8 - ipsar.net
Transcript
8 - ipsar.net
Il piano di evacuazione, linee guida di Cosimo Trullo Premessa In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano i comportamenti degli utenti. Il panico è una reazione pericolosa che non consente il controllo della situazione rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Le reazioni dovute al panico portano senso di timore e paura, oppressione, ansia, emozioni convulse nonché reazioni dell'organismo vertigini, giramenti di testa, tremore, difficoltà di respirazione, accelerazioni del battito cardiaco ed altre forme di alterazioni fisiologiche. Queste alterazioni portano le persone a reagire in modo non controllato e irrazionale. Nel caso di pericolo , in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi nelle seguenti forme collettive: • • • • autodifesa con tentativo di fuga; l'esclusione degli altri con forme; violente (spinte, corse, verso la salvezza). grida, atti di disperazione, ansia generale, invocazioni di aiuto; decadimento delle funzioni comportamentali quali attenzione, controllo dei movimenti, facoltà di ragionamento; Tutto ciò costituisce grave turbativa e pericolo per l’incolumità di tutti, e l’obiettivo del piano di emergenza è di mettere tutti nelle migliori condizioni per operare in situazioni di emergenza. Informare e preparare personale e alunni I comportamenti possono essere modificati e ricondotti alla normalità se personale ed alunni è preparato e organizzato di fronte ai pericoli. Una preparazione e informazione può avvenire in modo semplice ed incisivo attraverso uno strumento , ampiamente riconosciuto , che è il Piano di Evacuazione. Fase operativa Punti fondamentali in esame al fine di ridurre il pericolo : • Stimolare la fiducia nelle proprie risorse umane; 1 • Contribuire ed indurre nell’individuo comportamenti razionali attivando forme di autocontrollo dell’emozionabilità e dell’eccitazione collettiva; Tale preparazione riduce i rischi nelle operazioni di allontanamento dai luoghi pericolosi. Possibili cause di pericolo in Ambiente Scolastico Le cause di pericolo possono essere : • • • • Interne alla struttura : zone a rischio (Laboratori , Impianti, Centrale elettrica, Centrale termica, Magazzino, Biblioteca); Esterne alla struttura (Terremoti, Cedimenti strutturali della scuola o degli edifici adiacenti, incendi nelle vicinanze che coinvolgono la struttura); Avvisi di presenza ordigni esplosivi; Inquinamento dovuto a cause esterne accertate dalle autorità competenti; Ambiente Scolastico La conoscenza dell’ambiente interno (piani, aule, laboratori, palestre, biblioteche, magazzino, impianti , centrale termica, strutture di sicurezza , scale, uscite di sicurezza, impianti di sicurezza, corridoi, cortili interni e esterni, estintori, idranti) è fondamentale al fine di poter individuare le zone fonte di rischio. Identificazione e riferimenti della Scuola: Caratteristiche della Struttura Lo strumento per evidenziare le zone a rischio sono le planimetrie. Occorre predisporle per piani integrandole ed aggiornandole continuamente. Planimetrie Le planimetrie devono riportare le diverse aree, le strutture che ospitano i vari laboratori, gli impianti ed in generale i luoghi coperti o all’aperto. Si consiglia di dividere, al fine di una valutazione dei rischi, gli spazi in aree di competenze: • • • • • Area didattica aule; Area tecnica (laboratori scientifici, luoghi attrezzati, macchine, apparecchiature, laboratori linguistici, informatici, fotocopie, stampanti); Area attività collettive (aule per attività particolari con presenza di più classi contemporaneamente (aula magna, mensa, biblioteca); Area attività sportive (palestre e spazi esterni attrezzati); Aree Uffici; Le planimetrie devono essere appese nelle classi e nei corridoi è devono riportare evidenziate le uscite di emergenza, l’ubicazione dei luoghi sicuri, l’individuazione dei percorsi di fuga diversamente colorati, l’ubicazione delle attrezzature antincendio idranti estintori, le aree di raccolta esterne, l’indicazione segnaletica, l’individuazione per piano, i locali pericolosi, l’individuazione dell’interruttore elettrico generale di piano, l’individuazione della chiusura del gas e dell’acqua. 2 Ogni pianta deve riportare: il numero di persone coinvolte ( alunni, personale, docenti); fascia oraria di massima presenza; breve relazione sintetica descrittiva comportamentale; • • • Tabella localizzazione popolazione scolastica Piano Alunni Disabili Docenti Non Colloboratori Assistenti docenti Scolastici Amministrativi Totale Classificazione delle aree con presenza contemporanea di più classi Tipologia Presenze Docenti Collaboratori Contemporanee 0 100 1 101-300 2 301-500 3 501-800 4 801-1200 5 Oltre 1200 Aree ad alta vulnerabilità Luoghi a rischio Magazzini Ubicazione Numero Laboratori 3 Centrale termica Biblioteca Cucine Mensa Impianti sportivi Parcheggio Aule particolari Ubicazione Numero Aula magna per attività collettive Aule con studenti disabili Aule con difficoltà evacuazione Altri rischi Ubicazione Numero Attrezzature particolari Sostanze tossiche Le informazioni raccolte e le raccomandazioni fanno parte integrale del piano. (Allegati : a- Cartografie ;b- documentazione di accompagnamento). Obiettivi specifici del piano Il piano tende a perseguire i seguenti obiettivi specifici: • • • • affrontare l’emergenza al primo insorgere; pianificare le azioni per proteggere le persone; coordinare i servizi di emergenza (staff, direzione); fornire formazione al personale docente e non docente agli alunni ed ai genitori; Per la formazione degli alunni prevedere incontri mirati utilizzando ove possibile documentari sintetici. Convegni e dibattiti possono dare un notevole contributo. Sintetizzare il piano in un foglio informativo da distribuire ad alunni e personale. Classificazione delle emergenze interne ed esterne. 4 Emergenze Interne Emergenze Esterne Ordigno esplosivo Attacco terroristico Incendio Incendio Fuga gas Evento sismico Incendio Emergenza tossico- nociva Emergenza elettrica Allagamento Individuazione del Centro di Coordinamento Aula Piano Telefono L’ aula ove si svolgono le funzioni coordinative l’emergenza è il punto di riferimento per le aree di raccolta. Predisposizioni Generali Informare e preparare personale e alunni sulle fasi cronologiche dell’emergenza. Informare e garantire la presenza delle seguenti figure: • • • • • Chi Chi Chi Chi Chi dovrà dovrà dovrà dovrà dovrà dare l’allarme; suonare la campanella ( tre suoni prolungati); garantire che le porte di uscita siano aperte; garantire che le vie di esodo siano sgombre da qualsiasi ostacolo; avvisare i vari enti (vigili del fuoco, Ambulanza, Polizia); • • • Chi dovrà interrompere l’erogazione dell’energia elettrica e del gas; Chi sono gli addetti al servizio antincendio (uso estintori); Chi controlla che la segnaletica e i mezzi di sicurezza siano efficienti; Criteri e metodi della fase operativa 1. Banchi e tavoli devono essere sistemati in modo da non ostacolare l’esodo veloce; 5 2. al suono prolungato della campanella (tre volte) l’alunno più vicino alla porta corre ad aprirla ed esce per primo facendo da apri-fila; 3. poi tutti gli altri a seguire in fila indiana, senza spingere, senza schiamazzare, seguendo le frecce che indicano l’uscita; per ultimo uscirà l’alunno serra-fila poi il docente; 4. usciranno per primi gli alunni dell’aula più vicina alla porta di uscita poi quelli delle classi adiacenti questo al fine di evitare la calca in prossimità delle uscite; 5. nelle classi con presenza di disabili deve essere designato un alunno che si prenderà cura del disabile; 6. gli zaini vanno lasciati in classe; 7. la meta da raggiungere è il centro di raccolta più vicino tra quelli indicati sulla piantina allegata; 8. non sostare per nessun motivo nei pressi delle porte di uscita; 9. terminata la situazione di emergenza si rientra con ordine nelle rispettive aule; 10. ogni insegnante impegnato predisposto allegato; dovrà compilare il verbale di evacuazione 11. il personale ausiliario, il responsabile dei servizi amministrativi, il personale tecnico impegnato dovranno compilare il modulo predisposto allegato; 12. evitare in ogni caso di prendere iniziative di ogni genere onde evitare di compromettere la propria e altrui incolumità; 13. vietato fumare e fare uso di fiamme libere nelle zone prescritte; 14. vietato gettare nei cestini mozziconi di sigarette, materiale infiammabile ecc…; 15. vietato utilizzare apparecchi elettrici personali; La fase operativa consiste nell’individuare i gruppi per costituire le relative squadre che renderanno il piano fattibile. Sono previste le seguenti squadre: • • • • • • • • • Squadre di emergenza; Squadra prevenzione Incendi; Squadra Evacuazione; Squadre pronto soccorso; Coordinatore emergenze; Responsabile area raccolta; Responsabile chiamata di Soccorso; Responsabile evacuazione classe; Responsabile piano; 6 • Studenti apri - fila / serra – fila; Squadra prevenzione Incendi Individuare almeno due unità per piano con compiti di circoscrivere l’incendio . Le unità devono essere abilitate dal comando dei vigili del fuoco. Nominativo Tel Piano N.¡. Patentino 1 2 3 4 5 Squadra Evacuazione Consiste nel numero di persone coinvolte ………. Incarico Figura Emanazione ordine evacuazione Coordinatore emergenza Diffusione ordine evacuazione Addetto Segreteria Chiamata soccorso Addetto segreteria Responsabile evacuazione classe Docente Studente apri-fila(1 per classe) studente Studente chiudi-fila(1 per classe) studente Responsabile centro raccolta Segreteria o docente Nome Tel Sostituto Tel 7 Interruttore energia elettrica per piano Non docente Interruttore energia gas Controllo operazioni evacuazione per piano Non docente Verifica giornaliera estintori – idranti – uscite – luci per piano Non docente Controllo chiusura apertura cancello Non docente Non docente Squadre pronto soccorso Predisporre due unità per piano con competenze per l’uso delle attrezzature minime di pronto soccorso. Nominativo Tel Cassetta pronto soccorso Controllo Data Piano Nominativo Note Piano 8 Coordinatore emergenze • • • Ricevuta la segnalazione attiva gli altri componenti; Attiva il segnale di evacuazione e ordina di chiamare i mezzi di soccorso; Sovrintende le operazioni di emergenza; Responsabile area raccolta Non docenti • Si dirigono verso il piano di raccolta, acquisiscono le presenze degli alunni dai docenti registrando il tutto sul modulo. Docenti • Effettuano l’evacuazione della classe, arrivati all’area di raccolta verificano la presenza degli studenti e la trascrivono sul modulo. Se manca qualche persona prendono le dovute informazioni e le trasmettono al Capo di Istituto. Responsabile chiamata di Soccorso • Attende l’avviso del coordinatore dell’emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso ed attivare le procedure. Responsabile evacuazione classe Contribuisce a mantenere la calma in attesa che venga comunicato il motivo dell’emergenza. Confermata l’emergenza si attiva a far uscire gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta uno studente assume la funzione di capo-fila e un altro di chiudifila. Prende il registro delle presenze e si reca con gli alunni nell’area di raccolta verificandone le presenze. Responsabile piano Individua la fonte di pericolo valutando l’entità e suona la campanella, avverte il coordinatore dell’emergenza ed attende disposizioni. Toglie la corrente elettrica chiude la valvola del gas se è addetto alla portineria apre i cancelli. Si attiva a favorire il deflusso, vieta l’uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non in sicurezza. Studenti apri-fila / chiudi fila Mantengono la calma e seguono le procedure. Per gli istituti secondari si attivano per aiutare i disabili. 9 Compiti squadra prevenzione incendi di piccole o grosse dimensioni Per incendi di piccole dimensioni è necessario prevedere, nella squadra, un operatore per piano abilitato dal comando VVF all’uso dell’estintore in grado di intervenire allontanando le persone e circoscrivendo la combustione. Gli estintori vanno usati come da addestramento, intervenire con una prima erogazione a ventaglio per circoscrivere la zona per poi aggredire il fuoco più da vicino. Si consiglia gli operatori di applicare quanto appreso nei corsi di formazione. Nel caso fosse necessario intervenire con due estintori, operare alla giusta distanza, dirigere il getto alla base della fiamma, non attraversare con il getto le fiamme, proteggere le vie respiratorie con fazzoletti e gli occhi con occhiali. Se l’operatore o gli operatori non riescono ad estinguere le fiamme si devono avvisare i Vigili del Fuoco e il coordinatore dell’emergenza per il segnale di evacuazione, interrompere l’energia elettrica, l’acqua, il gas, circoscrivere la zona, utilizzare i naspi per provare a spegnere l’incendio e a mantenere bassa la temperatura. Comunicazione Emergenza L’ efficienza e l’efficacia dell’intervento è in funzione della tempestività degli operatori e dipende principalmente dal sistema di comunicazione. Il primo segnale è quello sonoro ripetuto altri sistemi possono essere l’uso di telefonini il telefono via cavo i trasmettitori gli altoparlanti, ecc… Per l’attivazione della campanella devono essere previsti una serie di pulsanti dislocati per piano e contrassegnati. Codificazione del segnale sonoro: campanella responsabile • Inizio emergenza Intermittente 2 sec. • • Fine emergenza Intermittente 13 sec. Chiunque si accorga Intervento esterno Coord. emergenza Coord. emergenza Responsabile disatt. Coord. emergenza Coord. emergenza Una comunicazione tramite altoparlante spetta al Coordinatore Emergenza che ne valuta la necessità in caso di pericolo. Le comunicazioni telefoniche, effettuate con priorità al coordinatore per l’emergenza, devono essere brevi, concise ed incisive. Una possibile comunicazione verbale deve indicare il luogo, il piano, il tipo di emergenza (incendio-ordigno, allagamento). Attendere poi istruzioni dal coordinatore emergenze che attiverà le chiamate esterne e le relative squadre di intervento. Numeri di pronto intervento Modalità di chiamata 10 Vigili del Fuoco 115 Polizia 113 Carabinieri 112 AGAC 285555 Enel 511181 Centro antiveleni 02-66101029 Al fine di rendere l’intervento celere e tempestivo è richiesto un coordinamento tra la scuola e l’Ente. Protocolli di chiamata • Tel. 115 Vigili del Fuoco Dare nominativo, telefono della scuola, indirizzo. Ripetere i dati una seconda volta . Richiesto vostro intervento per causa incendio • Tel. 118 Pronto soccorso Dare nominativo, telefono della scuola, indirizzo. Ripetere i dati una seconda volta. Richiesto vostro intervento causa incidente, specificare sintomi (svenuta, sanguina, non respira). Se vi sono interventi di soccorso specificarne il tipo (respirazione bocca a bocca, massaggio cardiaco ecc…). Aree di raccolta Le aree di raccolta possono essere: • Interne - Sono aree interne alla struttura ed adatte a raccogliere le classi in caso l’emergenza che non prevede l’evacuazione; • Esterne - Aree esterne alla struttura in zone di pertinenza assegnate alle classi. Hanno la funzione di controllo della presenza di tutti e permettono il coordinamento delle operazioni d’evacuazione; Scheda controllo zona di raccolta Piano Classe Descrizione e Ubicazione area Lettera e Colore 11 Norme Generali • seguire le istruzioni del piano di evacuazione; • in caso di incendio o presenza fumo avvertire immediatamente il personale; • vietato servirsi degli ascensori nel caso di pericolo; • i portatori di handicap aspettino con calma i soccorsi; • seguire le indicazioni del personale e le indicazioni dei cartelli; • vietato correre e gridare; • tutte le persone che si trovano nei corridoi, nei servizi, nei laboratori ecc…, si portano immediatamente verso le uscite più vicine; • vietato in ogni caso prendere iniziative di ogni genere onde evitare di compromettere la propria e altrui incolumità; • divieto assoluto di sosta in prossimità delle vie di esodo; Norma Incendio L’operatore che si accorge dell’incendio avverte il coordinatore che dispone lo stato di preallarme con assegnazione dei compiti per interruzione luce gas. Se non si riesce a circoscrivere le fiamme avverte i VVF ed attiva il segnale di evacuazione, avverte i responsabili di piano che organizzano l’evacuazione. Se si riesce a circoscrivere le fiamme ed il fuoco è domato in 5-10 minuti il coordinatore dispone lo stato di cessato allarme. Gli operatori dovranno: • • • effettuare i dovuti controlli che non permangano focolai nascosti ; arieggiare i locali per eliminare gas e vapori; verificare che non ci siano lesioni alle strutture agli impianti gas, luce; Per tali controlli è necessaria la richiesta degli enti competenti Tecnici e VVF Compagnie Gas, Enel. Norme Evacuazione Una volta attivata la procedura per l’evacuazione tutte le attività devono essere interrotte, tutti gli oggetti personali devono rimanere al loro posto, non spingersi, non correre, mantenere la calma, uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli apri-fila tenendo la mano sulla spalla di chi lo precede, seguire le vie di fuga, non usare 12 ascensori, raggiungere la zona di raccolta. Se i corridoi e le vie di fuga sono ostruite non uscire dalla classe, sigillare le fessure della porta, segnalare la propria presenza. Norme per emergenza sismica Nel caso di terremoto il coordinatore valuta la necessità di attivare l’evacuazione attivando se necessario lo stato d’allarme con interruzione, luce , gas. Proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza delle architravi. Presidio Antincendio • Ubicazione Mezzi di estinzione Tipo Controllo Varie ……………… …………………….. ……… …………. ……….. ……………… …………………….. ……… …………. ……….. ……………… …………………….. ……… …………. ……….. ……………… …………………….. ……… …………. ……….. ……………… …………………….. ……… …………. ………..; • Legenda: (M = manichetta, I = Idrante, E = estintore, N = Naspo); • Tipo: ( Ac = Acqua, CO2 = anidride carbonica, S = schiuma, P = polvere, H = Halon); • Note: Verifiche (condizioni estintori, peso,pressione, integrità sigillo); Segnaletica Emergenza La segnaletica ha funzioni: • Avvertimento (triangolo con pittogramma nero su fondo giallo e bordo nero); • Divieto ( Cerchio con pittogramma nero su fondo bianco e barra trasversale rossa); • Attrezzature antincendio (rettangolo o quadrato pittogramma bianco su fondo rosso); Salvataggio vie di fuga, telefono, cassetta pronto soccorso, ecc (rettangolo o quadrato con pittogramma bianco su fondo verde); Registro delle esercitazioni • Sono obbligatorie almeno due esercitazioni nell’arco dell’anno scolastico. Data Ente N¡ persone presenti N¡ persone evacuate Tempo previsto Tempo effettivo 13 Registro Formazione Preparare esercitazioni con il personale della scuola fornire materiale scritto agli studenti. data argomento N¡ Formatore N¡ N¡ non classe N¡ studenti ore docenti docenti Registro controlli e manutenzioni Il Coordinatore Emergenza cura i controlli periodici , riporta nel registro anomalie e carenze anche delle esercitazioni. Argomento Data Problema Segnalato Misura da attuare Data attuazione rilevato Modulo n°1 - evacuazione Scuola ………………………………………………….. Data …………………… 14 Classe ………….. piano ………….. Allievi presenti …………………… allievi evacuati ……………….. Dispersi …………………………. Feriti (segnalazione nominativa) ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ……………………….. Area raccolta …………. (colore o lettera) Firma del docente ……………………………….. Modulo n° 2 - Scheda Riepilogativa Data ……./……/……… Scuola ………………………………………………………….. Zona raccolta dati ……………………………….(colore o lettera) Classe Piano Allievi Presenti Feriti Evacuati Dispersi 15 Firma Responsabile Zona Raccolta ………………………………………………………………. Modulo n°3 - Foglio informativo Emergenza Noto il pericolo chi lo ha rilevato deve adoperarsi per eliminarlo (non docente, docente, studente). Se non si è in grado di affrontarlo darne comunicazione al Coordinatore dell’Emergenza o al Capo d’Istituto che deciderà di emanare l’ordine di evacuazione. Il coordinatore dell’Emergenza Sig. …………………………………………… L’Inizio emergenza è contraddistinto dal suono intermittente della campanella intervalli di due secondi; ad 16 La diffusione del segnale di evacuazione è dato da campanella continua; Al segnale di evacuazione tutto il personale dovrà comportarti come segue: Il Sig. ………………………………………. è incaricato di richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti che le verranno segnalati dal Coordinatore Emergenza o dal Dirigente Scolastico; Il responsabile di piano, per il piano, provvede a: • disattivare l’interruttore elettrico di piano; • disattivare l’erogazione del gas; • aprire tutte le uscite con senso contrario all’esodo; • impedire l’accesso nei vari ascensori o nei percorsi non previsti; • Il docente in aula raccoglie e registra le presenze e si avvia verso la porta coordinando le fasi dell’evacuazione; • Lo studente apri-fila inizia ad uscire fino all’uscita dello studente che provvede a chiudere la porta; • Se qualcuno ha bisogno di cure nell’ambito della classe gli studenti e i soccorritori provvederanno e restare insieme all’infortunato fino all’arrivo delle squadre esterne. Gli studenti che rimarranno in aula dovranno posizionare abiti bagnati per chiudere ogni fessura della porta della classe ed aprire la finestre solo per il tempo necessario alla segnalazione della presenza; • Le classi dovranno dirigersi verso il punto raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni nelle planimetrie di piano. Raggiunto il centro di raccolta ogni docente provvederà a fare l’appello dei propri studenti compilando il Modulo N¡1 che consegnerà al responsabile dell’area di raccolta; • Il responsabile dell’area raccolta avrà cura di ritirare il modulo n°1 complilerà il modulo n° 2 che consegnerà al Dirigente Scolastico per la verifica finale dell’evacuazione. Se mancano all’appello studenti il Dirigente Scolastico informerà le squadre esterne per la ricerca. chiudi-fila 17