numero 5 - La pagina web del
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Aprile 2010, Numero 5 Periodico libero, laico, apartitico del Forum dei Giovani di Frasso Vox populi Sommario What’s up?! 3 Notizie dal Mondo 4 Pump up the Volume! 6 Book Corner 7 Stellarium 8 Sport 10 Le ultime delibere del Comune 11 “Legend” 12 Creatività 15 Le manifestazioni pubbliche sono il modo più efficace che le persone hanno per far sentire la propria voce riguardo questioni importanti. Proprio per questa ragione, mentre il loro svolgimento è vietato nei regimi dittatoriali, esse avvengono in quelli che si definiscono democratici, anche se con il rischio di essere reinterpretate dai media, quando questi sono legati al potere; come si sa, il pericolo della distorsione della verità potrebbe aumentare se chi governa ha il potere di influenzare non solo l’informazione offerta dai canali televisivi che gli appartengono, ma anche quella trasmessa da reti pubbliche, come Rai 1. Comunque, per ragioni non da tutti condivise – c’è chi reputa il problema inesistente- si torna a parlare di libertà di stampa, che è per definizione proprio il confine tra la dittatura e la democrazia. Il collegamento con la vicenda Berlusconi-Innocenzi-Minzolini è inevitabile; il Presidente del Consiglio, il membro dell’Agcom e il direttore del TG1, rispettivamente, sono indagati per concussione, dopo che una serie di intercettazioni hanno svelato l’influenza di Berlusconi sul Tg di Minzolini ed, in particolare, le pressioni dello stesso su Innocenzi, affichè le trasmissioni “Annozero” di Michele Santoro e “Parla con me” di Serena Dandini venissero chiuse. E’ da ricordare che proprio Minzolini, nel suo discusso editoriale di qualche mese fa, si era schierato apertamente contro la manifestazione sulla libertà di stampa organizzata dalla Fnsi a Roma , affermando che “denunciare che la libertà di stampa è in pericolo è un assurdo”. Ci auguriamo, quindi, che Minzolini abbia ragione, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi. La libertà di un popolo consiste anche nel non dover costringersi nell’omertà e nella paura di vivere onestamente: 150000 persone, il 20 marzo 2010, hanno partecipato alla manifestazione milanese antimafia, un tipo di criminalità così asfissiante per l’economia, da rappresentare il motivo principale che ha impedito da decenni al Sud Italia di raggiungere gli stessi standard di vita del Settentrione: la nostra enorme piaga sociale. La partecipazione di persone provenienti da tutta Italia, sotto lo slogan “Io il pizzo non lo pago”, ha commemorato le numerosissime vittime di tutte le mafie. Nella stessa giornata è andata avanti un’altra manifestazione a Roma contro la privatizzazione dell’acqua pubblica, quasi in concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua (22 marzo). L’iniziativa ha coinvolto circa 200000 persone contrarie al decreto Ronchi, che sancisce appunto la privatizzazione di questo bene fondamentale per la vita, e che comporterà –si stima- un aumento delle bollette dal 30 al 40% nei prossimi anni; i manifestanti stanno raccogliendo firme per presentare tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua, per renderne possibile la gestione pubblica. Verrà ascoltata la voce del popolo? Francesco Simone 1 Orari di apertura: Lun - Ven: 8:00 - 13:00/ 14:00 - 18:00 Sab: 9:00 - 12:00/ 14:00 - 18:00 Via Rotabile Frasso—Melizzano 82030 Frasso Telesino BN tel. e fax: 0824 973083 cell.: 328 87 46 203 / 388n93 68 934 Dom: 15:00 - 18:00 E-mail: [email protected] 2 Per info sugli spazi per la sponsorizzazione: [email protected] 338 99 39 768 WHAT’S UP?! Novità dal Forum di Giovani E ORA... di Cristina Viscusi Potrei diventare ripetitiva, ma dea da mettere in atto nel pros- giovane non lo è più. Tuttavia non mi stancherò mai di chie- simo futuro che sposa la tradi- se non riceveremo consensi da dere la vostra partecipazione. zione con la gioventù. parte di voi utenti non se ne Il consiglio direttivo del Forum L’8 maggio è tradizione salire a si è riunito per pianificare le San Michele per accompagnare il prossime attività che vuole pro- Santo nella chiesetta su in mon- porre. Sono venute fuori delle tagna. idee che ci sembrano valide, ma Abbiamo pensato di organizzare la scarsa partecipazione che per l’occasione una serie di abbiamo riscontrato in passato “giochi da montagna” in cui due ci ha scoraggiato alquanto. squadre formate da un numero Le critiche costruttive sono imprecisato di elementi senza Arrivederci al prossimo nume- sempre ben accette! limiti di età passeranno il pome- ro con la speranza che qualcu- riggio all’insegna della sfida e del no ci dica la sua. divertimento, accompagnato scritto E-mail per chiedere inanche dalla musica nostrana per formazioni, dare suggerimenti, rallegrare il tutto per giungere la gnuno andrà in montagna, come ha sempre fatto. Quindi rinnovo l’invito a parla- In questi 5 mesi nessuno ha probabilmente farà niente. Semplicemente o- tecnologia alla fine a vincere un premio par- non vi piace, ma questo è un ticolare. paese in cui ci si conosce tutti: potete contattarci anche di Ci è sembrato che un’attività del persona. genere possa favorire l’interazione fra noi giovani e anche fra chi Qui di seguito vi proporrò un’i- 3 re. Esprimete la vostra opinione anche per dire che è un’idea che non sta né in cielo né in terra. NOTIZIE DAL MONDO di Michele Rainone L’INGIUSTIZIA SOCIALE di Luigi Matera Come analizzare l’attuale situazio- noi aiutare queste persone, ma sempre più le differenze; le conse- ne italiana? Devo ammettere che il spesso le lasciamo al loro destino. guenze immediate sono le nume- compito non è dei più semplici. Senza contare gli ulteriori disagi rosissime famiglie ridotte sul la- Cominciamo dal basso, da quel arrecati alle famiglie dalla crisi strico, costrette a rinunciare a gruppo di persone che costituisce economica. quelle piccole cose, come il com- il limite inferiore della nostra so- Saliamo alla classe media, occupa- prare un giocattolo al figlio, che cietà. Sono quelle persone che ta dai lavoratori normali, coloro su possono trasformare anche la vivono in difficoltà economiche, cui si fonda la società, persone giornata più cupa nella giornata lavorative, in condizioni spesso al che si svegliano alle sette di matti- più felice della vita. Vedere il sor- limite della dignità umana. Un paio na per lavorare, staccano alle due riso sulla bocca dei figli è la cosa di esempi: il primo, la famiglia di del pomeriggio e ricominciano più bella che un genitore possa Favara, in Sicilia, distrutta dal crol- subito con il loro secondo incari- desiderare; si cerca di dare sem- lo della fatiscente pre il massimo ma spesso, casa in cui viveva. Per- purtroppo molto spesso, ché non si è in condizione di quelle persone vivevano lì? Semplice: farlo. perché, nonostante la Passiamo all’ultima classe, il richiesta, non era sta- vertice della piramide: è ta concesso loro un rappresentato modestissimo apparta- funzionari e dai politici mento in qualche pa- che, grazie alle ingenti en- lazzone popolare. Il trate finanziarie, quasi non secondo, un anziano si sono accorti della crisi. signore Che problema c’è se ci sardo, co- dagli alti stretto a vivere in una cabina elet- co: la famiglia. Ovviamente lo stile sono persone che muoiono di trica arrangiata a casa pur di avere di vita è alquanto diverso da quel- fame, tanto c’è la vacanza ai Carai- un tetto sulla testa. Dovrebbe lo della classe precedente, anche bi: poco importa se anche gli indi- essere un dovere morale di tutti se la crisi tende ad assottigliare geni, che ci permettono di godere 4 la vacanza, soffrono ancor più di le varie classi. Qualcuno esclame- ti, facendo credere alla gente che migliaia di famiglie italiane la fame rebbe “Bisogna fare qualcosa!”e tutto vada per il meglio, attraver- e la miseria. Questa classe risulta, infatti la risposta non tarda ad so i più subdoli mezzi e molta pol- ovviamente, arrivare:“La vere gettata negli occhi dei cittadi- intoccabile, crisi sta pas- ni grazie agli scandali e alle pole- dato l’ enorme sando, l’Italia miche che ormai sono diventati il potere che la ha reagito nostro pane quotidiano, si fa crede- ricchezza com- bene”. Ci re alla gente stessa che non ci sia porta, special- sarebbe da nemmeno il bisogno di riforme; e mente tirare un quando si parla di riforme si par- parla di perio- sospiro di la di tagli agli stipendi dei parla- do elettorale. sollievo: mentari, tasse sui beni di lusso, Ecco il panora- peccato che riduzione delle auto blu, pagamen- ma della nostra l’ UE appaia to delle tasse in base al reddito, società, anche alquanto per mettere fine all’ingiustizia so- se è doveroso scettica ri- ciale che ormai è diventata parte precisare guardo la integrante della nostra società: nostra poli- penso al fatto che i più fortunati, è molto riduttiva: andando più a tica economica. Ma forse non si è che hanno ville, SUV, stipendi ele- fondo, però, si incapperebbe in a conoscenza di ciò, lo saprà solo vatissimi, paghino le stesse tasse una miriade di sfaccettature diver- qualche utente di Facebook: infatti dei meno fortunati, che magari so- se che, per motivi pratici, è meglio proprio qualche giorno fa, chat- no anche costretti, dalla società di non considerare. tando sul noto social network, ho cui sono la base, a vivere in cabine Ora, è evidente che un problema notato un video, tratto da un Tg, elettriche o in case fatiscenti. La c’è: pensate che tutti se ne siano nel quale il giornalista viene bloc- società, invece di essere riconoscen- accorti? Ovviamente la risposta cato da qualche mano misteriosa te nei confronti di queste persone è… NO! C’ è gente che pensa mentre sta per dare la notizia dei per il loro lavoro, che rappresenta che sia già tutto acqua passata. Ma dubbi che l’UE nutre nei confronti la causa per cui essa esiste, diven- la cosa più grave è che queste della nostra economia. Nel video ta il loro carnefice. E questo do- persone sono coloro che ci go- il giornalista passa subito ai fatti di vrebbe far riflettere ognuno di vernano, senza distinzioni di colo- cronaca, come se il servizio bloc- noi, perché è proprio l’indifferen- re politico tanto, siano essi depu- cato avesse riscontrato qualche za dei più l’arma sulla quale l’ingiu- tati Pdl, Pd, Rifondazione Comunista, problema: peccato che la notizia stizia sociale marcia: e non è il Lega, ecc., hanno tutti lo stesso non verrà più riproposta nel cor- caso che quest’arma sia fornita al stipendio, le auto blu, le ville, gli so del Tg. Insomma, vogliono farci nemico proprio da chi, questo yacht e forse qualcuno ha anche credere che tutto vada bene. nemico, dovrebbe combatterlo... l’aereo privato. È chiaro che qual- Questa rappresenta un’ ulteriore che disuguaglianza è presente tra presa in giro per noi Italiani. Infat- se si che la suddivisione 5 PUMP UP THE VOLUME! Rubrica musicale VOLUME 5: E’ PRIMAVERA... Di Michela Spagnuolo …svegliatevi bambine! Dopo un ogni fessura / ha le labbra di carne i Piaf: Una canzone non prettamente lungo inverno finalmente è arrivata: capelli di grano / che paura, che voglia primaverile, ma adatta di sicuro alla cielo azzurro, prati in fiore e primi che ti prenda per mano. stagione dell’amore, per augurare tepori. Si riscalda l’aria e si riscalda- Le gite fuori porta – no anche i cuori. Chi davanti a un Siete amanti delle scampagnate? Gli paesaggio primaverile non si è senti- Amari vi svelano il lato oscuro delle Fiori rosa fiori di pesco – Lucio to un po’ poeta? I cantanti di questa gite. Ricordate che i litigi sono sem- Battisti: Gli stessi fiori di pesco lista ci hanno provato, chi con un pre dietro l’angolo… possono sembrare così diversi da atteggiamento ottimista o chi con Bycicle – Queen: Voglio andare in un anno a un altro. E ne sa qualcosa un po’ di malinconia. Pronti per la bici-cì! Voglio andare in bici! Mette- il grande Lucio... colonna sonora della bella stagione? te via i vestiti pesanti e le iscrizioni Maledetta primavera – Loretta in palestra. Time to bike! Freddy ci Primavera – Marina Rei: La can- Goggi: Una serata in due, una cena accompagnerà come sempre con la zone emblematica. Primavera den- romantica e scocca la scintilla… sua voce. tro le parole e dietro le note! La peccato sia unilaterale! Quanto può Mattinata fiorentina – Alberto perfetta colonna sonora di un per- essere bugiarda questa maledetta, Rabagliati: titolo e cantante non vi fetto giorno di primavera cantata da maledettissima primavera? diranno nulla, ma la canzone l’avrete una frizzante interprete della musica Il cielo è sempre più blu – Rino sentita sicuramente. La descrizione italiana. Gaetano: La bella stagione arriva di un giorno di aprile fio- per tutti, belli e brutti. Il mondo rentino: è primavera / sve- continua, le persone continuano a gliatevi bambine… vivere le proprie vite ma il cielo è True colours – Cindy sempre più blu… Lauper: Tutto diventa più Un chimico – De Andrè: Non è brillante, più bello. Anche le una canzone a tema, non è una can- persone sembrano più luc- zone allegra, ma contiene una delle cicati, quando svelano i loro descrizioni più belle per questo colori veri, belli come l’arco- periodo: Primavera non bussa lei en- baleno... tra sicura / come il fumo lei penetra in La vie en rose – Edith 6 Amari: una vita tutta rosa ai suoi ascoltatori. BOOK CORNER Rubrica dedicata ai libri CIRANNO DI BERGERAC di Edmond Rostand di Anna Chiara Di Cerbo Pochi fronzoli, pochi giri di parole, so in giro, solo una grande, immensa, pura “non perdona, storia d’amore, nella sua versione e tocca” con più innocente e genuina. Ma Cira- la sua affilata no, nonostante sia il cavaliere più spada. Ma il temibile e aggressivo della Guardia nome di Ros- francese, si nasconde…dietro a un sana, naso, il suo. Non riesce a supera- amata, re quello che per lui è un ostacolo grado di far fisico ineneliminabile, che deturpa nascere il suo viso, la sua coscienza, la sua suo autostima. E quando si sente pre- arido e rassegnato pagine e pagine lume immancabile nella memoria di un’altra persona, un’altra vita, letteraria di ognuno. Un testo un altro Cirano. E allora non si teatrale che si presta meravigliosa- arrende, scrive, sogna, ama. Arriva mente bene ad essere letto come a prestare le sue parole a Cristia- un romanzo, una grande storia no, cercando l’unica soddisfazione d’amore alla quale anche France- che la sua condizione può permet- sco Guccini si ispirò per compor- tergli. Ma è solo alla fine che, pri- re la sua “Cirano”, canzone dedi- ma di esalare l’ultimo respiro, po- cata a quel cadetto francese dal trà diventare davvero l’uomo che naso un po’ troppo lungo, ma dal- aveva sempre desiderato essere. l’animo nobile e raffinato, e so- In pochi atti, Edmond Rostand ci prattutto, innamorato: ”…Io sono regala uno di quelli che si suole solo un’ombra, e tu, Rossana, il chiamare “grandi classici”, un vo- sole..” la sua è in nel cuore 7 STELLARIUM Rubrica galattica VARIE COSTELLAZIONI di Mariamichela Gisondi “Primavera non bussa lei entra sicura come il fumo lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano”. Così cantava Fabrizio De Andrè in “Un chimico”. E non è solo il fiorire dei peschi, il profumo dei fiori, l’aria più calda, le giornate più lunghe a farci sentire l’aria di primavera, anche il cielo stellato cambia il suo aspetto e con l’avvento della primavera si chiude il semestre delle costellazioni invernali, che va da ottobre a marzo, dove padrone del cielo è il grande Orione che poco alla volta tramonta scendendo sotto l’orizzonte insieme ai suoi due Cani, ai Gemelli, al Toro e all’Auriga lasciando spazio alle costellazioni primaverili. Prima di dare una sguardo al cielo primaverile vorrei però concludere parlandovi delle costellazioni che stanno tramontando, con l’aiuto del “nostro” Orione. Proprio partendo da Orione si possono individuare le principali costellazioni del cielo invernale. Prolungando la linea che unisce le tre stelle della cintura del cacciatore si giunge verso il basso a Sirio, stella più luminosa e più brillante di tutto il firmamento e stella più importante del Cane Maggiore. Antichi poeti si riferiscono al Cane Maggiore come al cane da guardia di Orione, che seguiva d'appresso il suo padrone, ritto sulle zampe posteriori, con Sirio racchiusa tra le sue ganasce. Prolungando il lato superiore della Costellazione di Orione si intercetta alla sinistra Procione nel Cane Minore. Secondo i Greci il Cane Minore era un altro dei cani del mitico cacciatore; ma tra gli stessi Greci alcuni ritenevano si trattasse invece di Mera, la fedele cagna di Icario, agricoltore generoso che, per volere di Dioniso, fece conoscere all’umanità la coltivazione della vite e la produzione del vino. Narra il mito che un giorno, mentre Icario stava attraversando i boschi con la sua cagnetta, s’imbatté in un gruppo di pastori, dopo essersi intrattenuto familiarmente con loro, gli volle offrire un po' del proprio vino. Alcuni ne bevvero subito ma, inebriati, si addormentarono profondamente; gli altri pastori, che si erano astenuti, pensarono che quel vino fosse avvelenato e, credendo morti i propri compagni, assassina- 8 rono l’agricoltore e ne lasciarono il corpo sotto un pino. La fedele Mera, tornata a casa, attirò l’attenzione della figlia di Icario e la indusse a seguirla fino al luogo dove era stato abbandonato il padrone: scoperta la morte del padre, la fanciulla si impiccò ai rami dello stesso albero e la cagna, per il dolore, si gettò in un pozzo. Gli Egizi lo consideravano un compagno del Cane Maggiore, la cui stella più luminosa, Sirio, annunciava, col suo sorgere eliaco, il prossimo avvento delle piene del Nilo. Le tre stelle che formano la cintura del mitico cacciatore, chiamate anche "i tre re”, puntano verso l'alto su Aldebaran occhio rosso del Toro. La costellazione nella mitologia greca ricorda il rapimento di Europa, la bella figlia di Agenore, re fenicio: racconta la leggenda che, mentre la fanciulla danzava con le giovani vergini del suo seguito sulla spiaggia vicino alla città, fu adocchiata da Zeus, che subito se ne invaghì e ordì un piano per sedurla. Individuata una mandria che pascolava nelle vicinanze, comandò al fedele Mercurio di condurla presso la riva del mare, proprio dove danzavano le fanciulle; appena il bestiame giunse al lido, Zeus si trasformò in un toro bellissimo e mansueto e si mescolò tra le giovenche. Europa, attratta dall’animale, gli si avvicinò e, vinto l’iniziale timore, cominciò ad accarezzarlo e a coccolarlo e infine gli salì sul dorso. Improvvisamente il toro si sollevò da terra, entrò nel mare e nuotò fino alla sponda opposta; qui emerse dall’acqua con le sue sembianze divine e sedusse Europa ancora stordita dall’incredibile avventura. Felice per la sua conquista, Zeus volle mostrarsi molto generoso: al Toro regalò un posto nel firmamento e ad Europa dedicò il continente dove erano approdati. L'allineamento in diagonale di altre due stelle di Orione, Rigel e Betelgeuse, guida lo sguardo alla costellazione dei Gemelli. La costellazione dei Gemelli è una figura astrale molto antica che, secondo la mitologia greca, immortala nel firmamento Castore e Polluce, due fratelli noti anche con il nome di Dioscuri, “figli di Zeus”. La leggenda racconta che Leda, la bella moglie di Tindaro, re di Sparta, fu sedotta da Zeus, trasformatosi in cigno per ingannarla; nella stessa notte ella si unì anche con il marito. Dalle due unioni nacquero Polluce e Elena(quella che poi causò la guerra di Troia), figli immortali del dio, e Castore e Clitennestra (che diventò moglie di Agamennone, per poi ucciderlo al ritorno della guerra di Troia), figli mortali di Tindaro. I due fratelli, legati da profondo affetto e divenuti inseparabili, insieme parteciparono a numerose imprese: Castore si distingueva come guerriero e domatore di cavalli, Polluce era un campione nei giochi olimpici. Combatterono contro molti rivali, tra i quali, Ida e Linceo, con cui entrarono in contrasto dopo una razzia di bestiame in Arcadia durante la violenta lotta Linceo uccise Castore; Polluce vendicò la morte del fratello trafiggendo Linceo con la lancia e Zeus intervenne in aiuto del figlio folgorando Ida prima che questi lo colpisse. Polluce, non riuscendo a superare la lontananza dal fratello morto, chiese al padre di togliergli l’immortalità, ma Zeus decise altrimenti: a turno avrebbero trascorso un giorno vicini nella morte, nell’Ade, e un altro vicini nella vita, nell’Olimpo. Ed è così, “vicini”, che la costellazione li raffigura in cielo. Sulla verticale Rigel-Betelgeuse un po’ più a destra di Castore e Polluce individuiamo Capella stella principale dell’Auriga proiettata sulla Via Lattea. Secondo il mito è rappresentata da un carro guidato da cocchiere e una capretta appoggiata sulla spalla. La capra rappresenta Amaltea, che allattò Zeus dopo che la madre Rea lo ebbe allontanato dall'Olimpo per sottrarlo alla furia del padre Crono. Diventato adulto il Dio volle essere riconoscente e immortalò la capretta in cielo. Ad altri personaggi sarebbe collegata la 9 figura astrale del cocchiere: uno di questi è Mirtilo, figlio di Ermes e dell’amazzone Mirte. Egli era il cocchiere del re Enomào il quale, avendo ricevuto da un oracolo la predizione che sarebbe morto per mano del futuro genero, sfidava nella corsa delle bighe tutti i pretendenti di sua figlia Ippodamia per vincerli e ucciderli. Un giorno giunse nella città il giovane Pelope, il quale, per sconfiggere Enomao, promise a Mirtilo di dividere con lui Ippodamia, di cui anche l’auriga del re era innamorato. Il cocchiere manomise la biga del re così Pelope vinse la gara ed Enomao perse la vita sotto gli zoccoli dei cavalli. Quando giunse il momento di condividere la fanciulla, Pelope ritirò la parola data e sferrò un calcio a Mirtilo, che precipitò in mare ed affogò. Suo padre Ermes, allora, lo portò in cielo perché risplendesse come costellazione per l’eternità. Tutte queste leggende mettono in risalto caratteri di moralità ed eticità che sono presenti anche ai giorni nostri, ma allo stesso tempo la fervida fantasia dei nostri avi e il fatto che Zeus fosse proprio un “Don Giovanni”. SPORT Rubrica sportiva IL CALCIO È IL MIO PANE di Italo Orlacchio Alcuni pensano che il calcio sia lo sport più stupido di tutti perché si gioca con la parte del corpo più lontana dal cervello; 22 persone che corrono dietro ad una palla che rotola, davanti a milioni di spettatori che vanno allo stadio, si emozionano, urlano e cantano per quei giocatori ,eppure ogni maledetta domenica ci ritroviamo sempre nei bar, nelle piazze e a casa ,a parlare di questo sport, a discutere e litigare per loro, ma ci siamo mai chiesti il perché? Io ogni domenica mi faccio questa domanda, quando pronto per andare al campo mia nonna, vedendo le giornate fredde e piovose di questo inverno, mi dice sempre ”ma chi tò fa fa', cu stu fridd, t’agg fatt pure e tagliarell!?”. Beh, di fronte ad una proposta del genere ho tentennato parecchio, ma poi come ormai mi succede da 25 anni sono andato sul campo, spinto dalla motivazione di sempre, la stessa che mi fa andare a giocare sia quando piove e sia che tiri vento, la stessa che all’età di 5 anni mi ha fatto chiudere per un pomeriggio intero in stanza pur di farmi iscrivere dai miei genitori alla scuola calcio, l’unica e insostituibile motivazione ...l’amore per il calcio! Forse è più di uno sport, di un gio- co, forse in esso è racchiuso qualcosa, qualcosa di più grande che scaturisce dalle persone che lo praticano, che lo seguono, che vivono nel calcio sensazioni ed emozioni, uniche ed indescrivibili, che ti fanno crescere, e che ti insegnano come affrontare i momenti di gioia e di difficoltà. Perché nella vita come nel calcio ci sono periodi in cui domini, altri in cui soffri e sei sotto, alcune volte puoi vincere, altre puoi perdere, altre ancora sembra che la vita ti dia una seconda possibilità, come dei tempi supplementari, e se sei fortunato ti dà l’ultima chance, i calci di rigore, a quel punto sei dentro o sei fuori. E gli spettatori, il pubblico, rappresentano tutte quelle persone che osservano la tua vita da un punto di vista diverso, il loro, ti sostengono oppure ti criticano, come gli amici che nel percorso di vita incontri, quelli veri rimangono con te fino alla fine, soprattutto nei momenti brutti, gli altri ti abbandonano ancora prima del traguardo, senza sapere cosa si prova a lottare sul campo per vincere la propria partita, ecco perché secondo me in fondo una partita di calcio è come un 10 percorso di vita. Mi ha portato ad affrontare e conoscere tante realtà, a fare tanti sacrifici, a non abbattermi dopo una sconfitta e non esaltarmi dopo una vittoria, ed è anche grazie a questo sport che sono cresciuto! Prima di salutarvi però, volevo dirvi che non importa quale sia la vostra passione, che sia uno sport o qualsiasi altra cosa, l’importante è che qualunque cosa voi facciate è che ci mettiate tutto il massimo impegno, dando tutto voi stessi, fino in fondo, solo così lottando per quello in cui credete, portando avanti sempre i vostri sogni e progetti, senza aver paura di rischiare, superando ostacoli e difficoltà, che riuscirete a crescere, guardandovi indietro senza alcun rimpianto! Sperando di non avervi annoiato conto di incontrarvi al prossimo numero!! Le ultime Delibere del Comune: Delibera di GIunta n.19 del 25.03.2010 OGGETTO : ELEZIONI REGIONALI DEL 28 E 29 MARZO 2010. DETERMINAZIONE E DELIMITAZIONE DEGLI SPAZI DESTINATI ALLA PROPAGANDA ELETTORALE DIRETTA ED INDIRETTA. Delibera di Giunta n.20 del 25.03.2010 OGGETTO : UDIENZA GENERALE DEL SANTO PADRE DEL 03.03.2010. PROVVEDIMENTI. Delibera di Giunta n.21 del 25.03.2010 OGGETTO : PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FERS 2007/2013. LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E POTENZIAMENTO DELL’ACQUEDOTTO COMUNALE. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE. DETERMINAZIONI. Delibera di Giunta n.22 del 25.02.2010 OGGETTO : PSR 2007-2013 – MISURA 323 - LAVORI DI RECUPERO VECCHIE STRADE DI COLLEGAMENTO MONTANO TRA FRASSO ED IL BORGO RURALE DI NANSIGNANO. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE. Delibera di Giunta n.23 del 04.03.2010 OGGETTO : LAVORI DI ”COMPLETAMENTO E AMMODERNAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE”. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE, PER RICHIESTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE CAMPANIA FINANZIAMENTI POR – FESR 2007/2013 ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.3. Delibera di Giunta n.24 del 04.03.2010 OGGETTO : LAVORI DI ”COMPLETAMENTO E AMMODERNAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE”. APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO, PER RICHIESTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE CAMPANIA FINANZIAMENTI POR – FESR 2007/2013 ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.3. Delibera di GIunta n.25 del 04.03.2010 OGGETTO : LEGGE N. 328/2000. SESTA ANNUALITÀ – AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI A LA COOPERATIVA SOCIALE “LA MERIDIANA A R.L. – ATTO DI INDIRIZZO. Delibera di Giunta n.26 del 04.03.2010 OGGETTO: LAVORI DI REALIZZAZIONE TRATTI DI FOGNATURA, DI RETE IDRICA E DI MANUTENZIONE DEL MANTO STRADALE ALLA VIA ARBUSTI ED ALLA VIA AMORE. L.R. 51/1978 ANNUALITA’ 2007 – APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO RIMODULATO. Delibera di Giunta n.27 del 04.03.2010 OGGETTO : COSTITUZIONE COMITATO PER I 150 ANNI DELLA PROVINCIA E DELLA UNITÀ D’ITALIA. PROVVEDIMENTI. 11 Episodio 3 di Cristina Viscusi 12 CREATIVITA’ E’ questo lo spazio dedicato alla libera espressione, disegni, racconti, poesie e quant’altro di Pierluigi Gisondi Vittoria Invisibile vigliacca! Hai vinto, Hai vinto ancora in questa eterna lotta, Poco hai da gioire per una vittoria che vittoria non e’! Non una lacrima di ghiaccio squarcerà il mio volto; Ma soffocate in esilio nelle regioni più buie di questa carcassa saranno Del tuo male io mi nutro! Invisibile vigliacca! La tua vittoria e’ aria... Luna d’angelo Angelo nero triso di veleno, accarezzi le mie lacrime nel grembo dell’oscurità’, Un urlo squarcia il telo nero della notte, e tu luna! Sua protettrice, guardi divertita e indifferente, Tu che scavi dentro me, Tu che accompagni lei, Testimone di tutto e di nulla! Stai sospesa in cielo piena di te e sorridente, Luna…..non sei mia. Suono lontano di un ricordo Labbra di seta e occhi di brace, Scortichi via tutte le mie pene in un solo abbraccio, Procreatrice di saporiti peccaminosi piaceri, Sei scivolata via lasciandomi il tuo profumo che risuona come rose d’argento. RE DI BRONZO Via,e’ andato via, Colui che troneggiava nel suo regno di azzurrino specchio è andato via. È stanco, ha preso riposo dal suo eterno soffio che bagnava le sue carni scure, È stanco, colui che tutto vede e sente, Rosa nera Colui che nell’immensità ha vissuto in una cava pozza di esistenza foca, Nero vello di passione, È stanco, Sipario di deliziosi teatri in estasi, È andato via…..lasciando il grande serpente dalle grandi scaglie bronzee, Oggetto di desiderio che brucia le membra e solletica la mente alla pazzia! Che opache riflettono frammenti di luce, Dannato mi farei per cullarmi del tuo calore Luce che acceca, E’ la morte? o solo la vita? Gocce Parole di cristallo s’infrangono, Accarezzano delicatamente la lingua… Delicatamente,per donare poche gocce di quell’essenza, Walking in my head looking for a rainbow; La vita! Camminando nella mia testa cercando un arcobaleno. Poche gocce che sempre cerchi e sempre desideri, Tutto cio’ di cui abbiamo bisogno e’ dentro di noi! “walking in my head looking for a rainbow” narra un Poche gocce che mai avrai, viaggio all’interno della mente,un viaggio che durante il suo corso incontra sempre nuove “presenze” e d Poche gocce sole donate da schegge di cristalline parole, “epifanie”. Poche gocce sole di quell’essenza vitale che e’ l’essere. Un VIAGGIO,un “TRIP” che almeno una volta tutti intraprendiamo anche solo per un piccolo istante …ci perdiamo in noi…dentro di noi…..e in quei piccoli momenti di smarrimento troviamo cose,riscopriamo cose e creiamo cose che non credevamo possibili, che non sembrano parte di noi e che non avremo mai immaginato di possedere . Ognuno di noi cela immensi segreti sconosciuti anche a se stesso che emergono solo in quel momento…quel piccolo momento in cui si intraprende questo viaggio attraverso la propria mente e il proprio essere senza una particolare ambizione a trovare nulla,solo una passeggiata dentro di se,solo una visita a ciò che si ha dentro,solo una visita in se stessi. In quello che sembra un disordinato caos di elementi intrecciati,annodati,mescolati e disciolti in realtà vige un assurdo ordine inconscio di verità che si traslitterano in infinite interfacce come a tradurre, ancora a sua volta, ciò che si è rivelato all‘inizio. Partire da un inizio che e’ la fine...un paradosso che sta alla base di tutto. Come vediamo c’e’ un ritorno di elemeti…una ciclicità che non e’ cerchio chiuso ma una spirale aperta,che si rinnova sempre in svariati raggi che passano parallelamente e ripetutamente dall’inizio del tutto. L’immagine si apre con due facce contrapposte come una carta da gioco,un’immagine speculare che indica la partenza da una maschera umana che si riflette e si intreccia con la sua corrispondente spirituale. Ad aprire il passaggio,il varco o se preferiamo, l’entrata di questa immensa valle di nascosti tesori e’ tradotto nell’immagine dal terzo occhio(considerato in varie culture il faro dell’anima) e dall’apertura della calotta celebrale. Il viaggio prosegue sorretto dalle mani che circondano l’immagine e che accompagna l’occhio del gentil lettore verso l’esterno e poi lentamente di nuovo verso l’interno, dove si trovano raffigurazioni di volti grotteschi. Volti sfumati che si perdono in un intreccio continuo che accosta tutto il circolo di narrazione dove finisce e riprende continuamente . Ora non mi resta che auguravi una buona lettura dei piccoli tesori che son emersi in questi viaggio e ricordate, HAVE A NICE TRIP 15 • • • • • Capo Redattore: Francesco Simone Redattori: Cristina Viscusi, Annachiara Di Cerbo, Michela Spagnuolo, Italo Orlacchio, Mariamichela Gisondi, Luigi Matera. Sezione Creatività : Pierluigi Gisondi Impaginazione e fumetti: Cristina Viscusi Stampato presso il Centro Capsda di Frasso Telesino Il nostro impegno è volontario e non è assolutamente retribuito; gli sponsor hanno la sola finalità di rendere Frassinforum un giornalino autofinanziato, e verranno concessi a chiunque ne faccia richiesta. Le copie gratuite del giornalino verranno distribuite presso il Municipio, il centro CAPSDA, e presso i locali commerciali che avranno contribuito a sponsorizzarci. 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