Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006

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Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
EDITORIALE
Salve a voi amici lettori e soci!
L’Associazione cresce e con essa la nostra Fanzine.
Il numero dei soci infatti e cresciuto e di conseguenza il
numero dei lettori dell’Arecibo@Net. E’ quindi soprattutto
a loro che do il benvenuto e ne approfitto subito per fare
campagna di reclutamento. Diventate articolisti !!
Per prima cosa mi scuso per il ritardo con cui questo
numero è uscito ma la quantità di contenuti ci ha costretti a
posticiparne la pubblicazione. Poco male, eccoci qui!
Dopo questa breve introduzione passerei ad illustrarvi
il nuovo numero fatto di sostanza e cresciuto anche dal
punto di vista delle pagine.
Da questo numero inauguriamo una nuova e speriamo
duratura sezione. Le lettere alla redazione. Pubblichiamo
la nostra prima lettera e salutiamo calorosamente il suo
autore.
Alla sezione dedicata alle news seguono le consuete
sezioni dedicate a Star Trek e BSG. In particolare trove-
rete una curiosa intervista a Jonathan Frakes e, partendo
da questo numero, il riassunto degli episodi di Enterprise.
Nella sezione dedicata a BSG segnaliamo la scheda
tecnica del Viper MK II e il pezzo dedicato alle dodici colonie della serie.
Subito dopo trovate un resoconto della Sticcon svoltasi
a Bellaria che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di
rappresentanza dell’Associazione e del LondonExpo2007
cui ha partecipato la nostra cara amica Alice.
il numero si chiude con la sezione scientifica e il bellissimo articolo di Vito Lecci, il nostro caro collaboratore
scientifico che, con il suo viaggio nel mediterraneo, ci
regalerà il ricordo di momenti straordinari e irripetibili che
lo hanno portato sulle tracce dell’eclissi totale di sole che
si è avuta questo 29 Marzo.
Arecibo@Net - Bollettino trimestrale dell’Associazione
Culturale USSArecibo - Speciale n.1 Maggio 2006
Redazione: Via Napoli 6/b Bari-S.Spirito
Tel. 0805302092 - E-mail: [email protected]
Sito: http://www.battlestargalactica.it/arecibonet.asp
Direttore responsabile: Alessandro Raimondi
Impaginazione e grafica: Alessandro Raimondi
Hanno contribuito alla realizzazione di questo numero:
Alice Esposito
Carmine Cozzolino
Francesco Genchi
Giuseppe Picca
Giuseppe Rossini
Lazzaro Liuzzi
Michele Masiello
Riccardo Nuzzi
Riccardo Simone
Vito Lecci
Con questo ho concluso e non mi resta che augurarvi
buona lettura!
REDAZIONE
Arecibo@Net n. 4 Giugno 2006
PAG 3
PAG 4
PAG 4
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PAG 9
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PAG 11
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PAG 19
 PAG 20
 PAG 22
 PAG 23
L’associazione in attività
Lettere alla redazione
News
Houmor
Sezione BSG
La storia delle dodici colonie
Elenco episodi BSG
VIPER MARKII - Scheda tecnica
Recensione: BSG the videogame
Sezione Star Trek
Intervista a Jonathan Frakes
Guida agli episodi: Enterprise
La musica di Star Trek II Parte
Resoconto Sticcon XX
Resoconto LondonExpo 2006
Sezione Scienza
2006: Eclissi in alto mare
I mezzi spaziali: La Vostok
L'occultamento del XX secolo
di Alessandro Raimondi
di Riccardo Nuzzi
di Alessandro Raimondi
di Alessandro Raimondi
di Giuseppe Rossini
di Carmine Cozzolino
di Alessandro Raimondi
di Michele Masiello
di Lazzaro Liuzzi
di Riccardo Nuzzi
di Alice Esposito
di Vito Lecci
Arecibo@Net
- Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
di Giuseppe
Picca
di Francesco Genchi
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L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’
Di Alessandro Raimondi
Salve a tutti, ai nuovi come ai vecchi lettori!
Come ben sapete tutti, dall’ultimo numero dell’Arecibo@Net sono passati tre mesi e durante tale lasso di
tempo sono accadute molte cose, devo dire con immenso
piacere, tutte positive.
L’aumento della quota associativa era un punto dolente
ma necessario per il benessere dell’Associazione e voi
soci e lettori l’avete compreso appieno. L’aumento dell’attività e conseguentemente delle spese aveva portato le
casse dell’Associazione al collasso ma la dimostrazione di
fiducia che ci avete dato consente al Consiglio Direttivo di
lavorare con sempre maggiore impegno, determinazione
ed entusiasmo.
La nascita del BSGIC è stato un altro ed ulteriore evento
fonte di grande soddisfazione per noi tutti. Non sarò qui
a ripetermi e dilungarmi ancora sulla eccezionale qualità
della serie, ma, come Presidente dell’Associazione, non
posso che essere felice per l’eccezionale risposta del
fandom italiano di fantascienza. Appassionati di BSG ce
ne sono tanti e altri ne stanno nascendo. Noi del BSGIC vi
ringraziamo tutti. E’ per voi che lavoreremo ed è con e per
voi che faremo crescere BSG in Italia.
Il nuovo sito www.battlestargalactica.it ha riscontrato
un notevole successo e la scelta di mantenerlo aperto a
tutti, ha contribuito al suo successo. Sarà nostro impegno
mantenerlo sempre in efficienza ed arricchirlo sempre di
CAMPAGNA APULIACON 2006/2007
SOSTIENI L'APULIACON !
contenuti e spunti per tutti i Fan di BSG.
In questi mesi poi, l’Associazione ha intrapreso una
nuova politica pubblicitaria. Partecipare a quanti più eventi
fantascientifici che si svolgono in Italia per far conoscere
i club e le loro attività. Tale politica ci ha portati alla Deepcon, al Telefilm Festival, alla Sticcon. In quelle occasioni
abbiamo avuto modo di incontrare il fandom italiano e conquistarlo con la forza di BSG.
A voi dobbiamo un immenso grazie per la fiducia che
ci dimostrate. Organizzare un evento nel sud italia non è
mai facile, ma l’amore per la nostra terra ci fa stringere i
denti. Perché in Puglia non ci deve essere un importante
polo fantascientifico come nel nord Italia? Certo, sappiamo
bene, per esperienza diretta, cosa significhi intraprendere
un lungo viaggio, e sappiamo che farlo per una sola giornata di manifestazione è ancora più stressante ed è per
questo che lavoreremo affinché si possa arrivare ad avere
una Apuliacon di due giorni.
Riguardo i prossimi appuntamenti dell’Associazione,
ve li elenco qui sotto e vi invito a partecipare numerosi:
Luglio - 30 Domenica – Housecon estiva: gavettoni a
go go!
Settembre – 24 Domenica – Housecon o gita (se possibile)
LA VIGNETTA UMORISTICA di Riccardo Simone
Vorresti avere un attore di BSG in Italia?
vorresti contribuire a far crescere i Fan
Club dell'associazione? Vorresti aiutarci ad
ingrandire la manifestazione Apuliacon?
Allora cosa aspetti?...
PROSSIMAMENTE AL VIA LA CAMPAGNA!
Tieni d'occhio il sito
www.battlestargalactica.it !!
La campagna "Adotta un tostapane sostieni l'apuliacon"
prenderà il via nelle prossime settimane. Le magliette avranno
il logo del BSGIC sul fronte, zona cuore, mentre sul retro vi
sarà il vostro piccolo tostapane appena adottato in esacromia.
Per info e prenotazioni: [email protected]
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LETTERE ALLA REDAZIONE
In questo numoro inauguriamo la sezione dedicata
alle lettere indirizzate alla redazione. Cominciano con la
lettera del nostro caro amico Oby!
Cari amici dell’arecibo, innanzi tutto un grande
abbraccio a tutti da un neo iscritto al club di galactica.
Sono Guido, per gli amici Oby, ci siamo conosciuti
alla XX sticcon (in realtà anche prima).
Ho letto con gusto la Fanzine n° 1 bella, complimenti,
anche se io sono più per il cap. Janeway e la Voyager.
Ho letto due volte l’articolo scritto da Pierpaolo e con
una certa commozione posso dire di essere d’accordo al
novantanove per 100 su ciò che ha detto nell’articolo.
Per il restante 1 per 100 è giusto che io abbia una mia
piccola perplessità giusto per avere una sorta di diver-
sità, altrimenti se la pensassimo tutti allo stesso modo
sai che tristezza! Tutti inquadrati in fila per sei col resto
di due, giusto per fare una citazione canora. Non so se
farete all’interno della Fanzine un angolo della posta,
ma in futuro mi piacerebbe vedere un angolo dedicato
ai commenti degli altri soci, spero molti, su tutto ciò che
riguarda le nostre serie di fantascienza preferite o magari
sulle varie convention.
Nell’attesa di una eventuale pubblicazione di questa
mia lettera, annego i miei dolori in una bottiglietta d’acqua con l’aggiunta di aulin & aspirina. E’ lunga da spiegare.
Cordiali saluti il vostro per sempre amico Oby
NEWS
Connor Trinneer non contento di “These Are the Voyages...”
Connor Trinneer ha dichiarato di essere rimasto molto scontento del
finale di Star Trek Enterprise e delle voci secondo cui la Paramount abbia
provato a manipolare i fans.
“Penso che tutto il cast fosse molto contrariato dal fatto che il nostro
episodio fosse stato trasformato a tutti gli effetti in un episodio di The Next
Generation” ha affermato alla FedCon XV in una intervista di SF Radio.
“Penso che dopo quattro anni di duro lavoro dedicato a questo progetto...
molto francamente, non so proprio come abbiano potuto pensare di fare
una cosa simile”
Trinner si è poi affrettato ad aggiungere che non ha assolutamente nulla
contro le guest star di The Next Generation con cui ha lavorato in “These
Are the Voyages...”.
“Io ammiro e stimo Jonathan Frakes e Marina (Sirtis), sono persone
eccezionali, grandi attori... ma tutto questo ci è sembrato come voler mettere da parte tutto il nostro show e dimenticarlo, una cosa che non volevamo fare.”
Inoltre, Trinner si è detto anche molto infastidito dalle voci secondo cui
un produttore esecutivo della Paramount si sarebbe incontrato con un gruppo di fans per discutere sulla possibilità che questi riuscissero a reperire fondi per la realizzazione della quinta stagione di Enterprise. “Non penso
che la Paramount, abbia mai considerato la possibilità di realizzare la quinta stagione e non riesco proprio a
capire chi, nelle alte sfere di quella compagnia, possa aver pensato una cosa del genere,” un suggerimento che
lui reputa offensivo. “Incontrare i fans per dirgli – bene, se voi pagate, la serie continua – “ L’attore crede che la
gente dovrebbe utilizzare i propri soldi per “ben altre cose” che spendere milioni di dollari per far rinascere un programma televisivo: “Questo è uno studio cinematografico e chiedere ai fans di pagare per i propri progetti, penso
che sia qualcosa quantomeno inopportuna”.
Dobbiamo dire però che la Paramount ha sempre ufficialmente negato di aver mai mantenuto rapporti con
TrekUnited, il gruppo che stava tentando di recuperare milioni di dollari da fans e società per far rinascere la serie.
Lo studios in effetti ha dichiarato ripetutamente che la realizzazione della quinta stagione di Enterprise non è mai
stata presa in considerazione.
Fonte: TrekToday.com
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NEWS
Uscita in DVD della serie animata di Star Trek
Dopo molti anni di attesa, la Paramount Home Entertainment ha finalmente
annunciato la data di uscita di Star Trek: The Animated Series in DVD.
La serie completa di cartoni animati in DVD, che avrà in copertina una bel
disegno di Kirk, Spock, McCoy, Scotty e dell’Enterprise, uscirà il 21 Novembre
di quest’anno. La copertina del DVD ricalca la grafica delle videocassette e del
laser disc ma è stata comunque ridisegnata.
Naturalmente per l’uscita italiana ci sarà ancora d’attendere.
Abrams ha nuove idee per “Star Trek XI”
J.J. Abrams, lo scrittore-regista che sta lavorando sull’undicesimo film della saga, ha recentemente affermati
che ha molte buone idee che sta prendendo in considerazione per il film.
“Per contratto, non posso scendere molto nei particolari... ma Star Trek è un qualcosa che amo molto. State
certi che verrà fuori un grande film, un nuovo grande
capitolo della saga di Star Trek. Abbiamo una quantità
enorme di nuove idee”
Abrams attualmente sta lavorando assieme a Bryan
Burk e Lost Damon Lindelof come co-produttori esecutivi
di Lost e gli scrittori Alex Kurtzman e Roberto Orci.
Lo stesso team ha lavorato per Mission: Impossible
III, che continua a tenere t esta nelle sale, a XMen 3 di
Patrick Stewart e al Codice Da Vinci.
Abrams ha ammesso di non aver mai visto Nemesis
e le serie uscite successivamente. “Per essere comple-
tamente onesto con
voi... ad un certo
punto ho smesso
di seguire le serie”
ha affermato, ma
ha aggiunto che
intende ”vedere tutto ciò che è stato realizzato per capire
cosa è stato già fatto e cosa no”. “Per qualcuno che lavora
su una serie con tanti fedeli appassionati, capisco benissimo il bisogno di essere rispettosi del lavoro già fatto” ha
aggiunto “Penso che potremo rendere i fans ancora più
orgogliosi di Star Trek”
Stewart, nel frattempo, ha dichiarato al New York Post
che non si aspetta di essere coinvolto nella realizzazione
del prossimo film di Star Trek.
Fonte: TrekToday.com
Paul Campbell parla del suo personaggio in BSG
L’Attore Paul Campbell discute della sua carriera d’attore e
della sua interpretazione di Billy Keikeya in Battlestar Galactica
in una intervista online a Media Blvd. ATTENZIONE! Seguono
Spoiler sull’episodio della seconda stagione “Sacrifice”.
In questa intervista l’attore ventiseienne spiega il motivo per
cui ha lasciato la serie e perché Billy è dovuto morire nella
seconda stagione.
“Alla fin fine è stata quasi una mia decisione”, ha detto sul
sito. “Ricevetti un ultimatum perché tra la fine della prima stagione e l’inizio della seconda, andai a Los Angeles per girare
un pilot. Poiché la produzione di Battlestar non mi aveva offerto
un nuovo contratto, mi sentivo libero di farlo e lo feci. Fu un loro
errore e non fu colpa mia se non potei tornare per la seconda
stagione. Penso che questo problema l’abbiano avuto anche
con altri membri del cast, in pratica eravamo senza contratto
dopo la prima stagione, e penso si siano un po’ spaventati.
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NEWS
Potenzialmente, avrebbero potuto perdere metà del cast,
e dopo questa esperienza si sono affrettati a proporre a
tutti un nuovo contratto.
“Ma poichè ero già entrato nel cast di un’altro show, ho
deciso di aspettare e vedere come andava. Purtroppo
non è andata bene. Ho provato a lavorare al di fuori di
battlestar ma non ho trovato nulla. Dunque... dopo di
che la produzione mi ha dato un ultimatum e mi ha detto,
‘Firma un contratto per cinque anni, altrimenti le nostra
strade possono separarsi’ Io ho rifiutato il contratto e alla
fine hanno detto, ‘Guarda, visto che non ti vuoi legare allo
show, non possiamo scrivere delle storie sul personaggio
e abbiamo deciso di farlo morire’
“Anche se non è stata per me una vera e propria sorpresa, non mi aspettavo che lo facessero così presto.
Ma certamente non ero sorpreso che lo facessero realmente.”
Campbell non è particolarmente appassionato di fan-
tascienza, ma sicuramente apprezza un buon lavoro
quando lo vede – e Galactica è un ottimo show. “Sono
un appassionato di buon cinema e buona televisione, e
quando c’è qualità, non ha importanza che si tratti di fantascienza, fantasy o commedia,” ha detto. “Mi piacerà.
Ma per la maggior parte di quegli show come Andromeda
e Stargate... penso siano un pò troppo fantasiosi per i
miei gusti. Anche le commedie per adolescenti non mi
piacciono molto. Tuttavia se sono cose intelligenti e ben
fatte, poi le apprezzo comunque.”
“E questi sono proprio i grandi pregi di Battlestar. Posso
senz’altro dire che è una serie di prima qualità. Lasciare
Battlestar è stato veramente difficile. Ma alla fine penso
sia stata una giusta scelta.”
La versione integrale dell’intervista la potete trovare su
Media Blvd.
Traduzione di Alessandro Raimondi
HOUMOR
Una piccola prefazione:
Il testo seguente non è da considerarsi reale. Come
Direttore del presente giornale declino ogni responsabilità riguardo malesseri o conseguenze psicologiche che
la lettura di tali contenuti, possa provocare. Qualsiasi
lamentela venga inviata a senzafondo@persapersemp
re.it
Pertanto leggete, se proprio lo ritenete necessario, a
vostro rischio e pericolo!
Buona fortuna...
Di Riccardo Nuzzi
La polizia batte tutte le strade: Le colleghe della vittima
pure.
La pagina della “testata giornalistica” de:
IL TUZZO
Il giornale per tutti coloro che usano la testa!
_________________________________________
ARTICOLI:
- MOGLIE UCCIDE IL MARITO FRUTTIVENDOLO
La donna: Mio marito non capiva un cavolo!
- GIALLO IN POLLERIA: SPARITE LE UOVA
Le galline chiamate a deporre!
- UCCISA UNA PROSTITUTA: ASSASSINO SCONOSCIUTO
Se siete interessati a divenire reporter, cacciatore di notizie, corrispondente dalla vostra città, designer, articolista, vignettista dell’Arecibo@Net non esitate a contattare
la redazione!
Sulle nostre pagine diamo massimo risalto alla divulga-
- NESSUNO SOPPORTA LA POSTA DI INTERNET
Da un sondaggio è emerso, infatti, che tutti quanti la
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Fonte Cronaca Nera: Notizie ANSIA.
Ricorda: “Prenditi IL TUZZO ma, soprattutto, dai IL
TUZZO ai tuoi amici e sta pur sicuro che, un giorno o
l’altro, ricambieranno!”
Nota: per minacce, improperi et similae rivolgersi all'autore dell'articolo.
La redazione ci tiene ad informarvi che si pone a vostra
disposizione per eventuali azioni di rappresaglia.
zione scientifica e fantascientifica con particolare attenzione alle serie Star Trek e Battlestar Galactica. Ma il
bollettino vuole essere anche altro...
Quindi se sei un fan di altre serie di fantascienza, se sei
un appassionato di giochi, di libri, di cinematografia fantascientifica contattaci!
[email protected]
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BATTLESTAR GALACTICA
LA STORIA DELLE DODICI COLONIE
La Preistoria
Nella miniserie del 2003, durante la scena del funerale dei caduti,
Adama dichiara: “la vita è cominciata là fuori” ricordando all’assemblea la prima riga delle antiche scritture tramandate loro, molti secoli
fa, dagli Dei di Kobol.
Prove evidenti dimostrano che gli esseri umani di Kobol sono
originari del pianeta terra. Oltre alle più basilari corrispondenze
fra la cultura delle dodici colonie e la terra (i vestiti, il gergo
militare, le armi, ecc.) nella serie vi sono molti riferimenti che
non è possibile ignorare e che dimostrano un forte collegamento con la cultura terrestre.
Quando una squadra della flotta entra nella tomba di Athena,
trova una mappa stellare sotto forma di planetarium sul quale
sono disegnate le costellazioni visibili dalla terra. Laura Roslin
identifica quelle costellazioni, non nei loro simboli attuali, ma nelle
bandiere originali delle dodici colonie. Quelle costellazioni sono visibili soltanto dalla terra, ciò implica che i creatori della mappa abbiano
avuto una certa conoscenza anteriore della loro destinazione prima
di partire (Home, parte II).
Ciò è inoltre coerente con l’interpretazione dei contenuti delle sacre
pergamene che finora ci sono state rivelate e con la venerazione degli
Dei di Kobol, la cui rassomiglianza con gli Dei Greci non può essere
ignorata. Gli ecosistemi coloniali sono inoltre identici a quelli della
terra, con rare eccezioni.
Kobol
Circa 3.600 anni prima degli eventi della miniserie, l’oracolo Pythia
annunciò la sua profezia riguardo l’esilio e la rinascita della razza
umana.
Su Kobol, le tredici tribù vivevano in una idilliaca utopia con i loro Dei, ma, approssimativamente 1.600 anni dopo (2.000 anni prima della caduta delle dodici colonie), questa coesistenza si concluse con il verificarsi della profezia di Pythia che allude “ad una catastrofe”
che discese sulle tredici tribù e contro la quale gli Dei di Kobol furono incapaci di opporsi.
Sembra che uno degli Dei desideroso di volersi elevare sugli altri, scatenò una guerra che
coinvolse tutta Kobol.
Le sacre pergamene affermano che quando tale guerra fra Dei giunse al termine, l’umanità
decise di partire.
L’esodo
La popolazione si imbarcò su di “un’arca” (un’astronave) per partire alla ricerca della loro
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Num.44--Giugno
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Arecibo@Net
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STORIA DELLE DODICI COLONIE
nuova casa.
Alla fine, le tredici tribù trovarono e si stabilirono in un sistema solare composto da dodici mondi abitabili, mentre la tredicesima tribù si stabilì su un
remoto pianeta che chiamò Terra.
Zeus ammonì i sopravvissuti che il ritorno a Kobol “avrebbe comportato il pagamento di un sanguinoso debito”.
La Colonizzazione
La partenza da Kobol, rapida, inaspettata e non pianificata fece sì che i sopravvissuti potessero salvare ben
poco di quello che avevano.
Di conseguenza gran parte delle conoscenze delle
dodici tribù andò perduta (probabimente anche la tecnologia dei viaggi interstellari) e la civiltà dei coloni fece un salto
indietro di parecchi secoli dando inizio ad un’era buia e dolorosa
della storia coloniale.
Molti secoli dopo, quando le tribù riconquistarono lo spazio, esse
stabilirono molti osservatori, installazioni militari e centri di ricerca in
tutto il sistema solare. In questo periodo contrasti e guerre tra le varie
colonie erano molto comuni.
Ma nonostante questo costante stato di guerra, vi furono anche ripetuti
tentativi di unificazione delle colonie. Tentativi che sarebbero state le basi degli
Articoli della colonizzazione.
Sempre in questo periodo furono creati dei robot, chiamati Cylon, per impiegarli nei lavori più pesanti e pericolosi come le estrazioni minerarie e l’utilizzo
come soldati.
La prima guerra Cylon
Tale era stato l’uso dei Cylon nel campo militare che
quando questi si ribellarono, i Coloni si ritrovarono a fronteggiare un vero e proprio esercito ben preparato e ben
armato.
Infatti la profonda conoscenza che i Cylon avevano
della tecnologia coloniale gli consentì di infiltrarsi con
estrema facilità in qualunque rete informatica.
I coloniali dovettero abbandonare qualunque tipo di
tecnologia che si basasse sulle reti ed orientarsi su tecnologie più sicure e resistenti all'uso di ordigni nucleari
che vi fu da entrambe le parti.
Furono quindi costruite le prime 12 Battlestar, come il
Galactica, che rispondevano a questi nuovi requisiti.
All’apertura delle ostilità, in risposta alla grande minaccia costituita dai Cylons, le Dodici Colonie formarono
per la prima volta, un Governo federale unificato. Ma
nel momento più buio, sembrò che la guerra con i Cylon
avrebbe portato alla distruzione delle colonie.
L’Armistizio
Al termine di una lunga e sanguinosa guerra duranta
12 anni, fu dichiarato un armistizio e i Cylon si ritirarono
su un loro mondo che divenne la loro patria. I Coloniali
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costruirono una stazione spaziale neutrale (Stazione
Armistizio) sulla quale i due ex nemici potessero incontrarsi ogni anno e stabilire relazioni diplomatiche. Ma agli
incontri annuali i Cylon non inviarono mai alcun rappresentante.
L’Era Federale
Passati molti anni, la maggior parte della popolazione
nata dopo le guerra, la sentiva ormai distante, relegata
ad una nota nei libri di storia.
Il nuovo governo unificato continuò a mantenere in efficienza una grande flotta militare che, quarant’anni dopo
la guerra, era cresciuta fino ad includere 120 Battlestar
la maggior parte di una classe più avanzata rispetto al
Galactica (per esempio la Pegasus).
Questo rafforzamento costante della flotta militare ebbe
inizio vent’anni dopo la fine della guerra.
Con tale forza militare il governo centrale delle dodici
colonie unificate, sotto gli Articoli della Colonizzazione,
poteva facilmente mantenere la pace tra i suoi membri.
In effetti la flotta coloniale era spaventosamente imponente se paragonata alla sua effettiva utilità, ma tale
scelta era dettata da una esigenza fondamentale che era
quella di rimanere sempre preparati nel caso di un eventuale ritorno dei Cylon.
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STORIA DELLE DODICI COLONIE
A seguito del lungo periodo di pace, parte delle tecnologie abbandonate in occasione della prima guerra dei
Cylon, tornarono ad essere utilizzate anche in ambito
militare contribuendo ad aumentarne l’efficienza contro
minacce interne.
Ma a parte sporadici episodi di turbolenza interna, la
flotta coloniale, dopo aver perso contatto con i Cylon, non
aveva più dovuto affrontare delle serie minacce.
Prima del perentorio e inaspettato secondo attacco da
parte dei Cylon, quasi nessun membro dell’equipaggio
del Galactica, aveva mai preso parte a vere e proprie
operazioni militari.
La caduta delle dodici colonie
Il grande errore che i coloniali fecero nel tornare ad
utilizzare tecnologie una volta bandite fu pagato a caro
prezzo quando le colonie furono annientate.
Quaranta anni dopo la prima Guerra, degli infiltrati
Cylon raggirarono il sistema di difesa integrato del Dottor
Gaius Baltar causando la caduta completa delle difese
federali.
Meno di cento navi (per la maggior parte civili) scamparono all’attacco, incluse due Battlestar, il quasi obsoleto
Galactica e la Pegasus della più avanzata classe Mercury.
I superstiti abbandonarono le Colonie e formato un
convoglio, partirono alla ricerca della mitica tredicesima
colonia, la Terra, dove sperano tuttora di trovare rifugio.
Traduzione e adattamento di Alessandro Raimondi. La
versione completa dell'articolo lo troverete sulla guida a
BSG di prossima pubblicazione da parte del BSGIC. Articolo ricavato da “http://www.battlestarwiki.org”
ELENCO EPISODI BSG
BATTLESTAR GALACTICA PRIMA STAGIONE
N.P.
Titolo Originale
Titolo in Italiano
1x01
1x02
1x03
1x04
1x05
1x06
1x07
1x08
1x09
1x10
1x11
1x12
1x13
33
Water
Bastille Day
Act of contrition
You can't go home again
Litmus
Six degrees of separation
Flesh and bone
Tigh me up Tigh me down
The Hand of God
Colonial Day
Kobol's last gleaming Part 1
Kobol's last gleaming Part 2
33 minuti
Acqua
Sete di libertà
Sacrificio estremo
Ritorno a casa
Sacrificio esemplare
La conversione di Baltar
Minaccia nucleare
Il rilevatore di Cyloni
La profezia di Pitia
L'ago della bilancia
La missione di Kara
La freccia di Apollo
BATTLESTAR GALACTICA SECONDA STAGIONE
N.P.
Titolo Originale
Titolo in Italiano
2x01
2x02
2x03
2x04
Scattered
Valley of darkness
Fragged
Resistance
Lotta per la vita
Attacco Cylone
Missione di salvataggio
Legge marziale
BSG
VIPER
Il VIPER è un caccia da combattimento della Flotta
Coloniale, principale velivolo di attacco. Ha la capacità di
poter volare nello spazio e nell’atmosfera di un pianeta.
E’ dotato di un carrello e di sistemi inerziali che gli permette di poter atterrare su qualsiasi superficie.
Il Viper Mark II è il modello utilizzato durante la prima
guerra contro i Cylon. Con la conclusione della stessa
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Anno11Num.
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2006
Arecibo@Net
2x05
2x06
2x07
2x08
2x09
2x10
2x11
2x12
2x13
2x14
2x15
2x16
2x17
2x18
2x19
2x20
The farm
Home Part 1
Home Part 2
Final cut
Flight of the Phoenix
Pegasus
Resurrection ship Part 1
Resurrection ship Part 2
Epiphanies
Black market
Scar
Sacrifice
The Captain's hand
Downloaded
Lay down your burdens P. 1
Lay down your burdens P. 2
Il sentiero del destino
Verso casa Prima parte
Verso casa Seconda parte
Vita di bordo
Il sogno di Tyrol
Scontro mortale
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
Non ancora doppiato
BATTLESTAR GALACTICA TERZA STAGIONE
N.P.
Titolo Originale
3x01
3X02
3X03
3X04
3X05
3X06
Occupation
Precipice
Exodus
Collaborators
Torn
Hero
Non ancora trasmesso
Non ancora trasmesso
Non ancora trasmesso
Non ancora trasmesso
Non ancora trasmesso
Non ancora trasmesso
-SCHEDA TECNICA VIPER MARKII
furono progettati diversi modelli avanzati, l’ultimo dei
quali è il Mark VII dotato di un rete interna che aiutava i
Piloti durante le manovre di combattimento.
La rete wireless progettata dal dott. Baltar però aveva
un backdoor creata dall’agente infiltrato Sei. Durante il
primo attacco della seconda guerra, i Raider Cylon riuscirono a sconfiggere le forze difensive Coloniali sfruttando
questa porta di accesso.
In breve tempo disattivarono tutti i dispositivi di difesa
ed i principali sistemi dell'MK VII.
9
Il modello
VM2-D15
posizionato
in alto
• Altezza: 2,72 mt. senza
carrello di atterraggio (il
carrello aumenta l’altezza
di 0,5 mt)
2 VM3-D22 in basso
Punti RCS
Propulsione
3 VORAM posteriori
Caratteristiche tecniche
Dimensioni Mark II
• Lunghezza: 8,4 mt
• Apertura d’ala: 4,71 mt.
2 KEW (Kinetic Energy Weapon= Arma ad energia
cinetica) modello MEC-A6 da 30 mm montate sulle ali
del Viper per il fuoco frontale
10
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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Altri Strumenti:
• Radio Magnetic Indicator
• Torque Percent Gauge
• Attitude Indicator
• Altimetro
• Cockpit Avionics
Equipaggio
Un solo pilota, seduto su
un sedile ad espulsione.
Magazzino dorsale di 8 missili HD-70 Lightning Javelin. Come optional può immagazzinare
un missile a testata nucleare da 50 Megaton.
DIARIO DI MISSIONE
BSG
-SCHEDA TECNICA VIPER MARKII
GLOSSARIO SCHEDA VIPER MKII
RCS
Reaction Control System è il sistema che permette una
maggiore manovrabilità della nave spaziale. Le sue
funzionalità principali sono quelle di regolare la direzione di navigazione e di effettuare manovre speciali
durante il combattimento.
FTL
Acronimo per indicare Faster Than Light,
più veloce della luce. Le navi Coloniali
e le navi dei Cylon sono dotati di
un motore FTL chiamato JUMP,
salto.
Radio Magnetic Indicator (RMI).
Dispositivo che sulla nostra terra individua l’ADF (radiognometro), per la rilevazione automatica della posizione
attuale, e il VOR radiostazione che emette onde radio
omnidirezionali per la definizione della posizione attuale.
In poche parole l’RMI indica la posizione attuale del velivolo rispetto ai radiofari.
Attitude Indicator
Indicatore visuale dell’orizzonte. Sulla nostra terra serve
ad indicare la posizione del velivolo rispetto alla linea
d’orizzonte.
RECENSIONI:BSG
di Carmine Cozzolino
Nel corso della storia dei videogame ci siamo trovati
spesso di fronte a giochi che si ispiravano a film fantascientifici come star wars o star trek e a questa lunga fila
di titoli non poteva di certo mancare il tie-in di battlestar
galactica, sparatutto 3d vecchio, ma non per questo semplice, stile.
La trama si rifà alla prima
serie di battlestar galactica
trasmessa nel 1978, ci ritroveremo nel bel mezzo della
battaglia tra la razza umana e
i cyborg chiamati cylon.
Gli umani intenti a colonizzare altri pianeti
creano i cyloni i quali avrebbero dovuto fare i
lavori più pericolosi per evitare perdite di vite umane.
Ma i cylon si ribellano ai
padroni iniziando una guerra
contro gli umani con il fine di
conquistare tutte le colonie.
Una delle basi coloniali
attaccate e’ il galactica la
quale dovrà essere difesa
con le navicelle chiamate vipers.
Nel corso del gioco vestiremo i panni del giovane Adamo che nel corso delle missioni salirà
di grado dando la possibilità al giocatore di dare ordini
durante le battaglie fino a tre navicelle alzando così il
livello tattico.
Il gioco si presenta con una grafica di tutto rispetto; il
numero di navicelle nemiche sullo schermo e’ alto, asteroidi, corpi celesti, basi spaziali e tutto quello che può far
parte di un titolo sci-fi.
Arecibo@Net--Anno
Anno1 1Num.
Num.44--Giugno
Giugno2006
2006
Arecibo@Net
THE VIDEOGAME
I vipers non sono le uniche
navicelle che si possono usare,
ci sono anche i raider (le navi
cylon); le navi in genere hanno un
buon arsenale.
I missili possono essere personalizzati secondo 4 parametri
velocità, potenza, agilità e raggio
d’esplosione.
E’ possibile agganciare fino a 4
nemici, per gli obbiettivi singoli il
sistema d’aggancio e’ composta
da tre livelli se si riesce a raggiungere
il terzo si lanceranno ben 4 missili a
nemico il quale non avrà molta speranza di fuga.
Per quanto riguarda la longevità il
gioco si finisce in una decina di ore ma
questo non significa sia semplice anzi,
alcune missioni sono caratterizzate da una difficoltà
eccessiva che a volte rende l’esperienza
frustrante anche a causa del sistema di
salvataggio. Infatti non è possibile salvare
la partita durante il gioco ma solo all’inizio
o al termine di una missione.
Un altro difetto del gioco e’ sicuramente
la mancanza del multiplayer, infatti una
volta completato non ci sono molti motivi
per rigiuocarlo.
Il sonoro e’ sufficiente e il doppiaggio e’ interamente in
italiano.
Il gioco e’ consigliato a tutti gli appassionati della serie i
quali rivivranno le emozioni del telefilm, ma anche a tutti
gli appassionati del genere che hanno voglia di giocare
ad uno sparatutto 3d dalla bella grafica.
11
INTERVISTA A JONATHAN FRAKES
13 Mazo 2006
L’attore e regista di Star Trek The Next Generation,
Jonathan Frakes, intervistato da Sci-Fi Online.
Jonathan Frakes è nato il 19 Agosto 1952 nella Pennsylvania centrale. Nel 1978 si è trasferito a Los Angeles apparendo in molte serie televisive incluse Charlie’s
Angels, Highway to Heaven, The Waltons, e The Dukes
of Hazzard. Ha interpretato Stanley Hazard nello sceneggiato ambientato nella guerra civile americana Nord e Sud,
dove ha incontrato la sua futura moglie Genie Francis.
Nel 1987, Jonathan compì una audizione per un ruolo
che gli avrebbe portato fama internazionale, il Comandante William Riker in Star Trek: The Next Generation.
Nei successivi sette anni scoprì anche la sua predisposizione alla regia. Infatti ha diretto in totale otto episodi
non solo di The Next Generation ma anche di Deep Space
Nine e Voyager.
Nel 1996 fu annunciato che sarebbe stato lui il regista
di Star Trek: First Contact, lavoro per il quale ha ricevuto
numerosi apprezzamenti tanto che il film viene tutt’ora
considerato come uno dei migliori dell’intera saga. Nel
1998 ebbe nuovamente la regia del nono film di Star Trek,
Insurrection, e le critiche furono discordanti.
Questa intervista è stata effettuata da Sci-Fi proprio in
occasione del lancio dell’edizione da collezione del film
Star Trek: Insurrection in DVD.
Sci-Fi: Star Trek: Insurrection è uscito in DVD questo
mese (Agosto 2005) come vedi il mercato dei DVD? Sei
felice di reimmergerti in qualcosa che ha a che fare con
il passato, qualcosa che hai già fatto, oppure preferisci sempre lasciarti tutto alle spalle ed affrontare nuove
sfide?
Jonathan Frakes: Ricordo con affetto quello che ho
fatto in passato e ringrazio che ci sia stato… anzi…lunga
vita e prosperità!
Sci-Fi: Credi di aver avuto più soddisfazioni dalla tua
carriera di attore o di regista?
JF: La regia, per me, è un po’ più interessante, grazie
ad essa sei molto più coinvolto nel progetto rispetto alla
sola recitazione.
Sc-Fi: Il film sui Thunderbirds non è andato bene come
ci si aspettava. Perché credi sia andata così? E se potessi
tornare indietro, cambieresti qualcosa delle scelte che hai
fatto?
JF: Ho pensato a questo per tanto tempo. Penso che
il nostro errore sia stato quello di rendere i nostri eroi così
giovani - Alan in particolare – cosa che il pubblico inglese,
che conosce molto bene la serie originale, non ha gradito molto. Questo penso sia stato un qualcosa cui non
eravamo preparati. Tuttavia sono molto orgoglioso del
film. E’ bellissimo. Ben girato, con una bella fotografia e
anche ben recitato. Penso di aver subito una campagna
anti-Thunderbirds molto aggressiva. La stampa estera
non è stata molto clemente, anzi è stata molto severa,
molto più severa di quella degli Stati Uniti. Ho come un
presentimento, che man mano che gli anni passeranno e
le famiglie guarderanno il film, i bambini se ne affezioneranno sempre più. E Thunderbirds diverrà un film con un
successo durevole nel tempo.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
12
INTERVISTA A JONATHAN FRAKES
Sci-Fi: Quale aspetto dell’industria cinematografica le
piace meno?
JF: La politica. Essere ipocriti dicendo qualcosa in base
alla situazione. Non lo fanno tutti, ma quando accade è
imbarazzante. Attualmente mi trovo in una situazione in cui
sto lavorando per un produttore, Dean Devlin, che lavora
in maniera indipendente, senza appoggiarsi ad uno studio.
Stiamo facendo un film direttamente per un network che ci
sta supportando in maniera incredibile. Abbiamo già tracciato il primo solco del film. E questo ti da la possibilità di
lavorare libero da condizionamenti e dare sfogo alla tua
creatività.
Sci-Fi: Pensi che l’industria
del cinema sia meglio adesso, o
quando erano i produttori a tenere
le redini?
JF: Peggio o meglio? A dire
la verità non lo so. Questa è una
bella domanda. E’ peggio o meglio?
Penso che la risposta possa cambiare a seconda della giornata
(ride).
Sci-Fi: Se potessi interpretare un
personaggio storico in un film, o se
potessi dirigere un film su un personaggio che tu ammiri o ti affascini in
maniera particolare, di chi si tratterebbe e perchè?
JF: Sono un grande ammiratore
di Duke Ellington e mi piacerebbe
molto vedere un film che parli della
sua vita e dell’influenza che ha avuto
nella musica. Però mi rendo conto
che questo è un progetto molto difficile da far approvare ad una major
cinematografica.
Sci-Fi: L’etichetta di Star Trek te la porterai dietro per il
resto della tua vita. Cosa pensi di questo?
JF: Non ho nessun problema a parlare di questo. Sono
molto onorato di essere stato parte di Star Trek perché
è proprio grazie ad esso che adesso faccio quello che
faccio. Sono stati 18 anni della nostra vita che ci hanno
donato cose bellissime, prima fra tutti, l’amicizia che lega
tutto il cast.
Sci-Fi: Cosa pensi dell’attuale situazione di Star Trek,
non ci sono piani per un nuovo film ed Enterprise è stata
cancellata… (N.D.T. all’epoca dell’intervista non si sapeva
ancora nulla della realizzazione del nuovo film)
JF: Io penso che questo sia un periodo di riposo e riorganizzazione. Penso che il mercato ormai fosse saturo di
Star Trek. Sono sicuro che questo sia stato uno dei maggiori problemi per il successo di Nemesis. In Tv c’era Star
Trek. Uno dei problemi, con Enterprise, era che prima di
esso, c’erano già stati altre quattro serie su Star Trek. Alla
fine, lo zoccolo duro degli appassionati non aveva forza
sufficiente per mantenere a galla uno show in una situazione di mercato come quella. Sono sicuro che questa
pausa di riflessione non potrà che portare ad una sempre
maggiore rinascita d’interesse attorno alla saga di Star
Trek.
Sci-Fi: Riker aveva una propria
nave in Nemesis e nella serie di
libri Titan è il personaggio principale. Ha letto qualcuno di questi
libri?
JF: No, non ne ho letti nessuno,
ma ne ho sentito parlare e penso
sia grandioso poter vedere Riker e
Troi in una storia tutta loro. Dev’essere eccitante. Marina (Sirtis) ed io
abbiamo parlato spesso riguardo
la possibile realizzazione di una
Sitcom di mezz’ora basata su Star
Trek. Riker nello spazio.
Sci-Fi: Se la Paramount
dovesse decidere di portare uno
dei libri della serie Titan sul piccolo schermo e farne una serie Tv
o un film, torneresti ad interpretare
Riker?
JF: Dove devo firmare?
Sci-Fi: Se dovessi girare la
scena della morte di Riker, come la realizzeresti?
JF: Dovrebbe essere una fine eroica! Riker dovrebbe
morire in una scena in cui dimostri la sua totale lealtà alla
Federazione. Riker è un personaggio molto forte, un’uomo
d’onore, leale, devoto e la sua morte dovrebbe riflettere
tutto ciò.
Sci-Fi: Molte persono sono dei fanatici di Star Trek, c’è
qualcosa nella tua vita per cui sei così fanatico?
JF: I miei figli! (ridendo). Vale come risposta? Per me
non c’è nulla di più prezioso della mia famiglia. A volte
vedo gente che penso abbia sostituito la propria famiglia
con la passione per Star Trek, ma io penso che sia profondamente sbagliato.
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
13
INTERVISTA A JONATHAN FRAKES
Sci-Fi: Se non lavorassi nell’industria cinematografica,
quale sarebbe il tuo lavoro ideale?
JF: Quand’ero giovane mi piaceva l’idea di diventare
un bravo trombettista jazz, suonando tutte le sere in un
locale diverso, ma ancora prima di questo, volevo diventare uno psichiatra. Ma adesso sono felice di fare questo
lavoro! (Ride)
Sci-Fi: A cosa stai lavorando in questo periodo?
JF: Attualmente sto dirigendo un telefilm in Sud Africa
chiamato “Il libraio”. Con Noah Wyle, da E.R., Bob Newhart
e una bellissima attrice inglese Natascha McElhone.
Dovremmo finire per fine Agosto o inizi di Settembre.
Sci-Fi: Grazie per il tuo tempo.
Fonte: SciPulse
Traduzione Alessandro Raimondi
GUIDA AGLI EPISODI: ENTERPRISE
Di Michele Masiello - Tratto da www.hypertrek.org di luigi Rosa
Da questo numero cominciamo a pubblicare la guida agli episodi di Star Trek: Enterprise. Cominciamo subito con
Broken Bow e il terzo episodio.
Stagione
Puntata n.
Titolo in Americano
Titolo in Italiano
1
01 - 02
Broken Bow
Prima Missione
Riassunto della Puntata
16 Aprile 2151:
Le relazioni tra Umani e Vulcaniani non sono delle
migliori: i secondi hanno un approccio più da genitori
che da eguali verso gli Umani e ritengono che questi
non siano ancora pronti per viaggiare nello spazio; proprio per imporre un certo grado di controllo sugli Umani,
i Vulcaniani decidono di assegnare T’Pol all’Enterprise.
Mentre la nostra nave sta lasciando il bacino orbitale
terrestre per iniziare una missione, una nave klingon in
avaria per un combattimento contro i Sulibani effettua
un atterraggio di emergenza a Broken Bow, Oklahoma,
sulla Terra. Il Klingon Klaang,
unico occupante della sua nave,
si salva a malapena grazie alla
ridondanza dei suoi organi interni,
anche se la sua vita rimane
appesa ad un filo.
È proprio sulla reazione a questo
episodio che vediamo il primo
conflitto tra Umani e Vulcaniani: i
primi vorrebbero restituire il superstite alla sua gente come atto
umanitario, gli altri temono che il
governo klingon veda questo atto come un atto di disonore. Saranno gli Umani a spuntarla e così l’Enterprise
sotto il comando del capitano Archer inizia il suo viaggio
verso Qo’noS per riportare in patria il guerriero klingon.
In questa Puntata
• Viene stabilito che la lingua dei Terrestri è l’inglese; T’Pol
dice, infatti, a Sato: «I was instructed to speak English
during this voyage. I’d appreciate it if you’d respect that.»
(sono stata addestrata per parlare l’inglese durante la
missione, Gradirei se lei facesse lo stesso n.d.r.)
• Vediamo come appariva Qo’noS
prima del disastro di Praxis del
2293, con un’atmosfera assai
più simile a quella della Terra e
ampie zone montagnose coperte
di neve.
• Avviene il primo contatto con i
Klingon.
• Avviene il primo contatto con i
Sulibani.
• L’Enterprise abbatte per la
prima volta la barriera di warp 4.5.
• Debutta la camera di decontaminazione, in cui ci si
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
14
GUIDA AGLI EPISODI
cosparge dell’appropriato gel e si viene irradiati da qualche sorta di radiazione.
toie subspaziali scoperte dai Vulcaniani, un espediente
di cui non si è mai sentito parlare nei telefilm.
• Debuttano le pistole a fase.
Annotazioni nella Versione Italiana
• Due umani, Archer e Sato, entrano per la prima volta
nella sala dell’Alto Consiglio
Klingon.
• Nella prima trasmissione italiana, prima dell’episodio
La 7 ha trasmesso alcune interviste
a Scott Bakula, Jolene Blalock e
Connor Trinneer.
• Questo episodio si svolge
nel 2151 con dei flashback del
2121 e con del materiale registrato nel 2119.
• Rigel viene pronunciato «raigel»
all’inglese e non «righel» all’italiana,
come succede anche in The Next
Generation.
• I nomi degli ammiragli sono
un evidente omaggio agli
attori del cast della Serie Classica, il nome dell’assistente di
Soval è l’acronimo di The Original Series
e il cognome del contadino che colpisce
Klaang è un omaggio a Ronald D. Moore,
lo scrittore che ha maggiormente sviluppato i dettagli
della razza e della cultura
Klingon
• I Klingon nascondono le
informazioni nel DNA dei
globuli rossi di Klaang.
Questo metodo è simile a
quello che useranno anche
in The Drumhead.
• All’inizio dell’episodio la
porta del silo è illuminata
dal sole quando entra il Klingon, è
completamente all’ombra quando
arrivano i due Sulibani ed è nuovamente illuminata dal sole quando il
Sulibano entra strisciando.
• È un po’ strano che Archer non
abbia mai sentito parlare di Rigel,
una stella che fa parte della costellazione di Orione
• Terra-Qo’noS in 4 giorni è impossibile. È assai difficile
che la scala warp usata nel 2151 sia la stessa di The
Next Generation, quindi o è la stessa della Serie Classica o una scala precedente. Comunque, in entrambe
le scale, una velocità vicina alla curvatura 5 permette di
arrivare in circa nove giorni su Alfa Centauri, la stella più
vicina alla Terra, quindi il viaggio deve richiedere molto
più tempo. In Star Trek Star Charts a pagina 50 è stata
messa una pezza citando delle fantomatiche scorcia-
• Quando Trip in originale esclama
«Son of a bitch!»
(“Figlio di Puttana”
n.d.r.) in risposta ad
Archer quando comunica a lui e T’Pol della
decisione della flotta
di far continuare la
missione esplorativa,
in italiano diventa
«Allora ce l’hai fatta!»
• Reed, parlando dell’atmosfera di un pianeta,
in originale dice che è composta da «nitrogen, sulfides», ma in italiano diventa solfato
di azoto anziché solfuri e azoto. Il solfuro di
azoto (nitrogen sulfide) N4S4 è un composto
altamente esplosivo che si
presenta sotto forma di cristalli gialli o arancioni.
• Nella frase di Archer riportata anche nelle Citazioni
è stato omesso il termine
«ass» (sedere).
• The Cabal, diventa La
Cabala.
• Quando T’Pol dice, in originale, ad Hoshi di essere
stata istruita a parlare inglese sulla nave, in italiano è
stato cambiato in «a non parlare vulcaniano».
Stagione
Puntata n.
Titolo in Americano
Titolo in Italiano
1
03
Flight or Fight
Vincere la Paura
Riassunto della Puntata
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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GUIDA AGLI EPISODI
6 Maggio 2151
dell’Enterprise.
L’Enterprise si imbatte in una
nave degli Axanar alla deriva nello
spazio. Non ottenendo alcuna
risposta, Archer decide, contro
il volere di T’Pol, di abbordare la
nave per trovare quindici umanoidi
uccisi, che sembrano essere stati
parte di un esperimento scientifico; la scena sconvolge Hoshi al
punto da indurla a voler chiedere
ad Archer di riportarla sulla Terra.
Il capitano insiste per continuare
la missione e scoprire cosa si
nasconde dietro la carneficina, ma
la situazione si complica quando
un’altra nave Axanar e una nave
della razza che li ha uccisi arrivano sul posto e Sato deve fare
di tutto per evitare la distruzione
In questa Puntata
• Avviene il primo contatto tra gli
umani e gli Axanar e li sentiamo
parlare la loro lingua.
• Si vedono per la prima volta le
tute EVA.
• T’Pol dice che statisticamente
solo un pianeta ogni 43.000 è
in grado di supportare forme di
vita.
• Per fare in modo che la nave
aliena recepisca la posizione
della Terra, l’Enterprise trasmette
le coordinate riferite ad una griglia di pulsar.
LA MUSICA DI STAR TREK
Nei film e telefilm di fantascienza di Star Trek ...il
grande contributo emozionale é legato alle musiche che
da anni hanno accompagnato il nostro fantastico universo
cinematografico!!
Direttori d’orchestra compositori e arrangiatori del
talento di John Williams, Jerry Goldsmith , James Horner
,Dennis Mc Carty , Leonard Rosenman, Cliff Eidelman,
Hans Zimmer e Alexander Courage (il compositore delle
musiche dei telefilm di Star Trek degli anni ‘60) e tantissimi altri che, con il patrimonio musicale che ci hanno traJAMES HORNER
Classe 1953 ha diretto la London Symphony Orchestra.
Nel Film “Star Trek II L’ira di Kahn” le
musiche vennero composte dal giovane
James Horner, futuro premio Oscar per
Titanic di James Cameron, che si confermerà negli anni uno specialista del genere
fantascientifico.
Star Trek II mostra una delle prime
sequenze di computer grafica fotorealistica,
l’effetto Genesis, creata presso la Industrial
Light & Magic, che cura gli effetti visivi della
pellicola dopo la fine delle riprese de L’Impero Colpisce Ancora e l’inizio della preproduzione de Il Ritorno dello Jedi.
James Horner è nato a Los Angeles nel 1953 e grazie
DI RINO LIUZZI
smesso nelle loro vite, saranno per sempre vivi
nei nostri ricordi e nel mondo “fantastico” che hanno
creato per noi grazie al loro genio musicale!!!
La Pagina dei compositori di Trek
(La nostra Bibbia musicale )
startreksoundtracks
In questo secondo appuntamento parlaremo di James
Horner e Alexander Courage.
alle tante persone che hanno ascoltato le sue composizioni sinfoniche per il cinema, è considerato uno dei maggiori compositori di musica classica del mondo.
Ha cominciato a scrivere colonne
sonore dal 1980 appena conseguito il
dottorato in composizione all’UCLA, dopo
aver studiato alla London’s Royal Academy of Music e all’università del Sud
California.
Il primo lavoro di Horner è stata la
colonna sonora di un cortometraggio intitolato The Drought per l’American Film
Institute, casa con cui concluse molti altri
lavori. Successivamente ebbe modo di
migliorare le proprie composizioni lavorando per la New World Pictures, una
casa cinematografica a basso costo del
produttore Roger Corman.
Alla New World Pictures ebbe modo di instaurare un
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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sodalizio professionale con due giovani registi emergenti,
Ron Howard e James Cameron. Le sue controverse
colonne sonore per Brainstorm e 48 ore (che gli fecero
vincere il premio dell’Associazione Critici Cinematografici
di Los Angeles) lo imposero come nuovo e versatile compositore per musiche cinematografiche, proprio come la
colonna sonora dei film di Star Wars avevano lanciato
John Williams alla ribalta del mondo dello spettacolo.
Visitate questi indirizzi che parlano del famosissimo
compositore JAMES HORNER e delle collaborazioni a
oltre 200 lavori tra orchestrazioni e composizioni.
http://www.imdb.com/name/nm0000035/
ALEXANDER COURAGE (il veterano, classe 1919)
Star Trek ---- La amatissima serie televisiva ----La composizione musicale della serie dei nostri amatissimi telefilm é stata affidata al Maestro Alexander Courage, (grande amico di John William) !!!
Speciale
L’orchestrazione della sigla del telefim é a ritmo di
“beguine”...!!! Una passeggiata musicale che inizia nell’universo di Star Trek.
Un sigla “cult “ che nessuno di noi potrà dimenticare
!!!
Vi indico i dati principali del Maestro Courage che
come John William ha dedicato tutta la sua vita alla
composizione per le colonne sonore e orchestrazioni di
Tantissimi film e telefilm !! Di frequente, ha lavorato come
direttore d'orchestra per colonne sonore composte da
Jerry Goldsmith, come nel caso di “Star Trek: First Contact”, e “Star Trek: Insurrection”.
Nome: Alexander “Sandy” Courage
Data di nascita: 10 Dicembre 1919
Luogo di nascita: Philadelphia, Pennsylvania
Scuola: Eastman College of Music (Bachelor’s
Degree in Music, 1941)
Visitate questo indirizzo per il maestro Alexander
Courage
http://www.startreksoundtracks.com
Convention
Sticcon XX
di Riccardo Nuzzi
Anche quest’anno, centinaia di fan di Star Trek si sono
dati appuntamento a Bellaria (Rimini) per assistere alla
Manifestazione Nazionale STICCON, giunta qui alla sua
ventesima edizione.
Svoltasi dall’11 al 14 marzo 2006, la STICCON ha
voluto rendere ancora una volta omaggio alla popolarissima saga creata quaranta anni fa da Gene Roddenberry,
ed ancora saldamente ancorata nei cuori e nell’immaginario di milioni di fan sparsi in tutto il mondo.
Organizzatore dell’evento è stato, come sempre, lo
“Star Trek Italian Club” (STIC), il Fan-Club italiano ufficiale di Star Trek.
All’interno della manifestazione, i fan hanno potuto
assistere a diverse attrazioni come, ad esempio, giochi
di vario tipo, mostra di oggetti realizzati dai fan, episodi
delle varie serie, fare acquisti presso i banchetti vendita,
ma, soprattutto, hanno potuto incontrare dal vivo alcuni
degli attori, occasionali o fissi, che hanno dato vita alla
saga amata da tutti i partecipanti.
Ad assistere ai 4 giorni della manifestazione sono
andati anche ben 13
componenti
dell’Associazione Culturale “USS
Arecibo”, alcuni dei quali
hanno anche presentato il nuovo “Battle Star
Galactica Italian Club”, il
primo Fan-Club italiano
della rinnovata serie fantascientifica di Battlestar
Galactica (BSG).
Con la creazione del
nuovo Fan-Club, la “USS Arecibo”, ha dimostrato ancora
una volta la propensione alla divulgazione della fantascienza portata avanti dall’Associazione.
Molti dei presenti alla STICCON hanno sottoscritto
l’iscrizione al nuovo fan club di BSG, evidenziando il
desiderio e la curiosità di voler conoscere anche altre
serie, oltre Star Trek.
Tra le novità di questa edizione della STICCON, ci sono
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
17
Sticcon XX
stati i nuovi nomi delle sale.
Il tavolo dell'Associazione alla cena di gala. Da Sinistra in piedi: Riccardo Nuzzi, Angela Malanga, Alessandro Raimondi, Salvatore Vilella, Michelangelo Raspatelli, Giampaolo Breglia, Giuseppe Rossini, Vanna Di Marzo, Giuseppe
Ad ogni sala, infatti, è stato
dato il nome di uno dei tanti
pianeti che compaiono nella
saga di Star Trek (Vulcano,
Romulus, Betazed ed altri, tra
cui, ovviamente, la Terra), per
realizzare un simpatico gioco
finalizzato al riempimento di
un “passaporto”, con i “visti”
rilasciati da ogni “pianeta”
visitato. Chi riempiva il passaporto, partecipava all’estrazione finale di alcuni premi
messi in palio.
Picca,Nicola Brescia. Seduti da destra: Cosimo Marino, Pierpaolo Ventrella, Michele Masiello.
Altra novità di questa edizione è stato il gioco con le
“pistole laser”: forniti dall’organizzazione di apposite
pistole a luce, i partecipanti
dovevano colpire i corsetti
mirino dei loro rivali, inseguendosi per tutto il centro
congressi. Novità molto gradita dai fan presenti.
Ma ciò che tutti i fan da sempre aspettano con ansia
è la possibilità di poter incontrare dal vivo gli attori della
serie.
Sul palco della STICCON sono saliti, soprattutto i primi
giorni di manifestazione, gli attori che hanno fatto da
comparsa in alcuni episodi isolati. Grande sorpresa è
stato l’attore J. G. Hertzler, interprete ricorrente del klingon Generale Martok, in Star Trek DS9: l’attore, infatti,
si è esibito in divertentissimi siparietti comici che hanno
divertito il numeroso pubblico presente. Dato l’alto gradimento di pubblico, l’attore si è ripresentato più volte
durante la manifestazione.
I giorni caldi della manifestazione, però, sono sempre gli
ultimi due, sabato e domenica, dove, anche quest’anno,
hanno fatto la loro comparsa gli attori fissi delle saghe di
Star Trek. In questa edizione gli attori principali sono stati
Dominic Keating, (Malcolm Reed, ufficiale agli armamenti
nella serie Star Trek Enterprise), Michael Dorn (Worf, ufficiale klingon di Star Trek TNG e DS9) e Cirroc Lofton
(Jake Sisko in Star Trek DS9).
Uno dopo l’altro, i tre attori hanno scaldato la folla dei
presenti raccontando della loro avventura con Star Trek,
dal loro primo provino, fino alla realizzazione dell’ultima
puntata della serie. Ognuno di loro ha dichiarato che
lavorare con Star Trek non è stato solo un mero ingaggio
di lavoro, ma un’esperienza unica e irripetibile, che viene
confermata, ogni volta, dalla calorosa accoglienza che i
fan riservano loro alle varie manifestazioni.
Al termine del loro racconto, gli attori hanno risposto,
con grande gentilezza e disponibilità, alle molte domande
dei partecipanti, che volevano sapere ogni curiosità legata
sia alla loro vita che alla loro partecipazione nella serie.
Lo spettacolo alla SICCON è poi proseguito con diversi
eventi realizzati dal comitato organizzatore, come premiazioni di vari concorsi, siparietti umoristici e spettacoli
vari.
Una nota particolare merita un gruppo formato da 5
giovani attori di teatro che hanno improvvisato alcune
esilaranti scenette prendendo come spunto, ovviamente,
l’universo di Star Trek.
La manifestazione si è poi conclusa con la consueta
“Cena di Gala”, dove i fan e gli attori hanno festeggiato
insieme nell’ampio ristorante del centro congressi.
Tra una portata e l’altra, molti componenti di uno stesso
fan club si alzavano per inneggiare alla loro nave (fan
club), riempiendo di goliardia la serata.
Alla fine della cena, gli attori principali hanno effettuato
il taglio della torta che, in questa edizione, festeggiava
la doppia ricorrenza del quarantennale di Star Trek ed il
ventennale della STICCON.
Ma la STICCON non è solo giochi ed attori, la STICCON è soprattutto incontro di più persone accomunate
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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Sticcon XX
da una passione comune: Star Trek.
Molti, infatti, sono i fan che si sono conosciuti nelle
edizioni precedenti, e che si ritrovano ogni anno con la
nuova edizione della manifestazione, così come sono
molti i fan appartenenti alle varie navi (fan club) che partecipano in gruppo.
La STICCON è la possibilità che i fan hanno di potersi
completamente immergere, per i 4 giorni della manifestazione, all’interno della loro saga preferita, saga che
non esisterebbe senza l’apporto e la passione fornita,
per 40 anni, dai fan di tutto il mondo.
LondonExpo 2006
di alice esposito
Tahmonh Penniket “Helo”è uno dei tanti attori
che è possibile incontrare in giro per le varie
convention inglesi.
La London-Expo, due volte l’anno, dà la possibilità a noi appassionati, di incontrare uno o più
attori delle nostre serie preferite come nel caso
di Battlestar Galactica.
Tutto è proprio come ci si aspetta; interminabili file, fan elettrizzati all’idea d incontrare il
proprio attore preferito. L’atmosfera è incredibile, la sensazione che si prova vedendo tutta la
gente vestita è quella di essere catapultati in un’altra
dimensione o anche all’ interno della Galactica, visto
l’incredibile precisione con cui i fan riescono a imitare
perfettamente le uniformi delle serie.
Ovviamente, trovare qualcuno somigliante a Numero
6 ( Trincia Helfer), è un po’ più difficile.
Tahmonh Penniket è proprio come lo si vede in TV, e
anche di più; altissimo, in forma, fighissimo….A parte le
varie ammaccature dovuto agli sport estremi di cui è un
grande appassionato.
Il suo posto è vicino all’attore Connor Trinner (Trip:
Enterprise), in un angolino alla parte finale della sala, i
fan si mettono in fila ordinatamente nell’attesa di avere
una foto firmata e di scambiare due parole o sulla serie
o più semplicemente sul tempo che, si sa, in Inghilterra
non è mai bello.
Quando Tahmonh si alza fa quasi impressione, è sorprendentemente alto e si presta senza problemi a far
fotografie con i fan, anche se in teoria non sarebbe possibile visto che la London Expo vieta di usare le proprie
macchine fotografiche.
A seguito della decisione di Sky, di finanziare la prima
stagione di galactica, giudicata dagli americani troppo
dispendiosa, oltre ad accaparrarsi la messa in onda per
primi, si sono aggiudicati la presenza degli attori nelle
svariate convention sul suolo britannico, come ad esempio Collectormania Manchester, Colletormania Milton
keynes, londonExpo.
Chi non fosse stato
in grado di partecipare
alle passate convention, non si suicidi
facendosi schiantare
con il proprio viper contro navi madre Cylon! Primo, non
servirebbe a niente, secondo, avrete la possibilità di
incontratre gli attori della serie presso le altre convention qui sotto elencate:
Per Battlestar Galactica:
GALACTICA TWO: 4-6 Agosto 2006
www.wolfevents.com
Guest:
KANDYSE McCLURE Anastasia Dualla “PO2”
AARON DOUGLAS Chief Galen Tyrol
PAUL CAMPBELL Billy Keikeya
RON D MOORE (Produttore Esecutivo)
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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londonexpo 2006
CREATION ENTERTAINMENT: 26-27 Agosto 2006
www.creationent.com
Guest:
TRICIA HELFER “Number 6”
JAMIE BAMBER Captain Lee Adama”Apollo”
TAHMOH PENIKETT Lt Karl Agathon “Helo”
MARK VERHEIDEN Writer, Co-executive Producer
JAMES CALLIS Dr. Baltar
AARON DOUGLAS Chief Galen Tyrol
GABRIEL KÖERNER special effects on BATTLESTAR
GALACTICA
Per altre convention: Star Trek, Stargate SG1, Atlantis,
Star Wars, Firefly, Lord of the Rings, Buffy, Lost etc etc...
potete trovare informazioni nei seguenti siti:
www.londonfilmandcomiccon.com
www.collectormania.com
www.memorabilia.co.uk
www.collectormaniagmex.co.uk
www.wolfevents.com
www.starfury.co.uk
www.londonexpo.com
www.wolfevents.de/wolf
www.creationent.com
Alice Esposito COOP
2006: ECLISSE IN ALTO MARE
DI VITO LECCI
Cari ragazzi,
come promesso nel precedente numero 2, vi propongo un resoconto dell’ultima eclisse totale di sole dello
scorso 29 marzo 2006.
Non mi tratterrò in questa sede a parlarvi di tutte le
emozionanti fasi che si possono vivere in occasione di
uno spettacolo così intenso e coinvolgente. Abbiamo già
esaurientemente affrontato questo argomento in occasione del numero 2, mi piacerebbe invece che questa
volta fossero le immagini a parlare.
Mantengo quindi la promessa di portarvi un reportage fotografico della magnifica avventura che, io e il mio
Team, abbiamo avuto modo di vivere in questa spettacolare occasione.
Come saprete, in occasione di questa eclisse, molteplici sono stati i viaggi organizzati lungo tutta la fascia
di totalità dell’evento, sia in Africa che in Turchia. Noi
inizialmente avevamo aderito ad un viaggio di 10 giorni
nel deserto libico, ma l’ultima trovata del Colonnello
Geddafi, con l’imposizione di una onerosissima “Tassa
sull’eclisse”, fece letteralmente schizzare il costo della
permanenza, fino anche a più che raddoppiarlo.
Amareggiati dalla forzata rinuncia dopo mesi di prepa-
Corona solare esterna
razione, ripiegammo sull’offerta di una Crociera nel Mediterraneo a bordo della Nave Costa Fortuna. L’itinerario
infatti, poiché avveniva proprio nella settimana intorno
alla data dell’eclisse, fu leggermente “limato” in maniera
tale che, oltre ai porti previsti, la nave facesse una “tappa
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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2006: ECLISSE IN ALTO MARE
straordinaria” proprio nella fascia della totalità, nel bel
mezzo del Mediterraneo, tra l’Egitto e la Turchia.
Benché la nave, con le sue oltre 100.000 tonnellate
di stazza, sia la più grande della
flotta italiana e quindi abbastanza “stabile”, rimaneva pur
sempre il problema di un leggero
rollio che, soprattutto nella fase
di totalità dell’evento, avrebbe
irrimediabilmente mosso le
nostre foto. Per questo motivo
siamo stati costretti a riconsiderare la dotazione strumentale utile, decidendo quindi di
lasciare a casa tutti gli strumenti
con lunghezze focali superiori ai
500mm.
Durante tutti gli otto giorni
di navigazione abbiamo avuto
la fortuna di incontrare delle
giornate
splendide.
L’unico
nostro timore era rappresentato
dai 3500 crocieristi sulla nave
che, al momento dell’eclisse,
si sarebbero riversati sul ponte
per assistere all’evento, con
comprensibile disagio per noi e
la nostra strumentazione, che
abbisognava invece di spazio.
Quel giorno sin dall’alba ci
recammo a conquistare e presidiare un fazzoletto di ponte
con i nostri cavalletti e la strumentazione. Verso le 13:00
(ora locale), in fase prossima
alla totalità, nonostante il gran
numero di presenti, qualche
gomitata, le vibrazioni indotte
sul pavimento metallico dal continuo scalpiccio e il rollio della
nave, siamo riusciti comunque
a realizzare qualche ripresa.
Olimpia - Grecia
spettacolo davvero indimenticabile, che nessuna fotocamera, nessun supporto né chimico né digitale è riuscito a
catturare in maniera fedele.
E’ uno spettacolo da vivere in prima persona per
poterne apprezzare appieno la
Leptis Magna - Libia
bellezza.
Paradossalemente
quindi,
quel “ripiego” alla crociera, si
è trasformato in una soluzione
vincente, che ci ha permesso di
osservare l’eclisse da una prospettiva profondamente differente: il mare aperto.
Ovviamente, oltre allo spettacolo dell’eclisse, lungo l’itinerario della nave, abbiamo anche
avuto modo di conoscere alcune
“perle” del nostro Mediterraneo:
le rovine di Olimpia in Grecia,
l’antica città di Knosso nell’isola
di Creta e la magnifica Leptis
Magna in Libia.
Al termine della crociera ci
siamo resi conto che, tra l’eclisse
e le altre tappe, abbiamo portato
a casa un “bottino” di circa 1500
foto ed alcune ore di filmati.
Segnati ancora una volta
da questa esperienza così profonda, adesso il nostro unico
desiderio è quello di condividerlo con chiunque non abbia
avuto la possibilità di parteciparvi.
Per questo motivo abbiamo
realizzato un DVD che contiene
Knosso - Creta
Con nostro grande stupore e sorpresa questa eclisse
si è manifestata in maniera differente ripetto alle nostre
aspettative. Il cielo non era di quel nero che vedemmo
sette anni prima in Romania. Questa volta eravamo in
mare aperto e, quando il disco lunare si è sovrapposto
esattamente su quello del sole, abbiamo potuto vedere
il riflesso del mare nel cielo, che ha assunto una stranissima colorazione acquamarina, su cui si stagliavano
lunghissimi i “baffi” di una enorme corona solare. Uno
Arecibo@Net - Anno 1 Num. 4 - Giugno 2006
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2006: ECLISSE IN ALTO MARE
una piccolissima parte del materiale prodotto. Il filmato,
di circa 28 minuti, ripropone alcune immagini dell’eclisse
e dei luoghi visitati, è suddiviso in quattro capitoli: 1 Olimpia; 2 Creta; 3 Eclisse; 4 Leptis Magna, ed è distribuito
liberamente e gratuitamente a chiunque sia interessato
a riceverlo.
Potete richiederlo a noi di SIDEREUS o, meglio
ancora, ritirarlo personalmente presso la sede della
U.S.S. Arecibo.
Vi auguro una Buona Visione !!!
Vito Lecci
SIDEREUS Complesso Astronomico
www.sidereus.info
I MEZZI SPAZIALI: LA VOSTOK
DI GIUSEPPE PICCA
La Vostok è stata la prima capsula spaziale pilotata della storia quando, nel 1961, il Maggiore Yuri A. Gagarin è
divenuto il primo uomo ad andare nello Spazio. La navetta Vostok è stata anche protagonista di voli doppi con le
missioni Vostok 3-4 e le Vostok 5-6, dimostrando la capacità (all’epoca unica) dei russi di poter gestire due veicoli
spaziali abitati contemporaneamente. A bordo della Vostok 6 ha volato anche la prima donna che sia mai andata nello
Spazio: Valentina V. Tereshkova.
Voli compiuti
• Vostok 1 (12/04/1961)
• Vostok 2 (06/08/1961)
• Vostok 3 (11/08/1962)
• Vostok 4 (12/08/1962)
• Vostok 5 (14/06/1963)
• Vostok 6 (16/06/1963)
Sia la Vostok sia la famiglia di satelliti da ricognizione
militare Zenith derivano dalla stessa configurazione, e
questo spiega perché i russi tennero nascosto il vero
aspetto della capsula spaziale all’epoca di Gagarin. Il
design della Vostok si è dimostrato oltremodo flessibile,
dalla Vostok è stata derivata la Voskhod e tutta una serie
di capsule disabitate (Foton, Resurs, Bion, Efir e Nika)
utilizzate ancora oggi per ricerche scientifiche e tecnologiche in Microgravità.
La Vostok era composta da due sezioni:
• Una anteriore pressurizzata di forma sferica, ospitante il cosmonauta e dotata di scudo termico, paracadute e sistemi di guida
• Una posteriore tronco-conica ospitante il motore
principale, il sistema di controllo dell’assetto ed i serbatoi di carburante ed ossigeno.
La Vostok era sprovvista di razzi frenanti all’atterraggio
pertanto il cosmonauta doveva abbandonare la capsula
(dopo la fase di rientro) a 7.000 metri di quota con il sedio-
lino eiettabile. A questo punto capsula e cosmonauta si
separavano ed atterravano ognuno per conto proprio con
il proprio paracadute.
Denominazione
3KA
Nome
Vostok (Oriente)
Produttore
OKB-1 Korolev
Equipaggio
1
Lunghezza totale
4,4 m
Diametro massimo
2,4 m
Peso complessivo
4.730 Kg
Volume abitabile totale
6 m3
Propellente totale
275 Kg (N2O4 - MMH)
Delta V totale
155 m/s
Sistema elettrico
Batterie
Vettore
Vostok-K (R7-8K72K)
Base di lancio
Baikonur/Tyuratam
(Kazakistan)
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L’OCCULTAMENTO DEL XXI SECOLO
DI FRANCESCO GENCHI
La notizia di un mantello capace di piegare il percorso
della luce e renderci di fatto invisibili risale a pochi giorni
fa. Il fisico inglese John Pendry dell’Imperial College di
Londra ha trovato il modo di rendere le cose e le persone
invisibili.
Il gruppo di ricerca EXEL ha creato e sviluppato una
nuova classe di metamateriali artificiali denominati “materiali sinistrorsi” (LHM, left-handed materials) o materiali
con indice negativo (NIM, “negative index materials”), in
grado di invertire molte note proprietà della luce.
Circa 40 anni fa, lo scienziato russo Victor Veselago
ipotizzò l’idea di questi materiali, che in realtà non si trovano in natura.
Trenta anni dopo, il fisico teorico britannico Sir John
Pendry propose i progetti di due metamateriali artificiali,
rispettivamente composti da una rete di cavi metallici non
magnetici e oscillatori ad anello (SRR), che rispondevano
ai criteri NIM.
I ricercatori del progetto EXEL sono riusciti a dimostrare
la realtà di questi materiali e la loro coerenza con le leggi
elementari della fisica.
Vediamo in dettaglio che cosa succede in questi particolari materiali.
In Natura, quando un raggio di luce attraversa due
corpi trasparenti (per esempio aria e acqua) viene
deviato all’altezza del confine fra i due corpi stessi:
il suo percorso rettilineo viene piegato di un certo
angolo determinato dalle proprietà fisiche dei due corpi
secondo la legge di Snell
sono materiali compositi, cioè sono costituiti da una serie
di composti diversi (per caratteristiche chimiche e fisiche)
intimamente legati l’un l’altro e sono costituiti da sferette,
anelli aperti cilindri montati in peculiari successioni.
Indumenti o pannelli costruiti con materiali di questo tipo
possono, in linea teorica, piegare tante volte il percorso
della luce tanto da aggirare completamente l’indumento
o il pannello stesso: diventerebbero a tutti gli effetti invisibili, perché si vedrebbe quello che si trova dietro di essi.
Purtroppo piegando la luce renderebbero impossibile a
chi veste quegli indumenti o a chi si siede dietro quei
pannelli di vedere fuori.
Allo stato attuale, il materiale completamente invisibile
non è stato ancora realizzato: è stato possibile agire su
limitati intervalli della lunghezza d’onda della luce…tradotto in termini meno “fisici”, vuol dire che solo per alcuni
colori è stato possibile concretizzare l’effetto della rifrazione negativa. È chiaro che materiali di questo tipo
fanno gola a molti enti governativi: non a caso queste
ricerche sono finanziate anche dal dipartimento della
difesa degli Stati Uniti (Boeing Phantom Works). Ma a
parte applicazioni militari, i metamateriali possono essere
sfruttati proprio nel campo dell’ottica, al fine di aumentare
le potenzialità di microscopi e telescopi: le loro caratteristiche possono spingere gli strumenti oltre i limiti previsti
n1 sin θ1 = n2 sin θ2
dove i termini n indicano l’indice di rifrazione di
ciascun corpo e θ1 (teta dell’alfabeto greco) indica il
valore dell’angolo di incidenza e θ2 indica l’angolo di
rifrazione. Un esempio classico è i bastone parzialmente
immerso nell’acqua: ci appare spezzato sotto la superficie. Le lenti ottiche, dagli occhiali agli obiettivi fotografici,
dai telescopi ai microscopi, basano il loro funzionamento
su queste proprietà fisiche.
Per completezza bisogna dire che qualsiasi onda elettromagnetica (di cui la luce è un rappresentante) segue
la legge di Snell è può subire rifrazione.
I materiali ipotizzati da Veselago sarebbero stati in
grado di piegare la luce in maniera diversa: il bastone
immerso in un materiale di questo tipo ci apparirebbe
spezzato, ma dal lato opposto. E ora questi materiali sono
stati realizzati. Per questo si parla di metamateriali: sono
materiali non presenti in Natura, completamente costruiti
in laboratorio in modo da non seguire la legge di Snell.
In questi casi si parla di materiali con indice di rifrazione
negativo (Negative Index Materials). Questi metamateriali
dalle usuali leggi dell’ottica.
Questa scoperta ha dischiuso la possibilità di realizzare applicazioni finora mai immaginate. Il gruppo di
ricerca ha già dimostrato come la capacità di concentrare
le onde radio potrebbe condurre a strumenti per la produzione di immagini a risonanza magnetica (MRI) di dimensioni più piccole ed in grado di offrire prestazioni migliori.
Si prevedono anche numerose applicazioni nel settore
delle comunicazioni cellulari, comprese antenne e guide
d’onda 100 volte più piccole e leggere di quelle in uso
oggi. Anche un piccolo miglioramento apportato a questi
dispositivi può avere un impatto finanziario notevole.
Notizia apparsa su http://www.repubblica.it del 26/05/
2006
Siti web per approfondimenti:
http://www.ee.duke.edu
http://www.boeing.com
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STAR TREK XI - RUMORS
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