi città, specie negli orari notturni.
Si suggerisce di evitare l’attraversamento della Medina di Tunisi in orario notturno o
dopo la chiusura delle attività commerciali. Si consiglia di evitare anche i sobborghi
delle città di Sousse e Sfax. Un invito alla prudenza va esteso anche all’area del
Governatorato di Biserta e all’area circostante di Monastir, alla luce di episodi legati anche
all’integralismo religioso di matrice salafita.
Si informa che, con decisione del Comitato di Sicurezza Nazionale della Presidenza della
Repubblica tunisina, nei mesi scorsi sono state dichiarate zone di operazioni militari le
seguenti località: Bir Lahfay, Sidi Ali Ben Aoun, Sidi ïch, Jebel Toual, Jebel Oudada, Jebel
Salloum, Jebel Ghardek, Jebel Kemayem e Jebel Rakhmet. Si tratta di aree montagnose
isolate localizzate nei territori dei Governatorati di El Kef, Kasserine e Sidi Bouzid.
Si ricorda inoltre che dal 30 giugno 2012, il Ministero della Difesa Nazionale ha decretato
la chiusura del Sahara tunisino. L’accesso a tale area è soggetto a procedure stabilite
congiuntamente dal Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal
Ministero del Turismo in base alle quali i turisti che intendano visitare il Sahara tunisino
sono accompagnati da guide turistiche e dall’esercito. Le autorizzazioni vanno richieste
direttamente ai Governatorati di Tozeur e Kebili. I punti di accesso al Sahara tunisino (le
località di El Matrouha, Jbil, Ksar Ghilane, El Kamour, Kambout, Larzet) sono controllati
dalla Guardia Nazionale. Si sconsiglia d ogni modo di effettuare escursioni nella detta area.
CONSIGLI PRATICI
Si raccomanda particolare cautela ai turisti che intendano effettuare escursioni all’interno
del territorio tunisino. Ove si intendesse comunque effettuare escursioni, si raccomanda di
farlo solo nell’ambito delle attività organizzate da “Tour Operator” locali di chiara fama e
professionalità che seguano le indicazioni di sicurezza formulate dalle competenti autorità
(vedi anche aree di rischio al confine) e comunque esclusivamente in gruppi numericamente
significativi.
In via più generale, è vivamente sconsigliato mettersi in viaggio nelle ore notturne.
Le difficili condizioni in cui versa l’economia nazionale continuano ad essere, inoltre, la
principale causa di ricorrenti scioperi, organizzati tanto su base di categoria quanto su base
territoriale, nonché episodiche manifestazioni anti-governative dovute alla diffusa
disoccupazione, a rivendicazioni di carattere salariale e al caro-vita, soprattutto nelle zone
urbane dell’interno e presso i confini con la Libia. In tali casi, non sono infrequenti blocchi
di strade e di attività commerciali ed industriali, danneggiamenti di uffici e trasporti
pubblici, scuole, ospedali, particolarmente nelle aree più povere dell’entroterra. In ragione
del loro carattere sporadico, si tratta di episodi di difficile prevedibilità; tuttavia, tali
specifici episodi non hanno sinora coinvolto stranieri.
In Tunisia si sono riscontrati alcuni casi di infezione da Coronavirus (NCoV): per un utile
approfondimento al riguardo, si invita a consultare il Focus “Sicurezza sanitaria –
Coronavirus”sulla home page del presente sito, nonché il sito della WHO (World Health
Organization – Organizzazione Mondiale della Sanità), alla pagina “Disease Outbreak
News" http://www.who.int/csr/don/en/index.htm/.
Informazioni circa la situazione di sicurezza nel Paese potranno essere assunte consultando
gli appositi Avvisi pubblicati sul sito www.viaggiaresicuri.it che vengono regolarmente
aggiornati dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale/Unità di Crisi e
dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi.
Si invitano i connazionali a tenersi costantemente informati attraverso i media locali ed
internazionali sugli sviluppi della situazione generale di sicurezza segnalando la propria
presenza sia al Ministero degli Affari Esteri, sul sito DoveSiamoNelMondo, sia alla Sede
diplomatica italiana a Tunisi, al seguente indirizzo e-mail: [email protected].
Unità di Crisi – Segreteria Generale
Televideo
TUNISIA: fortemente sconsigliati viaggi in prossimità del confine con la Libia e
l’Algeria….