Silvia e Laura Squizzato
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Silvia e Laura Squizzato
Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Angeli e demoni..................................................3 L’intervista: SILVIA E LAURA SQUIZZATO: W LE GEMELLE.........4-5 Show di danza classica con Santinelli Dance Accademy.........................................................6 ASD SHUI, un centro benessere a cinque stelle.................................................................7 Curriculum vitae: Milani & De Santis: una coppia da ridere...............8 Roma che se n’è andata: Pincio: la terrazza di Roma............................10-11 Suonare Suonare: PFM Premiata Forneria Marconi LIVE............12-13 Difendiamoci... con la rete!!!.........................14 A che punto è oggi il tuo udito......................15 Una “Fabrica di ricordi”: Poche feste ma sentite.......................................16 Elezioni politiche in Pakistan: nonostante le vittime si afferma la democrazia..................17 Ecologia e ambiente: Cos’è il progetto MUOS?.....................................18 Ponte Clementino... il ponte del pianto!.......19 “Venite bambini ad ascoltare... c’è una storia che vi voglio raccontare...”............................19 “Marmellata di prugne”.................................20 Jessica Ceccarelli, talento di fotografa al cellulare..........................................................20 Nè buono nè cattivo... Giusto........................21 L’uomo, un seminfinito che ha da compiersi........................................................22 L’Angolo del Piacere: La cultura e la storia del Sigaro...........................23 Come eravamo: Peppe Occhialò - Giuseppe Fantera.....................24 Abbracciamoci................................................25 Ass. Artistica IUNA: Mediha Tekin nell’arte........................................26 Cine Parade: Voices...............................................................27 L’Associazione Arnies Onlus compie 10 anni.................................................................28 6 Luglio 1993. La sciagura della Val Badia: 18 le vittime...................................................29 La storia della Roma - Civita Castellana Viterbo............................................................30 Ceramisti emergenti: viola Cima...................31 E se la malattia fosse un messaggio?...........32 Psicologia, psicoterapia...questi sconosciuti... questi amici....................................................33 L’angolo del collezionista: I ventagli..........................................................34 I Camponi ......................................................35 Una favola bellissima. Il maestro..................36 Il Fumetto: Elfen Lied..........................................................37 Messaggi....................................................38-39 Le proposte editoriali di Campo de’ fiori..................40 Nel cuore........................................................41 Varie ed eventuali..........................................42 L’angolo del poeta.........................................43 I nostri amici..................................................44 Roma com’era................................................45 News............................................46-47-48-49-50 Agenda.......................................................52-53 Album dei ricordi....................54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti........................................60-61 Oroscopo........................................................62 Selezione offerte immobiliari ..................63-64 Foto di copertina di Cristina Evangelisti I NOSTRI RECAPITI UTILI SEDE OPERATIVA : PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) SEDE TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] RAPPRESENTATIVA: VIALE MAZZINI, 140 - ROMA INFO PUBBLICITA’: 0761.513117 - [email protected] www.campodefiori.biz - Campo De Fiori Rivista Campo de’ fiori 3 Angeli e demoni N on sopportare l’idea di aver perso il lavoro, di non poter onorare i debiti contratti per comperare casa, di vedersi vessati dall’Equitalia, di non poter garantire un futuro ai propri figli, sono tutti validi motivi per non stare allegri, ma arrivare, di Sandro Anselmi per questi, a togliersi la vita non è assolutamente giusto né giustificabile! Non si possono creare schiere di Angeli per il profitto di pochi demoni! Dovremmo, forse, abituarci all’idea che nessuno cambierà mai nulla e tutto ciò che è sarà! Una vera svolta sarebbe possibile solo con un nuovo modo di pensare, che porti a compimento un piano lento ma sicuro. Se ad un tratto volessimo vedere realizzato quel mondo utopico sognato, l’effetto potrebbe portare più danni che benefici. Da troppi anni il malaffare ha piantato le sue radici, rimuoverlo subito significherebbe scavare ed indebolire il terreno. La società deve auspicare ad un modello culturale che generi tranquillità, coscienza di sé, che educhi a conoscere le proprie qualità ed induca alla tolleranza. Solo onestà e legalità sono alla base del costrutto civile. Quando l’equilibrio controlla la mente, l’uomo segue le regole di Dio e dei suoi simili ed il procedere è naturale. Sviluppiamo una psicologia indipendente, e non imitiamo modelli di arroganza, di violenza: diverremmo egoisti e l’angoscia ci assalirebbe! E se ci fermassimo ad ascoltare le risa dei bimbi, a contemplare la luce chiara dell’alba e calda del tramonto, o ci perdessimo a guardare il cielo infinito e gli occhi grandi dell’amore?! Dovremmo curare di più i sentimenti, essere più altruisti, dominare l’odio e l’egoismo… accontentarci di vivere una vita povera di cose, ma ricca di sentimenti. Campo de’ fiori 4 SILVIA E LAURA SQUIZZATO: W LE GEMELLE! Da Telelombardia a Rai Due con “Mezzogiorno in famiglia”. Ora anche un cd musicale per l’estate 2013 S ilvia e Laura Squizzato fin da giovani abbracciano il mondo dello spettacolo e vi entrano in punta di piedi ma con tantissima professionalità. Infatti dopo gli studi tradizionali e la laurea in Lettere all’Università Cattolica di Brescia, cominciano a lavorare per alcuni quotidiani del nord ed al tg di Telelombardia. L’esordio televisivo, poi, circa quindici anni fa, nella trasmissione sportiva “Zona Goal” dell’emittente televisiva lombarda “Teletutto”. In Rai arrivano sette anni fa, con la trasmissione di Rai 2 “Vivere il mare”, che puntava sul fascino delle località balneari nel fine stagione, intervistando le persone del luogo. Nei successivi due anni, hanno intervistato i personaggi che girano dietro le quinte Rai, conducendo, nel week end, “Aprirai”. E’ proprio qui che incontrano il regista Michele Guardì, il quale subito le vuole nel programma “Insieme sul due”, condotto da Milo Infante tutte le mattine, come conduttrici di una rubrica che racconta personaggi e storie curiose. Guardì rimane stupito dalla loro sintonia difronte al micro- fono, tanto che decide di portarle con lui alla trasmissione “Mezzogiorno in Famiglia“ su Rai Due, condotta da Amadeus. Oltre a tanta televisione, avete fatto alcune incursioni anche nel mondo del Cinema grazie all’incontro con Gianni Di Gregorio... “Sì, lo abbiamo incontrato in una cena e, apprezzando il nostro modo di fare, ci ha volute in uno degli episodi del suo film “Gianni e le donne“. Con lui siamo, così, volate al Festival di Berlino con una gioia ed una emozione incredibili...” Preferite il Cinema alla Televisione? “A dir la verità abbiamo iniziato con la tv, il nostro primo amore, ma dopo il successo del film di Di Gregorio, anche Fausto Brizzi ci ha voluto in un episodio del suo film “Com’è bello far l’amore“, poi “Aspromonte“ con Franco Neri, comico pugliese, ed alla fine ci siamo talmente divertite che abbiamo pensato che in effetti due gemelle al cinema mancano, per cui ci siamo dette: perché non continuare? Siamo perfette o per una commedia degli equivoci od una spy story...” Per l’estate arriva anche un esperienza musicale?! “Il cd “Abbasso le gemelle“ ...da un’idea dell’autore Silvestro Longo, che ha scritto un testo per noi veramente geniale. L’idea ci è piaciuta subito ed abbiamo deciso di cimentarci anche in questo campo. Esce in questi giorni su ITunes e si trova in tutti i migliori negozi di dischi.” Insomma Silvia e Laura Squizzato non si Campo de’ fiori 5 Le gemelle Squizzato in sala di registrazione per incidere il loro cd, con la copertina nella foto qui al lato. fermano più e sicuramente l’estate le vedrà protagoniste nei maggiori centri vacanzieri italiani in attesa di riprendere la nuova stagione televisiva. Due belle persone sia fuori che dentro, che emergono con la loro immagine nel nuovo mondo dello spettacolo italiano. Sandro Alessi Sandro Alessi tra le gemelle Squizzato Campo de’ fiori 6 SHOW DI DANZA CLASSICA CON SANTINELLI DANCE ACADEMY Cigni“ di P.I. Tchaikovsky e dal “Don Chi sciotte“ di L. Minkus. Molti i successi della Scuola e degli allievi: Angelo Recchia, inseritosi stabilmente nel corpo di ballo di Amici e interprete del musical Romeo e Giulietta; le Black Borts, gruppo di Hip Hop femminile finalista ai mondiali della categoria che si svolgeranno a Las Vegas; Antonella Perazzo, coreografa ed interprete del musical Divina Commedia, che ha presentato un fuori programma di Contemporary Fusion Dance. Ancora una volta una serata all’insegna della danza con un numeroso pubblico intervenuto. Si replica il 15 giugno al Palazzo dello Sport di Santa Marinella con una rassegna di Danza Moderna. S pettacolare Saggio di Fine Anno al Teatro Orione di Roma dedicato interamente alla Danza Classica a cura della Santinelli Dance Academy , una delle più antiche e rinomate scuole della Capitale diretta da Paola e Stefania Santinelli, esponenti di una delle famiglie che tanto ha dato alla danza nel corso degli anni passati. Storico anche il presentatore giunto al 35esimo anno consecutivo, sul palco il nostro Sandro Taraborrelli (alias Alessi), che iniziò nel 1979 sulla scena dell’allora Teatro Giulio Cesare. Supervisori delle due Scuole Romane (V.le Medaglie D’Oro, 49 e Via Cardinal Massimi, 3) il presidente della F.I.T.D, Walter Santinelli e Gina Santinelli. Circa ottanta le ragazze iscritte ai corsi di classico che si sono alternate sul palco dello show ideato e coreografato dalla Maestra Chiara Chiaretti che ha scelto quest’anno alcune suite dal “Lago dei Walter, Stefania e Paola Santinelli con Sandro Alessi che ha condotto la serata Campo de’ fiori 7 ASD SHUI, UN CENTRO BENESSERE A CINQUE STELLE L’inaugurazione Domenica 30 Giugno a Civita Castellana tessuti ed attenua le rughe sul viso e la lassità cutanea delle varie parti La piscina marina all’aperto del corpo, anch’essa utile contro la cellulite. L’Ossigenoterapia è un apparecchio che attraverso un getto controllato di soluzione salina ed aria compressa permette il ringiovanimento della pelle, in questo caso del viso e del collo. La Luce pulsata, invece, garantisce una epilazione defini60,00 tiva su tutto il e i p a corpo, atrofizssoter 60,00 10 Pre requenze zona zando il bulbo a of pilifero. 3 Radi ata 29,00 s l La sala relax u Per completare, Luce p disponiamo del L’idromassaggio Dibi Ski power, in grado di rafforzare, atutti sappiamo, ormai, quanto sia traverso una mesoterapia estetica, importante la cura del nostro l’effetto del trattamento precedentecorpo, per essere in armonia con mente scelto, che sia pressoterapia, noi stessi e per condurre una vita radiofrequenza o iposonic. sana ed equilibrata. E, da tempo, Quante sedute minime bisogna sono state abbattute anche le distinzioni tra fare per avere dei buoni risuluomo e donna: avere un fisico energico e tati? senza imperfezioni non ha sesso. Almeno dieci per la pressoterapia, Proprio a Civita Castellana sta per essere sei per iposonic, radiofrequenza e inaugurato un nuovissimo centro benessere ossigenoterapia. Per la luce pulsata, all’avanguardia, attrezzato con macchinari invece, dipende dal tipo di pelo che ognuno versi: abbiamo un’estetista specializzata, di ultima generazioni e che adotta tecniche ha. con un’esperienza di 25 anni, un’altra gioe ritrovati al passo con le nuove scoperte. Quali sono i trattamenti che consiglia vane estetista qualificata, istruttrici, fisioteSiamo andati ad incontrare Igina, la presiin vista dell’estate, per la prova co- rapisti e massaggiatori. dente dell’Associazione Dilettantistica Sporstume? Terapie particolari da poter fare solo tiva SHUI, che gestisce il centro benessere. Sicuramente qualche seduta di radiofre- presso l’ASD SHUI? quenza, per tonificare i tessuti dopo una Le nostre particolarità sono senz’altro tante, Di quali macchinari è dotato il vostro dieta che ne ha provocato il rilassamento a partire dal massaggio al cioccolato, centro? eccessivo. E poi sono indicati tutti i tratta- massaggio californiano, massaggio Abbiamo acquistato macchinari nuovissimi, menti che servono a combattere la cellulite, decontratturante, shatsu e fisioteratutti col marchio DIBI. Disponiamo di appasia per l’uomo che per la donna, anche se pia in genere, per arrivare alla floriterapia recchiature per la Pressoterapia, ottima hanno due tipi di cellulite diversi. (fiori di Bach), yoga e meditazione, croper la circolazione sanguigna delle gambe, I clienti possono utilizzare la piscina mopuntara e reflessologia plantare. con varie funzioni, a seconda del proesterna per quali funzioni? Ma ci avvaliamo anche della collaborazione gramma scelto: detossinante, per il microInnanzitutto per rilassarsi e di un medico Ayurvedico con diagnosi del circolo, modellante, in godere di un bel bagno rin- polso, un naturopata. Una delle cabine estetiche gravidanza e dopo la grafrescante e poi per i corsi di vidanza, pre e post chiAcqua Gym, per i quali sono Per scoprire la bellezza e la funzionalità del rurgico, e per la aperte le iscrizioni. Abbiamo centro non perdete l’appuntamento delmenopausa. L’Iposonic, anche corsi di Working pro- l’inaugurazione, domenica 30 giugno invece, è un ultrasuoni gram, con dei tappetini ma- in Località Borghetto (Civita Castelad alta frequenza, che gnetici speciali che regolano lana), Via della Stazione, 48. Oltre duefavorisce lo scioglimento la loro velocità in base al cento metri quadri tra sauna, salone relax, degli accumuli adiposi e ritmo di chi vi cammina idromassaggio e cabine estetiche, oltre alla riattiva il metabolismo sopra. piscina marina esterna. dei grassi, rimodellando Di che tipo di personale Prendersi cura del proprio corpo è un piae ridefinendo la siluette. specializzato vi avvalete? cere davvero irrinunciabile… soprattutto Poi abbiamo la RadioSiamo in sei, ed ognuno di qui! frequenza, che stimola noi si occupa di settori diErmelinda Benedetti il ringiovanimento dei T Campo de’ fiori 8 Curriculum vitae MILANI & DE SANTIS: UNA COPPIA... DA RIDERE ! I l duo comico Milani & De Santis si forma ufficialmente nel 2009 grazie alla trasmissione radiofonica “Pelo e Contropelo” in onda su Radio Kiss Kiss, ma i due, insieme a Virginia Raffaele, avevano formato nel 2006 un trio chiamato Due Interi ed un Ridotto. Nel 2012 scrivono e portano in scena la commedia “La Strana Cotta“ ricevendo numerosi consensi ed un successo di pubblico straordinario e che la prossima stagione sarà al Teatro 7 con la regia di Claudio “Greg” Gregori. Il duo quest’anno propone una serie di sketch racchiusi in uno spettacolo dal titolo “Sketcefrega... se non è una commedia”. Si tratta di quadri comici che vanno a rappresentare, a volte in modo paradossale, le più svariate situazioni: dal semplice incontro ad una fermata di bus, alla seduta dall’analista, dai suggerimenti di (Sky) che già nella scorsa stagione ha visto protagonista Francesca Milani mentre Danilo De Santis lo ricordiamo interprete di molti spettacoli di Lillo e Greg tra cui la “Baita degli spettri“ (Teatro Ambra Jovinelli) ed “Intrappolati nella commedia“ (Teatro Brancaccio). Sandro Alessi un personal trainer alla ricerca di una donna delle pulizie, fino a toccare anche il mondo della tv, con parodie di vari programmi. Un umorismo mai scontato che prende spunto dalla vita quotidiana arrivando fino al paradosso e, soprattutto, mai volgare come siamo abituati spesso a vedere. Il prossimo anno il duo prenderà parte alla trasmissione S.C.Q.R. in onda su Comedy Central Campo de’ fiori 10 Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi Pincio - La terrazza di Roma P Luogo d’incontri e di passeggio della: Belle èpocquè iazzale Napoleone, il largo compreso fra i viali Valadier e dell’Obelisco fu intitolato a Napoleone Bonaparte in segno riconoscimento per l’impulso da di Riccardo questi dato all’abbelliConsoli mento del Pincio, di cui il piazzale fa parte, anche se egli non venne mai a Roma. Correva l’anno 1811 quando l’Imperatore prese la decisione di finanziare i lavori di sistemazione di Piazza del popolo e delle zone adiacenti finalizzati alla realizzazione di un Parco pubblico nei luoghi che erano allora occupati dagli orti e dalle vigne dei frati di Sant’Agostino un Parco che, in origine, si pensava di chiamarlo, pomposamente: “Jarden du Grand Cesar”. Per i romani, il luogo era il c.d. “Mons Pincius” ed erano molte le famiglie importanti dell'Antica Roma, specie nell’ultimo periodo della repubblica Romana che, qui, possedevano dimore e giardini, tra questi: Scipione Emiliano e probabilmente lo stesso Pompeo, è certo invece che alcuni di questi possedimenti appartenevano a Lucullo, i c.d. ”Horti Luculliani”, dove venne uccisa Messalina, moglie di Claudio. In questo sito erano anche presenti i c.d. “Horti Sallustiani” , di proprietà dello storico Sallustio successivamente unificati con i ricordati “Horti Luculliani” per formarne un’unica grande proprietà. Alcuni documenti ricordano come, in questo luogo esistesse anche un “Portico” dedicato a Costantino, probabilmente facente parte delle vicine “Terme” e che, sulla Porta del Popolo, ingresso nord della città, utilizzato da pellegrini, mercanti, imperatori, artisti e Gian Lorenzo Bernini scolpì la frase: "Felici Veduta dal Pincio faustoque ingressu", in segno di saluto alla Regina Cristina di Svezia che, convertitasi al cattolicesimo, giungeva a Roma il 20 settembre 1655. Ma vediamo adesso quello che è successo in epoca a noi più vicina. Il progetto di sistemazione dei luoghi sopra ricordati fu originariamente affidato agli architetti francesi Berthault, Girsonne e all’italiano Giuseppe Valadier, ma fu quest’ultimo che progettò e seguì la realizzazione di tutti i lavori, giardini compresi. Il cronista dell’epoca ricorda come il Valadier, nell’esecuzione dell’opera, avesse profuso tanto zelo e tanto entusiasmo, pur nella difficile situazione economica in cui si venne a trovare a causa dei mancati finanziamenti da parte di Napoleone, che nel 1814 la sistemazione dei giardini e della piazza sottostante erano quasi del tutto ultimati. Da parte sua, Pio VII, Barnaba Chiaramonti, 1800 - 1823, rientrato a Roma, dovette accettare, sia pure a malincuore, il fatto com- Veduta del Pincio da Piazza del Popolo piuto, tuttavia egli rifiutò al Valadier la somma necessaria per la realizzazione della fontana monumentale con cascata d’acqua, dalla terrazza alla sottostante piazza, che l’architetto aveva ideato. Il Valadier riuscì, comunque, a realizzare la piazza e il vasto giardino insistente sul colle “Pincio” che tutti conosciamo; egli pensò a due “tornanti” che, partendo dalla piazza, a metà della collina, convergono verso la vasta terrazza panoramica, quindi, costretto ad accantonare l’originaria idea della cascata, progettò tre “nicchioni” che si sviluppano, in altezza, fino alla terrazza realizzando, a completamento, una sorta di “quinta teatrale” costituita da palme e altre piante sempreverdi, che guardano al di sopra delle rampe, dalla piazza, fino a quell’incredibile e unico panorama sulla Roma “Rinascimentale” e “Vaticana”. Comunemente per “Pincio” s’intende quella parte di Villa Borghese che insiste all'interno delle Mura Aureliane fra la terrazza panoramica e Villa Medici, immerso nel verde, può contare su uno dei panorami più belli del mondo, quello della “Terrazza” ci è invidiato da tutti; ammirare dall’alto un tramonto sulla Cupola di San Pietro e su tutti i principali monumenti che fanno grande il nome di Roma è uno spettacolo che toglie il fiato. E’ questo uno spettacolo davvero unico! Una curiosità poco nota. Quando, nel 1870, Roma divenne Capitale, in alcune città italiane furono creati alcuni “Parchi” pubblici che richiamavano “il Pincio” di Roma, non solo nel nome, ma anche nelle caratteristiche principali: terrazza panoramica, aree sistemate a verde, geometria dei vialetti. La realizzazione di questi “Parchi” ebbe lo scopo, allora molto sentito, di festeggiare quello che fu l’evento lungamente atteso: La tavoletta di legno fu successivamente sostituita con una in marmo provvista di un foro e collocata su una colonna finché non si arrivò all’attuale sistemazione per ricordare, insieme, il celebre astronomo e il “Meridiano di Monte Mario”. Busto di Padre Angelo Secchi per la tua attività! PROVARE PER CREDERE... Info 0761.513117 - [email protected] Proprio sul Pincio, Giuseppe Valadier volle realizzare la sua residenza privata, la famosa “Casina Valadier”, una costruzione neoclassica da lui stesso progettata ispirandosi al “cassero” della nave da guerra, da dove, l’Ammiraglio Horatio Nelson, comandò la battaglia di Trafalgar. Purtroppo Valadier non riuscì a vivere in questo mirabile alloggio, infatti, egli morì precocemente e quello che doveva essere il suo “buen retiro” divenne, quasi immediatamente, una “caffetteria” pubblica, un luogo di ritrovo mondano e persino “cafè - chantant”. Fu, invece, di Giuseppe Mazzini l’idea di ospitare, lungo i viali del Pincio, i numerosi busti dedicati agli italiani più illustri la cui collocazione ebbe inizio nel 1851 per volere di Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846 - 1878; alla fine degli anni sessanta, i busti, raggiunsero il numero di 228 e, fra questi: soltanto tre sono dedicate alle donne considerate meritevoli di questo privilegio: Vittoria Colonna, Santa Caterina da Siena e Grazia Deledda. Purtroppo i marmi, nel corso degli anni, sono sempre stati oggetto di attacchi di vandalismo che ne hanno mutilato, con preferenza, i nasi tanto che il Comune di Roma ha istituito un apposito laboratorio dove sono conservati i calchi di tutti i “nasi” del Pincio. Uno di questi busti, quello riproducente il padre Angelo Secchi, astronomo di gran fama, ha una storia del tutto particolare; il busto in questione è forato alla base e, attraverso quel foro, passa il meriano di Roma; fu lo stesso padre Secchi a volere che questo fosse segnato da una colonnina e per raggiungere lo scopo l’astronomo invitò un suo collaboratore a portarsi sulla terrazza del Pincio con un tavoletta graduata da appoggiare a un albero mentre lui, da una finestra dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano, guidava i movimenti della stessa aprendo la persiana di destra o sinistra della finestra, quando la finestra sarebbe stata tutta aperta, la tavoletta doveva essere inchiodata all’albero. Era quello l’esatto punto di passaggio, della c.d. “Mira” del “Meriano di Roma”. Entra ogni mese in centinaia di case ed è il miglior veicolo pubblicitario Roma diventava finalmente Capitale del Regno. Campo de’ fiori Casina Valadier 11 è la rivista più letta ed amata da 10 anni! Campo de’ fiori Campo de’ fiori 12 di Carlo Cattani PFM Premiata Forneria Marconi !!! L I V E !!! Roma , 23 marzo 2013 –Auditorium della Conciliazione U n clochard dignitosamente vestito, seppur nelle sue ristrettezze, sosta accovacciato in un angolino del colonnato più famoso del mondo, condividendo preziose briciole del suo agognato panino serale con un piccione striminzito e claudicante, pennuto insolitamente solitario per questi cieli … una delicata scena di solidarietà “interspecie”! Attraverso piazza San Pietro con passo tranquillo, ho dalla mia parte un certo anticipo e mi godo con tranquillità la passeggiata verso l’Auditorium della Conciliazione girando lo sguardo per cogliere qui e là sprazzi della diversa umanità che transita sulla piazza già pronta ad “abbracciare “ la nuova folla del giorno che verrà. La “santità del cuppolone” è stranamente al buio a quest’ora della sera ma nella piazza ,oltre il confine con la Città del Vaticano, in un angolo c’è una grande tribuna metallica multipiano che, illuminata a giorno da decine di E’ la notte che precede il secondo Angelus di fari, ospita, da giorni, le postazioni di troupe televisive provenienti da ogni parte del mondo, pronte a registrare per la storia le parole e le immagini del nuovo Pontefice, il papa venuto dalla fine del mondo … ..Francesco, l’Argentino! Poco oltre il grande “punto luce”, sotto i portici di via Della Conciliazione, si entra nel “tunnel della disperazione” ed è un fermento di attività da parte di decine di “homeless” intenti ad organizzarsi per affrontare una nuova notte all’aperto; sono giovani e anziani, uomini e donne, ognuno diversamente afflitto, tutti impegnatissimi (...le notti sono ancora fredde!) a segnare il proprio territorio per una notte, meticolosi nel disporre le loro povere cose e i propri giacigli di cartone, contendendosi quelle poche rientranze del fronte dell’edificio che offre loro il tetto: ci si deve riparare al meglio dalle folate di vento cariche di freddo ed umido del vicino Tevere… e in quei concitati momenti … agli “invisibili”… sono invisibile! Avere queste “visioni” stringe il cuore anche perché so che pochi metri più giù c’è un’altra umana realtà fatta di gente con l’unica preoccupazione di … trovare il posto in sala per una serata di svago! Sono “fuori dal tunnel” e alla fine di via della Conciliazione vedo che c’è “l’altro fermento”, quello della folla “chiacchiericcia e fumarola” che invade lo spazio antistante l’ingresso dell’Auditorium in attesa di assistere, come il sottoscritto, al particolare concerto che la PFM proporrà partendo dalle note della “Buona novella “ di Fabrizio De Andrè. L’ultima volta che ebbi occasione di assistere ad un concerto della Premiata Forneria Marconi correva il pontificato di Papa Giovanni Paolo II: si trattava del 20 Papa Francesco … gennaio del 2003 e la location era rappresentata dal prestigioso teatro Sistina di Roma ….il pienone! Tre “Papi” dopo… il “forno” della PFM si accende in quel dell’Auditorium di via della Conciliazione e la band registra, al solito, il tutto esaurito! Il bel colpo d’occhio che offre la sala gremita di giovani e meno giovani la dice lunga sulla popolarità e sul seguito di estimatori che la “Premiata” ha consolidato ed ampliato via via nel corso di oltre quarantanni di “esercizio” discografico e concertistico, segno di una band che ha saputo trovare ulteriori stimoli e formulare nel corso degli anni una molteciplità di proposte musicali , anche coraggiose ma poi premianti, fug- Campo de’ fiori gendo, diversamente da altri gruppi coevi ancora in attività, dalla stagnazione nel repertorio degli anni d’oro. Stavolta sono proprio lì, tra le primissime file, in una posizione che per tutto il concerto mi darà la sensazione di essere incessantemente “sotto osservazione” da parte di Franz & Francone, Di Cioccio e Mussida, i due “fornaretti” più in vista, vivaci e loquaci del gruppo. Sono quasi le 9,15 quando sorpreso dal buio per l’imminente inizio della performance, un papà ancora girovaga con il figlio adolescente sotto al palco, tutto intento ad ammirare e ad illustrare al figliolo l’attrezzatura musicale bell’esposta. Buio in sala, parte una prima bordata di applausi e una luminescenza azzurra irraggia il palco infrangendo la delicata cortina di fumo che “incipria” la scena. Entra la band e subito Franz si impossessa del microfono per illustrarci il fulcro del concerto di questa serata: “La buona novella”, l’album di Fabrizio De Andrè pubblicato nel 1970 e alla cui realizzazione parteciparono “I Quelli”, il <quartetto di strumentisti più affiatato del panorama musicale dell’epoca> (F. Di Cioccio da “Due volte nella vita”), costituito da Mussida/Di Cioccio/Piazza/Premoli … praticamente la formazione “bruco” pronta alla trasformazione in farfalla nelle sembianze musicali della “Premiata Forneria Marconi”! L’album di De Andrè, concepito partendo dalla lettura di alcuni tra i cosiddetti “Vangeli apocrifi” è stato oggetto di larga rivisitazione da parte della PFM che, nel 2010, ne ha realizzato un proprio lavoro discografico dal titolo “A.D. 2010 - La buona novella”, curandone un massiccio riarrangiamento e virando il lavoro originale del cantautore Genovese decisamente verso … ROCK! Per chi volesse approfondire l’argomento, oltre al recupero dell’opera originale di De Andrè, si può acquistare un cofanetto del 2011 edito da Aerostella dal titolo “PFM amico Faber”, dove sono inclusi due cd già pubblicati separatamente, ”PFM canta De Andrè”, del 2008 e “A.D.2010 - La Buona Novella” pubblicato nel 2010, unitamente ad un dvd con immagini tratte da un concerto a Sulmona del tour di ”PFM canta De Andrè” del 2008. Una prima parte, dunque, tutta dedicata alla rilettura - tributo che la PFM ha fatto di “La buona novella” di De Andrè, con un Franz Di Cioccio dall’aria austera di fronte ad un leggio, gli occhiali inforcati, concentrato sui propri inserti vocali spalmati sulla nuova energica base, lontana dalle originali atmosfere acustiche del “Faber”, dove “tappeti” di tastiere, passaggi inediti e sopraffini spunti solistici di Mussida confermano il profondo impegno profuso dalla band nella realizzazione di questo progetto. Si giunge alle 10,20 circa con le ultime note del “Laudate Hominem” da “La Buona Novella” assorbite dagli applausi fragorosi e dai numerosi incitamenti di un pubblico, davvero soddisfatto della performance fino a quel momento messa in scena. Ma adesso si volta pagina e a farlo presente con un bel sorriso, armato di una tra le sue tante “fide” chitarre, è Franco Mussida che con un <e adesso facciamo un po’ di roba nostra!> ci introduce alla seconda parte del concerto, quella riservata ad un’ “antologica” sul repertorio storico del gruppo. E allora … le cravatte si allentano e i polsini delle camice si sbottonano: noi del pubblico siamo pronti ad entrare … nella “Premiata Forneria” e gustare i suoi prodotti …”taca banda”! La degustazione musicale “in casa Premiata” dura circa un’ora e mezza, con la riproposizione di brani “cementati” nell’immaginario di un rocker che si rispetti come ”River of life”, ”Dove…quando”, ”La luna nuova”, ”Maestro della voce” preceduta da un assolo di “quell’inchiodato al suo sgabello e mutanghero” di Patrick Djvas eseguito al basso bianco satinato modello “Biarnel scorcio 32”, ”La carrozza di Hans” e poi ancora De Andrè con “Il Pescatore”, per leccarsi i baffi al ritorno sul palco della band, nel gran finale di un encore (…il 13 bis..) che infila senza soluzione di continuità “Impressioni di settembre” - ”E’ festà” - “Se Le Brescion”. Alla fine musicisti “disfatti & soddisfatti” schierati sul palco e pubblico in standing ovation che cerca di raggiunge il sotto palco per una stretta di mano con i protagonisti … forse per alcuni di noi desiderata da 40 anni! CarloCattani/words&pics© giugno2013 14 Campo de’ fiori Difendiamoci con … la rete!!! Ecco alcuni siti utili per la nostra autodifesa I nternet può essere utilizzato anche per imparare a difenderci personalmente da persone che ci molestano in qualsiasi modo. Purtroppo di Patrizia sono soprattutto le donne Caprioli le vittime costanti di aggressioni di qualsiasi genere: da quelle sessuali alla rapina, per non parlare degli stalkers che ormai riempiono pagine e pagine nere di giornali quotidianamente! Dobbiamo imparare almeno a riconoscere chi potrebbe essere per strada un potenziale aggressore, tutto ciò non entrando, però, in paranoie inutili e stando attenti a non prendere cantonate: magari ci ritroviamo a mal menare un semplice corteggiatore che da anni cerca il coraggio di fermarci con una scusa!! Ma se vogliamo utilizzare la Rete per scoprire come attrezzarci per una buona difesa personale bastano quattro clic! Il primo sito che visiteremo è “Aspetti legali sull’autodifesa” (http://www.sicurezzapersonale.net/laws.htm ), questo per iniziare a conoscere bene le leggi che tutelano non chi viene aggredito, ma la persona che si autodifende per non incorrere in sanzioni che a volte possono anche essere penali. Questo spazio ci addestrerà su ciò che dobbiamo sapere, per esempio, su i concetti di “Difesa legittima”, “Eccesso col- poso” e “Lesione personale”. Il secondo sito ci porta all’interno di un’associazione Sportiva dilettantistica Culturale (www.difesapersonale.com/ ) che si ocdi Difesa cupa personale con corsi che vengono svolti nella sola città di Trieste, ma all’interno del sito si possono visualizzare alcune foto relative alle tecniche di due discipline di autodifesa: il Krav Maga, che è il combattimento corpo a corpo e la difesa di una terza persona, ed il Ju-jitsu, un’Arte Marziale giapponese completa ed antichissima che prevede lo studio dell’energia interna, delle tecniche del colpire, della lotta corpo a corpo, delle proiezioni, della lotta a terra, etc. Il terzo sito è Kali.it (http://www.kali.it/), che ci introduce al Kali, un’arte marziale originaria delle filippine, essa è un sistema di combattimento con un accento all’uso delle armi quali bastoni e lame in genere, e per tale ragione bisogna sempre andare cauti con l’uso di questa tecnica che nel sito viene spiegata nei suoi aspetti teorici e pratici di base! Il quarto sito è dedicato all’Associazione C.S.A. (Centro Studi di Autodifesa) di Bologna (http://www.centrostudiautodifesa.com/ ) dove vi sono alcuni video per imparare alcune tecniche base di autodifesa, è presente anche un Forum dedicato non solo alle arti marziali più conosciute ma anche ai fan del grande Bruce Lee. Il quarto sito è quello dedicato al Goju-ryu Karate-do (http://www.gojuryu.it/difesa_ personale.htm ) , che è l’arte in cui esercitiamo la mente e il corpo per favorire la salute nella vita di ogni giorno; ma in caso di emergenza rappresenta anche l’arte della difesa personale senza alcuna arma. Anche qui troverete tante informazioni interessanti. Ma alla fine di una scaramuccia in cui voi siete usciti vincitori e l’aggressore in manette non c’è di meglio che un po’ di … Yoga! All’indirizzo in rete http://www.yogajournal.com/ troverete varie tecniche di rilassamento, anche se in inglese è ben comprensibile per farvi ritornare la calma! Buona difesa a tutti! Campo de’ fiori 15 A che punto è oggi il tuo udito? Siamo circondati di suoni e chi ha problemi d’udito non riesce più a percepire quelli più deboli, dimentindosene! A ndiamo così di corsa e abbiamo così tanti pensieri che spesso dimentichiamo di dare la giusta importanza e priorità ai segnali che ci lancia il nodel Dott. stro corpo. Prima di tutto Stefano la salute. Stare bene è il Tomassetti presupposto per sentirsi bene e vivere meglio. Tutto del nostro corpo è incredibilmente importante e spesso ce ne accorgiamo solo quando improvvisamente cominciamo ad avere difficoltà a muoverci, quando ci fa male qualcosa, la circolazione non va, quando cala la vista o non riusciamo a sentire bene e partecipare diventa faticoso. L’importanza dell’udito viene troppo spesso sottovalutata. Noi viviamo immersi nei suoni. Ogni giorno dal momento in cui ci svegliamo entriamo in contatto con una quantità di suoni diversi a cui nemmeno facciamo molto caso. Sentiamo il suono della sveglia, dei rumori in casa, il suono dei nostri passi quando camminiamo, del rumore dei piatti e degli altri utensili da cucina che maneggiamo, dell’acqua che scorre, il fruscio del traffico, la televisione se è accesa, la musica della radio ecc… E se la nostra abitazione è in uno spazio aperto, in campagna, sentiamo il canto degli uccellini, o i suoni emessi dagli altri animali che vivono vicino a noi, oppure il rumore di un ruscello. E se vivessimo al mare potremmo sentire la risacca delle onde che si infrangono sulla spiaggia o il rumore dei gabbiani. Questi suoni sono appena udibili normalmente e sono proprio i primi che svaniscono con la perdita di udito. Ma avete mai pensato che sono proprio i suoni deboli, leggeri che evocano le nostre sensazioni più belle? L’intimità è espressa a voce bassa con suoni deboli che solo un buon udito può percepire e comprendere. Eppure quando visito le persone che cominciano a perdere l’udito non si dispiacciono per questi suoni che hanno perduto. E sapete perché? Perché spesso è passato troppo tempo e ne hanno dimenticato la bellezza e l’importanza. In Italia soprattutto, la preoccupazione estetica quanto si vede l’apparecchio acustico è da sempre uno dei motivi per i quali le persone non risolvono il loro problema di udito. Continuo a ripetere che passa troppo tempo dal momento che si comincia ad avere difficoltà di udito al momento di prendere coscienza del problema e poi di risolverlo con una soluzione uditiva. Tutti quei bei suoni deboli di cui dicevamo sono praticamente dimenticati, il nostro cervello deve reimparare ad ascoltarli. Sentire i vari suoni che ci circondano è molto importante perchè se non sentiamo il campanello o lo squillo del telefono significa che non sentiamo nemmeno, i suoni delle voci che sono a quelle frequenze. Spesso, infatti, i suoni non soltanto li sentiamo poco ma anche in modo squilibrato tra loro. Alcuni suoni sono ben chiari, altri no. E’ così bello vedere che molte delle persone che adattano per la prima volta gli apparecchi acustici si stupiscano della quantità di suoni che non percepivano più e avevano dimenticato. Molte volte mi sento dire: “è incredibile, ora sento i miei passi quando cammino, sento di nuovo il rumore della freccia in macchina, non mi ricordavo più del canto degli uccellini, o del rumore del frigorifero in casa”. E lo dicono come bambini che per la prima volta scoprono qualcosa di nuovo. È uno dei motivi per il quale adoro il lavoro che faccio. Vedere ed aiutare una persona che è contenta di ascoltare di nuovo, vedere una bambina che sente bene e per questo impara a parlare bene e vivere meglio, è la migliore soddisfazione che si possa raggiungere. Non sempre purtroppo è possibile recuperare in maniera significativa e molto dipende dal tipo di patologia o di problema di udito che si ha. Tanto dipende anche da quanto tempo è passato da quando non si sente più bene.Il mio lavoro è sfruttare tutto il vostro potenziale uditivo per riuscire a farvi vivere la vita che desiderate vivere. Oggi abbiamo moltissimi apparecchi acustici che sono davvero poco visibili e prezzi che possono essere alla portata di tutti anche con rateizzazioni personalizzate; è sempre possibile trovare una soluzione. E allora: a che punto è il vostro udito? Prendete un appuntamento oggi e chiamate un numero tra quelli sotto indicati e forse riusciremo a trovare il modo di migliorare la vostra qualità di vita. E se volete qualche informazione scrivetemi e vi risponderò al più presto. Campo de’ fiori 16 Una “Fabrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma Poche feste ma sentite C osì era una volta, ed il valore di ogni festa era amplificato dal desiderio di viverla, per contrapporla agli estenuanti e pesanti lavori che di Sandro occupavano quasi tutto il Anselmi giorno. Pasqua, Natale, le processioni religiose, le feste patronali, sono state, per anni, le uniche distrazioni di un popolo di lavoratori. Non c’erano, come oggi, notti bianche, notti rosa, i vari festival musicali, i saggi delle innumerevoli scuole di ballo e di musica, le feste della birra, i party di ogni genere e le sagre più disparate! Proprio in occasione di una di queste poche, grandi feste, al chiuso di un locale addobbato per l’occasione, uno dei miei gruppi musicali, “Max e i Latini”, accompagnò il cantante Dino, famoso in quegli anni per aver portato al successo brani come Il sole è di tutti, versione italiana di un famosissimo pezzo di Stevie Wonder, o l’indimenticabile Te lo leggo negli occhi. Il mio gruppo musicale era composto da elementi provenienti dalla famosa “Orchestra Brazil”, come Remo Morelli, Francesco Alessandrini (Checchetto), Luigi Censi (Bocciò), oramai, ahimè, scomparsi, ed Otello Narduzzi, oltre me. Venivano spesso di rinforzo Mario Cosimi (Cochelò), dei “Menestrelli” di Carbognano, e Vincenzo (Birbaria), dei “Farnesi” di Caprarola. Durante quella festa successe una cosa insolita. Noi avevamo il compito di aprire la serata ed il manager di Dino, cosa mai accaduta prima, ci permise di utilizzare l’amplificazione dell’artista, che si sarebbe esibito subito dopo. Ma eseguiti i primi due brani, si accorse delle nostre qualità, immediatamente riconosciute anche dagli incessanti applausi del pubblico presente, e, pentito, per non rischiare di mettere in ombra il suo cantante, ci fece staccare all’istante gli strumenti e le voci dall’impianto. Il legittimo risentimento di Dino per l’empasse creata dal suo manager generò una certa tensione sul palco, che fu stemperata dal buon Otello Narduzzi, il migliore tra noi, per il suo carattere, a gestire la situazione. Dovemmo proseguire il repertorio con i no- Otello Narduzzi ed il cantante Dino stri modesti mezzi, ma rimase quella grande soddisfazione di essersi sentiti alla pari, se non superiori, al gruppo di professionisti. A volte l’abito fa il monaco! Campo de’ fiori 17 ELEZIONI POLITICHE IN PAKISTAN: NONOSTANTE LE VITTIME SI AFFERMA LA DEMOCRAZIA Resoconto della missione pakistana di Alessandro Battilocchio, enfant prodige della politca italiana M aggio 2013 non è stato soltanto un intenso periodo elettorale per la nostra bandiera tricolore. Al centro dell’opinione mediatica infatti di Giuseppe non si sono rese protagoFerone niste solo le nostre elezioni amministrative per l’elezione di molti sindaci ed amministratori locali. Maggio 2013 ha visto un altro grande ed ancor più delicato evento elettorale internazionale: le elezioni politiche in Pakistan. Evento importante quanto fragile e delicato per via delle tensioni sociali che hanno investito il Paese negli ultimi mesi con diversi scontri e sanguinose rivolte. Alessandro Battilocchio è andato a vedere tutto questo da vicino, con gli occhi di un italiano. Battilocchio si è recato nel corso di questo mese a Islamabad e altre diverse città del Pakistan come Peshawar ed Abbotabad (il luogo dove è stato catturato Osama Bin Laden), in qualità di osservatore per una missione di monitoraggio complicata e assai delicata. In particolare ad Islamabad ha portato messaggi di pace e solidarietà da parte dell’Italia ed in particolare di diverse associazioni presenti ed operanti nel nostro territorio come la Sezione “Fidapa” di Tolfa , l’associazione “Ativamente” di Santa Marinella e l’Istituto “Marconi” di Civitavecchia le quali sono entrate in contatto con scuole ed associazioni pakistane creando amicizie e cooperazioni internazionali. Ma vediamo ora nello specifico chi è Alessandro Battilocchio.Classe 1977 inizia giovanissimo la sua gavetta politica: diventa assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili a soli 19 anni, al comune di Tolfa, sua città natale, in provincia di Roma. Ne diventa il sindaco a soli 24 anni; è il primo cittadino più giovane d’Italia. Durante il suo mandato di sindaco, nel 2004, si candida alle elezioni europee con i Socialisti Uniti per l’Europa e, a sorpresa, viene eletto confermandosi anche l’eurodeputato più giovane di Bruxelles. Nel 2006, a 29 anni, viene riconfermato sindaco di Tolfa per il suo secondo mandato. Una carriera da enfant prodige della politica quella del tolfetano Battilocchio che nel corso del suo mandato elettorale europeo si è occupato in particolare di Sviluppo Economico, Cooperazione internazionale, Politiche giovanili, Formazione ed Educazione all”insegna dello spirito europeo, chiudendo il quinquennio in testa alle statistiche in termini di presenze, attività parlamentari ed interventi in Aula. Nel 2008 viene nominato dall’Unicef “Difensore dei Diritti dell´Infanzia e Adolescenza”. Oggi Alessandro Battilocchio continua a fare politica, ma non da parlamentare o amministratore locale, bensì da attivista internazionale. Grazie alla sua esperienza maturata negli anni, in collaborazione con diversi Ministeri, ambasciate ed ONG, si occupa infatti di cooperazione con diversi Paesi del mondo ed ha guidato negli ultimi due anni missioni umanitarie e delegazioni diplomatiche in Kosovo, Macedonia, Albania, Romania, Bulgaria, Libano, Sahara Occidentale, Armenia. Infine dal 2011 è membro del Comitato esecutivo dell’Ipalmo (Istituto per le relazioni tra l’Italia e i paesi dell’Africa, America Latina, Medio ed Estremo Oriente), un istituto internazionalistico nato agli inizi degli anni ’70 con la mission di sensibilizzare il panorama politico, economico e culturale italiano sui temi di politica internazionale, i rapporti NordSud, la cooperazione allo sviluppo. In Pakistan Battilocchio ha avuto nel corso della sua missione diversi incontri con la nostra Ambasciata, con la sede Unicef, con la rappresentanza Ue, con gli studenti di alcune scuole e con varie organizzazioni internazionali. Al di là degli scontri che si sono susseguiti durante il periodo di campagna elettorale e durante il giorno delle elezioni, che purtroppo hanno visto diverse centinaia di vittime, la situazione è andata via via normalizzandosi nel Paese. La vittoria di Nawaz Sharif, infatti, secondo Battilocchio è sintomo di democratizzazione in Pakistan. Malgrado le minacce talebane e le intimazioni, infatti, oltre il 60% dei cittadini ha votato. E questo non accadeva dai tempi di Ali Bhutto. Anche tante donne, le quali avevano seggi separati e venivano spesso scoraggiate a partecipare, si sono recate numerose alle urne. In Pakistan infine si è passati da un governo democratico ad un altro senza i generali di mezzo, e questo sembra davvero un ottimo risultato. Degno di nota è anche l’incontro che Alessandro Battilocchio ha avuto a Mansera, nel corso del quale ha premiato trenta donne imprenditrici che si sono specializzate nella realizzazione di mosaici in marmo, anche grazie alla collaborazione dell’Italia: con queste realtà infatti ha coordinato uno scambio di doni e contatti con associazioni femminili del nostro Paese. Oltre a monitorare le elezioni politiche, causa fondamentale della mission, Battilocchio ha dichiarato che la presenza crescente di imprese in Pakistan, a partire da Eni, primo produttore di gas nel Paese, diventa strategicamente sempre più importante per l’Italia. Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente Cosa è il progetto MUOS? I l progetto MUOS “Mobile User Ojbiective System” della marina militare statunitense, non è altro che un sistema di telecomunicazione satellitare ad di Giovanni altissima frequenza Francola (Uhf) e a banda stretta da (64 kbit/s), composto da quattro satelliti geostazionari e altrettante quattro stazioni di terra di cui anche una a Niscemi in Sicilia. Il fine è quello di integrare le forze aeree, terrestri e navali statunitensi in movimento in qualsiasi parte del mondo, dieci volte più velocemente di come avviene attualmente. Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma la paura di un inquinamento inquinamento elettromagnetico del tutto elettromagnetico, sta facendo insorgere invisibile ma altrettanto temuto. E’ per quesempre più le popolazioni locali che dovrebsto motivo che queste coraggiose mamme bero ospitare tali basi militari. siciliane non intendono minimamente deTantissime mamme siciliane, coraggiose e mordere questa causa, informate, hanno formato E’ un sistema di per il bene dei cittadini un comitato “NO MUOS” e dei propri figli. proprio per opporsi a quetelecomunicazione Da qualche anno l’orolosto progetto; anche la Resatellitare ad altissima gio militare segna i gione Sicilia ha revocato frequenza col fine di tempi della guerra del l’autorizzazione alla costruzione della base. Forti integrare le forze aeree, futuro, ipertecnologica, sono i timori di effetti terrestri e navali ameri- cibernetica e computerizzata, un’evoluzione dannosi sulla salute da cane in movimento. Ma che sta cambiando parte dei radar. Tutto quel’identità stessa dei presto è stato anticipato la paura di un inquinaanche dai fisici del Politecmento elettromagnetico, sìdi e dei poligoni, perché sta diventando nico di Torino Massimo Zucchetti e Massimo Co- sta facendo insorgere le sempre più stretto il raddu, anche se il fisico popolazioni che dovreb- rapporto tra esigenze strategiche e affari, tra americano John Oetting, bero ospitarne le basi. geopolitica e industria della “John Hopkins Unibellica. Infatti il progetto MUOS non solo versity”, nelle scorse settimane ha cercato procede come se nulla fosse, sebbene siano di gettare acqua sul fuoco, dicendo: «Un stati esposti seri pericoli, ma viene esteso forno a microonde è più pericoloso dei radar anche ad un’altra grande isola italiana, la del Muos». Sardegna, sottoponendo ancora una volta Sta di fatto che le persone iniziano a guaril nostro territorio nazionale, usato come dare queste opere con scetticismo e con una terra di nessuno, a disposizione di molta preoccupazione per un incremento di eserciti stranieri, per chi sa quali strategie diaboliche. Di sicuro c’è che queste logiche e piani militari sono spesso in forte contrasto con il volere di intere comunità locali, destinate ad assistere ad un vero e proprio scempio del territorio, cittadini privi di ogni mezzo per contrastare e opporsi a queste scellerate scelte. Inoltre ritengo un grave errore pensare che queste tematiche non ci appartengono semplicemente per il fatto che accadono a migliaia di chilometri di distanza da noi, perché quello a cui assistiamo oggi si potrebbe ripetere anche a poche decine di metri dal nostro vivere quotidiano. Campo de’ fiori 19 Ponte Clementino... il ponte del pianto! N e è passata di acqua sotto questo ponte, che ha da raccontare secoli di storia! Il Ponte Clementino è uno dei simboli della cittadina di Civita Castellana, ma, purtroppo, ultimamente il suo nome è sempre più spesso legato a spiacevoli fatti di cronaca. Mi accingo a scrivere questa breve, ma, mi auguro, utile riflessione, proprio a pochi giorni di stanza dall’ultimo tragico avvenimento ad esso legato: il suicidio di un uomo poco più che quarantenne, su richiesta di numerose persone con le quali mi sono trovata a parlare, colte da sgomento. È l’ennesima persona che, da qualche anno a questa parte, sceglie di togliersi la vita gettandosi nel vuoto, proprio da quel Ponte Clementino. La situazione economico – sociale in questo momento è davvero grave e, che sia questo o meno il motivo, per chi vede nel suicidio l’unica soluzione, quel ponte offre una “opportunità” a portata di mano! Qualcuno potrebbe pensare che chi fosse deciso a compiere questo gesto estremo, se non ci fosse il Ponte Clementino, si toglierebbe la vita in un altro modo. Potrebbe anche essere vero, come è vero, però, che, fortunatamente, non si sente spesso parlare di suicidi avvenuti in altri modi. Tutto può essere, intanto, tuttavia, qualche soluzione si potrebbe, anzi si dovrebbe adottare per togliere questa “tentazione” dagli occhi e dalla mente di chi è troppo disperato! Più di qualcuno mi ha chiesto: “Ma non si può fare qualcosa?” ed io la domanda la giro volentieri a chi di dovere, perché la frequenza di questi episodi sta facendo del Ponte Clementino un problema di ordine sociale. Se è vero che vetrate da innalzare sopra il muretto esistente non possono essere applicate secondo i Beni Culturali, anche se non capisco come questa motivazione possa avere più valore di una disperata vita umana, perché non utilizzare, allora, delle reti protettive fissate esternamente, appena sotto i parapetti, invisibili ed antiestetiche? Perché non si riescono ad avere soldi da spendere a tutela dei cittadini anziché in rotatorie e monumenti futili? Tutti lo chiedono, basta ascoltare la voce del popolo! Già sul numero 2 (Giugno 2013, p.17) di Campo de’ fiori, avevamo affrontato il problema del Ponte Clementino, seppur in altri termini, proponendo dei camminamenti laterali esterni per i pedoni, che, coraggiosi, ancora l’attraversano. Ci sembrano soluzioni che potrebbero facilmente essere realizzate! Ermelinda Benedetti “Venite bambini ad ascoltare... cè una storia che vi voglio raccontare...” Le fiabe dei bambini delle scuole elementari di Civita Castellana raccolte in un libro, grazie al progetto dellAssociazione Animus Artium S abato 8 giugno 2013 alle ore 16.30, presso l’Aula Magna dell’ I.T.I.S. “U. Midossi” di Civita Castellana, si è tenuta la premiazione del concorso annuale “Venite bambini ad ascoltare… c’è una storia che vi voglio raccontare…”, e, contestualmente, la presentazione della raccolta di fiabe scritte dai bambini delle quarte e quinte elementari di Civita Castellana che hanno partecipato al concorso. Un pomeriggio pieno di emozioni , un’occasione per l’Associazione per presentarsi a tutti e far conoscere finalmente i volti dei suoi membri, nonché per ringraziare tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione di questo loro primo progetto. Tra questi, ovviamente, i “giovani scrittori” che hanno elaborato le fiabe, e in particolare, gli autori delle prime tre classificate, a cui è stata consegnata una targa. A tutti i ragazzi è stato invece consegnato un attestato, segno di ringraziamento per la loro partecipazione e il loro impegno, che si è dimostrato forte e ben accompagnato da entusiasmo e fantasia. Sono intervenuti l’Assessore all’ Istruzione e al Centro Storico, Giancarlo Contessa, e i giurati del concorso: Giampietro Cacchioli dell’Associazione Argilla, la psicologa Dott.ssa Federica Piccolo, l’Editore Dott. Francesco Aliperti di Edizioni Archeo Ares e la maestra Gabriella Berardi. Forte la partecipazione delle scuole, anche grazie al contributo dei presidi e delle insegnanti, che hanno accolto con benevolenza e simpatia, oltre che con grande interesse il tema del concorso stesso: Civita Castellana. Le fiabe presentate infatti dovevano essere ambientate a Civita, o comunque contenere riferimenti a personaggi, monumenti, storie, o luoghi caratteristici del paese. Duplice fine del concorso l’allenare da una parte la fantasia e l’immaginazione dei ragazzi e dall’altra la riscoperta del proprio territorio.Obiettivo primario dell’Associazione stessa è infatti la diffusione e la promozione di iniziative riconducibili al binomio cultura/territorio. La Animus Artium è un’Associazione culturale senza scopo di lucro, che ha sede a Civita Castellana (VT). Nasce il 18 Gennaio 2012 su iniziativa di sette giovani, mossi dal bisogno di incontrarsi per poter condividere e scambiare opinioni e punti di vista su argomenti quali il cinema, la lettura, il teatro, la musica. In un periodo in cui l’individualismo spezza sempre più frequentemente le relazioni interne alle comunità, e costruisce le catene dell’indifferenza e dell’apatia, sentono la necessità di trovare la forza della comune appartenenza e del sostegno della fantasia e della speranza. “ Venite bambini ad ascoltare… C’è una storia che vi voglio raccontare” è un’occasione per stimolare l’innata capacità narrativa e immaginaria delle nuove generazioni, che hanno sicuramente qualcosa da donare a tutti noi, e per rispolverare anche nei più grandi la voglia di riassaggiare la freschezza del loro lato fanciullesco e di scoprire le ricchezze del territorio che fa da sfondo alla loro “storia” di vita. 20 Campo de’ fiori MARMELLATA DI PRUGNE Romanzo d’esordio di Patrizia Fortunati, tratto da una storia vera «I ndossavo una gonnellina bianca, sporca già prima di partire, e una maglietta rosa che aveva perso la sua forma, con dei piccoli buchi sulla parte di dietro. Le scarpe erano la cosa più decente che indossassi, però erano di mia sorella maggiore, quindi tre numeri troppo grandi per me. Ed ero senza mutande» (Marmellata di prugne, ali&no editrice) Così si presenta la piccola Lyudmila all’appuntamento con il gruppo di bambini di Chernobyl che sta per partire per una vacanza terapeutica in Italia, subito dopo la catastrofe nucleare che ha sconvolto il mondo a metà degli anni Ottanta. La storia di Lyudmila è ispirata a tante storie vere: alle storie di tante famiglie che hanno aperto la propria casa e il proprio cuore a dei bambini che venivano da lontano, con gli occhi sgranati e una piccola valigia di cartone. E tra queste famiglie c’è stata anche quella di Patrizia Fortunati di Terni, l’autrice di questo delicato e intenso romanzo. Lyudmila è stata una bambina di Chernobyl. In questo romanzo la incontriamo ormai grande, seduta su una vecchia sedia foderata di ruvida stoffa gialla, con una tazza di tè e una fetta di pane nero ri- coperto di marmellata di prugne. Un sapore antico che le ricorda affetti e tenerezze delle sue estati italiane, un sapore mai dimenticato. E inizia a raccontare con commozione. Racconta la sua vita, una vita faticosa, tutta in salita. Le sue tante cadute, gli errori e le bugie, raccontate anche a se stessa, testimoniano la fragilità di una bambina cresciuta senza amore e di una donna che lo ha cercato disperatamente. Le sofferenze attraverso le quali è passata l’hanno resa una donna consapevole e determinata, capace di rivivere il passato con lucidità e tenerezza, e il legame con “i suoi italiani” è una testimonianza viva, commovente, di quanto possa far bene il dare con il cuore. E il perdono che Lyudmila sceglie di dare è la miglior prova che capire aiuta a vivere. Patrizia Fortunati, autrice di questa storia intensa, ha vissuto da vicino il soggiorno e l’amicizia con la protagonista del libro, e Fabrizio Pacifici, socio della Fondazione ONG “Aiutiamoli a vivere”, che ha curato la prefazione, portano la loro testimonianza affinché questa storia non resti inascoltata. in contrassegno senza spese di spedizione. Il libro, disponibile anche in libreria, può essere ordinato on line direttamente dal sito dell’editore www.alienoeditrice.net con invio Marmellata di prugne, Patrizia Fortunati, 2013, pp.166, 13,5x21, 15,00. ISBN 978-88-6254-130-5 Jessica Ceccarelli, talento di fotografa al cellulare C i è giunta in redazione la segnalazione di una giovanissima fotografa alle prime armi, ma che dimostra già di avere delle buone qualità per proseguire su questa strada. Jessica Ceccarelli ha appena diciannove anni e si diletta a fare foto con il suo semplicissimo cellulare. Abbiamo scovato un bellissimo album da lei creato sul proprio profilo di Facebook e che ha intitolato “Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso”. Jessica sa cogliere il momento giusto ed è proprio questa la bravura di un fotografo, anche se lei non ama essere definita così. Certo, una buona macchina fotografica aiuta molto, ma non è assolutamente indispensabile se si hanno la sensibilità e le qualità giuste. E questo Jessica ce lo dimostra perfettamente. Jessica è una ragazza semplice, timida e modesta e le sue foto lo raccontano esplicitamente a chi sa leggerle appieno. Non ha caso, protagonista dei suoi scatti è la natura, in tutte le sue forme, in tutte le sue sfaccettature: l’alba, il tramonto, i fiori, gli animali, il mare, il sole, le nuvole, la pioggia! Jessica ha un talento che non può andare perduto, è per questo che, attraverso le pagine della nostra rivista, abbiamo voluto presentarvela e far conoscere le sue qualità di fotografa, ed è ancora da queste pagine che vogliamo incoraggiarla ad andare avanti e non tenere nascosti i suoi piccoli capolavori! Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori 21 Nè buono nè cattivo... Giusto Il presidente della Commissione Invalidi Civili e L. 104/92 ASL VT5 racconta le difficoltà e l’imbarazzo nell’emettere il giudizio finale. E del Dott. Sergio Funicello d allora anche oggi, come accade da anni, mi siederò dietro una scrivania con alcuni colleghi per presiedere la commissione invalidi civili e legge 104/92. La segretaria dirà AVANTI IL PRIMO. Entrerà una persona spesso anziana, a volte giovane ed ahimè, sia pur di rado, anche un bambino accompagnato dai genitori. In molti accentueranno le loro patologie e, raramente, fingeranno di avere quel che ... non hanno. Si può uscire da questa porta con una pensione, una speranza di facilitazione per un posto di lavoro. Si seggono e, qualche volta, si stanno giocando una speranza e mi guardano con l’aria di chiedermi “sei buono o cattivo”? La sento questa domanda, mi brucia dentro soprattutto perché dovrei, anzi devo, rispondere che non sono né l’uno e nè l’altro. Cerco di capire le motivazioni, di fare delle diagnosi cliniche per trasportarle ad una valutazione medico legale. Sai che quella persona sta male, ma non tanto da.... e non devi far nulla per aiutarla, legato come sei ad una gazzetta ufficiale del 1992. Sai che quella persona sta male, ma non tanto da.... Ti guardano e ti dicono “sono poverissimo, ma non sto malissimo, ma se non mi aiuti starò peggio del malissimo, dammi una mano”. Ti senti una pugnalata nel cuore, un verme vestito da uomo e devi rispondere, con la morte dentro, che valuti solo patologie e la povertà ti hanno imposto di IMPARARE che non è una malattia. Arriva il bambino epilettico e tu ne guardi gli occhi tristi e vi leggi, come in quelli della mamma e del papà, la lotta quotidiana per la vita. Stavolta, però, puoi riscattarti e dargli tutto, ma proprio tutto e, poichè sei cretino, gongoli di felicità. Si cretino perché sarebbe stato meglio non incontrarlo mai quel bambino, anzi vederlo correre felice su un campetto di calcio. Arriva la ragazza bellissima, roba da miss, e ti chiedi cosa potrebbe avere una così, se non una stupidaggine e speri che sia una mistificatrice. Ti allunga il referto dello specialista e leggi NEOPLASIA CEREBRALE avanzata. Morirà tra pochi mesi e morirà male. Oppure leggerai SCHIZOFRENIA CON TENDENZE SUICIDE. CRISTO PERCHE’? E tutti, comunque, lì a chiederti: “SEI BUONO O CATTIVO?”. E tu rispondi ancora “NON LO SO. VOGLIO ESSERE GIUSTO. Poi sulla bontà decidete voi. Vi prego, nel caso, non odiatemi troppo perché io voglio bene a tutti voi e, se potessi, darei tutto a tutti, ma non posso”. Poi dici loro, soprattutto per autodifesa e sei contento che esista, che c’è una commissione che controlla noi e non sempre è d’accordo con noi se siamo troppo “buoni”. Visto che c’è qualcuno più “cattivo” di me? A.I.D.I. ACCADEMIA INTERNAZIONALE D’ITALIA EDITORE SE AVETE UN VOSTRO ROMANZO O POESIE INEDITE, LE NOSTRE EDIZIONI POTRANNO FARLI CONOSCERE A TUTTI ED IL VOSTRO SOGNO DIVENTERA’ UN SUCCESSO! CHIAMATECI SUBITO! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori 22 L’uomo, un seminfinito che ha da compiersi I n matematica, l’infinito, il cui simbolo è oo, indica una grandezza geometrica, e tale grandezza porta con sé l’idea di spazio – infinito che comunedel Prof. mente viene riferita Massimo all’universo intesa come Marsicola spazio senza limiti. Ora, si consideri che di infiniti ce ne sono diversi: di diversi tipi e dimensioni. C’è l’infinito della retta e c’è l’infinito del piano; c’è l’infinito dei numeri naturali e quello dei numeri razionali, dei numeri pari e dei numeri dispari, ecc. e si può comprendere quindi che se il concetto di infinito non è ben riferito rimanda ad una generica grandezza illimite. A tutti gli infiniti possibili, si aggiunga poi quello in grado di contenerli tutti, che nel linguaggio della logica è costituito da quell’insieme contenente in sè tutti gli insiemi possibili. Ma poiché a ragionare intorno a tutto questo vi si esercita la mente dell’uomo, sarà lecito domandarsi se la mente umana sia da considerarsi uno spazio finito o infinito. E per rispondere dovrò considerare che cosa essa contiene o può contenere. La mente umana contiene conoscenze. Comprese quelle che riguardano l’infinito. Ma l’infinito è conosciuto? Se l’infinito è conosciuto nella sua realtà effettiva allora la mente umana lo può cogliere ed esplorare in tutta la sua estensione. Il che equivale a dire che la mente umana può contenerlo. Se viceversa non è conosciuto allora la mente umana è finita e non può contenerlo. Sottopongo questo “postulato” all’attenzione dei logici e dalle loro interlocuzioni e risposte, se ci saranno, avremo un ulteriore contributo per capire come stanno le cose. Per rispondere adeguatamente però, come si accennava sopra, occorrerà stabilire preliminarmente che cosa significa “comprendere” e che cosa significa “conoscere”. Inoltre si dovrà stabilire quale nesso vi sia fra i due termini. Se, ad esempio, “il conoscere” è preliminare al “comprendere” e il comprendere conseguenza del conoscere. Se sono contigui o distinti, coerenti o discreti… In tutti i casi, l’infinito è una grandezza intuitiva, che nasce di contro al concetto o all’idea di finito. Potrà mai essere esperibile nella sua interezza se passa per la conoscenza e per la comprensione? Altrimenti non diremmo “è infinito”. Per fare un esempio: se un uomo venisse al mondo con la sola idea di dover declamare, nel corso di tutta la sua vita, l’intera serie dei numeri pari, posto che raggiunga l’età di 150 anni, sarebbe sempre, in punto di morte, intento a declamare un numero x che, tutto sommato, disposto nella linea dei numeri pari, occupa ancora una posizione iniziale. Ciò non impedisce di pensare l’infinito. Anzi, si può dire, senza timore di sbagliare, che possono essere pensati tutti gli infiniti possibili sebbene rimangano inesplorati nei loro tratti finali. Poi, agli “infiniti quantitativi”, bisognerà aggiungere gli “infiniti qualitativi”; gli aspetti dell’essere nei suoi valori, i sentimenti… “Quanto è grande il tuo amore per me?” “Quanto mi ami?” “Infinitamente” viene risposto. “Quanto mi pensi?” “Ti penso sempre”. Il “quanto” e “l’intensità” sono degli infiniti potenziali. Da tutto ciò si ricava che lo spazio della mente è finito perché è costruito sulla base dell’esperienza e della conoscenza che hanno per oggetto il finito. Tuttavia, la conoscenza stessa, in quanto non è scevra dai molteplici concetti di infinito, si va costruendo in progress, proprio sulla spinta o sulla chiamata degli infiniti stessi. E’ per questo che abbiamo sentenziato: “l’uomo è un seminfinito che ha da compiersi” avendo come obiettivo del suo compimento un altro infinito ancora, la perfezione, in ossequio alla ben nota esortazione di Gesù: “siate perfetti come il Padre mio”. Visita il nostro sito www.campodefiori.biz Campo de’ fiori 23 L’Angolo del Piacere La cultura e la storia del Sigaro S Fabio Ventura iamo nuovamente all’interno della rivendita tabacchi del signor Fabio Ventura, che della sua passione, ha fatto una professione. Oggi, in questa seconda parte della rubrica, ci parlerà del processo produttivo della pianta del tabacco, che si diversifica in base alla qualità delle semenze, al caratteristico terroir presente nelle svariate colture ed al sapiente lavoro degli agricoltori. Come punto di riferimento, sia per eccellenza produttiva che per arcaiche origini, esamineremo a fondo la produzione della “Isla Grande”, o isola di Cuba. Agli inizi del ventesimo secolo, grazie alle nuove scoperte nella ricerca botanica, si cercò di migliorare la gamma delle varietà delle semenze utilizzate allora nella coltivazione di tabacco negro cubano. I ricercatori avevano due traguardi da raggiungere: identificare le caratteristiche delle sementi originali del classico sapore cubano e trovare dei semi resistenti alle molteplici epidemie che colpivano le piantagioni. Nel 1907, nacque la varietà conosciuta come Habanensis, e nel 1937, l’industria stabilì il suo primo centro di ricerca sperimentale a San Juan y Martinez, quattro anni dopo fu introdotta una varietà di semenza migliorata chiamata Criollo, che continua ad essere la base di tutti i semi autorizzati, destinati alla preparazione di un Habanos. Dopo poco dal Criollo viene elaborata una sottospecie chiamata Corojo, creato specificatamente per la coltivazione di foglie da fascia per il rivestimento esterno. Allo stesso modo col quale si contraddistingue un buon vino, grazie al suo vigneto, così, il carattere di un Habanos e strettamente legato con il suolo dove viene coltivato il tabacco. Le zone dove si coltiva il tabacco, sono strettamente limitate a regioni ben definite, si tratta delle Vegas Finas de Primera, queste terre hanno caratteristiche che le rendono superiori, per l’eccezionale qualità del suolo e del loro microclima. A nord de La Habana, di fronte alla penisola dello Yucatan, si trova la Vuelta Abajo principale fonte del tabacco per la preparazione di Habano, unica regione che produce tutti i tipi di foglie di qualità eccellente. Il lavoro dell’agricoltore comincia durante i mesi caldi estivi di giugno e luglio e continua senza riposo per altri nove. Si coltivano diversi campi in diversi momenti, con lo scopo di distribuire il carico di lavoro in ogni stagione. Il periodo tra la semina ed il culmine del raccolto è di circa 17 settimane. I terreni vengono preparati arandoli varie volte prima della semina; ancora oggi questo tipo di operazione e fatta utilizzando animali da traino per evitare che il terreno si compatti. Le piccole piantine crescono in speciali serre flottanti situate all’ interno di un tunnel di protezione. Dopo 45 giorni le piantine raggiungono l’altezza di 13-15 centimetri e sono pronte per essere impiantate nei terreni preparati precedentemente. Passano circa 20 giorni e la terra viene accumulata intorno alla base della pianta per permettere lo sviluppo di radici forti. Quando il vegetale raggiunge l’altezza desiderata avviene il desbotonado, o cimatura a mano: la rimozione della gemma superiore, importante per concentrazione di forza e accrescimento delle foglie. Tale operazione fa scatenare una crescita accelerata dei germogli e di conseguenza l’agricoltore sarà obbligato a ripetere la pratica più volte su ogni singola pianta. Circa 40 giorni dopo il trapianto si può cominciare la raccolta, è un impresa ardua, ogni foglia dovrà essere raccolta a mano. Si possono prendere solo 2 o 3 foglie alla volta e dovranno passare alcuni giorni fra una raccolta e l’ altra. Per raccogliere tutte le foglie di una pianta occorreranno circa 30 giorni. Terminata l’operazione di raccolta tutto il fogliame verrà trasportato nelle manifatture, argomento del prossimo incontro. “Un buon sigaro è stare ad occhi chiusi: questo è essere ricchi.” Il fumo nuoce gravemente alla salute e i minori non devono fumare. Campo de’ fiori 24 Come eravamo I personaggi di Civita Castellana… quelli di una volta Peppe Occhialò - Giuseppe Fantera E’ un progetto che avevo in mente già da m o l t o tempo, qualcuno di essi già citato quando trattai i soprannomi della nostra cittadi Alessandro dina. Da questo numero Soli voglio focalizzare queste figure caratteristiche; lo farò non soffermandomi sui dati anagrafici, che se pur importanti, lasciano il tempo che trovano, ma sul comportamento umano, sul periodo “civitonico” che hanno rappresentato, sugli aneddoti e sulle sensazioni che li hanno contraddistinti. Lo faccio con libera scelta, fidandomi dei miei ricordi, sperando di fare cosa gradita a tutti coloro che li hanno conosciuti. Peppe Occhialò, al secolo Giuseppe Fantera, soprannome azzeccato, come del resto tutti i soprannomi, perché univa al suo corpo molto tarchiato e robusto, una faccia da pacioccone su cui splendevano due grandi occhi quasi azzurri. Erano gli anni ’60-’70, quando Piazza Matteotti era veramente il centro, il fulcro della città delle ceramiche. Tutti al lavoro, sodo e ben remunerato, tutti indaffarati in progetti per sfruttare la lunga onda del “boom economico”. E Peppe? Peppe era il “piazzarolo” principe, passava giornate intere appoggiato sul tettino delle macchine in sosta sulla piazza. L’eterna sigaretta tra le dita, la sua voce catarrosa, segno di una bronchite cronica, forse evidenziata dalla silicosi presa in fabbrica, o dall’umidità contratta scavando di notte con altri tombaroli, quello che c’era da scavare. Aveva sempre da proporti coccetti e ogget- Piazza Matteotti anni ‘60 tini, tirava così la sua giornata, con vari ingressi al Bar Roma, caffè, cognacchino, poi di nuovo sulla piazza. Quante volte lo abbiamo visto dare notizie alle macchine di passaggio, dov’è via…?, dove si può mangiare bene a poco prezzo? E lui: Nun è che ve serve un po’ de bucchero? Era un buono, e lo dico non come si dice a tutti quelli che non ci sono più per farne un necrologio di circostanza. Io ho avuto la fortuna di conoscerne aspetti particolari, perché frequentavo Piazza e il Bar Roma per “ragioni di cuore” e Peppe spesso si confidava con me. Era un single come si usa dire oggi (a quei tempi si diceva “nun è sposato”) viveva con la sorella, ma come dicevo sopra la sua casa era Piazza Matteotti. Tom- Campo de fiori è su facebook! Rimani aggiornato sulle novità della rivista che ami di più... barolo, cicerone, fumatore, bevitore, Peppe aveva un’altra passione : era accanito tifoso dell’Inter, la grande Inter di Herrera, di Mazzola di Corso. La domenica pomeriggio con la sua piccola radiolina, sempre appoggiato sul mitico tettino automobilistico, seguiva la trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, e come tutti i tifosi, tra un colpo di tosse ed una “grassa espettorazione” si emozionava per le gesta della sua squadra. Poi, sul più bello, magari quando l’Inter stava soccombendo, spuntava “dall’arco de Ciuchetto”, e si dirigeva verso di lui l’esile figura di un altro personaggio “ ‘O stallone” (scusate se non ricordo il nome, ma come ho detto, l’anagrafe non fa il personaggio). Aveva sulla spalla una grande radio, per capirci quella tipica delle popolazioni africane o caraibiche, e soprattutto era tifoso della Juventus, si avvicinava a Peppe, lo guardava in cagnesco e gongolava, perché aveva segnato Bettega. Peppe Occhialò lì per lì non aveva reazioni strane, ma passato ‘o stallone, una botta sul tettino gliela dava, e chissà se il proprietario avrà notato quel piccolo “bozzetto”. Peppe ora non c’è più, ‘o Stallone nemmeno, le nostre domeniche calcistiche sono cambiate, e noi, non possiamo battere il pugno contro il televisore perchè la sua tecnologia non ce lo permette! Campo de’ fiori Abbracciamoci! 25 Il primo sabato dopo il 30 Giugno di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale degli Abbracci gratis di Fabiana Poleggi D La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di ita. (Paulo Coelho) are o ricevere un abbraccio, non è solo un segno di saluto o di affetto verso chi amiamo, ma i benefici di questo gesto hanno dei riscontri notevoli, sia a livello immediato che a lungo termine. L’abbraccio è un movimento di incontro verso l’altro, un’unione fisica che abbatte le barriere che quotidianamente costruiamo intorno a noi e che ci dividono costantemente dagli altri. Abbracciarsi è uno scambio di umanità, senza più differenze di livelli, senza distinzioni culturali o sociali, viene oltrepassato il confine che ci divide, ci trasmette affetto e solidarietà, ci fa sentire amati e coccolati, compresi e consolati, e ancora tanti sono i benefici a livello affettivo e psicologico. E’ tanta l’importanza di questo gesto, da aver suscitato nel 2004 a Sidney, in Au- stralia,ed in seguito diffusasi in molte altre città del mondo, un’iniziativa sociale che ha ancora oggi grande risonanza, chiamata Free Hugs (abbracci gratis). A questa iniziativa partecipano persone comuni che si ritrovano in luoghi pubblici, come parchi, piazze, vie del centro, ed offrono appunto abbracci gratuiti ai passanti, a tutti coloro che hanno bisogno di un abbraccio, di sentirsi coccolati, di solidarietà e comprensione. Questa iniziativa ha acquisito visibilità internazionale soprattutto dal 2006, grazie a un video musicale diffuso attraverso YouTube, che in due mesi aveva già superato i due milioni di visite; in questo video il protagonista (identificato con lo pseudonimo “Juan Mann”) girava per le strade con un cartello con su scritto “abbracci gratuiti” offrendo semplicemente ai passanti questo gesto di affetto disinteressato. In se- guito i seguaci divennero migliaia, tanto da indurre il suo ideatore ad indire la Giornata Internazionale degli Abbracci gratis il primo sabato dopo il 30 giugno, ogni anno. Ma proprio valutando l’importanza dei benefici apportati dagli abbracci, che le autorità scolastiche di un asilo di Yangzhou in Cina, hanno pensato bene di offrire ai genitori dei bimbi che frequentano l’asilo, un servizio di abbracci a pagamento! Per soli 80 yuan (circa 10 euro) i bambini potevano ottenere un caldo abbraccio dalle maestre all’entrata e all’uscita dalla scuola per aumentare l’autostima, la felicità e la capacità di apprendimento. I genitori si sono giustamente ribellati a questa iniziativa protestando per “la vendita” di un gesto di affetto che dovrebbe sempre e comunque essere spontaneo, disinteressato e gratuito, così le autorità scolastiche si sono affrettate a ritirare il “servizio” e a restituire il denaro ad alcuni genitori che si erano comunque avvantaggiati versando la prima rata. 26 Campo de’ fiori Associazione Artistica Ivna MEDIHA TEKIN NELL’ARTE COME CERNIERA COESISTENZA TRA CULTURE ASSORTITE IN UN MONDO DAI TONI E DAI SIGNIFICATI CANGIANTI- POLICROMATICI. M ediha Tekin nasce nel 1952 a Tokat, città capitale nell’entroterra della omonima regione nel nord della Prof. ssa della Turchia. Intraprende Maria Cristina gli studi di fisica a BordeBigarelli aux e a Parigi tra il 1976 e il 1980, anni proficui anche per la sua formazione artistica. Nello stesso periodo si laurea nella facoltà di lingue, storia e geografia presso l’Università di Ankara. Più tardi si recherà a Izmir, aprendo 20 mostre nazionali di sua iniziativa. Per motivi artistici vive a Smirne, a Istambul e a Mugla. Le sue opere dalle tecniche più varie e dai supporti più originali, vogliono rappresentare l’incontro, l’intesa con il mondo e con i mondani. Ama preparare e creare delle istallazioni i cui protagonisti sono gli oggetti del mondo reale nella loro ampia gamma, senza limiti o ostacoli. Essi sono l’emblema delle figure del mondo, la metafora di una realtà che parte da un’idea, quella di fare Arte. Non di rado le sue opere visualizzano le voci ironiche dell’essere umano in un mondo globalizzato. L’opera “Eden di Eva” è un vero e proprio “deposito” nel quale risiede la conoscenza. Uno scrigno globalizzato e globalizzante che tende a far incontrare chi in quel mondo vive e agisce, come l’essere che è capace di risolvere alcuni problemi di relazione o comunicazione nel desiderio di conoscere e di dimenticare. Conoscere la realtà della vita, la sua messa in discussione e dimenticare le divergenze, superandole grazie all’ideale artistico, nell’applicazione di un linguaggio universale. Eva rappresenta tutte le persone del mondo, è importante in tutti i credi, è la chiave per un dialogo solenne, sacro e toccante atto a raggiungere credenti e non. Nel mondo contemporaneo sembra tutto facile da raggiungere, dice Mediha Tekin, sia per quanto riguarda le informazioni, che i luoghi della Terra. Le informazioni ci portano a conoscere, e questo tipo di conoscenza può essere rappresentata, in sintonia con l’arte di Tekin, da cubi, dischi rigidi o altro genere di oggetti. La conoscenza è una manciata di vita memorizzata in Cielo, nell’Eden. Nelle sue esposizioni Mediha estrae alcune informazioni dagli “stores” e riflette sulla “fattura” delle pareti della galleria nella quale esporre e sulla quale intervenire con la sua arte come se fosse una vera e propria tela trasformando tutti gli elementi in “voci visive” o in “visioni vocali”… attraverso le prime e le seconde, ognuno, con le proprie idee, intuizioni, i propri atteggiamenti, gesti, crea il proprio inferno o il proprio paradiso. Mediha Tekin, nell’intervista a noi concessa, ci parla di lei come un’artista professionalmente attiva da più di un ventennio che ha scelto un genere di “peinture de sa vie”, come a dire una pittura della sua vita in una esposizione-paesaggio al fine di comunicare con la gente con la quale condivide la realtà di questo mondo idealizzato in istallazioni ed opere, frutto di almeno tre anni di meditazione, di progettazione, che sono il simbolo e la chiave di volta per la comprensione di tutte le genti appartenenti a “fedi” distinte nella convivenza tra culture orientali e occidentali, una sorta di cerniera per una serena, pacifica e costruttiva coesistenza tra i popoli. Campo de’ fiori S E C I O V B eca, è una nuova arrivata alla Barton University. Quasi per caso si trova a far parte del gruppo di canto femminile della sua scuola: le “Bellas”. I concorsi di canto sono molti sentiti nel campus. E le Bellas è da anni che non riescono a vincere … Ispirato al romanzo “Pitch Perfect - The Quest for Collegiate A di Catello Cappella Glory” di Mickey Rapkin. “Voices” è un filmetto dal Masullo pretesto narrativo fragilissimo, oltre che prevedibilissimo. Serve a mettere in scena una serie di performance canore, che non valgono il prezzo del biglietto. Duole vedere un talento, meritevole di migliori destinazioni, come quello di Anna Kendrick, essere dissipato così. Qualche spunto cinefilo nei dialoghi rende meno insopportabile la visione. FRASI DAL CINEMA: “Come fanno a non piacerti i film? È come se ad una bambina non piacessero le bambole! Non è che non mi piacciono. È che mi annoiano, e non riesco ad arrivare alla fine!”. (Skylar Astin e Anna Kendrick) “Sono prevedibili. Lui si mette con lei e Darth Vader è il padre di Luke! Oh, hai capito da sola la più grande rivelazione della storia del cinema? Vader significa padre in olandese. Darth Vader significa Darth padre!”. (Anna Kendrick e Skylar Astin) “E’ Breakfast Club, 1985 (scritto e diretto da John Hughes, ndr.), il film con il finale più spettacolare della storia. Questa canzone (Don’t You (Forget About Me), scritta appositamente per il film da Keith Forsey e Steve Schiff, ndr. ) lanciò i Simple Minds negli Stati Uniti. Doveva cantarla Billy Idol, ma si rifiutò. Che idiota! Riassume questo film perfettamente. Allo stesso tempo splendida e triste. Davvero affascinante. Beh, si. Dimmi, Judd Nelson, cosa mangia a colazione? Beh, come tutti gli attori ribelli incompresi, si nutre di ipocrisia!”. (Skylar Astin e Anna Kendrick) “Sono la figlia di mio padre, e mio padre diceva : se non ce la fai alla prima volta, puoi fare i bagagli!”. (Anna Camp alle altre) VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) 5.5 Leggenda: CAPOLAVORO **** quattro stelle : equivalente in decimi: 10 DA NON PERDERE *** tre stelle : equivalente in decimi : 8 DISCRETO ** due stelle : equivalente in decimi : 6 DA EVITARE * una stella : equivalente in decimi: insufficiente: meno di 6 27 TITOLO: VOICES (PITCH PERFECT) REGIA: Jason Moore INTERPRETI PRINCIPALI: Anna Kendrick ... Beca ... Jesse Skylar Astin Ben Plat t ... Benji Brittany Snow ... Chloe Anna Camp ... Aubrey ... Ciccia Amy Rebel Wilson Alexis Knapp ... Stacie Ester Dean ... Cynthia Rose Hana Mae Lee ... Lilly Kelley Jakle ... Jessica(as Kelley Alice Jakle) Wanetah Walmsley... Denise Shelley Regner ... Ashley Caroline Fourmy ... Mary Elise Nicole Lovince ... Kori Adam DeVine ... Bumper Utkarsh Ambudkar... Donald Michael Viruet ... Unicycle David Del Rio ... Kolio Elizabeth Banks ... Gail John Michael Higgins... John John Benjamin Hickey... Dr. Mitchell Freddie Stroma ... Luke Jinhee Joung ... Kimmy Jin Jacob Wysocki ... Justin Jawan Harris ... Timothy Richard Kohnke ... Football Player - ATO Scott Shilstone ... Frat Boy - ATO Brock Kelly ... Howie - ATO Drew Battles ... Emcee at Regionals Katrina Despain ... UMass Greeter Cameron Deane Stewart... Tom (as Cameron Stewart) Kether Donohue ... Alice Karen Gonzalez ... Barb Lauren Gros ... RIAC Representative #1 Alex Biglane ... RIAC Representative #2 Michael Alexander... Jewish Student Tyler Forrest ... High Note #1 Joe Lo Truglio ... Clef #1 Jason Jones ... Clef #3 Donald Faison ... Clef #4 Jabari Thomas ... Emcee - Opening Judd Lormand ... Emcee at Semi-Finals Christopher Mintz-Plasse... Tommy Steven Bailey ... Treble #1 Michael Anaya ... Treble #2 Greg Gorenc ... Treble #3 Jesse Jennings ... Josh Brian Silver ... Treble #4 Wes Lagarde ... Treble #5 Jonathan Brannan ... Opening Treble #1 Donald Watkins ... Opening Treble #2 Jessica Jain ... High Note #2 Nate Howard ... High Note #7 ORIGINE: USA PRODUZIONE : PAUL BROOKS, MAX HANDELMAN, ELIZABETH BANKS PER GOLD CIRCLE FILMS, BROWNSTONE PRODUCTIONS DISTRIBUZIONE : UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2013) DURATA: 85’ SOGGETTO : COMMEDIA / MUSICALE Campo de’ fiori 28 L’Associazione Arnies Onlus compie 10 anni Quattro le parole chiave con le quali si può riassumere il suo operato: INTEGRAZIONE, COOPERAZIONE, CULTURA E AMBIENTE. La prima volta in Svizzera per il gemellaggio con l’associazione Kakasu L’ Associazione Arnies di Corchiano nasce il 22 Maggio del 2003, con la volontà di realizzare progetti concreti partendo da un pensiero comune: “PENSARE GLOBALE AGIRE LOCALE”, che è diventato il motto dell’associazione stessa. Valori come l’uguaglianza, la solidarietà, la condivisione, lo stare insieme, il bene comune e la cooperazione decentrata, l’integrazione, la cura e il rispetto per l’ambiente, la promozione del territorio sono alla base di questa realtà, che è riuscita a raggiungere i suoi dieci anni di vita. Essa viene raffigurata come uno “ZAINO” all’interno del quale sono contenuti i progetti che, con sacrificio e grande soddisfazione, sono stati portati a termine fino ad ora. L’Associazione opera principalmente in quattro campi. Anzitutto nell’ambito dell’INTEGRAZIONE, per dimostrare che la nostra cultura può convivere strettamente con le varie culture straniere presenti a Corchiano. Una integrazione che avviene non solo con parole, canti e giochi, ma attraverso l’apprendimento della lingua italiana, nel profondo rispetto delle diversità culturali e religiose. Ne sono la perfetta testimonianza i progetti “IO PARLO” , “INTEGRA AZIONE”, “Nonni vigili” e “Ludo scuolabus”. L’altro aspetto importante che l’associazione segue accuratamente è la COOPERAZIONE DECENTRATA ed i rapporti con organizzazioni non governative, da cui è nato il gemellaggio con le associazioni Kakasu e Cemsoj. Tramite il progetto “SOTTO LE STELLE”, l’associazione è impegnata a promuovere la cultura della pace, della solidarietà per i diritti fondamentali della vita, come l’accesso all’acqua, alle cure mediche, all’istruzione dei bambini di strada presso la “Maison De Vie” in Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, organizzando vari eventi per la raccolta di fondi, destinati a infondere speranza per un mondo mi- gliore e più giusto, come la serata della solidarietà. Proprio Sabato 22 Giugno, si terrà la IV edizione di “SOTTO LE STELLE”, presso il Casale Guitièrres, località Vantignana, a Corchiano. L’Arnies non trascura nemmeno la CULTURA, strettamente legata alla solidarietà, sostenendo iniziative di successo come il “FESCENNINO D’ORO”, giunto alla sua XIII edizione, che vede la partecipazione straordinaria del Maestro Nicola Piovani e di Norma Martelli, o ancora “Il Natale incontra la solidarietà”, “L’albero della vita” e “Lo Zaino in Coro con Chiara”, l’animazione della Biblioteca comunale, intestata a Maria Chiara Segato, ex presidente dell’associazione, ”I racconti della memoria”, la promozione di spettacoli teatrali, dibattiti sui temi fondanti dell’associazione, percorsi formativi culturali per i ragazzi, fanno parte di questo importante aspetto culturale in cui l’associazione si muove. L’AMBIENTE E LA NATURA sono il quarto settore dove l’associazione opera con impegno e successo. La conoscenza e la messa in atto delle buone pratiche locali è il principio da cui si parte per realizzare piccoli e grandi progetti, nati nella comunità e per la comunità di Corchiano, al fine di promuovere stili di vita sostenibili e compatibili con le vocazioni del territorio. Tra di essi le campagne di comunicazioni e sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e quindi la distribuzione dei “Kit domestici, compostiere, Eco – house”, i “Campi Solari natura e avventura”, “In campeggio”, “Porta la sporta Eco-euro”, “Bottega buone pratiche locali” e tutto ciò che riguarda la promozione dei monumenti naturali e delle forre. L’associazione incoraggia nuovi progetti per una completa fruibilità del nostro territorio in collaborazione con il Gruppo Archeologico Romano, il WWF e con giovani guide locali, attraverso affascinanti percorsi tra storia e natura, nel comprensorio del bio distretto della via Amerina, delle Forre e di Piansantangelo. Il primo ringraziamento va ai centottanta soci che si sono aggiunti negli anni al piccolo gruppo iniziale, fino al raggiungimento di questo cospicuo numero, destinato senz’altro a crescere; all’amministrazione comunale di Corchiano, che ha sostenuto ed incentivato questa realtà; a tutte le altre associazioni locali che hanno contribuito e contribuiscono alla realizzazione degli eventi; alle attività commerciali; alle forze dell’ordine; al parroco Don Claudio; a Campo de fiori, che dà notizia dei vari eventi e tutti coloro che in questi dieci anni, in un modo o in un altro, ci sono stati vicini. Un grazie speciale è dedicato a Maria Chiara Segato, presidente dell’Associazione per molti anni, che ha dato un grande impulso alla crescita dell’associazione stessa, con tutta la sua voglia di vivere e di fare, ma che il destino ha voluto portar via da questa terra troppo in fretta. Il suo esempio, però, è un grande insegnamento ed un motivo in più per proseguire su questa strada. Grazie a tutti perché se l’associazione è riuscita nella realizzazione di questi numerosi progetti e nella sua continuità, è anche per l’impegno e per la fiducia accordatole finora. Geltrude Profili - Predidente Ass. Arnies Nsimbaair, il primo bambino ad essere operato al Gaslini di Genova grazie ai fondi raccolti dall’Associaizone Arnies. Alcuni rappresentanti dell’Associazione alla Maison De Vie in Kinshasa L’inaugurazione della Biblioteca intitolata a Maria Chiara Segato a Campo de’ fiori 29 6 Luglio 1993 LA SCIAGURA DELLA VAL BADIA: 18 LE VITTIME F u uno schianto terribile con alberi ed arbusti che si spezzavano al precipitare del pullman impazzito, l’acqua del sotdi Secondiano tostante ruscello non Zeroli tardò a colorarsi di rosso, imbevendosi del sangue di 18 vittime innocenti. Cinque erano di Bagnoregio, le altre di Orvieto, Castel Giorgio, Ficulle e Castel Viscardo. Era il 6 luglio 1993. Venti anni fa. Ma il ricordo è ancora vivo nella nostra comunità. Piero, che perse la sorella Roberta ed il cognato Bruno, l’anno seguente fece pubblicare una raccolta di poesie che i due congiunti custodivano gelosamente in una borsa ritrovata sul luogo della tragedia. Il titolo era: “Dammi la mano” ed a distanza di tanti anni mai titolo appare così in sintonia con i tempi presenti. Oggi sarebbe davvero opportuno darsi tutti la mano per ritrovare quei sentimenti andati smarriti o più semplicemente dimenticati nel cantuccio più remoto dei nostri cuori. Una immagine del Pullman tragicamente precipitato nel burrone, nel cui incidente morirono 18 persone. Parlando dell’ amore tra Roberta e Bruno, Rita Miani, nella presentazione al volume, così scrisse: “Tutta la freschezza di un incontro tra due anime che si intendono e vibrano all’unisono di una comune armonia. Le prove della vita che non li hanno risparmiati e quante amarezze, quante cocenti delusioni si intuiscono appena tra le righe. Eppure ci riconosciamo in esse, è forse la storia di ognuno di noi: Non so più sognare Non so più volare Non riesco ad amare. Ma il tempo, gli affetti, le dure prove non hanno potuto scalfire il loro amore. Ed amore hanno saputo profondere a piene mani a quanti li hanno conosciuti. Il loro animo sensibile ha palpitato con noi per le piccole gioie quotidiane ed ha sofferto per i nostri affanni. Come non raccogliere questo messaggio!? Nessuno può dire cosa ci sia dopo la vita, ma è bello pensare che l’ amore non abbia mai fine. Vorremmo tutti arrivare al nostro ultimo viaggio con l’animo così puro e leggero, darci la mano di fronte a Dio per dirci ancora una volta: - Tanto ti ho amato, ma più ti voglio amare- “ Nella ricorrenza d’una tragedia che ebbe un clamore nazionale, che riguardò anche il clero, poiché la gita sulle Dolomiti era organizzata dal parroco di Orvieto Don Italo Mattia, come non ricordare le due gemelline che persero entrambi i genitori e Venturino a cui vennero a mancare la moglie Luciana ed una delle due figlie ed Elio, che risalendo dal torrente insanguinato si rese ben presto conto di aver perso per sempre l’amatissima moglie Maria? Tutti dovettero ricominciare a vivere e se le gemelline furono circondate dall’affetto dei loro Sopra Roberta Corinti e Bruno Munzi. A lato la copertina del libro che raccoglie le loro poesie, edito dopo la loro scomparsa nonni e se Venturino sentì ancor più forte l’ amore per la figlia superstite, Elio seppe soltanto in parte riprendersi e sembrò in certi momenti smarrirsi al cospetto di ricordi così struggenti ed amari . Morì anch’egli in un banale incidente stradale, quasi a volersi idealmente ricongiungere con quello schianto lontano, che lui sentiva ancora vicinissimo e che alfine raggiunse annientando il tempo nel momento dell’impatto fatale . Piero affrontò il tragico evento con grande compostezza facendo affidamento su una famiglia equilibrata e rassicurante ed ora può ripensare alla disgrazia con serafica serenità. Tutti dovremmo essere comunque consapevoli che una tragedia così non potrà mai essere dimenticata. Campo de’ fiori 30 LA STORIA DELLA ROMA CIVITA CASTELLANA - VITERBO P er raccontare la storia della nostra ferrovia dobbiamo risalire al lontano 1904, esattamente al 27 Giugno, giorno in cui la Deputazione Provinciale di di Francesca Roma deliberò la concesPelinga sione di costruzione ed esercizio della linea tramviaria Roma-Civita Castellana-Viterbo. L’8 Settembre veniva costituita a Bruxelles la “SocietèTramways et Chemins de Fer Electriques de Roma-Civita Castellana-Viterbo”, nello studio del notaio Von Halteren; la società aveva lo scopo di costruire una linea ferroviaria elettrica: i titolari erano i signori Ryckaert e Renders di Bruxelles. L’atto costitutivo fu succesivamente registrato nel comune di Civita il 19 Gennaio 1905 e trascritto al Tribunale di Roma il 6 Marzo 1905; la concessione aveva la durata di 60 anni e, alla sua scadenza, tutti gli impianti fissi dovevano passare alla proprietà della provincia di Roma. La costruzione doveva essere completata entro diciotto mesi dall’inizio dei lavori. Il 27 Aprile iniziarono i lavori di costruzione sotto la direzione dell’ing. Ettore Angelelli, che proseguirono speditamente con grande gioia dei civitonici; per quell’epoca infatti la tramvia si poteva considerare eccellente come costruzione e come esercizio. Incoraggiata da ciò la ditta Ryckeart e Renders fece domanda per ottenere la concessione per la costruzione della ferrovia elettrica Civita Castellana –Viterbo ed un sussidio chilometrico di L.6.390 all’anno per 35 anni. Lo studio fu affidato sempre all’ing. Angelelli che presentò un progetto suppletivo, necessario per un prolungamento. Nel 1906, mentre procedevano i lavori, la Deputazione Provinciale inviò una nota alla Società affinchè la costruzione procedesse con piu celerità e vi erano alcune riserve circa le future tariffe; comunque il Consiglio Provinciale approvò “condizioni e tariffe” dei trasporti per la tramvia Roma - Civita Castellana, deliberando per due anni agevolazioni per l’utenza. Il 31 Marzo fu effettuata Cartolina originale dell’archivio del Sig. Roberto Felicetti la prova dei binari di corsa, il 23 Settembre il primo viaggio sperimentale e il 10 Ottobre 1906 fu aperta la tratta urbana; finalmente il 27 Dicembre ebbe inizio l’esercizio sulla tratta Roma-Civita, la cui lunghezza era di 54 Km. L’esercizio si svolse senza difficoltà per la totalità del percorso sulla strada provinciale Flaminia; la durata era di 2 ore e 45 minuti, alla velocità di 20 Km orari. Il 1 Luglio, secondo accordi già presi, furono messi in vendita biglietti di andata e ritorno speciali, con sconto del 20%. Nel 1907 vi fu la cessione della tramvia dalla società Anonima della tramvia Roma-Civita alla società per la tramvia e ferrovia RomaCivita-Viterbo e l’aumento del capitale sociale. Nel 1908 veniva comunicato all’ing. Angelelli la concessione per la costruzione della ferrovia elettrica Civita-Viterbo. La società aveva premura di iniziare al più presto i lavori perchè vi erano stati, fino a quel momento, scarsi risultati nell’esercizio della tramvia stessa. La speranza era di incrementare l’utenza e quindi gli introiti; infatti le cose non andavano molto bene: le tariffe erano troppo basse, il traffico di viaggiatori era modesto e di conseguenza gli introiti non coprivano le spese. Per incrementare il traffico viaggiatori andò in vigore un nuovo orario che prevedeva l’effettuazione di 4 coppie di treni al giorno, contro le 3 del precedente orario. Finalmente iniziarono i lavori e, nel 1912, venne aperta la tratta Civita-Fabrica di Roma e, il 16 Dicembre delle stesso anno, la tratta Fabrica-Vignanello; l’anno dopo la Vignanello - Soriano e il 1° Ottobre, la linea era pronta fino a Viterbo. Il 9 Ottobre 1913 venne inagurato l’intero percorso: da Roma a Viterbo si impiegavano circa quattro ore per un percorso di 100 Km. Purtroppo, però, la situazione economica non era tra le piu rosee, infatti nel bilancio del 1912-’13 le entrate erano state di L. 347.308,53 e le uscite di L.456.456,10. La società quindi venne messa in liquidazione e cadevano, così, le speranze dell’ing. Angelelli. Con la messa in liquidazione della Societè Anonyme des Tramways, nel 1913, si costituì la “Società delle Tramvie e Ferrovie Roma-Nord”, la quale assunse l’incarico di rilevare la disperata situazione. Fra il 1903 e il 1925 il traffico fu nei suoi anni migliori, poi venne rapido il declino, sia per l’usura degli impianti e del materiale rotabile che per il rapido espandersi dell’automobile. Inoltre la linea Roma-Civita –Viterbo aveva curve eccessivamente ristrette, forti pendenze e frequenti dislivelli; quindi, se non si fosse provveduto radicalmente ai rinnovamenti, vi sarebbero state gravi conseguenze. Fra il 1923-’26 fu elaborato un progetto nel quale veniva abbandonata, fra Roma e Civita, la strada ordinaria per una sede autonoma. continua sul prossimo numero... Campo de’ fiori 31 CERAMISTI EMERGENTI: VIOLA CARABELLI del Prof. Architetto Enea Cisbani L a Ceramica per Civita Castellana è stata, è e sarà sempre la sua vocazione principale, nonché la sua anima e fonte primaria di cultura e sviluppo sociale. E’ impossibile pensare alla nostra città senza più la Ceramica: crisi finanziarie e commerciali, crisi del mercato interno ed estero, non intaccheranno mai questa sua particolare fisionomia. Dovrà certo trovare nuove forme di sviluppo, nuovi modelli economici e produttivi, ma la ceramica rimarrà per sempre nella storia della città. La ceramica nasce con l’antica Falerium nel VII secolo avanti Cristo, prima ancora della fondazione di Roma e da quei tempi remoti si è sviluppata fino ad oggi, seppur con periodi di splendore alternati a momenti di decadenza, per poi immediatamente risorgere. La ceramica per svilupparsi concretamente deve puntare sulla formazione, sulla scuola e sui giovani. E’ appunto in questo contesto che si sviluppa l’azione di VIOLA CARABELLI, studentessa dell’Istituto Statale d’Arte, oggi Liceo Artistico Midossi. La nostra giovane ceramista - figlia d’arte in quanto discende da una famiglia di ceramisti civitonici di antica data - nasce a Roma il 9 novembre 1988. Nel giugno 2003 consegue il Diploma di Maestro d’Arte della Ceramica e successivamente nel luglio 2005 il Diploma di Maturità d’Arte Applicata della Ceramica, presso il glorioso Istituto Statale d’Arte di Civita Castellana. Subito dopo il diploma affianca il padre nell’attività ceramica in uno stabilimento privato che si occupa di articoli igienico/sanitari. Nel panoramo storico della ceramica Civitonica, le donne occupano un ruolo fondamentale nel tessuto produttivo, basti pensare alle decoratrici impiegate nelle decorazione dei piatti nelle fabbriche di stoviglierie che fino a qualche anno fa erano la gloria della città e oggi scomparse: Sangallo, Castellania, Cipa, Quadrifoglio, tanto per citare i nomi più blasonati. In una nostra conversazione così recita: Dopo essermi diplomata come Maestro D’arte, ho iniziato a lavorare presso una azienda ceramica locale; la mia mansione consiste nel controllare la produzione e fare prove di colore degli smalti ceramici. La mia passione principale è quella di iscrivermi in una scuola di perfezionamento nella decorazione ceramica, ma a tutt’oggi questo rimane un sogno irrealizzato che però non escludo di realizzare in un prossimo futuro. Anche se non ho accantonato questa mia aspirazione mi dedico al lavoro con impegno e serietà, sempre disposta ad imparare cose nuove in questo settore. Da circa due anni, osservando attentamente dei lavabi decorati a terzo fuoco, mi è venuta l’idea di realizzarli in monocottura che consiste nel dipingere il pezzo in vitreous-china crudo con gli smalti colorati su vari motivi decorativi e infine cuocerlo una sola volta ad alta temperatura, per poi ottenere il prodotto finito. È la tecnica della ceramica artistica tradizionale trasportata nella produzione igienico-sanitaria. Dopo vari tentativi e affrontando tutte quelle difficoltà che si incontrano lavorando la ceramica - in questo caso i sanitari come ad esempio lo smalto che si frattura e cavilla, sono riuscita anche grazie alla collaborazione di mio padre Francesco Carabelli, sul piano della chimica e del mio fidanzato Massimo Rillo, nell’ambito artistico e del decoro, a creare nuovi colori e a raggiungere un risultato soddisfacente che permette alla decorazione di non essere intaccata nel tempo. Questo tipo di tecnica che vado affinando e perfezionando permette di creare una nuova forma d’arte: non più il semplice sanitario, ma l’opera d’arte inserita nella moderna abitazione. Una giovane ceramista Civitonica. Campo de’ fiori 32 E SE LA MALATTIA FOSSE UN MESSAGGIO? Credere che la malattia sia esterna all’individuo e che quest’ultimo sia impotente di fronte ad essa, senza cure e medicine, è falso. M a che cos’è la malattia? La malattia anche quella seria - come molti sanno già, è la reazione di sopravvivenza di di Josiane fronte ad una situazione Marchand di urgenza. Arriva quando i livelli energetici si abbasNaturopata sano in modo anomalo. Sul piano biologico “il terreno” si degrada e i batteri appaiono. La caduta delle energie accompagna spesso una diminuzione del livello di coscienza. L’individuo ha difficoltà ad esprimersi, allora il corpo parla al suo posto: ed è malattia. Non vi sarà mai un malato senza problemi personali importanti! La malattia può programmarsi in un attimo, a partire da un conflitto psicologico iperacuto permanente, rappresentato da uno stress permanente vissuto nel silenzio della non-comunicazione. È il cervello che innesta e disinnesta le malattie e per questo ha a disposizione quattro possibilità: creare una massa (tumore), scavare (ulcera), bloccare (paralisi) e sbloccare (rilasciarsi). Per evitare i rischi della malattia, occorre imparare a conoscersi e uscire dalla malattia vuol dire imparare a capire le cause della degradazione del “terreno” che possono essere psicologiche (depressioni), geobiologiche (habitat), elettromagnetiche (inquinamento), sottili (possessioni)... Va ricordato che ricercare soluzioni tecniche sopprime il sintomo ma non risolve la causa. Per esempio: fatica significa stress, forse anche un conflitto personale. È questo che chiamiamo “psicosomatica”. Esiste anche il percorso inverso: la somato-psichica chiamata anche conflitto di dia- gnosi. Questo vale per il cancro, per l’AIDS, la leucemia, per le grandi malattie in generale... L’annuncio di un cancro provoca spesso nel paziente colpito reazioni fisiologiche simili a quelle che provoca un pericolo minaccioso come un’aggressione o un’esplosione: la pressione arteriosa aumenta, le pupille si dilatano, il ritmo cardiaco accelera, i muscoli si gonfiano. Di fronte al pericolo, il sistema nervoso simpatico e le ghiandole surrenali liberano una marea di ormoni che ci predispongono a combattere il pericolo o a fuggire. Nel caso del cancro, la minaccia proviene dall’interno ed è impossibile affrontarlo con le armi tradizionali del combattimento e ancora meno fuggire via. Le conseguenze di un annuncio traumatico possono essere importanti e a volte permanenti come nel caso del 5% delle donne alle quali è stato comunicato la notizia del cancro al seno. Possono manifestarsi con una iperattività, segni di depressione, turbe del sonno e dell’attenzione. È quello che i ricercatori chiamano memoria traumatica. Uno stress acuto lascia nella memoria traumatica dei segni indelebili provocati da un alto grado di adrenalina e un tasso debole di cortisolo, due ormoni rilasciati dalle ghiandole surrenali. È quindi essenziale che i medici tengano conto di questi dati quando sanno di dover dare una notizia così traumatizzante come quella di un cancro: non è necessario dare troppe informazioni poiché il paziente non le ricorderà mai, ma è indispensabile farlo accompagnare da un parente. D’altra parte, i pazienti che hanno già vissuto episodi traumatizzanti rischiano di soffrire maggiormente di uno stress post-traumatico. Il cancro corrisponde ad un livello energetico precisissimo, ad un livello di stress patogeno, a parametri bioelettronici sballati in modo caratteristico (un pH alcalino) e una forte carenza in Vitamina. C. Quello che stupisce di più è che persone che si trovano al di fuori di queste zone critiche siano inviate sistematicamente nel reparto “cancerologia” senza che nessuno abbia mai verificato se la loro debolezza energetica è in regressione oppure no. Alcune malattie arrivano semplicemente per ricordarci che abbiamo sbagliato strada, che recitiamo la parte di un altro, un ruolo impartito dall’ambiente familiare oppure dal nostro entourage; a volte possiamo risolverle interrogandoci sulla nostra vita. È forse questa un’occasione unica per riprenderci per mano, per crescere e sbocciare con tutte le nostre potenzialità. Non è però facile e soprattutto il non voler cambiare spesso lascia spazio proprio alla malattia... Abbiate cura di voi! Bibliografia: - “La medicina sottosopra - E se Hamer avesse ragione”, Mambretti e Séraphin, Amrita Editore. - “Introduzione alla Nuova Medicina”, Dott. Ryke Geerd, HAMER Edizioni Nuova Medicina. - “Bases de la biologie totale de Claude Sabbah”, Dodelieve Schmidt & Robert Ch., Turmes Luxembourg. 33 Campo de’ fiori Psicologia, Psicoterapia … Questi sconosciuti… Questi amici Nasce l’associazione CSPAs (Professionisti Associati), uno sportello d’ascolto per il cittadino S entiamo questi due termini così spesso ed in così tanti ambienti di vita quotidiana, che ci sembra di sapere esattamente di cosa si stia parlando. Prendiamo le frasi comuni: “Lo psicologo è per i matti”; “Lo psicologo non mi serve, so qual è il mio problema, il medico mi ha prescritto queste medicine…” ; “Non voglio che mi psicoanalizzi, voglio solo che mi risolvi questo problema”;“ Vorrei sapere il significato del mio sogno”… ecc…. Oppure pensiamo ai film, alle fiction, alle pubblicità: si descrive la figura dello psicologo, anzi dello psicoterapeuta, accanto al paziente sdraiato su un divanetto che guarda il soffitto e parla. Un classico! Possiamo continuare la lista all’infinito semplicemente perché le persone acquisiscono le informazioni attraverso tanti canali di comunicazione e creano una propria immagine (o rappresentazione mentale) di questa figura professionale, investendoci emozioni e creando preconcetti o peggio pregiudizi. Nascono così tante psicologie: una o più in ciascun individuo! Lo scopo di questo breve articolo, non è tanto quello di fare un elenco noioso delle caratteristiche e delle differenze a livello professionale, legale e quanto altro di tali figure, piuttosto si vuole far intravedere una realtà che è molto più vicina a noi di quanto possiamo pensare o credere! Innanzitutto è fondamentale chiarire che la psicologia e la psicoterapia sono due scienze di fatto differenti per molti aspetti: la prima è la scienza che studia i comportamenti, i fenomeni ed i processi mentali degli esseri umani mentre la secondaè una pratica, un approccio terapeutico, che varia a seconda della teoria di riferimento del professionista, per lavorare sulle patologie di carattere mentale. Queste due scienze lavorano comunque per un “bene comune” ovvero per il benessere psico-fisico dell’uomo. La differenza è che lo psicologo interviene per tutte quelle attività di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona (capire come aiutare una persona a raggiungere un suo obiettivo, ad esempio), al gruppo (gestire persone per raggiungere una performance desiderata), agli organismi sociali (integrazione intercultutrale, sempre come esempio) e alle comunità (facilitare un percorso di vita), comprendendo altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito. Lo psicoterapeuta, invece, lavora sui disagi e sui disturbi psichici avvalendosi di metodologie e strumenti di diagnosi e cura psicologica. Detto questo si riesce forse a comprendere di più quanto la psicologia da un lato e la psicoterapia dall’altro possano essere delle attività molto più vicine a noi di quanto si creda. A livello professionale, sociale, personale, interpersonale noi abbiamo un bagaglio di risorse e di energie che spendiamo e acquistiamo continuamente, di cui spesso non ci rendiamo conto fino al momento in cui incontriamo difficoltà che vediamo e sentiamopiù o meno insormontabili. E’ in questi attimi che, indipendentemente daicontesti in cui ci troviamo, necessitiamo di un aiuto. Delle volte basta solamente che una persona (psicologo) ci stia ad ascoltare, ci dia un sorriso o ci faccia riflettere empaticamente sulle nostre vicissitudini, in modo tale da riuscire a trovare da soli la chiave per uscire dalla situazione problematica; altre volte invece abbiamo bisogno di una persona (psicoterapeuta) che riesca a guidarci e a farci percorrere in maniera più profonda, le strade che conducono ad un benessere bio-psico-sociale adeguato per noi. Ci troviamo a vivere in una società che ci porta a non avere più quegli spazi di riflessione su ciò che stiamo facendo, l’ascolto dell’altro non è più coltivato e le persone cercano di fattouna forte esigenza di essere ascoltati senza giudizi. A questo concetto si collega quello, altrettanto importante, della prevenzione psicologica che ha tra i suoi obiettivi quelli di: diffondere un’adeguata cultura del benessere psicologico; divulgare corrette informazioni e sfatare pregiudizi; far conoscere gli ambiti di applicazione della psicologia; fare chiarezza sulla professionalità dello psicologo e dello psicoterapeuta. E’ proprio su quest’onda che vuole sintonizzarsi, e su cui pongono le basi dell’associazione CSPAs (Professionisti Associati), che promuove un’attività, lo sportello d’ascolto, per il cittadino, per l’individuo, per le persone, uno spazio volto all’accoglienza, alla comprensione e al sostegno della persona dove tutti coloro che desiderano possano esprimere i loro pensieri, vissuti e problematiche di carattere relazionale, emotivo, professionale. L’accesso avviene su base spontanea inviando una mail all’associazione “[email protected]”. Professionisti associati 34 Campo de’ fiori Langolo del Collezionista I ventagli Valore di un ventaglio ... continua dal numero 103 Le forme dei ventagli Molte sono le forme dei ventagli, vediamole: - Ventaglio con intelaiatura fissa, con manico e pagina in cartone oppure in legno e carta, o in metallo e stoffa, denominato “ventola”; - Ventaglio con manico lungo con alla base delle piume o palmette fissate; - Ventaglio che oggi viene conservato nelle Chiese Cristiane sotto forma di “flabellum” liturgico e che veniva usato nel periodo dell’Alto Medioevo, denominato a coccarda; - Ventaglio “brisè”, ovvero privo di pagina e costruito con lamine che spesso sono d’avorio, legno o madreperla tenute alla base la rivetto (perno) e congiunte all’altra estremità da un nastro; - Ventaglio pieghevole in cui le stecche rigide supportano una pagina di carta o seta ricamata o dipinta. di Letizia Chilelli Parlando di collezioni, quali sono i ventagli con più valore? Sicuramente quelli antichi e molto decorati. I pezzi più pregiati e ricercati sono quelli del ‘600 e chiaramente possono solo essere ammirati nei musei. Gli altri pezzi pregiati sono da considerarsi quelli del ‘700 soprattutto quelli francesi, ovviamente i più preziosi sono i ventagli appartenuti ai personaggi storici, su tutti quelli della regina Maria Antonietta di Francia. Conservare la collezione di ventagli I ventagli vanno assolutamente messi sotto vetro, ma mai con la cornice soprattutto quando la cornice e il vetro vengono sagomanti in base alla forma del ventaglio, più risulterà lineare il quadro più il ventaglio verrà esaltato. Non appendere mai i ventagli al muro. Va prestata la massima attenzione all’esposizione alla luce che spesso danneggia in maniera permanente il tessuto dell’oggetto. VENTAGLIO FAI DA TE Prima di lasciarci, ecco un piccolo suggerimento per i più piccoli: come fare un ventaglio da regalare alle vostre mamme che potranno così cominciare la loro collezione con un “pezzo” di inestimabile valore. Occorrente: 2 vostri disegni, forbici con punta arrotondata (da usare con un adulto, magari il papà!), nastro adesivo o colla, 2 bastoncini dei gelati. Come fare: prendete i vostri disegni e piegateli in due nel senso della lunghezza del foglio, ritagliate ora la piega dei fogli in modo da ottenere tre parti, con il nastro adesivo o la colla, unite tutte e tre le strisce in modo da avere una lunga striscia, ora potete cominciare a piegare la striscia “a ventaglio” (una piega avanti, una piega indietro) in modo da avere le classiche pieghe, fatta questa operazione fissate e chiudete con del nastro adesivo una delle estremità della striscia. Ora incollate i due bastoncini dei gelati uno ad ogni estremità del vostro foglio pieghettato (la prima e l’ultima) tenuto chiuso, aprite lentamente formando un cerchio... otterrete così il ventaglio da regalare alla vostra mamma! Nota di colore: alla fine del mese di Luglio, si svolge presso il Palazzo del Quirinale, Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama la Cerimonia del Ventaglio, in vista della pausa estiva dei lavori parlamentari, l’Associazione stampa parlamentare dona, appunto, un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato. (Bibliografia e fonti: Wikipedia, Professione Donna, Fabbri Editori, sito Crescebene.com) Campo de’ fiori 35 Storia di una illustre famiglia di Civita Castellana, che da decenni lavora nel settore automobilistico I Camponi ... continua dal numero 103 I ntanto l’attività dei Camponi proseguiva con gli altri due fratelli e riprese con più vigore alla di Arnaldo Ricci fine della guerra nel 1918. Tutti i soldati di [email protected] vita Castellana che partivano per la guerra furono trasportati a Borghetto dal sevizio dei Camponi. Ovviamente, era già iniziata la sostituzione delle carrozze Breack con servizi automobilistici. Nel 1923 vi fu però una grande svolta per la famiglia Camponi: iniziò la collaborazione con la Fiat e la ditta Camponi si trasformò in commissionaria Fiat. A quei tempi per essere inseriti nella rete commissionari Fiat, veniva richiesta una maestria particolare di conoscenza meccanica dei veicoli; Fernando aveva già in tasca le sue conoscenze di meccanica e, non a caso, era considerato il più esperto meccanico di Civita Castellana. In questa nuova attività, Fernando aveva la responsabilità tecnica e Giuseppe quella commerciale. Ogni volta che la Fiat presentava al pubblico una nuova automobile o autocarro, Fernando veniva chiamato a Torino per partecipare al corso di aggiornamento associato; questo gli permise di essere continuamente a passo con le novità del mercato automobilistico della casa torinese. Ovviamente la ditta Camponi si avvaleva di esperti collaboratori civitonici che, a quei tempi, erano i migliori meccanici d’auto del comprensorio di Civita Castellana. E’ da ricordare che l’automobile negli anni Trenta non era alla portata di tutti; poche famiglie se la potevano permettere; di conseguenza gli addetti ai lavori non si trovavano molto facilmente sul mercato. Sono da citare anche altri collaboratori cronologicamente successivi, che non appaiono in foto ma comunque sempre considerati bravi e famosi meccanici di Civita Castellana: Arnoldo Gradassai, Vincenzo Tarducci, Gastone Chilini, Luigi Brunelli (Gigi), Eraclio Gomiero. Arriva poi la seconda guerra mondiale e la ditta Camponi viene occupata dai tedeschi data l’importanza strategica dell’attività. La struttura edilizia venne anche bombardata dagli alleati; il sig. Costanzo afferma che non si è mai capito se le bombe la colpirono per uno sbaglio o perché era nel mirino degli alleati. L’adiacente Ponte Clementino, infatti, che era un obiettivo strategico per gli americani, venne preso molte volte di mira dall’aviazione alleata! Finita la guerra furono sistemate velocemente le strutture edilizie e l’attività riprese a pieno ritmo; essa consisteva nella vendita di auto Fiat, nonché parti di ricambio con associata assistenza tecnica e riparazioni. La ditta Camponi continuò l’attività con la struttura sovradescritta fino al 1960. Nello stesso Civita Castellana. Anni ‘50. Nelle foto a partire dalla prima in alto, anno Dante, che non l’esterno della ditta Camponi, l’interno del negozio e l’auto rimessa. era sposato, iniziò una nuova attività aprendo una cambio rimase a Costanzo e Rina (figli di stazione di servizio della Esso; Fernando Camponi). quasi contemporaneamente la Se ricordo bene (non abito più a Civita da ditta si divise in due settori: circa 40 anni!) l’attività di vendita di auto quello della vendita di auto Fiat fu dismessa alla fine degli anni ’70, Fiat venne assegnato a Gia- mentre quella di Costanzo e Rina è rimasta como e Gastone (figli di Giu- in essere fino ai giorni nostri e fornisce i seppe Camponi), mentre pezzi di ricambio Fiat, non solo a Civita Caquello della vendita parti di ri- stellana ma a tutta la bassa Tuscia. Auguro pertanto a Stefano, colpito dalla reTorino 1932 – Fernando Camponi cente scomparsa del padre Costanzo, di è il quarto da sinistra (non era continuare a svolgere, insieme alla zia, la molto alto di statura). La foto è propria attività, con la serietà e l’applicastata scattata durante un corso di zione dimostrata nella loro lunga storia di aggiornamento Fiat collaborazione con la Fiat, che dura da noper concessionari vanta anni! Campo de’ fiori 36 Una favola bellissima.Il maestro A.D. Fabrica - Carbognano. Storia di una piccola società diventata poi una delle più grandi della nostra provincia. ... continua dal numero 103 Nell’ultima puntata di questi miei racconti voglio parlarvi di una persona veramente speciale in tutti i sensi. Una persona che ha sempre vissuto di calcio e di Sergio Piano per il calcio e che risponde al nome di Enrico Adelli. Enrico Adelli nasce a Roma il 17 Agosto 1941 e, dopo una lunga carriera di calciatore dilettante, innamorato com’era del calcio, inizia la sua carriera di allenatore, fondando insieme con il fratello, la società Grafiche Dover, dove crescono tanti ragazzi che poi sarebbero entrati nell’èlite del calcio dilettantistico. Dopo qualche anno entra nello staff della società Vis Aurelia, come allenatore della prima squadra, poi il trasferimento alla società sorianese dove, tra l’altro, vince il torneo “Acqua Vera” che prevedeva per la società vincitrice la costruzione di uno stadio nel paese appunto vincente, ma che il Comune di Soriano deve ancora vedere. Dopo la parentesi sorianese Enrico Adelli si trasferisce al Fabrica-Carbognano dove, per anni, ha ricoperto vari incarichi: da allenatore della 1° squadra a responsabile del settore giovanile, da direttore sportivo a direttore generale. L’arrivo di Enrico Adelli nella nostra società, ci permise di crescere tantissimo ascoltando i consigli che, dall’alto della sua esperienza, ci dava. Ci insegnò praticamente tutto, come far funzionare la società, come gestirla, come far crescere il forse troppo presi dal settore giovanile, e tantissuccesso di ciò che avesime altre cose. vamo creato in tanti anni Eravamo felicissimi di lui, di fatica; in pratica ci anche perché Enrico è una sentivamo arrivati ed inpersona alla mano, semcominciammo a trascuplice e sempre pronto a rare quello che era stato mettersi al servizio degli il nostro punto di forza, altri. Ricordo con piacere il settore giovanile, dile serate passate alle cene stratti anche dal miragcon la prima squadra, gio del campionato di quando i suoi giocatori, lo promozione che aveva prendevano per i piedi e inculcato in noi la quasi per le mani, a mò di aerocertezza di poter ragplano e, dopo averlo fatto Enrico Adelli giungere qualsiasi obietdondolare, lo facevano sbattere con la testa contro il grosso co- tivo. perchio di una pentola (quando gli andava E così questa fu una delle cause, se non la bene) o, se non era possibile, contro il causa vera e propria, della nostra fine. muro. Questo episodio si è ripetuto per Qualche dirigente si ritirò, chi perché in dianni: era diventato, ormai, tradizione, ma saccordo con la società, chi perché sentiva per lui era anche la dimostrazione che che avevamo fatto il nostro tempo; fatto sta aveva formato il gruppo squadra, fonda- che da queste profonde crepe che si erano mentale per il campionato che doveva ini- create tra noi, vennero fuori due fazioni che si scissero e crearono due nuove società: ziare e per il proseguo dello stesso. Ci furono moltissime serate come quelle, l’AD Fabrica Calcio 2010 e la Virtus Cimini, trascorse per esempio nella pizzeria di Lu- ponendo fine a questa bellissima favola, che ciano Anselmi a giocare a battimuro. Erano porterò per sempre nel mio cuore. piccole evasioni che, però, permettevano di Colgo l’occasione per ringraziare e salutare unire, di fondere insieme società, dirigenti, tutti coloro che, in tutti questi anni, hanno allenatore e giocatori in un gruppo di per- vissuto insieme a me questa magnifica sone affiatate, che lottavano tutte insieme esperienza e cioè i presidenti, i dirigenti, gli per lo stesso obiettivo, e che spesso riusci- allenatori, i ragazzi e i loro genitori; le aministrazioni comunali di Fabrica di Roma e di vano a centrarlo. Dopo tanti anni di successi, di trionfi, di Carbognano, che hanno contribuito in magioie, ma anche di qualche dolore, sono co- niera determinate alla riuscita di un prominciate le incomprensioni, le invidie, le ge- getto nato quasi per caso e diventato poi: losie. Ognuno di noi non era più lo stesso, una favola bellissima. CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Campo de’ fiori “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA ELFEN LIED di Lynn Okamoto N di Daniele Vessella edito da Panini Comics – 3 volumi, in corso yu é una dolce ragazza sperduta, incapace di parlare, che ha bisogno di tutte le cure che Kota e sua cugina Yuka sono capaci di prestarle dopo che l’hanno amorevolmente accolta in casa loro. Lucy è una mutante diclonius con un paio di corna sulla testa e delle potentissime mani invisibili capaci di terribili atti, fuggita da un laboratorio dove l’hanno sottoposta a indicibili torture. L’ingenua Nyu e la sanguinaria Lucy sono la stessa persona. Un racconto duro e cruento sulla perdita dell’innocenza. (Trama tratta dal sito dell’editore). Ci sono opere che nonostante le apparenze ti penetrano dentro, pizzicando le corde più segrete del cuore facendoti riflettere su temi profondi e delicati come la vita e la morte, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Elfen Lied è tutto ciò. Nonostante il disegno non sia il massimo, Elfen Lied è un manga che punta tutto sulla storia, descrivendo contenuti dolorosissimi come la segregazione, la violenza, la discriminazione e la sottomissione dinanzi ad un destino feroce e disumano. I continui colpi di scena sono preceduti da atmosfere in netto contrasto con il resto della trama, questo permette al lettore di entrare con tutto sé stesso nella storia, senza essere spaesato. Altro punto forte del fumetto è il riuscire ad unire due generi che cozzano terribilmente tra loro: lo splatter e la commedia romantica. Un caso unico, come è unico Elfen Lied… Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ ZZ Z Z Z Z Z ZZZZZ ... . . . . . . . . . . . ZZZZZ ARA Z N A Z LA NTE E N I T R IMPE 37 38 Campo de’ fiori LA REDAZIONE DI CAMPO DE FIORI SI ASSOCIA A TUTTI GLI AUGURI!!! Infiniti auguri ad Alessandra Panichelli che il 1° Luglio festeggia i suoi strepitosi 18 anni, da mamy, papà e Simona! Ti vogliamo un mondo di bene!!!! 22-06-2013 Tantissimi auguri per il nostro 7° anno insieme, da Marisol ad Alessandro. Tanti auguri a Caterina Mazzoni che ha compiuto 1 anno il 22 Maggio, dal fratellino Gianluca, dai genitori e dai nonni. A quasi due mesi voglio fare una sorpresa ai miei nonni da Beatrice Catalin. Un bacione grande… Grazie di esistere! Un augurio sincero a Fabio e Alessia che l’8 Giugno sono felicemente convolati a nozze. Che possiate vivere un lungo e sereno cammino insieme. Auguri, auguri, auguri dai vostri genitori, tutti i parenti e dagli amici… E un augurio speciale da me che ho voluto farvi questa piccola sorpresa… Ermelinda Tantissimi auguri di buon compleanno ad Elena Crescenzi che il 7 Giugno ha compiuto 6 anni, dalla sorella Elisa e dal cuginetto Tiziano. Tantissimi auguri al nostro “macellaretto de fiducia” Diego, che compirà 24 anni il 5 Giugno!!! Da Desy, Tiziano, le sorelle i cognati i genitori e i suoceri Tanti auguri di buon compleanno a Francesco che il 18 Giugno compie 4 anni da Anna Maria, Cecilia, Luca, Massimiliano, zio Enzo, zia Gisella, Laura e Sergio INVIATE I VOSTRI MESSAGGI DAUGURI SPECIALI AL NOSTRO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA [email protected]! Campo de’ fiori Un grazie infinito a mia moglie Claudia per avermi donato i nostri due splendidi figli Eva e Luca, nato il 17 Maggio... Con affetto Fabio Tantissimi auguri a Leonardo Fontana che il 20 Giugno compie 2 anni dal padre Daniele, la mamma Paola, i nonni, gli zii, i cugini e tutti i parenti. Tantissimi auguri di buon compleanno a Enzo che il 21 Giugno compie gli anni, dalla figlia Desy, la moglie Cinzia, la figlia pelosa Julie e da tutti i suoi parenti!!!! Auguri Mia per il tuo 1° compleanno che festeggeremo il 22 Giugno, da zio Carmine e zia Paja che il 24 Giugno, invece festeggiano i loro 29 anni di matrimonio!!!! Auguri da tutti i parenti e gli amici 22 Giugno 2013 Ehiiiiii…. Auguri Mia per il tuo 1° compleanno! Non dimenticarti che io sono la prima zia che hai visto quando sei venuta al mondo…. Noemi 23 Giugno 2013 Auguri anche alla mia sorella grande che compie… troppi anni! Auguri Marta… anche da mamma e papà! Nessun compleanno, nessuna ricorrenza, volevo solo dirti che ti amo troppo Marco! Tua Nadia. 39 Ciao Piccola.... il 29 Maggio hai compiuto 19 anni... Ti auguriamo di poter trovare la felicità che meriti e la serenità che cerchi...Tanti auguri amore! Giusy, Papà ,Leo e Nicolò TANTISSIMI auguri al piccolo Mirko Costantini che il 26 Maggio ha compiuto 2 anni, da parte del fratello Niccolò, da mamma e papà, dai nonni e le nonne e dagli zii e le zie!!!! INVIATE I VOSTRI MESSAGGI DAUGURI SPECIALI AL NOSTRO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA [email protected]! Campo de’ fiori 40 LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI ARRIVA “LA PORTA DEL FUTURO” Q Così si chiude la trilogia di Massimo Marsicola uesto libro contiene idee innovative, di svolta. Sono tenuti a conoscerle tutti coloro che hanno a cuore il futuro e che vorranno dare il loro contributo all’edificazione di una nuova civiltà. Si tratta di una filosofia che dopo aver interpretato la realtà nella quale viviamo, indica la strada universale da percorrere per uscire da ogni tipo di crisi. Vostro a soli 5,00 - Info e prenotazioni 0761.513117 - [email protected] IDENTITA’ E VALORE IL SECONDO TASSELLO DELLA TRILOGIA DEL PROF. MARSICOLA Perché si nientifica? Perché si sminuisce? Perché si tende sempre a sottovalutare quello che l’altro pensa, dice o fa? Perché vogliamo apparire più intelligenti, più ricchi, più importanti ed influenti degli altri? Prima risposta: “perché nonostante gli sforzi che ciascuno fa, non approda che difficilmente a un’idea dell’intero”. Stabilire le motivazioni di questi comportamenti che, peraltro, sono assai diffusi, almeno nel nostro Paese, è certamente propedeutico al discorso che ho voluto affrontare e svolgere, ma è anche decisivo per aiutare tutti e ciascuno a fare il punto della situazione. La prima cosa che mi viene da rispondere a tutte le domande che sopra ho posto è la seguente: si vuole apparire quel che non si è perché si teme comunque di essere inadeguati.... SOLO 1 Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere rappresentato a teatro (commedia in atto unico). Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni campo e settore produttivo.Utile per chi avesse a cuore un reale rinnovamento della Politica e delle Istituzioni. OMAGGIO Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. Nel cuore Campo de’ fiori 41 Costanzo Camponi, scomparso il 21 Maggio 2013. I morti non sono assenti, sono solo invisibili. Che il Signore ti stia accanto, ti dia la pace che hai meritato nella tu vita terrena insegnandoci a lavorare con onestà, rispetto e stima per tutti e per l’amore che hai avuto per la tua famiglia. Grazie Costanzo! Giuseppe Totonelli 19.11.1984 - 23.5.2013 Desideriamo rivolgere un affettuoso saluto a nostro nipote Giuseppe che, con il suo carattere gioioso e solare, avr gi conquistato tutti lass! Ti immaginiamo davanti ai fornelli che prepari qualche tua specialit per gli Angeli del Signore, che, contenti di averti conosciuto, ti hanno spalancato le porte del ristorante del Paradiso! Eugenio, Daniele e Letizia... Magario Nesta 07.7.1939 - 22.5.2013 Hai percorso innumerevoli strade sapendo che a casa qualcuno ti aspettava, in ansia, con amore; adesso ti lasciamo serenamente andare sul cammino che ti porta dritto ad incontrare colui che è Amore e che ti accoglierà sorridente nel perdono e nella pace. La redazione di Campo de fiori si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa di Magario, nostro affezionato lettore, nonchè fedele abbonato, al quale sul numero 27 della nostra rivista (p. 17), avevamo dedicato un articolo che raccontava i “suoi prodigi”. Arrivederci Magario... 42 Campo de’ fiori Varie ed eventuali... a cura di Ermelinda Benedetti Non poteva mancare all’incontro con Papa Francesco il giornalista vaticanista Franco Bucarelli. Con Bergoglio raggiunge quota sei. Tanti sono, infatti, i pontefici che Bucarelli ha avuto il privilegio di conoscere ed intervistare nella sua lunga carreriera di giornalista. L’incontro è avvenuto in Piazza San Pietro mercoledì 5 Giugno 2013. Domenica 26 Maggio si è svolta la tradizionale Infiorata di Corchiano, in chiusura del mese Mariano. Quest’anno la Pro loco locale ha voluto organizzare il 1° Concorso Infiorata, per incentivare la cittadinanza tutta a partecipare fattivamente, onde evitare di porre fine a questa decennale tradizione. Poche, purtroppo le vie ed i gruppi che hanno dato la propria adesione. Tra di essi, è stata proclamata vincitrice di questo primo premio la Via Gabriele D’Annunzio - tratto 2 (prima foto da sx). La speranza è quella di avere un numero di iscrizioni maggiori per il prossimo anno. Sabato 25 Maggio 2013 è stato inaugurato il “Parco dei bei pensieri”, un bellismo giardino all’esterno della Casa protetta di Civita Castellana, che ospita il Centro socio-educativo “Rosa Merlini Frezza”. Uno spazio all’aperto per i ragazzi speciali che ogni giorno qui si ritrovano insieme. Domenica 26 Maggio la Parrocchia di San Giuseppe Operaio di Civita Castellana ha organizzato una solenne processione in onore di Maria Santissima, con la parteciopazione di confraternite ed associazioni locali, nonchè di un grande numero di fedeli. Una processione spettacolare che destimonia la grande devozione nei confronti della Madonna 43 Campo de’ fiori L’angolo del poeta Tu mare “ UNA FAVOLA MODERNA” Fascinoso come gli azzurri occhi di una donna, o che violento, con rabbiosa schiuma, batti gli scogli e le scoscese rive, o che, tranquillo, ignaro ruffiano, di fuggevoli amori, accarezzi assolate popolate spiagge, simbolo di maliosa bellezza tu rimani. Chiunque spinga lo sguardo al tu lontano orizzonte, o ti contempli in fiamme per il tramonto, non può non sognare incantati viaggi, in terre lontane, dalla fantasia create. E fu sulla tua azzurra immensità che pochi ardimentosi, su fragili barche, mossero per terre e genti sconosciute, dando inizio alla nostra civiltà. Di questo si dovrebbero ricordare i tanti che, versando veleno nelle tue già “chiare e limpide acque”, mettendo a rischio la tua fauna nutrimento da te sempre elargito alla nostra sconsiderata umanità. Ma noi, che ti vogliamo sempre bene, speriamo ancora i un ravvediamo che ti restituisca limpida azzurrità. Roberto Marino D AIUTO!!!! io aiuta tutte le persone in difficoltà, che ogni giorno lottano per la sopravvivenza propria e della loro famiglia. Aiuta le persone che hanno continui sogni infranti da gente cattiva; aiuta gli orfani a trovare la gioia di avere dei genitori, o ai disabili ad avere un barlume di speranza, aiuta gli elementi della società esclusi a trovare spazio, aiuta le persone malate (di cancro, di un tumore….) a trovare la forza di continuare questa vita ancora per un giorno, aiuta chi non ha da mangiare e dona loro del cibo, aiuta tutti gli schiavi a trovare la libertà, aiuta tutte le persone che ogni volta cadono e tu li aiuti a rialzarsi, aiuta tutti i delinquenti a ritrovare la giusta via. Aiuta l’umanità intera a capire che tu sei l’unica certezza, l’unico punto di riferimento, l’unico grande amore. Aiutami a crescere, a capire, a costruire la mia vita con te. Tu proteggi ognuno di noi, progetti una mappa per tutti, una traccia che noi dobbiamo seguire per trovare te; aiutami a trovarti. Ti prego Signore, aiuto!!! Nicolò Profili IV B Non ci sono cavalieri e dolci damigelle. Ne’ tiranni e grandi uomini che rubano ai ricchi per dare ai poveri. Non ci sono fastosi balli con principi azzurri, ne’ scarpine di cristallo e carrozze che tornano zucca. Di spade conficcate nella roccia non v’e’ traccia. Tantomeno di Maghi Merlini, Maghe Mago’ e lupi imbranati con bocche gigantesche. Davvero fortunato chi riesce ad incontrare (ancora) Giuliette da corteggiare sotto i balconi o Romei che sono (ancora) capaci di farlo. Le bacchette magiche sono state adibite ad altri scopi o per lo piu’ sono usate come oggetto d’antiquariato. Anche il povero Cupido e’ da parecchi anni in pensione e senza lavoro. E’ stato sostituito da Tall Friends, Pounced e Date Craft. Senza dimenticare la meravigliosa ed affascinante Siri! Cara Marilyn ormai sei stata scavalcata! (Qua) rimangono un padre, una madre e due splendidi figli. Un maschietto (il piu’ piccolo) ed una femminuccia. E’ Sabato; l’unico giorno nel quale possono far colazione tutti insieme. E come ogni Sabato la mamma recita la solita preghiera: SALAGADULA MAGICABULA BIBIDI BOBIDI BU’ FA’ LA MAGIA TUTTO QUEL CHE VUOI TU BIBIDI BOBIDI BU’ FABRIZIO AGOSTINELLI Colorano i petali Colorano i fiori con i suoi colori vivaci… i petali colorano di rosso e arancione… le foschie colorano di bianco. Il cielo colora il sole di giallo… la notte colora di blu mare calmo le stelle colorano di oro.. il brillare della luna argentata … colorano i petali di rosso tramonto. Il cielo e le chiare stelle Il cielo imbrunito… accendo le luci scende la notte escono le foschie rosse… nascono le chiare stelle… brillano i tetti… nasce la luna gialla argentata. Brilla il morbido gomitolo di neve … Il cielo e le chiare stelle giocano a nascondino con le perle rosse nascono tra i tuoi occhi calorosi… accesi di una scia di luce di sole scalda il tuo bel viso… il chiarore di raggi solari tenui colore intenso pallido. Luana Bongarzone 44 Campo de’ fiori FABRICA DI ROMA: L’UTIMO Io sono Barbara: i gattini del MASCHIO! Cerreto ormai sono famosi per Mi hanno gli improperi che mi prendo chiamato ogni volta che vado a portare per segnada mangiare alle gatte STERIlarmi 5 LIZZATE della Signora Rosalba, cuccioli che non abita più lì a causa di abbandoseri problemi di salute, e che nati in aperta campagna!! ha messo in vendita lasua casa... Ci sono altri gatti ovviaLui si trova a Magliano mente sfamati dalla Signora Anna ma non sono steSabina (RI) nel Lazio. rilizzati/e ed ecco che cosa succede!!!! Queste 2 Ha circa due mesi. Ve lo covate saranno disponibili a metà giugno. Sono 6 dico con il cuore in mano femmine e 2 maschi (forse) ma non mi chiedete ADOTTATELO...E’ L’ULTIMO quali sono....0761.576596-328.0191559 347/6113511 Signora Anna. Grazie TROVATE abbandonate: tre mamme/cagne con relativi 7, 5, e 4 cuccioli. Si accettano prenotazioni e adozioni con firma relativo modulo. Paola 3475518292 11 micini in cerca di casa, 1 rosso, 1 nera, 1 tigrata a pelo semilungo, 5 bianchi e tigrati (di cui 2 maschi) e 3 tigrati (di cui 1 maschio). Erano molto sottopeso, denutriti e disidratati, avevano una brutta congiuntivite, ma li stiamo curando, seguendo ed alimen tando con tutto quello che serve. Sono vivaci, dolcissimi ed estremamente belli!!! Cerchiamo per loro delle belle fami glie, si affidano come sempre con controlli pre e post affido, con firma del modulo di adozione e con sterilizzazione obbligatoria. Solo per vita d’appartamento! Si trovano in provincia di VT, ma ci spostiamo ovunque a fronte di ottime adozioni! Grazie! Alessia 347.6040758 o Anna Garrioli 347.6113511 GIUSTIZIA PER NUVOLA, MASSACRATA A COLPI DI ARMA DA TAGLIO! L’Associazione Incrociamolezampe di Civita Castellana (VT) denuncia un fatto delittuoso efferato e feroce consumato a Fabrica di Roma, in casa e in pieno giorno, da un individuo senza scrupoli che ha massacrato – A SANGUE FREDDO- con arma da taglio, una povera cagnolina di 18 mesi, una pastore maremmana, che dormiva nella sua cuccia, domenica 26 maggio 2013. Il soggetto in questione si è introdotto, in pieno giorno, in un’abitazione privata, dove i cani (4) erano accuditi, in assenza dei padroni in viaggio all’estero, da un ragazzo amico della famiglia, che ogni giorno andava a dar loro da mangiare. L’accanimento dell’assassino è stato, a dir poco,, di una crudeltà estrema. L’Associazione interviene poiché il fatto si è svolto in casa di una sua volontaria e la cagnolina era stata adottata proprio presso l’Associazione. L’Associazione chiede alle Autorità di procedere alle ricerche del caso e di condurre le indagini necessarie per individuare chi ha agito in questo modo violento e condannarlo alle pene più esemplari. L’Associazione sosterrà la famiglia finché giustizia non venga fatta! Abbiamo paura di personaggi che agiscono in questo modo senza venir puniti. Quindi chiediamo la massima protezione da parte delle forze dell’ordine contro queste azioni crudeli, intimidatorie e delinquenziali, che colpisco non solo crudelmente un animale innocente, ma anche le persone nella loro sfera personale e affettiva, nonché nella loro incolumità fisica. Se questi avvenimenti vengono fatti passare sotto silenzio mettono a rischio la sicurezza di tutta la comunità e degli animali, dando a chi delinque la legittimità di tali gesti e la sicurezza per poterli reiterare. Una fiaccolata di solidarietà per la famiglia è stata organizzata per sabato 8 giugno 2013 dalle ore 21.00 in Fabrica di Roma, località Parco Falisco, [a metà strada tra Fabrica di Roma e Civita Castellana- Viterbo (Lazio)] dove risiede la famiglia colpita. VOGLIAMO GIUSTIZIA per NUVOLA e vogliamo l’incolumità della sua famiglia!!!! RITA STORRI-Presidente Ass. INCROCIAMOLEZAMPE-ONLUS - tel: 339.1123663 www.incrociamolezampe.org - [email protected] Campo de’ fiori 45 Roma com’era Campo de’ fiori Roma. Fine ‘800. Uno scorcio del Ghetto, quartiere voluto da Papa Paolo IV nel 1555. Con la sua demolizione, avvenuta per motivi di ordine igienico, è scomparsa anche una importante testimonianza storica delle varie epoche che vi si sono sovrapposte, oltre che il ricordo di dolorosi avvenimenti del nostro tempo. L’elevato numero di ebrei, che, per tre secoli, erano stati costretti a vivere in quell’area limitata, aveva portato alla realizzazione di palazzi che raggiungevano gli otto piani di altezza, fino ad allora sconosciuti a Roma. 46 Campo de’ fiori EWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’AVIS DI FABRICA DI ROMA Nella mattina del 25 Aprile si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Sezione Avis di Fabrica di Roma. La Sezione, nata nel lontano 1982, poco dopo venne intitolata al giovane donatore Marco Valeri morto tragicamente. Dal 1997 era ubicata nei locali di proprietà del Comune, in Via Paolo Monfeli. Con il passare degli anni e con l’aumentare del numero dei donatori sono emerse delle criticità, dovute al fatto che gli spazi a disposizione risultavano essere troppo angusti, in particolare nelle giornate di donazione, allorchè i donatori erano costretti ad attendere il loro turno all’esterno della sede e quindi all’aperto, sia d’inverno che d’estate. La situazione determinava disagio, che, però, non scoraggiava certo i donatori, i quali non hanno mai disertato gli appuntamenti periodici. Al problema della ristrettezza degli spazi si è andato ad aggiungere il fatto che, che a partire dall’anno 2005, la normativa nazionale ha disciplinato ex novo le attività trasfusionali: sono stati sanciti i principi per il raggiungimento di più alti livelli di qualità e sicurezza del processo trasfusionale in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e regolamentati gli aspetti operativi svolti all’interno delle Unità di raccolta, gestite dalle Associazioni dei donatori di sangue. A seguito della nuove norme nazionali ed anche europee sull’argomento e delle disposizioni successivamente emanate dalla Regione Lazio, sono state regolamentate le modalità operative di raccolta sangue, per garantire la qualità del prodotto trasfusionale e la massima sicurezza per i donatori. In particolare è stato stabilito che l’atto della donazione del sangue deve essere svolto presso punti di raccolta in possesso di specifici requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici, con spazi adeguati sia per la raccolta del sangue, che per il colloquio con i medici a tutela della privacy del donatore e, non ultimo, per il ristoro post donazione. Si rendevano dunque necessari lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei locali, lavori che, sebbene avrebbero consentito di ottemperare almeno alle prescrizioni normative minime, non risolvevano però il disagio per i donatori. Valutata la situazione il Sindaco Scarnati e l’intera amministrazione hanno deciso che un’eccellenza del territorio, quale è la locale Sezione AVIS, meritava una sede più ampia e confortevole, anche quale segno di tangibile apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni e per i cittadini che, donando il loro sangue, compiono un gesto di solidarietà ed amore verso il prossimo in difficoltà. La nuova sede, che occupa il primo piano del palazzo comunale di Vicolo della Pace, ove sempre l’attuale Amministrazione è riuscita ad ottenere l’apertura dell’ambulatorio ASL, non è minimamente paragonabile alla precedente: stanze ampie e luminose, soprattutto la sala prelievi dove potrà essere aggiunta un’altra postazione per ridurre i tempi di attesa dei donatori. Il taglio del nastro è stato effettuato dal vicesindaco Giorgio Cimarra che ha ricordato come l’attuale amministrazione sia molto sensibile ai temi del volontariato. Presenti anche gli assessori della Giunta Scarnati, alcuni consiglieri comunali, il nuovo maresciallo della stazione dei carabinieri e la banda musicale locale, che con la sue marcette ha ulteriormente allietato l’evento. Il parroco Don Chicco, plaudendo all’iniziativa, ha benedetto i nuovi locali. La gioia e l’emozione erano palpabili in tutti, soprattutto nel Presidente Renato Gabrielli che da anni dirige la Sezione con serietà e competenza e conseguendo risultati di tutto rispetto: circa 200 i donatori attualmente iscritti e una raccolta di sangue ed emoderivati tale da porsi, in termini di numeri, ai primi posti tra le Sezioni Avis della provincia di Viterbo. Il Presidente ha espresso parole di grande apprezzamento verso il Sindaco Mario Scarnati e l’intera Amministrazione Comunale per la vicinanza continua e costante all’Associazione e alle sue esigenze. La festa è proseguita nel pomeriggio E.B. successivo, con la visita dei donatori ai nuovi locali. A via Masci importante ritrovamento archeologico per Civita Castellana “Siamo molto felici della scoperta archeologica avvenuta durante i lavori presso la Variante Mignolò – ha dichiarato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli – E’ un ritrovamento straordinario, un portale bellissimo che testimonia come Civita Castellana possegga un patrimonio inestimabile e che ci rende cittadini orgogliosi della nostra terra”. In questo momento il comune, sotto sorveglianza della soprintendenza archeologica, sta ripulendo l’area per consentire una adeguata valutazione della preesistenza storica. Si tratta di una scoperta che arricchisce il patrimonio storico archeologico di Civita Castellana, insieme ai ritrovamenti nell’Orto di Miretto e su via Roma. I lavori presso la variante Mignolò non si fermano e l’opera verrà completata, visto che l’emergenza archeologica non si trova sulla sede stradale. “L’amministrazione si impegnerà nella valorizzazione della scoperta – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Cerri - Questa è la conferma che la nostra amministrazione ha visto giusto nel momento in cui ha deciso di abbandonare l’idea di un parcheggio interrato, previsto dal progetto originario, optando invece per un parcheggio a raso, che sicuramente è meno impattante per questa delicata area del centro storico”. Microchip Day: 60 cani identificati nella giornata gratuita a Civita Castellana Sono stati identificati 60 cani lo scorso 1 giugno durante il Microchip Day, la giornata organizzata dall’assessorato all’Ambiente di Civita Castellana in collaborazione con la Asl Viterbo. Con soli 8 euro i proprietari dei cani hanno potuto far applicare il microchip, obbligatorio, ai propri animali che non ne erano ancora dotati, risparmiando il costo della prestazione veterinaria. L’evento infatti è stato organizzato in collaborazione con il veterinario Pier Francesco Ruggeri. “Ringrazio vivamente il servizio veterinario della Asl che ha messo a disposizione gratuitamente i microchip e il dottor Ruggeri che ha prestato il suo studio e la sua professionalità gratuitamente per applicare i microchip - ha affermato l’assessore all’Ambiente, Antonio Innocenzi – Pur essendo obbligatorio l’inserimento del microchip, sabato abbiamo preso atto che ci sono ancora moltissimi animali che non ne sono dotati. Incentivare l’uso del microchip è importante anche per limitare il fenomeno dell’abbandono, che oltre a creare un grave disagio agli animali, è un costo per la nostra comunità”. Campo de’ fiori 47 WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS “La cattedrale cosmatesca di Civita Castellana” a Palazzo Venezia Il giorno 11 Giugno, nel Palazzo Venezia a Roma, presso la sala conferenze dell’Istituto Nazionale di Archeologia e di Storia dell’Arte, è stato presentato il volume “La cattedrale cosmatesca di Civita Castellana”, atti del Convegno Internazionale di Studi svoltosi a Civita Castellana il 18 e 19 settembre del 2010. Alla presenza di un pubblico numeroso ha introdotto la presentazione Gianluca Angelelli, sindaco di Civita Castellana. Il primo cittadino civitonico ha evidenziato come l’Amministrazione Comunale abbia voluto in questo modo celebrare degnamente gli 800 anni dalla data di completamento del portico, trovando le risorse necessarie per il convegno e per la pubblicazione degli atti, pur nell’attuale difficile situazione economica. La parola è poi passata agli illustri relatori, scelti tra i più noti esperti italiani del settore e tutti docenti presso la “Sapienza” Università di Roma: Francesco Paolo Fiore, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura e Direttore del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro presso l’ateneo romano; Mario D’Onofrio, Professore Ordinario di Storia dell’Arte; Giovanni Carbonara, Professore Ordinario di Restauro Architettonico e Direttore della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio e Augusto Roca De Amicis, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura. Il libro, a cura di Luca Creti e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice “L’Erma di Bretschneider”, consta di ben 400 pagine e si distingue per la bella veste grafica, arricchita da numerosi disegni e illustrazioni in bianco e nero e a colori. I testi sono firmati da alcuni tra i principali esperti nazionali e internazionali di storia, storia dell’arte, storia dell’architettura e storia delle religioni e offrono una panoramica completa delle vicende costruttive e artistiche dell’edificio ma anche del clima culturale attraverso il quale, nel corso dei secoli, si è potuto formare un palinsesto, come quello della cattedrale civitonica, di così alto livello dal punto di vista architettonico e decorativo. Il volume è strutturato in ordine cronologico, in modo da raccontare la storia della fabbrica dal Medioevo fino ai giorni nostri. Non tratta quindi solo delle notissime opere cosmatesche, frutto dell’attività di ben quattro generazioni della famiglia di Lorenzo, alla quale si devono la splendida facciata a portico, il pavimento e gli arredi presbiteriali. Largo spazio è riservato infatti anche alla cripta e al settore absidale, rimasti quasi integralmente nel loro stato originario, alla ristrutturazione che alla fine degli anni ’30 del Settecento ha trasformato l’impianto medievale determinandone l’attuale facies tardobarocca e ai restauri ottocenteschi e novecenteschi dell’edificio. Tutte queste fasi sono state meritoriamente inquadrate dagli autori dei diversi saggi nell’ambito delle coeve vicende storiche, artistiche e costruttive di Roma e dei territori periferici del Patrimonio di san Pietro. Il saluto finale del sindaco e la consegna ai relatori della medaglia commemorativa coniata in occasione del convegno del 2010 hanno concluso la presentazione del libro, che è stata indubbiamente arricchita dalla fama e dalla competenza dei convenuti nonché dal grande prestigio della sede in cui si è svolta. Il testo si può acquistare anche presso la Biblioteca Comunale “Enrico Minio” di Civita Castellana al prezzo di 30 euro. UNO SLOGAN PER L’AMBIENTE NELLE SCUOLE DI FABRICA DU ROMA Una scatola di disegni, centinaia di pensierini scritti, decine di lavori di gruppo, questa la mole di materiale che l’assessorato alle politiche scolastiche e quello all’ambiente del Comune di Fabrica di Roma si sono trovati piacevolmente a giudicare. Tutto da una idea condivisa tra Katia Melissano e Sigismondo Sciarrini, i due rappresentanti istituzionali che hanno coinvolto nel progetto “Uno slogan per l’ambiente” i giovani delle scuole primarie di Fabrica di Roma. Una idea che ha ottenuto la giusta risposta dagli scolari e dalle insegnanti, che hanno consegnato una mole di lavori alla sede Comunale. Poi, una settimana fa la giuria e l’individuazione dei tre lavori vincenti. Ai quali è stato offerto un simpatico diploma personalizzato con la foto dello slogan e del disegno realizzato, assieme ad un buono spesa per materiale didattico. Nella giornata di martedì 1 Giugno i due consiglieri delegati sono andati di persona a consegnare i premi ed i diplomi ed hanno scambiato pareri ed impressioni con le classi. Che hanno dimostrato, come già con i componimenti presentati al concorso, una nuova e auspicata sensibilità ai temi ambientali, alla salvaguardia dei luoghi dove i ragazzi vivono. L’elenco dei premiati ha visto il primo premio assegnato a Raffaele e Ramona della classe IV A della Scuola Primaria “Dante Alighieri”, il secondo premio alla classe IV A della Scuola Primaria “ Don Milani” ed il terzo premio alla classe V A della stessa Primaria ”Don Milani”. 48 Campo de’ fiori S NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NE Antonio Poli e Kiko Franklin Canela, Due “tesori nascosti” di Viterbo Antonio Poli: 27 anni, tenore, metà viterbese e metà canepinese… Kiko Franklin Canela: 24 anni, Mestre (maestro) di capoeira, metà viterbese e metà brasiliano… cittadini del mondo!!! Un’amicizia adolescenziale nata sotto il segno della Capoeira, che prosegue ancora oggi nei pochi momenti in cui si ritrovano – entrambi – a Viterbo! In questo momento Antonio è al Festival di Glyndebourne – in Inghilterra – dove sta facendo il Falstaff per 22 repliche; poi Berlino, Chicago, Tokyo… Kiko è a Viterbo, ma è fresco reduce dalla conquista della medaglia di bronzo ai mondiali di Capoeira – arte marziale brasiliana, una lotta nascosta nella danza – di Baku (Azerbadjan), magistralmente allenato dal padre, il Grao Mestre Floriano Canela. È bello pensare ad entrambi come ad ambasciatori di Viterbo nel mondo, molto più considerati all’estero che in patria, purtroppo! Per quanto ci riguarda, è ancora più bello pensare ad uno – Antonio – come la più bella scoperta del Mini Festival di Viterbo, attualmente Presidente di Giuria, e all’altro – Kiko – come ad uno dei più applauditi ospiti della serata finale del Mini Festival stesso, nel febbraio scorso a Fabrica di Roma. Sarà che ci sappiamo fare ad individuare talenti… ma la cosa ci riempie di gioia! … E ci piacciono i tesori nascosti – ci piace trovarli – ma ci piacerebbe di più se anche la nostra città se ne accorgesse e ne fosse fiera! p. Ass. OMNIARTS Paolo Moricoli SUCCESSO PER LA GIORNATA ECOLOGICA A FABRICA DI ROMA Programmato all’interno di un articolato calendario con il nome di “Maggio il mese dell’ambiente”, si è svolto a Fabrica di Roma uno degli appuntamenti tra i più significativi. La seconda edizione della “Giornata ecologica”; una iniziativa rivolta a tutti coloro che hanno a cuore l’assetto del territorio e la sua valorizzazione, partendo dal preservare le ricchezze e l’integrità di Fabrica. E dall’eliminare i fenomeni deprecabili e di malcostume come l’inquinamento con materiali di risulta od ingombranti che spesso si vedono lasciati sul limitare delle strade, dei boschi o dei corsi d’acqua. Un agguerrito numero di fabrichesi ,tra i quali spiccava anche la presenza di associazioni venatorie, si sono messi i guanti, la tuta ed hanno ripulito parte del territorio. Forse hanno fatto un poco, forse c’è da fare di più, ma intanto lo hanno fatto. Coordinati dal Consigliere delegato alla Agricoltura, ambiente e tutela dei beni archeologici, Sigismondo Sciarrini, i volontari hanno operato con buona volontà ed un discreto spiegamento di mezzi, anche messi a disposizione da altri privati, ed hanno ripulito Fabrica da tante sconcezze abbandonate un poco dappertutto. Una buona iniziativa che Sciarrini intende fare quale atto importante della amministrazione Scarnati e che – assicura- verrà riproposta annualmente, in modo da aumentare la sensibilità di tutti i fabrichesi verso la preservazione dell’ambiente dove i concittadini vivono. DP PITTURA TELEPATICA DI PIETRO SARANDREA SU FACEBOOK (anche il virtuale ha un’anima) Un giorno, trovandomi a chattare su Facebook con una mia nuova amica, la Sig. ra Isabella Patrizia Scillia, lei mi fa sapere che è una mia collezionista e continuiamo a dialogare virtualmente. Gli parlo delle mie performance di pittura telepatica e le propongo di fare un esperimento. Lei da casa sua, a Ostia, dopo un breve rilassamento si sarebbe dovuta concentrare su una foto a sua scelta, e io da casa mia, a Caprafoto 1 nica, mi sarei dovuto mettere in contatto telepafoto 2 tico con lei ed avrei dovuto dipingere quello che lei stava guardando. La foto sulla quale la Sig.ra Isabella si era concentrata rappresentava un tramonto sul mare (foto 1). Nella parte centrale si nota una siluette scura che è in acqua, probabilmente di una donna, per il resto non sono presenti altri soggetti. Io ho dipinto un tramonto sul mare con un sole molto più grande, ed ho aggiunto altri elementi (foto 2): il personaggio che è in acqua è rappresentato nella parte centrale leggermente spostato sulla sinistra, dietro un muso di un lupetto che si trasforma in una mano (è un animale che piace molto alla Sig. ra Isabella), una strada centrale ed una nave. Ad Isabella piace molto anche viaggiare. Ho aggiunto un occhio in una medusa in basso a destra e in cielo alcune grandi stelle. Non voglio fare altri commenti su questo fantastico esperimento telepatico che ha lasciato a me e alla Sig.ra Isabella un ricordo emozionante, come poi dovrebbe fare l’ arte in genere: trasmettere emozioni. I nostri pensieri e le “anime’’, che hanno dato luogo a questo straordinario avvenimento telepatico si sono incontrate! Pietro Sarandrea Campo de’ fiori 49 S NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEW CORCHIANO PREMIA LE ATTIVITACOMMERCIALI CHE COMPIONO 50 ANNI Davvero originale l’iniziativa presa dall’amministrazione comune di Corchiano, che ha deciso di premiare, con una targa da esporre all’esterno, tutte le attività commerciali più longeve del luogo e precisamente quelle che, tramandate da padre in figlio, hanno raggiunto i 50 anni di vita. “L’iniziativa vuole essere non solo un meritato riconoscimento, ma anche uno sprone a non demordere, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà economica”, così ci dice Paola Troncarelli, presidente del Consiglio Comunale di Corchiano con delega al Commercio. La “festa del piccolo commercio” si terrà nei giorni 29 e 30 Giugno. L’apertura vedrà protagonista la Banda “Giuseppe Verdi” di Corchiano, diretta dal Maestro Andrea Mazzasette, che nella serata di sabato, terrà un concerto all’aperto, in Piazza IV Novembre. La premiazione delle circa dieci attività locali si terrà, invece, nella mattinata di domenica, presso la sala consigliare del palazzo comunale, in Piazza del Bersagliere. Saranno presenti, oltre alle autorità locali, rappresentanti delle associazioni di categoria. Alla conferenza, organizzata per l’occasione, ed alla consegna delle targhe, seguirà una piacevole passeggiata nel Parco delle Forre di Corchiano, con pranzo all’aperto nell’area pic-nic attrezzata. A tutti questi commercianti va un grosso augurio per altrettanti anni di attività! Ermelinda Benedetti “A SPASSO PER VIGNANELLO… IL PAESE VISTO DAI BAMBINI” … I° CONCORSO DI DISEGNO, ESTEMPORANEA, MOSTRA-EVENTO REALIZZATO DAI BAMBINI SABATO 25 MAGGIO SCORSO PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DI VIGNANELLO “A spasso per Vignanello”… è stato il titolo del I° concorso di disegno bandito dal Comitato Festeggiamenti San Biagio e Santa Giacinta Classe 1973 per la realizzazione di disegni da pubblicare sulla copertina dell’opuscolo informativo inerente la festa dei Santi Patroni che si svolgerà dal 02 al 06 agosto. Hanno partecipato tutte le classi della Scuola Primaria dell’anno scolastico appena trascorso. Ogni bambino ha presentato un solo disegno rispondendo ai requisiti per la partecipazione. Le tecniche pittoriche utilizzate sono state varie, tutte molto belle e ben curate in relazione all’età del bambino che le ha realizzate. Il disegno vincitore è soggetto al copyright, diventando così proprietà esclusiva del Comitato Festeggiamenti Classe 1973. Tutti i disegni dei bambini partecipanti sono a disposizione del Comitato Festeggiamenti per eventuali allestimenti di mostre. Il concorso e il suo tema hanno incuriosito e fatto riflettere i bambini che hanno assunto un atteggiamento di piccoli osservatori del paese nel quale vivono. Gli scorci, gli angoli più caratteristici, i simboli e il paesaggio sono stati ben visualizzati con colori a pastello e con grande interesse. Tutto si è svolto in località Talano presso il Campo Sportivo e malgrado la pioggia del pomeriggio, tutti si sono divertiti, impegnati e sentiti considerati come piccoli artisti del momento. Per loro è stata costituita una giuria composta da un Presidente nella persona dalla Prof.ssa Maria Cristina Bigarelli, Insegnante di Scuola Superiore, figlia d’Arte, Elisa Fochetti, Architetto – Presidente della Pro-loco di Vignanello, Stefania Giacomello – Maestra D’Arte e Decoratrice Italo-Francese e Giuliano Sacchero – Maestro d’Arte Pittorica e Docente. Sono stati così individuati gli elaborati vincitori che qui abbiamo il piacere di presentare: 1 ° Annesi Chiara V ° B: il disegno risponde al tema del concorso, in quanto il punto di vista è uno scorcio all’esterno del castello e all’interno di Vignanello. Inoltre, l’ abbinamento cromatico e la stesura del colore richiamano il verde nel quale il paese è immerso e i restanti colori ricordano la terra feconda. Il disegno è ricco di dettagli che rendono armonica la composizione. 2 ° Matozzi Matteo I° A:il disegno è premiato per l’originalità, per la visione del paese che il bambino ha avuto: il suo mondo è Vignanello e Vignanello è il mondo. 3 ° a pari merito Bernardi Dona V° : il disegno è bene eseguito con una visione poetica notturna all’interno del castello. Annesini Desirè V° A: il disegno riproduce uno scorcio di Vignanello con un uso appropriato del colore. L’Iniziativa ha riscosso un gran successo e con lo scopo di vivacizzare la cittadina alle falde dei Monti Cimini, ricca di storia, di tradizione, di buona cucina e di ottimi prodotti locali, si è voluto creare un momento culturale, ricreativo, artistico con i bambini per i bambini insieme ai grandi, lanciando un messaggio educativo, non soltanto contingente, ma anche con uno sguardo verso il futuro. Prof. Alessandro Battaglioni ABIEL MINGARELLI A CAFFEINA CULTURA 2013 Viterbo – L’Edizione 2013 della manifestazione culturale Caffeina che si svolge nelle vie e nelle piazze della prestigiosa Viterbo, quest’anno vedrà la partecipazione dello scrittore Abiel Mingarelli che presenterà il suo libro “Il sogno di Dèan” - Edizione Alteregoedizioni – ( www.abielmingarelli.it ) sabato 29 giugno alle ore 20,00 in Piazza delle Erbe con l’attrice Monica Scattini che farà da relatrice al romanzo dello scrittore! Patrizia Caprioli Campo de’ fiori 50 S NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS SAN POLO SABINO FESTEGGIA SAN BARNABA L’11 Giugno ricorre la festa del Santo patrono del piccolo borgo del Reatino. Antonio Menichini il nuovo signore. Il piccolo borgo di San Paolo Sabino ha festeggiato anche quest’anno il suo patrono: San Barnaba, martedì 11 Giugno, come vuole la tradizione. La festa del Santo è legata all’apparizione della Madonna della Noce. La storia racconta, infatti, che, a seguito dell’allontanamento degli abitanti di San Polo dalle regole cristiane, la Madonna apparve sopra una pianta di noce alla giovane Giovanna Di Ludovico, raccomandandole di raccogliere in preghiera i suoi compaesani per chiedere perdono, e di festeggiare, il giorno seguente, 11 Giugno appunto, San Barnaba. Proprio accanto a quella pianta di noce, vissuta per circa cinquecento anni, i fedeli costruirono l’omonima chiesetta, dove da allora, nei tre giorni che precedono la festa del Santo patrono, 8,9 e 10 Giugno, arrivano i fedeli in pellegrinaggio, partiti dalla chiesa centrale di San Polo alle 5.00 in punto del mattino. Grande anche quest’anno la partecipazione dei santopolani, molti dei quali rientrati anche dall’estero per festeggiare San Barnaba, in onore del quale esiste un’antica Confraternita, con 130 confratelli, i quali, di anno in anno, a turno, ospitano nella propria casa una piccola statuina d’argento raffigurante il loro protettore. È Antonio Menichini l’attuale signore, al quale spetta l’onore di custodire il Santo, subentrato ad Athos Prosperi. Le consegne sono avvenute sabato 15 Giugno 2013, alla presenza del parroco don Franco Sanna. I Confratelli, quest’anno, hanno voluto inolI ragazzi della banda, San Barnaba esce tre revisionare il vecchio statuto, elimia riposo dopo la lunga processione dalla chiesa, portato nando usanze desuete e aggiornandolo con a spalla dai confratelli comportamenti che privilegiano la religiosità dell’evento. Al momento della riconsegna della statua, ad esempio, il signore uscente non dovrà più offrire regalie al Santo, ma sarà tenuto a fare opere di bene a favore dei confratelli più bisognosi. Ecco come antico e moderno possono convivere strettamente insieme. Chiesa della Madonna della Noce Ermelinda Benedetti BORGHETTO, FRAZIONE DI CIVITA CASTELLANA, HA IL NUOVO CENTRO POLIVALENTE E’ stato inaugurato domenica pomeriggio dal sindaco, Gianluca Angelelli, il Centro Polivalente di Borghetto. Alla cerimonia erano presenti anche l’ assessore ai servizi sociali, Letizia Gasperini, il presidente e il comitato direttivo del centro polivalente, il consigliere comunale Franco Papandrea e numerosi abitanti del quartiere, con una vasta rappresentanza di giovani. Il sindaco nel suo intervento ha messo in evidenza l’ impegno dell’ amministrazione comunale per rendere i locali più accoglienti e ha ringraziato i giovani e tutti coloro che si sono impegnati per ridare vitalità al centro e continuano ad adoperarsi per lo svolgimento della varie attività. Nell’ occasione ha anche affrontato alcune problematiche del quartiere, quali l’ acqua potabile e il depuratore per il quale sarà organizzato a breve il primo incontro presso il centro con la comunità di Borghetto. Un ruolo importante sarà ricoperto da Borghetto e da Sassacci nel nuovo piano regolatore in fase di completamento da parte dell’ Amministrazione comunale. “Siamo molto contenti – ha detto letizia Gasperini - di aver riattivato un punto di aggregazione importante per il quartiere ”. Katuscia Parsi ha ringraziato il Comune, il parroco, il comitato festeggiamenti e tutti coloro che hanno contribuito alla rinascita del centro “che sarà un punto di incontro anche per giovani e bambini”. Il Centro Polivalente è gestito da un comitato di giovani composto da Simone Stracapede in qualità di presidente e dai consiglieri Katuscia Parsi, Luca Stracapede, Massimiliano Piacitelli e Vito Migliorelli. Il comitato si ripropone di portare avanti una serie di attività ricreative, culturali, sociali e sportive per soddisfare le esigenze degli abitanti della zona e coloro che provengono dai centri vicini. CERAMICA: DATI IN CALO, MA INVESTIMENTO COSTANTE IN RICERCA E SVILUPPO Gli esiti dello studio di Confindustria Ceramica e Centro Ceramica di Civita Castellana Un calo dell’8% rispetto al 2011 per quanto riguarda la produzione e dell’11% sulla vendita, uniti ad un -12% di fatturato (che è di circa 170 milioni di euro). Questi i dati (attesi) del 2012 che emergono da uno studio di Confindustria Ceramica realizzato in collaborazione con il Centro Ceramica di Civita Castellana ed effettuato nel periodo febbraiomaggio sulle aziende di ceramica sanitaria presenti nel Distretto. A tali numeri fanno da contraltare un dinamismo delle imprese che non è mai venuto meno e un costante investimento in ricerca e sviluppo (a Civita è presente la tecnologia più innovativa a livello mondiale per il settore della ceramica sanitaria) che ha fatto sì che nessuna azienda nel corso del 2012 abbia cessato l’attività produttiva (le aziende attive che producono ceramica sanitaria sono 36 e 41 gli stabilimenti), seppur all’interno di un mi nor livello di produzione causato dalla stagnazione della domanda interna e da una debole domanda europea. Da sottolineare, inoltre, che con quasi il 55% del totale prodotto a livello nazionale, il Distretto si conferma come il primo polo produttivo nazionale per questo comparto. 52 Campo de’ fiori AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti CAFFEINA E SENZA CAFFEINA - VIII EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE CULTURALE ESTIVA PIU’ PRESTIGIOSA DI VITERBO Oltre quaranta appuntamenti giornalieri per grandi e piccini dal 27 Giugno al 27 Luglio 2013. Sono diciassette, quest’anno, i palchi a Viterbo: da Piazza delle Erbe fino a Porta San Pietro, passando per Piazza del Plebiscito, Via San Lorenzo, i quartieri San Pellegrino e Pianoscarano. Tutto questo è la Cittadella di Caffeina, espressione urbana di quel parco di divertimenti culturali che è il festival. Pensata dallo staff guidato dall’architetto Giovanni Cesarini, la Cittadella sarà una grande isola pedonale che, quest’anno, guarderà ancora più a est, visto che Piazza delle Erbe assumerà un ruolo centrale nella programmazione. Tra le novità: lo spostamento di Senza Caffeina, la sezione per i ragazzi, nel cortile del Palazzo dell’Abate in Via San Pietro e la rassegna musicale Jazz Up a Piazza del Gesù. La location più grande rimane quella del Parco del Paradosso. Piazza San Carluccio, invece, si trasforma in una piazza della legalità, con attività e incontri organizzati dall’Associazione Mariano Romiti formata da 31 poliziotti della Questura di Viterbo. Questa è una delle novità dell’edizione 2013: una piazza del giallo dove ogni sera si alterneranno i più noti giallisti del panorama nazionale per la gioia degli appassionati, oltre a mostre e stand curati nel dettaglio dall'associazione. Ecco alcuni degli ospiti confermati: Lorenzo Amurri, Roberto Andò, Andrea Bajani, Joe Bastianich, Alessandro Bertante, Luca Bianchini, Antonella Boralevi, Gianni Biondillo, Daniele Bresciani, Pietrangelo Buttafuoco, Irene Cao, Donato Carrisi, Cristina Comencini, Roberto Costantini, Paolo Crepet, Diego Cugia, Michele Dalai, Philippe Daverio, Rodrigo D’Erasmo, Andrea De Carlo, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Concita De Gregorio, Diego De Silva, Catena Fiorello, Carlotta Fruttero, Chiara Gamberale, Alessandro Gassmann, Massimo Gramellini, Alessandro Grazian, Giordano Bruno Guerri, Marco Lodoli, Loriano Macchiavelli, Monica Maggi, Marco Malvaldi, Valerio Massimo Manfredi, Marco Marsullo, Paola Mastrocola, Federico Moccia, Laura Morante, Letizia Muratori, Gianluigi Nuzzi, Piergiorgio Odifreddi, Sandra Petrignani, Carlo Petrini, Paolo Piccirillo, Rosella Postorino, Marco Presta, Lidia Ravera, Raffaella Regoli, Corrado Ruggeri, Peter John Sloan, Flavio Soriga, Fabio Stassi, Cinzia Tani, Luca Telese, Enrico Vaime, Franca Valeri, Valerio Varesi, Roberto Vecchioni, Walter Veltroni, Fabio Viola e molti altri. Scarica la presentazione completa in formato pdf: www.mpcomunicazione.com/upload/files/CAF_Presentazione_2013.pdf Campo de’ fiori AGENDA 53 Tutti gli appuntamenti più importanti Bracciano: Centro Ricreativo Estivo dal 17 giugno al 9 agosto 2013, negli spazi del Consorzio Lago di Bracciano Il Comune di Bracciano organizza dal 17 giugno al 9 agosto 2013 il centro ricreativo estivo per bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Il servizio si terrà presso il Consorzio Lago di Bracciano, ex idroscalo degli Inglesi, sul lungolago. Per i residenti a Bracciano il costo è di 101 euro a settimana per un turno bisettimanale (lunedì-venerdì) dalle 8.30 alle 16.30. Sono previste agevolazioni, con una riduzione del 30 per cento, per utenti residenti con reddito ISEE riferito al 2012 di 4mila euro. Il modulo per le iscrizioni è disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Bracciano. Nella quota è compreso il servizio di trasporto andata e ritorno con accompagnatore della Athena Club Società Sportiva Dilettantistica. Punti di raccolta Castel Giuliano, Pisciarelli, Montebello, Bracciano Nuova, Bracciano Centro, Rinascente, Vigna di Valle. Ogni singolo turno non potrà superare le 60 unità. L’elenco degli ammessi al turno viene determinato secondo l’ordine di presentazione della domanda al protocollo comunale. Il Centro Estivo è aperto pure ai non residenti: la quota di partecipazione relativa è di 180 euro (per un turno di 2 settimane anche non consecutive) e di 90 euro per ulteriori turni di una settimana. Per maggiori informazioni sul programma delle attività rivolgersi a Angelo Ragno – Athena Club al 338/8742424 o al Servizio Pubblica Istruzione comunale al numero 06/9987342 o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico al numero 06/99816200. Si informa inoltre che le iscrizioni per l’anno scolastico 2013/2014 devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Bracciano entro il 30 giugno 2013. Civita Castellana. Classe V elementare, anno scolastico 1948-1949. Prima fila in basso, seduti da sx: Pietro Imbrò, ... Savioli, Sandro Fontana, ... Conti, Angelo Tombolini, ... Spinelli, Sergio Sensi. Seconda fila da sx: Sandro Carabelli, Sergio Pedica, ... Belloni, Franco Francocci, Luigi Montanari, Ermanno Costantini, Rino Cesaroni, ... Lazzari. Treza fila da sx: Mario Belloni, ... Cirioni, Serafino D’Abbondanza, ... Petroni, Gianni Paglini, Ferruccio Coramusi, Carlo Toniolo. Quarta fila da sx: ... Evangelisti, ... De Iulis, ... Peri, Mario Mazzilli, ... Palmeggiani, Giovanni Agostinelli, Giorgio Dobboloni. Campo de’ fiori 54 Campo de’ fiori Album de Campo de’ fiori 55 dei ricordi Campo de’ fiori Civita Castellana – 1979. 1° Centro acconciatori in Via Rio Fratta. In piedi da sx: Serafino Scarponi, Adriano Lai, Franco Angeletti, Gildo Cecchini. Seduti da sx: Giancarlo Lai, Antonio Trazza, Paola Bartola, Ninella …, Enrico Lusso. Campo de’ fiori Campo de’ fiori Civita Castellana. 1957 -’58. Nazzareno Freddi e sua figlia Rosanna. Nicola Bevilacqua e Fabrizio Mecarocci. Gita scolastica a Firenze anno 1968 Campo de’ fiori 56 Album de Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Primi anni ‘60. Il corteo degli invitati segue gli sposi Domenico Anselmi e Carmelita Marinelli dopo la cerimonia in chiesa, percorrendo tutta Via Roma. A sx dello sposo Alba, la madre di Carmelita, a dx della sposa, la nonna Marietta. L’Album dei ricordi fa rivivere ogni mese belle emozioni del passato! Inviateci le vostro vecchie foto allindirizzo [email protected] oppure recapitatele presso la nostra redazione in Piazza della Liberazione, 2 a Civita Castellana, vi verranno immediatamente restituite. Campo de’ fiori 57 dei ricordi Campo de’ fiori Fabrica di Roma. 30.05.1967. Da sx: Antonella Pastorelli, Sandro Anselmi, Ercole e Antonella Ottaviani. Fabrica di Roma 1963. Giustina Stefanucci e Angelo Carosi, davanti alla mitica “Bianchina”. Campo de’ fiori 58 Campo de’ fiori Album de Campo de’ fiori Civita Castellana. Fine anni ‘40. Si riconoscono Fernando Camponi e Crescenzio Fidaleo. Campo de’ fiori Carbognano- metà anni ‘50. La banda del paese si esibisce in piazza. Foto del Sig. Luca Carosi. dei ricordi Campo de’ fiori 59 Corchiano. 1962. Famiglia Segatori. Da sx: Rutilio, Silvio, Raffaele, Nello, Giovanni, Franca, Renzo, Trusiana, Anna, Mario. I bambini sono: Antonio Paolucci, Giovanni Segatori e Marco Paolucci. Foto del Sig. Giovanni Segatori. Campo de’ fiori Campo de’ fiori Parigi - 6 Luglio 1965. Da sx: Anna ed Antonia Francola. Campo de’ fiori Corchiano. 15 Settembre 1953. Giacinta e Loreto Pilera. 60 LAVORO CERCO - RAGAZZA 19ENNE, automunita, seria e volenterosa, con diploma magistrale per l'indirizzo turistico, cerca lavoro come baby sitter, cameriera, commessa, o segretaria, nella zona di Corchiano, Civita Castellana, Fabrica di Roma e dintorni! Tel. 327.7574774 - CERCASI BADANTE 24h per signora anziana,autosufficente,possibilmente automunita ,località magliano sabin. Uurgente. Tel. 339.6000196 - RAGAZZA PERUVIANA cerca lavoro fisso con vitto e alloggio come Badante-colf, assistenza-familiare. Zona Roma. Ha frequentato un corso di assistenzia familiare di Base. Cell. 3470925013 - RUMENA 43ENNE, sposata con 2 figli grandi, cerca lavoro a ore o a lungo orario in Civita Castellana o nei d'intorni. Tel. 3295668345 - CERCO LAVORO PER PULIZIE in casa, aiuto cuoca, baby sitter, badante di giorno, o altro simile. Tel. 0761.971834. - CERCO LAVORO COME MANOVALE, in cava, o come barista. Automunito. 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Città......................................................Tel...................................Firma................................................................ 62 Oroscopo di Giugno ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile) Promozioni ed avanzamenti sociali spuntano all’orizzonte, portando con loro anche crescenti guadagni. Legato a tutto ciò è una serie di nuovi incontri e tante occasioni da prendere assolutamente al volo. Date spazio al vostro potere creativo. Agite in armonia con i vostri desideri. Vincete per voi stessi. Malumori e scontento potrebbero turbare i vostri rapporti familiari. Cercate di condividete maggiormente le vostre emozioni con il partner. TORO (21 Aprile - 20 Maggio) Cavalcate l’onda del momento compiendo scelte importanti. Seguite le indicazioni della vostra anima. Canalizzatevi verso un obiettivo preciso ed attaccate. Non fatevi comandare dall’orgoglio ma dal cuore. Guadagni e piccoli passi in avanti in vista. Un lontano passato ritorna. State per riaffrontare nuovamente un progetto lasciato precedentemente in sospeso, anche dal punto di vista affettivo. Si potrebbe scatenare una tempesta passionale. GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno) Colpi di fulmine ed attrazioni fisiche imperiose sono irrefrenabili. Non perdete questa occasione. Il Cielo continua ad aprirvi le porte, concedendovi la realizzazione di importanti progetti, anche grazie all’aiuto di persone inaspettate. Ne seguiranno promozioni e guadagni nel commercio, nella comunicazione, nel giornalismo e nelle relazioni esterne. Date spazio ai vostri desideri. Non preoccupatevi del domani. CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio) Amore in arrivo. È il momento di prendersi cura di se stessi. Ci saranno cambiamenti e rivoluzioni per chi è all’interno di coppie stanche o mal assortite. Ma prima di prendere decisioni definitive, dovete scegliere interiormente cosa volete effettivamente essere, altrimenti tutto tenderà a rivelarsi vano. Se volete approfittare del vostro compleanno per andare incontro a qualcosa di incredibile…fatelo! Campo de’ fiori LEONE (23 Luglio - 23 Agosto) Eros e affinità elettive permeeranno questo primo mese estivo. Condividete i vostri obiettivi con chi vi è accanto, visto che è pronto ad offrirvi la propria collaborazione. È un momento ottimo per affrontare un viaggio d’affari o per dare forza ad una propria idea, ma anche per concedersi una bella vacanza. Vivace incremento di ogni attività di tipo intellettuale. Una questione professionale viene risolta grazie all’aiuto di una persona influente VERGINE (24 Agosto 23 Settembre) Controllate le vostre ambizioni e canalizzate tutta la vostra energia verso l’Eros anziché spendervi in operazioni di guerra. Bene in amore e proprio per questo puntate di più sugli obiettivi del cuore. Limitate il vostro senso critico con il partner. Scaricatevi attraverso uno sport. Se non volete cader vittima delle vostre frenesie sceglietevi una direzione. Rimanete liberi dai condizionamenti sociali e raggiungerete i vostri obiettivi. BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) Possibili fidanzamenti, guadagni e promozioni. Potete raccogliere quanto avete seminato… Parlate di meno ed evitate i pettegolezzi. Non lasciatevi disturbare da interferenze familiari, settore in cui si svolgeranno profondi cambiamenti. Potreste trovarvi di fronte a vertenze legali in ordine alla gestione di una comunione ereditaria. Momento di crescita personale oltre che professionale e delle vostre capacità persuasive. Probabile trasloco. SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) Inizieranno a realizzarsi una serie di occasioni ed incontri fino adesso inaspettati. Colpi di fulmine soprattutto con persone straniere. Mondanità e vita sociale sono in forte crescita. Grandi opportunità dal punto di vista professionale per chi fosse impegnato sul piano artistico o creativo. Buono il momento per i viaggi all’estero. by Cosmo SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre) Cercate di controllare con maggior severità ogni vostro giudizio, anche nei confronti di voi stessi, in modo da risultare antipatici o troppo pieni di sé. Controllate il vostro umore onde evitare continui alti e bassi. Eros è in forte crescita e finalmente siete tornati ad amare anche la vostra persona. Non cedete di fronte ad un dolce, una sana dieta è fondamentale. Favoriti coloro che vorranno intraprendere una attività inconsueta. CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) Non abbiate paura, se avrete il coraggio di rischiare ogni precedente schema potrà esser spazzato via. Diversamente, se non saprete ascoltare i messaggi provenienti dal vostro profondo, potrete esser voi ad esser ingurgitati in dinamiche autodistruttive. Improvvisi cambiamenti di rotta potrebbero prevedere il trasferimento in un’altra città. Avete una voglia matta di innamorarvi, ma scegliete in armonia con i vostri desideri. ACQUARIO (21 Gennaio 18/19 Febbraio) È un momento assolutamente straordinario. Potete chiedere anche l’impossibile. E’ indice di nuova ricchezza, successo e popolarità, nonchè colpi di fulmine e matrimonio. Siate voi stessi senza alcun timore, creativi ed audaci. Grandi soddisfazioni soprattutto per i più avventurosi, visionari ed avventurieri. Date spazio a tutta la vostra creatività, progettate ed agite alla grande senza perdere tempo… PESCI (19/20 Febbraio 20 Marzo) Siete pronti ad un salto evolutivo. È il momento per metter su famiglia e quindi preparare il proprio nido. Controllate lo stress affrontando una cosa alla volta. State particolarmente attenti a porvi degli obiettivi precisi e a non disperdersi in mille ed inutili rivoli. Fidanzamenti e colpi di fulmine, per i single, all’insegna del romanticismo. È ora di metter fine ad una discordia maturata negli ultimi giorni. Campo de’ fiori 63 VENDO CEDO Patrocinio Civita Castellana Fabrica di Roma Avviatissimo negozio di bomboniere ed articoli da regalo. Affare. Cod. At46 Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca. 1000 mq. Ottimo investimento Centro lavanderia self-service. Avviatissimo. Ottimo affare Centro Commerciale Falerii Novi Negozio di 50 mq completo di arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento. Cod. At41 Roma Cod. V19 Cod. V02 Zona Santa Maria Maggiore affitto appartemento max 2 persone oppure uso ufficio Cod. A 68 Locale commerciale 284 mq+39 mq soppalchi+41 mq tettoia chiusa. Cod. V20 AFFITTO Caprarola Nepi Centro storico. Appartamento al piano terra. 2 camere, cucina, salotto e bagno+cantina. Locale comm.le (ora ristorante), con giardino e gazebo. Posizione centrale. Cod. A92 Cod. A36 Faleria Civita Castellana Centro storico. Appartamento al II piano. 2 camere, cucina, sala, bagno. Ristrutturato. Via Roma. Appartamneto di ampia metratura al II piano. Anche uso ufficio Cod. 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Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’ Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri 25,00 Estero: 12 numeri 60,00 Caporedattore Ermelinda Benedetti Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 Segreteria di intestato all’AssociaRedazione zione Coordinamento Accademia InternazioImpaginazione e nale D’Italia. Grafica: L’abbonamento andrà in corso dal primo nuCristina mero Evangelisti raggiungibile e può avere inizio in Sonia Bonamin qualsiasi momento dell’anno ed avrà, comunque, validità per WebMaster 12 numeri. www.sistibruno.it Garanzia di riservatezza per gli Stampa: abbonati La realizzazione di questo giornale e la stesura degli articoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusivamente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti se non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte di chi li fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti i paesi. 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