Raccolta di pensieri, emozioni e immagini delle nostre giornate

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Raccolta di pensieri, emozioni e immagini delle nostre giornate
RACCOLTA DI PENSIERI,
EMOZIONI
E IMMAGINI
CHE HANNO
LE NOSTRE GIORNATE INSIEME
Poesia è …
… un testo che fa sentire delle forti emozioni (Caterina),
… un testo che fa provare tristezza o piacere (Alberto),
… un testo piacevole che fa provare delle emozioni(Marco),
… un insieme di sensazioni che fa ricordare momenti vissuti o
provare forti emozioni (Massimiliano),
… giocare con la scrittura e la fantasia (Beatrice),
… leggere con attenzione, chiudere gli occhi e sentire emozioni
(Federica),
… un testo che può farti stare bene, ma anche male (Fabio),
… uno scritto che disegna nella mia mente (Alice),
… un insieme di parole che ti fa disegnare con la fantasia e
dipingere con tutti i colori quello che c’è scritto (Martina),
… un pensiero che fa provare un sentimento (Dedrha),
… pensieri per ricordare fatti belli o brutti (Leonardo),
… un racconto che mi rende felice o triste (Mattia),
… entrare in un mondo fantastico con la mente (Laura),
… un testo che a volte mi fa piangere (Iljriana),
… un mondo fantastico creato dalla nostra immaginazione,
senza confini, un mondo dove puoi fare quello che vuoi tu,
volare e parlare tutte le lingue del mondo (Alessandro
Mazzega),
… pensieri che hanno la capacità di cambiare gli stati d’animo
(Alessandro Vincoletto),
… è una lettura che emoziona (Enrico),
… un insieme di metafore, similitudini, personificazioni in
rima (Davide Bandirali),
… un testo che spiega piacevolmente la realtà (Davide Zanini)
LA BICICLETTA
Ottobre 2006
Mi trasporta ogni giorno…
Viso di ferro con occhi
giganteschi….
Nuvola che vola per le vie…
Diavolo che sfreccia nel deserto
asfaltato…
Amica speciale che mi accompagna
ovunque…
Divertimento assicurato…
Vola nel cielo d’asfalto
avvolgendomi d’aria…
Ali per volare nel mio mondo
fantastico…
Compagna fedele, sei cresciuta con
me…
Ali colorate che mi trasportano
ovunque…
Cavallo senza criniera…
Disponibile amica del mio tempo
libero…
Un solo posto in un’automobile che
non inquina…
-Dorso di quadrupede ferrato: la
sella.
-Riparo per le ruote: il parafango.
- Coccinelle che volano: le ruote.
-Occhio luminoso che guarda la
strada: il fanale.
-Fonte di vitalità che alimenta
l’amica: la catena.
CLASSE V
REGALI DI NATALE
Non posso donare diamanti,
queste son cose da grandi,
ma posso donare…
compagnia a chi si sente in fondo al mare,
abbracci a chi è infreddolito
e dai brividi è assalito,
le mie mani a chi è caduto
e ha bisogno del mio aiuto,
e con gli occhi posso parlare a chi ha paura
di farsi notare.
Scusate,lo so, sono solo parole,
che suonano bene a Natale
e che si spengono già
al cenone finale.
Son solo parole, sì,
ma da cantare ogni giorno,
dal primo all’ultimo dell’anno…
come il pane quotidiano,
come l’acqua, la luna e il sole.
Allora sì che sarebbe Natale…
Un Natale… senza finale.
Classe V
Dicembre 2006
Gennaio 2007
MAGIA DELL’INVERNO di Mario Lodi
A poco a poco la rete dell’orto diventò un meraviglioso ricamo.
I rami del ciliegio furono ornati da un pizzo finissimo, mentre
il tronco dormiva con la coperta tirata fino alle orecchie e con la
cuffia in testa.
Per tre giorni e tre notti l’aria fredda lavorò a cucire e a ricucire
il grande lenzuolo sul mondo che dormiva.
Alla fine, tutto era a posto, magnifico, immacolato; non c’era
più un filo d’erba, non c’erano più strade, sparito il ruscello,
spariti i sentieri dell’orto.
Poi uscirono i bambini, si sentirono le loro voci allegre, ma
senza eco, come se anche le voci fossero sotto la coperta.
Sul mondo tutto bianco i bambini camminavano lasciando le
loro impronte nella neve… come tante scarpe perdute, una in fila
all’altra.
Quando i bambini se ne andarono, nella campagna non si udì
più alcun rumore.
La nostra…
MAGIA DELL’INVERNO
Gennaio 2007
Lentamente la lunga siepe dell’orto si trasformò in una candida
trina.
Le braccia del ciliegio quasi morto si vestirono di un ricamo di
brina.
E, mentre il ciliegio dormiva, una bianca coltre lo copriva.
La soffice coperta lo scaldava e dal freddo lo riparava.
Per molto tempo il signor Freddo si occupò di quel ricamo
E alla fine il corredo fu completo e fatto a mano.
I prati si vestirono di un bianco manto, le strade, serpenti fermi
e immobili
si infilarono in un lungo guanto come il ruscello e gli orti
invisibili.
I bambini che all’aperto giocavano felici sulla neve con grandi
tuffi,
con tanto fiato in gola gridavano e con il berretto sembravano
dei puffi.
Sopra i campi imbiancati I bimbetti sgambettavano
E i loro piedi delicati quel candore scompigliavano.
Quando il sonno tutto prese il rumore chiuse gli occhi,
un immenso velo scese
… e anche il sonno si arrese.
BIBLIOTECA ANIMATA
Questa è la storia di Isabella
Bibliotecaria giovane e bella.
Lavora tutto il giorno
Con i libri tutti attorno.
Ad alcuni mette il vestito
Per quelli eleganti non muove un dito.
A ciascuno un numero regala
E poi li sistema con la scala.
Che silenzio nella casa delle parole scritte!
Solo fruscii delle pagine lette.
Tutto cambia con l’arrivo dei bambini,
i libri fremono e si tengono vicini.
Apre un libro, disegna una storia
E i monelli non fan più baldoria.
La voce vola e incanta
E la fantasia diventa “tanta”.
Principesse, draghi, cavalieri
Dagli scaffali scendono fieri.
Fioriscono nei bimbi i pensieri…
Con Isabella si sta proprio volentieri.
Classe IV
Febbraio 2007
PIANGE IL
CIELO
Lacrime del cielo,
diamanti cristallini,
delicati petali di rosa,
zampillanti fontanelle.
Piacevoli sul mio viso,
tranquille come il mio
cuore,
argentei chicchi di luna
bagnate come…il mare.
Classe IV
Marzo 2007
ESTATE
Se le cicale cantano
Sugli alberi del viale;
se i fiumi hanno appena
una vena d’acqua;
se le rondini volano alte
fino a smarrirsi nel cielo;
se nel giardino
sono fioriti i girasoli;
se la fontana
mette voglia di bere;
se sai tutte le cose
del tuo libro di scuola;
allora vuol dire che
è giunta l’estate.
RENZO PEZZANI
PRIMAVERA Se il sole
asciuga
Le lenzuola velocemente;
se le primule macchiano
d’oro i campi;
se la luna ci vede
passeggiare per le vie;
se il campo è
un mare giallo,
allora vuol dire che
è giunta la primavera.
NOI di IV
Se le viole diventano lilla;
se la cinciallegra canta;
se le calle si tingon di bianco;
se le api son tutte in fermento;
se il tramonto diventa di fuoco;
allora vuol dire che è PRIMAVERA.
Se i campi son macchiati di rosso;
se il verde ricopre anche i rami;
se le api stanno indaffarate tra i fiori;
se i raggi del sole riscaldano il giorno;
allora vuol dire che è giunta la
PRIMAVERA
Massimiliano
Enrico
Se le api sono in fermento;
se la rosa profuma il tuo giardino;
se il cielo diventa arancione;
se i tronchi son tutti abitati;
allora vuol dire che è giunta la Se i fiori iniziano a sbocciare;
se il verde e l’azzurro a colorare;
PRIMAVERA.
se la lepre vedi saltare;
Alberto
se le api son tutto un ronzio;
se l’acqua ti pare più tiepida;
se i pesci vedi saltare;
allora vuol dire che è giunta la
PRIMAVERA.
Se il ciliegio si prepara a nozze;
Leonardo
se le margherite fanno capolino,
se un papavero puoi regalare;
se le rane cantano nello stagno;
se il papà taglia l’erba più spesso;
se ti fermi a osservare le stelle;
allora vuol dire che è giunta
la PRIMAVERA.
Davide Bandirali
Se le rondini tornano dai paesi lontani;
se i fiori spruzzano i loro profumi;
se il terreno si trasforma in un grande arcobaleno;
se le farfalle danzano come ballerine;
se la coccinella fa una festa sulle primule;
allora vuol dire che è giunta la PRIMAVERA.
Alessandro Mazzega
Se vedi il cielo sereno
e piccole nuvole bianche;
se i peschi e i ciliegi sono vestiti a festa;
se senti il vocio dei bimbi che giocano;
se gli uccelli si rincorrono nel cielo;
se senti il profumo dei fiori colorati;
allora vuol dire che è giunta la
PRIMAVERA.
Alice
Se le farfalle ballano tra i fiori;
se la coccinella passeggia su
una foglia;
se le rose scoppiano nel tuo
giardino;
se gli scoiattoli giocano a
nascondino;
se le fragole profumano l’aria;
allora vuol dire che è giunta
la PRIMAVERA.
Iliriana
Se il tramonto si tinge di arancio;
se le lepri si rincorrono nei campi;
se gli uccellini si chiamano da un ramo
all’altro,
se i ciliegi si vestono a festa;
se nei prati spuntano le margherite;
se i fiori profumano l’aria;
se le api ronzano attorno alle nuvole,
allora vuol dire che è giunta la PRIMAVERA.
Federica
Se il cielo ruba il colore al
mare;
se le rose tornano dal loro
letargo;
se il vento sussurra tra i
rami;
se gli uccellini bisticciano al
tramonto;
se annusi le fragole rosse;
allora vuol dire che è giunta
la
PRIMAVERA.
Martina
Se i peschi in fiore profumano
l’aria;
se senti i bambini gridare;
se vedi le coccinelle ballare;
se il sole comincia ad
abbronzarmi;
se i prati sono macchiati di
margherite;
allora vuol dire che è cominciata
la PRIMAVERA.
Laura
Se le rondini cominciano a comporre dei canti;
se le rose fanno capolino nel giardino di casa;
se il sole brilla nel cielo azzurro;
se il tramonto si tinge di viola;
se le raganelle guizzano felici nell’acqua del
fiume;
se la luna sorride spensierata a noi quaggiù;
allora vuol dire che è giunta la PRIMAVERA.
Caterina
Se il picchio picchietta un tronco
del bosco
con un suono come di piccoli
Se le fragole mature dondolano al tamburi;
se la lepre si risveglia dal letargo
vento;
come la nascita di un piccolo
se il tramonto si tinge di viola;
bimbo;
se l’albero del tuo giardino è
se la cinciallegra canta ovunque
coperto di bacche;
se le coccinelle gialle passeggiano
come se fosse a Sanremo;
con quelle rosse;
allora vuol dire che è giunta
allora vuol dire che è giunta la
la PRIMAVERA.
PRIMAVERA.
Alessandro Vincoletto
Davide Zanini.
Se il prato è colorato di verde;
se gli uccellini cantano in coro;
se i fiori macchiano i prati;
se senti il profumo delle calle;
allora vuol dire che è giunta la
PRIMAVERA.
Mattia
Se piove e i fiori
sorridono;
se i girasoli guardano
sempre il sole;
se le viole sono
profumate;
se l’ aria è tiepida;
se gli alberi si vestono di
foglie;
Se il lillà profuma di buono;
se le lucertole prendono il sole;
se il ciliegio si veste da sposo;
se l’aria sussurra dolcemente;
se le cinciallegre bisticciano tra i rami;
se il vocio dei bimbi riesci a sentire;
allora vuol dire che è giunta
la PRIMAVERA.
Beatrice
Se il caldo comincia a farsi sentire
e il freddo a sparire;
se i rami son coperti di foglie;
se il prato si tinge di verde;
se senti il profumo dei fiori;
allora vuol dire che è giunta
la PRIMAVERA.
Fabio
Se i l ver de del l ’ er ba è asci ugat o dal
sol e;
se l ’ al ber o è t ut t o abi t at o;
se i l gi al l o del sol e t i met t e al l egr i a;
al l or a vuol di r e che è gi unt a l a
Aprile 2007
VERSI PER… AIUTARE
SE FOSSI DEL PROSCIUTTO
IN UN PANINO
SE FOSSI UN CANE
ANDREI DA UN AFFAMATO
AIUTEREI I NON VEDENTI
CHE MI MANGEREBBE
E SON SICURO
IN UN MOMENTINO.
FUNZIONEREI MEGLIO DELLE LENTI.
LAURA
SE FOSSI UN ALBERO
CON LA MIA OMBRA E I MIEI FRUTTI
RINFRESCHEREI E SAZIEREI
PROPRIO TUTTI.
MASSIMILIANO
SE FOSSI UNA GOCCIA D’ ACQUA
AIUTEREI GLI ASSETATI DELLA GRANDE SFERA
PORTANDO LE MIE AMICHE SULL’ AFRICA,
PER UNA NUOVA ERA.
SE FOSSI UNA PAGNOTTA
MI SBRICIOLEREI PER I POVERI
DA UN CONTINENTE ALL’ ALTRO
E LA POVERTA’ SAREBBE UN RICORDO DI IERI.
ALESSANDRO MAZZEGA
SE FOSSI UN CONTADINO,
LAVORANDO DURAMENTE,
PRODURREI FRUMENTO E GRANO
PER TUTTA LA MIA GENTE.
SE FOSSI UN BEL FUOCO
RISCALDEREI CHI NE HA BISOGNO
E,IN UN SOLO SECONDO,
AVVEREREI IL SUO SOGNO.
FABIO
SE FOSSI UN PANE
SFAMEREI I BAMBINI
POVERI
CHE HANNO MOLTA
FAME.
ALBERTO
SE FOSSI UN GRANDE ALBERO
TUTTA LA BRAVA GENTE
SOTTO LA MIA CHIOMA
CHIAMEREI
E DAL TEMPORALE LA
PROTEGGEREI.
ALESSANDRO V.
SE FOSSI UN RUSCELLO D’ACQUA PURA
DAREI DA BERE A TUTTE LE PERSONE ADDIRITTURA.
FEDERICA
SE FOSSI UN’ERBA MEDICINALE
MI FAREI AVANTI A CURARE I MALATI AL NATURALE.
FEDERICA
Aprile 2007
SOGNANDO
DI
ESSERE…
Se fossi un coniglietto
Mi nasconderei tra l’erbetta
Per giocare a nascondino
Con la mia amica capretta.
Alice
Se fossi un pesce colorato
Nuoterei nell’oceano azzurrato,
farei salire mille bolle in cielo
sperando che non scoppino vicino ad un melo.
Laura
Se fossi un viaggiatore
Girerei per tutto il mondo,
da nord a sud, da est a ovest
con tutti i miei amici intorno.
Federica
Se fossi un usignolo
Vorrei spandere le mie note
Girando per il mondo
E per le sue regioni più remote.
Massimiliano
Se fossi un’onda del mare
Salirei sfiorando il cielo
Toccando con una goccia
La nebbia che sembra un
velo.
Alberto
Se fossi una rondine
Migrerei nei posti più lontani,
Africa o Brasile non è importante
Basta che ci vengano anche i miei compaesani.
Davide B. e Davide Z.
Se fossi una rondine
Volerei sull’Africa accaldata
Cullandomi sui lievi venti
Cavalcherei anche la più grande folata.
Alessandro M.
SE FOSSI IL SOLE GIALLO
SALIREI SU NELL’ALTO CIELO
A GIOCARE CON LA LUNA
E MAGARI FARE UN BALLO.
ILIRIANA
Se fossi una nuvola bianca
Nel cielo a giocare starei,
chiamerei tutte le mie amiche
E tanti dispetti al sole farei.
Caterina
Se fossi un serpente
Mi svestirei molto lentamente
E lascerei la mia pelle
Per incartare caramelle.
Enrico
Se fossi un cacciatore
Mi apposterei per spiare un falchetto
Che, di giorno e di notte,
si diverte a suonare l’organetto.
Alessandro V.
Se fossi un uccellino
Volerei nel cielo infinito
E poi un canto stupendo
A tutti manderei ridendo.
Dedrha
Maggio 2007
SONO…
Sono una stella cadente
E il mio viaggio è divertente.
Scendo con velocità
E infondo felicità
Perché avvero i desideri
Dei bimbi più sinceri.
Vedo molti paesi,
ma non ci sto per molti mesi.
Pian piano sto scendendo
E, purtroppo, anche spegnendo.
La notte inizia a calare
E io scompaio … nel mare.
Martina e Davide B.
La grandine noi siamo
E la testa della gente di bernoccoli riempiamo.
Nelle teste ormai pelate
Alcune fosse si son già formate.
Leonardo e Massimiliano
Sono una goccia d’acqua
E scendo sulla sabbia.
Scendo lentamente
Per vedere tutta la gente.
Alcune mie amiche sono sfortunate
Perché dagli ombrelli sono state fermate,
ma io non mi faccio imbrogliare
perché agilmente li so evitare.
E’ con gioia e simpatia
Che coloro tutta la via.
Ilirjana e Beatrice
Sono un girasole giallo,
i miei petali sono creste di gallo.
Seguo il sole tutto il dì
E riposo sempre qui.
Anche quando c’è la pioggia
E il prato sembra una roggia.
Sono grande e vistoso.
Cresco molto velocemente
Davanti agli occhi della gente.
Caterina e Mattia
Io sono un fiocco di neve
Che sorvola un albero di mele.
Dall’alto io cado lentamente
Attorno a tutta la gente.
Sono leggero e bianco
E comincio ad essere stanco.
Vedo molti bagliori
Dipinti di tutti i colori.
Sento il suono delle campane
Quando tira un soffio di vento
Laggiù mi aspetta molto lavoro
E io sono il primo a cadere in volo.
Alice e Federica
Sono un chicco di grano
Seminato da una mano.
Sono cresciuto lentamente
Sopra la terra teneramente.
Son diventato una pannocchia
gialla
E dal fosso mi osservava una
calla.
Un roditore mi ha trovato
E poi mi ha mangiato.
Nella pancia del roditore,
prima di morire,
ho passato molte ore.
Dedrha e Alberto
Sono una piuma di grifone,
la mia casa è un capannone.
Un giorno una soffiata di vento
Mi ha lanciata sopra un mento.
Un bambino mi ha scovata
E con un soffio mi ha lanciata.
Ho girovagato per tutto il mondo
Ma mi è sembrato di stare via un secondo.
Quando sono tornata dal mio lungo viaggio
Ho deciso di tornarci in pieno maggio.
In Inghilterra sono andata
E mille cibi strani mi sono mangiata.
Da quel Paese sono tornata
E mi sono accorta di essere ingrassata.
Laura e Alessandro V.
Un soffio di vento noi siamo
E i capelli della gente a terra mandiamo.
Mari e monti esploreremo
Tutto il mondo gireremo
Finchè ogni umano calvo sarà
E la sua testa al sole luccicherà.
Qui finisce il nostro viaggio
Anche se non abbiamo fatto il saggio.
Leonardo e Massimiliano
Sono una goccia che scende dal cielo
Quando il sole si vede di meno.
Dalla mia casa sono partita
E a terra sono arrivata sfinita.
Dall’alto vedevo piste d’atterraggio
E allora ho deciso di scendere con coraggio.
Sopra un grattacielo sono atterrata
E tutto il mondo mi ha ammirata.
Dalle tegole sono scivolata
E nella grondaia mi sono ritrovata.
Da qui son ripartita
E ahimè, mi hanno svestita.
Sono scesa lentamente
E son finita sotto i piedi della gente.
Enrico e Fabio
GIOCATTOLI ABBANDONATI
Io sono una molla colorata
E ogni giorno stavo riposata.
Mi ricordo benissimo i giorni felici,
quando Caterina giocava con me e altri amici.
Un giorno mi sono attorcigliata
E così mi ha abbandonata.
Ora sono con altra gente
Che mi rifiuta amaramente.
Da me spero che Caterina ritorni
E giochi serenamente per giorni e giorni.
Caterina
Dalla Lego a pezzi sono stato creato
Dentro a un barattolo in negozio son stato.
Un bambino poi mi ha comprato,
da quell’orrenda gabbia fuori mi ha tirato
e i miei pezzi ha ricostruito:
lui si è tanto divertito.
Abbiamo giocato molto
E i miei problemi aveva risolto.
Ora mi ha dimenticato
E nell’orrenda gabbia mi ha ributtato.
Sono proprio avvilito
E le pene dell’inferno ho già patito.
Leonardo e Massimiliano
Sono una rossa macchinina
Con me il mio padrone giocava ogni mattina.
Un giorno a casa ritornò
E in uno scatolone mi buttò.
Da quella volta sono restata lì
Triste e sola tutto il dì.
Martina e Davide B.
Io sono Puffi un pupazzo nello scatolone
Abbandonato da tutte le persone.
Dedrha si chiamava la mia padroncina
E a me era sempre vicina.
Ora io non la vedo più
E sempre sola sono quaggiù.
Dedrha
Io sono Cucciolo, un pupazzo
Grande amico di un ragazzo.
Mi faceva camminare
E tanto dovevo sudare.
Un giorno mi sono trovato nello scatolone
Con tante altre persone.
Alberto
Io sono una bambolina
E mi chiamo Valentina.
Con Ilirjana mi sono divertita
Perché mi teneva sempre ben vestita.
Lei era un fiore
Che donava il suo cuore.
Ora sono dentro uno scatolone
E non vedo più persone.
Ilirjana
Ero un pallone gonfiato
E a casa di Ale sono stato portato,
dalla mattina alla sera
il mio padroncino mi rincorreva.
Io scappavo e ridevo
E Ale :”Non mi divertivo così dal Medioevo”.
Poi un giorno ormai lontano
Con un mio simile l’ho visto in mano.
Son finito in un angolino
e da quel giorno non ho mai più visto un piedino.
Dalla tristezza mi sono sgonfiato
e nel bidone sono andato.
Alessandro V. e Laura
Sono una piccola pista
E da un po’ mi hanno perso di vista.
Mille macchinine su di me sfrecciavano
E a rincorrersi giocavano.
Ora due grossi toponi
Giocano a rincorrersi sui curvoni.
Alessandro M.
Io sono una bambola
E sono educata e bella.
Il mio nome non lo so
Perché Beatrice me lo cambiò.
Ora vivo dimenticata sopra una mensolina
La notte, la sera e la mattina.
Beatrice
…i bambini, come i poeti, pensano per
immagini…
Umberto Saba
… e questa raccolta ne è la prova.
Mara e Sonia
I edizione giugno 2007
II edizione giugno 2008