Silvia e Laura Squizzato

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Silvia e Laura Squizzato
Campo de’ fiori
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SOMMARIO
Editoriale:
Angeli e demoni..................................................3
L’intervista:
SILVIA E LAURA
SQUIZZATO:
W LE GEMELLE.........4-5
Show di danza classica con Santinelli Dance
Accademy.........................................................6
ASD SHUI, un centro benessere a cinque
stelle.................................................................7
Curriculum vitae:
Milani & De Santis: una coppia da ridere...............8
Roma che se n’è andata:
Pincio: la terrazza di Roma............................10-11
Suonare Suonare:
PFM Premiata Forneria
Marconi LIVE............12-13
Difendiamoci... con la rete!!!.........................14
A che punto è oggi il tuo udito......................15
Una “Fabrica di ricordi”:
Poche feste ma sentite.......................................16
Elezioni politiche in Pakistan: nonostante le
vittime si afferma la democrazia..................17
Ecologia e ambiente:
Cos’è il progetto MUOS?.....................................18
Ponte Clementino... il ponte del pianto!.......19
“Venite bambini ad ascoltare... c’è una storia
che vi voglio raccontare...”............................19
“Marmellata di prugne”.................................20
Jessica Ceccarelli, talento di fotografa al
cellulare..........................................................20
Nè buono nè cattivo... Giusto........................21
L’uomo, un seminfinito che ha da
compiersi........................................................22
L’Angolo del Piacere:
La cultura e la storia del Sigaro...........................23
Come eravamo:
Peppe Occhialò - Giuseppe Fantera.....................24
Abbracciamoci................................................25
Ass. Artistica IUNA:
Mediha Tekin nell’arte........................................26
Cine Parade:
Voices...............................................................27
L’Associazione Arnies Onlus compie 10
anni.................................................................28
6 Luglio 1993. La sciagura della Val Badia:
18 le vittime...................................................29
La storia della Roma - Civita Castellana Viterbo............................................................30
Ceramisti emergenti: viola Cima...................31
E se la malattia fosse un messaggio?...........32
Psicologia, psicoterapia...questi sconosciuti...
questi amici....................................................33
L’angolo del collezionista:
I ventagli..........................................................34
I Camponi ......................................................35
Una favola bellissima. Il maestro..................36
Il Fumetto:
Elfen Lied..........................................................37
Messaggi....................................................38-39
Le proposte editoriali di
Campo de’ fiori..................40
Nel cuore........................................................41
Varie ed eventuali..........................................42
L’angolo del poeta.........................................43
I nostri amici..................................................44
Roma com’era................................................45
News............................................46-47-48-49-50
Agenda.......................................................52-53
Album dei ricordi....................54-55-56-57-58-59
Annunci gratuiti........................................60-61
Oroscopo........................................................62
Selezione offerte immobiliari ..................63-64
Foto di copertina di Cristina Evangelisti
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Campo De Fiori Rivista
Campo de’ fiori
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Angeli e demoni
N
on sopportare l’idea di
aver perso il lavoro, di
non poter onorare i debiti contratti per comperare casa, di vedersi
vessati dall’Equitalia, di non
poter garantire un futuro ai propri figli, sono tutti
validi motivi per non stare allegri, ma arrivare,
di Sandro Anselmi
per questi, a togliersi la vita non è assolutamente
giusto né giustificabile!
Non si possono creare schiere di Angeli per il profitto di pochi
demoni!
Dovremmo, forse, abituarci all’idea che nessuno cambierà
mai nulla e tutto ciò che è sarà!
Una vera svolta sarebbe possibile solo con un nuovo modo di
pensare, che porti a compimento un piano lento ma sicuro.
Se ad un tratto volessimo vedere realizzato quel mondo utopico sognato, l’effetto potrebbe portare più danni che benefici. Da troppi anni il malaffare ha piantato le sue radici,
rimuoverlo subito significherebbe scavare ed indebolire il terreno.
La società deve auspicare ad un modello culturale che generi
tranquillità, coscienza di sé, che educhi a conoscere le proprie
qualità ed induca alla tolleranza.
Solo onestà e legalità sono alla base del costrutto civile.
Quando l’equilibrio controlla la mente, l’uomo segue le regole
di Dio e dei suoi simili ed il procedere è naturale.
Sviluppiamo una psicologia indipendente, e non imitiamo modelli di arroganza, di violenza: diverremmo egoisti e l’angoscia ci assalirebbe!
E se ci fermassimo ad ascoltare le risa dei bimbi, a contemplare la luce chiara dell’alba e calda del tramonto, o ci perdessimo a guardare il cielo infinito e gli occhi grandi
dell’amore?!
Dovremmo curare di più i sentimenti, essere più altruisti, dominare l’odio e l’egoismo… accontentarci di vivere una vita
povera di cose, ma ricca di sentimenti.
Campo de’ fiori
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SILVIA E LAURA SQUIZZATO:
W LE GEMELLE!
Da Telelombardia a Rai Due con “Mezzogiorno in famiglia”.
Ora anche un cd musicale per l’estate 2013
S
ilvia e Laura Squizzato fin da
giovani abbracciano il mondo
dello spettacolo e vi entrano in
punta di piedi ma con tantissima
professionalità. Infatti dopo gli
studi tradizionali e la laurea in Lettere all’Università Cattolica di Brescia, cominciano a
lavorare per alcuni quotidiani del nord ed al
tg di Telelombardia. L’esordio televisivo,
poi, circa quindici anni fa, nella trasmissione
sportiva “Zona Goal” dell’emittente televisiva lombarda “Teletutto”. In Rai arrivano
sette anni fa, con la trasmissione di Rai 2
“Vivere il mare”, che puntava sul fascino
delle località balneari nel fine stagione, intervistando le persone del luogo. Nei successivi due anni, hanno intervistato i
personaggi che girano dietro le quinte Rai,
conducendo, nel week end, “Aprirai”. E’
proprio qui che incontrano il regista
Michele Guardì, il quale subito le vuole
nel programma “Insieme sul due”, condotto da Milo Infante tutte le mattine, come
conduttrici di una rubrica che racconta personaggi e storie curiose. Guardì rimane
stupito dalla loro sintonia difronte al micro-
fono, tanto che decide di portarle con lui
alla trasmissione “Mezzogiorno in
Famiglia“ su Rai Due, condotta da
Amadeus.
Oltre a tanta televisione, avete fatto
alcune incursioni anche nel mondo del
Cinema grazie all’incontro con Gianni
Di Gregorio...
“Sì, lo abbiamo incontrato in una cena e,
apprezzando il nostro modo di fare, ci ha
volute in uno degli episodi del suo film “Gianni e le donne“. Con lui siamo, così,
volate al Festival di Berlino con una gioia
ed una emozione incredibili...”
Preferite il Cinema alla Televisione?
“A dir la verità abbiamo iniziato con la tv, il
nostro primo amore, ma dopo il successo
del film di Di Gregorio, anche Fausto
Brizzi ci ha voluto in un episodio del suo
film “Com’è bello far l’amore“, poi “Aspromonte“ con Franco Neri, comico
pugliese, ed alla fine ci siamo talmente divertite che abbiamo pensato che in effetti
due gemelle al cinema mancano, per cui ci
siamo dette: perché non continuare? Siamo
perfette o per una commedia degli equivoci
od una spy story...”
Per l’estate arriva anche un esperienza musicale?!
“Il cd “Abbasso le gemelle“ ...da un’idea
dell’autore Silvestro Longo, che ha scritto
un testo per noi veramente geniale. L’idea
ci è piaciuta subito ed abbiamo deciso di cimentarci anche in questo campo. Esce in
questi giorni su ITunes e si trova in tutti i
migliori negozi di dischi.”
Insomma Silvia e Laura Squizzato non si
Campo de’ fiori
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Le gemelle Squizzato in sala di registrazione per
incidere il loro cd, con la copertina nella foto qui
al lato.
fermano più e sicuramente l’estate le vedrà
protagoniste nei maggiori centri vacanzieri
italiani in attesa di riprendere la nuova stagione televisiva. Due belle persone sia fuori
che dentro, che emergono con la loro
immagine nel nuovo mondo dello spettacolo italiano.
Sandro Alessi
Sandro Alessi tra le gemelle Squizzato
Campo de’ fiori
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SHOW DI DANZA CLASSICA CON
SANTINELLI DANCE ACADEMY
Cigni“ di P.I. Tchaikovsky e dal “Don Chi
sciotte“ di L. Minkus.
Molti i successi della Scuola e degli allievi:
Angelo Recchia, inseritosi stabilmente
nel corpo di ballo di Amici e interprete del
musical Romeo e Giulietta; le Black
Borts, gruppo di Hip Hop femminile finalista ai mondiali della categoria che si svolgeranno a Las Vegas;
Antonella
Perazzo, coreografa ed interprete del musical Divina Commedia, che ha presentato
un fuori programma di Contemporary Fusion Dance.
Ancora una volta una serata all’insegna
della danza con un numeroso pubblico intervenuto.
Si replica il 15 giugno al Palazzo dello Sport
di Santa Marinella con una rassegna di
Danza Moderna.
S
pettacolare Saggio di Fine Anno
al Teatro Orione di Roma dedicato interamente alla Danza Classica a cura della Santinelli
Dance Academy , una delle più
antiche e rinomate scuole della Capitale diretta da Paola e Stefania Santinelli,
esponenti di una delle famiglie che tanto
ha dato alla danza nel corso degli anni passati.
Storico anche il presentatore giunto al
35esimo anno consecutivo, sul palco il nostro Sandro Taraborrelli (alias Alessi),
che iniziò nel 1979 sulla scena dell’allora
Teatro Giulio Cesare.
Supervisori delle due Scuole Romane (V.le
Medaglie D’Oro, 49 e Via Cardinal Massimi,
3) il presidente della F.I.T.D, Walter Santinelli e Gina Santinelli.
Circa ottanta le ragazze iscritte ai corsi di
classico che si sono alternate sul palco
dello show ideato e coreografato dalla
Maestra Chiara Chiaretti che ha scelto
quest’anno alcune suite dal “Lago dei
Walter, Stefania e Paola Santinelli con Sandro Alessi che ha condotto la serata
Campo de’ fiori
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ASD SHUI, UN CENTRO
BENESSERE A CINQUE STELLE
L’inaugurazione Domenica 30 Giugno a Civita Castellana
tessuti ed attenua le rughe sul viso
e la lassità cutanea delle varie parti
La piscina marina all’aperto
del corpo, anch’essa utile contro la
cellulite.
L’Ossigenoterapia è un apparecchio che attraverso un getto controllato di soluzione salina ed aria
compressa permette il ringiovanimento della pelle, in questo caso del
viso e del collo. La Luce pulsata, invece, garantisce
una epilazione defini60,00
tiva su tutto il

e
i
p
a
corpo,
atrofizssoter
60,00
10 Pre requenze  zona
zando il bulbo
a
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pilifero.
3 Radi ata  29,00
s
l
La sala relax
u
Per completare,
Luce p
disponiamo del
L’idromassaggio
Dibi Ski power, in
grado di rafforzare, atutti sappiamo, ormai, quanto sia
traverso una mesoterapia estetica,
importante la cura del nostro
l’effetto del trattamento precedentecorpo, per essere in armonia con
mente scelto, che sia pressoterapia,
noi stessi e per condurre una vita
radiofrequenza o iposonic.
sana ed equilibrata. E, da tempo,
Quante sedute minime bisogna
sono state abbattute anche le distinzioni tra
fare per avere dei buoni risuluomo e donna: avere un fisico energico e
tati?
senza imperfezioni non ha sesso.
Almeno dieci per la pressoterapia,
Proprio a Civita Castellana sta per essere
sei per iposonic, radiofrequenza e
inaugurato un nuovissimo centro benessere
ossigenoterapia. Per la luce pulsata,
all’avanguardia, attrezzato con macchinari
invece, dipende dal tipo di pelo che ognuno versi: abbiamo un’estetista specializzata,
di ultima generazioni e che adotta tecniche
ha.
con un’esperienza di 25 anni, un’altra gioe ritrovati al passo con le nuove scoperte.
Quali sono i trattamenti che consiglia vane estetista qualificata, istruttrici, fisioteSiamo andati ad incontrare Igina, la presiin vista dell’estate, per la prova co- rapisti e massaggiatori.
dente dell’Associazione Dilettantistica Sporstume?
Terapie particolari da poter fare solo
tiva SHUI, che gestisce il centro benessere.
Sicuramente qualche seduta di radiofre- presso l’ASD SHUI?
quenza, per tonificare i tessuti dopo una Le nostre particolarità sono senz’altro tante,
Di quali macchinari è dotato il vostro
dieta che ne ha provocato il rilassamento a partire dal massaggio al cioccolato,
centro?
eccessivo. E poi sono indicati tutti i tratta- massaggio californiano, massaggio
Abbiamo acquistato macchinari nuovissimi,
menti che servono a combattere la cellulite, decontratturante, shatsu e fisioteratutti col marchio DIBI. Disponiamo di appasia per l’uomo che per la donna, anche se pia in genere, per arrivare alla floriterapia
recchiature per la Pressoterapia, ottima
hanno due tipi di cellulite diversi.
(fiori di Bach), yoga e meditazione, croper la circolazione sanguigna delle gambe,
I clienti possono utilizzare la piscina mopuntara e reflessologia plantare.
con varie funzioni, a seconda del proesterna per quali funzioni?
Ma ci avvaliamo anche della collaborazione
gramma scelto: detossinante, per il microInnanzitutto per rilassarsi e di un medico Ayurvedico con diagnosi del
circolo, modellante, in
godere di un bel bagno rin- polso, un naturopata.
Una delle cabine estetiche
gravidanza e dopo la grafrescante e poi per i corsi di
vidanza, pre e post chiAcqua Gym, per i quali sono Per scoprire la bellezza e la funzionalità del
rurgico,
e
per
la
aperte le iscrizioni. Abbiamo centro non perdete l’appuntamento delmenopausa. L’Iposonic,
anche corsi di Working pro- l’inaugurazione, domenica 30 giugno
invece, è un ultrasuoni
gram, con dei tappetini ma- in Località Borghetto (Civita Castelad alta frequenza, che
gnetici speciali che regolano lana), Via della Stazione, 48. Oltre duefavorisce lo scioglimento
la loro velocità in base al cento metri quadri tra sauna, salone relax,
degli accumuli adiposi e
ritmo di chi vi cammina idromassaggio e cabine estetiche, oltre alla
riattiva il metabolismo
sopra.
piscina marina esterna.
dei grassi, rimodellando
Di che tipo di personale Prendersi cura del proprio corpo è un piae ridefinendo la siluette.
specializzato vi avvalete? cere davvero irrinunciabile… soprattutto
Poi abbiamo la RadioSiamo in sei, ed ognuno di qui!
frequenza, che stimola
noi si occupa di settori diErmelinda Benedetti
il ringiovanimento dei
T
Campo de’ fiori
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Curriculum vitae
MILANI & DE SANTIS: UNA COPPIA... DA RIDERE !
I
l duo comico Milani & De
Santis si forma ufficialmente
nel 2009 grazie alla trasmissione radiofonica “Pelo e
Contropelo” in onda su
Radio Kiss Kiss, ma i due, insieme
a Virginia Raffaele, avevano formato nel 2006 un trio chiamato
Due Interi ed un Ridotto. Nel
2012 scrivono e portano in scena la
commedia “La Strana Cotta“ ricevendo numerosi consensi ed un
successo di pubblico straordinario e
che la prossima stagione sarà al
Teatro 7 con la regia di Claudio “Greg”
Gregori. Il duo quest’anno propone una
serie di sketch racchiusi in uno spettacolo
dal titolo “Sketcefrega... se non è una
commedia”. Si tratta di quadri comici che
vanno a rappresentare, a volte in modo paradossale, le più svariate situazioni: dal
semplice incontro ad una fermata di bus,
alla seduta dall’analista, dai suggerimenti di
(Sky) che già nella scorsa stagione ha visto
protagonista Francesca Milani mentre
Danilo De Santis lo ricordiamo interprete
di molti spettacoli di Lillo e Greg tra cui la
“Baita degli spettri“ (Teatro Ambra Jovinelli) ed “Intrappolati nella commedia“
(Teatro Brancaccio).
Sandro Alessi
un personal trainer alla ricerca di una donna
delle pulizie, fino a toccare anche il mondo
della tv, con parodie di vari programmi. Un
umorismo mai scontato che prende spunto
dalla vita quotidiana arrivando fino al paradosso e, soprattutto, mai volgare come
siamo abituati spesso a vedere. Il prossimo
anno il duo prenderà parte alla trasmissione
S.C.Q.R. in onda su Comedy Central
Campo de’ fiori
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Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi
Pincio - La terrazza di Roma
P
Luogo d’incontri e di passeggio della: Belle èpocquè
iazzale
Napoleone, il largo
compreso fra i
viali Valadier e
dell’Obelisco fu
intitolato a Napoleone Bonaparte in segno riconoscimento per l’impulso da
di Riccardo
questi dato all’abbelliConsoli
mento del Pincio, di cui il
piazzale fa parte, anche se egli non venne
mai a Roma.
Correva l’anno 1811 quando l’Imperatore
prese la decisione di finanziare i lavori di sistemazione di Piazza del popolo e delle
zone adiacenti finalizzati alla realizzazione
di un Parco pubblico nei luoghi che erano
allora occupati dagli orti e dalle vigne dei
frati di Sant’Agostino un Parco che, in origine, si pensava di chiamarlo, pomposamente: “Jarden du Grand Cesar”.
Per i romani, il luogo era il c.d. “Mons Pincius” ed erano molte le famiglie importanti
dell'Antica Roma, specie nell’ultimo periodo
della repubblica Romana che, qui, possedevano dimore e giardini, tra questi: Scipione
Emiliano e probabilmente lo stesso Pompeo,
è certo invece che alcuni di questi possedimenti appartenevano a Lucullo, i c.d. ”Horti
Luculliani”, dove venne uccisa Messalina,
moglie di Claudio.
In questo sito erano anche presenti i c.d.
“Horti Sallustiani” , di proprietà dello storico
Sallustio successivamente unificati con i ricordati “Horti Luculliani” per formarne
un’unica grande proprietà. Alcuni documenti ricordano come, in questo luogo esistesse anche un “Portico” dedicato a
Costantino, probabilmente facente parte
delle vicine “Terme” e che, sulla Porta del
Popolo, ingresso nord della città, utilizzato
da pellegrini, mercanti, imperatori, artisti e
Gian Lorenzo Bernini scolpì la frase: "Felici
Veduta dal Pincio
faustoque ingressu", in segno di saluto alla
Regina Cristina di Svezia che, convertitasi al
cattolicesimo, giungeva a Roma il 20 settembre 1655.
Ma vediamo adesso quello che è successo
in epoca a noi più vicina. Il progetto di sistemazione dei luoghi sopra ricordati fu originariamente affidato agli architetti francesi
Berthault, Girsonne e all’italiano Giuseppe
Valadier, ma fu quest’ultimo che progettò e
seguì la realizzazione di tutti i lavori, giardini
compresi.
Il cronista dell’epoca ricorda come il Valadier, nell’esecuzione dell’opera, avesse profuso tanto zelo e tanto entusiasmo, pur
nella difficile situazione economica in cui si
venne a trovare a causa dei mancati finanziamenti da parte di Napoleone, che nel
1814 la sistemazione dei giardini e della
piazza sottostante erano quasi del tutto ultimati.
Da parte sua, Pio VII, Barnaba Chiaramonti,
1800 - 1823, rientrato a Roma, dovette accettare, sia pure a malincuore, il fatto com-
Veduta del Pincio da Piazza del Popolo
piuto, tuttavia egli rifiutò al Valadier la
somma necessaria per la realizzazione della
fontana monumentale con cascata d’acqua,
dalla terrazza alla sottostante piazza, che
l’architetto aveva ideato.
Il Valadier riuscì, comunque, a realizzare la
piazza e il vasto giardino insistente sul colle
“Pincio” che tutti conosciamo; egli pensò a
due “tornanti” che, partendo dalla piazza, a
metà della collina, convergono verso la
vasta terrazza panoramica, quindi, costretto
ad accantonare l’originaria idea della cascata, progettò tre “nicchioni” che si sviluppano, in altezza, fino alla terrazza
realizzando, a completamento, una sorta di
“quinta teatrale” costituita da palme e altre
piante sempreverdi, che guardano al di
sopra delle rampe, dalla piazza, fino a quell’incredibile e unico panorama sulla Roma
“Rinascimentale” e “Vaticana”.
Comunemente per “Pincio” s’intende quella
parte di Villa Borghese che insiste all'interno
delle Mura Aureliane fra la terrazza panoramica e Villa Medici, immerso nel verde, può
contare su uno dei panorami più belli del
mondo, quello della “Terrazza” ci è invidiato
da tutti; ammirare dall’alto un tramonto
sulla Cupola di San Pietro e su tutti i principali monumenti che fanno grande il nome
di Roma è uno spettacolo che toglie il fiato.
E’ questo uno spettacolo davvero unico!
Una curiosità poco nota. Quando, nel 1870,
Roma divenne Capitale, in alcune città italiane furono creati alcuni “Parchi” pubblici
che richiamavano “il Pincio” di Roma, non
solo nel nome, ma anche nelle caratteristiche principali: terrazza panoramica, aree sistemate a verde, geometria dei vialetti. La
realizzazione di questi “Parchi” ebbe lo
scopo, allora molto sentito, di festeggiare
quello che fu l’evento lungamente atteso:
La tavoletta di legno fu successivamente sostituita con una in marmo provvista di un
foro e collocata su una colonna finché non
si arrivò all’attuale sistemazione per ricordare, insieme, il celebre astronomo e il
“Meridiano di Monte Mario”.
Busto di Padre Angelo Secchi
per la tua attività! PROVARE PER CREDERE...
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Proprio sul Pincio, Giuseppe Valadier volle
realizzare la sua residenza privata, la famosa “Casina Valadier”, una costruzione
neoclassica da lui stesso progettata ispirandosi al “cassero” della nave da guerra, da
dove, l’Ammiraglio Horatio Nelson, comandò la battaglia di Trafalgar. Purtroppo
Valadier non riuscì a vivere in questo mirabile alloggio, infatti, egli morì precocemente
e quello che doveva essere il suo “buen retiro” divenne, quasi immediatamente, una
“caffetteria” pubblica, un luogo di ritrovo
mondano e persino “cafè - chantant”.
Fu, invece, di Giuseppe Mazzini l’idea di
ospitare, lungo i viali del Pincio, i numerosi
busti dedicati agli italiani più illustri la cui
collocazione ebbe inizio nel 1851 per volere
di Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti,
1846 - 1878; alla fine degli anni sessanta, i
busti, raggiunsero il numero di 228 e, fra
questi: soltanto tre sono dedicate alle
donne considerate meritevoli di questo privilegio: Vittoria Colonna, Santa Caterina da
Siena e Grazia Deledda.
Purtroppo i marmi, nel corso degli anni,
sono sempre stati oggetto di attacchi di
vandalismo che ne hanno mutilato, con preferenza, i nasi tanto che il Comune di Roma
ha istituito un apposito laboratorio dove
sono conservati i calchi di tutti i “nasi” del
Pincio.
Uno di questi busti, quello riproducente il
padre Angelo Secchi, astronomo di gran
fama, ha una storia del tutto particolare; il
busto in questione è forato alla base e, attraverso quel foro, passa il meriano di
Roma; fu lo stesso padre Secchi a volere
che questo fosse segnato da una colonnina
e per raggiungere lo scopo l’astronomo invitò un suo collaboratore a portarsi sulla
terrazza del Pincio con un tavoletta graduata da appoggiare a un albero mentre lui,
da una finestra dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano, guidava i movimenti della stessa aprendo la persiana di
destra o sinistra della finestra, quando la finestra sarebbe stata tutta aperta, la tavoletta doveva essere inchiodata all’albero.
Era quello l’esatto punto di passaggio, della
c.d. “Mira” del “Meriano di Roma”.
Entra ogni mese in centinaia di case ed è il miglior veicolo pubblicitario
Roma diventava finalmente Capitale del
Regno.
Campo de’ fiori
Casina Valadier
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è la rivista più letta ed amata da 10 anni!
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
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di Carlo
Cattani
PFM
Premiata Forneria Marconi
!!! L I V E !!!
Roma , 23 marzo 2013 –Auditorium della Conciliazione
U
n clochard dignitosamente vestito, seppur nelle sue ristrettezze, sosta accovacciato in un
angolino del colonnato più famoso del mondo, condividendo
preziose briciole del suo agognato panino
serale con un piccione striminzito e claudicante, pennuto insolitamente solitario per
questi cieli … una delicata scena di solidarietà “interspecie”! Attraverso piazza San
Pietro con passo tranquillo, ho dalla mia
parte un certo anticipo e mi godo con tranquillità la passeggiata verso l’Auditorium
della Conciliazione girando lo sguardo per
cogliere qui e là sprazzi della diversa umanità che transita sulla piazza già pronta ad
“abbracciare “ la nuova folla del giorno
che verrà. La “santità del cuppolone” è stranamente al buio a quest’ora della sera ma
nella piazza ,oltre il confine con la Città del
Vaticano, in un angolo c’è una grande tribuna metallica multipiano che, illuminata a
giorno da decine di
E’
la notte che precede il secondo Angelus di
fari, ospita, da giorni, le postazioni di
troupe televisive provenienti da ogni parte
del mondo, pronte a registrare per la storia
le parole e le immagini del nuovo Pontefice,
il papa venuto dalla fine del mondo …
..Francesco, l’Argentino! Poco oltre il
grande “punto luce”, sotto i portici di via
Della Conciliazione, si entra nel “tunnel della
disperazione” ed è un fermento di attività
da parte di decine di “homeless” intenti ad
organizzarsi per affrontare una nuova notte
all’aperto; sono giovani e anziani, uomini e
donne, ognuno diversamente afflitto, tutti
impegnatissimi (...le notti sono ancora
fredde!) a segnare il proprio territorio per
una notte, meticolosi nel disporre le loro
povere cose e i propri giacigli di cartone,
contendendosi quelle poche rientranze del
fronte dell’edificio che offre loro il tetto: ci
si deve riparare al meglio dalle folate di
vento cariche di freddo ed umido del vicino
Tevere… e in quei concitati momenti …
agli “invisibili”… sono invisibile! Avere
queste “visioni” stringe il cuore anche perché so che pochi metri più giù c’è un’altra
umana realtà fatta di gente con l’unica preoccupazione di … trovare il posto in sala
per una serata di svago! Sono “fuori dal
tunnel” e alla fine di via della Conciliazione vedo che c’è “l’altro fermento”,
quello della folla “chiacchiericcia e fumarola” che invade lo spazio antistante
l’ingresso dell’Auditorium in attesa di
assistere, come il sottoscritto, al particolare concerto che la PFM proporrà partendo dalle note della
“Buona novella “ di Fabrizio De Andrè.
L’ultima volta che ebbi occasione di assistere ad un concerto della Premiata
Forneria Marconi correva il pontificato di
Papa Giovanni Paolo II: si trattava del 20
Papa Francesco …
gennaio del 2003 e la location era rappresentata dal prestigioso teatro Sistina di
Roma ….il pienone! Tre “Papi” dopo… il
“forno” della PFM si accende in quel dell’Auditorium di via della Conciliazione e la
band registra, al solito, il tutto esaurito!
Il bel colpo d’occhio che offre la sala gremita di giovani e meno giovani la dice lunga
sulla popolarità e sul seguito di estimatori
che la “Premiata” ha consolidato ed ampliato via via nel corso di oltre quarantanni
di “esercizio” discografico e concertistico,
segno di una band che ha saputo trovare
ulteriori stimoli e formulare nel corso degli
anni una molteciplità di proposte musicali ,
anche coraggiose ma poi premianti, fug-
Campo de’ fiori
gendo, diversamente da altri gruppi coevi ancora in attività, dalla stagnazione nel repertorio degli
anni d’oro. Stavolta sono proprio lì, tra le
primissime file, in una posizione che per
tutto il concerto mi darà la sensazione di essere incessantemente “sotto osservazione”
da parte di Franz & Francone, Di Cioccio e
Mussida, i due “fornaretti” più in vista, vivaci e loquaci del gruppo. Sono quasi le
9,15 quando sorpreso dal buio per l’imminente inizio della performance, un papà ancora girovaga con il figlio adolescente sotto
al palco, tutto intento ad ammirare e ad illustrare al figliolo l’attrezzatura musicale
bell’esposta. Buio in sala, parte una prima
bordata di applausi e una luminescenza azzurra irraggia il palco infrangendo la delicata cortina di fumo che “incipria” la scena.
Entra la band e subito Franz si impossessa
del microfono per illustrarci il fulcro del concerto di questa serata: “La buona novella”,
l’album di Fabrizio De Andrè pubblicato nel
1970 e alla cui realizzazione parteciparono
“I Quelli”, il <quartetto di strumentisti più
affiatato del panorama musicale dell’epoca> (F. Di Cioccio da “Due volte nella
vita”),
costituito
da
Mussida/Di
Cioccio/Piazza/Premoli … praticamente la
formazione “bruco” pronta alla
trasformazione in farfalla
nelle sembianze musicali
della “Premiata Forneria
Marconi”! L’album di De
Andrè, concepito partendo dalla lettura di alcuni tra i
cosiddetti
“Vangeli apocrifi” è stato
oggetto di larga rivisitazione da parte della PFM
che, nel 2010, ne ha
realizzato un proprio
lavoro discografico dal
titolo “A.D. 2010 - La
buona novella”, curandone un massiccio
riarrangiamento e virando
il lavoro originale del cantautore Genovese
decisamente verso … ROCK! Per chi volesse approfondire l’argomento, oltre al
recupero dell’opera originale di De Andrè, si
può acquistare un cofanetto del 2011 edito
da Aerostella dal titolo “PFM amico
Faber”, dove sono inclusi due cd già pubblicati separatamente, ”PFM canta De
Andrè”, del 2008 e “A.D.2010 - La Buona
Novella” pubblicato nel 2010, unitamente
ad un dvd con immagini tratte da un concerto a Sulmona del tour di ”PFM canta De
Andrè” del 2008. Una prima parte, dunque,
tutta dedicata alla rilettura - tributo che la
PFM ha fatto di “La buona novella” di De
Andrè, con un Franz Di Cioccio dall’aria austera di fronte ad un leggio, gli occhiali inforcati, concentrato sui propri inserti vocali
spalmati sulla nuova energica base, lontana
dalle originali atmosfere acustiche del
“Faber”, dove “tappeti” di tastiere, passaggi
inediti e sopraffini spunti solistici di Mussida
confermano il profondo impegno profuso
dalla band nella realizzazione di questo progetto. Si giunge alle 10,20 circa con le ultime note del “Laudate Hominem” da “La
Buona Novella” assorbite dagli applausi fragorosi e dai numerosi incitamenti di un
pubblico, davvero soddisfatto della performance fino a quel momento messa in
scena. Ma adesso si volta pagina e a farlo
presente con un bel sorriso, armato di una
tra le sue tante “fide” chitarre, è Franco
Mussida che con un <e adesso facciamo un po’ di roba nostra!> ci introduce alla seconda parte del concerto, quella
riservata ad un’ “antologica” sul repertorio
storico del gruppo. E allora … le cravatte si
allentano e i polsini delle camice si sbottonano: noi del pubblico siamo pronti ad entrare … nella “Premiata Forneria” e
gustare i suoi prodotti …”taca banda”!
La degustazione musicale “in casa Premiata” dura circa un’ora e mezza, con la
riproposizione di brani “cementati” nell’immaginario di un rocker che si rispetti come
”River of life”, ”Dove…quando”, ”La luna
nuova”, ”Maestro della voce” preceduta da
un assolo di “quell’inchiodato al suo sgabello e mutanghero” di Patrick Djvas eseguito al basso bianco satinato modello
“Biarnel scorcio 32”, ”La carrozza di Hans”
e poi ancora De Andrè con “Il Pescatore”,
per leccarsi i baffi al ritorno sul palco della
band, nel gran finale di un encore (…il
13
bis..) che infila senza soluzione di continuità “Impressioni di settembre” - ”E’ festà”
- “Se Le Brescion”. Alla fine musicisti “disfatti & soddisfatti” schierati sul palco e
pubblico in standing ovation che cerca di
raggiunge il sotto palco per una stretta di
mano con i protagonisti … forse per alcuni di noi desiderata da 40 anni!
CarloCattani/words&pics© giugno2013
14
Campo de’ fiori
Difendiamoci con … la rete!!!
Ecco alcuni siti utili per la nostra autodifesa
I
nternet può essere
utilizzato anche per
imparare a difenderci
personalmente da persone
che ci molestano in qualsiasi modo. Purtroppo
di Patrizia
sono soprattutto le donne
Caprioli
le vittime costanti di aggressioni di qualsiasi genere: da quelle sessuali alla rapina, per non
parlare degli stalkers che ormai riempiono
pagine e pagine nere di giornali quotidianamente!
Dobbiamo imparare almeno a riconoscere
chi potrebbe essere per strada un potenziale aggressore, tutto ciò non entrando,
però, in paranoie inutili e stando attenti a
non prendere cantonate: magari ci ritroviamo a mal menare un semplice corteggiatore che da anni cerca il coraggio di
fermarci con una scusa!! Ma se vogliamo
utilizzare la Rete per scoprire come attrezzarci per una buona difesa personale bastano quattro clic!
Il primo sito che visiteremo è “Aspetti legali sull’autodifesa” (http://www.sicurezzapersonale.net/laws.htm ), questo
per iniziare a conoscere bene le leggi che
tutelano non chi viene aggredito, ma la persona che si autodifende per non incorrere
in sanzioni che a volte possono anche essere penali. Questo spazio ci addestrerà su
ciò che dobbiamo sapere, per esempio, su i
concetti di “Difesa legittima”, “Eccesso col-
poso” e “Lesione personale”.
Il secondo sito ci
porta all’interno di
un’associazione
Sportiva dilettantistica Culturale
(www.difesapersonale.com/ ) che si ocdi
Difesa
cupa
personale con corsi
che vengono svolti
nella sola città di
Trieste, ma all’interno del sito si possono
visualizzare
alcune foto relative
alle tecniche di due
discipline di autodifesa: il Krav Maga,
che è il combattimento corpo a
corpo e la difesa di
una terza persona,
ed il Ju-jitsu, un’Arte
Marziale giapponese
completa ed antichissima che prevede lo studio dell’energia interna, delle tecniche del
colpire, della lotta corpo a corpo, delle proiezioni, della lotta a terra, etc.
Il terzo sito è Kali.it (http://www.kali.it/),
che ci introduce al Kali, un’arte marziale originaria delle filippine, essa è un sistema di
combattimento con un accento all’uso delle
armi quali bastoni e lame in genere, e per
tale ragione bisogna sempre andare cauti
con l’uso di questa tecnica che nel sito viene
spiegata nei suoi aspetti teorici e pratici di
base!
Il quarto sito è dedicato all’Associazione
C.S.A. (Centro Studi di Autodifesa) di
Bologna (http://www.centrostudiautodifesa.com/ ) dove vi sono alcuni video per
imparare alcune tecniche base di autodifesa, è presente anche un Forum dedicato
non solo alle arti marziali più conosciute ma
anche ai fan del grande Bruce Lee.
Il quarto sito è quello dedicato al Goju-ryu
Karate-do (http://www.gojuryu.it/difesa_
personale.htm ) , che è l’arte in cui esercitiamo la mente e il corpo per favorire la salute nella vita di ogni giorno; ma in caso di
emergenza rappresenta anche l’arte della
difesa personale senza alcuna arma. Anche
qui troverete tante informazioni interessanti.
Ma alla fine di una scaramuccia in cui voi
siete usciti vincitori e l’aggressore in manette non c’è di meglio che un po’ di …
Yoga! All’indirizzo in rete http://www.yogajournal.com/ troverete varie tecniche di rilassamento, anche se in inglese è ben
comprensibile per farvi ritornare la calma!
Buona difesa a tutti!
Campo de’ fiori
15
A che punto è oggi il tuo udito?
Siamo circondati di suoni e chi ha problemi d’udito non riesce
più a percepire quelli più deboli, dimentindosene!
A
ndiamo così di
corsa e abbiamo così tanti
pensieri
che
spesso dimentichiamo di dare la giusta
importanza e priorità ai
segnali che ci lancia il nodel Dott.
stro corpo. Prima di tutto
Stefano
la salute. Stare bene è il
Tomassetti
presupposto per sentirsi
bene e vivere meglio. Tutto del nostro corpo
è incredibilmente importante e spesso ce ne
accorgiamo solo quando improvvisamente
cominciamo ad avere difficoltà a muoverci,
quando ci fa male qualcosa, la circolazione
non va, quando cala la vista o non riusciamo a sentire bene e partecipare diventa
faticoso. L’importanza dell’udito viene
troppo spesso sottovalutata. Noi viviamo immersi nei suoni. Ogni giorno
dal momento in cui ci svegliamo entriamo
in contatto con una quantità di suoni diversi
a cui nemmeno facciamo molto caso. Sentiamo il suono della sveglia, dei rumori in
casa, il suono dei nostri passi quando camminiamo, del rumore dei piatti e degli altri
utensili da cucina che maneggiamo, dell’acqua che scorre, il fruscio del traffico, la televisione se è accesa, la musica della radio
ecc…
E se la nostra abitazione è in uno spazio
aperto, in campagna, sentiamo il canto
degli uccellini, o i suoni emessi dagli altri
animali che vivono vicino a noi, oppure il rumore di un ruscello.
E se vivessimo al mare potremmo sentire la
risacca delle onde che si infrangono sulla
spiaggia o il rumore dei gabbiani.
Questi suoni sono appena udibili normalmente e sono proprio i primi che svaniscono
con la perdita di udito.
Ma avete mai pensato che sono proprio i
suoni deboli, leggeri che evocano le nostre
sensazioni più belle?
L’intimità è espressa a voce bassa con suoni
deboli che solo un buon udito può percepire
e comprendere.
Eppure quando visito le persone che cominciano a perdere l’udito non si dispiacciono
per questi suoni che hanno perduto. E sapete perché? Perché spesso è passato
troppo tempo e ne
hanno dimenticato
la bellezza e l’importanza.
In Italia soprattutto, la preoccupazione estetica quanto si vede l’apparecchio acustico è da sempre uno dei
motivi per i quali le
persone non risolvono il
loro problema di udito.
Continuo a ripetere che passa
troppo tempo dal momento che si comincia ad avere difficoltà di udito al momento di prendere coscienza del problema
e poi di risolverlo con una soluzione uditiva.
Tutti quei bei suoni deboli di cui dicevamo
sono praticamente dimenticati, il nostro cervello deve reimparare ad ascoltarli.
Sentire i vari suoni che ci circondano è
molto importante perchè se non sentiamo
il campanello o lo squillo del telefono significa che non sentiamo nemmeno, i suoni
delle voci che sono a quelle frequenze.
Spesso, infatti, i suoni non soltanto li sentiamo poco ma anche in modo squilibrato
tra loro. Alcuni suoni sono ben chiari, altri
no.
E’ così bello vedere che molte delle persone
che adattano per la prima volta gli apparecchi acustici si stupiscano della quantità di
suoni che non percepivano più e avevano
dimenticato. Molte volte mi sento dire: “è
incredibile, ora sento i miei passi quando
cammino, sento di nuovo il rumore della
freccia in macchina, non mi ricordavo più
del canto degli uccellini, o del rumore del
frigorifero in casa”. E lo dicono come bambini che per la prima volta scoprono
qualcosa di nuovo.
È uno dei motivi per il quale
adoro il lavoro che faccio.
Vedere ed aiutare una
persona che è contenta
di ascoltare di nuovo,
vedere una bambina
che sente bene e per
questo impara a parlare bene e vivere meglio, è la migliore
soddisfazione che si
possa raggiungere.
Non sempre purtroppo è
possibile recuperare in maniera significativa e molto dipende
dal tipo di patologia o di problema di udito
che si ha. Tanto dipende anche da quanto
tempo è passato da quando non si sente
più bene.Il mio lavoro è sfruttare tutto il vostro potenziale uditivo per riuscire a farvi vivere la vita che desiderate vivere.
Oggi abbiamo moltissimi apparecchi
acustici che sono davvero poco visibili
e prezzi che possono essere alla portata di tutti anche con rateizzazioni
personalizzate; è sempre possibile trovare una soluzione.
E allora: a che punto è il vostro udito?
Prendete un appuntamento oggi e chiamate un numero tra quelli sotto indicati e
forse riusciremo a trovare il modo di migliorare la vostra qualità di vita. E se volete
qualche informazione scrivetemi e vi risponderò al più presto.
Campo de’ fiori
16
Una “Fabrica” di ricordi
Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma
Poche feste ma sentite
C
osì era una
volta, ed il valore di ogni
festa era amplificato dal desiderio di viverla, per
contrapporla agli estenuanti e pesanti lavori che
di Sandro
occupavano quasi tutto il
Anselmi
giorno. Pasqua, Natale, le
processioni religiose, le feste patronali, sono
state, per anni, le uniche distrazioni di un
popolo di lavoratori. Non c’erano, come
oggi, notti bianche, notti rosa, i vari festival
musicali, i saggi delle innumerevoli scuole
di ballo e di musica, le feste della birra, i
party di ogni genere e le sagre più disparate!
Proprio in occasione di una di queste poche,
grandi feste, al chiuso di un locale addobbato per l’occasione, uno dei miei gruppi
musicali, “Max e i Latini”, accompagnò il
cantante Dino, famoso in quegli anni per
aver portato al successo brani come Il sole
è di tutti, versione italiana di un famosissimo pezzo di Stevie Wonder, o l’indimenticabile Te lo leggo negli occhi.
Il mio gruppo musicale era composto da
elementi provenienti dalla famosa “Orchestra Brazil”, come Remo Morelli, Francesco
Alessandrini (Checchetto), Luigi Censi (Bocciò), oramai, ahimè, scomparsi, ed Otello
Narduzzi, oltre me. Venivano spesso di rinforzo Mario Cosimi (Cochelò), dei “Menestrelli” di Carbognano, e Vincenzo
(Birbaria), dei “Farnesi” di Caprarola.
Durante quella festa successe una cosa insolita. Noi avevamo il compito di aprire la
serata ed il manager di Dino, cosa mai accaduta prima, ci permise di utilizzare l’amplificazione dell’artista, che si sarebbe
esibito subito dopo. Ma eseguiti i primi due
brani, si accorse delle nostre qualità, immediatamente riconosciute anche dagli incessanti applausi del pubblico presente, e,
pentito, per non rischiare di mettere in
ombra il suo cantante, ci fece staccare all’istante gli strumenti e le voci dall’impianto.
Il legittimo risentimento di Dino per l’empasse creata dal suo manager generò una
certa tensione sul palco, che fu stemperata
dal buon Otello Narduzzi, il migliore tra noi,
per il suo carattere, a gestire la situazione.
Dovemmo proseguire il repertorio con i no-
Otello Narduzzi ed il cantante Dino
stri modesti mezzi, ma rimase quella grande
soddisfazione di essersi sentiti alla pari, se
non superiori, al gruppo di professionisti.
A volte l’abito fa il monaco!
Campo de’ fiori
17
ELEZIONI POLITICHE IN PAKISTAN: NONOSTANTE
LE VITTIME SI AFFERMA LA DEMOCRAZIA
Resoconto della missione pakistana di Alessandro Battilocchio,
enfant prodige della politca italiana
M
aggio 2013
non è stato
soltanto un
intenso periodo elettorale per la nostra bandiera
tricolore. Al centro dell’opinione mediatica infatti
di Giuseppe
non si sono rese protagoFerone
niste solo le nostre elezioni amministrative per l’elezione di molti
sindaci ed amministratori locali. Maggio
2013 ha visto un altro grande ed ancor più
delicato evento elettorale internazionale: le
elezioni politiche in Pakistan. Evento importante quanto fragile e delicato per via delle
tensioni sociali che hanno investito il Paese
negli ultimi mesi con diversi scontri e sanguinose rivolte.
Alessandro Battilocchio è andato a vedere tutto questo da vicino, con gli occhi di
un italiano. Battilocchio si è recato nel corso
di questo mese a Islamabad e altre diverse
città del Pakistan come Peshawar ed Abbotabad (il luogo dove è stato catturato
Osama Bin Laden), in qualità di osservatore
per una missione di monitoraggio complicata e assai delicata. In particolare ad Islamabad ha portato messaggi di pace e
solidarietà da parte dell’Italia ed in particolare di diverse associazioni presenti ed operanti nel nostro territorio come la Sezione
“Fidapa” di Tolfa , l’associazione “Ativamente” di Santa Marinella e l’Istituto “Marconi” di Civitavecchia le quali
sono entrate in contatto con scuole ed associazioni pakistane creando amicizie e cooperazioni internazionali.
Ma vediamo ora nello specifico chi è Alessandro Battilocchio.Classe 1977 inizia giovanissimo la sua gavetta politica: diventa
assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili a soli 19 anni, al comune di Tolfa, sua
città natale, in provincia di Roma. Ne diventa il sindaco a soli 24 anni; è il primo cittadino più giovane d’Italia. Durante il suo
mandato di sindaco, nel 2004, si candida
alle elezioni europee con i Socialisti Uniti per
l’Europa e, a sorpresa, viene
eletto confermandosi anche
l’eurodeputato più giovane di
Bruxelles. Nel 2006, a 29 anni,
viene riconfermato sindaco di
Tolfa per il suo secondo mandato. Una carriera da enfant
prodige della politica quella del
tolfetano Battilocchio che nel
corso del suo mandato elettorale europeo si è occupato in
particolare di Sviluppo Economico, Cooperazione internazionale,
Politiche
giovanili,
Formazione ed Educazione
all”insegna dello spirito europeo, chiudendo il quinquennio in testa alle
statistiche in termini di presenze, attività
parlamentari ed interventi in Aula. Nel 2008
viene nominato dall’Unicef “Difensore dei
Diritti dell´Infanzia e Adolescenza”. Oggi
Alessandro Battilocchio continua a fare politica, ma non da parlamentare o amministratore locale, bensì da attivista
internazionale. Grazie alla sua esperienza
maturata negli anni, in collaborazione con
diversi Ministeri, ambasciate ed ONG, si occupa infatti di cooperazione con diversi
Paesi del mondo ed ha guidato negli ultimi
due anni missioni umanitarie e delegazioni
diplomatiche in Kosovo, Macedonia, Albania, Romania, Bulgaria, Libano, Sahara Occidentale, Armenia. Infine dal 2011 è
membro del Comitato esecutivo dell’Ipalmo
(Istituto per le relazioni tra l’Italia e i paesi
dell’Africa, America Latina, Medio
ed
Estremo Oriente), un istituto internazionalistico nato agli inizi degli anni ’70 con la
mission di sensibilizzare il panorama politico, economico e culturale italiano sui temi
di politica internazionale, i rapporti NordSud, la cooperazione allo sviluppo.
In Pakistan Battilocchio ha avuto nel corso
della sua missione diversi incontri con la nostra Ambasciata, con la sede Unicef, con la
rappresentanza Ue, con gli studenti di alcune scuole e con varie organizzazioni internazionali. Al di là degli scontri che si sono
susseguiti durante il periodo di campagna
elettorale e durante il giorno delle elezioni,
che purtroppo hanno visto diverse centinaia
di vittime, la situazione è andata via via normalizzandosi nel Paese. La vittoria di Nawaz
Sharif, infatti, secondo Battilocchio è sintomo di democratizzazione in Pakistan. Malgrado le minacce talebane e le intimazioni,
infatti, oltre il 60% dei cittadini ha votato.
E questo non accadeva dai tempi di Ali
Bhutto. Anche tante donne, le quali avevano seggi separati e venivano spesso scoraggiate a partecipare, si sono recate
numerose alle urne. In Pakistan infine si è
passati da un governo democratico ad un
altro senza i generali di mezzo, e questo
sembra davvero un ottimo risultato. Degno
di nota è anche l’incontro che Alessandro
Battilocchio ha avuto a Mansera, nel corso
del quale ha premiato trenta donne imprenditrici che si sono specializzate nella realizzazione di mosaici in marmo, anche grazie
alla collaborazione dell’Italia: con queste realtà infatti ha coordinato uno scambio di
doni e contatti con associazioni femminili
del nostro Paese. Oltre a monitorare le elezioni politiche, causa fondamentale della
mission, Battilocchio ha dichiarato che la
presenza crescente di imprese in Pakistan,
a partire da Eni, primo produttore di gas nel
Paese, diventa strategicamente sempre più
importante per l’Italia.
Campo de’ fiori
18
Ecologia e Ambiente
Cosa è il progetto MUOS?
I
l progetto MUOS
“Mobile User Ojbiective
System”
della marina militare statunitense,
non è altro che un sistema di telecomunicazione satellitare ad
di Giovanni
altissima
frequenza
Francola
(Uhf) e a banda stretta da
(64 kbit/s), composto da quattro satelliti
geostazionari e altrettante quattro stazioni
di terra di cui anche una a Niscemi in Sicilia. Il fine è quello di integrare le forze
aeree, terrestri e navali statunitensi in movimento in qualsiasi parte del mondo, dieci
volte più velocemente di come avviene attualmente. Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma la paura di un inquinamento
inquinamento elettromagnetico del tutto
elettromagnetico, sta facendo insorgere
invisibile ma altrettanto temuto. E’ per quesempre più le popolazioni locali che dovrebsto motivo che queste coraggiose mamme
bero ospitare tali basi militari.
siciliane non intendono minimamente deTantissime mamme siciliane, coraggiose e
mordere questa causa,
informate, hanno formato
E’ un sistema di
per il bene dei cittadini
un comitato “NO MUOS”
e dei propri figli.
proprio per opporsi a quetelecomunicazione
Da qualche anno l’orolosto progetto; anche la Resatellitare ad altissima
gio militare segna i
gione Sicilia ha revocato
frequenza col fine di
tempi della guerra del
l’autorizzazione alla costruzione della base. Forti
integrare le forze aeree, futuro, ipertecnologica,
sono i timori di effetti
terrestri e navali ameri- cibernetica e computerizzata, un’evoluzione
dannosi sulla salute da
cane in movimento. Ma che sta cambiando
parte dei radar. Tutto quel’identità stessa dei presto è stato
anticipato
la paura di un inquinaanche dai fisici del Politecmento elettromagnetico, sìdi e dei poligoni, perché sta diventando
nico di Torino Massimo
Zucchetti e Massimo Co- sta facendo insorgere le sempre più stretto il
raddu, anche se il fisico
popolazioni che dovreb- rapporto tra esigenze
strategiche e affari, tra
americano John Oetting,
bero ospitarne le basi.
geopolitica e industria
della “John Hopkins Unibellica. Infatti il progetto MUOS non solo
versity”, nelle scorse settimane ha cercato
procede come se nulla fosse, sebbene siano
di gettare acqua sul fuoco, dicendo: «Un
stati esposti seri pericoli, ma viene esteso
forno a microonde è più pericoloso dei radar
anche ad un’altra grande isola italiana, la
del Muos».
Sardegna, sottoponendo ancora una volta
Sta di fatto che le persone iniziano a guaril nostro territorio nazionale, usato come
dare queste opere con scetticismo e con
una terra di nessuno, a disposizione di
molta preoccupazione per un incremento di
eserciti stranieri, per chi sa quali strategie
diaboliche. Di sicuro c’è che queste logiche
e piani militari sono spesso in forte contrasto con il volere di intere comunità locali,
destinate ad assistere ad un vero e proprio
scempio del territorio, cittadini privi di ogni
mezzo per contrastare e opporsi a queste
scellerate scelte.
Inoltre ritengo un grave errore pensare che
queste tematiche non ci appartengono
semplicemente per il fatto che accadono a
migliaia di chilometri di distanza da noi, perché quello a cui assistiamo oggi si potrebbe
ripetere anche a poche decine di metri dal
nostro vivere quotidiano.
Campo de’ fiori
19
Ponte Clementino...
il ponte del pianto!
N
e è passata di acqua sotto questo ponte, che ha da raccontare
secoli di storia! Il Ponte Clementino è uno dei simboli della cittadina di Civita Castellana, ma,
purtroppo, ultimamente il suo nome è sempre più spesso legato a spiacevoli fatti di
cronaca. Mi accingo a scrivere questa breve,
ma, mi auguro, utile riflessione, proprio a
pochi giorni di stanza dall’ultimo tragico avvenimento ad esso legato: il suicidio di un
uomo poco più che quarantenne, su richiesta di numerose persone con le quali mi
sono trovata a parlare, colte da sgomento.
È l’ennesima persona che, da qualche anno
a questa parte, sceglie di togliersi la vita
gettandosi nel vuoto, proprio da quel Ponte
Clementino. La situazione economico – sociale in questo momento è davvero grave e,
che sia questo o meno il motivo, per chi
vede nel suicidio l’unica soluzione, quel
ponte offre una “opportunità” a portata di
mano! Qualcuno potrebbe pensare
che chi fosse deciso a compiere questo gesto estremo, se non ci fosse il
Ponte Clementino, si toglierebbe la
vita in un altro modo. Potrebbe anche
essere vero, come è vero, però, che,
fortunatamente, non si sente spesso parlare
di suicidi avvenuti in altri modi. Tutto può
essere, intanto, tuttavia, qualche soluzione
si potrebbe, anzi si dovrebbe adottare per
togliere questa “tentazione” dagli occhi e
dalla mente di chi è troppo disperato! Più di
qualcuno mi ha chiesto: “Ma non si può fare
qualcosa?” ed io la domanda la giro volentieri a chi di dovere, perché la frequenza di
questi episodi sta facendo del Ponte Clementino un problema di ordine sociale.
Se è vero che vetrate da innalzare sopra il
muretto esistente non possono essere applicate secondo i Beni Culturali, anche se
non capisco come questa motivazione
possa avere più valore di una disperata vita
umana, perché non utilizzare, allora, delle
reti protettive fissate esternamente, appena
sotto i parapetti, invisibili ed antiestetiche?
Perché non si riescono ad avere soldi da
spendere a tutela dei cittadini anziché in rotatorie e monumenti futili? Tutti lo chiedono,
basta ascoltare la voce del popolo!
Già sul numero 2 (Giugno 2013, p.17) di
Campo de’ fiori, avevamo affrontato il problema del Ponte Clementino, seppur in altri
termini, proponendo dei camminamenti laterali esterni per i pedoni, che, coraggiosi,
ancora l’attraversano.
Ci sembrano soluzioni che potrebbero facilmente essere realizzate!
Ermelinda Benedetti
“Venite bambini ad ascoltare... cè una storia
che vi voglio raccontare...”
Le fiabe dei bambini delle scuole elementari di Civita Castellana raccolte in un libro,
grazie al progetto dellAssociazione Animus Artium
S
abato 8 giugno 2013 alle ore 16.30,
presso l’Aula Magna dell’ I.T.I.S. “U.
Midossi” di Civita Castellana, si è tenuta la premiazione del concorso
annuale “Venite bambini ad ascoltare… c’è
una storia che vi voglio raccontare…”, e,
contestualmente, la presentazione della
raccolta di fiabe scritte dai bambini delle
quarte e quinte elementari di Civita Castellana che hanno partecipato al concorso.
Un pomeriggio pieno di emozioni , un’occasione per l’Associazione per presentarsi a
tutti e far conoscere finalmente i volti dei
suoi membri, nonché per ringraziare tutti
coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione di questo loro primo progetto. Tra
questi, ovviamente, i “giovani scrittori” che
hanno elaborato le fiabe, e in particolare,
gli autori delle prime tre classificate, a cui è
stata consegnata una targa.
A tutti i ragazzi è stato invece consegnato
un attestato, segno di ringraziamento per la
loro partecipazione e il loro impegno, che si
è dimostrato forte e ben accompagnato da
entusiasmo e fantasia.
Sono intervenuti l’Assessore all’ Istruzione
e al Centro Storico, Giancarlo Contessa, e i
giurati del concorso: Giampietro Cacchioli
dell’Associazione Argilla, la psicologa
Dott.ssa Federica Piccolo, l’Editore Dott.
Francesco Aliperti di Edizioni Archeo Ares e
la maestra Gabriella Berardi.
Forte la partecipazione delle scuole, anche
grazie al contributo dei presidi e delle insegnanti, che hanno accolto con benevolenza
e simpatia, oltre che con grande interesse
il tema del concorso stesso: Civita Castellana.
Le fiabe presentate infatti dovevano essere
ambientate a Civita, o comunque contenere
riferimenti a personaggi, monumenti, storie,
o luoghi caratteristici del paese.
Duplice fine del concorso l’allenare da una
parte la fantasia e l’immaginazione dei ragazzi e dall’altra la riscoperta del proprio
territorio.Obiettivo primario dell’Associazione stessa è infatti la diffusione e la promozione di iniziative riconducibili al binomio
cultura/territorio.
La Animus Artium è un’Associazione culturale senza scopo di lucro, che ha sede a Civita Castellana (VT). Nasce il 18 Gennaio
2012 su iniziativa di sette giovani, mossi dal
bisogno di incontrarsi per poter condividere
e scambiare opinioni e punti di vista su argomenti quali il cinema, la lettura, il teatro,
la musica. In un periodo in cui l’individualismo spezza sempre più frequentemente le
relazioni interne alle comunità, e costruisce
le catene dell’indifferenza e dell’apatia, sentono la necessità di trovare la forza della
comune appartenenza e del sostegno della
fantasia e della speranza.
“ Venite bambini ad ascoltare… C’è una storia che vi voglio raccontare” è un’occasione
per stimolare l’innata capacità narrativa e
immaginaria delle nuove generazioni, che
hanno sicuramente qualcosa da donare a
tutti noi, e per rispolverare anche nei più
grandi la voglia di riassaggiare la freschezza
del loro lato fanciullesco e di scoprire le ricchezze del territorio che fa da sfondo alla
loro “storia” di vita.
20
Campo de’ fiori
MARMELLATA DI PRUGNE
Romanzo d’esordio di Patrizia Fortunati, tratto da una storia vera
«I
ndossavo una gonnellina
bianca, sporca già prima di
partire, e una maglietta rosa
che aveva perso la sua forma,
con dei piccoli buchi sulla parte di dietro. Le
scarpe erano la cosa più decente che indossassi, però erano di mia sorella maggiore,
quindi tre numeri troppo grandi per me. Ed
ero senza mutande»
(Marmellata di prugne, ali&no editrice)
Così si presenta la piccola Lyudmila all’appuntamento con il gruppo di bambini di
Chernobyl che sta per partire per una vacanza terapeutica in Italia, subito dopo la
catastrofe nucleare che ha sconvolto il
mondo a metà degli anni Ottanta.
La storia di Lyudmila è ispirata a tante storie
vere: alle storie di tante famiglie che hanno
aperto la propria casa e il proprio cuore a
dei bambini che venivano da lontano, con
gli occhi sgranati e una piccola valigia di
cartone. E tra queste famiglie c’è stata
anche quella di Patrizia Fortunati di Terni,
l’autrice di questo delicato e intenso romanzo. Lyudmila è stata una bambina di
Chernobyl. In questo romanzo la incontriamo ormai grande, seduta su una vecchia
sedia foderata di ruvida stoffa gialla, con
una tazza di tè e una fetta di pane nero ri-
coperto di marmellata di prugne. Un sapore
antico che le ricorda affetti e tenerezze delle
sue estati italiane, un sapore mai dimenticato.
E inizia a raccontare con commozione. Racconta la sua vita, una vita faticosa, tutta in
salita. Le sue tante cadute, gli errori e le
bugie, raccontate anche a se stessa, testimoniano la fragilità di una bambina cresciuta senza amore e di una donna che lo
ha cercato disperatamente.
Le sofferenze attraverso le quali è passata
l’hanno resa una donna consapevole e determinata, capace di rivivere il passato con
lucidità e tenerezza, e il legame con “i suoi
italiani” è una testimonianza viva, commovente, di quanto possa far bene il dare con
il cuore. E il perdono che Lyudmila sceglie
di dare è la miglior prova che capire aiuta a
vivere.
Patrizia Fortunati, autrice di questa storia
intensa, ha vissuto da vicino il soggiorno e
l’amicizia con la protagonista del libro, e Fabrizio Pacifici, socio della Fondazione
ONG “Aiutiamoli a vivere”, che ha curato la
prefazione, portano la loro testimonianza
affinché questa storia non resti inascoltata.
in contrassegno senza spese di spedizione.
Il libro, disponibile anche in libreria, può essere ordinato on line direttamente dal sito
dell’editore www.alienoeditrice.net con invio
Marmellata di prugne, Patrizia Fortunati,
2013, pp.166, 13,5x21, 15,00.
ISBN 978-88-6254-130-5
Jessica Ceccarelli, talento di fotografa al cellulare
C
i è giunta in redazione la segnalazione di una giovanissima fotografa alle prime armi, ma che dimostra già di avere delle buone
qualità per proseguire su questa strada. Jessica Ceccarelli ha appena diciannove anni e si diletta a fare foto con il suo semplicissimo cellulare. Abbiamo scovato un bellissimo album da lei creato sul proprio profilo di Facebook e che ha intitolato “Ma come
non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso”. Jessica sa cogliere il momento giusto ed
è proprio questa la bravura di un fotografo, anche se lei non ama essere definita così. Certo,
una buona macchina fotografica aiuta molto, ma non è assolutamente indispensabile se si
hanno la sensibilità e le qualità giuste. E questo Jessica ce lo dimostra perfettamente. Jessica
è una ragazza semplice, timida e modesta e le sue foto lo raccontano esplicitamente a chi sa
leggerle appieno. Non ha caso, protagonista dei suoi scatti è la natura, in tutte le sue forme,
in tutte le sue sfaccettature: l’alba, il tramonto, i fiori, gli animali, il mare, il sole, le nuvole, la
pioggia! Jessica ha un talento che non può andare perduto, è per questo che, attraverso le
pagine della nostra rivista, abbiamo voluto presentarvela e far conoscere le sue qualità di fotografa, ed è ancora da queste pagine che vogliamo incoraggiarla ad andare avanti e non tenere nascosti i suoi piccoli capolavori!
Ermelinda Benedetti
Campo de’ fiori
21
Nè buono nè cattivo... Giusto
Il presidente della Commissione Invalidi Civili e L. 104/92 ASL VT5
racconta le difficoltà e l’imbarazzo nell’emettere il giudizio finale.
E
del Dott. Sergio Funicello
d allora anche oggi, come accade
da anni, mi siederò dietro una
scrivania con alcuni colleghi per
presiedere la commissione invalidi
civili e legge 104/92. La segretaria dirà AVANTI IL PRIMO.
Entrerà una persona spesso anziana, a volte
giovane ed ahimè, sia pur di rado, anche un
bambino accompagnato dai genitori. In
molti accentueranno le loro patologie e, raramente, fingeranno di avere quel che ...
non hanno. Si può uscire da questa porta
con una pensione, una speranza di facilitazione per un posto di lavoro. Si seggono e,
qualche volta, si stanno giocando una speranza e mi guardano con l’aria di chiedermi
“sei buono o cattivo”?
La sento questa domanda, mi brucia dentro
soprattutto perché dovrei, anzi devo, rispondere che non sono né l’uno e nè l’altro. Cerco di capire le motivazioni, di fare
delle diagnosi cliniche per trasportarle ad
una valutazione medico legale. Sai che
quella persona sta male, ma non tanto
da.... e non devi far nulla per aiutarla, legato come sei ad una gazzetta ufficiale del
1992.
Sai che quella persona sta male, ma non
tanto da.... Ti guardano e ti dicono “sono
poverissimo, ma non sto malissimo, ma se
non mi aiuti starò peggio del malissimo,
dammi una mano”.
Ti senti una pugnalata nel cuore, un verme
vestito da uomo e devi rispondere, con la
morte dentro, che valuti solo patologie e la
povertà ti hanno imposto di IMPARARE che
non è una malattia. Arriva il bambino epilettico e tu ne guardi gli occhi tristi e vi
leggi, come in quelli della mamma e del
papà, la lotta quotidiana per la vita. Stavolta, però, puoi riscattarti e dargli tutto,
ma proprio tutto e, poichè sei cretino, gongoli di felicità. Si cretino perché sarebbe
stato meglio non incontrarlo mai quel bambino, anzi vederlo correre felice su un campetto di calcio.
Arriva la ragazza bellissima, roba da miss,
e ti chiedi cosa potrebbe avere una così, se
non una stupidaggine e speri che sia una
mistificatrice. Ti allunga il referto dello specialista e leggi NEOPLASIA CEREBRALE
avanzata. Morirà tra pochi mesi e morirà
male. Oppure leggerai SCHIZOFRENIA CON
TENDENZE SUICIDE. CRISTO PERCHE’?
E tutti, comunque, lì a chiederti: “SEI
BUONO O CATTIVO?”. E tu rispondi ancora
“NON LO SO. VOGLIO ESSERE GIUSTO. Poi
sulla bontà decidete voi. Vi prego, nel caso,
non odiatemi troppo perché io voglio bene
a tutti voi e, se potessi, darei tutto a tutti,
ma non posso”.
Poi dici loro, soprattutto per autodifesa e sei
contento che esista, che c’è una commissione che controlla noi e non sempre è d’accordo con noi se siamo troppo
“buoni”. Visto che c’è qualcuno più “cattivo”
di me?
A.I.D.I.
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INTERNAZIONALE
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Campo de’ fiori
22
L’uomo, un seminfinito
che ha da compiersi
I
n matematica, l’infinito, il cui simbolo è
oo, indica una grandezza geometrica, e
tale
grandezza
porta con sé l’idea di spazio – infinito che comunedel Prof.
mente
viene
riferita
Massimo
all’universo intesa come
Marsicola
spazio senza limiti. Ora, si
consideri che di infiniti ce
ne sono diversi: di diversi tipi e dimensioni.
C’è l’infinito della retta e c’è l’infinito del
piano; c’è l’infinito dei numeri naturali e
quello dei numeri razionali, dei numeri pari
e dei numeri dispari, ecc. e si può comprendere quindi che se il
concetto di infinito non
è ben riferito rimanda
ad una generica grandezza illimite.
A tutti gli infiniti possibili, si aggiunga poi
quello in grado di contenerli tutti, che nel linguaggio della logica è
costituito da quell’insieme contenente in sè
tutti gli insiemi possibili.
Ma poiché a ragionare
intorno a tutto questo
vi si esercita la mente
dell’uomo, sarà lecito
domandarsi se la mente
umana sia da considerarsi uno spazio finito o
infinito. E per rispondere dovrò considerare
che cosa essa contiene o può contenere. La
mente umana contiene conoscenze. Comprese quelle che riguardano l’infinito. Ma
l’infinito è conosciuto? Se l’infinito è conosciuto nella sua realtà effettiva allora la
mente umana lo può cogliere ed esplorare
in tutta la sua estensione. Il che equivale a
dire che la mente umana può contenerlo.
Se viceversa non è conosciuto allora la
mente umana è finita e non può contenerlo.
Sottopongo questo “postulato” all’attenzione dei logici e dalle loro interlocuzioni e
risposte, se ci saranno, avremo un ulteriore
contributo per capire come stanno le cose.
Per rispondere adeguatamente però, come
si accennava sopra, occorrerà stabilire preliminarmente che cosa significa “comprendere” e che cosa significa “conoscere”.
Inoltre si dovrà stabilire quale nesso vi sia
fra i due termini. Se, ad esempio, “il conoscere” è preliminare al “comprendere” e il
comprendere conseguenza del conoscere.
Se sono contigui o distinti, coerenti o discreti… In tutti i casi, l’infinito è una grandezza intuitiva, che nasce di contro al
concetto o all’idea di finito. Potrà mai essere
esperibile nella sua interezza se passa per
la conoscenza e per la comprensione? Altrimenti non diremmo “è infinito”. Per fare un
esempio: se un uomo venisse al mondo con
la sola idea di dover declamare, nel corso
di tutta la sua vita, l’intera serie dei numeri
pari, posto che raggiunga l’età di 150 anni,
sarebbe sempre, in punto di morte, intento
a declamare un numero x che, tutto sommato, disposto nella linea dei numeri pari,
occupa ancora una posizione iniziale. Ciò
non impedisce di pensare l’infinito.
Anzi, si può dire, senza timore di sbagliare,
che possono essere pensati tutti gli infiniti
possibili sebbene rimangano inesplorati nei
loro tratti finali. Poi, agli “infiniti quantitativi”, bisognerà aggiungere gli “infiniti qualitativi”; gli aspetti dell’essere nei suoi valori,
i sentimenti… “Quanto è grande il tuo
amore per me?” “Quanto mi ami?” “Infinitamente” viene risposto. “Quanto mi
pensi?” “Ti penso
sempre”. Il “quanto”
e “l’intensità” sono
degli infiniti potenziali. Da tutto ciò si
ricava che lo spazio
della mente è finito
perché è costruito
sulla base dell’esperienza e della conoscenza che hanno
per oggetto il finito.
Tuttavia, la conoscenza stessa, in
quanto non è scevra
dai molteplici concetti di infinito, si va
costruendo in progress, proprio sulla spinta o sulla chiamata
degli infiniti stessi. E’ per questo che abbiamo sentenziato: “l’uomo è un seminfinito
che ha da compiersi” avendo come obiettivo
del suo compimento un altro infinito ancora,
la perfezione, in ossequio alla ben nota
esortazione di Gesù: “siate perfetti come il
Padre mio”.
Visita il nostro sito
www.campodefiori.biz
Campo de’ fiori
23
L’Angolo del Piacere
La cultura e la storia del Sigaro
S
Fabio Ventura
iamo nuovamente all’interno della
rivendita tabacchi del signor Fabio
Ventura, che della sua passione,
ha fatto una professione. Oggi, in
questa seconda parte della rubrica, ci parlerà del processo produttivo
della pianta del tabacco, che si diversifica in
base alla qualità delle semenze, al caratteristico terroir presente nelle svariate colture
ed al sapiente lavoro degli agricoltori.
Come punto di riferimento, sia per eccellenza produttiva che per arcaiche origini,
esamineremo a fondo la produzione della
“Isla Grande”, o isola di Cuba.
Agli inizi del ventesimo secolo, grazie alle
nuove scoperte nella ricerca botanica, si
cercò di migliorare la gamma delle varietà
delle semenze utilizzate allora nella coltivazione di tabacco negro cubano. I ricercatori
avevano due traguardi da raggiungere:
identificare le caratteristiche delle sementi
originali del classico sapore cubano e trovare dei semi resistenti alle molteplici epidemie che colpivano le piantagioni.
Nel 1907, nacque la varietà conosciuta
come Habanensis, e nel 1937, l’industria
stabilì il suo primo centro di ricerca sperimentale a San Juan y Martinez, quattro anni
dopo fu introdotta una varietà di semenza
migliorata chiamata Criollo, che continua ad
essere la base di tutti i semi autorizzati, destinati alla preparazione di un Habanos.
Dopo poco dal Criollo viene elaborata una
sottospecie chiamata Corojo, creato specificatamente per la coltivazione di foglie da
fascia per il rivestimento esterno.
Allo stesso modo col quale si contraddistingue un buon vino, grazie al suo vigneto,
così, il carattere di un Habanos e strettamente legato con il suolo dove viene coltivato il tabacco. Le zone dove si coltiva il
tabacco, sono strettamente limitate a regioni ben definite, si tratta delle Vegas Finas
de Primera, queste terre hanno caratteristiche che le rendono superiori, per l’eccezionale
qualità del suolo e del loro
microclima.
A nord de La Habana, di
fronte alla penisola dello
Yucatan, si trova la Vuelta
Abajo principale fonte del
tabacco per la preparazione di Habano, unica
regione che produce
tutti i tipi di foglie di
qualità eccellente.
Il lavoro dell’agricoltore
comincia durante i mesi
caldi estivi di giugno e
luglio e continua senza
riposo per altri nove. Si
coltivano diversi campi in diversi momenti, con lo scopo di distribuire il
carico di lavoro in ogni stagione. Il periodo
tra la semina ed il culmine del raccolto è di
circa 17 settimane.
I terreni vengono preparati arandoli varie
volte prima della semina; ancora oggi questo tipo di operazione e fatta utilizzando animali da traino per evitare che il terreno si
compatti. Le piccole piantine crescono in
speciali serre flottanti situate all’ interno di
un tunnel di protezione. Dopo 45 giorni le
piantine raggiungono l’altezza di 13-15 centimetri e sono pronte per essere impiantate
nei terreni preparati precedentemente. Passano circa 20 giorni e la terra viene accumulata intorno alla base della pianta per
permettere lo sviluppo di radici forti.
Quando il vegetale raggiunge l’altezza desiderata avviene il desbotonado, o cimatura
a mano: la rimozione della gemma superiore, importante per concentrazione di
forza e accrescimento delle foglie. Tale operazione fa scatenare una crescita accelerata
dei germogli e di conseguenza l’agricoltore
sarà obbligato a ripetere la pratica più volte
su ogni singola pianta.
Circa 40 giorni dopo il trapianto si può
cominciare la raccolta, è un impresa ardua,
ogni foglia dovrà essere raccolta a mano.
Si possono prendere solo 2 o 3 foglie alla
volta e dovranno passare alcuni giorni fra
una raccolta e l’ altra. Per raccogliere tutte
le foglie di una pianta occorreranno circa 30
giorni. Terminata l’operazione di raccolta
tutto il fogliame verrà trasportato nelle manifatture, argomento del prossimo incontro.
“Un buon sigaro è stare ad occhi
chiusi: questo è essere ricchi.”
Il fumo nuoce gravemente
alla salute e i minori
non devono fumare.
Campo de’ fiori
24
Come eravamo
I personaggi di Civita Castellana… quelli di una volta
Peppe Occhialò - Giuseppe Fantera
E’
un progetto
che avevo in
mente già da
m o l t o
tempo, qualcuno di essi già citato
quando trattai i soprannomi della nostra cittadi Alessandro
dina. Da questo numero
Soli
voglio focalizzare queste
figure caratteristiche; lo farò non soffermandomi sui dati anagrafici, che se pur importanti, lasciano il tempo che trovano, ma
sul comportamento umano, sul periodo “civitonico” che hanno rappresentato, sugli
aneddoti e sulle sensazioni che li hanno
contraddistinti. Lo faccio con libera scelta,
fidandomi dei miei ricordi, sperando di fare
cosa gradita a tutti coloro che li hanno conosciuti.
Peppe Occhialò, al secolo Giuseppe Fantera,
soprannome azzeccato, come del resto tutti
i soprannomi, perché univa al suo corpo
molto tarchiato e robusto, una faccia da pacioccone su cui splendevano due grandi
occhi quasi azzurri. Erano gli anni ’60-’70,
quando Piazza Matteotti era veramente il
centro, il fulcro della città delle ceramiche.
Tutti al lavoro, sodo e ben remunerato, tutti
indaffarati in progetti per sfruttare la lunga
onda del “boom economico”. E Peppe?
Peppe era il “piazzarolo” principe, passava
giornate intere appoggiato sul tettino delle
macchine in sosta sulla piazza. L’eterna sigaretta tra le dita, la sua voce catarrosa,
segno di una bronchite cronica, forse evidenziata dalla silicosi presa in fabbrica, o
dall’umidità contratta scavando di notte con
altri tombaroli, quello che c’era da scavare.
Aveva sempre da proporti coccetti e ogget-
Piazza Matteotti anni ‘60
tini, tirava così la sua giornata, con vari ingressi al Bar Roma, caffè, cognacchino, poi
di nuovo sulla piazza. Quante volte lo abbiamo visto dare notizie alle macchine di
passaggio, dov’è via…?, dove si può mangiare bene a poco prezzo? E lui: Nun è che
ve serve un po’ de bucchero?
Era un buono, e lo dico non come si dice a
tutti quelli che non ci sono più per farne un
necrologio di circostanza. Io ho avuto la fortuna di conoscerne aspetti particolari, perché frequentavo Piazza e il Bar Roma per
“ragioni di cuore” e Peppe spesso si confidava con me. Era un single come si usa dire
oggi (a quei tempi si diceva “nun è sposato”) viveva con la sorella, ma come dicevo
sopra la sua casa era Piazza Matteotti. Tom-
Campo de fiori è su facebook!
Rimani
aggiornato sulle
novità della
rivista che ami
di più...
barolo, cicerone, fumatore, bevitore, Peppe
aveva un’altra passione : era accanito tifoso
dell’Inter, la grande Inter di Herrera, di Mazzola di Corso.
La domenica pomeriggio con la sua piccola
radiolina, sempre appoggiato sul mitico tettino automobilistico, seguiva la trasmissione
Tutto il calcio minuto per minuto, e come
tutti i tifosi, tra un colpo di tosse ed una
“grassa espettorazione” si emozionava per
le gesta della sua squadra. Poi, sul più bello,
magari quando l’Inter stava soccombendo,
spuntava “dall’arco de Ciuchetto”, e si dirigeva verso di lui l’esile figura di un altro personaggio “ ‘O stallone” (scusate se non
ricordo il nome, ma come ho detto, l’anagrafe non fa il personaggio). Aveva sulla
spalla una grande radio, per capirci quella
tipica delle popolazioni africane o caraibiche, e soprattutto era tifoso della Juventus,
si avvicinava a Peppe, lo guardava in cagnesco e gongolava, perché aveva segnato Bettega. Peppe Occhialò lì per lì non aveva
reazioni strane, ma passato ‘o stallone, una
botta sul tettino gliela dava, e chissà se il
proprietario avrà notato quel piccolo “bozzetto”.
Peppe ora non c’è più, ‘o Stallone nemmeno, le nostre domeniche calcistiche sono
cambiate, e noi, non possiamo battere il
pugno contro il televisore perchè la sua tecnologia non ce lo permette!
Campo de’ fiori
Abbracciamoci!
25
Il primo sabato dopo il 30 Giugno di ogni anno ricorre
la Giornata Internazionale degli Abbracci gratis
di Fabiana
Poleggi
D
La tradizione dice
che quando
abbracciamo
qualcuno in modo
sincero,
guadagniamo un
giorno di ita.
(Paulo Coelho)
are o ricevere un abbraccio, non
è solo un segno di saluto o di
affetto verso chi amiamo, ma i
benefici di questo gesto hanno
dei riscontri notevoli, sia a livello immediato che a lungo termine. L’abbraccio è un movimento di incontro verso
l’altro, un’unione fisica che abbatte le barriere che quotidianamente costruiamo intorno a noi e che ci dividono costantemente
dagli altri. Abbracciarsi è uno scambio di
umanità, senza più differenze di livelli,
senza distinzioni culturali o sociali, viene oltrepassato il confine che ci divide, ci trasmette affetto e solidarietà, ci fa sentire
amati e coccolati, compresi e consolati, e
ancora tanti sono i benefici a livello affettivo
e psicologico.
E’ tanta l’importanza di questo gesto, da
aver suscitato nel 2004 a Sidney, in Au-
stralia,ed in seguito diffusasi in molte altre
città del mondo, un’iniziativa sociale che ha
ancora oggi grande risonanza, chiamata
Free Hugs (abbracci gratis).
A questa iniziativa partecipano persone comuni che si ritrovano in luoghi pubblici,
come parchi, piazze, vie del centro,
ed offrono appunto abbracci gratuiti ai passanti, a tutti coloro che
hanno bisogno di un abbraccio, di
sentirsi coccolati, di solidarietà e
comprensione.
Questa iniziativa ha acquisito visibilità internazionale soprattutto
dal 2006, grazie a un video musicale diffuso attraverso YouTube, che in due mesi aveva
già superato i due milioni di visite; in questo video il protagonista (identificato con lo
pseudonimo “Juan Mann”) girava per le strade con un cartello con su scritto “abbracci
gratuiti” offrendo semplicemente ai passanti
questo gesto di affetto disinteressato. In se-
guito i seguaci divennero migliaia, tanto da
indurre il suo ideatore ad indire la Giornata
Internazionale degli Abbracci gratis il primo
sabato dopo il 30 giugno, ogni anno.
Ma proprio valutando l’importanza dei benefici apportati dagli abbracci, che le autorità scolastiche di un asilo di Yangzhou in
Cina, hanno pensato bene di offrire ai genitori dei bimbi che frequentano l’asilo, un
servizio di abbracci a pagamento! Per soli
80 yuan (circa 10 euro) i bambini potevano
ottenere un caldo abbraccio dalle maestre
all’entrata e all’uscita dalla scuola per aumentare l’autostima, la felicità e la capacità
di apprendimento. I genitori si sono giustamente ribellati a questa iniziativa protestando per “la vendita” di un gesto di affetto
che dovrebbe sempre e comunque essere
spontaneo, disinteressato e gratuito, così le
autorità scolastiche si sono affrettate a ritirare il “servizio” e a restituire il denaro ad
alcuni genitori che si erano comunque avvantaggiati versando la prima rata.
26
Campo de’ fiori
Associazione Artistica Ivna
MEDIHA TEKIN NELL’ARTE
COME CERNIERA COESISTENZA TRA CULTURE ASSORTITE IN UN MONDO
DAI TONI E DAI SIGNIFICATI CANGIANTI- POLICROMATICI.
M
ediha Tekin
nasce
nel
1952
a
Tokat, città
capitale
nell’entroterra della omonima regione nel nord
della Prof. ssa della Turchia. Intraprende
Maria Cristina gli studi di fisica a BordeBigarelli
aux e a Parigi tra il 1976 e
il 1980, anni proficui
anche per la sua formazione artistica. Nello
stesso periodo si laurea nella facoltà di lingue, storia e geografia presso l’Università di
Ankara.
Più tardi si recherà a Izmir, aprendo 20 mostre nazionali di sua iniziativa. Per motivi artistici vive a Smirne, a Istambul e a Mugla.
Le sue opere dalle tecniche più varie e dai
supporti più originali, vogliono rappresentare l’incontro, l’intesa con il mondo e con i
mondani. Ama preparare e creare delle
istallazioni i cui protagonisti sono gli oggetti
del mondo reale nella loro ampia gamma,
senza limiti o ostacoli. Essi sono l’emblema
delle figure del mondo, la metafora di una
realtà che parte da un’idea, quella di fare
Arte. Non di rado le sue opere visualizzano
le voci ironiche dell’essere umano in un
mondo globalizzato. L’opera “Eden di Eva”
è un vero e proprio “deposito” nel quale risiede la conoscenza. Uno scrigno globalizzato e globalizzante che tende a far
incontrare chi in quel mondo vive e agisce,
come l’essere che è capace di risolvere alcuni problemi di relazione o comunicazione
nel desiderio di conoscere e di dimenticare.
Conoscere la realtà della vita, la sua messa
in discussione e dimenticare le divergenze,
superandole grazie all’ideale artistico, nell’applicazione di un linguaggio universale.
Eva rappresenta tutte le persone del
mondo, è importante in tutti i credi, è la
chiave per un dialogo solenne, sacro e toccante atto a raggiungere credenti e non.
Nel mondo contemporaneo sembra tutto facile da raggiungere, dice Mediha Tekin, sia
per quanto riguarda le informazioni, che i
luoghi della Terra. Le informazioni ci portano a conoscere, e questo tipo di conoscenza può essere rappresentata, in
sintonia con l’arte di Tekin, da cubi, dischi
rigidi o altro genere di oggetti. La conoscenza è una manciata di vita memorizzata
in Cielo, nell’Eden.
Nelle sue esposizioni Mediha estrae alcune
informazioni dagli “stores” e riflette sulla
“fattura” delle pareti della galleria nella
quale esporre e sulla quale intervenire con
la sua arte come se fosse una vera e propria
tela trasformando tutti gli elementi in “voci
visive” o in “visioni vocali”… attraverso le
prime e le seconde, ognuno, con le proprie
idee, intuizioni, i propri atteggiamenti,
gesti, crea il proprio inferno o il proprio paradiso.
Mediha Tekin, nell’intervista a noi concessa,
ci parla di lei come un’artista professionalmente attiva da più di un ventennio che ha
scelto un genere di “peinture de sa vie”,
come a dire una pittura della sua vita in una
esposizione-paesaggio al fine di comunicare con la gente con la quale condivide la
realtà di questo mondo idealizzato in istallazioni ed opere, frutto di almeno tre anni
di meditazione, di progettazione, che sono
il simbolo e la chiave di volta per la comprensione di tutte le genti appartenenti a
“fedi” distinte nella convivenza tra culture
orientali e occidentali, una sorta di cerniera
per una serena, pacifica e costruttiva coesistenza tra i popoli.
Campo de’ fiori
S
E
C
I
O
V
B
eca, è una nuova arrivata alla Barton University. Quasi
per caso si trova a far parte del gruppo di canto femminile della sua scuola: le “Bellas”. I concorsi di canto
sono molti sentiti nel campus. E le Bellas è da anni che non riescono a vincere …
Ispirato al romanzo “Pitch Perfect - The Quest for Collegiate A
di Catello
Cappella Glory” di Mickey Rapkin. “Voices” è un filmetto dal
Masullo
pretesto narrativo fragilissimo, oltre che prevedibilissimo. Serve
a mettere in scena una serie di performance canore, che non valgono il prezzo
del biglietto. Duole vedere un talento, meritevole di migliori destinazioni, come
quello di Anna Kendrick, essere dissipato così. Qualche spunto cinefilo nei dialoghi rende meno insopportabile la visione.
FRASI DAL CINEMA: “Come fanno a non piacerti i film? È come se ad una
bambina non piacessero le bambole!
Non è che non mi piacciono. È che mi annoiano, e non riesco ad arrivare alla
fine!”. (Skylar Astin e Anna Kendrick)
“Sono prevedibili. Lui si mette con lei e Darth Vader è il padre di Luke!
Oh, hai capito da sola la più grande rivelazione della storia del cinema?
Vader significa padre in olandese. Darth Vader significa Darth padre!”. (Anna
Kendrick e Skylar Astin)
“E’ Breakfast Club, 1985 (scritto e diretto da John Hughes, ndr.), il film con il finale più spettacolare della storia. Questa canzone (Don’t You (Forget About Me),
scritta appositamente per il film da Keith Forsey e Steve Schiff, ndr. ) lanciò i
Simple Minds negli Stati Uniti. Doveva cantarla Billy Idol, ma si rifiutò. Che idiota!
Riassume questo film perfettamente. Allo stesso tempo splendida e triste.
Davvero affascinante.
Beh, si.
Dimmi, Judd Nelson, cosa mangia a colazione?
Beh, come tutti gli attori ribelli incompresi, si nutre di ipocrisia!”. (Skylar Astin e
Anna Kendrick)
“Sono la figlia di mio padre, e mio padre diceva : se non ce la fai alla prima volta,
puoi fare i bagagli!”. (Anna Camp alle altre)
VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) 5.5
Leggenda: CAPOLAVORO ****
quattro stelle : equivalente in decimi: 10
DA NON PERDERE ***
tre stelle : equivalente in decimi : 8
DISCRETO
**
due stelle : equivalente in decimi : 6
DA EVITARE * una stella : equivalente in decimi: insufficiente: meno di 6
27
TITOLO: VOICES (PITCH PERFECT)
REGIA: Jason Moore
INTERPRETI PRINCIPALI:
Anna Kendrick
...
Beca
...
Jesse
Skylar Astin
Ben Plat t
...
Benji
Brittany Snow
...
Chloe
Anna Camp
...
Aubrey
...
Ciccia Amy
Rebel Wilson
Alexis Knapp
...
Stacie
Ester Dean
...
Cynthia Rose
Hana Mae Lee
...
Lilly
Kelley Jakle
...
Jessica(as Kelley Alice Jakle)
Wanetah Walmsley...
Denise
Shelley Regner ...
Ashley
Caroline Fourmy ...
Mary Elise
Nicole Lovince
...
Kori
Adam DeVine
...
Bumper
Utkarsh Ambudkar...
Donald
Michael Viruet
...
Unicycle
David Del Rio
...
Kolio
Elizabeth Banks ...
Gail
John Michael Higgins...
John
John Benjamin Hickey... Dr. Mitchell
Freddie Stroma ...
Luke
Jinhee Joung
...
Kimmy Jin
Jacob Wysocki ...
Justin
Jawan Harris
...
Timothy
Richard Kohnke ...
Football Player - ATO
Scott Shilstone ...
Frat Boy - ATO
Brock Kelly
...
Howie - ATO
Drew Battles
...
Emcee at Regionals
Katrina Despain ...
UMass Greeter
Cameron Deane Stewart... Tom (as Cameron Stewart)
Kether Donohue ...
Alice
Karen Gonzalez ...
Barb
Lauren Gros
...
RIAC Representative #1
Alex Biglane
...
RIAC Representative #2
Michael Alexander...
Jewish Student
Tyler Forrest
...
High Note #1
Joe Lo Truglio
...
Clef #1
Jason Jones
...
Clef #3
Donald Faison
...
Clef #4
Jabari Thomas ...
Emcee - Opening
Judd Lormand
...
Emcee at Semi-Finals
Christopher Mintz-Plasse... Tommy
Steven Bailey
...
Treble #1
Michael Anaya
...
Treble #2
Greg Gorenc
...
Treble #3
Jesse Jennings ...
Josh
Brian Silver
...
Treble #4
Wes Lagarde
...
Treble #5
Jonathan Brannan
... Opening Treble #1
Donald Watkins ...
Opening Treble #2
Jessica Jain
...
High Note #2
Nate Howard
...
High Note #7
ORIGINE: USA
PRODUZIONE : PAUL BROOKS, MAX HANDELMAN,
ELIZABETH BANKS PER GOLD CIRCLE FILMS, BROWNSTONE PRODUCTIONS
DISTRIBUZIONE : UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2013)
DURATA: 85’
SOGGETTO : COMMEDIA / MUSICALE
Campo de’ fiori
28
L’Associazione Arnies Onlus
compie 10 anni
Quattro le parole chiave con le quali si può riassumere il suo operato:
INTEGRAZIONE, COOPERAZIONE, CULTURA E AMBIENTE.
La prima volta in Svizzera per il gemellaggio
con l’associazione Kakasu
L’
Associazione Arnies di Corchiano nasce il 22 Maggio del
2003, con la volontà di realizzare progetti concreti partendo
da un pensiero comune: “PENSARE GLOBALE AGIRE LOCALE”, che è diventato il motto dell’associazione stessa.
Valori come l’uguaglianza, la solidarietà, la
condivisione, lo stare insieme, il bene comune e la cooperazione decentrata, l’integrazione, la cura e il rispetto per l’ambiente,
la promozione del territorio sono alla base
di questa realtà, che è riuscita a raggiungere i suoi dieci anni di vita. Essa viene raffigurata come uno “ZAINO” all’interno del
quale sono contenuti i progetti che, con sacrificio e grande soddisfazione, sono stati
portati a termine fino ad ora.
L’Associazione opera principalmente in quattro campi. Anzitutto nell’ambito dell’INTEGRAZIONE, per dimostrare che la nostra
cultura può convivere strettamente con le
varie culture straniere presenti a Corchiano.
Una integrazione che avviene non solo con
parole, canti e giochi, ma attraverso l’apprendimento della lingua italiana, nel profondo rispetto delle diversità culturali e
religiose. Ne sono la perfetta testimonianza
i progetti “IO PARLO” , “INTEGRA AZIONE”,
“Nonni vigili” e “Ludo scuolabus”. L’altro
aspetto importante che l’associazione segue
accuratamente è la COOPERAZIONE DECENTRATA ed i rapporti con organizzazioni non governative, da cui è nato il
gemellaggio con le associazioni Kakasu e
Cemsoj. Tramite il progetto “SOTTO LE
STELLE”, l’associazione è impegnata a promuovere la cultura della pace, della solidarietà per i diritti fondamentali della vita,
come l’accesso all’acqua, alle cure mediche,
all’istruzione dei bambini di strada presso la
“Maison De Vie” in Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, organizzando
vari eventi per la raccolta di fondi, destinati
a infondere speranza per un mondo mi-
gliore e più giusto, come la serata della solidarietà. Proprio Sabato 22 Giugno, si terrà
la IV edizione di “SOTTO LE STELLE”,
presso il Casale Guitièrres, località Vantignana, a Corchiano. L’Arnies non trascura
nemmeno la CULTURA, strettamente legata alla solidarietà, sostenendo iniziative di
successo come il “FESCENNINO D’ORO”,
giunto alla sua XIII edizione, che vede la
partecipazione straordinaria del Maestro Nicola Piovani e di Norma Martelli, o ancora
“Il Natale incontra la solidarietà”, “L’albero
della vita” e “Lo Zaino in Coro con Chiara”,
l’animazione della Biblioteca comunale, intestata a Maria Chiara Segato, ex presidente dell’associazione, ”I racconti della
memoria”, la promozione di spettacoli teatrali, dibattiti sui temi fondanti dell’associazione, percorsi formativi culturali per i
ragazzi, fanno parte di questo importante
aspetto culturale in cui l’associazione si
muove. L’AMBIENTE E LA NATURA sono
il quarto settore dove l’associazione opera
con impegno e successo. La conoscenza e
la messa in atto delle buone pratiche locali
è il principio da cui si parte per realizzare
piccoli e grandi progetti, nati nella comunità
e per la comunità di Corchiano, al fine di
promuovere stili di vita sostenibili e compatibili con le vocazioni del territorio. Tra di
essi le campagne di comunicazioni e sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei
rifiuti porta a porta e quindi la distribuzione
dei “Kit domestici, compostiere, Eco –
house”, i “Campi Solari natura e avventura”,
“In campeggio”, “Porta la sporta Eco-euro”,
“Bottega buone pratiche locali” e tutto ciò
che riguarda la promozione dei monumenti
naturali e delle forre. L’associazione incoraggia nuovi progetti per una completa fruibilità del nostro territorio in collaborazione
con il Gruppo Archeologico Romano, il WWF
e con giovani guide locali, attraverso affascinanti percorsi tra storia e natura, nel
comprensorio del bio distretto della via
Amerina, delle Forre e di Piansantangelo.
Il primo ringraziamento va ai centottanta
soci che si sono aggiunti negli anni al piccolo gruppo iniziale, fino al raggiungimento
di questo cospicuo numero, destinato
senz’altro a crescere; all’amministrazione
comunale di Corchiano, che ha sostenuto
ed incentivato questa realtà; a tutte le altre
associazioni locali che hanno contribuito e
contribuiscono alla realizzazione degli
eventi; alle attività commerciali; alle forze
dell’ordine; al parroco Don Claudio; a
Campo de fiori, che dà notizia dei vari
eventi e tutti coloro che in questi dieci anni,
in un modo o in un altro, ci sono stati vicini.
Un grazie speciale è dedicato a Maria Chiara
Segato, presidente dell’Associazione per
molti anni, che ha dato un grande impulso
alla crescita dell’associazione stessa, con
tutta la sua voglia di vivere e di fare, ma che
il destino ha voluto portar via da questa
terra troppo in fretta. Il suo esempio, però,
è un grande insegnamento ed un motivo in
più per proseguire su questa strada. Grazie
a tutti perché se l’associazione è riuscita
nella realizzazione di questi numerosi progetti e nella sua continuità, è anche per
l’impegno e per la fiducia accordatole finora.
Geltrude Profili - Predidente Ass. Arnies
Nsimbaair, il primo bambino ad essere operato
al Gaslini di Genova grazie ai fondi raccolti
dall’Associaizone Arnies.
Alcuni rappresentanti dell’Associazione alla
Maison De Vie in Kinshasa
L’inaugurazione della Biblioteca intitolata a Maria
Chiara Segato
a
Campo de’ fiori
29
6 Luglio 1993
LA SCIAGURA DELLA VAL BADIA: 18 LE VITTIME
F
u uno schianto
terribile con alberi ed arbusti
che si spezzavano al precipitare
del
pullman
impazzito, l’acqua del sotdi Secondiano
tostante ruscello non
Zeroli
tardò a colorarsi di rosso,
imbevendosi del sangue di 18 vittime innocenti. Cinque erano di Bagnoregio, le altre
di Orvieto, Castel Giorgio, Ficulle e Castel
Viscardo. Era il 6 luglio 1993. Venti anni fa.
Ma il ricordo è ancora vivo nella nostra comunità. Piero, che perse la sorella Roberta
ed il cognato Bruno, l’anno seguente fece
pubblicare una raccolta di poesie che i due
congiunti custodivano gelosamente in una
borsa ritrovata sul luogo della tragedia. Il titolo era: “Dammi la mano” ed a distanza di
tanti anni mai titolo appare così in sintonia
con i tempi presenti. Oggi sarebbe davvero
opportuno darsi tutti la mano per ritrovare
quei sentimenti andati smarriti o più semplicemente dimenticati nel cantuccio più remoto dei nostri cuori.
Una immagine del Pullman tragicamente
precipitato nel burrone, nel cui incidente
morirono 18 persone.
Parlando dell’ amore tra Roberta e Bruno,
Rita Miani, nella presentazione al volume,
così scrisse: “Tutta la freschezza di un incontro tra due anime che si intendono e vibrano all’unisono di una comune armonia.
Le prove della vita che non li hanno risparmiati e quante amarezze, quante cocenti
delusioni si intuiscono appena tra le righe.
Eppure ci riconosciamo in esse, è forse la
storia di ognuno di noi:
Non so più sognare
Non so più volare
Non riesco ad amare.
Ma il tempo, gli affetti, le dure prove non
hanno potuto scalfire il loro amore. Ed
amore hanno saputo profondere a piene
mani a quanti li hanno conosciuti. Il loro
animo sensibile ha palpitato con noi per le
piccole gioie quotidiane ed ha sofferto per i
nostri affanni. Come non raccogliere questo
messaggio!? Nessuno può dire cosa ci sia
dopo la vita, ma è bello pensare che l’
amore non abbia mai
fine. Vorremmo tutti arrivare al nostro ultimo
viaggio con l’animo così
puro e leggero, darci la
mano di fronte a Dio
per dirci ancora una
volta: - Tanto ti ho
amato, ma più ti voglio amare- “ Nella ricorrenza
d’una
tragedia che ebbe
un clamore nazionale, che riguardò
anche il clero, poiché la gita sulle
Dolomiti era organizzata dal parroco di Orvieto
Don Italo Mattia, come non ricordare le due
gemelline che persero entrambi i genitori e
Venturino a cui vennero a mancare la moglie Luciana ed una delle due figlie ed Elio,
che risalendo dal torrente insanguinato si
rese ben presto conto di aver perso per
sempre l’amatissima moglie Maria? Tutti dovettero ricominciare a vivere e se le gemelline furono circondate dall’affetto dei loro
Sopra Roberta Corinti e Bruno
Munzi. A lato la copertina del
libro che raccoglie le loro poesie,
edito dopo la loro scomparsa
nonni e se Venturino sentì
ancor più forte l’ amore per la
figlia superstite, Elio seppe soltanto in parte riprendersi e sembrò in certi momenti smarrirsi al
cospetto di ricordi così struggenti
ed amari . Morì anch’egli in un banale incidente stradale, quasi a volersi idealmente ricongiungere con
quello schianto lontano, che lui sentiva ancora vicinissimo e che alfine
raggiunse annientando il tempo nel
momento dell’impatto fatale . Piero affrontò
il tragico evento con grande compostezza
facendo affidamento su una famiglia equilibrata e rassicurante ed ora può ripensare
alla disgrazia con serafica serenità. Tutti dovremmo essere comunque consapevoli che
una tragedia così non potrà mai essere dimenticata.
Campo de’ fiori
30
LA STORIA DELLA ROMA CIVITA CASTELLANA - VITERBO
P
er raccontare la
storia della nostra
ferrovia
dobbiamo risalire al lontano
1904, esattamente al 27
Giugno, giorno in cui la
Deputazione Provinciale di
di Francesca
Roma deliberò la concesPelinga
sione di costruzione ed
esercizio della linea tramviaria Roma-Civita
Castellana-Viterbo. L’8 Settembre veniva costituita a Bruxelles la “SocietèTramways et
Chemins de Fer Electriques de Roma-Civita
Castellana-Viterbo”, nello studio del notaio
Von Halteren; la società aveva lo scopo di
costruire una linea ferroviaria elettrica: i titolari erano i signori Ryckaert e Renders di
Bruxelles. L’atto costitutivo fu succesivamente registrato nel comune di Civita il 19
Gennaio 1905 e trascritto al Tribunale di
Roma il 6 Marzo 1905; la concessione aveva
la durata di 60 anni e, alla sua scadenza,
tutti gli impianti fissi dovevano passare alla
proprietà della provincia di Roma.
La costruzione doveva essere completata
entro diciotto mesi dall’inizio dei lavori. Il 27
Aprile iniziarono i lavori di costruzione sotto
la direzione dell’ing. Ettore Angelelli, che
proseguirono speditamente con grande
gioia dei civitonici; per quell’epoca infatti la
tramvia si poteva considerare eccellente
come costruzione e come esercizio. Incoraggiata da ciò la ditta Ryckeart e Renders
fece domanda per ottenere la concessione
per la costruzione della ferrovia elettrica Civita Castellana –Viterbo ed un sussidio chilometrico di L.6.390 all’anno per 35 anni.
Lo studio fu affidato sempre all’ing. Angelelli
che presentò un progetto suppletivo, necessario per un prolungamento.
Nel 1906, mentre procedevano i lavori, la
Deputazione Provinciale inviò una nota alla
Società affinchè la costruzione procedesse
con piu celerità e vi erano alcune riserve
circa le future tariffe; comunque il Consiglio
Provinciale approvò “condizioni e tariffe” dei
trasporti per la tramvia Roma - Civita Castellana, deliberando per due anni agevolazioni per l’utenza. Il 31 Marzo fu effettuata
Cartolina originale dell’archivio del Sig. Roberto Felicetti
la prova dei binari di corsa, il 23 Settembre
il primo viaggio sperimentale e il 10 Ottobre
1906 fu aperta la tratta urbana; finalmente
il 27 Dicembre ebbe inizio l’esercizio sulla
tratta Roma-Civita, la cui lunghezza era di
54 Km. L’esercizio si svolse senza difficoltà
per la totalità del percorso sulla strada provinciale Flaminia; la durata era di 2 ore e 45
minuti, alla velocità di 20 Km orari. Il 1 Luglio, secondo accordi già presi, furono messi
in vendita biglietti di andata e ritorno speciali, con sconto del 20%.
Nel 1907 vi fu la cessione della tramvia dalla
società Anonima della tramvia Roma-Civita
alla società per la tramvia e ferrovia RomaCivita-Viterbo e l’aumento del capitale sociale. Nel 1908 veniva comunicato all’ing.
Angelelli la concessione per la costruzione
della ferrovia elettrica Civita-Viterbo. La società aveva premura di iniziare al più presto
i lavori perchè vi erano stati, fino a quel momento, scarsi risultati nell’esercizio della
tramvia stessa. La speranza era di incrementare l’utenza e quindi gli introiti; infatti
le cose non andavano molto bene: le tariffe
erano troppo basse, il traffico di viaggiatori
era modesto e di conseguenza gli introiti
non coprivano le spese. Per incrementare il
traffico viaggiatori andò in vigore un nuovo
orario che prevedeva l’effettuazione di 4
coppie di treni al giorno, contro le 3 del precedente orario. Finalmente iniziarono i lavori e, nel 1912, venne aperta la tratta
Civita-Fabrica di Roma e, il 16 Dicembre
delle stesso anno, la tratta Fabrica-Vignanello; l’anno dopo la Vignanello - Soriano e
il 1° Ottobre, la linea era pronta fino a Viterbo. Il 9 Ottobre 1913 venne inagurato
l’intero percorso: da Roma a Viterbo si impiegavano circa quattro ore per un percorso
di 100 Km.
Purtroppo, però, la situazione economica
non era tra le piu rosee, infatti nel bilancio
del 1912-’13 le entrate erano state di L.
347.308,53 e le uscite di L.456.456,10. La
società quindi venne messa in liquidazione
e cadevano, così, le speranze dell’ing. Angelelli. Con la messa in liquidazione della
Societè Anonyme des Tramways, nel 1913,
si costituì la “Società delle Tramvie e Ferrovie Roma-Nord”, la quale assunse l’incarico
di rilevare la disperata situazione.
Fra il 1903 e il 1925 il traffico fu nei suoi
anni migliori, poi venne rapido il declino, sia
per l’usura degli impianti e del materiale rotabile che per il rapido espandersi dell’automobile. Inoltre la linea Roma-Civita
–Viterbo aveva curve eccessivamente ristrette, forti pendenze e frequenti dislivelli;
quindi, se non si fosse provveduto radicalmente ai rinnovamenti, vi sarebbero state
gravi conseguenze. Fra il 1923-’26 fu elaborato un progetto nel quale veniva abbandonata, fra Roma e Civita, la strada ordinaria
per una sede autonoma.
continua sul prossimo numero...
Campo de’ fiori
31
CERAMISTI EMERGENTI:
VIOLA CARABELLI
del Prof. Architetto Enea Cisbani
L
a Ceramica per Civita Castellana è
stata, è e sarà sempre la sua vocazione principale, nonché la sua
anima e fonte primaria di cultura e
sviluppo sociale.
E’ impossibile pensare alla nostra città
senza più la Ceramica: crisi finanziarie e
commerciali, crisi del mercato interno ed
estero, non intaccheranno mai questa sua
particolare fisionomia.
Dovrà certo trovare nuove forme di sviluppo, nuovi modelli economici e produttivi,
ma la ceramica rimarrà per sempre nella
storia della città.
La ceramica nasce con l’antica Falerium nel
VII secolo avanti Cristo, prima ancora della
fondazione di Roma e da quei tempi remoti
si è sviluppata fino ad oggi, seppur con periodi di splendore alternati a momenti di decadenza,
per
poi
immediatamente
risorgere.
La ceramica per svilupparsi concretamente deve puntare sulla formazione,
sulla scuola e sui giovani.
E’ appunto in questo contesto che si sviluppa l’azione di VIOLA CARABELLI, studentessa dell’Istituto Statale d’Arte,
oggi Liceo Artistico Midossi.
La nostra giovane ceramista - figlia d’arte in
quanto discende da una famiglia di ceramisti civitonici di antica data - nasce a Roma
il 9 novembre 1988.
Nel giugno 2003 consegue il Diploma di
Maestro d’Arte della Ceramica e successivamente nel luglio 2005 il Diploma di Maturità
d’Arte Applicata della Ceramica, presso il
glorioso Istituto Statale d’Arte di Civita Castellana.
Subito dopo il diploma affianca il padre
nell’attività ceramica in uno stabilimento privato che si occupa di articoli igienico/sanitari.
Nel panoramo storico della ceramica Civitonica, le donne occupano un ruolo fondamentale nel tessuto produttivo, basti
pensare alle decoratrici impiegate nelle decorazione dei piatti nelle fabbriche di stoviglierie che fino a qualche anno fa erano la
gloria della città e oggi scomparse: Sangallo, Castellania, Cipa, Quadrifoglio, tanto
per citare i nomi più blasonati.
In una nostra conversazione così recita:
Dopo essermi diplomata come Maestro
D’arte, ho iniziato a lavorare presso una
azienda ceramica locale; la mia mansione
consiste nel controllare la produzione e fare
prove di colore degli smalti ceramici. La mia
passione principale è quella di iscrivermi in
una scuola di perfezionamento nella decorazione ceramica, ma a tutt’oggi questo rimane un sogno irrealizzato che però non
escludo di realizzare in un prossimo futuro.
Anche se non ho accantonato questa mia
aspirazione mi dedico al lavoro con impegno
e serietà, sempre disposta ad imparare cose
nuove in questo settore.
Da circa due anni, osservando attentamente dei lavabi decorati a terzo
fuoco, mi è venuta l’idea di realizzarli
in monocottura che consiste nel dipingere il pezzo in vitreous-china crudo
con gli smalti colorati su vari motivi
decorativi e infine cuocerlo una sola
volta ad alta temperatura, per poi ottenere il prodotto finito.
È la tecnica della ceramica artistica
tradizionale trasportata nella produzione igienico-sanitaria.
Dopo vari tentativi e affrontando tutte
quelle difficoltà che si incontrano lavorando
la ceramica - in questo caso i sanitari come ad esempio lo smalto che si frattura
e cavilla, sono riuscita anche grazie alla collaborazione di mio padre Francesco Carabelli, sul piano della chimica e del mio
fidanzato Massimo Rillo, nell’ambito artistico
e del decoro, a creare nuovi colori e a raggiungere un risultato soddisfacente che permette alla decorazione di non essere
intaccata nel tempo.
Questo tipo di tecnica che vado affinando e
perfezionando permette di creare una
nuova forma d’arte: non più il semplice sanitario, ma l’opera d’arte inserita nella moderna abitazione.
Una giovane ceramista Civitonica.
Campo de’ fiori
32
E SE LA MALATTIA
FOSSE UN MESSAGGIO?
Credere che la malattia sia esterna all’individuo e che quest’ultimo
sia impotente di fronte ad essa, senza cure e medicine, è falso.
M
a che cos’è
la malattia?
La malattia anche quella
seria - come
molti sanno già, è la reazione di sopravvivenza di
di Josiane
fronte ad una situazione
Marchand
di urgenza. Arriva quando
i livelli energetici si abbasNaturopata
sano in modo anomalo.
Sul piano biologico “il terreno” si degrada e
i batteri appaiono. La caduta delle energie
accompagna spesso una diminuzione del livello di coscienza. L’individuo ha difficoltà ad esprimersi, allora il corpo
parla al suo posto: ed è malattia.
Non vi sarà mai un malato
senza problemi personali importanti!
La malattia può programmarsi
in un attimo, a partire da un
conflitto psicologico iperacuto
permanente, rappresentato da
uno stress permanente vissuto
nel silenzio della non-comunicazione. È il cervello che innesta e disinnesta le malattie e
per questo ha a disposizione
quattro possibilità: creare una
massa (tumore), scavare (ulcera), bloccare (paralisi) e
sbloccare (rilasciarsi).
Per evitare i rischi della malattia, occorre
imparare a conoscersi e uscire dalla malattia vuol dire imparare a capire le cause della
degradazione del “terreno” che possono essere psicologiche (depressioni), geobiologiche
(habitat),
elettromagnetiche
(inquinamento), sottili (possessioni)... Va ricordato che ricercare soluzioni tecniche
sopprime il sintomo ma non risolve la
causa. Per esempio: fatica significa stress,
forse anche un conflitto personale. È questo
che chiamiamo “psicosomatica”. Esiste
anche il percorso inverso: la somato-psichica chiamata anche conflitto di dia-
gnosi. Questo vale per il cancro, per l’AIDS,
la leucemia, per le grandi malattie in generale... L’annuncio di un cancro provoca
spesso nel paziente colpito reazioni fisiologiche simili a quelle che provoca un pericolo
minaccioso come un’aggressione o
un’esplosione: la pressione arteriosa aumenta, le pupille si dilatano, il ritmo cardiaco accelera, i muscoli si gonfiano. Di
fronte al pericolo, il sistema nervoso simpatico e le ghiandole surrenali liberano una
marea di ormoni che ci predispongono a
combattere il pericolo o a fuggire. Nel caso
del cancro, la minaccia proviene dall’interno
ed è impossibile affrontarlo con le armi tradizionali del combattimento e ancora meno
fuggire via.
Le conseguenze di un annuncio traumatico
possono essere importanti e a volte permanenti come nel caso del 5% delle donne alle
quali è stato comunicato la notizia del cancro al seno. Possono manifestarsi con una
iperattività, segni di depressione, turbe del
sonno e dell’attenzione. È quello che i ricercatori chiamano memoria traumatica.
Uno stress acuto lascia nella memoria traumatica dei segni indelebili provocati da un
alto grado di adrenalina e un tasso debole
di cortisolo, due ormoni rilasciati dalle
ghiandole surrenali.
È quindi essenziale che i medici tengano
conto di questi dati quando sanno di dover
dare una notizia così traumatizzante come
quella di un cancro: non è necessario dare
troppe informazioni poiché il paziente non
le ricorderà mai, ma è indispensabile farlo
accompagnare da un parente. D’altra parte,
i pazienti che hanno già vissuto episodi
traumatizzanti rischiano di soffrire maggiormente di uno stress post-traumatico.
Il cancro corrisponde ad un livello energetico precisissimo, ad un livello di stress patogeno, a parametri bioelettronici sballati in
modo caratteristico (un pH alcalino) e una
forte carenza in Vitamina. C.
Quello che stupisce di più è che persone
che si trovano al di fuori di queste zone critiche siano inviate sistematicamente
nel
reparto
“cancerologia” senza che
nessuno abbia mai verificato
se la loro debolezza energetica è in regressione oppure
no. Alcune malattie arrivano
semplicemente per ricordarci che abbiamo sbagliato
strada, che recitiamo la
parte di un altro, un ruolo
impartito dall’ambiente familiare oppure dal nostro entourage; a volte possiamo
risolverle
interrogandoci
sulla nostra vita. È forse
questa un’occasione unica per riprenderci
per mano, per crescere e sbocciare con
tutte le nostre potenzialità. Non è però facile e soprattutto il non voler cambiare
spesso lascia spazio proprio alla malattia...
Abbiate cura di voi!
Bibliografia:
- “La medicina sottosopra - E se Hamer avesse
ragione”, Mambretti e Séraphin, Amrita Editore.
- “Introduzione alla Nuova Medicina”, Dott. Ryke
Geerd, HAMER Edizioni Nuova Medicina.
- “Bases de la biologie totale de Claude Sabbah”, Dodelieve Schmidt & Robert Ch., Turmes
Luxembourg.
33
Campo de’ fiori
Psicologia, Psicoterapia …
Questi sconosciuti… Questi amici
Nasce l’associazione CSPAs (Professionisti Associati), uno sportello d’ascolto per il cittadino
S
entiamo questi due termini così
spesso ed in così tanti ambienti di
vita quotidiana, che ci sembra di
sapere esattamente di cosa si stia
parlando.
Prendiamo le frasi comuni: “Lo psicologo è
per i matti”; “Lo psicologo non mi serve, so
qual è il mio problema, il medico mi ha
prescritto queste medicine…” ; “Non voglio
che mi psicoanalizzi, voglio solo che mi risolvi questo problema”;“ Vorrei sapere il significato del mio sogno”… ecc….
Oppure pensiamo ai film, alle fiction, alle
pubblicità: si descrive la figura dello psicologo, anzi dello psicoterapeuta, accanto al
paziente sdraiato su un divanetto che
guarda il soffitto e parla. Un classico!
Possiamo continuare la lista all’infinito semplicemente perché le persone acquisiscono
le informazioni attraverso tanti canali di comunicazione e creano una propria immagine (o rappresentazione mentale) di
questa figura professionale, investendoci
emozioni e creando preconcetti o peggio
pregiudizi. Nascono così tante psicologie:
una o più in ciascun individuo!
Lo scopo di questo breve articolo, non è
tanto quello di fare un elenco noioso delle
caratteristiche e delle differenze a livello
professionale, legale e quanto altro di tali
figure, piuttosto si vuole far intravedere una
realtà che è molto più vicina a noi di quanto
possiamo pensare o credere!
Innanzitutto è fondamentale chiarire che la
psicologia e la psicoterapia sono due
scienze di fatto differenti per molti
aspetti: la prima è la scienza che studia i
comportamenti, i fenomeni ed i processi
mentali degli esseri umani mentre la secondaè una pratica, un approccio terapeutico,
che varia a seconda della teoria di riferimento del professionista, per lavorare sulle
patologie di carattere mentale. Queste due
scienze lavorano comunque per un “bene
comune” ovvero per il benessere psico-fisico dell’uomo. La differenza è che lo psicologo interviene per tutte quelle
attività di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona (capire come aiutare una persona a raggiungere un suo
obiettivo, ad esempio), al gruppo (gestire
persone per raggiungere una performance
desiderata), agli organismi sociali (integrazione intercultutrale, sempre come esempio) e alle comunità (facilitare un percorso
di vita), comprendendo altresì le attività di
sperimentazione, ricerca e didattica in tale
ambito. Lo psicoterapeuta, invece, lavora sui disagi e sui disturbi psichici
avvalendosi di metodologie e strumenti di
diagnosi e cura psicologica.
Detto questo si riesce forse a comprendere
di più quanto la psicologia da un lato e la
psicoterapia dall’altro possano essere delle
attività molto più vicine a noi di quanto si
creda. A livello professionale, sociale, personale, interpersonale noi abbiamo un bagaglio di risorse e di energie che spendiamo
e acquistiamo continuamente, di cui spesso
non ci rendiamo conto fino al momento in
cui incontriamo difficoltà che vediamo e
sentiamopiù o meno insormontabili. E’ in
questi attimi che, indipendentemente daicontesti in cui ci troviamo, necessitiamo di
un aiuto. Delle volte basta solamente che
una persona (psicologo) ci stia ad ascoltare,
ci dia un sorriso o ci faccia riflettere empaticamente sulle nostre vicissitudini, in modo
tale da riuscire a trovare da soli la chiave
per uscire dalla situazione problematica;
altre volte invece abbiamo bisogno di una
persona (psicoterapeuta) che riesca a guidarci e a farci percorrere in maniera più profonda, le strade che conducono ad un
benessere bio-psico-sociale adeguato per
noi. Ci troviamo a vivere in una società che
ci porta a non avere più quegli spazi di riflessione su ciò che stiamo facendo,
l’ascolto dell’altro non è più coltivato e le
persone cercano di fattouna forte esigenza
di essere ascoltati senza giudizi. A questo
concetto si collega quello, altrettanto importante, della prevenzione psicologica che ha
tra i suoi obiettivi quelli di: diffondere
un’adeguata cultura del benessere psicologico; divulgare corrette informazioni e sfatare pregiudizi; far conoscere gli ambiti di
applicazione della psicologia; fare chiarezza
sulla professionalità dello psicologo e dello
psicoterapeuta. E’ proprio su quest’onda
che vuole sintonizzarsi, e su cui pongono le
basi dell’associazione CSPAs (Professionisti Associati), che promuove
un’attività, lo sportello d’ascolto, per
il cittadino, per l’individuo, per le persone,
uno spazio volto all’accoglienza, alla comprensione e al sostegno della persona dove
tutti coloro che desiderano possano esprimere i loro pensieri, vissuti e problematiche
di carattere relazionale, emotivo, professionale. L’accesso avviene su base spontanea
inviando
una
mail
all’associazione
“[email protected]”.
Professionisti associati
34
Campo de’ fiori
Langolo del Collezionista
I ventagli
Valore di un
ventaglio
... continua dal numero 103
Le forme
dei ventagli
Molte sono le forme dei
ventagli, vediamole:
- Ventaglio con intelaiatura
fissa, con manico e pagina
in cartone oppure in legno
e carta, o in metallo e stoffa, denominato
“ventola”;
- Ventaglio con manico lungo con alla base
delle piume o palmette fissate;
- Ventaglio che oggi viene conservato nelle
Chiese Cristiane sotto forma di “flabellum”
liturgico e che veniva usato nel periodo
dell’Alto Medioevo, denominato a coccarda;
- Ventaglio “brisè”, ovvero privo di pagina e
costruito con lamine che spesso sono d’avorio, legno o madreperla tenute alla base la
rivetto (perno) e congiunte all’altra estremità da un nastro;
- Ventaglio pieghevole in cui le stecche rigide supportano una pagina di carta o seta
ricamata o dipinta.
di
Letizia Chilelli
Parlando di collezioni,
quali sono i ventagli
con più valore?
Sicuramente quelli
antichi e molto decorati. I pezzi più
pregiati e ricercati
sono quelli del ‘600 e
chiaramente possono
solo essere ammirati
nei musei. Gli altri
pezzi pregiati sono da
considerarsi quelli del
‘700 soprattutto quelli francesi, ovviamente i più preziosi sono i ventagli appartenuti ai personaggi storici, su tutti quelli
della regina Maria Antonietta di Francia.
Conservare la collezione
di ventagli
I ventagli vanno assolutamente messi sotto
vetro, ma mai con la cornice soprattutto
quando la cornice e il vetro vengono sagomanti in base alla forma del ventaglio, più
risulterà lineare il quadro più il ventaglio
verrà esaltato. Non appendere mai i
ventagli al muro. Va prestata la massima
attenzione all’esposizione alla luce che
spesso danneggia in maniera permanente il
tessuto dell’oggetto.
VENTAGLIO FAI DA TE
Prima di lasciarci, ecco un piccolo suggerimento per i più piccoli: come fare un
ventaglio da regalare alle vostre mamme
che potranno così cominciare la loro collezione con un “pezzo” di inestimabile valore.
Occorrente: 2 vostri disegni, forbici con
punta arrotondata (da usare con un adulto,
magari il papà!), nastro adesivo o colla, 2
bastoncini dei gelati.
Come fare: prendete i vostri disegni e piegateli in due nel senso della lunghezza del
foglio, ritagliate ora la piega dei fogli in
modo da ottenere tre parti, con il nastro
adesivo o la colla, unite tutte e tre le strisce
in modo da avere una lunga striscia, ora
potete cominciare a piegare la striscia “a
ventaglio” (una piega avanti, una piega indietro) in modo da avere le classiche pieghe, fatta questa operazione fissate e
chiudete con del nastro adesivo una delle
estremità della striscia. Ora incollate i due
bastoncini dei gelati uno ad ogni estremità
del vostro foglio pieghettato (la prima e
l’ultima) tenuto chiuso, aprite lentamente
formando un cerchio... otterrete così il ventaglio da regalare alla vostra mamma!
Nota di colore: alla fine del mese di Luglio, si svolge presso il Palazzo del Quirinale,
Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama la
Cerimonia del Ventaglio, in vista della
pausa estiva dei lavori parlamentari, l’Associazione stampa parlamentare dona, appunto, un ventaglio decorato al Presidente
della Repubblica e ai Presidenti di Camera
e Senato.
(Bibliografia e fonti: Wikipedia, Professione
Donna, Fabbri Editori, sito Crescebene.com)
Campo de’ fiori
35
Storia di una illustre famiglia di Civita Castellana, che da decenni lavora nel settore automobilistico
I Camponi
... continua dal numero 103
I
ntanto l’attività dei
Camponi
proseguiva con gli altri
due fratelli e riprese
con più vigore alla
di Arnaldo Ricci fine della guerra nel
1918. Tutti i soldati di [email protected]
vita Castellana che partivano per la guerra furono trasportati a
Borghetto dal sevizio dei Camponi. Ovviamente, era già iniziata la sostituzione delle
carrozze Breack con servizi automobilistici.
Nel 1923 vi fu però una grande svolta per
la famiglia Camponi: iniziò la collaborazione
con la Fiat e la ditta Camponi si trasformò
in commissionaria Fiat. A quei tempi per essere inseriti nella rete commissionari Fiat,
veniva richiesta una maestria particolare di
conoscenza meccanica dei veicoli; Fernando aveva già in tasca le sue conoscenze
di meccanica e, non a caso, era considerato
il più esperto meccanico di Civita Castellana.
In questa nuova attività, Fernando aveva la
responsabilità tecnica e Giuseppe quella
commerciale. Ogni volta che la Fiat presentava al pubblico una nuova automobile o
autocarro, Fernando veniva chiamato a Torino per partecipare al corso di aggiornamento associato; questo gli permise di
essere continuamente a passo con le novità
del mercato automobilistico della casa torinese. Ovviamente la ditta Camponi si avvaleva di esperti collaboratori civitonici che, a
quei tempi, erano i migliori meccanici d’auto
del comprensorio di Civita Castellana. E’ da
ricordare che l’automobile negli anni Trenta
non era alla portata di tutti; poche famiglie
se la potevano permettere; di conseguenza
gli addetti ai lavori non si trovavano molto
facilmente sul mercato. Sono da citare
anche altri collaboratori cronologicamente
successivi, che non appaiono in foto ma comunque sempre considerati bravi e famosi
meccanici di Civita Castellana: Arnoldo Gradassai,
Vincenzo
Tarducci, Gastone Chilini, Luigi Brunelli
(Gigi), Eraclio Gomiero. Arriva poi la seconda
guerra
mondiale e la ditta
Camponi viene occupata dai tedeschi data
l’importanza strategica
dell’attività. La struttura edilizia venne
anche
bombardata
dagli alleati; il sig. Costanzo afferma che
non si è mai capito se
le bombe la colpirono
per uno sbaglio o perché era nel mirino
degli alleati. L’adiacente Ponte Clementino, infatti, che era un
obiettivo
strategico
per gli americani,
venne preso molte
volte di mira dall’aviazione alleata! Finita la
guerra furono sistemate velocemente le
strutture edilizie e l’attività riprese a pieno
ritmo; essa consisteva
nella vendita di auto
Fiat, nonché parti di ricambio con associata
assistenza tecnica e riparazioni. La ditta
Camponi continuò l’attività con la struttura
sovradescritta fino al
1960. Nello stesso
Civita Castellana. Anni ‘50. Nelle foto a partire dalla prima in alto,
anno Dante, che non
l’esterno della ditta Camponi, l’interno del negozio e l’auto rimessa.
era sposato, iniziò una
nuova attività aprendo una cambio rimase a Costanzo e Rina (figli di
stazione di servizio della Esso; Fernando Camponi).
quasi contemporaneamente la Se ricordo bene (non abito più a Civita da
ditta si divise in due settori: circa 40 anni!) l’attività di vendita di auto
quello della vendita di auto Fiat fu dismessa alla fine degli anni ’70,
Fiat venne assegnato a Gia- mentre quella di Costanzo e Rina è rimasta
como e Gastone (figli di Giu- in essere fino ai giorni nostri e fornisce i
seppe Camponi), mentre pezzi di ricambio Fiat, non solo a Civita Caquello della vendita parti di ri- stellana ma a tutta la bassa Tuscia.
Auguro pertanto a Stefano, colpito dalla reTorino 1932 – Fernando Camponi cente scomparsa del padre Costanzo, di
è il quarto da sinistra (non era
continuare a svolgere, insieme alla zia, la
molto alto di statura). La foto è
propria attività, con la serietà e l’applicastata scattata durante un corso di
zione dimostrata nella loro lunga storia di
aggiornamento Fiat
collaborazione con la Fiat, che dura da noper concessionari
vanta anni!
Campo de’ fiori
36
Una favola bellissima.Il maestro
A.D. Fabrica - Carbognano. Storia di una piccola società diventata poi una
delle più grandi della nostra provincia.
... continua dal numero 103
Nell’ultima puntata di questi miei racconti voglio
parlarvi di una persona veramente speciale in tutti i
sensi. Una persona che ha
sempre
vissuto di calcio e
di Sergio Piano
per il calcio e che risponde
al nome di Enrico Adelli.
Enrico Adelli nasce a Roma il 17 Agosto
1941 e, dopo una lunga carriera di calciatore dilettante, innamorato com’era del calcio, inizia la sua carriera di allenatore,
fondando insieme con il fratello, la società
Grafiche Dover, dove crescono tanti ragazzi
che poi sarebbero entrati nell’èlite del calcio
dilettantistico. Dopo qualche anno entra
nello staff della società Vis Aurelia, come allenatore della prima squadra, poi il trasferimento alla società sorianese dove, tra
l’altro, vince il torneo “Acqua Vera” che prevedeva per la società vincitrice la costruzione di uno stadio nel paese appunto
vincente, ma che il Comune di Soriano deve
ancora vedere.
Dopo la parentesi sorianese Enrico Adelli si
trasferisce al Fabrica-Carbognano dove, per
anni, ha ricoperto vari incarichi: da allenatore della 1° squadra a responsabile del settore giovanile, da direttore sportivo a
direttore generale. L’arrivo di Enrico Adelli
nella nostra società, ci permise di crescere
tantissimo ascoltando i consigli che, dall’alto
della sua esperienza, ci dava. Ci insegnò
praticamente tutto, come far funzionare la
società, come gestirla, come far crescere il
forse troppo presi dal
settore giovanile, e tantissuccesso di ciò che avesime altre cose.
vamo creato in tanti anni
Eravamo felicissimi di lui,
di fatica; in pratica ci
anche perché Enrico è una
sentivamo arrivati ed inpersona alla mano, semcominciammo a trascuplice e sempre pronto a
rare quello che era stato
mettersi al servizio degli
il nostro punto di forza,
altri. Ricordo con piacere
il settore giovanile, dile serate passate alle cene
stratti anche dal miragcon la prima squadra,
gio del campionato di
quando i suoi giocatori, lo
promozione che aveva
prendevano per i piedi e
inculcato in noi la quasi
per le mani, a mò di aerocertezza di poter ragplano e, dopo averlo fatto
Enrico Adelli
giungere qualsiasi obietdondolare, lo facevano
sbattere con la testa contro il grosso co- tivo.
perchio di una pentola (quando gli andava E così questa fu una delle cause, se non la
bene) o, se non era possibile, contro il causa vera e propria, della nostra fine.
muro. Questo episodio si è ripetuto per Qualche dirigente si ritirò, chi perché in dianni: era diventato, ormai, tradizione, ma saccordo con la società, chi perché sentiva
per lui era anche la dimostrazione che che avevamo fatto il nostro tempo; fatto sta
aveva formato il gruppo squadra, fonda- che da queste profonde crepe che si erano
mentale per il campionato che doveva ini- create tra noi, vennero fuori due fazioni che
si scissero e crearono due nuove società:
ziare e per il proseguo dello stesso.
Ci furono moltissime serate come quelle, l’AD Fabrica Calcio 2010 e la Virtus Cimini,
trascorse per esempio nella pizzeria di Lu- ponendo fine a questa bellissima favola, che
ciano Anselmi a giocare a battimuro. Erano porterò per sempre nel mio cuore.
piccole evasioni che, però, permettevano di Colgo l’occasione per ringraziare e salutare
unire, di fondere insieme società, dirigenti, tutti coloro che, in tutti questi anni, hanno
allenatore e giocatori in un gruppo di per- vissuto insieme a me questa magnifica
sone affiatate, che lottavano tutte insieme esperienza e cioè i presidenti, i dirigenti, gli
per lo stesso obiettivo, e che spesso riusci- allenatori, i ragazzi e i loro genitori; le aministrazioni comunali di Fabrica di Roma e di
vano a centrarlo.
Dopo tanti anni di successi, di trionfi, di Carbognano, che hanno contribuito in magioie, ma anche di qualche dolore, sono co- niera determinate alla riuscita di un prominciate le incomprensioni, le invidie, le ge- getto nato quasi per caso e diventato poi:
losie. Ognuno di noi non era più lo stesso, una favola bellissima.
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Campo de’ fiori
“Il Fumetto”
LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA
ELFEN LIED di Lynn Okamoto
N
di
Daniele Vessella
edito da Panini Comics – 3 volumi, in corso
yu é una dolce ragazza sperduta, incapace di parlare,
che ha bisogno di tutte le cure che Kota e sua cugina
Yuka sono capaci di prestarle dopo che l’hanno amorevolmente accolta in casa loro. Lucy è una mutante diclonius con un paio di corna sulla testa e delle potentissime
mani invisibili capaci di terribili atti, fuggita da un laboratorio dove
l’hanno sottoposta a indicibili torture. L’ingenua Nyu e la sanguinaria
Lucy sono la stessa persona. Un racconto duro e cruento sulla perdita dell’innocenza. (Trama tratta dal sito dell’editore).
Ci sono opere che nonostante le apparenze ti penetrano dentro, pizzicando le corde
più segrete del cuore facendoti riflettere su temi profondi e delicati come la vita e la
morte, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Elfen Lied è tutto ciò. Nonostante il disegno non sia il massimo, Elfen Lied è un manga
che punta tutto sulla storia, descrivendo contenuti dolorosissimi come la segregazione,
la violenza, la discriminazione e la sottomissione dinanzi ad un destino feroce e disumano. I continui colpi di scena sono preceduti da atmosfere in netto contrasto con il
resto della trama, questo permette al lettore di entrare con tutto sé stesso nella storia,
senza essere spaesato.
Altro punto forte del fumetto è il riuscire ad unire due generi che cozzano terribilmente
tra loro: lo splatter e la commedia romantica. Un caso unico, come è unico Elfen Lied…
Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/
ZZ
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IMPE
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38
Campo de’ fiori
LA REDAZIONE DI CAMPO DE FIORI SI ASSOCIA A TUTTI GLI AUGURI!!!
Infiniti auguri ad
Alessandra Panichelli
che il 1° Luglio
festeggia i suoi
strepitosi 18 anni,
da mamy, papà e
Simona!
Ti vogliamo
un mondo di bene!!!!
22-06-2013
Tantissimi auguri per il nostro
7° anno insieme, da Marisol ad
Alessandro.
Tanti auguri a Caterina
Mazzoni che ha
compiuto 1 anno il 22
Maggio, dal fratellino
Gianluca, dai genitori e dai nonni.
A quasi due mesi voglio
fare una sorpresa ai
miei nonni da
Beatrice Catalin.
Un bacione grande…
Grazie di esistere!
Un augurio sincero a Fabio e Alessia che l’8 Giugno
sono felicemente convolati a nozze. Che possiate
vivere un lungo e sereno cammino insieme. Auguri,
auguri, auguri dai vostri genitori, tutti i parenti e
dagli amici… E un augurio speciale da me che ho
voluto farvi questa piccola sorpresa… Ermelinda
Tantissimi
auguri di buon
compleanno ad
Elena Crescenzi
che il 7 Giugno
ha compiuto
6 anni, dalla
sorella Elisa
e dal cuginetto
Tiziano.
Tantissimi auguri
al nostro
“macellaretto de
fiducia” Diego, che
compirà 24 anni il
5 Giugno!!! Da
Desy, Tiziano, le
sorelle i cognati i
genitori e i suoceri
Tanti auguri di
buon compleanno a
Francesco che il
18 Giugno compie
4 anni da Anna
Maria, Cecilia,
Luca, Massimiliano,
zio Enzo,
zia Gisella, Laura
e Sergio
INVIATE I VOSTRI MESSAGGI DAUGURI SPECIALI
AL NOSTRO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
[email protected]!
Campo de’ fiori
Un grazie
infinito a mia
moglie
Claudia
per avermi
donato
i nostri due
splendidi
figli Eva e Luca, nato il
17 Maggio... Con affetto Fabio
Tantissimi auguri a
Leonardo Fontana che
il 20 Giugno compie
2 anni dal padre
Daniele, la mamma
Paola, i nonni, gli zii, i
cugini e tutti i parenti.
Tantissimi auguri
di buon
compleanno a Enzo
che il 21 Giugno
compie gli anni,
dalla figlia Desy,
la moglie Cinzia,
la figlia pelosa
Julie e da tutti i
suoi parenti!!!!
Auguri Mia per il tuo 1°
compleanno che festeggeremo il 22 Giugno, da
zio Carmine e zia Paja
che il 24 Giugno, invece
festeggiano i loro 29 anni
di matrimonio!!!! Auguri
da tutti i parenti e gli
amici
22 Giugno 2013
Ehiiiiii…. Auguri Mia per il tuo 1°
compleanno! Non dimenticarti
che io sono la prima zia che hai
visto quando sei venuta al
mondo…. Noemi
23 Giugno 2013
Auguri anche alla mia sorella
grande che compie… troppi anni!
Auguri Marta… anche da mamma
e papà!
Nessun
compleanno,
nessuna
ricorrenza,
volevo solo dirti
che ti amo troppo
Marco!
Tua Nadia.
39
Ciao Piccola....
il 29 Maggio
hai compiuto
19 anni...
Ti auguriamo di
poter trovare la
felicità che meriti
e la serenità che
cerchi...Tanti auguri amore! Giusy,
Papà ,Leo e Nicolò
TANTISSIMI auguri al
piccolo Mirko Costantini
che il 26 Maggio
ha compiuto 2 anni,
da parte del fratello
Niccolò, da mamma e
papà, dai nonni e le
nonne e dagli zii
e le zie!!!!
INVIATE I VOSTRI MESSAGGI DAUGURI SPECIALI
AL NOSTRO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
[email protected]!
Campo de’ fiori
40
LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI
ARRIVA “LA PORTA DEL FUTURO”
Q
Così si chiude la trilogia di Massimo Marsicola
uesto libro contiene idee innovative, di svolta. Sono tenuti a conoscerle
tutti coloro che hanno a cuore il futuro e che vorranno dare il loro contributo all’edificazione di una nuova civiltà.
Si tratta di una filosofia che dopo aver interpretato la realtà nella quale viviamo,
indica la strada universale da percorrere per uscire da ogni tipo di crisi.
Vostro a soli 5,00  - Info e prenotazioni 0761.513117 - [email protected]
IDENTITA’ E VALORE
IL SECONDO TASSELLO DELLA TRILOGIA DEL
PROF. MARSICOLA
Perché si nientifica? Perché si sminuisce? Perché si tende sempre a sottovalutare
quello che l’altro pensa, dice o fa? Perché vogliamo apparire più intelligenti, più ricchi,
più importanti ed influenti degli altri? Prima risposta: “perché nonostante gli sforzi che
ciascuno fa, non approda che difficilmente a un’idea dell’intero”. Stabilire le motivazioni
di questi comportamenti che, peraltro, sono assai diffusi, almeno nel nostro Paese, è
certamente propedeutico al discorso che ho voluto affrontare e svolgere, ma è anche
decisivo per aiutare tutti e ciascuno a fare il punto della situazione. La prima cosa che
mi viene da rispondere a tutte le domande che sopra ho posto è la seguente: si vuole
apparire quel che non si è perché si teme comunque di essere inadeguati....
SOLO 1 
Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere
rappresentato a teatro (commedia in atto unico).
Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al
dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni
campo e settore produttivo.Utile per chi avesse a cuore un reale
rinnovamento della Politica e delle Istituzioni.
OMAGGIO
Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo
è un libro unico nel suo genere.
Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante!
E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di
 10.00,
sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che
possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali.
Nel cuore
Campo de’ fiori
41
Costanzo Camponi, scomparso il 21 Maggio 2013.
I morti non sono assenti, sono solo invisibili.
Che il Signore ti stia accanto, ti dia la pace che hai meritato
nella tu vita terrena insegnandoci a lavorare con onestà,
rispetto e stima per tutti e per l’amore che hai avuto
per la tua famiglia. Grazie Costanzo!
Giuseppe Totonelli 19.11.1984 - 23.5.2013
Desideriamo rivolgere un affettuoso saluto a nostro nipote Giuseppe che,
con il suo carattere gioioso e solare,
avr gi conquistato tutti lass!
Ti immaginiamo davanti ai fornelli che prepari qualche
tua specialit per gli Angeli del Signore, che,
contenti di averti conosciuto, ti hanno spalancato le porte
del ristorante del Paradiso!
Eugenio, Daniele e Letizia...
Magario Nesta 07.7.1939 - 22.5.2013
Hai percorso innumerevoli strade sapendo che a casa qualcuno
ti aspettava, in ansia, con amore; adesso ti lasciamo serenamente andare
sul cammino che ti porta dritto ad incontrare colui che è Amore e che ti
accoglierà sorridente nel perdono e nella pace.
La redazione di Campo de fiori si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa di
Magario, nostro affezionato lettore, nonchè fedele abbonato, al quale sul numero 27
della nostra rivista (p. 17), avevamo dedicato un articolo che raccontava i “suoi prodigi”.
Arrivederci Magario...
42
Campo de’ fiori
Varie ed eventuali...
a cura di Ermelinda Benedetti
Non poteva mancare all’incontro con
Papa Francesco il giornalista vaticanista
Franco Bucarelli. Con Bergoglio
raggiunge quota sei. Tanti sono, infatti,
i pontefici che Bucarelli ha avuto
il privilegio di conoscere ed intervistare
nella sua lunga carreriera di giornalista.
L’incontro è avvenuto in Piazza
San Pietro mercoledì 5 Giugno 2013.
Domenica 26 Maggio si è svolta la tradizionale Infiorata di Corchiano,
in chiusura del mese Mariano. Quest’anno la Pro loco locale ha voluto
organizzare il 1° Concorso Infiorata, per incentivare la cittadinanza tutta
a partecipare fattivamente, onde evitare di porre fine a questa decennale tradizione. Poche, purtroppo le vie
ed i gruppi che hanno dato la propria adesione. Tra di essi, è stata proclamata vincitrice di questo primo
premio la Via Gabriele D’Annunzio - tratto 2 (prima foto da sx). La speranza è quella di avere un numero
di iscrizioni maggiori per il prossimo anno.
Sabato 25 Maggio
2013 è stato
inaugurato il “Parco
dei bei pensieri”, un
bellismo giardino
all’esterno della
Casa protetta
di Civita Castellana,
che ospita il Centro
socio-educativo “Rosa Merlini Frezza”.
Uno spazio all’aperto per i ragazzi speciali che ogni
giorno qui si ritrovano insieme.
Domenica 26 Maggio la
Parrocchia di San Giuseppe
Operaio di Civita Castellana
ha organizzato una
solenne processione in
onore di Maria Santissima,
con la parteciopazione di
confraternite ed associazioni locali, nonchè di un
grande numero di fedeli.
Una processione spettacolare che destimonia la grande
devozione nei confronti della Madonna
43
Campo de’ fiori
L’angolo del poeta
Tu mare
“ UNA FAVOLA MODERNA”
Fascinoso come gli azzurri occhi di una donna,
o che violento, con rabbiosa schiuma,
batti gli scogli e le scoscese rive,
o che, tranquillo, ignaro ruffiano,
di fuggevoli amori, accarezzi
assolate popolate spiagge,
simbolo di maliosa bellezza tu rimani.
Chiunque spinga lo sguardo
al tu lontano orizzonte, o ti contempli
in fiamme per il tramonto,
non può non sognare incantati viaggi,
in terre lontane, dalla fantasia create.
E fu sulla tua azzurra immensità
che pochi ardimentosi, su fragili barche,
mossero per terre e genti sconosciute,
dando inizio alla nostra civiltà.
Di questo si dovrebbero ricordare i tanti
che, versando veleno nelle tue
già “chiare e limpide acque”,
mettendo a rischio la tua fauna
nutrimento da te sempre elargito
alla nostra sconsiderata umanità.
Ma noi, che ti vogliamo sempre bene,
speriamo ancora i un ravvediamo
che ti restituisca limpida azzurrità.
Roberto Marino
D
AIUTO!!!!
io aiuta tutte le persone in difficoltà, che ogni
giorno lottano per la sopravvivenza propria e della
loro famiglia. Aiuta le persone che hanno continui
sogni infranti da gente cattiva; aiuta gli orfani a trovare
la gioia di avere dei genitori, o ai disabili ad avere un
barlume di speranza, aiuta gli elementi della società
esclusi a trovare spazio, aiuta le persone malate (di
cancro, di un tumore….) a trovare la forza di continuare
questa vita ancora per un giorno, aiuta chi non ha da
mangiare e dona loro del cibo, aiuta tutti gli schiavi a
trovare la libertà, aiuta tutte le persone che ogni volta
cadono e tu li aiuti a rialzarsi, aiuta tutti i delinquenti a
ritrovare la giusta via. Aiuta l’umanità intera a capire che
tu sei l’unica certezza, l’unico punto di riferimento,
l’unico grande amore. Aiutami a crescere, a capire,
a costruire la mia vita con te. Tu
proteggi ognuno di noi, progetti una
mappa per tutti, una traccia che noi
dobbiamo seguire per trovare te;
aiutami a trovarti.
Ti prego Signore, aiuto!!!
Nicolò Profili IV B
Non ci sono cavalieri e dolci damigelle.
Ne’ tiranni e grandi uomini che rubano ai ricchi per dare ai poveri.
Non ci sono fastosi balli con principi azzurri,
ne’ scarpine di cristallo e carrozze che tornano zucca.
Di spade conficcate nella roccia non v’e’ traccia.
Tantomeno di Maghi Merlini, Maghe Mago’ e lupi imbranati
con bocche gigantesche.
Davvero fortunato chi riesce ad incontrare (ancora)
Giuliette da corteggiare sotto i balconi o Romei che
sono (ancora) capaci di farlo.
Le bacchette magiche sono state adibite ad altri scopi
o per lo piu’ sono usate come oggetto d’antiquariato.
Anche il povero Cupido e’ da parecchi anni in pensione
e senza lavoro.
E’ stato sostituito da Tall Friends, Pounced e Date Craft.
Senza dimenticare la meravigliosa ed affascinante Siri!
Cara Marilyn ormai sei stata scavalcata!
(Qua) rimangono un padre, una madre e due splendidi figli.
Un maschietto (il piu’ piccolo) ed una femminuccia.
E’ Sabato; l’unico giorno nel quale possono far colazione tutti insieme.
E come ogni Sabato la mamma recita la solita preghiera:
SALAGADULA
MAGICABULA
BIBIDI BOBIDI BU’
FA’ LA MAGIA TUTTO QUEL CHE VUOI TU
BIBIDI BOBIDI BU’
FABRIZIO AGOSTINELLI
Colorano i petali
Colorano i fiori con i suoi colori vivaci…
i petali colorano di rosso e arancione… le
foschie colorano di bianco. Il cielo colora
il sole di giallo… la notte colora di blu
mare calmo le stelle colorano di oro.. il
brillare della luna argentata … colorano i
petali di rosso tramonto.
Il cielo e le chiare stelle
Il cielo imbrunito… accendo le luci scende la notte escono le
foschie rosse… nascono le chiare stelle… brillano i tetti…
nasce la luna gialla argentata. Brilla il morbido gomitolo di
neve … Il cielo e le chiare stelle giocano a nascondino con
le perle rosse nascono tra i tuoi occhi calorosi… accesi di
una scia di luce di sole scalda il tuo bel viso… il chiarore di
raggi solari tenui colore intenso pallido.
Luana Bongarzone
44
Campo de’ fiori
FABRICA DI ROMA:
L’UTIMO
Io sono Barbara: i gattini del
MASCHIO!
Cerreto ormai sono famosi per
Mi hanno
gli improperi che mi prendo
chiamato
ogni volta che vado a portare
per segnada mangiare alle gatte STERIlarmi 5
LIZZATE della Signora Rosalba,
cuccioli
che non abita più lì a causa di
abbandoseri problemi di salute, e che
nati in aperta campagna!!
ha messo in vendita lasua
casa... Ci sono altri gatti ovviaLui si trova a Magliano
mente sfamati dalla Signora Anna ma non sono steSabina (RI) nel Lazio.
rilizzati/e ed ecco che cosa succede!!!! Queste 2
Ha circa due mesi. Ve lo
covate saranno disponibili a metà giugno. Sono 6
dico con il cuore in mano
femmine e 2 maschi (forse) ma non mi chiedete
ADOTTATELO...E’ L’ULTIMO
quali sono....0761.576596-328.0191559
347/6113511
Signora Anna.
Grazie
TROVATE
abbandonate:
tre
mamme/cagne
con relativi 7,
5, e 4 cuccioli.
Si accettano
prenotazioni e adozioni con firma relativo
modulo.
Paola 3475518292
11 micini in cerca di casa, 1 rosso,
1 nera, 1 tigrata a pelo semilungo,
5 bianchi e tigrati (di cui 2 maschi)
e 3 tigrati (di cui 1 maschio).
Erano molto sottopeso, denutriti e
disidratati, avevano una brutta
congiuntivite, ma li stiamo
curando, seguendo ed alimen
tando con tutto quello che serve.
Sono vivaci, dolcissimi ed estremamente
belli!!! Cerchiamo per loro delle belle fami
glie, si affidano come sempre con controlli
pre e post affido, con firma del modulo di
adozione e con sterilizzazione obbligatoria.
Solo per vita d’appartamento! Si trovano in
provincia di VT, ma ci spostiamo ovunque a
fronte di ottime adozioni! Grazie! Alessia
347.6040758 o Anna Garrioli 347.6113511
GIUSTIZIA PER NUVOLA, MASSACRATA A COLPI DI ARMA DA TAGLIO!
L’Associazione Incrociamolezampe di Civita Castellana (VT) denuncia un fatto delittuoso efferato e feroce consumato a Fabrica di Roma,
in casa e in pieno giorno, da un individuo senza scrupoli che ha massacrato – A SANGUE FREDDO- con arma da taglio, una
povera cagnolina di 18 mesi, una pastore maremmana, che dormiva nella sua cuccia, domenica 26 maggio 2013.
Il soggetto in questione si è introdotto, in pieno giorno, in un’abitazione privata, dove i cani (4) erano accuditi, in assenza dei padroni
in viaggio all’estero, da un ragazzo amico della famiglia, che ogni giorno andava a dar loro da mangiare.
L’accanimento dell’assassino è stato, a dir poco,, di una crudeltà estrema.
L’Associazione interviene poiché il fatto si è svolto in casa di una sua volontaria e la cagnolina era stata adottata proprio presso l’Associazione.
L’Associazione chiede alle Autorità di procedere alle ricerche del caso e di condurre le indagini necessarie per individuare chi ha agito in questo modo violento e condannarlo alle pene più esemplari. L’Associazione sosterrà la famiglia finché giustizia non venga fatta!
Abbiamo paura di personaggi che agiscono in questo modo senza venir puniti. Quindi chiediamo
la massima protezione da parte delle forze dell’ordine contro queste azioni crudeli, intimidatorie
e delinquenziali, che colpisco non solo crudelmente un animale innocente, ma anche le persone
nella loro sfera personale e affettiva, nonché nella loro incolumità fisica. Se questi avvenimenti
vengono fatti passare sotto silenzio mettono a rischio la sicurezza di tutta la comunità e degli
animali, dando a chi delinque la legittimità di tali gesti e la sicurezza per poterli reiterare.
Una fiaccolata di solidarietà per la famiglia è stata organizzata per sabato 8 giugno 2013 dalle
ore 21.00 in Fabrica di Roma, località Parco Falisco, [a metà strada tra Fabrica di Roma e Civita
Castellana- Viterbo (Lazio)] dove risiede la famiglia colpita.
VOGLIAMO GIUSTIZIA per NUVOLA e vogliamo l’incolumità della sua famiglia!!!!
RITA STORRI-Presidente Ass. INCROCIAMOLEZAMPE-ONLUS - tel: 339.1123663
www.incrociamolezampe.org - [email protected]
Campo de’ fiori
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Roma com’era
Campo de’ fiori
Roma. Fine ‘800.
Uno scorcio del Ghetto, quartiere voluto da Papa Paolo IV nel 1555.
Con la sua demolizione, avvenuta per motivi di ordine igienico, è scomparsa anche una importante
testimonianza storica delle varie epoche che vi si sono sovrapposte, oltre che il ricordo di dolorosi avvenimenti
del nostro tempo. L’elevato numero di ebrei, che, per tre secoli, erano stati costretti a vivere in quell’area
limitata, aveva portato alla realizzazione di palazzi che raggiungevano gli otto piani di altezza,
fino ad allora sconosciuti a Roma.
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Campo de’ fiori
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INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’AVIS DI FABRICA DI ROMA
Nella mattina del 25 Aprile si è tenuta la cerimonia di inaugurazione
della nuova sede della Sezione Avis di Fabrica di Roma. La Sezione,
nata nel lontano 1982, poco dopo venne intitolata al giovane donatore
Marco Valeri morto tragicamente. Dal 1997 era ubicata nei locali di
proprietà del Comune, in Via Paolo Monfeli.
Con il passare degli anni e con l’aumentare del numero dei donatori
sono emerse delle criticità, dovute al fatto che gli spazi a disposizione
risultavano essere troppo angusti, in particolare nelle giornate di donazione, allorchè i donatori erano costretti ad attendere il loro turno
all’esterno della sede e quindi all’aperto, sia d’inverno che d’estate.
La situazione determinava disagio, che, però, non scoraggiava certo
i donatori, i quali non hanno mai disertato gli appuntamenti periodici.
Al problema della ristrettezza degli spazi si è andato ad aggiungere il
fatto che, che a partire dall’anno 2005, la normativa nazionale ha disciplinato ex novo le attività trasfusionali: sono stati sanciti i principi
per il raggiungimento di più alti livelli di qualità e sicurezza del processo trasfusionale in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale
e regolamentati gli aspetti operativi svolti all’interno delle Unità di raccolta, gestite dalle Associazioni dei donatori di sangue.
A seguito della nuove norme nazionali ed anche europee sull’argomento e delle disposizioni successivamente emanate dalla Regione
Lazio, sono state regolamentate le modalità operative di raccolta sangue, per garantire la qualità del prodotto trasfusionale e la massima
sicurezza per i donatori. In particolare è stato stabilito che l’atto della donazione del sangue deve essere svolto presso punti di raccolta
in possesso di specifici requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici, con spazi adeguati sia per la raccolta del sangue, che per il colloquio
con i medici a tutela della privacy del donatore e, non ultimo, per il ristoro post donazione.
Si rendevano dunque necessari lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei locali, lavori che, sebbene avrebbero consentito di ottemperare almeno alle prescrizioni normative minime, non risolvevano però il disagio per i donatori. Valutata la situazione il Sindaco Scarnati
e l’intera amministrazione hanno deciso che un’eccellenza del territorio, quale è la locale Sezione AVIS, meritava una sede più ampia e
confortevole, anche quale segno di tangibile apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni e per i cittadini che, donando il loro sangue,
compiono un gesto di solidarietà ed amore verso il prossimo in difficoltà. La nuova sede, che occupa il primo piano del palazzo
comunale di Vicolo della Pace, ove sempre l’attuale Amministrazione è riuscita ad ottenere l’apertura dell’ambulatorio
ASL, non è minimamente paragonabile alla precedente: stanze ampie e luminose, soprattutto la sala prelievi dove potrà essere
aggiunta un’altra postazione per ridurre i tempi di attesa dei donatori. Il taglio del nastro è stato effettuato dal vicesindaco Giorgio
Cimarra che ha ricordato come l’attuale amministrazione sia molto sensibile ai temi del volontariato. Presenti anche gli assessori della
Giunta Scarnati, alcuni consiglieri comunali, il nuovo maresciallo della stazione
dei carabinieri e la banda musicale locale, che con la sue marcette ha ulteriormente allietato l’evento. Il parroco Don Chicco, plaudendo all’iniziativa, ha benedetto i nuovi locali. La gioia e l’emozione erano palpabili in tutti, soprattutto
nel Presidente Renato Gabrielli che da anni dirige la Sezione con serietà e
competenza e conseguendo risultati di tutto rispetto: circa 200 i donatori attualmente iscritti e una raccolta di sangue ed emoderivati tale da porsi, in termini di numeri, ai primi posti tra le Sezioni Avis della provincia di Viterbo. Il
Presidente ha espresso parole di grande apprezzamento verso il Sindaco Mario
Scarnati e l’intera Amministrazione Comunale per la vicinanza continua e costante all’Associazione e alle sue esigenze. La festa è proseguita nel pomeriggio
E.B.
successivo, con la visita dei donatori ai nuovi locali.
A via Masci importante ritrovamento archeologico per Civita Castellana
“Siamo molto felici della scoperta archeologica avvenuta durante i lavori presso la Variante
Mignolò – ha dichiarato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli – E’ un ritrovamento straordinario, un portale bellissimo che testimonia come Civita Castellana possegga
un patrimonio inestimabile e che ci rende cittadini orgogliosi della nostra terra”.
In questo momento il comune, sotto sorveglianza della soprintendenza archeologica, sta
ripulendo l’area per consentire una adeguata valutazione della preesistenza storica. Si tratta
di una scoperta che arricchisce il patrimonio storico archeologico di Civita Castellana, insieme ai ritrovamenti nell’Orto di Miretto e su via Roma. I lavori presso la variante Mignolò
non si fermano e l’opera verrà completata, visto che l’emergenza archeologica non si trova
sulla sede stradale. “L’amministrazione si impegnerà nella valorizzazione della scoperta –
ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Cerri - Questa è la conferma che la
nostra amministrazione ha visto giusto nel momento in cui ha deciso di abbandonare l’idea
di un parcheggio interrato, previsto dal progetto originario, optando invece per un parcheggio a raso, che sicuramente è meno impattante
per questa delicata area del centro storico”.
Microchip Day: 60 cani identificati nella giornata gratuita a Civita Castellana
Sono stati identificati 60 cani lo scorso 1 giugno durante il Microchip Day, la giornata organizzata dall’assessorato all’Ambiente di Civita
Castellana in collaborazione con la Asl Viterbo. Con soli 8 euro i proprietari dei cani hanno potuto far applicare il microchip, obbligatorio,
ai propri animali che non ne erano ancora dotati, risparmiando il costo della prestazione veterinaria. L’evento infatti è stato organizzato
in collaborazione con il veterinario Pier Francesco Ruggeri. “Ringrazio vivamente il servizio veterinario della Asl che ha messo a disposizione
gratuitamente i microchip e il dottor Ruggeri che ha prestato il suo studio e la sua professionalità gratuitamente per applicare i microchip
- ha affermato l’assessore all’Ambiente, Antonio Innocenzi – Pur essendo obbligatorio l’inserimento del microchip, sabato abbiamo preso
atto che ci sono ancora moltissimi animali che non ne sono dotati. Incentivare l’uso del microchip è importante anche per limitare il fenomeno dell’abbandono, che oltre a creare un grave disagio agli animali, è un costo per la nostra comunità”.
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“La cattedrale cosmatesca di Civita Castellana” a Palazzo Venezia
Il giorno 11 Giugno, nel Palazzo Venezia a Roma, presso la sala conferenze dell’Istituto Nazionale di Archeologia e di Storia dell’Arte, è stato presentato il volume “La cattedrale cosmatesca di Civita Castellana”, atti del Convegno
Internazionale di Studi svoltosi a Civita Castellana il 18 e 19 settembre del 2010.
Alla presenza di un pubblico numeroso ha introdotto la presentazione Gianluca
Angelelli, sindaco di Civita Castellana. Il primo cittadino civitonico ha evidenziato
come l’Amministrazione Comunale abbia voluto in questo modo celebrare degnamente gli 800 anni dalla data di completamento del portico, trovando le risorse necessarie per il convegno e per la pubblicazione degli atti, pur nell’attuale
difficile situazione economica.
La parola è poi passata agli illustri relatori, scelti tra i più noti esperti italiani del
settore e tutti docenti presso la “Sapienza” Università di Roma: Francesco Paolo
Fiore, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura e Direttore del Dipartimento
di Storia, Disegno e Restauro presso l’ateneo romano; Mario D’Onofrio, Professore Ordinario di Storia dell’Arte; Giovanni Carbonara, Professore Ordinario di Restauro Architettonico e Direttore della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio e Augusto Roca De Amicis, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura.
Il libro, a cura di Luca Creti e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice “L’Erma di Bretschneider”, consta di ben 400 pagine e si distingue
per la bella veste grafica, arricchita da numerosi disegni e illustrazioni in bianco e nero e a colori. I testi sono firmati da alcuni tra i
principali esperti nazionali e internazionali di storia, storia dell’arte, storia dell’architettura e storia delle religioni e offrono una panoramica
completa delle vicende costruttive e artistiche dell’edificio ma anche del clima culturale attraverso il quale, nel corso dei secoli, si è
potuto formare un palinsesto, come quello della cattedrale civitonica, di così alto livello dal punto di
vista architettonico e decorativo.
Il volume è strutturato in ordine cronologico, in modo da raccontare la storia della fabbrica dal Medioevo
fino ai giorni nostri. Non tratta quindi solo delle notissime opere cosmatesche, frutto dell’attività di ben
quattro generazioni della famiglia di Lorenzo, alla quale si devono la splendida facciata a portico, il pavimento e gli arredi presbiteriali. Largo spazio è riservato infatti anche alla cripta e al settore absidale,
rimasti quasi integralmente nel loro stato originario, alla ristrutturazione che alla fine degli anni ’30 del
Settecento ha trasformato l’impianto medievale determinandone l’attuale facies tardobarocca e ai restauri ottocenteschi e novecenteschi dell’edificio. Tutte queste fasi sono state meritoriamente inquadrate
dagli autori dei diversi saggi nell’ambito delle coeve vicende storiche, artistiche e costruttive di Roma
e dei territori periferici del Patrimonio di san Pietro.
Il saluto finale del sindaco e la consegna ai relatori della medaglia commemorativa coniata in occasione
del convegno del 2010 hanno concluso la presentazione del libro, che è stata indubbiamente arricchita
dalla fama e dalla competenza dei convenuti nonché dal grande prestigio della sede in cui si è svolta.
Il testo si può acquistare anche presso la Biblioteca Comunale “Enrico Minio” di Civita Castellana al
prezzo di 30 euro.
UNO SLOGAN PER L’AMBIENTE NELLE SCUOLE DI FABRICA DU ROMA
Una scatola di disegni, centinaia di pensierini scritti, decine di lavori di gruppo, questa la mole di materiale che l’assessorato alle politiche
scolastiche e quello all’ambiente del Comune di Fabrica di Roma si sono trovati piacevolmente a giudicare. Tutto da una idea condivisa
tra Katia Melissano e Sigismondo Sciarrini, i due rappresentanti istituzionali che hanno coinvolto nel progetto “Uno slogan per l’ambiente”
i giovani delle scuole primarie di Fabrica di Roma. Una idea che ha ottenuto la giusta risposta dagli scolari e dalle insegnanti, che hanno
consegnato una mole di lavori alla sede Comunale. Poi, una settimana fa la giuria e l’individuazione dei tre lavori vincenti. Ai quali è
stato offerto un simpatico diploma personalizzato con la foto dello slogan e del disegno realizzato, assieme ad un buono spesa per materiale didattico. Nella giornata di martedì 1 Giugno i due consiglieri
delegati sono andati di persona a consegnare i premi ed i diplomi
ed hanno scambiato pareri ed impressioni con le classi. Che hanno
dimostrato, come già con i componimenti presentati al concorso,
una nuova e auspicata sensibilità ai temi ambientali, alla salvaguardia dei luoghi dove i ragazzi vivono. L’elenco dei premiati ha
visto il primo premio assegnato a Raffaele e Ramona della
classe IV A della Scuola Primaria “Dante Alighieri”, il secondo premio alla classe IV A della Scuola Primaria “ Don
Milani” ed il terzo premio alla classe V A della stessa Primaria ”Don Milani”.
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Antonio Poli e Kiko Franklin Canela, Due “tesori nascosti” di Viterbo
Antonio Poli: 27 anni, tenore, metà viterbese e metà canepinese…
Kiko Franklin Canela: 24 anni, Mestre (maestro) di capoeira, metà viterbese e
metà brasiliano… cittadini del mondo!!! Un’amicizia adolescenziale nata sotto il segno
della Capoeira, che prosegue ancora oggi nei pochi momenti in cui si ritrovano – entrambi – a Viterbo! In questo momento Antonio è al Festival di Glyndebourne – in Inghilterra – dove sta facendo il Falstaff per 22 repliche; poi Berlino, Chicago, Tokyo…
Kiko è a Viterbo, ma è fresco reduce dalla conquista della medaglia di bronzo ai mondiali di Capoeira – arte marziale brasiliana, una lotta nascosta nella danza – di Baku
(Azerbadjan), magistralmente allenato dal padre, il Grao Mestre Floriano Canela.
È bello pensare ad entrambi come ad ambasciatori di Viterbo nel mondo, molto più
considerati all’estero che in
patria, purtroppo!
Per quanto ci riguarda, è
ancora più bello pensare ad uno – Antonio – come la più bella scoperta del Mini
Festival di Viterbo, attualmente Presidente di Giuria, e all’altro – Kiko – come
ad uno dei più applauditi ospiti della serata finale del Mini Festival stesso, nel
febbraio scorso a Fabrica di Roma. Sarà che ci sappiamo fare ad individuare talenti… ma la cosa ci riempie di gioia!
… E ci piacciono i tesori nascosti – ci piace trovarli – ma ci piacerebbe di più se
anche la nostra città se ne accorgesse e ne fosse fiera!
p. Ass. OMNIARTS Paolo Moricoli
SUCCESSO PER LA GIORNATA ECOLOGICA A FABRICA DI ROMA
Programmato all’interno di un articolato calendario con il nome di “Maggio il mese dell’ambiente”,
si è svolto a Fabrica di Roma uno degli appuntamenti tra i più significativi. La seconda edizione
della “Giornata ecologica”; una iniziativa rivolta a
tutti coloro che hanno a cuore l’assetto del territorio e la sua valorizzazione, partendo dal preservare le ricchezze e l’integrità di Fabrica. E
dall’eliminare i fenomeni deprecabili e di malcostume come l’inquinamento con materiali di risulta od ingombranti che spesso si vedono
lasciati sul limitare delle strade, dei boschi o dei
corsi d’acqua. Un agguerrito numero di fabrichesi ,tra i quali spiccava anche la presenza di associazioni venatorie, si sono messi i guanti,
la tuta ed hanno ripulito parte del territorio. Forse hanno fatto un poco, forse c’è da fare di più, ma intanto lo hanno fatto. Coordinati
dal Consigliere delegato alla Agricoltura, ambiente e tutela dei beni archeologici, Sigismondo Sciarrini, i volontari hanno operato con
buona volontà ed un discreto spiegamento di mezzi, anche messi a disposizione da altri privati, ed hanno ripulito Fabrica da tante sconcezze abbandonate un poco dappertutto. Una buona iniziativa che Sciarrini intende fare quale atto importante della amministrazione
Scarnati e che – assicura- verrà riproposta annualmente, in modo da aumentare la sensibilità di tutti i fabrichesi verso la preservazione
dell’ambiente dove i concittadini vivono.
DP
PITTURA TELEPATICA DI PIETRO SARANDREA SU FACEBOOK
(anche il virtuale ha un’anima)
Un giorno, trovandomi a chattare su Facebook
con una mia nuova amica, la Sig. ra Isabella Patrizia Scillia, lei mi fa sapere che è una mia collezionista
e
continuiamo
a
dialogare
virtualmente. Gli parlo delle mie performance di
pittura telepatica e le propongo di fare un esperimento. Lei da casa sua, a Ostia, dopo un breve
rilassamento si sarebbe dovuta concentrare su
una foto a sua scelta, e io da casa mia, a Caprafoto 1
nica, mi sarei dovuto mettere in contatto telepafoto 2
tico con lei ed avrei dovuto dipingere quello che
lei stava guardando. La foto sulla quale la Sig.ra Isabella si era concentrata rappresentava un tramonto sul mare (foto 1). Nella parte centrale si nota una siluette scura che è in acqua, probabilmente di una donna, per il resto non
sono presenti altri soggetti. Io ho dipinto un tramonto sul mare con un sole molto più grande, ed ho aggiunto altri elementi (foto 2): il
personaggio che è in acqua è rappresentato nella parte centrale leggermente spostato sulla sinistra, dietro un muso di un lupetto che
si trasforma in una mano (è un animale che piace molto alla Sig. ra Isabella), una strada centrale ed una nave. Ad Isabella piace molto
anche viaggiare. Ho aggiunto un occhio in una medusa in basso a destra e in cielo alcune grandi stelle. Non voglio fare altri commenti
su questo fantastico esperimento telepatico che ha lasciato a me e alla Sig.ra Isabella un ricordo emozionante, come poi dovrebbe fare
l’ arte in genere: trasmettere emozioni. I nostri pensieri e le “anime’’, che hanno dato luogo a questo straordinario avvenimento telepatico
si sono incontrate!
Pietro Sarandrea
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CORCHIANO PREMIA LE ATTIVITACOMMERCIALI CHE COMPIONO 50 ANNI
Davvero originale l’iniziativa presa dall’amministrazione comune di Corchiano,
che ha deciso di premiare, con una targa da esporre all’esterno, tutte le attività commerciali più longeve del luogo e precisamente quelle che, tramandate da padre in figlio, hanno raggiunto i 50 anni di vita. “L’iniziativa vuole
essere non solo un meritato riconoscimento, ma anche uno sprone a non
demordere, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà economica”,
così ci dice Paola Troncarelli, presidente del Consiglio Comunale di Corchiano
con delega al Commercio.
La “festa del piccolo commercio” si terrà nei giorni 29 e 30 Giugno.
L’apertura vedrà protagonista la Banda “Giuseppe Verdi” di Corchiano, diretta
dal Maestro Andrea Mazzasette, che nella serata di sabato, terrà un concerto
all’aperto, in Piazza IV Novembre. La premiazione delle circa dieci attività locali si terrà, invece, nella mattinata di domenica, presso la sala consigliare del palazzo comunale, in Piazza del Bersagliere. Saranno presenti, oltre alle autorità locali, rappresentanti delle associazioni di categoria. Alla conferenza, organizzata per l’occasione, ed alla consegna
delle targhe, seguirà una piacevole passeggiata nel Parco delle Forre di Corchiano, con pranzo all’aperto nell’area pic-nic attrezzata.
A tutti questi commercianti va un grosso augurio per altrettanti anni di attività!
Ermelinda Benedetti
“A SPASSO PER VIGNANELLO… IL PAESE VISTO DAI BAMBINI” …
I° CONCORSO DI DISEGNO, ESTEMPORANEA, MOSTRA-EVENTO REALIZZATO DAI BAMBINI
SABATO 25 MAGGIO SCORSO PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI VIGNANELLO
“A spasso per Vignanello”… è stato il titolo del I° concorso di disegno bandito dal
Comitato Festeggiamenti San Biagio e Santa Giacinta Classe 1973 per la realizzazione di disegni da pubblicare sulla copertina dell’opuscolo informativo inerente la
festa dei Santi Patroni che si svolgerà dal 02 al 06 agosto. Hanno partecipato tutte
le classi della Scuola Primaria dell’anno scolastico appena trascorso. Ogni bambino
ha presentato un solo disegno rispondendo ai requisiti per la partecipazione. Le
tecniche pittoriche utilizzate sono state varie, tutte molto belle e ben curate in relazione all’età del bambino che le ha realizzate. Il disegno vincitore è soggetto al
copyright, diventando così proprietà esclusiva del Comitato Festeggiamenti Classe
1973. Tutti i disegni dei bambini partecipanti sono a disposizione del Comitato Festeggiamenti per eventuali allestimenti di mostre. Il concorso e il suo tema hanno
incuriosito e fatto riflettere i bambini che hanno assunto un atteggiamento di piccoli osservatori del paese nel quale vivono. Gli scorci, gli angoli più caratteristici, i
simboli e il paesaggio sono stati ben visualizzati con colori a pastello e con grande
interesse. Tutto si è svolto in località Talano presso il Campo Sportivo e malgrado la pioggia del pomeriggio, tutti si sono divertiti,
impegnati e sentiti considerati come piccoli artisti del momento. Per loro è stata costituita una giuria composta da un Presidente nella
persona dalla Prof.ssa Maria Cristina Bigarelli, Insegnante di Scuola Superiore, figlia d’Arte, Elisa Fochetti, Architetto – Presidente della
Pro-loco di Vignanello, Stefania Giacomello – Maestra D’Arte e Decoratrice Italo-Francese e Giuliano Sacchero – Maestro d’Arte Pittorica
e Docente. Sono stati così individuati gli elaborati vincitori che qui abbiamo il piacere di presentare:
1 ° Annesi Chiara V ° B: il disegno risponde al tema del concorso, in quanto il punto di vista è uno scorcio all’esterno del castello e
all’interno di Vignanello. Inoltre, l’ abbinamento cromatico e la stesura del colore richiamano il verde nel quale il paese è immerso e i restanti colori ricordano la terra feconda. Il disegno è ricco di dettagli che rendono
armonica la composizione.
2 ° Matozzi Matteo I° A:il disegno è premiato per l’originalità, per la visione
del paese che il bambino ha avuto: il suo mondo è Vignanello e Vignanello è il
mondo.
3 ° a pari merito
Bernardi Dona V° : il disegno è bene eseguito con una visione poetica notturna
all’interno del castello.
Annesini Desirè V° A: il disegno riproduce uno scorcio di Vignanello con un uso
appropriato del colore.
L’Iniziativa ha riscosso un gran successo e con lo scopo di vivacizzare la cittadina
alle falde dei Monti Cimini, ricca di storia, di tradizione, di buona cucina e di ottimi
prodotti locali, si è voluto creare un momento culturale, ricreativo, artistico con i
bambini per i bambini insieme ai grandi, lanciando un messaggio educativo, non
soltanto contingente, ma anche con uno sguardo verso il futuro.
Prof. Alessandro Battaglioni
ABIEL MINGARELLI A CAFFEINA CULTURA 2013
Viterbo – L’Edizione 2013 della manifestazione culturale Caffeina che si svolge nelle vie e nelle piazze
della prestigiosa Viterbo, quest’anno vedrà la partecipazione dello scrittore Abiel Mingarelli che presenterà il suo libro “Il sogno di Dèan” - Edizione Alteregoedizioni – ( www.abielmingarelli.it ) sabato
29 giugno alle ore 20,00 in Piazza delle Erbe con l’attrice Monica Scattini che farà da relatrice
al romanzo dello scrittore!
Patrizia Caprioli
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SAN POLO SABINO FESTEGGIA SAN BARNABA
L’11 Giugno ricorre la festa del Santo patrono del piccolo borgo del Reatino.
Antonio Menichini il nuovo signore.
Il piccolo borgo di San Paolo Sabino ha festeggiato anche quest’anno il suo patrono:
San Barnaba, martedì 11 Giugno, come vuole la tradizione. La festa del Santo è legata all’apparizione della Madonna della Noce. La storia racconta, infatti, che, a
seguito dell’allontanamento degli abitanti di San Polo dalle regole cristiane, la Madonna apparve sopra una pianta di noce alla giovane Giovanna Di Ludovico, raccomandandole di raccogliere in preghiera i suoi compaesani per chiedere perdono,
e di festeggiare, il giorno seguente, 11 Giugno appunto, San Barnaba. Proprio accanto a quella pianta di noce, vissuta per circa cinquecento anni, i fedeli costruirono
l’omonima chiesetta, dove da allora, nei tre giorni che precedono la festa del Santo
patrono, 8,9 e 10 Giugno, arrivano i fedeli in pellegrinaggio, partiti dalla chiesa
centrale di San Polo alle 5.00 in punto del mattino. Grande anche quest’anno la
partecipazione dei santopolani, molti dei quali rientrati anche dall’estero per festeggiare San Barnaba, in onore del quale esiste un’antica Confraternita, con 130
confratelli, i quali, di anno in anno, a turno, ospitano nella propria casa una piccola
statuina d’argento raffigurante il loro protettore. È Antonio Menichini l’attuale signore, al quale spetta l’onore di custodire il Santo, subentrato ad Athos Prosperi. Le consegne sono avvenute sabato 15 Giugno 2013, alla presenza del parroco don Franco Sanna.
I Confratelli, quest’anno, hanno voluto inolI ragazzi della banda,
San Barnaba esce
tre revisionare il vecchio statuto, elimia riposo dopo la lunga processione
dalla chiesa, portato
nando usanze desuete e aggiornandolo con
a spalla dai confratelli
comportamenti che privilegiano la religiosità dell’evento. Al momento della riconsegna della statua, ad esempio, il signore
uscente non dovrà più offrire regalie al
Santo, ma sarà tenuto a fare opere di bene
a favore dei confratelli più bisognosi.
Ecco come antico e moderno possono convivere strettamente insieme.
Chiesa della Madonna
della Noce
Ermelinda Benedetti
BORGHETTO, FRAZIONE DI CIVITA CASTELLANA,
HA IL NUOVO CENTRO POLIVALENTE
E’ stato inaugurato domenica pomeriggio dal sindaco, Gianluca Angelelli, il Centro Polivalente di Borghetto. Alla cerimonia erano presenti anche l’ assessore ai servizi sociali, Letizia Gasperini, il presidente e il comitato direttivo del centro polivalente, il
consigliere comunale Franco Papandrea e numerosi abitanti del quartiere, con una
vasta rappresentanza di giovani. Il sindaco nel suo intervento ha messo in evidenza
l’ impegno dell’ amministrazione comunale per rendere i locali più accoglienti e ha
ringraziato i giovani e tutti coloro che si sono impegnati per ridare vitalità al centro
e continuano ad adoperarsi per lo svolgimento della varie attività.
Nell’ occasione ha anche affrontato alcune problematiche del quartiere, quali l’ acqua
potabile e il depuratore per il quale sarà organizzato a breve il primo incontro presso
il centro con la comunità di Borghetto. Un ruolo importante sarà ricoperto da Borghetto e da Sassacci nel nuovo piano regolatore in fase di completamento da parte
dell’ Amministrazione comunale. “Siamo molto contenti – ha detto letizia Gasperini
- di aver riattivato un punto di aggregazione importante per il quartiere ”. Katuscia
Parsi ha ringraziato il Comune, il parroco, il comitato festeggiamenti e tutti coloro
che hanno contribuito alla rinascita del centro “che sarà un punto di incontro anche
per giovani e bambini”. Il Centro Polivalente è gestito da un comitato di giovani composto da Simone Stracapede in qualità di presidente e dai consiglieri Katuscia Parsi,
Luca Stracapede, Massimiliano Piacitelli e Vito Migliorelli.
Il comitato si ripropone di portare avanti una serie di attività ricreative, culturali,
sociali e sportive per soddisfare le esigenze degli abitanti della zona e coloro che provengono dai centri vicini.
CERAMICA: DATI IN CALO, MA INVESTIMENTO COSTANTE IN RICERCA E SVILUPPO
Gli esiti dello studio di Confindustria Ceramica e Centro Ceramica di Civita Castellana
Un calo dell’8% rispetto al 2011 per quanto riguarda la produzione e dell’11% sulla vendita, uniti ad un -12%
di fatturato (che è di circa 170 milioni di euro). Questi i dati (attesi) del 2012 che emergono da uno studio di Confindustria Ceramica realizzato in collaborazione con il Centro Ceramica di Civita Castellana ed effettuato nel periodo febbraiomaggio sulle aziende di ceramica sanitaria presenti nel Distretto. A tali numeri fanno da contraltare un dinamismo delle
imprese che non è mai venuto meno e un costante investimento in ricerca e sviluppo (a Civita è presente la tecnologia più
innovativa a livello mondiale per il settore della ceramica sanitaria) che ha fatto sì che nessuna azienda nel corso del 2012
abbia cessato l’attività produttiva (le aziende attive che producono ceramica sanitaria sono 36 e 41 gli stabilimenti), seppur all’interno di un mi
nor livello di produzione causato dalla stagnazione della domanda interna e da una debole domanda europea. Da sottolineare, inoltre, che con
quasi il 55% del totale prodotto a livello nazionale, il Distretto si conferma come il primo polo produttivo nazionale per questo comparto.
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AGENDA
Tutti gli appuntamenti più importanti
CAFFEINA E SENZA CAFFEINA - VIII EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE
CULTURALE ESTIVA PIU’ PRESTIGIOSA DI VITERBO
Oltre quaranta appuntamenti giornalieri per grandi e piccini dal 27 Giugno al 27 Luglio 2013.
Sono diciassette, quest’anno, i palchi a Viterbo: da Piazza delle Erbe fino a Porta San Pietro, passando per Piazza del Plebiscito, Via San
Lorenzo, i quartieri San Pellegrino e Pianoscarano. Tutto questo è la Cittadella di Caffeina, espressione urbana di quel parco di divertimenti
culturali che è il festival. Pensata dallo staff guidato dall’architetto Giovanni Cesarini, la Cittadella sarà una grande isola pedonale che,
quest’anno, guarderà ancora più a est, visto che Piazza delle Erbe assumerà un ruolo centrale nella programmazione.
Tra le novità: lo spostamento di Senza Caffeina, la sezione per i ragazzi, nel cortile del Palazzo dell’Abate in Via San Pietro e la rassegna
musicale Jazz Up a Piazza del Gesù. La location più grande rimane quella del Parco del Paradosso. Piazza San Carluccio, invece, si trasforma in una piazza della legalità, con attività e incontri organizzati dall’Associazione Mariano Romiti formata da 31 poliziotti della Questura di Viterbo. Questa è una delle novità dell’edizione 2013: una piazza del giallo dove ogni sera si alterneranno i più noti giallisti del
panorama nazionale per la gioia degli appassionati, oltre a mostre e stand curati nel dettaglio dall'associazione.
Ecco alcuni degli ospiti confermati: Lorenzo Amurri, Roberto Andò, Andrea Bajani, Joe Bastianich, Alessandro Bertante, Luca Bianchini,
Antonella Boralevi, Gianni Biondillo, Daniele Bresciani, Pietrangelo Buttafuoco, Irene Cao, Donato Carrisi, Cristina Comencini, Roberto
Costantini, Paolo Crepet, Diego Cugia, Michele Dalai, Philippe Daverio, Rodrigo D’Erasmo, Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Concita De Gregorio, Diego De Silva, Catena Fiorello, Carlotta Fruttero, Chiara
Gamberale, Alessandro Gassmann, Massimo Gramellini, Alessandro Grazian, Giordano Bruno Guerri,
Marco Lodoli, Loriano Macchiavelli, Monica Maggi, Marco Malvaldi, Valerio Massimo Manfredi, Marco
Marsullo, Paola Mastrocola, Federico Moccia, Laura Morante, Letizia Muratori, Gianluigi Nuzzi,
Piergiorgio Odifreddi, Sandra Petrignani, Carlo Petrini, Paolo Piccirillo, Rosella Postorino, Marco Presta, Lidia Ravera, Raffaella Regoli, Corrado Ruggeri, Peter John Sloan, Flavio Soriga, Fabio Stassi,
Cinzia Tani, Luca Telese, Enrico Vaime, Franca Valeri, Valerio Varesi, Roberto Vecchioni, Walter
Veltroni, Fabio Viola e molti altri.
Scarica la presentazione completa in formato pdf:
www.mpcomunicazione.com/upload/files/CAF_Presentazione_2013.pdf
Campo de’ fiori
AGENDA
53
Tutti gli appuntamenti più importanti
Bracciano: Centro Ricreativo Estivo dal
17 giugno al 9 agosto 2013, negli spazi
del Consorzio Lago di Bracciano
Il Comune di Bracciano organizza dal 17 giugno al 9 agosto 2013
il centro ricreativo estivo per bambini e ragazzi di età compresa
tra i 3 e i 14 anni. Il servizio si terrà presso il Consorzio Lago di
Bracciano, ex idroscalo degli Inglesi, sul lungolago. Per i residenti
a Bracciano il costo è di 101 euro a settimana per un turno bisettimanale (lunedì-venerdì) dalle 8.30 alle 16.30. Sono previste
agevolazioni, con una riduzione del 30 per cento, per utenti residenti con reddito ISEE riferito al 2012 di 4mila euro. Il modulo
per le iscrizioni è disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Bracciano. Nella quota è compreso il servizio
di trasporto andata e ritorno con accompagnatore della Athena
Club Società Sportiva Dilettantistica. Punti di raccolta Castel Giuliano, Pisciarelli, Montebello, Bracciano Nuova, Bracciano Centro,
Rinascente, Vigna di Valle. Ogni singolo turno non potrà superare
le 60 unità. L’elenco degli ammessi al turno viene determinato
secondo l’ordine di presentazione della domanda al protocollo
comunale. Il Centro Estivo è aperto pure ai non residenti: la
quota di partecipazione relativa è di 180 euro (per un turno di 2
settimane anche non consecutive) e di 90 euro per ulteriori turni
di una settimana.
Per maggiori informazioni sul programma delle attività rivolgersi
a Angelo Ragno – Athena Club al 338/8742424 o al Servizio Pubblica Istruzione comunale al numero 06/9987342 o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico al numero 06/99816200.
Si informa inoltre che le iscrizioni per l’anno scolastico 2013/2014
devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di
Bracciano entro il 30 giugno 2013.
Civita Castellana. Classe V elementare, anno scolastico 1948-1949.
Prima fila in basso, seduti da sx: Pietro Imbrò, ... Savioli, Sandro Fontana, ... Conti, Angelo Tombolini, ... Spinelli, Sergio Sensi.
Seconda fila da sx: Sandro Carabelli, Sergio Pedica, ... Belloni, Franco Francocci, Luigi Montanari, Ermanno Costantini, Rino Cesaroni, ... Lazzari.
Treza fila da sx: Mario Belloni, ... Cirioni, Serafino D’Abbondanza, ... Petroni, Gianni Paglini, Ferruccio Coramusi, Carlo Toniolo.
Quarta fila da sx: ... Evangelisti, ... De Iulis, ... Peri, Mario Mazzilli, ... Palmeggiani, Giovanni Agostinelli, Giorgio Dobboloni.
Campo de’ fiori
54
Campo de’ fiori
Album de
Campo de’ fiori
55
dei ricordi
Campo de’ fiori
Civita Castellana – 1979. 1° Centro acconciatori in Via Rio Fratta.
In piedi da sx: Serafino Scarponi, Adriano Lai, Franco Angeletti, Gildo Cecchini.
Seduti da sx: Giancarlo Lai, Antonio Trazza, Paola Bartola, Ninella …, Enrico Lusso.
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
Civita Castellana. 1957 -’58.
Nazzareno Freddi e sua figlia Rosanna.
Nicola Bevilacqua e Fabrizio Mecarocci.
Gita scolastica a Firenze anno 1968
Campo de’ fiori
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Album de
Campo de’ fiori
Fabrica di Roma.
Primi anni ‘60.
Il corteo degli invitati
segue gli sposi
Domenico Anselmi e
Carmelita Marinelli
dopo la cerimonia
in chiesa,
percorrendo tutta
Via Roma.
A sx dello sposo Alba,
la madre di Carmelita,
a dx della sposa,
la nonna Marietta.
L’Album dei ricordi fa rivivere ogni mese belle emozioni del passato!
Inviateci le vostro vecchie foto allindirizzo [email protected]
oppure recapitatele presso la nostra redazione in Piazza della Liberazione, 2
a Civita Castellana, vi verranno immediatamente restituite.
Campo de’ fiori
57
dei ricordi
Campo de’ fiori
Fabrica di Roma.
30.05.1967.
Da sx: Antonella Pastorelli, Sandro Anselmi,
Ercole e Antonella Ottaviani.
Fabrica di Roma 1963.
Giustina Stefanucci e Angelo Carosi,
davanti alla mitica “Bianchina”.
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Campo de’ fiori
Album de
Campo de’ fiori
Civita Castellana. Fine anni ‘40. Si riconoscono Fernando Camponi e Crescenzio Fidaleo.
Campo de’ fiori
Carbognano- metà anni ‘50. La banda del paese si esibisce in piazza. Foto del Sig. Luca Carosi.
dei ricordi
Campo de’ fiori
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Corchiano.
1962.
Famiglia Segatori.
Da sx:
Rutilio, Silvio, Raffaele,
Nello, Giovanni, Franca,
Renzo, Trusiana, Anna,
Mario.
I bambini sono:
Antonio Paolucci,
Giovanni Segatori
e Marco Paolucci.
Foto del Sig.
Giovanni Segatori.
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
Parigi - 6 Luglio 1965. Da sx: Anna ed Antonia Francola.
Campo de’ fiori
Corchiano. 15 Settembre 1953. Giacinta e Loreto Pilera.
60
LAVORO
CERCO
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turistico, cerca lavoro come baby sitter, cameriera, commessa, o segretaria, nella zona di Corchiano, Civita Castellana, Fabrica di Roma e
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,località magliano sabin. Uurgente. Tel.
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con vitto e alloggio come Badante-colf, assistenza-familiare. Zona Roma. Ha frequentato un
corso di assistenzia familiare di Base. Cell.
3470925013
- RUMENA 43ENNE, sposata con 2 figli grandi,
cerca lavoro a ore o a lungo orario in Civita Castellana o nei d'intorni. Tel. 3295668345
- CERCO LAVORO PER PULIZIE in casa,
aiuto cuoca, baby sitter, badante di giorno, o
altro simile. Tel. 0761.971834.
- CERCO LAVORO COME MANOVALE, in
cava, o come barista. Automunito. Tel.
388.8035216.
- RAGAZZA 36 ENNE cerca lavoro come babysitter, pulizie ad or. Automunita, italiana. Zona
Fabrica di Roma e dintorni. Arianna
380.2877169.
- CERCO LAVORO COME BADANTE anche
giorno e notte, baby sitter, aiuto ristorante o
pizzzeria, pulizie, presso case di cura. Referenziata. Urgente. Tel. 329.7755636
- SUD AMERICANA laureata, cerca lavoro
come assistenza anziani, infermieristica, baby sitter, anche giorno e notte. Con referenza. Max
serietà. Zona Lazio. Tel. 329.6203754 - [email protected]
- CERCO LAVORO COME BADANTE anche
giorno e notte, per pulizie, aiuto ristorante e pizzeria, baby-sitter, come sarta o in case di cura.
URGENTE. Tel. 329.7755636
- DONNA ITALIANA DI ORIGINE FILIPPINA cerca lavoro come baby-sitter, assistenza
anziani, lavori domestici. Automunita. Zona Civita Castellana e paesi limitrofi. Massima serietà
e con referenze. Tel.330.635744
- SIGNORA ITALIANA 44 ANNI automunita,
cerca lavoro per pulizie, aiuto cuoca etc. Zona
Corchiano, Fabrica di Roma, Civta Castellana.
Daniela 327.5745259.
- SIGNORA ITALIANA CON ESPERIENZA,
cerca lavoro come assistente per anziani, babysitter o stiratrice, anche orari lunghi. Zona Nepi,
Oriolo, Bracciano. Angela 329.8427385.
- UOMO 59ENNE cerca lavoro come giardiniere, ortolano, pittore e piccole riparazioni in
muratura. Tel. 331.8753786.
- SIGNORA 54ENNE cerca lavoro come badante ad ore o intera giornata. Tel.
328.3151913.
- CERCO LAVORO COME BABY-SITTER, pulizie, aiutante pizzeria, donna di compagnia per
anziani e lavori simili. Max serietà. Tel.
388.8078033.
- CERCO LAVORO COME BADANTE anche
lungo orario. Cell. 338.4394101
- LAUREATA, CERCA LAVORO COME babysitter o aiuto compiti (ragazzi delle elementari,
medie e superiori, latino, italiano e filosofia).
Eserienza pregressa. Tel. 327.3667841.
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Tel. 339.7069529.
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Tel. 329.3973464
- DONNA 50enne italiana cerca lavoro come
domestica nella provincia di Viterbo. Pulisco,
lavo, stiro e cucino. Tel. 338.6227425
- RAGAZZA 25 ANNI cerca lavoro come baby
sitter, assistenza anziani diurna lungo orario.
Aiuto cuoco, cameriera e altro. Max serietà. Tel.
388.9230479 - 0761.518199
- SIGNORA 41ENNE RUMENA cerca lavoro
come baby sitter, pulizie e lavori domestici, assistenza per persone anziane. Con referenze. Patentata e automunita. Tel. 388.8300290
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Città......................................................Tel...................................Firma................................................................
62
Oroscopo di Giugno
ARIETE (21 Marzo - 20
Aprile) Promozioni ed avanzamenti sociali spuntano
all’orizzonte, portando con
loro anche crescenti guadagni. Legato a tutto ciò è una serie di nuovi
incontri e tante occasioni da prendere assolutamente al volo. Date spazio al vostro
potere creativo. Agite in armonia con i vostri desideri. Vincete per voi stessi. Malumori e scontento potrebbero turbare i
vostri rapporti familiari. Cercate di condividete maggiormente le vostre emozioni con
il partner.
TORO (21 Aprile - 20
Maggio) Cavalcate l’onda
del momento compiendo
scelte importanti. Seguite
le indicazioni della vostra
anima. Canalizzatevi verso un obiettivo preciso ed attaccate. Non fatevi comandare
dall’orgoglio ma dal cuore. Guadagni e piccoli passi in avanti in vista. Un lontano passato ritorna. State per riaffrontare
nuovamente un progetto lasciato precedentemente in sospeso, anche dal punto di
vista affettivo. Si potrebbe scatenare una
tempesta passionale.
GEMELLI (21 Maggio - 21
Giugno) Colpi di fulmine ed
attrazioni fisiche imperiose
sono irrefrenabili. Non perdete questa occasione. Il
Cielo continua ad aprirvi le
porte, concedendovi la realizzazione di importanti progetti, anche grazie all’aiuto di
persone inaspettate. Ne seguiranno promozioni e guadagni nel commercio, nella comunicazione, nel giornalismo e nelle
relazioni esterne. Date spazio ai vostri desideri. Non preoccupatevi del domani.
CANCRO (22 Giugno - 22
Luglio) Amore in arrivo. È
il momento di prendersi
cura di se stessi. Ci saranno cambiamenti e rivoluzioni per chi è all’interno di coppie
stanche o mal assortite. Ma prima di prendere decisioni definitive, dovete scegliere
interiormente cosa volete effettivamente
essere, altrimenti tutto tenderà a rivelarsi
vano. Se volete approfittare del vostro
compleanno per andare incontro a qualcosa di incredibile…fatelo!
Campo de’ fiori
LEONE (23 Luglio - 23
Agosto) Eros e affinità
elettive permeeranno questo primo mese estivo.
Condividete i vostri obiettivi con chi vi è accanto,
visto che è pronto ad offrirvi la propria collaborazione. È un momento ottimo per affrontare un viaggio d’affari o per dare forza
ad una propria idea, ma anche per concedersi una bella vacanza. Vivace incremento
di ogni attività di tipo intellettuale. Una
questione professionale viene risolta grazie
all’aiuto di una persona influente
VERGINE (24 Agosto 23 Settembre) Controllate
le vostre ambizioni e canalizzate tutta la vostra
energia verso l’Eros anziché spendervi in operazioni di guerra. Bene in amore e proprio per
questo puntate di più sugli obiettivi del
cuore. Limitate il vostro senso critico con il
partner. Scaricatevi attraverso uno sport.
Se non volete cader vittima delle vostre frenesie sceglietevi una direzione. Rimanete
liberi dai condizionamenti sociali e raggiungerete i vostri obiettivi.
BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) Possibili
fidanzamenti, guadagni e
promozioni. Potete raccogliere quanto avete seminato… Parlate di meno ed
evitate i pettegolezzi. Non lasciatevi disturbare da interferenze familiari, settore in cui
si svolgeranno profondi cambiamenti. Potreste trovarvi di fronte a vertenze legali in
ordine alla gestione di una comunione ereditaria. Momento di crescita personale oltre
che professionale e delle vostre capacità
persuasive. Probabile trasloco.
SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) Inizieranno a realizzarsi una
serie di occasioni ed incontri fino adesso inaspettati. Colpi di fulmine
soprattutto con persone straniere. Mondanità e vita sociale sono in forte crescita.
Grandi opportunità dal punto di vista professionale per chi fosse impegnato sul
piano artistico o creativo. Buono il momento per i viaggi all’estero.
by Cosmo
SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre)
Cercate di controllare con
maggior severità ogni vostro giudizio, anche nei
confronti di voi stessi, in
modo da risultare antipatici o troppo pieni
di sé. Controllate il vostro umore onde evitare continui alti e bassi. Eros è in forte
crescita e finalmente siete tornati ad amare
anche la vostra persona. Non cedete di
fronte ad un dolce, una sana dieta è fondamentale. Favoriti coloro che vorranno
intraprendere una attività inconsueta.
CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) Non
abbiate paura, se avrete il
coraggio di rischiare ogni
precedente schema potrà
esser spazzato via. Diversamente, se non
saprete ascoltare i messaggi provenienti
dal vostro profondo, potrete esser voi ad
esser ingurgitati in dinamiche autodistruttive. Improvvisi cambiamenti di rotta potrebbero prevedere il trasferimento in
un’altra città. Avete una voglia matta di innamorarvi, ma scegliete in armonia con i
vostri desideri.
ACQUARIO (21 Gennaio 18/19 Febbraio) È un momento assolutamente straordinario. Potete chiedere
anche l’impossibile. E’ indice di nuova ricchezza, successo e popolarità, nonchè colpi di fulmine e
matrimonio. Siate voi stessi senza alcun timore, creativi ed audaci. Grandi soddisfazioni soprattutto per i più avventurosi,
visionari ed avventurieri. Date spazio a
tutta la vostra creatività, progettate ed
agite alla grande senza perdere tempo…
PESCI (19/20 Febbraio 20 Marzo) Siete pronti ad
un salto evolutivo. È il
momento per metter su
famiglia e quindi preparare il proprio nido. Controllate lo stress affrontando una cosa alla
volta. State particolarmente attenti a porvi
degli obiettivi precisi e a non disperdersi in
mille ed inutili rivoli. Fidanzamenti e colpi
di fulmine, per i single, all’insegna del romanticismo. È ora di metter fine ad una discordia maturata negli ultimi giorni.
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