Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006

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Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
EDITORIALE
Un saluto a tutti i soci!
Ecco a voi un nuovo numero dell’Arecibo@Net, il più
ricco fin'ora pubblicato anche grazie ad una redazione
sempre più numerosa cui va tutto il mio personale ringraziamento.
Colgo l’occasione per salutare i nuovi collaboratori che
a partire dal prossimo numero ci aiuteranno a rendere
sempre più interessante il nostro bollettino. Un benvenuto
a Federica e Nicole
Federica si occuperà del mondo dei sottotitoli illustrandoci tecniche, pregi, difetti, e difficoltà di realizzazione.
Nicole invece comincerà con degli articoli dedicati alla
colonna sonora di BSG che comprenderanno recensioni
e profili degli autori e poi chissà su quali strade vorrà condurci.
Un’altra novità del Bollettino è la realizzazione di due
copertine separate per ognuna delle due serie fantascientifiche delle quali l’associazione si occupa, Star Trek e
BSG. In altri termini in www.ussarecibo.it troverete il bollettino con la copertina di ST e in www.battlestargalactica.
it quello con la copertina dedicata a BSG.
Ma passiamo ai contenuti di questo numero.
Alla consueta sezione dedicata alle news, troverete il
gradito ritorno del “Tuzzo” di Riccardo Nuzzi, cui seguono
le consuete due sezioni del bollettino. Nella parte dedicata a BSG segnaliamo un interessante articolo che va ad
esplorare l’ambientazione della serie dedicato al governo
delle dodici colonie, una intervista a James Callis sull’imminente terza stagione della serie e la recensione del
gioco di carte collezionabile.
Nella parte dedicata a Star Trek invece abbiamo dato
ampio spazio ad Armin Shimerman e al suo simpatico personaggio, Quark. Inoltre da non perdere gli approfondimenti sulla serie riguardanti i servizi segreti, la musica e la
tecnologia Trek. Come ciliegina sulla torta inoltre, abbiamo
un resoconto di Cosimo Marino sulla convention di Las
Vegas per il quarantennale della serie!
Per concludere tre articoli scientifici molto interessanti.
Giuseppe ci parlerà del futuro veicolo spaziale che darà il
via alla vera esplorazione umana dello spazio, Vito invece
ci condurrà nel passato alla scoperta di un inedito Cartesio
e Riccardo ci parlerà della via lattea.
Buona lettura a tutti!
Arecibo@Net n. 5 Settembre 2006
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L’associazione in attività
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News
Houmor
Sezione BSG
Il governo delle dodici colonie
La terza stagione di BSG
Intervista a James Callis
Gli effetti visivi di BSG
Recensione: BSG Collectable Card Game
Sezione Star Trek
Intervista ad Armin Shimmerman
Guida agli episodi: Enterprise
I servizi segreti di S.T.: L'ordine Ossidiano
La musica di Star Trek III Parte
Tecnologia Trek: I sistemi ambientali
Recensione: Starfleet Command 3
Star Trek The Experience di una vita
Sezione Scienza
La scoperta segreta di Cartesio
I mezzi spaziali: Crew Exploration Vehicle
La via lattea
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di Alessandro Raimondi
e Riccardo Nuzzi
di Riccardo Nuzzi
di Lia Mariani
di Alessandro Raimondi
di Alessandro Raimondi
di Francesco Genchi
di Alessandro Raimondi
di Pierpaolo Ventrella
di Michele Masiello
di Pierpaolo Ventrella
di Lazzaro Liuzzi
di Francesco Genchi
di Carmine Cozzolino
di Cosimo Marino
di Vito Lecci
di Giuseppe
Picca
Arecibo@Net
- Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
di Riccardo Simone
REDAZIONE
Arecibo@Net - Bollettino trimestrale dell’Associazione
Culturale USSArecibo - N.5 Settembre 2006
Redazione: Via Napoli 6/b Bari-S.Spirito
Tel. 0805302092 - E-mail: [email protected]
Sito: http://www.battlestargalactica.it/arecibonet.asp
Direttore responsabile: Alessandro Raimondi
Impaginazione e grafica: Alessandro Raimondi
Hanno contribuito alla realizzazione di questo numero:
Carmine Cozzolino
Cosimo Marino
Francesco Genchi
Giuseppe Picca
Lazzaro Liuzzi
Lia Mariani
Michele Masiello
Riccardo Nuzzi
Riccardo Simone
Vito Lecci
L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’
Di Alessandro Raimondi e Riccardo Nuzzi
Eccoci nuovamente qui dopo le vacanze. L’attività dell’associazione, anche in estate, è proseguita e, l’Housecon
estiva ne è un esempio. Semplice ma divertente!
Per tutti coloro che ancora non sanno cosa sia una HouseCon, questa è un pranzo realizzato all’interno della sede
associativa con tutti gli associati che desiderano prendervi
parte. Scopo dell’iniziativa è quello di far incontrare, per
una intera giornata, i fan intervenuti, perché, se è vero
che l’avvento di strumenti come internet hanno facilitato di
molto la possibilità di avere informazioni sulla propria serie
preferita e hanno permesso di poter “conversare” via chat
con moltissimi fans, l’incontro diretto risulta sempre preferibile, in quanto ti permette di avere quel contatto reale che
un computer, per quanto tecnologico, non può dare.
CONTINUA LA CAMPAGNA APULIACON 2006/2007
SOSTIENI L'APULIACON !
Vorresti avere un attore di BSG in Italia?
vorresti contribuire a far crescere i Fan Club
dell'associazione? Vorresti aiutarci ad ingrandire la
manifestazione Apuliacon? Allora cosa aspetti?...
VAI SU
www.battlestargalactica.it !!
Le magliette hanno
il logo del BSGIC
sul fronte, zona
cuore, mentre sul
retro vi è il vostro
piccolo tostapane
appena adottato in
esacromia.
Per info e prenotazioni:
iscrizioni@battlest
argalactica.it
L’HouseCon è l’occasione per passare una giornata in
sede, mangiando diverse specialità, visionando puntate
varie di Star Trek, BattleStar Galactica ed, eventualmente,
nuove produzioni fantascientifiche, scambiare quattro
chiacchiere con gli amici e divertirsi con qualche battuta.
Per partecipare, viene richiesto un pagamento di una
quota di appena € 5,00 (meno di una pizza) che ha lo
scopo di coprire le spese vive sostenute dall’Associazione
(cibo, stoviglie ecc.).
Se siete stanchi di restare davanti al vostro computer
e volete passare una giornata con degli amici, allora non
mancate.
Rimanendo in tema, vi ricordo che proprio domenica
1 ottobre è prevista una nuova HouseCon! Aderite numerosi!
Per sabato 28 ottobre, invece, l’Associazione organizzerà una pizza o cena in un locale di Bari (ancora da definire). Ogni associato pagherà solo quanto consumerà in
base al costo delle portate da lui scelte. Anche questa iniziativa ha il medesimo scopo di far incontrare gli associati,
questa volta, però, di sera ed in un locale in città (Bari).
Grande soddisfazione per l’Associazione è data dal
buon risultato che sta raggiungendo l’iniziativa “Adotta
un Tostapane”, che consiste nel poter acquistare una
maglietta di BSG con un simpatico disegno originale realizzato dai creativi dell’Associazione (per maggiori informazioni in merito, visita www.battlestargalactica.it).
L’iniziativa serve per aiutare l’Associazione a finanziare
la Manifestazione annuale “Apulia Convention”.
Se anche tu vuoi dare il tuo contributo alla crescita di
una manifestazione unica nel suo genere (unione di fantascienza e scienza), allora corri anche tu ad adottare un
tostapane e/o iscriviti all’Associazione, ad uno o tutti e due
i suoi fan-club (ST e BSG).
Rimanendo in tema di Apuliacon c’è una conferma
ufficiale da fare. La manifestazione si svolgerà in due
giorni! Il 3 e 4 Marzo 2007. Tale scelta è stata fatta sia per
aumentare il tempo a disposizione degli appassionati per
conoscersi meglio, sia per agevolare chi arriva da lontano,
sia per adeguarci alla possibilità di avere ospite in manife-
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L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’
stazione un attore di BSG o di Star Trek.
dei modi con l’associazione:
Continua, ancora, l’iniziativa dell’Associazione nel partecipare ad altre manifestazioni di scienza, fantascienza e
giochi, per promuovere le sue iniziative e farsi conoscere
da sempre più appassionati. Questa volta siamo stati alla
Vercon 2006 la manifestazione di giochi che ogni anno
si svolge a Verona. Abbiamo trovato e provato per voi il
nuovo gioco di carte collezionabile basato su BSG e ne
troverete una esauriente recensione in questo numero.
•
[email protected] per questioni inerenti le iscrizioni del Fan Club di Star Trek – informazioni e collaborazioni con l’associazione e il sito www.ussarecibo.it – per
info e partecipazioni ad eventi organizzati dall’associazione (entrambi i Fan Club)
•
[email protected] per questioni
inerenti le iscrizioni del Fan Club di Battlestar Galactica
– acquisto, informazioni e spedizioni dei gadgets e dei
pacchetti associativi di entrambe le serie
•
[email protected] per informazioni e
collaborazioni per il BSGIC (BSG Italian Club) – info e collaborazioni con il sito www.battlestargalactica.it
•
[email protected] per tutto quello che riguarda
l’Arecibo@Net: informazioni, collaborazioni, contatto con
la redazione, invio materiale
•
[email protected] per tutto quello che riguarda la
manifestazione Apuliacon
Il sito www.battlestargalactica.it va molto bene ma
le tante cosa da fare rendono molto lenti i ritmi con cui
riusciamo ad aggiungere materiale. Ci scusiamo con voi
di questo ma vi assicuriamo che, anche se lentamente,
inseriremo quanto più materiale possibile. Al riguardo,
chiunque voglia collaborare alla gestione del sito, vi
ricordo che può contattare il responsabile all’indirizzo:
[email protected]
Vi ricordiamo che la sede è aperta ogni domenica,
salvo casi eccezionali, a tutti gli associati.
Un’ultima cosa. L’associazione ha ormai molte sezioni
e molte email. Per questo motivo può essere utile specificare a quali indirizzi scrivere per comunicare nel migliore
Ciao ed alle prossime iniziative!
“Associazione Culturale USS Arecibo: una associazione fatta dai fans per i fans!”
NEWS
La serie classica di Star Trek rimasterizzata in digitale
All’inizio di questo mese la CBS Paramount Domestic
Television ha confermato ufficialmente la realizzazione
della rimasterizzazione completa, sia audio che video,
della serie classica di Star Trek.
Il 16 settembre,
dopo 16 anni, la
serie classica di
Star Trek, è tornata ad essere
programmata per la
messa in onda in syndication con effetti speciali
restaurati e completamente ricreati
al computer.
Michael Okuda, scenico di vecchia data che per
vent’anni ha lavorato in numerosi film di Star Trek e
quasi tutte le serie televisive, ha detto: “Abbiamo lavorato con molta attenzione cercando di rispettare quanto
più possibile l’integrità e lo stile della pellicola originale”.
Anche i veterani di Star Trek Denise Okuda e David Rossi
hanno dato il proprio contribuito.
“ La navicella invisibile “, il primo episodio sui Romulani
mai trasmesso, sarà il primo degli episodi rimasterizzati
ad andare in onda; tutti gli episodi saranno trasmessi con
un ordine diverso rispetto alla serie originale.
tiera...”.
Sono state aggiunte molte comparse in
computer grafica per popolare molte navi
e molte starbase, ed è stata completamente ridisegnata la terra vista
dallo spazio dell’episodio
“Miri”.
In più, il famosissimo
tema d’apertura della
serie di Alexander
C o u r a g e (vedi Arecibo@Net n.4) è
stato anch’esso rimasterizzato in stereo
come l’altrettanto famosa frase d’inizio,
di William Shatner, “Spazio, ultima fron-
Startrek.com poi ha fornito maggiori dettagli aggiungendo che gli episodi andranno in onda in più di 200 sta-
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NEWS
zioni televisive e che i primi episodi che andranno in onda
sono quelli che sono stati votati come i preferiti dai fan
della serie.
L’Enterprise e le altri navi spaziali, originariamente
filmate con modellini, saranno rimpiazzate con modelli
in CGI, e la stessa Enterprise, insieme ai pianeti, nella
sequenza iniziale dei titoli,
sono stati dotati di “profondità e di dimensione”. I grafici della barriera galattica,
i pianeti alieni e gli sfondi
scenici, saranno anch’essi
completamente rifatti.
Il sito ufficiale non è però
ancora in grado di riferire se
e quando tali episodi potrebbero essere disponibili in
DVD o altri formati.
La Creation Entertainment, organizzatrice delle convention americane, ha proiettato, nelle due conventions
di Chicago e Sacramento dove erano ospiti rispettivamente Shatner (TOS:Kirk) e Nimoy (TOS:Spock), delle
anteprime esclusive e un “dietro le quinte” realizzato
sempre dagli stessi produttori.
Per noi poveri italiani
ci sarà ancora da attendere, nel frattempo però
ci possiamo consolare
facendo un salto su YouTube dove c’è la possibilità di vedere il trailer
degli episodi rimasterizzati.
Fonte: TrekToday.com
Uscita DVD: Battlestar Galactica Season 2.5
Uscita DVD - Battlestar Galactica: Season 2.5
Universal Studios Home Entertainment
Prezzo di lancio $49.98
http://www.amazon.com
Il 19 di settembre è uscita negli States la nuova versione del cofanetto della
seconda stagione di BSG.
Il cofanetto contiene tre dischi DVD con i secondi dieci episodi della stagione
presentati in video widescreen 1.78:1, audio Dolby Surround in inglese Digitale 5.1
e sottotitoli in inglese e spagnolo.
Gli extra includono una versione estesa del primo episodio, “Pegasus”, con le
scene eliminate, tutti i podcast di commento di Ronald D. Moore, un making of di
Battlestar Galactica, un video blog di David Eick e il commento audio dell’episodio
“Pegasus” da parte di Eick e Moore.
HOUMOR
IL TUZZO Di Riccardo Nuzzi
LA VOSTRA “TESTATA” UMORISTICA
Buoni consigli.
• Se dovete disinfettare qualcosa, usate lo spirito;
tuttavia, se i batteri non muoiono dal ridere, allora usate
l’alcool etilico.
• Se volete noleggiare un film per passare la serata,
guardatevi: “Fuga da Alcatraz”. E’ un buon film “d’evasione”.
• Ricordatevi di comprare una lampadina, farete un
acquisto illuminato.
Elettrodomestici.
• Tra il forno a gas e quello elettrico, scegliete quest’ultimo: quelli a gas sono poco simpatici, infatti sono
“asfissianti”.
• L’elettrodomestico più divertente è senza dubbio il
frigorifero: vedeste che “freddure”! Per non parlare, poi,
del freezer!
• Non fidatevi molto dei frullini, tendono a “montare” le
cose.
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HOUMOR
Dubbi.
vampiri?
• Non sapevo che il meteo si occupasse anche di mal di
pancia: ha previsto “rovesci” sparsi in tutta Italia!
• Ma le tende da sole, soffrono di solitudine?
• I televisori al plasma, sono i televisori preferiti dai
N.B. Le battute de IL TUZZO sono tutte rigorosamente
testate dai nostri esperti (o i nostri esperti hanno dato
testate contro il muro dopo averle lette, questo punto
ancora non è chiaro).
BATTLESTAR GALACTICA
IL GOVERNO DELLE DODICI COLONIE
ATTENZIONE: L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER DELLA SECONDA PARTE DELLA SECONDA STAGIONE
Il Governo delle Dodici Colonie, fondato sugli Articoli
della Colonizzazione, è una repubblica federale fondata
52 anni prima rispetto all’ambientazione della nuova serie
di Battlestar Galactica, guidata da un Presidente ed una
assemblea legislativa eletti democraticamente.
Potere Esecutivo
Il Presidente al tempo della Caduta delle Dodici Colonie era Richard Adar. Il Presidente è assistito da un Gabinetto, formato dai capi dei vari dipartimenti governativi.
Sotto la presidenza di Adar, il Ministro della difesa civile
era un uomo di nome “Jack” e il Ministro dell’educazione
era Laura Roslin. Il Presidente può richiedere le dimissioni dei membri del suo gabinetto ma apparentemente
questi non sono obbligati ad obbedire (“Epiphanies”)
In caso di morte o incapacità del Presidente, il Vice
Presidente e il Gabinetto sono inclusi nella linea di successione. Al tempo in cui assunse la presidenza, Laura
Roslin era la 43° in linea. (“Miniseries”).
Questa linea di successione è apparentemente simile
a quella del Presidente degli Stati Uniti, che però include
solo 17 funzionari al di sotto del Presidente. Il Ministro
dell’ educazione degli Stati Uniti è il numero 16.
Potere Legislativo
L’ Assemblea legislativa delle Colonie è bicamerale. La
Camera Alta è composta dal Quorum dei Dodici, con ogni
colonia rappresentata da un singolo delegato, ognuno
dei quali ha diritto ad un voto. Quando la Vicepresidenza
è vacante, il Quorum è responsabile sia per la nomina
che per la conferma del successore alla carica. Il Presidente delle Colonie è anche il funzionario che presiede il
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Quorum, con l’ autorità di decidere in caso di parità di voti.
Il vestito da cerimonia dei membri del Quorum include
una fascia rappresentante la rispettiva Colonia.
La Camera Bassa è evidentemente più grande, e può
essere eletta su basi proporzionali. Il Governo ha anche
chiaramente riconosciuto un’organizzazione religiosa
non eletta in un ruolo consultivo, simile alla Camera dei
Lord inglese, che mantiene una magistratura separata.
Questa potrebbe essere l’ organizzazione a cui Gaius
Baltar fa riferimento come al “Consiglio del Popolo” in
“Lay Down Your Burdens, Part II”
La pluralità di cariche è chiaramente proibita, infatti il
Dr. Gaius Baltar è prontamente sostituito all’interno del
Quorum dopo essere stato eletto Vicepresidente.(“Frag
ged”).
Numerose libertà civili sono garantite dagli Articoli della
Colonizzazione. Molte di queste hanno evidenti analogie
con la Carta dei Diritti degli Stati Uniti.
Governo della Flotta
Potere Esecutivo
Amministrazione Roslin
Laura Roslin, Ministro dell’Educazione sotto il Presidente Richard Adar, assume la Presidenza dopo la morte
di Adar e degli altri 42 ministri sopra di lei come previsto
dalla Condizione arancione (N.D.T. Condizione arancione
è la massima condizione di allerta per le forze armate
americane che implica lo stato di guerra). Non forma un
suo Gabinetto ufficiale, ma assume diversi consulenti
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GOVERNO DELLE DODICI COLONIE
Wallace Grey – Consigliere Economico (“Colonial
day”). Grey taglia i suoi legami con l’amministrazione
Roslin dopo le sue dimissioni da candidato per la Vicepresidenza in “Colonial Day”
Amministrazione Baltar
durante i nove mesi prima della scadenza del mandato di
Adar. Il Dr. Gaius Baltar viene scelto come suo Vicepresidente in una elezione speciale 49 giorni dopo l’attacco dei
Cylon. Baltar è pronto ad assumere il ruolo di Presidente
quando la morte per tumore di Roslin sembra imminente,
ma lo scienziato e Vicepresidente riesce a salvare la vita
del Presidente. Nonostante ciò, Roslin sospetta che lo
scienziato sia un collaboratore dei Cylon, e Baltar sceglie
di candidarsi alla Presidenza nelle imminenti elezioni.
Gaius Baltar annuncia la sua candidatura contro Roslin
un mese prima delle Elezioni Presidenziali, appoggiato
da Tom Zarek (che aveva sconfitto mesi prima nella
corsa alla vicepresidenza). La piattaforma elettorale di
Baltar si oppone all’interferenza religiosa negli affari di
governo, scatenata dal caso Rya Kibby, ed è in favore
della colonizzazione di New Caprica. Sebbene Roslin
tenti di volgere il risultato delle elezioni in suo favore,
Baltar assume la carica di Presidente a seguito dei brogli
Consulenti Presidenziali di Roslin
Billy Keikeya – Assistente Personale del Presidente
e facente funzioni di Portavoce Stampa. Keikeya viene
ucciso nell’episodio “Sacrifice”
Tory Foster – Assistente personale del Presidente e
facente funzioni di Portavoce Stampa. Foster succede a
Keikeya nell’episodio “The Captain’s Hand”.
Sacerdotessa Elosha – Precedentemente un’impiegata
del governo che diventa il Consigliere Spirituale del Presidente Roslin. Elosha viene uccisa nell’episodio “Home,
Part I”
Fratello Cavil – Consigliere Spirituale. Cavil succede
ad Elosha per un breve periodo durante “Lay Down Your
Burdens, Part II”, prima di essere identificato come un
agente Cylon
Capitano Lee Adama – Consiglire Militare (“Water”).
Non è chiaro quando Adama cessi la sua carica come
Consigliere Militare. Non lo si è visto in questo ruolo sin
da “Home, Part II”. Il rapporto tra Roslin e William Adama
diventa più intenso a seguito degli eventi di quell’episodio, sopperendo in maniera decisiva alla necessità di uno
speciale consigliere militare. Dobbiamo presupporre che
le responsabilità di Lee Adama come comandante della
Pegasus gli lascino comunque un po’ di tempo per gli
Affari di Stato.
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elettorali scoperti dal Tenente Felix Gaeta.
Consulenti Presidenziali di Baltar
Felix Gaeta – Assistente Personale del Presidente
Potere Legislativo
46 giorni dopo la Caduta delle Dodici Colonie, un
nuovo Quorum dei Dodici viene eletto dai sopravvissuti.
Il nuovo Quorum si riunisce la prima volta su Cloud Nine
alla vigilia del Colonial Day e rimane in sessione per un
po’ di tempo (“Fragged”, “Final Cut”). Tra i rappresentanti
troviamo:
Tom Zarek, Sagittaron
Marshall Bagot, Virgon
Sarah Porter, Gemenon
Robin Wenutu, Canceron (non compare quando il
Quorum si riunisce su Galactica in “Fragged”)
Safiya Sanne, Picon (non compare quando il Quorum
si riunisce su Galactica in “Fragged”)
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GOVERNO DELLE DODICI COLONIE
Gladio Puasha, Scorpia
Presidenza
Cloud Nine viene distrutta da un attacco nucleare ad
opera dell’agente Cylon Gina. Non si sa se alcuni dei
delegati del Quorum fossero a bordo durante l’attacco.
Elezioni
Vicepresidenza (Giorno 49)
La prima questione all’ordine del giorno per il nuovo
Quorum fu l’elezione di un Vicepresidente, una mozione
presentata da Tom Zarek (Sagittaron) e appoggiata dal
Dr. Gaius Baltar (Caprica). Marshall Bagot (Virgon) propose Zarek per la carica, e fu appoggiato da Sarah Porter
(Gemenon). I sostenitori di Roslin scelsero Wallace Grey
come candidato. Più tardi Grey si ritirò e fu sostituito
dal Dr. Baltar.
Zarek perse le lezioni sei voti a sei, col voto decisivo del Presidente Roslin. Basandoci su quanto
visto, egli aveva il supporto di Aerelon, Aquaria,
Gemenon , Picon, Sagittaron e Virgon.
Questa elezione pare seguire uno schema
simile a quello attuale negli Stati Uniti, con
due eccezioni: per la legge degli Stati Uniti
solo il presidente può proporre un candidato;
e quella candidature deve essere approvata
da entrambe le Camere, non solo dalla Alta.(
Il 25° emendamento non è chiaro per quel che
riguarda il voto decisivo in caso di parità , dato
che è lo stesso Vicepresidente a poter decidere al Senato)
Il mandato del Presidente Richard Adar, che Laura
Roslin ricoprì secondo la disposizione della Condizione
arancione ebbe termine 9 mesi e mezzo dopo l’olocausto.
Roslin non credeva inizialmente di candidarsi, a causa
della rapida progressione del suo cancro, ma dopo la
cura (“Epiphanies”) fu chiara la sua assoluta intenzione
di presentarsi per la rielezione.
Tom Zarek, che era stato sconfitto nel suo precedente
tentativo per la Vicepresidenza, aveva annunciato privatamente la sua intenzione di concorrere per la presidenza (“Colonial Day”), ma si ritirò dopo avere compreso
che non poteva sperare di superare la popolarità del
Presidente Roslin. Invece, decise di dare il suo appoggio
al suo vecchio avversario Gaius Baltar, il quale aveva
pubblicamente rotto i rapporti con l’amministrazione
Roslin a seguito del caso Kibby ( “The Captain’s
Hand”).
All’elezione partecipò la popolazione dell’
intera flotta, i cui voti furono scrutinati dallo
staff militare di Galactica, con la supervisione
di funzionari civili. Dall’elezione risultò la vittoria schiacciante di Baltar e del suo piano
di colonizzazione su New Caprica, nonostante il tentativo di manipolare le elezioni
da parte dell’ amministrazione uscente.
Traduzione e adattamento di Lia Mariani
(Jaleen). La versione completa dell'articolo
lo troverete sulla guida a BSG di prossima
pubblicazione da parte del BSGIC. Articolo
ricavato da “http://www.battlestarwiki.org”
BSG:LA TERZA STAGIONE
ATTENZIONE: L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER DELLA SECONDA PARTE DELLA SECONDA STAGIONE
Di Alessandro Raimondi
Secondo voi è possibile rendere qualcosa di fantastico
ancora migliore? Frakk forse sì!
La terza stagione di BSG ha tutte le carte in regola per
dimostrarlo!
nizzare una resistenza armata che possa condurli ad una
insurrezione.
Nel frattempo la Pegasus e il Galactica, che erano
dovuti fuggire per l’inaspettato arrivo dei Cylon, ora progettano il loro ritorno per poter liberare ciò che rimane
della civiltà umana.
Riprenderemo la storia da dove l’avevamo lasciata,
molti mesi dopo l’arrivo dei Cylon su New Caprica e la
loro occupazione. Un’ambientazione cupa in cui vedremo
gli uomini sotto il giogo dei Cylon. Baltar, ormai un presidente fantoccio, farò solo quello che i Cylon gli diranno
di fare, molti coloni decideranno di vivere e collaborare
con i nemici di sempre altri invece cercheranno di orga-
E questo è quello che abbiamo visto e che possiamo
intuire dalla fine della seconda stagione. Se avete avuto
modo di vedere e seguire i podcast conoscerete già qualcosa del background della terza stagione che andrà in
onda negli States il 6 Ottobre di quest’anno con un maxi
episodio di due ore ricavato dalla fusione di due episodi
“Occupation” e “Precipice”.
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BSG:LA TERZA STAGIONE
Ora, se continuerete a leggere, vi fornirò nuove informazioni senza incorrere in spoiler. Parlerò in termini
generici e lascerò che sia la visione degli episodi a svelarvi la trama.
Cominciamo con il parlare della flotta coloniale. Le
facce dei personaggi che abbiamo imparato ad
amare in queste
due
stagioni
andranno incontro ad alcuni
dei suoi migliori ruoli dopo la sua carriera in Xena e la
cosa sembra piacergli.
Naturalmente, come in un qualunque stato di polizia, la
gente è divisa. Alcuni collaborano e lavorano con i Cylon
ed altri rimangono completamente leali alla flotta coloniale. Questa particolare situazione creerà alcune dinamiche interessanti nella interazione dei personaggi.
Inoltre, nella storia riguardante la bambina Cylon/
Umana, vi troveremo un po’ di intrighi e mistero. Tale
questione, rimasta insoluta nella scorsa stagione, avrà
un grande ritorno in questa.
Se siete emotivi e particolarmente affezionati ai vostri
significativi cambiamenti nei capelli e nel makeup in
generale. La nuova stagione ci mostrerà tutti i personaggi
con un look trascurato e stanco.
Nella nuova stagione sapremo molto di più della gerarchia Cylon, la loro organizzazione e del nuovo modo
di
pensare
riguardo l’armoniosa convivenza
con l’umanità
prospettata da Boomer (Cylon)
e Six.
Lucy Lawless tornerà
ad interpretare D’Ana
Biers. L’attrice sta
interpretando
uno
personaggi preferiti, tenete con voi una buona scorta di
fazzolettini. Questo primo episodio sarà uno dei più emozionanti della serie e ci saranno più occasioni nelle quali
potreste versare qualche lacrima.
La tensione sarà alta, percepibile e naturalmente non si
esaurirà con gli episodi di apertura... la stagione che sta
per iniziare potrebbe avere le migliori sceneggiature fin
qui scritte per lo show.
Allora? Credete che tutto questo non basti? Vorrà dire
che aspetteremo assieme l’inizio di questa fantastica stagione e poi mi saprete dire se avevo ragione o meno!
So say we all!
INTERVISTA A JAMES CALLIS
ATTENZIONE: L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER DELLA TERZA STAGIONE
Intervista di Sean Elliott per IFMagazine (www.IFMagazine.com)
Traduzione di Alessandro Raimondi
Alla fine della seconda stagione di Battlestar Galactica, Gaius Baltar, (interpretato da James Callis) era
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presidente e i Cylon avevano invaso New Caprica per
conquistare ciò che rimaneva della civiltà umana. Baltar
è un codardo collaborazionista, come la maggior parte
della gente pensa, o è l’unico personaggio della serie
realmente umano in mezzo a persone che cercano a tutti
i costi di essere super-uomini? Solo James Callis può
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GOVERNO
DELLE
DODICI COLONIE
INTERVIST
A A JAMES
CALLIS
rispondere a questa domanda e raccontarci cosa succederà nella serie. In una pausa di lavorazione per un
episodio della terza stagione, iF MAGAZINE l’ha intervistato ottenendo interessanti notizie sulla prossima terza
stagione di BSG che andrà in onda il 6 Ottobre di quest’anno.
iF MAGAZINE: Quant’è la durata totale di tutte le tue
pause di lavorazione?
JAMES CALLIS: Questa è una di quelle pause che in
totale dura un mese.
iF: Riguardo alla terza stagione quanto sei autorizzato
a dirci?
CALLIS: Veramente non dovrei dirvi niente. Non so
dove uscirà il tuo articolo. Suppongo tu abbia già letto
qualche spoiler. Iniziamo col dire che la stagione si apre
con i Coloniali sotto occupazione Cylon.
iF: Ho visto le immagini con i Cylon che l’avevano
costretta ad arrendersi puntandole una pistola alla testa.
già ottima. La sceneggiatura è fatta per sorprendere una
volta che le scene vengono girate e si vede il risultato
finale, ma a noi capita di sorprenderci anche solo leggendola.
iF: Avremo modo di incontrare il nuovo quarto modello
Cylon in questi primi episodi? [N.D.T. fin’ora nello show si
sono visti tre modelli Cylon: i centurioni classici, gli umanoidi tipo Six e i Rider. Secondo indiscrezioni in questa
stagione si dovrebbe vedere un quarto modello]
CALLIS: Non si è ancora visto. Devono succedere
ancora tante cose, ci sono così tante cose che i coloniali
devono prima fare e che non si sono ancora viste.
iF: Quanto dell’anno intercorso tra la stagione due e la
stagione tre avete intenzione di girare?
CALLIS: E’ una domanda cui è difficile rispondere.
Abbiamo filmato qualcosa ma non sai mai quanto, di
quello fatto, verrà poi effettivamente utilizzato. Si trattava
di poco materiale riguardo la posa delle prime pietre della
nuova colonia. E poi materiale in cui si vede come Lee,
Kara e Dualla si siano ritrovati nelle situazioni che
avete visto alla fine della seconda stagione.
iF: Molti membri del cast hanno un nuovo
look in questa stagione come l’ingrassato Jamie
Bamber e i capelli lunghi di Katee... ti senti spaesato dalla cosa?
CALLIS: Anche a rischio di essere ripetitivo, credo
che questa stagione sia fenomenale, è veramente stupefacente, anche se l’ambientazione è ancora più cupa
delle precedenti. Sono tutti nei guai, tutti hanno i propri
problemi. Quello che sta succedendo è un po’ come in
MORPHIN POWER RANGERS o nei TRANSFORMERS
dove tutti gli elementi separati si uniscono a formare
un’unica grande nave; bhè in questo caso non è proprio
così (ride). Ma, comunque in questo caso, tutti i contributi
di tante persone si sono convogliate nello show facendolo maturare completamente. Ogni membro del cast
ormai conosce perfettamente il proprio personaggio e sa
esattamente cosa fare. La sceneggiatura ci arriva poco
prima di cominciare a girare ma anche volendo trovare
qualcosa da cambiare, non si riesce perché la qualità è
10
CALLIS: Il cambiamento del mio look verrà un po’ più
avanti. Comunque già adesso sono cambiato. Giravo per
Los Angeles e mi succedeva una cosa strana. Ma tutte
le persone con un bel paio di baffi e capelli lunghi si chiamano Gesù? Tutti quelli che incontravo mi dicevano “Qh!
Ecco Gesù!... Ciao”. Ad essere franco, penso di assomigliare più a Giovanni Battista. Sono stato nel deserto e mi
sono cibato di locuste e miele per un po’. Io sono il punto
d’incontro tra l’umanità e i suoi figli, il che mi piace.
Gli sono successe così tante cose (a Baltar). L’idea
è che quando eventualmente riuscirò a risolvere questa
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Anno 11 Num.
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INTERVIST
A TECNICA
A JAMES
CALLIS
BSG
-SCHEDA
VIPER
MARKII
situazione terribile in cui mi trovo, sarò un po’ come Lazzaro che ritorna dalla morte. L’idea è che se mantenessi
il mio bell’aspetto non riuscirei a comunicare al pubblico
tutte le cose terribili che ho passato. Non so, un po’ come
Robinson Crusoe che incontra Shaggy (da Scooby doo)
(Ride)
iF: In questa stagione avrete Lucy Lawless come
membro del cast fisso, pensi che questo potrà incidere
sui vostri equilibri?
CALLIS: Lei e Baltar hanno sicuramente una connessione. La cosa è molto interessante, anche se tra loro
non c’è quella componente
di fiducia che invece esiste
nel rapporto con Sei. Questa
storia potrebbe prendere
strade interessanti, anche
perché Lucy è una donna
molto bella.
iF: Ha cantato per te?
CALLIS: No. Ma mi
sembra debba andare a
cantare. Tu l’hai già sentita? Penso stia andando
a cantare, non nel nostro
show, ma in un’altro (ride). Il
numero musicale sulla nave
base Cylon “One…Singular
Sensation” comunque non
l’ha fatto. Lei è un Cylon e
vive per sempre. La sua relazione con me e i suoi guai la
pongono in una situazione
particolare con il resto della
società Cylon.
pesce fuor d’acqua in un ambiente in cui tutti sapevano
cosa fare e cosa stavano affrontando. Invece questa volta
lui non è solo un pesce fuor d’acqua ma la sua situazione
si è evoluta portandolo sull’orlo di una vera e propria crisi
esistenziale.
iF: Il tuo personaggio prenderà parte all’episodio per
il web “Resistance”?
CALLIS: No. Quello che stanno facendo è focalizzarsi
sulle persone la cui situazione non si è potuta chiarire
negli episodi televisivi. Questi episodi per il web servono
a descrivere meglio cosa è accaduto nello show. Sono
come un approfondimento
della vita privata di alcuni
personaggi che non avevamo potuto vedere, una
descrizione di come le loro
vite sono cambiate in seguito
all’occupazione Cylon e
come reagiscono ad essa.
Penso sia stata veramente
una brillante idea realizzarli.
iF MAGAZINE: Quando
Jamie Bamber è dovuto
ingrassare l’avete aiutato in
qualche modo?
JAMES CALLIS: No. Non
in quel senso. Naturalmente
anche non girando scene
assieme, ognuno di noi
incrocia il percorso dell’altro
e ci sosteniamo a vicenda
perché mentre io finivo di
girare una scena, lui attaccava a girarne un’altra. Ho
visto i primi cinque episodi
iF: Nella prima parte della
di questa nuova stagione e ti
terza stagione è stato dediposso assicurare che Jamie
cato molto spazio ai Cylon,
James Callis interpreta il Dottor Gaius Baltar è stato fantastico nel camcom’è stato girare quotidiabiare il carattere del proprio
namente sempre con le stesse persone?
personaggio. E’ stato veramente eccezionale.
CALLIS: Ho girato solo con i Cylon fino all’undicesimo episodio. Era già successo prima ma questa volta
è stato differente. Quando Baltar arrivò sul Galactica, e
penso che questo mi abbia aiutato ad ottenere la parte,
ho interpretato il personaggio come qualcuno che non si
fosse mai realmente interessato ai Cylon e a cosa essi
rappresentavano per la propria gente. Qualunque coloniale, vedendo una luce rossa lampeggiante, avrebbe
inteso cosa essa rappresentasse e ne sarebbe stato terrorizzato; Baltar no. Egli infatti inizialmente era come un
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iF: Ci saranno grossi cambiamenti per lui in questo
primo arco narrativo?
CALLIS: Il suo stato d’animo è il fatto che sia ingrassato sono certamente collegati. Certamente il motivo per
cui si è ridotto in quel modo è dovuto a quello che è successo l’anno precedente. L’idea è di Michael Rhymer e
penso che per questo verrà ripagato con un premio.
iF: Hai accennato alla grave situazione emotiva in cui
11
INTERVISTA A JAMES CALLIS
si troverà Baltar, quali altre sfide attendono voi attori in
questa stagione?
CALLIS: Non ho ancora visto tutto ciò che ci aspetta.
C’è così tanto materiale che alcuni episodi sono stati
tagliati in due, può succedere che io stia parlando dell’episodio cinque mentre alla fine si tratti del settimo
episodio. Baltar sarà torturato e già questa è una cosa
abbastanza orribile. So che si tratta di recitazione ma
in quel momento stai comunque recitando una parte in
cui ti torturano e non è stato affatto piacevole. So che
mentre noi stiamo parlando adesso, nel mondo, moltissime persone stanno subendo torture e, anche se non
le hai mai provate, queste sfide ti consentono comunque
di immaginare meglio cosa quella gente stia passando.
Quando fai qualcosa di questo tipo non puoi più sottovalutare la sofferenza che queste persone provano e ti
diviene insopportabile l’idea che queste cose accadano.
In un certo senso, da un certo punto di vista, qualcuno
potrebbe pensare: chi più di Baltar meriterebbe di essere
torturato? Ci potrebbero essere degli spettatori che
dicano “Quando ti prenderai quello che meriti? Quando
arriverà il tuo momento?”
crolla addosso. Per parlare di cose più leggere, ho girato
delle scene completamente nudo. Vi assicuro che è davvero strano girare delle scene in cui tu sei nudo mentre
sei circondato da gente vestita anche pesantemente.
iF: Non le hanno dato della biancheria color carne?
iF: Baltar non è il solito tipo di cattivo. Per me è una
persona comune completamente umana che porta la
sua umanità all’interno di uno show dove tutti cercano di
essere superuomini per sopravvivere.
CALLIS: E’ stato tutto molto buffo. Inizialmente mi
sono detto ma perché nudo? Poi ci ho pensato e mi sono
reso conto che se avessi indossato biancheria color carne
sarei stato ancora più ridicolo. Sono un essere umano ed
ero lì tutto nudo con le mie cose. Generalmente non sono
un tipo timido ma in quella circostanza mi sono sentito
in imbarazzo. Ci sono state molte occasioni in cui Tricia
(Helfer) si è spogliata e ha fatto delle scene di nudo, ma
lei lo fa con una grazia incredibile, senza battere ciglio,
in maniera estremamente professionale. Come testimonianza della mia solidarietà con Tricia Helfer ho specificato “Farò la scena nel migliore dei modi ma io non sono
bravo neanche la metà di quanto lo è Tricia”. In effetti
non è stato affatto semplice. Quando dovevamo girare la
scena, Lucy Lawless è rimasta completamente sorpresa.
Era tutto scritto nel copione ma lei non lo aveva ancora
letto, quando è entrata e mi ha visto completamente nudo
è caduta a terra dal ridere e ha detto “nessuno mi aveva
avvertita che saresti stato nudo!” qualcuno però avrebbe
dovuto farlo perché poi abbiamo girato la scena intervallandola con risate nervose.
CALLIS: Wow. Si, penso tu abbia ragione. Egli è un
debole e la sua debolezza finisce per ossessionarlo.
iF: Alla fine più nessuno è stato disposto a girare una
scena di nudo con lei?
iF: Baltar crede che la cosa più importante in assoluto sia cercare di salvare ciò che rimane della sua vita,
giusto?
CALLIS: In effetti c’era un grande andirivieni di
persone dell’equipaggio e tutti cercavano di alzare lo
sguardo. Gli operatori lavoravano e nel frattempo cercavano di chiudere gli occhi o distogliere lo sguardo. Mi
sono ritrovato a domandarmi cos’era più terribile. Girare
la scena della tortura o essere nudo di fronte a tante persone. Mi son detto: essere nudo d’avanti a
tante persone. Dopo tutto però è una
cosa liberatoria da fare. Una cosa
che non molte persone possono
vantare di aver fatto. Ho visto di
fretta la ripresa e l’ho trovata terribilmente buffa. Uno dei momenti
più leggeri ma contemporaneamente anche di una oscurità
estrema.
CALLIS: Quello che rende questo show così interessante è tutto l’insieme di complesse
dinamiche che alla fine si sposano tra loro perfettamente.
Mentre tu dici prima o poi
arriverà il momento in cui
tutto si risolverà e nel frattempo, per tenerti a galla,
cominci a mentire; allora
ti accorgi che, anche se
non riesci ad accettare
più ciò che hai fatto, devi
conviverci se vuoi sopravvivere perché ormai quella
bugia fa parte di te. Quando
poi finalmente sei vicino
a risolvere la situazione e
vieni accusato di qualcosa
che non hai fatto il mondo ti
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iF: Ora che STARGATE
è finito, BSG diverrà il
nuovo programma portabandiera di Sci Fi
Channel?
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INTERVIST
A A AJAMES
INTERVISTA
JONATHANCALLIS
FRAKES
CALLIS: Stupiscono. E hanno continuato a farlo
per nove anni, stiamo parlando di Christopher Judge
e Michael Shanks. Grandi uomini e attori straordinari.
Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro, nove anni con
lo stesso programma? Immagino che abbiano smesso
per dedicarsi a qualcos’altro. Non sono sicuro che BSG
possa ricalcare il successo di STARGATE; non penso
riusciremo ad arrivare a realizzare un qualcosa come
nove stagioni. C’è qualcosa che ci impedisce di divenire
il programma di riferimento del canale. Penso che sia la
stessa storia della serie ad impedircelo. Penso che ci
sarà un crossover con CPRICA e che la serie raccoglierà
consensi per molto tempo. Poi penso che sarà CAPRICA
a divenire la serie portabandiera se sarà quel buon prodotto che io penso che sia.
iF: Lei ha partecipato a una delle prime convenzion di
BSG che impressione ne ha avuto?
CALLIS: E’ stato grandioso. Non ho mai visto prima
così tante donne tutte assieme. Ci hanno sempre detto
che le donne non guardano il nostro show e ciò non è vero.
NON E’ VERO! C’erano tante donne da tutto il mondo
che si erano portate dietro i propri mariti. Amano la viri-
lità degli uomini della serie. Mi dicevano “Non vogliamo
vedere gente che si bacia e si abbraccia, vogliamo vedere
te e il capo, pistole in pugno, sparare ai Cylon. Vogliamo
vedere Jaime ricoperto di sangue... azione e violenza”.
Non vogliono smancerie, amano lo show perché vi è
azione e phatos. Tutti i personaggi femminili dello show
in effetti sono toste e intelligenti e in questa stagione lo
saranno ancora di più.
iF: Hai visto giocattoli, busti e merchandise in generale sulla serie?
CALLIS: Ricordo che si parlò della realizzazione del
merchandise durante la realizzazione della miniserie e
tutto quello che ricordo era che si parlava di bambole di
Tricia. Penso che in effetti sia un gadgets che si venderebbe meglio di qualsiasi altro. Ho visto dei busti e due
giorni fa sono stato all’Universal con degli scultori bravissimi. Ce ne sono alcuni cui basta uno sguardo e sono
già in grado di cominciare a modellare l’argilla. Hanno
l’occhio dell’artista, uno di loro faceva piccoli interventi
sull’argilla e pian piano il mio viso prendeva forma, era
bellissimo vederlo lavorare. Ho visto la realizzazione di
un bellissimo busto di Tricia. Bellissimo.
GLI EFFETTI VISIVI DI BSG
Di Noah Kadner, traduzione di Francesco Genchi
Studios impiegano una modesta, ma efficiente equipe.
Secondo Chris, il gruppo comprende “all’acme della
produzione di un episodio: cinque artisti della divisione
LightWave, due compositor insieme ai loro supervisori,
produttori ed equipe di supporto. All’incirca sono undici
le persone al lavoro al giorno per episodio.” Molti degli
animatori sono sfegatati fans della serie originale e si
portano appresso tanta di quella passione per la vecchia
serie nella realizzazione del nuovo show TV.
Sono sempre stato un appassionato sfegatato della
fantascienza, cresciuto negli anni ’70 con Guerre Stellari
al cinema e Battlestar Galactica in TV. Inizialmente ero
molto scettico riguardo l’idea di SciFi Channel di ripensare Battlestar Galactica, serie che poi è stata lanciata
all’inizio di quest’anno. Mi sono ritrovato facilmente convinto dal profondo sviluppo dei personaggi e dalla realistica immagine di un gruppo di profughi di guerra che
scappano dalla minaccia dei Cylon, adesso più comUna delle caratteristiche più impressionanti di questa
plessi e più intelligenti. Il maggior contributo delUn Viper incontra un intenso fuoco di sbarramento rappresentato da esplosioni genel’appeal dello show è tutto il lavoro degli effetti
rate in 3d e spot light in 2d
visivi (in lizza per un premio Emmy) creati dagli
Zoic Studios, di Culver City, e da Atmosphere, di
Vancouver. Ho avuto recentemente la fortuna di
incontrarmi con il supervisore degli effetti speciali, Chris Zapara, e il produttore degli effetti
digitali, Steve Kullback, entrambi degli Zoic Studios.
Battlestar Galactica è modellato e animato
principalmente con il LightWave 3D, prodotto
dalla NewTek, con l’aggiunta degli effetti del software Maya. Il composing è realizzato tramite il
Discreet Combustion e l’Adobe After Effects. Gli
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GLI EFFETTI VISIVI DI BSG
Galactica è il lavoro della telecamera. Le riprese
sono costituite soprattutto da zoomate e nuove
inquadrature, come gli storici documentari di
guerra. Questo stile aggiunge energia e grande
verosimiglianza ed è usato in maniera consistente nella presa diretta e nelle sequenze
animate. L’”estetica” del programma si erge in
contrasto contro la staticità e la maestosità delle
riprese viste finora nei film e telefilm di fantascienza. L’artista Mark Shimer mostra come il
movimento apparentemente erratico della telecamera è creato montando strategicamente le
keyframe d’inizio e fine in LightWave e quindi
aggiungendo “wild keyframe” per dare l’effetto
In questa immagine composita, un centurione Cylon affronta un pilota sul Galactica.
del trambusto. Chris ci scherza su “L’effetto
cameraman nel nostro programma verrebbe eviGalactica. I fans della serie originale hanno notato che
tato in ogni altro show, perché fa perdere l’inquadratura e molte astronavi di quella serie si ritrovano anche in questa
monta parecchie zoomate! Ma aggiunge realismo.”
nuova flotta. Il supervisore CG della prima stagione di
Galactica, Lee Stringer, ha aiutato moltissimo nel supeLa stessa Galactica è un enorme modello di 3.4 milioni rare i primi ostacoli, studiando i modelli originali delle
di poligoni. L’astronave può essere caricata a diversi navi e ricreandoli in 3D con il LightWave. Chris dice “A
livelli di dettaglio per permettere tutte le possibili angola- Lee quei modelli così vecchi piacciono molto. Addirittura
zioni, senza sovraccaricare la workstation dell’animatore. ha percorso miglia e miglia per trovare i plastici originali,
La Zoic è capace di fornire ai suoi produttori creativi una che poi sono stati “riciclati” (kit-bashing) per creare altri
notevole flessibilità, rendendo tutte le riprese in diversi vascelli, come per esempio il Colonial Mover.” I vecchi
livelli di dettaglio. Steve commenta così “I nostri modelli modelli che volano affianco alla nuova Galactica gettano
sono veramente ben fatti, i nostri artisti della LightWave un ponte fra le due serie.
sono anche meglio. Abbiamo fatto strada in più nel moltiplicare i livelli (rendering layers) cosicché abbiamo potuto
Un recente episodio vede l’arrivo della Pegasus, un’alfilmare con livello di dettaglio più elevato.” La strategia tra Battlestar la cui potenza eclissa facilmente la tenace
di processare la sequenza in fasi separate rende possi- Galactica. La Zoic è stata capace di costruire il modello di
questa complessa astronave sfruttando un
Un Viper si trova a pochi
tabella di marcia molto tirata. Chris sottolipassi dall`esplosione di un
nea come sono andate le cose “Le nostre
asteroide. La complessità di
questa sequenza ha costretto
discussioni sulla Pegasus sono durate solo
la Zoic ha condurre delle ani5-6 settimane; per contro il modello della
mazioni sperimentali.
Galactica ci ha preso 5-6 mesi. Jose Perez
è stato il modellista-capo della Pegasus.”
La reazione dei fans verso la nuova nave è
stata molto positiva ed è chiaro che si lega
nell’aspetto e nel feeling alla stessa nave
della serie originale.
bile girare la sequenza stessa con un livello di dettaglio
più elevato, di aggiungere luce e profondità alla scena,
senza appesantire i costi e i tempi del rendering 3D.
Un assortimento di vascelli civili, chiamati affettuosamente la flotta dei fuggitivi, normalmente circonda la
14
La Zoic ha ricevuto le pellicole delle
riprese in live action su nastro D5 riprodotte
in alta definizione. Gli elementi di computer
grafica sono stati montati su queste pellicole dopo essere stati sincronizzati usando
il Boujou e qualche volta dopo diversi gradi
di duro lavoro manuale. Chris e Steve sono pronti nell’elogiare gli sforzi del supervisore agli effetti speciali
Gary Hutzel e il suo produttore Mike Gibson, che si sono
sforzati di ideare gli effetti speciali di Galactica sul set
di Vancouver: “Gary ha fatto davvero un gran bel lavoro
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GLI EFFETTI VISIVI DI BSG
assicurandoci i marcatori per la telecamera
(tracking marker) e i dati relativi alla telecamera. Inoltre si è formato sugli effetti di luce
e di ripresa tradizionali e sulle miniature.
Gary ci ha tenuto a lavoro: anche con un
buon set di dati, organizzare il tragitto della
telecamera in live action è probabilmente
uno degli aspetti più duri di questo show.”
La Zoic è stata capace di unire con successo elementi diversi come i Centurioni
Cylon robot così come l’estensione dei set
di scena grazie alle soluzioni offerte dal
Boujou. I minacciosi, argentei Cylon sono In questa immagine composita dell`Hangar del Galactica,
spesso ripresi rapidamente mentre corrono, tutto quello che si trova dopo la coda del Raptor é virtuale.
spesso attraverso diversi ambienti come la
sequenza. Chris e Steve hanno dato atto al produttore
pioggia, il fumo e il fuoco. Nel frattempo,
hangar del Galactica è un grande set fatto principalmente esecutivo Ron Moore per aver creato un livello così alto
da estensioni digitali. Queste estensioni sono mescolate e aperto di collaborazione.
senza sbavature attraverso un misto di pezzi di scena
Le riprese finite della Zoic sono riversate su un
in 3D, navi nello sfondo ed equipaggiamento sfruttando
la computer grafica e le riprese degli attori in schermo nastro D5 ad elevata risoluzione (1080/24p). Steve illustra la potenza di calcolo necessaria per consegnare un
verde (greenscreen).
lavoro ad una risoluzione cos’ elevata, entro il normale
Una nuova tecnica che la Zoic sta sperimentando è programma settimanale: “ Abbiamo circa 300 nodi per il
qualcosa chiamata animazione esaltata (enhanced ani- rendering. La maggior parte di essi sono macchine con
matics). Una tipica ripresa degli effetti inizia con la descri- il dual-processor con almeno una velocità di 2Ghz per
zione sullo script insieme allo storyboard e magari una processore. Tutti questi hanno 4GB di RAM e sono conprima rudimentale animazione. Adam ‘Mojo’ Lebowitz, nessi via Ethernet con gli switch della Estreme Network.
un mago della LightWave di vecchia data e artista della Per l’immagazzinamento si usano i sistemi della Ipsilon,
Zoic, ha aperto la strada al concetto di creare immagini che hanno circa 40TeraByte disponibili. Recentemente
estremamente vivide che illustrano l’intera sequenza abbiamo appena messo in linea un apparato che avverte
degli effetti così come sono stati descritti nello script. gli artisti e i produttori della disponibilità del sistema. E
L’animazione è montata con i suoni, la musica e i dia- sono altre 120 CPU.”
loghi e quindi riversata sull’Avid per essere presentata
Il successo di degli effetti visivi di Battlestar Galacai produttori. Questi ultimi hanno quindi un’anteprima
molto vicina alla ripresa finale della sequenza degli effetti tica deriva dal grande affetto che la Zoic prova verso la
e gli artisti della Zoic hanno la possibilità di contribuire in serie stessa e chiaramente la Zoic tiene a questa serie.
maniera creativa alla composizione e al ritmo dell’intera Chris aggiunge “Gli artisti che lavorano alla Zoic sono dei
veri fans della serie. Noi ci divertiamo tutti i
venerdì sera a guardare lo show come tutti
Con questa visuale della Pegasus si nota la somiglianza
con la linea della nave della serie classica.
gli altri spettatori.”
La galactica è in buone mani e continuerà a volare con orgoglio per altre stagioni come ammiraglia della sua flotta di
fuggitivi, in cerca di una casa chiamata
Terra.
Noah Kadner vive a Los Angeles e
gestisce la High Road Productions. È
anche amministratore dei forum per 2-pop.
com e VXFpro.com.
Un ringraziamento particolare agli artisti della Zoic e a Michele Lu dell’Hype.
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RECENSIONE:BSG
CCG
GUIDA AGLI EPISODI
BATTLESTAR GALACTICA COLLECTABLE CARD GAME
Battlestar Galactica collectable card game (CCG) è il
gioco di carte collezionabile della serie Battlestar Galactica. Con esso potrete rivivere le ambientazioni e l’atmosfera della serie riportandole sul tavolo da gioco. Il futuro
dell’umanità sarà nelle vostre mani!
Per verificare la veridicità di questa affermazione
appartenente al lancio del prodotto,
abbiamo acquistato e provato per
voi il gioco edito dalla Wizkids.
Lo Starter Set
Lo Starter Set è la confezione
base del gioco. In essa si trovano
10 carte fisse, disponibili esclusivamente nello Starter (incluse
5 carte foil riflettenti), 52 carte
fisse non-esclusive, giocabili in
due “mini mazzi” per facilitare
l’apprendimento o combinabili in
uno per giocare normalmente e
due regolamenti, uno facilitato per
imparare a giocare ed uno completo.
L’originalità del prodotto si percepisce già dall’aspetto
dello Starter Set che si presenta in una elegante scatola
nera rettangolare con gli angoli tagliati nel classico stile
di BSG. La scatola presenta un’apertura sulla sua faccia
principale da cui si può vedere una delle carte riflettenti.
Il Galactica.
Le carte
Le carte del gioco risultano di una qualità appena sufficiente. Infatti abbiamo notato la facilità con cui, anche
dopo poche partite, si siano rovinate sui bordi.
Dal punto di vista estetico invece risultano bellissime.
Prima di tutto colpisce il fatto che anch’esse abbiano i
bordi tagliati a formare un ottagono e poi il retro di ogni
carta ha il logo del Galactica su sfondo azzurro.
Il design è anch’esso molto bello, sono presenti tutti i
personaggi principali della serie e le immagini sono tratte
dalla miniserie e dagli episodi della prima e della seconda
stagione.
Tuttavia alcune immagini le abbiamo trovate troppo
scure mentre alcune carte riflettenti non sono di ottima
fattura.
Per la forma stessa delle carte le classiche buste di
protezione vanno bene ma il loro utilizzo, per alcuni giocatori, può risultare più scomodo che utile.
Infatti essendo degli ottagoni, gli angoli delle carte
sono vuoti e la protezione forma delle orecchie traspa-
16
renti poco gradevoli alla vista e fastidiose quando si procede a mischiare il mazzo.
Il regolamento
Aperta la confezione si trovano i due mazzi impacchettati separatamente già pronti per cominciare a giocare.
Il regolamento base avvisa più volte di non mischiare i
mazzi per poter facilmente imparare il
gioco. Anche se inizialmente
tale precisazione può lasciare
perplessi, successivamente
ci si accorge dell’utilità di
tale accorgimento quando
si prosegue nella lettura e
si procede ad effettuare la
prima partita.
Il regolamento base infatti
ci guida passo passo in una
partita già prevista durante la
quale si imparano le regole in
maniera semplice e immediata.
Infatti la regola viene subito
applicata alla partita in corso e
quindi più facilmente assimilabile.
In genere comunque le regole risultano chiare e semplici e il gioco sembra interessante.
Una caratteristica peculiare di questo gioco è che non
vi sono carte inutili. Tutte le carte infatti possono essere
utilizzate come risorsa per mettere in gioco altre carte.
In sostanza il gioco è semplice e veloce da giocare.
Ogni giocatore è come se controllasse una parte della
flotta coloniale. L’obiettivo è sopravvivere ai Cylon cercando di assumere il controllo della flotta coloniale. Un
giocatore avrà come base il Galactica, l’altro il Colonial
One. Assieme dovranno difendersi dai Cylon ma per vincere dovranno essere più influenti dell’avversario.
Per fare ciò è necessario fare entrare in gioco sia
carte personale che navi, sia risolvere missioni, sia mettere in difficoltà l’avversario. Ogni carta però, per essere
giocata, ha un proprio costo in risorse. Quindi nel gioco si
deve anche pensare a produrre tali risorse e assicurarsi
degli approvvigionamenti che poi possano consentirci di
mettere in gioco le nostre carte.
Abbiamo fatto delle partite di prova e in effetti il gioco
è rapido e divertente, senza contare il fatto che per i
fan della serie, il solo fatto di avere tra le mani la carta
Starbuck o William Adama, potrebbe essere motivo sufficiente per avere il gioco.
Proprio su questo punto la scelta della Wizkids
potrebbe rivelarsi intelligente. Al contrario di molti giochi
di carte collezionabili, qui i personaggi della serie non
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RECENSIONE:BSG CCG
sono carte rare. Per di più con sole 175 carte, incluse
55 rare e sette speciali, non è nè dispendioso nè difficile
avere una buona collezione.
Con un singolo starter set è possibile giocare in due
con i due mazzi da 31 carte ma essi si possono combinare fino a formare un singolo mazzo personalizzabile da
60 carte per giocare con amici che possiedono un’altro
starter set.
Il gioco può essere giocato anche in più
di due giocatori ma non abbiamo avuto
modo di testarlo in questo modo.
La scatola di latta
Un accessorio in più acquistabile a parte è il contenitore in latta
per il vostro mazzo di carte. Il
contenitore, molto bello a vedersi
con le immagini del Galactica e di
una base Cylon, ha anch’esso gli
angoli tagliati.
Tale accorgimento è apprezzabile per la personalizzazione
della scatola ma anche in questo
caso, per alcuni giocatori, potrebbe
essere poco pratica. In effetti se si
utilizzano le protezioni trasparenti per
le carte descritte precedentemente, gli
angoli trasparenti, quando si inserisce il mazzo all’interno
della scatola, non avendo spazio, formano delle orecchie
e oppongono resistenza all’inserimento e alla successiva
estrazione del mazzo stesso.
I booster
Per chi non abbia dimestichezza
con i giochi di carte collezionabili è
bene specificare che una delle caratteristiche principali di questi tipi di giochi
è che le case editrici producono e mettono in commercio sempre nuove carte.
Essendo il gioco collezionabile inoltre, vi
saranno carte prodotte in diversi numeri
di esemplari. Quindi vi sono carte più o
meno rare.
Di conseguenza, se volete arricchire
il vostro mazzo con carte sempre più
potenti è necessario acquistare i booster
pack.
Essi non sono altro che bustine contenenti 15 carte (10 comuni, 4 non comuni, 1 rara). In un
booster su quattro è stata inserita, in maniera casuale, 1
delle 30 carte foil riflettenti.
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2006
Arecibo@Net
Oltre ai booster base, l`8 Novembre 2006 la Wizkids
ha annunciato l`uscita della prima espansione del gioco
Battlestar Galactica CCG Betrayal
Questo set introduce nuovi personaggi, nuove loro
versioni e nuove immagini oltre ad una nuova meccanica
di missione chiamata Link.
Betrayal è incentrato sui combattimenti intorno a
Caprica, a partire dall’attacco iniziale dei Cylon, al processo di Helo, la ricerca di Starbuck della Freccia di
Apollo e il loro iniziale incontro con la
Resistenza, fino al ritorno alla
flotta di Starbuck e Helo con
la freccia e Sharon.
La nuova espansione è
composta da 165 carte e
in ogni booster vi saranno
15 carte (11 comuni, 3 non
comuni, 1 rara) mentre in 500
Booster verrà inserita una
carta autografata al posto di
una carta comune.
Conclusioni
Per concludere possiamo
dire che il gioco è sicuramente
molto bello da giocare, divertente e di facile apprendimento.
La grafica, a parte alcune immagini
poco chiare, è anch’essa molto accattivante mentre la
cura nella personalizzazione del prodotto è decisamente
elevata.
Il gioco risulta adatto sia ad un pubblico di giocatori
esperti che per i neofiti.
I primi probabilmente, anche se inizialmente potranno rimanere perplessi per la
semplicità del gioco, poi accorgendosi della
varietà di strategie che si possono adottare,
ne apprezzeranno la sua profondità.
I secondi invece ameranno principalmente
la sua semplicità, la velocità e l’ambientazione
della serie che gli autori sono riusciti a replicare nel gioco.
Nelle prossime settimane sul sito dell’associazione saranno inserite le traduzioni dei
due regolamenti (base e completo) più, in
vendita per finanziare la convention, alcuni
Starter Set che siamo riusciti a recuperare
alla Vercon 2006!
Inoltre all’Apuliacon di quest’anno svolgeremo delle partite dimostrative.
www.wizkidsgames.com
17
INTERVISTA AD ARMIN SHIMERMAN
IL MAGNIFICO FERENGI
di David Bassom
Tratto da “Star Trek Magazine-Uk” Giugno/Luglio 2006
Traduzione di: Pierpaolo Ventrella
afferma che il trascorrere del tempo, non ha fatto altro
che dargli l’opportunità di apprezzare maggiormente il
suo coinvolgimento nello show.

Armin Shimerman sa esattamente cosa significhi per
lui il Quarantennale di Star Trek.
“Significa che ho visto Star Trek per quaranta anni!”,
rivela il personaggio dalla voce soft con un breve
ghigno.
“Ho visto la serie originale alla sua prima uscita. Ero
poco più di un ragazzo e ricordo di essere stato entusiasta dello show; colpì moltissimo la mia immaginazione.
E’ stato uno dei miei show preferiti fin da allora. Quando
vedevo il telefilm, non avrei mai
potuto immaginare che un giorno
avrei fatto parte di Star Trek”, continua dicendo. “ Quando la serie
originale terminò, pensai che lo
show terminasse qui. Ma quando
Star Trek tornò sugli schermi con
The Next Generation, lavorai per
ottenere una parte nella serie.
Ciò mi portò ad avere una parte
nel cast (nell’episodio della prima
stagione “Haven”) ed anche ad
essere il primo Ferengi ( Letek
nell’episodio “The last outpost) e
quindi, da ultimo come Quark in Armin Shimerman
Deep Space Nine. Così per me,
lavorare in Star Trek fu un sogno
che diventava realtà”.
“In gran parte, guardo a DS9 come ad una fenomenale e grandissima esperienza”, dice Shimerman, che
ha anche avuto delle apparizioni nell’episodio di apertura
di Voyager e nel finale non utilizzato del film Star Trek:
Insurrection , mentre lavorava già nella serie basata a
bordo della stazione spaziale (DS9).
“ A posteriori dico che il tempo con me è stato clemente; tendo a ricordare le cose belle e a dimenticare
totalmente quelle negative, come ad esempio star seduto
due ore al giorno per il make-up, o le tensioni sul set che
si trovano su ogni
set. Mi rimangio
oggi alcune delle
critiche che feci
quando gira-
Sono ormai sette anni da quando Shimerman ha visto
concludersi il suo appagante sogno di vivere nell’universo di Star Trek con la sua ultima apparizione nei panni
dell’amabile barista Ferengi, sempre spinto dal guadagno, dalle Regole dell’Acquisizione, negli ultimi
episodi di DS9.
Con le sue divertenti movenze, a volte anche
provocanti, Quark è stata una eccellente interpretazione per Shimerman e, a scapito di apparizioni a
volte brevi, hanno portato Quark ad essere uno dei personaggi di maggior successo in Star Trek.
Analizzando le sue sette stagioni in DS9 attraverso
la prospettiva del 2006, il famoso nativo del New Jersey
Quark
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
18
IL MAGNIFICO FERENGI
vamo lo show. Non perché non fossero vere, lo erano,
ma forse per l’enfasi così forte nel farle.
Shimerman sceglie poi le sue ore favorite in DS9.....
“Il mio episodio favorito in DS9 è Far beyond the
stars.
Ovviamente non è un episodio su Quark, ma la ragione
per cui mi piace così tanto è che incarna per me la vera
fantascienza. Penso che stuzzichi realmente l’immaginazione di chi lo vede, rompendo gli schemi classici della
comprensione di chi siano i veri eroi di uno show televisivo, mi riferisco agli scrittori. Mi è sempre piaciuto ciò
che i nostri scrittori hanno fatto per lo show. Far beyond
the stars è stato l’episodio di gran lunga migliore a cui io
abbia mai partecipato o abbia visto.”
personaggio. E sebbene sia vero che mi sarebbe piaciuto
che Quark avesse avuto più tempo nella Storyline dello
show, mi rendo conto anche che non avrei potuto avere
l’opportunità di partecipare agli altri shows televisivi in
cui ero coinvolto all’epoca, come ad esempio recitare il
ruolo del Preside Snyder in Buffy. Così invece ogni cosa
è andata nel verso giusto per me.”

“Il mio peggior episodio è senza dubbio Profit and
Lace, dove mettono Quark nei panni di una donna. Lo
è perché penso che Quark non abbia appreso nulla da
quell'episodio. Ero dispiaciuto.
Non lo ero a causa del cambio di sesso, ma dal fatto
che nulla ne venisse fuori”.
“Ogni esperienza ha i suoi alti e bassi. Per la maggior
parte, DS9 ha avuto solo alti”, fa notare Shimerman. “Mi
manca lavorare allo show oggi più di allora. Mi manca la
compagnia delle persone con cui ho lavorato; mi mancano le storie che ci raccontavamo....ci raccontavamo
aneddoti fenomenali sullo show. Penso che facemmo un
eccellente lavoro”.
Quark è stata una delle presenze più seguite e popolari di DS9, ma è anche sembrato spesso il personaggio
meno utilizzato. Quando la
serie stava per terminare
nel 1999, Shimerman pensa
vi fosse qualcosa lasciata
in sospeso con Quark? C’é
stato qualcosa di non detto
od espresso con il suo personaggio?
“Mi sarebbe sempre piaciuto molto fare ciò che noi
chiameremmo i discorsi di
Mr Spok, dove l’alieno parla
dell’ umanità” risponde Shi- Scene tratte da "Dogs of war"
merman.
“Ho avuto la mia parte di quei momenti, ma essendo
un gradevole piccolo bastardo, ne avrei voluto di più!
Sarebbe stato carino avere un po’ più di storie d’amore
per il mio personaggio, ma a parte ciò, oggi penso ci
fosse qualcosa in più che avrei potuto fare nel mio ruolo.
Penso di aver detto tutto di Quark e sono molto grato
delle tante belle parole usate dai nostri scrittori per il mio
Shimerman non ha lamentele circa lo sviluppo del suo
personaggio allla fine di DS9 – sebbene non lo ammetta,
nello studio della chiusura della serie, ed in particolare
negli episodi Dogs of war e What you leave behind,
aveva i suoi dubbi circa l’idea che Quark avrebbe finito la
serie esattamente dove l’aveva iniziata, dietro il bancone
del suo bar.
“Ho visto diversi personaggi avere molteplici evoluzioni negli anni “, osserva Shimerman !
“Altri personaggi hanno
iniziato in un posto nel primo
episodio, e hanno terminato in posti completamente
diversi alla fine dei sette anni,
così ero preoccupato, pochi
episodi prima che finisse la
serie, che Quark non avesse
cambiato nulla in sette anni.
Ma quando mi presentarono
lo script per Dogs of war, fui
scioccato dal vedere quanto
il personaggio fosse cambiato....e ne fui rallegrato poiché era accaduto senza che
me ne accorgessi. Ne ero felice!
Da quando ha riposto la maschera posticcia di Quark
per l’ultima volta nell’aprile del 1999, Shimerman si è
posto all’attenzione generale per una serie di progetti
positivi.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
19
IL MAGNIFICO FERENGI
Oltre alla partecipazione in films come What the bleep
do we know?, Meet the Santas e The works , ha avuto
straordinarie apparizioni in più di venti shows televisivi,
passando da serie di alto livello come: The west wing,
ER, Boston Public, Nip&Tuck, ed in alcuni fantasy o films
di fantascienza come Charmed, Tremors, The series e
The invisible man.
Shimerman ha anche contribuito a numerosi stage di
produzione e videogames, ed ha costruito sul successo
di DS9 il suo libro The 34th rule, The Merchant Prince,
Outrageous Fortune e Capital Offense. Ma chiedetegli di
valutare la sua carriera dopo DS9...vi risponderà in modo
alquanto sorprendente.
pandovi. Non mi aspettavo di essere richiamato per quel
ruolo, durato non così a lungo, ma mi è piaciuto moltissimo quello che ho fatto.
E’ stato bello partecipare a Dead and Deader. Interpreto il ruolo di un coroner che appare all’inizio del film.
Ho avuto questa occasione perché io e John Billingsley
abbiamo lo stesso agente. John dovette assentarsi dalle
riprese per due giorni, così il nostro agente chiese ai produttori se volessero me per rimpiazzare lui. Così diedero
un pezzettino del suo ruolo al mio personaggio.
Così , sfortunatamente, non ho potuto lavorare insieme
a John nel film. Ma tutti quelli con cui ho lavorato al film,
Dean Cain, Patrick Dinhut ,Mark Altman ed altri furono
veramente gentili e generosi. Penso che il film avesse
un gran potenziale; la trama è standard per un film di
quel genere, ma l’acume ed il linguaggio erano lontano
dall’essere standard.”
“Il mio personaggio in Dead and Deader si
chiama dott. Flutie, prendendo in giro i fans di
Buffy”, aggiunge Shimerman facendo riferimento
all’omonima serie di successo dove esiste il Preside
Bob Flutie.

“ E’ stato deludente” dice Shimerman . Personalmente,
sentivo già sarebbe stato così quando terminarono DS9
e Buffy. La mia vita non è più
stata così frenetica come
a quel tempo e, essendo
una personalità di tipo- A,
mi manca la montagna di
lavoro che vedevo ogni settimana. Ho avuto parecchio
lavoro quando gli shows
finirono, ma ci sono state
anche settimane dove non
ho avuto nulla da fare. Ma
non mi lamento, aggiunge
subito Shimerman.
Non ho mai pensato
che la mia carriera televisiva continuasse allo stesso
modo dopo Star Trek;
sono una sorta di storico in
questo mestiere, e sapevo
che questo non poteva
accadere. Così ho appreso
ad utilizzare il mio tempo per fare
altre cose, come scrivere. Questo
è stato davvero creativo.
Il lavoro più recente di Shimerman include una apparizione in
un nuovo telefilm di fantascienza
Invasion, ed un ruolo in Dead and
Deader, un film horror indipendente in cui appare anche il dott.
Phlox di Star Trek Enterprise, alias John Billingsley.
“Invasion è stata una grande esperienza“, dice Shimerman parlando della sua interpretazione con Josh
Breims nell’episodio Alpha Male.
“La troupe e il regista sono stati fenomenali e gli attori
fantastici. Ho trascorso un bellissimo periodo parteci-
“La prossima volta che
incontro Ken Lerner, gli
dirò che abbiamo entrambi
interpretato Flutie adesso!
Seguendo l’ultimazione
del suo lavoro in Dead and
Deader, Shimerman spera
di apparire ed ottenere altri
ruoli in diversi films negli
anni a venire.
“Vorrei fare più teatro
ed interpretare alcuni dei
più grandi ruoli prima che
diventi troppo vecchio per
recitare. Mi piacerebbe
recitare di più Shackspeare, Pinter, Chekov
e Shaw. Il teatro è il vero
“veicolo” per un attore. Film e Tv appartengono
di più a produttori, registi ed editori, ma il teatro
appartiene di più all’attore; è una conversazione
che l’attore intrattiene ogni sera con la platea.
Vorrei lavorare di più nei film. Non ho mai
avuto realmente successo nel mondo dei film, così mi
piacerebbe avere altri ruoli in altri film”.
Shimerman sta cercando di scoprire ed esplorare
nuove frontiere come attore, ma non ha ancora voglia di
voltare le spalle a Star Trek. Continua a frequentare le
Conventions, dove ama incontrare i fans ed incontrarsi
con i suoi ex colleghi ( con l’ovvia eccezione del suo partArecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
20
IL MAGNIFICO FERENGI
ner televisivo, Odo l’attore Renè Auberjonois ) che non
vede più regolarmente. Shimerman continua dicendo di
aver ben visto le scelte della Paramount , inclusa la controversa chiusura di Enterprise l’anno scorso.
“Onestamente non sono triste che Star Trek ora non
sia in produzione”, rivela Shimerman , con un pizzico di
tristezza nella voce.
“Credo che sia positivo che Star Trek ora non sia
in onda. Scott Bakula è un mio vecchio amico, ma da
quando Enterprise è iniziata, mi dispiace dirlo, non vedo
più molto Star Trek come facevo prima. Ho visto Voyager
ed un sacco di episodi mi hanno fatto pensare: “ L’ho già
visto prima”.
I personaggi erano differenti, ma le trame erano molto
simili. Mi sono piaciute molte cose di Voyager, ma altre
ancora mi sembrano ripetitive. Penso che Star Trek abbia
bisogno di riposo. Ha bisogno di ricaricare le batterie. La
mia speranza è che un giorno lo rivedremo risorgere ed
avremo nuove avventure che intrigheranno i telespettatori, allo stesso modo in cui la serie originale intrigò me
quando ero giovane”.
Mentre è ottimista per Star Trek, Shimerman è lontano
dall’essere ottimista circa le opportunità di rivedere DS9
e servire nuovamente una birra romulana come Quark.
“Mi piacerebbe recitare di nuovo come Quark, ma la
verità è che non credo avrò nuovamente questa opportunità. Non penso ci sia ancora qualche interesse in me
o Quark ormai, specie dopo che sono falliti i tentativi di
partecipare ad Enterprise. Il miglior difensore di Quark
era Michael Piller, e Michael non c’è più. Così non c’è più
nessuno in giro che possa battere sulle spalle la gente e
dire......che fine ha fatto Quark?...
Fortunatamente, se ha riposto la sua faccia da Ferengi
per l’ultima volta, Armin Shimerman non verserà lacrime.
Piuttosto, continuerà semplicemente a ricordare tutto il
tempo passato ad interpretare quel personaggio. “ Sono
davvero contento di aver interpretato Quark” dichiara.
Mi sono veramente divertito facendo Star Trek. Sono
orgoglioso di averlo fatto. La gente viene spesso da me
a dirmi che DS9 è il loro show preferito in Star Trek.
Penso apprezzino il fatto che DS9 abbia fatto cose un
po’ diverse”.
“Penso che DS9 abbia centrato i gusti dei trekkers
ricordando lo spirito con cui aveva iniziato la serie originale”.
GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE
Stagione
Puntata n.
Titolo in Americano
Titolo in Italiano
1
04
Strange New World
Nuovi Mondi
Riassunto Puntata
L’ Enterprise scopre un pianeta disabitato che ha
l’aspetto di un vero e proprio paradiso naturale, così
Archer decide, nonostante le riserve di T’Pol, di scendere sulla superficie in missione di esplorazione.
Così il nostro capitano assieme a Trip, Mayweather,
T’Pol, l’etmologa Cutler ed il botanico
Nowakovich atterra con una navetta su
questa sorta di Eden.
Venuta la sera, la squadra esplorativa decide di accamparsi sul pianeta,
mentre Archer rientra sull’Enterprise.
All’improvviso una violenta tempesta si
scatena sulla squadra esplorativa e il
gruppo, per ripararsi, si rifugia in una
caverna.
Sulla nave, Archer viene informato
da Reed che una violenta tempesta
si è abbattuta sulle coordinate della
squadra di esplorazione, preoccupato,
il capitano chiama Trip il quale lo ras-
DI MICHELE MASIELLO
sicura che al momento stanno tutti bene e che sono al
riparo all’interno di una caverna.
All’interno però prima Mayweather e successivamente
Nowakovich affermano di vedere e sentire delle presenze aliene. Le analisi di T’Pol non rilevano nulla ma
Nowakovich, nonostante le rassicurazione dell’ufficiale
scientifico, fugge terrorizzato dalla caverna nel ben
mezzo della giungla.
Trip e Travis inseguono Nowakovich, ma all’improvviso il
nostro ingegnere vede misteriose figure rocciose.
Ne frattempo T’Pol, per calmare il guardiamarina
Cutler, decide di esplorare la caverna. Cutler la segue
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
21
GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE
a distanza e la vede parlare con misteriose
figure aliene.
Quando il gruppo si riunisce Cutler accusa il
nostro ufficiale scientifico di mentire quando
questa afferma di non aver trovato tracce di
presenze aliene, ma Trip appoggia l’entomologa affermando di aver visto anche lui delle
presenze aliene.
Dato che le condizioni della tempesta peggioravano e preoccupato dalle chiamate di
Trip che diceva di aver visto alcuni esseri di
roccia, Archer decide di scendere sulla superficie per prelevare il gruppo ma le condizioni
del tempo impediscono alla navetta di atterrare.
Rientrato sulla nave Archer viene informato da Hoshi
che Nowakovich è stato trovato però non risponde alle
chiamate, Archer decide di teletrasportare a bordo il
botanico anche se rischioso.
Una volta a bordo il botanico viene affidato alle cure di
Phlox il quale scopre che è stato contaminato da una
sostanza chiamata “Tripolisina” un potente composto
psicotropo; probabilmente ciò è dovuto ai pollini sul pianeta, trasportati dal fonte vento della tempesta. Come
se non bastasse, il dottore scopre che questo tipo di
tripolisina col tempo evolve in una sostanza letale.
C’è però ancora tempo per salvare la squadra di esplorazione. Archer spiega a Trip e T’Pol che sta
per inviare loro il vaccino, ma Trip è ormai
preda della paranoia, e sta per sparare alla
vulcaniana.
• In Questo episodio si vede per la prima volta
T’Pol eseguire la presa vulcaniana.
• Questo episodio è il primo a stabilire che la
definizione "pianeta di classe M" deriva dalla classificazione planetaria Vulcaniana “Minshara class”.
• Il concetto delle creature di roccia era un'idea
poi abbandonata per Star Trek V: The Final Frontier.
• In questo episodio compare per la prima volta
il marinaio Elizabeth Cutler.
• Originariamente in questo episodio si doveva
vedere la morte del primo membro dell'equipaggio della
NX ma, durante le riprese gli sceneggiatori, al contrario
di quanto accadeva con molti membri della sicurezza
della serie originale, hanno pensato non fosse giusto
uccidere Novakovich e l'hanno risparmiato.
Archer allora asseconda Trip, dicendogli
che T’Pol doveva contattare effettivamente
una specie di “popolo della roccia” per una
missione di assoluta segretezza, e convincendolo ad abbassare le armi. La vulcaniana
ne approfitta e stordisce Trip con un colpo di
pistola. Fatto ciò, va a prendere le medicine
e le somministra a sé stessa e alla squadra,
permettendo così a tutti di resistere fino al
loro ritorno sull’Enterprise.
Curiosità
• Nell'episodio “In a Mirror, Darkly, Part II”, i dati
del Capitano Archer mostrano che questo pianeta sconosciuto, il primo visitato dall'Enterprise NX-01, prenderà il nome di Archer IV, un pianeta già menzionato in
passato come teatro di una battaglia tra i Klingon e la
USS Enterprise-D in TNG: “L'Enterprise dal passato”.
Il Capitano Archer ha menzionato il pianeta anche al
Capitano Hernandez nel 2154.
Stagione
Puntata n.
Titolo in Americano
Titolo in Italiano
1
05
Unexpended
Inatteso
Riassunto Puntata
Sembra una normale giornata come le altre, ma non è
così infatti la giornata comincia con piccoli inconvenienti
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
22
GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE
a bordo della nostra nave, tra i quali problemi al replicatore, alle piastre di gravità e al reattore di curvatura, ma
questo è niente a quelli che dovrà affrontare qualche
giorno più tardi il povero Trip.
Dopo attente analisi, T’Pol scopre che le responsabilità
dei problemi a bordo è da attribuire ad una nave Xyrilliana occultata negli scarichi di plasma dell’Enterprise
allo scopo di ricaricare le proprie bobine trifasiche di
curvatura.
Dopo aver preso contatto con la
nave Archer, per dimostrare la
propria amicizia, decide
di inviare Trip sulla
nave
aliena
per stabilire un
primo contatto
e prestare soccorso agli Xyrilliani.
liano, e lo intercetta all’interno della scia di plasma di
un incrociatore Klingon. La ‘collaborazione’ dimostrata
immediatamente dai nostri ‘onorevoli amici-nemici’ si
concretizza in un bel saluto a suon di siluri, e minacce
verbali. Archer tuttavia viene salvato da T’Pol la quale
ricorda ai Klingon la missione portata a termine con
successo dal capitano Archer con il salvataggio di
Klaang, ottenendo così che Trip vada nuovamente sul
vascello Xyrilliano, dove verrà finalmente liberato dalle
sue “incombenze”.
Curiosità
Durante il soggiorno Trip, ancora inesperto di primo
contatto, si prodiga per essere un buon diplomatico ma
l’ingenuità degli umani nell’esplorazione spaziale non
tarda a manifestarsi e anche T’Pol, non mancherà successivamente di farlo notare ad Archer.
Trip infatti si lascia coinvolgere in un ‘innocuo gioco’ con
una Xyrilliana, ma appena tornato a bordo dell’NX-01,
Phlox rileva che, probabilmente per colpa di un rapporto
sessuale con la Xyrilliana, l’ingegnere capo è rimasto
incinto!
L’Enterpise si mette all’inseguimento del vascello Xyril-
• L'attore che interpreta il Capitano della nave
Xyrilliana, Randy Oglesby (Trena’L) interpreterà Degra,
un personaggio ricorrente della terza stagione.
• L'incrociatore Klingon che si vede in questo
episodio è una versione "particolare" di un incrociatore
classe K'Tinga. Ci fu un errore da parte della divisione
di modellismo della VFX che creò un modellino che non
si dimostrò all'altezza delle aspettative. Visto il poco
tempo a disposizione per effettuare le modifiche necessarie, si scelse di riutilizzare un modello già costruito
per Star Trek: Deep Space Nine.
Il disegno originale fu comunque ripreso e corretto ma
non fu mai utilizzato in nessun episodio. Esso però è
apparso come immagine sul calendario “Star Trek:
Ships of the Line”.
SERVIZI SEGRETI: L'ORDINE OSSIDIANO
di Pierpaolo Ventrella
L’Agenzia d’Intelligence cardassiana, l’Ordine Ossidiano è un’organizzazione d’élite dedita a queste operazioni da cinquecento anni.
L’Ordine ebbe il suo massimo impegno durante la
campagna d’occupazione di Bajor ed in seguito contro la
resistenza Bajoriana.
In questo periodo l’Ordine svolse compiti terribili paragonabili a quelli delle SS e della Gestapo sulla Terra degli
anni trenta-quaranta.
L’Obiettivo primario dell’Ordine è di raccogliere informazioni circa la forza del nemico, sabotaggio ed ogni
altra attività contraria al governo cardassiano.
Tali attività, richiedono agenti dell’Ordine addestrati
in spionaggio, sabotaggio ed assassinio. Un altro requi-
sito di tutti gli agenti è quello di possedere una piacevole
parlantina, utilissima per mentire spudoratamente e con
convinzione.
Segreto e misterioso qual è l’Ordine, i suoi agenti non
collaborano con nessun altra organizzazione del governo
scegliendo spesso di lavorare da soli. Tuttavia, il talento
degli agenti dell’Ordine è tale da permettere ad un singolo agente infiltrato di portare al collasso e all’anarchia
un governo in men che non si dica.
I cardassiani credono che “Sapere è potere”. La sua
mancata osservanza porta ad errori e fallimenti dovuti
all’ignoranza. L’Ordine Ossidiano crede fortemente in
questa dottrina poiché gli da l’opportunità di sapere tutto
e controllare ogni cosa. E’ quindi ragionevole concludere
che tutti gli errori sono evitabili e a nessun agente dell’Ordine conviene commetterne poiché questo porterebbe
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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SERVIZI SEGRETI: L'ORDINE OSSIDIANO
inevitabilmente a conseguenze spiacevoli.
L’Ordine non si aspetta nient’altro che una
completa lealtà alla sua causa, le cui esigenze
ed esistenza avranno sempre la precedenza
sul credo o sulla moralità personali dei
suoi agenti.
questa impresa. Inoltre, rifiutarono di richiamare le
loro navi, scegliendo invece di attendere eventuali
risultati e sviluppi di quella missione.
La campagna fu un terribile disastro e
terminò con l’annientamento dell’intera
flotta. Centocinquanta navi Jem’Hadar
tesero un’imboscata alle navi della
flotta e sconfissero gli attaccanti
in pochi minuti. I migliori agenti di
entrambi i lati morirono in questa
battaglia, segnando la fine della Tal
Shiar e dell’Ordine Ossidiano.
Sebbene tecnicamente l’Ordine debba sottostare al comando
centrale e più tardi al Consiglio
Civile Depata, in pratica, l’Ordine
spesso lavora al di fuori del controllo governativo.
Benché la legge cardassiana lo proibisca
esplicitamente, l’Ordine Ossidiano ha in dotazione navi da guerra di classe Keldon, più veloci
delle navi di classe Galor distribuite alla Milizia
Cardassiana; inoltre queste navi sono state modificate e riconfigurate per montare banchi phaser
della classe Galor, i più potenti di tutta la flotta.
La loro supposta superiorità, la convinzione che
il governo dell’Unione Cardassiana porterà al collasso l’impero ha portato ad azioni spesso solitarie e
slegate dal governo che hanno poi portato alla morte
dell’Ordine.
Quando la Federazione prese contatto con i
Jem’Hadar ed i Vorta del dominio, l’Ordine si
allarmò a causa dei rapporti di intelligence
provenienti dal quadrante gamma. Credendo correttamente che il Dominio
fosse una grave minaccia per Cardassia, l’Ordine prese in mano la
situazione. In accordo con la sua
controparte romulana, la Tal Shiar,
l’Ordine pianificò un attacco preventivo al cuore del Dominio con
l'intento di eliminare i Fondatori. Privato dei propri leaders, il potenziale
nemico si sarebbe indebolito.
Una flotta combinata di cinquanta
navi romulane e cardassiane fu portata nel quadrante gamma nel 2372. La
loro presenza fu rilevata dai sensori
di DS9 quando si disoccultarono ed attraversarono il
wormhole bajoriano per il
quadrante gamma.
Informati della situazione, entrambi i governi,
romulano e cardassiano,
negarono di conoscere
La fine repentina dell’ordine ebbe delle ripercussioni
importanti. Il dissenso strisciante al governo militare cresciuto enormemente negli anni, diede l’opportunità di
rovesciare il comando centrale. Un nuovo governo civile
composto da ufficiali eletti dal popolo, il Consiglio Depata,
salì al potere dando finalmente all’Unione Cardassiana
un governo democratico. Governo completamente esautorato quando Cardassia si alleò con il Dominio, facendo
nuovamente precipitare il pianeta in un regime autoritario.
In questo nuovo scenario di alleanze i prigionieri di
guerra della disastrosa campagna contro il Dominio
furono rilasciati come segno di buona volontà. Fra loro
molti agenti dell’Ordine Ossidiano.
Andrew Robinson interpreta Elim Garak
Quando Cardassia revocò la sua
alleanza con il Dominio le conseguenza furono atroci. Tutto il territorio
dell'Unione era occupato ma i Cardassiani combatterono per la propria libertà.
Alla fine della guerra Cardassia
era finalmente libera dall’invasore
ma 850 milioni di morti e Cardassia Primo completamente distrutto
lasciavano una fiera ed orgogliosa
civiltà sull’orlo della disperazione.
Elim Garak, uno dei migliori
agenti dell'Ordine ossidiano nonchè
dei maggiori fautori della liberazione di Cardassia dall'occupazione del Dominio torna
da un lungo esilio e ciò che
lo aspetta è una lunga ricostruzione.
In questo scenario tornerà
di nuovo al potere l’Ordine
Ossidiano?
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
24
LA MUSICA DI STAR TREK
DI LAZZARO LIUZZI E ALESSANDRO RAIMONDI
Bentrovati amici, in questo terzo appuntaento con la musica di Star Trek, parleremo del maestro Jerry Goldsmith.
Grande affezionato dei film di Star Trek, ha curato la colonna sonora della metà dei film della serie regalandoci grandi
emozioni.
La Pagina dei compositori di Star Trek: startreksoundtracks
JERRY GOLDSMITH
Jerry Goldsmith (per gli
amici Jerrald)
(Indimenticabile
!!
Classe 1929 ...una vita
dedicata alla composizione
musicale e grande amico di
Alexander Courage)
Le origini: “Star Trek:
The Motion Picture” “Il Film”
(1979) con il quale ottiene
una nominatione all'oscar.
Compone e dirige inoltre
le musiche di Star Trek: The
final frontier, Star Trek: First
Contact, Star Trek: Insurrection e Star Trek: Nemesis.
Jerrald King Goldsmith
nasce il 10 febbraio 1929 a
Pasadena, California (Stati
Uniti) da una famiglia di
ebrei emigrati dalla Romania all’inizio del secolo.
Studia pianoforte con Jacob
Gimpel e composizione e teoria con Mario CastelnuovoTedesco.
Diviene allievo di Miklòs Ròzsa, dal quale assoggetta il temperamento musicale pur costruendolo, negli
anni, attraverso una propria identità. Dopo un periodo
di apprendistato prima alla radio (BBC) e dopo alla televisione (CBS), Goldsmith approda al cinema negli anni
‘60.
Il maestro ottiene molti riconoscimenti negli oltre quarant'anni di attività. Nel 1976 vince l’Oscar per la musica
de Il presagio (The Omen), l’unico Oscar vinto su un
totale di 18 nomination ricevute. Nel 1985 vince l’Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films per la
musica di Gremlins, su un totale di 8 nomination per lo
stesso premio.
Dal 1987 al 2003 vince quasi ogni anno il BMI Film &
TV Awards, premio dedicato alla musica per film e televisione. Vince 4 Emmy Awards e vince pure un Razzie
Awards, il temuto premio che incorona le peggiori produzioni dell’anno: infatti nel 1986 la canzone “Peace in
Our Life” dal film Rambo 2
(Rambo: First Blood Part II),
scritta con Frank Stallone,
viene giudicata la peggiore
dell’anno.
Dopo una lunga e gloriosa carriera, Goldsmith
muore di cancro il 21 luglio
2004 a Beverly Hills, California (USA).
Ai suoi funerali, celebrati
secondo il rito ebraico (sebbene Goldsmith si fosse
sempre dichiarato non
osservante), sono intervenuti nomi eccellenti del firmamento di Hollywood.
La figlia Carrie, raccogliendo testimonianze registrate del padre e di molti
suoi amici e stretti collaboratori, sta scrivendo una
biografia molto dettagliata,
che dovrebbe vedere la
luce nel 2007, con il titolo:
Deconstructing Dad.
Musicare azioni veloci era la passione di Jerrald.
Secondo lui il suono sempre presente nella vita di ogni
uomo è il battito cardiaco: dunque, la componente ritmica è presente nella vita quotidiana, e quando la musica
riesce a mettere in evidenza questa realtà, non fa che
aumentare il coinvolgimento subliminale ed emotivo dell’ascoltatore.
Altra sua teoria era che la musica per film dovesse
essere utilizzata con estrema attenzione. Pochi interventi,
ben ponderati, solo quando assolutamente necessari. La
musica, in un film, non dovrebbe descrivere quello che
si vede, ma quello che non si vede, e quindi integrare la
narrazione su pellicola per alimentare il coinvolgimento
emotivo, solo quando i sentimenti risulterebbero meno
percepibili. Mai limitarsi a sottolineare banalmente il mero
svolgersi degli eventi.
Informazioni tratte da http://it.wikipedia.org
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
25
TECNOLOGIA TREK: I SISTEMI AMBIENTALI
Di Francesco Genchi
Supporto vitale e controllo ambientale
Dei sistemi principali di tutta la nave, il supporto di
vita ed il controllo ambientale sono fra i più critici. Ogni
elemento-chiave del sistema è disegnato in
ridondanza multipla per fornire la massima sicurezza dell’equipaggio, anche
nell’evento improbabile di guasto
multiplo del sistema. Nel funzionamento normale, il tempo medio
prima dell’insorgere di un
guasto ai sistemi ambientali dovrebbe superare i
cinquecento anni di funzionamento operativo. Anche
in presenza di un guasto così
totale, i sostegni di emergenza
dovrebbero assicurare la sopravvivenza della equipaggio nella maggior
parte delle situazioni.
Il sistema ambientale dell’Enterprise mantiene un
atmosfera di classe M, paragonabile in termini di rapporto
ossigeno-azoto, per tutto il volume abitabile della nave
spaziale. Due sistemi atmosferici primari indipendenti
distribuiscono i gas ambientali controllati
per quel che riguarda la temperatura e
l’umidità attraverso tutto il vascello.
Inoltre, un sistema separato di
riserva ed i sistemi di emergenza garantiscono una
copertura supplementare.

L’apparecchiatura del supporto vitale, in una classe
Galaxy, è situata nella Sezione Principale sui ponti 6, 9 e
13. Nella Sezione Ingegneria, i sistemi principali del supporto vitale sono situati sui ponti 11, 21, 24 e 34. I sistemi
di sopravvivenza primari comprendono due sistemi paralleli, ciascuno dei quali funziona da back-up per l’altro. I
generatori di gravità artificiale sono situati lungo tutto il
volume abitabile della nave spaziale.
Ogni principale sistema del supporto vitale include
un nesso alle reti di distribuzione di riserva. Questi nessi
includono un rifornimento
limitato dei materiali di
consumo, compreso aria,
il gruppo di alimentazione e l’acqua. La rete
di distribuzione di riserva
è progettata per fornire il
minimo supporto vitale e
l’alimentazione elettrica in
caso di avaria completa di
entrambi i sistemi di supporto ambientale primari.
Altri sistemi di emergenza includono la distribuzione di sistemi di sopravvivenza, zone protette di
emergenza ed i moduli di sostegno di riserva progettati
per fornire un’atmosfera respirabile a tutta la nave per
trenta minuti in caso di guasto esteso all’intero sistema.
Sistemi atmosferici
Le unità di processamento atmosferico per
il sistema primario sono
posizionate lungo tutta la
nave spaziale: circa due unità
primarie ridondanti per ogni 50 m3
abitabili della nave. Questi dispositivi
mantengono una miscela di gas confortevole e respirabile, eliminando la CO2 , altri gas di rifiuto e i
particolati, mantenendo la quantità di ossigeno costante.
Questo compito è svolto principalmente dai bioprocessori fotosintetici.
I processori atmosferici inoltre mantengono la temperatura e l’umidità entro i limiti prescritti. Una volta processata, la miscela di aria respirabile è riciclata attraverso la
rete principale.
Le norme per un viaggio in modalità di crociera indicano un ciclo di lavoro di 96 ore per ciascun modulo
operativo, anche se il tempo normale di manutenzione
prevista è di circa
duecento ore di funzionamento.
Alla fine di ogni
ciclo di lavoro di
96 ore, è normale
per l’intero carico
di
processamento
atmosferico essere
commutato
automaticamente
nel
sistema primario. È,
tuttavia,
possibile
commutare singolarmente gli elementi specifici del sistema a seconda delle
necessità.
Il flusso atmosferico può essere commutato a distanza
attraverso nodi di distribuzione, in modo che l’atmosfera
respirabile possa essere reindirizzata ai processori di
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
26
altre postazioni, offrendo una misura supplementare di
ridondanza.
Il sistema della riserva è un terzo insieme ridondante
dei processori atmosferici, che fornisce fino al 50% di
capacità nominale del sistema per periodi fino a 24 ore,
secondo il carico di sistema. Questi sono destinati all’uso
in caso di inadeguatezza degli elementi principali dei due
sistemi atmosferici primari. Il sistema di riserva è diviso
ma comunicante con la rete di distribuzione dei due
sistemi primari e funziona da analizzatore automatizzato
del sistema, il che permette a qualsiasi sezione o processore danneggiato di
essere isolato e rimosso
dall’operatività.
Inoltre, il sistema di
riserva atmosferico di
emergenza fornisce la
miscela di aria respirabile alle zone indicate
come "rifugi" fino a trentasei ore, nelle situazioni
di crisi. Questi sistemi
si basano su ossigeno
e su gruppi di alimentazione
indipendenti,
isolati fisicamente dai
sistemi primari e l’uno
dall’altro.
Nel caso di guasto principale del sistema di distribuzione atmosferico, l’impiego dei sistemi di emergenza, dei
moduli atmosferici delle riserve di emergenza situati nella
maggior parte delle giunzioni dei corridoio, manterranno
un ambiente respirabile per circa trenta minuti, sufficienti
affinché l’equipaggio evacui nelle zone di raccolta.
Le tute di sicurezza saranno fornite al personale
che deve essere presente nelle zone in cui l'atmosfera
respirabile non è mantenuta. Tranne nei casi di decompressione esplosiva su grande scala, è prevista la distribuzione di atmosfera per cinquanta minuti per permettere
l’evacuazione del personale verso zone indicate come rifugi.
I valori atmosferici
nominali per un’atmosfera compatibili alla
classe M sono 26°C,
umidità relativa del
45%, pressione mantenuta a 101 kilopascals
(760 mmHg). La composizione atmosferica
è mantenuta al 78%
di azoto, 21% di ossigeno.
I sistemi di emergenza non sono intesi per provvedere
al rifornimento atmosferico di tutta la nave. Essi sopperiscono alla minima capacità di riciclaggio (soltanto sottrarre C02 e rifornire 02), ma la distribuzione dell’ossigeno
può estendersi significativamente contando su tutte le
riserve disponibili dai tre sistemi primari, o da qualunque
modulo inutilizzato delle riserve di emergenza.
Circa il 10% degli
alloggi può essere commutato ad atmosfera di classe
H, K, o L senza intervenire sulle principali suppellettili.
Un 2% supplementare degli alloggi è dotato di equipaggiamento per atmosfera di classe N e di N(2). I moduli
d’elaborazione atmosferici possono essere sostituiti nelle
installazioni delle principali basi stellari, per consentire
l’adattamento dell’intero velivolo alle condizioni ambientali di classe H, K, o L.
RECENSIONE: STARFLEET COMMAND 3
di Carmine Cozzolino
Star trek é sicuramente la serie più longeva riguardante
il mondo dei telefilm fantascientifici e di conseguenza troviamo tanti videogiochi dedicati ad essa, uno di questi
é Starfleet Command 3 ambientato in the Next Generation.
Il gioco é un simulatore strategico di astronavi, le quali
si daranno battaglia nello spazio in due modalità di gioco
principali: single player e multiplayer online.
Le campagne da selezionare sono quattro: the federa-
tion, klingon, borg e Romulan.
All’inizio della campagna si potrà personalizzare la propria astronave per portare al termine le diverse missioni
con strategie diverse.
L’interfaccia é semplice da usare; per giocare sono
consigliati mouse e tastiera con i quali si potrà navigare
nel pannello di controllo con molta semplicità.
L’universo é pieno di nemici dotati di una buona intelligenza artificiale per riuscire nelle missioni dovremo trac-
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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RECENSIONE: STARFLEET COMMAND 3
ciare rotte, scegliere le armi da usare divise in heavy e normal
e stare attenti agli scudi energetici. Tutto questo ci fa capire
come in questo gioco il fattore stragia sia molto importante.
Graficamente il gioco si presenta bene, gli effetti come le
esplosioni sono
molto dettagliate,
si può scegliere
tra quattro visuali
differenti con in più
uno zoom interno
ed esterno.
Le
musiche
ricreano l’atmosfera del telefilm
anche se non
sono le originali di
the Next Generation.
La longevità é ottima sia per quanto riguarda la modalità single
player che terrà impegnato il giocatore per molte ore di gioco sia
per il multiplayer che come già é stato detto é online.
Starfleet command 3 é un titolo che farà impazzire i fan della
serie, ma é consigliato anche a chi cerca un simulatore di astronavi
di buon livello tattico.
Speciale
Convention
STAR TREK
THE EXPERIENCE DI UNA VITA
di Cosimo Marino
Star Trek è una delle serie televisive più longeve nella
storia della televisione.
Nata nel 1966 ha condizionato per molti anni il modus
operandi televisivo. Pur creando scalpore trasmettendo il
primo bacio interrazziale nella storia della televisione, è
rimasta per quaranta anni una delle serie fantascientifiche più innovative.
Quest’anno nell’Hotel Hilton di Las Vegas, per cele-
brare il quarantesimo anniversario della serie, si è svolta
la prima di molte convention celebrative e noi, come
molti altri fan provenienti da tutto il mondo, eravamo li. In
questo articolo vi racconteremo la nostra esperienza.
Sono le 7:00 di una torrida mattina di agosto nel
deserto del Nevada precisamente il 17, e benché manchino ancora due ore all’apertura dei “portelli d’attracco”,
la gente si riversa da tutte le parti, gridando, cantando
ed elogiando star trek. In soli pochi minuti la fila diventa
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
28
lunghissima, ore di attesa per ritirare o per acquistare
l’accesso alla convention.
Terminata l’estenuante coda, una gentile signora della
CREATION ci consegna un bracciale, simbolo dell’avvenuto pagamento e del ritiro del biglietto. Adesso l’unica
cosa da fare è ENTRARE.
I locali della convention sono divisi in 5 sezioni:
1.
Sala ristoro;
2.
Sala gadgets;
3.
Sala autografi;
4.
Sala conferenze;
5.
Hall.
La prima sala obbligatoria da visitare è la sala ristoro,
qui possiamo trovare oltre ai distributori di bevande,
anche tavoli dove potersi accomodare e pranzare; ma
l’attrazione maggiore, che fa di questa, forse la più importante di tutte, è LA PLANCIA DELLA SERIE CLASSICA
riprodotta a grandezza naturale con incluse le statue dell’equipaggio. Decine di persone attendono il proprio turno
per farsi immortalare accanto alle proprie celebrity.
La sala affianco, è utilizzata per la vendita ed esposizione sia di gadgets acquistabili che di oggetti da collezione. La maggior parte degli espositori presenti hanno
materiale trek, come carte da collezione di tutte le serie
prodotte e delle razze conosciute. Possiamo anche
acquistare modellini di astronavi da costruire e colorare,
uniformi, spille, riviste, toppe e anche gadgets delle serie
di fantascienza più famose, come star wars, angel, harry
potter.
Proseguendo la nostra visita nei locali della convention,
ci dirigiamo verso la sala degli autografi, dove disposti in
cerchio, troviamo collocati i banchetti degli attori minori,
come Barbara Luna, Patrick Kilpatrick, Chase Masterson.
Personaggi del calibro di William Shatner invece hanno
una sala riservata dove autografare le foto di chi ha anticipatamente acquistato il biglietto.
L’ultima visita obbligatoria è la sala conferenze, dove
uno per volta si susseguono gli ospiti per presentarsi e
per rispondere alle domande dei fan.
Il programma di tutti e quattro i giorni prevede la presentazione di attori come Gary Graham (ambasciatore Soval
in ENT), Jonathan Frakes (Capitano Riker in TNG) Brent
Spiner (Comandante Data in TNG), Robert Picaro (Dottore in VOY), Scott Bakula (Capitano Archer in ENT).
L’ultima tappa del nostro viaggio nel 40° anniversario
di STAR TREK è l’avventura, che ogni anno è presente
nell’Hotel, il THE EXPERIENCE; tre sono le attrazioni
presenti al suo interno: il borg 4D, l’esperienza klingon e
la mostra di costumi di scena originali e provenienti dai
vari set di STAR TREK.
Le due attrazioni in 4D, sono due spettacoli molto coinvolgenti dove in entrambi si è attaccati dalle due razze
aliene più conosciute e dove si è inseriti nel mondo di star
trek. Una stazione spaziale e la plancia della mitica enterprise D, fanno da scenografia a questa entusiasmante
attrazione dove tutti i membri dello staff sono vestiti in stile
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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TREK, partendo dalla guardia bajoriana fino alle guardie
Klingon e alla ciliegina sulla torta: un vero borg con tanto
di luci incorporate ed addestrato a recitare la loro famosa
frase: Noi siamo i Borg, la resistenza è inutile!
La mia prima impressione su questa convention è stata
negativa, guardando la coda che si accumulava, pensavo
che all’interno ci fosse confusione e disorganizzazione,
ma entrando mi sono ricreduto.
L’atmosfera che si respira in tutto l’Hilton è molto rilassante; si conversa con persone estranee come se ci si
conoscesse da tutta una vita; per non parlare dell’enorme
affluenza di persone.
Migliaia di colori riempiono le enormi stanze dell’albergo, persone con indosso uniformi da comandanti,
tenenti ed ammiragli girano tranquillamente nella convention facendo spese o discutendo di fantascienza e
tecnologia.
Ritengo sia stata un’esperienza fantastica, appunto
l’esperienza di una vita.
Con questo si conclude il nostro viaggio nel Nevada,
terra di incontaminati deserti, di riserve indiane, e di zone
pattugliate da centinaia di militari…ma questa è un’altra
storia.
Utilizzando una delle più famose frasi trek, vi auguriamo LUNGA VITA E PROSPERITA’.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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LA SCOPERTA SEGRETA DI CARTESIO
DI VITO LECCI
Probabilmente nessuno se ne rende mai conto, ma
quotidianamente ognuno di noi ha a che fare con strumenti e tecnologie oggi resi possibili unicamente grazie
al brillante genio del filosofo, scienziato e matematico
francese René Descartes (1596-1650).
Nel momento in cui, alla tastiera del mio computer,
scrivo questo pallido tributo alla sua genialità, guardo i
caratteri comparire sul monitor, consapevole che ognuno
dei pixel presenti su di esso è associato ad una coppia
di valori che ne individuano univocamente la posizione
sullo schermo. Ovviamente mi riferisco al sistema di coordinate inventato da Cartesio, e che porta il suo nome,
costituito da due o più rette che si
intersecano in un punto sul piano
o nello spazio.
Naturalmente
l’applicazione
del sistema di riferimento cartesiano va ben al di là del monitor
dei nostri computer. Le foto che
scattiamo con le, sempre più diffuse, macchine fotografiche digitali
poggiano su questa invenzione,
tanto per rimanere in ambito bidimensionale.
Volendo invece immergerci
nello spazio ci rendiamo conto
di quanto prezioso sia questo
sistema sul quale si fonda il GPS
(Global Position System), una
flotta di satelliti in orbita intorno
alla Terra in grado di localizzare un
piccolo ricevitore (grande appena
come un telefonino cellulare), permettendo di conoscere
con estrema precisione la propria latitudine, longitudine e
altezza sopra il livello del mare, consentendo per esempio di orientare il volo di un aeroplano.
Grafici, mappe di ogni genere, progetti ingegneristici,
prospezioni petrolifere, voli spaziali, solo per avere una
pallida idea, si basano sul sistema di coordinate cartesiane.
Tuttavia l’utilizzo di questo sistema va anche oltre la
nostra limitata percezione tridimensionale dello spazio e
degli oggetti.
Per esempio quando disponiamo di dati relativi a
molte variabili, anche con numero superiore alle tre
dimensioni che noi sappiamo percepire, questi dati possono ugualmente essere rappresentati in un sistema di
coordinate cartesiane. Per esempio la vostra banca può
disporre di dati relativi alla vostra età, al vostro reddito,
al vostro patrimonio, al numero dei membri della vostra
famiglia, al vostro livello di istruzione e così via. Questi
dati multidimensionali vengono gestiti da computer in una
scala a molte variabili (più di tre) che, sebbene noi non
sapremmo immaginare, utilizza le coordinate cartesiane
che hanno senso nel contesto dell’analisi che il computer
della banca farà al fine di emettere un esito favorevole
o meno ad una vostra eventuale
richiesta di un mutuo.
E così anche gli algoritmi statistici o l’elaborazione dei dati
scientifici, che utilizzano dati su
moltissime variabili, adoperano il
sistema cartesiano.
E’ davvero insospettabilmente
impressionante il numero delle
applicazioni del sistema di coordinate
cartesiane.
Possiamo
affermare quindi che tutto ciò che
facciamo o adoperiamo nella vita
ha in qualche modo a che fare con
questa grande invenzione di Cartesio.
Ma ciò che più di ogni cosa
dovrebbe lasciarci sgomenti è che
l’invenzione di questo sistema di
coordinate fu solo un caso particolare di un progetto molto
più vasto e completo a cui Cartesio stava lavorando.
Si trattava di un progetto in grado di svelare una verità
che avrebbe avuto un immenso impatto nella collettività,
tuttavia Cartesio decise di tenere questo suo lavoro segretamente custodito in un taccuino. Le pochissime persone
al mondo che, dopo la sua morte, hanno avuto accesso al
taccuino segreto dello scienziato si sono trovate di fronte
ad un insieme di lettere, di numeri e di strani simboli che
ne criptavano il contenuto, celando così questa grande e
sconvolgente verità.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
31
LA SCOPERTA SEGRETA DI CARTESIO
Ma quale potrebbe essere mai stato il motivo di così
tanta segretezza?
Cartesio è stato l’artefice di un enorme progresso nel
campo della matematica, unificando l’algebra e la geometria esso aveva inventato la geometria analitica che
permetteva di connettere formule ed equazioni algebriche con le figure geometriche, e il sistema di coordinate cartesiane era soltanto uno strumento per facilitare
questa unificazione.
Dopo un regalo così grande che ha elargito all’umanità
intera, per quale motivo volle invece tenerci esclusi dalla
sua scoperta maggiore, quella che sicuramente avrebbe
permesso di compiere un balzo ancora più strabiliante
nella conoscenza del mondo e dell’Universo?
Sappiamo che Cartesio visse in un’epoca intellettualmente molto feconda, una fecondità tuttavia funestata dalla presenza della Chiesa e dell’Inquisizione che
poneva un limite ed un veto a qualsiasi dottrina o idea
che non le fosse congeniale.
Cartesio era un fervente cristiano ed era amante della
pace e della tranquillità, mai avrebbe scritto e divulgato
qualsiasi idea che in qualche modo fosse anche lontanamente contrastante con le idee imposte dalla Chiesa.
Egli visse nello stesso periodo in cui Galileo, per cui
aveva una grande ammirazione, venne perseguitato dalla
Chiesa per le sue idee eretiche e rivoluzionarie, e questo
episodio lo scosse non poco. In un periodo della sua
vita addirittura dovette battersi per allontanare da sé il
sospetto di essere membro della Confraternita dei Rosacroce, per cui forse invece nutriva una certa simpatia.
La Confraternita dei Rosacroce era un’associazione
segretissima delle più illustri menti del momento che, non
potendo manifestare apertamente i risultati delle proprie
ricerche, a causa proprio della opprimente presenza
della Chiesa, dovette lavorare in assoluta segretezza e
manifestare al mondo il risultato delle proprie ricerche
pubblicando libri sempre firmati con pseudonimi, che ne
rendevano impossibile risalire al vero autore.
In un ambiente così ricco e controverso forse possiamo
trovare il motivo che spinse Cartesio a tanta segretezza.
Un ambiente che gli impedì non soltanto di pubblicare la
sua strabiliante scoperta, ma addirittura di criptarla nel
suo taccuino nel malaugurato caso che questo dovesse
cadere nelle mani sbagliate.
Dopo la morte di Cartesio, avvenuta a Stoccolma
nel 1650, in circostanze quantomai misteriose, fu fatto
un inventario delle proprietà dello scienziato. Tra le altre
cose vi era una cassa contenente dei manoscritti mai
pubblicati dai titoli oscuri: Preamboli, Olympica, Democritica, Experimenta e Parnassus. Fu chiaro che Cartesio
volle tenere per sé questi documenti, con l’intenzione di
non doverli mai pubblicare. Fra essi c’era anche il taccuino di pergamena che conteneva simboli matematici
criptici, disegni geometrici e segni misteriosi.
Fu deciso che la cassa dovesse essere consegnata
a Claude Clerselier (1614-1662), amico di Cartesio, ma
anche curatore e traduttore della sua opera. La cassa
con i documenti segreti di Cartesio arrivò a Rouen ma,
durante la risalita lungo la Senna, alle porte di Parigi,
accanto al palazzo del Louvre, l’imbarcazione che la trasportava si capovolse e affondò col suo prezioso carico.
La cassa rimase sommersa per tre giorni, poi fortunatamente si disincagliò dai relitti e riemerse. Fu rinvenuta
poco più a valle sulla sponda del fiume.
Clerselier la recuperò e ne mise in salvo i preziosi
documenti che vi erano contenuti, tuttavia furono vani i
ripetuti tentativi di quest’ultimo di decifrarne il segreto.
Ma un giorno bussò alla sua porta di Parigi il matematico tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716), uno
dei massimi matematici di ogni tempo che, contemporaneamente con Newton, scoprì il calcolo infinitesimale.
Leibniz chiese insistentemente a Clerselier di poter visio-
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
32
LA SCOPERTA SEGRETA DI CARTESIO
nare i manoscritti, quest’ultimo, sebbene molto riluttante,
decise di far vedere i manoscritti al matematico, ma solo
in minima parte. Leibniz ottenne anche il permesso di
copiare una parte del taccuino segreto di Cartesio, ma
ebbe accesso soltanto ad una pagina e mezzo, delle
sedici complessive.
tesio si costrinse alla segretezza.
Aperto il taccuino Leibniz si trovò di fronte ad un
sistema di cifratura che dovette cercare di risolvere “sul
momento”, date le restrizioni in cui si trovava mentre ricopiava parte del manoscritto.
di cui però riuscì ad individuare il significato osservando delle figure indistinte, sull’altra facciata del manoscritto, che rappresentavano i cinque solidi platonici.
Cartesio aveva iniziato a contare le facce di ognuno
dei poliedri regolari:
Leibniz osservò alcune misteriose sequenze di
numeri:
4 6 8 12 20 e 4 8 6 20 12
Da quanto poté capire, decifrando quelle limitate
informazioni cui ebbe accesso, Leibniz si rese conto che
4 (tetraedro), 6 (cubo), 8 (ottaedro), 12 (dodecaedro),
Cartesio aveva segretamente abbracciato la teoria elio- 20 (icosaedro)
centrica di Giovanni Keplero (1571-1630) secondo cui,
nell’opera Mysterium cosmographicum del 1596, ognuno
e ne aveva contato poi il numero dei vertici:
dei cinque pianeti (quelli allora conosciuti) era rappresentato da un solido platonico (un poliedro regolare), ognuno
4 (tetraedro), 8 (cubo), 6 (ottaedro), 20 (dodecaedro),
di questi poliedri era perfettamente inscritto in una sfera, 12 (icosaedro)
sulla superficie di queste sfere (tutte concentriche, col
Sole al centro) vi orbitava ciascuno dei pianeti. Keplero
Leibniz scoprì anche l’ordine in cui disporre questi
voleva in questa maniera trovare un ordine Divino con cui numeri ed ottenne questa matrice:
corroborare la teoria eliocentrica copernicana.
Cartesio invece volle spingersi molto oltre. Egli
Tetraedro Cubo Ottaedro Dodecaedro Icosaedro
cercava la formula cosmica che governasse i solidi
Facce
4
6
8
12
20
platonici di Keplero, una formula che fosse in grado
Vertici
4
8
6
20
12
di spiegare l’intero Universo e quindi dare ulteriore sostegno alla proibita teoria copernicana. Per Spigoli
6
12
12
30
30
questo motivo, per timore dell’Inquisizione, CarRiuscite anche voi a vedere la relazione tra queste
sequenze di numeri?
Cartesio aveva scoperto che, in ogni poliedro, la
somma del numero delle sue facce e dei suoi vertici,
diminuito del numero degli spigoli forniva sempre lo
stesso risultato: due.
Aveva scoperto quindi la formula:
F+V–S=2
Inoltre aveva scoperto che
questa relazione non valeva
solo per i solidi platonici, ma
per qualsiasi poliedro, sia
esso regolare o no.
Modello dell'Universo di Keplero
Modello dell'Universo basato sui solidi
platonici
La formula di Cartesio
rappresenta il primo invariante topologico che sia mai
stato scoperto. La sua formula rappresenta la proprietà
dello spazio stesso. In questo
modo Cartesio aveva appena
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
33
LA SCOPERTA SEGRETA DI CARTESIO
inaugurato la topologia, uno dei più rilevanti settori della
ricerca della matematica che ha significative applicazioni
in fisica e in altri campi della scienza.
Se questo importante risultato fosse stato reso subito
di pubblico dominio, avrebbe dato un notevolissimo
impulso alla scienza, purtroppo però si dovette aspettare Leonhard Euler (1707-1783) che scopri la formula
magica che governa la struttura di tutti i corpi solidi, nota
anche come Formula di Eulero, ma che oggi sappiamo
avrebbe potuto chiamarsi invece Formula di Cartesio.
Lo scienziato francese può quindi essere considerato
a pieno titolo uno dei primi cosmologi della storia.
Oggi, fermo restando il grande contributo di Cartesio
alla scienza moderna, che attinge a piene mani dalle sue
scoperte e invenzioni, sappiamo che non ci sono relazioni
tra l’Universo ed i solidi platonici a lui tanto cari, ma...
30 giugno 2001: la NASA lancia la Wilkinson
Microwave Anisotropy Probe (WMAP, Sonda Wilkinson
per l’anisotropia delle microonde) con lo scopo di studiare le fluttuazioni della radiazione cosmica di fondo che
permea tutto lo spazio.
Ciò potrebbe contribuire a comprendere meglio la
geometria dell’Universo. Il 10 agosto 2001 la sonda
rivolge la sua antenna verso lo spazio profondo e inizia a
raccogliere i suoi dati, da cui gli scienziati colsero subito
un enigma. Se l’Universo avesse avuto una geometria
piatta e infinita la sonda avrebbe dovuto raccogliere fluttuazioni in tutte le frequenze. Sorprendentemente invece
alcune frequenze erano del tutto assenti.
Ciò ricorda un pochino le righe di assorbimento dello
spettro solare (righe di Fraunhofer). Se facessimo lo spettro nella radiazione visibile del Sole noteremmo che esso
emette in tutte le frequenze, tranne alcune che sono del
tutto assenti. Si tratta di righe nere, posizionate in punti
particolari, nell’arcobaleno dello spettro emesso dalla
nostra stella. Queste righe rappresentano una sorta di
impronta digitale del nostro Sole e ci danno informazioni
molto precise sulla sua composizione chimica.
In maniera simile le frequenze mancanti nello spazio,
rilevate dalla WMAP dovrebbero darci qualche suggerimento sulla geometria dell’Universo stesso. Nel tentativo
di risolvere questa ennesima sfida, il risultato dei complessi calcoli matematici, fornisce un esito sorprendente.
Nel 2004, sul “Notices of the American Mathematical
Society” appare un articolo del cosmologo Jeffrey Weeks
che espone una teoria secondo la quale esistono alcuni
modelli di Universo che si accordano particolarmente
bene con i dati forniti dalla WMAP: modelli tetraedrici,
ottaedrici e dodecaedrici.
Rieccoli, i solidi platonici di Kepleriana memoria a cui
Cartesio dedicò tante delle sue attenzioni.
Secondo questo nuovo modello, proposto da Weeks,
l’Universo avrebbe la geometria di un poliedro regolare
“avvolto su se stesso” in ogni direzione. Come per esempio un ottaedro le cui facce opposte coincidono l’una con
l’altra.
In questo modello di Universo, se un’astronave viaggiasse sempre nella stessa direzione, nel momento in
cui dovesse attraversare una delle facce del poliedro, ne
rientrerebbe dalla faccia opposta. Quindi si tratterebbe
di un Universo chiuso, ma senza confini. Un po’ come
la Terra sulla cui superficie, viaggiando sempre nella
medesima direzione, si ritorna al punto di partenza. Per
comprendere meglio una simile geometria dell’Universo
si potrebbe pensare ad una serie infinita di poliedri adiacenti l’uno all’altro in ogni direzione.
Ovviamente questo nuovo modello, prima di essere
accettato dovrà confrontarsi con la critica di tutti gli altri
scienziati, ma se dovesse reggere all’esame si potrà
affermare che Keplero era nel giusto quando formulava
il suo Universo basato su solidi platonici, sebbene in un
modello diverso dal suo ed al quale non avrebbe potuto
mai immaginare.
Alla stessa maniera anche Cartesio avrebbe senz’altro
avuto l’intuizione giusta quando pensava che gli oggetti
della sua grande scoperta matematica avrebbero avuto
una grande rilevanza cosmologica.
Mi piace ricordare che questo enorme risultato di Cartesio era quello che Leibniz riuscì a decifrare nella sola
pagina e mezza che poté ricopiare del suo manoscritto.
Ma allora cosa potrebbe aver contenuto anche tutto il
resto del taccuino a cui invece non ebbe accesso? Probabilmente non lo sapremo mai, visto che il documento
pare sia andato completamente perduto. L’unica certezza
che abbiamo e che la genialità di Cartesio non si limita
alle sole scoperte di cui oggigiorno si fa larghissimo uso,
ma và molto oltre, in direzioni che oggi forse iniziamo
appena a percepire, a quasi quattro secoli di distanza
dalla sua scomparsa.
Vito Lecci
SIDEREUS Complesso Astronomico
www.sidereus.info
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
34
MEZZI SPAZIALI: CREW EXPLORATION VEHICLE
DI GIUSEPPE PICCA
IL PASSATO E IL FUTURO SI UNISCONO IN UN NUOVO MEZZO SPAZIALE
Nel settembre del 1969, subito dopo la missione
lunare Apollo 11, appariva lampante che il futuro della
NASA non era così roseo come si poteva ipotizzare in
quel momento. I costi delle missioni lunari, da sempre
astronomici, uniti ad un calo di attenzione dell’opinione
pubblica e del mondo politico portarono ad un brusco
dimezzamento delle missioni previste. Difatti la missione
Apollo 18, prevista già da diverso tempo, fu
cancellata e il programma fu chiuso.
La NASA, in ogni caso, non poteva
rimanere indietro nella conquista spaziale
e non poteva farsi superare dall’Unione
Sovietica che, in
quel periodo, sperimentava le prime
Salyut
(stazioni
spaziali). Quindi,
nel febbraio del
1970 la NASA dette
avvio ad una serie di studi volti alla progettazione di un sistema spaziale riutilizzabile
e, soprattutto, dai costi contenuti.
Nacque quindi, dopo diversi anni di studi,
lo Space Shuttle nella configurazione
che
conosciamo
noi adesso (tank
centrale, booster
laterali e navetta
riutilizzabile).
Il CEV ricorda molto, strutturalmente parlando, le vecchie capsule Apollo degli anni ‘60. Il nuovo veicolo spaziale, almeno dalle foto e dai progetti che la NASA sta
rendendo noti, è composto di due parti principali: la capsula conica che ospita l’equipaggio ed un modulo di servizio contenente i sistemi di propulsione, i sistemi vitali e
l’energia.
Il CEV sarà lanciato da un nuovo e avveniristico
vettore chiamato Crew Launch Vehicle. Il lanciatore
sarà strutturato da
un primo stadio,
derivato dai booster utilizzati oggi
per lo shuttle, e da
un secondo stadio
che ricorderà quelli utilizzati dal
Saturno 5 che lanciò le varie missioni lunari.
Il CEV sarà sistemato sulla sommità del
CLV e, al momento del lancio, sulla parte
superiore avrà una torre di fuga che verrà
utilizzata in caso di emergenza per allontanare la
capsula dal razzo. Possiamo dire che si tratta,
in versione moderna e riveduta e corretta, del
sistema di lancio usato per le missioni lunari.
Quindi il vecchio che avanza!
Dopo oltre venticinque anni di onorato
servizio e due incidenti gravi, in cui sono
periti i due equipaggi, si è deciso di mandare in pensione la flotta di navette spaziali. La data prevista è quella 2010, cioé
dopo il completamento della Stazione
Spaziale Internazionale.
Una delle novità, in questa che sembra una vecchia
riproposizione del programma
Apollo, è l’utilizzo, una volta che
il CEV entra in posizione orbitale,
dei panelli solari che daranno
l’energia necessaria per la missione.
Il suo posto verrà preso dal nuovo veicolo: il Crew Exploration Vehicle (Veicolo
di esplorazione con equipaggio).
Il mezzo potrà ospitare, a seconda della missione, da
4 a 6 astronauti che usufruiranno di uno spazio di cinque
metri di diametro (le capsule Apollo misuravano 3,60
metri). Invece il rientro a terra, diversamente dalla capsule delle missioni lunari, avverrà non in mare aperto ma
sul terreno. Al momento di rientrare sulla Terra il CEV
sgancia il Modulo di Servizio, stessa cosa accade con
le Soyuz russe, e affronta l’attrito dell’atmosfera che
“rallenta” la corsa verso il suolo. Subito dopo si aprono
i paracadute, una serie di quattro, ed a pochi metri dal
suolo si attivano una serie di airbag, modello sperimentato con le sonde spedite su Marte, che attenuano l’urto
con la dura terra. Come accade per le missioni russe, a
terra, vi sarà poi una squadra pronta per “liberare” l’equipaggio dalle struttura del veicolo.
Il CEV nasce, principalmente, come
mezzo per ritornare sulla Luna, ma vi sarà
anche una versione che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, portare l’uomo sul suolo marziano. Inoltre, il nuovo
mezzo, come primo incarico, avrà il compito di collegare
la terra e la Stazione Spaziale.
Quindi parliamo di un progetto e di un mezzo polifunzionale che dovrebbe recuperare il tempo perso, in questo
ultimo periodo, dagli States nella grande avventura che è
la conquista dello spazio.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
35
MEZZI SPAZIALI: CREW EXPLORATION VEHICLE
Il Crew Exploration Vehicle, almeno in tempi brevi, sarà
utilizzato come traghetto tra la stazione spaziale e la
terra. In sostanza ricoprirà i compiti che adesso sono di
pertinenza della navetta spaziale Space Shuttle.
Tuttavia, il nuovo mezzo, non potrà portare,
contemporaneamente, uomini e mezzi. Quindi,
secondo il protocollo NASA, il CEV avrà due
versioni: l’uno, completamente automatico che
porterà solo materiale, e l’altro invece sarà
adibito a traghetto per portare astronauti.
Questo significherà approntare, a
seconda della missione, due vettori
diversi. Il vettore che lancerà il mezzo
con uomini a bordo, che avrà minore
potenza di spinta, si chiamerà Ares
1 mentre quello che lancerà i carichi utili (CaLV- Cargo Launch
Vehicle), avrà quindi bisogno
di maggiore potenza, porterà il nome di Ares 5.
Il progetto CEV è
stato, dall’ente spaziale
americano,
battezzato
ORION (il nome è stato
preso dalla costellazione
di Orione). Il programma
CEV-Orion è stato assegnato
ad una cordata di aziende trainate
dalla Lockeed Martin che nel giro di sei
anni dovrà far realizzare e far volare il nuovo mezzo.
Nel 2018, se il programma non subirà ritardi, il CEV
riporterà sulla Luna l’uomo. L’Ares 5, oltre a lanciare il
mezzo automatico Cargo Launch Vehicle, sarà testato
per “spedire” il nuovo veicolo da sbarco lunare chiamato LSAM (Lunar Surface Access Module - Modulo
di Accesso alla Superficie Lunare). Quindi l’Aries 5 lancerà il complesso LSAM/CEV che riporterà l’uomo, dopo
diverse decadi, sul suolo selenico per colonizzarlo e
approntare, in un secondo momento, la costruzione di
una base permeante.
Quindi la NASA si appresta, con questo progetto, a
divenire il motore che porterà l’umanità ad essere proiettata, molto più concretamente di ciò che accade adesso,
verso lo spazio. Ma i cinesi staranno alla finestra o, anche
loro, metteranno in campo nuovi mezzi?!
Un nuovo scontro tra titani è alle porte. Speriamo che
questo confronto possa portare, all’umanità tutta, grandi
vantaggi.
Nel prossimo numero
dell'Arecibo@Net:
Intervista eslusiva a
Guion “Guy” Bluford!
Guion “Guy” Bluford.
Dal 1983 al 1992 ha partecipato a quattro voli
(STS-8, STS-61-A, STS-39 e STS-53) sulle
navette spaziali. Guy Bluford é entrato nella
storia dell’astronautica mondiale perché é
stato, nella missione STS-8, il primo astronauta nero a volare nello spazio.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
36
LA VIA LATTEA
DI RICCARDO SIMONE
In una notte serena è possibile vedere, ad occhio nudo,
in ciascun emisfero, circa 2700 stelle, le quali sono contenute tutte in una regione dello spazio appartenente
alla galassia che contiene il nostro sistema solare: la Via
Lattea.
Così chiamata perché assomiglia ad un rivolo di latte
diffuso nel cielo, è la dimostrazione di un denso piano
centrale di accumulo di stelle in forma di disco.
La Via Lattea, però, non si riduce ad un semplice accumulo di stelle; essa contiene anche nebulose, particelle
di polvere, chiazza di gas neutro o ionizzato, particelle ad
alta energia note come raggi cosmici.
Per dare un’idea precisa delle sue dimensioni proviamo
a ricorrere ad un modello in scala più ridotta. Poniamo la
distanza di 10 milioni di km pari ad 1 cm..
Secondo questa scala il nostro Sole avrà un diametro di 1,4mm., la Terra, dalla grandezza di un granello di
sabbia, si troverà a 15cm. dal Sole e la stella più vicina
a noi, Alfa Centauri, sarà lontana ben 41km. Ebbene in
questa scala la Via Lattea avrà un’estensione pari a 926
mila km.
Portando tutto alle dimensioni reali, il diametro della Via
Lattea è talmente ampio che si stima che la luce impieghi circa 100 mila anni per attraversarla da un estremo
all’altro.
Le stelle che generalmente la compongono possono
essere suddivise in due distinte categorie di popolazione.
Le stelle dette di ‘Popolazione I, occupano le zone che
compongono il disco centrale della galassia ed i suoi
bracci e costituiscono l’83% della massa galattica. Tale
categoria è essenzialmente composta da stelle giovani o
ancora in formazione ed ammassi aperti.
Le stelle di ‘Popolazione II, invece, occupano la zona
di spazio nota come alone, all’estrema periferia della
galassia e costituiscono il restante 17%. Gli oggetti che
rappresentano questa popolazione sono gli ammassi globulari e le stelle nane, la parte più antica della galassia.
Nel disco si trovano distribuiti uniformemente stelle
vecchie e giovani, formatesi grazie alla presenza di
nubi di gas disposte, soprattutto, in uno strato sottile al
centro del disco. La densità di stelle nel centro galattico
è enorme. Le regioni più interne del nucleo, dove la concentrazione di gas è maggiore, ospitano stelle blu molto
giovani, mentre le regioni più esterne, dove il gas è più
rarefatto, contengono in prevalenza stelle più vecchie.
Nell’alone galattico, infatti, l’assenza di gas e polveri fa
sì che ormai da miliardi di anni non si verifichi la nascita
di nuove stelle. Gli ammassi globulari, che in maggior
numero sono presenti nell’alone, sono praticamente composti da stelle rosse, vecchie miliardi di anni. Un classico
esempio è l’ammasso globulare M15, una zona con altissima densità di stelle. Se ne contano circa 30.000, comprese in una regione di spazio di appena 22 anni luce.
Una delle stranezze della Via Lattea, come di tante
altre galassie simili, è quella che a causa della sua rotazione (compie una rotazione su se stessa in 250 milioni
di anni), le sue zone periferiche dovrebbero avere una
velocità minore rispetto alle zone più vicine al centro,
così come i pianeti ruotano più lentamente man mano
che ci si allontana dal Sole.
In controtendenza, invece, la velocità di rotazione delle
zone periferiche tende a rimanere costante se non addirittura a crescere lentamente.
Gli scienziati spiegano questo particolare fenomeno
ipotizzando la presenza di una enorme quantità di materia oscura e quindi non visibile, calcolata circa 10 volte
superiore a quella visibile.
Le galassie sono classificabili in tre principali classi:
ellittiche, a spirale e irregolari. La Via Lattea è una galassia a spirale dalle quale si protendono cinque bracci
denominati rispettivamente: braccio del Sagittario, del
Centauro, del Cigno, di Perseo, di Orione.
Il nostro sistema solare, che si trova in una zona periferica della galassia è situato sul braccio di Orione (vedi
fig.1)
Come il sistema solare appartiene ad un sistema
stella più vasto come la Via Lattea, così quest’ultima è
legata gravitazionalmente ad altri sistemi galattici vicini,
che vanno a comporre insieme un ammasso di galassie
conosciuto come Gruppo Locale.
Il Gruppo Locale è composto essenzialmente dalla Via
Lattea, dalla galassia di Andromeda M31, dalla galassia
del Triangolo M33, dalle Nubi di Magellano e da un’altra
ventina di galassie minori.
Procedendo su scala più vasta troviamo l’ammasso
della Vergine il quale, a sua volta, è composto da circa
2500 galassie. Questo ammasso, insieme al Gruppo
Locale fanno parte infine, di un super ammasso composto nella sua totalità da decine di migliaia di galassie,
chiamato Super Ammasso Locale.
Come si può notare nell’universo tutto ha la strana tendenza a raggrupparsi in qualcosa di molto più vasto anziché disporsi uniformemente; sembra di trovarsi davanti
ad una serie infinita di scatole cinesi.
Parlare di migliaia di galassie, poste a distanze inconcepibili da noi e definirle ‘locali’ non può che far rabbrividire sulle dimensioni del nostro universo; In definitiva
penso a questo punto di definire questo universo ‘nostro’
perché vista questa tendenza al raggruppamento, nulla ci
impedirebbe di ipotizzare che tutto ciò possa fare parte
di qualcosa di molto più vasto, magari una concentrazione di più universi vicini tra loro, e forse chissà, noi con
il nostro universo potremmo fare parte di qualcosa che
eventualmente chiameremmo ‘multiverso’.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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STAR TREK XI - RUMORS
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 5 - Settembre 2006
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