Parafrasando il celebre detto “uniti Da ultimo, l

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Parafrasando il celebre detto “uniti Da ultimo, l
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DISMAMUSICA MAGAZINE - Dicembre 2015 | Anno XV - n° 84 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20814 Varedo (MB)
Stampa: Terra Promessa - Novara - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003
Poste Italiane Spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano - Aut. Trib. di Monza n° 1.701 del 16/12/2003 - Anno XV - n. 84 - DICEMBRE 2015
UNITI SI... CRESCE
di Gianni Cameroni
responsabile Ufficio Stampa
DISMAMUSICA
Parafrasando il celebre
detto “uniti
si vince”, che in questo periodo è diventato tragicamente
di attualità dopo i fatti di Parigi, ci riferiamo con il nostro
titolo alle nuove prospettive che, grazie all’apertura associativa deliberata dall’Assemblea, ampliano l’orizzonte dei
possibili interventi di DISMAMUSICA. Certo, mancano ancora alcuni elementi chiave che servirebbero a spianare la strada al completamento del nuovo scenario, ma
non sono elementi difficili da individuare, anzi. Sono solo
difficili da tradurre in pratica.
Foto di gruppo al termine
dell’Assemblea che ha votato il
cambiamento di DISMAMUSICA.
1) Nicola Zucchino, Yamaha
2) Daniela Terragni, Music Gallery
3) Patrizia Bauer - M.Casale Bauer
4) Antonio Monzino - Gruppo
Monzino (Mogar - Gewa Med)
5) Andrea Arnaldi - Segretario
Generale DISMAMUSICA
6) Filippo Michelangeli Michelangeli Editore
7) Claudio Formisano - Presidente
DISMAMUSICA - Master Music
8) Andrea Lavelli - Dogal - Domus
Musica
9) Ilaria Narici - Hal Leonard
10) Laura Moro - Edizioni Curci
11) Claudio Bugari - SISME
12) Mauro Tanoni - FBT
13) Fulvio Pesenti - Peavey Italia
Fiducia. Questo è il primo elemento. Ed è centra-
le e, se mi passate il termine, bidirezionale. Occorre infatti
avere fiducia, da una parte, nell’intuizione dei soci che hanno portato a questa apertura e, dall’altra, in se stessi, nelle proprie forze e nel proprio ruolo, per capire come farsi
parte attiva e propositiva nell’associazione, per contribuire
a fare di essa il portavoce autorevole dell’intero comparto.
Coraggio. E questo è il secondo elemento: im-
portante, difficile e fondamentale. Coraggio, ad esempio,
nel respingere il gossip negativo, il chiacchiericcio che denigra e demolisce sulla base di luoghi comuni e frasi dette
a metà. Coraggio di mettersi in gioco, di prendere il proprio posto nella squadra e di presidiare con convinzione la
propria posizione. Coraggio nel respingere la tentazione
di credere che sia in atto un piano manovrato da pochi a
loro esclusivo vantaggio. La nuova associazione vuole infatti essere esattamente l’opposto di questo: vuole essere
un luogo dove il settore riesca finalmente a confrontarsi e
a costruire proposte di segno positivo.
Entusiasmo. Questo è l’elemento apparente-
mente più semplice da aggiungere, ma solo apparentemente, perché l’entusiasmo è anche un po’ come il profumo che ci si mette al mattino o il dopobarba rinfrescante,
la cui fragranza in poco tempo evapora. L’entusiasmo che
intendo io non è evanescente: è quello di chi si getta nel
nuovo d’impulso e si impegna a mantenere il proprio slancio. È un entusiasmo che si rinnova e che stimola a investire energie sempre nuove.
Da ultimo, l’Ascolto. Ma che elemen-
to è, diranno alcuni. Giusto. Meglio parlare di “capacità di
ascolto”: quella capacità che comporta la disponibilità di
ciascuno, all’interno di un’associazione, ad ascoltare le ragioni degli altri e, se necessario, a farle proprie. O a contestarle, ma solo a ragion veduta e non per partito preso.
Troppo spesso abbiamo visto gruppi sciogliersi nel nulla
apparentemente senza motivo, ma in realtà perché i loro componenti erano interessati a perseguire più obiettivi
propri che non obiettivi comuni.
Con la disponibilità a fare propri questi
atteggiamenti, il viaggio della nuova DISMAMUSICA
porterà lontano. E questo è l’augurio migliore che possiamo fare all’associazione e a tutti noi. Buon 2016! •
Tre domande
per un primo
approfondimento.
Le abbiamo
rivolte ai soci
per cominciare
a dare delle
risposte.
Lasciando piena
libertà anche
di non
rispondere.
L
a proposta è stata approvata, e oggi DISMAMUSICA ha un nuovo
statuto, che apre le porte a prospettive associative proiettate verso obiettivi
di rappresentatività dell’intero settore, e non semplicemente del mondo della distribuzione e produzione di strumenti ed edizioni
musicali. Da oggi è ipoteticamente possibile alzare
lo sguardo oltre l’orizzonte
per abbracciare una realtà
più complessa ma più com-
pleta, e agire per essa. Lasciando la parola al Presidente Claudio Formisano e
ai soci che hanno concorso
alla stesura e all’approvazione dello statuto, cerchiamo qui di delineare meglio
i contorni della nuova associazione, offrendo ai nostri
lettori, tutti professionisti
del settore, anche la possibilità di inviare un modulo
di richiesta di informazioni
supplementari via fax o via
e-mail (a pag. 7).
segue a pag. 4
Verso una nuova Dismamusica di Andrea Arnaldi, Segretario Generale
Sono oramai passati 33
anni dall’atto fondativo di
DISMAMUSICA e in questo periodo di tempo l’associazione si è imposta
come punto di riferimento autorevole per il merca-
to dello strumento e delle
edizioni musicali. Questo
è stato possibile in virtù
della propria ampia rappresentatività del settore
e delle manifestazioni fieristiche (Rimini, Milano e
Bologna) organizzate per
circa 15 anni, oltre che
per un’azione costante a
supporto del comparto.
Ma ciò che ha veramente connotato la specificisegue a pag. 4
Dismamusica Magazine
Dicembre 2015
UN FUTURO DA DISEGNARE
Mi sono imbattuto casualmente, nel corso di una ricerca su Internet, in una bella raccolta di disegni realizzati tra la fine
dell’Ottocento e i primi del Novecento e
pubblicati dall’autore (l’illustratore francese Villemard) nel 1910. Si tratta di una
serie di fantasiose cartoline a colori stampate con tecnica cromolitografica il cui
soggetto è l’ipotetica vita sociale nell’anno 2000. L’autore, probabilmente affascinato dalle opere di Jules Verne (20.000 leghe sotto i mari è del 1870 e Il giro del mondo il 80 giorni solo di tre anni dopo), ha
voluto fantasticare sull’evoluzione tecnologica con un secolo di anticipo. E propone intuizioni curiose, come scafandri
per frequentare bar sottomarini, macchine
tritalibri che diffondono il sapere a intere
classi di studenti dotati di cuffie, pompieri attrezzati di ali che rendono superflue le
scale, o addirittura sistemi robotizzati che
sostituiscono il barbiere.
Spingendosi anche oltre, la foga immaginativa di Villemard arriva a proporre
soluzioni all’epoca sicuramente visionarie, che però si sono poi effettivamente
realizzate. Uno dei tanti esempi è la Mobil Home, proposta con un disegno che
ha come soggetto un mezzo semovente,
a metà tra la casa viaggiante e un gigantesco camper che se ne va a zonzo per la
campagna. Ci sono poi altre “visioni” singolari che tracciano, sul tema del comunicare, una combinazione tra telegrafia,
proiezione cinematografica e telefonia,
sino a formare una specie di incrocio tra
Skype e la scatola magica.
Siamo vicini al Natale, e da queste pagine mi piace proporvi uno di questi disegni, e per l’esattezza una delle “profezie”
che (per fortuna nostra, direi) non si sono realizzate.
L’illustrazione si intitola A well trained
orchestra, che potremmo liberamente
tradurre come Un’orchestra ben congegnata. Il disegno ritrae un teatro d’opera con palcoscenico, pubblico, palchi e
loggione. Il direttore d’orchestra è seduto a uno scranno “supertecnologico” (per
l’epoca, s’intende), con la destra impegnata su una leva-manovella e la sinistra alle prese con la classica bacchetta.
Attorno a lui suonano, azionati da leve
e stantuffi, praticamente tutti gli strumenti: violoncelli, violini, trombe, tromboni, percussioni, e una fila inquietante di bocche d’organo. Dallo scranno, il
direttore attiva bottoni, pulsanti e altri
controlli, mentre due attori duettano in
una improbabile romanza, seguiti attentamente dal pubblico, che scruta i dettagli con binocoli da teatro.
La serie di disegni si intitola En l’an
2000, e vi suggerisco di passarli in rassegna per gustarne l’originalità, l’intelligenza e l’arguzia. È così che agli inizi del
Novecento immaginavano il nostro presente: costellato di partite a tennis giocate su campi sospesi, di partite a croquet
disputate sott’acqua, di edilizia automatizzata, di cibi in pillole e di scienziati armati di videoproiettori per ingrandire le
immagini del microscopio.
Oggi non c’è quella strana orchestra automatica. C’è molto di più di quello che
la fantasia poteva immaginare. Abbiamo
gli strumenti campionati nei generatori
di suoni, le basi midi, i lettori MP3, gli IPod e gli smartphone.
Ci manca però, forse, la voglia di immaginare come sarà il mondo nel 2100. O ci
fa solo un po’ paura il pensarlo?
Dal 1750 a Expo Milano
2015 proseguiamo il
racconto di una
storia di oltre
260 anni al
servizio di
chi fa musica.
Vecchia Volpe
colophon
N. 84 - Dicembre 2015 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
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Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003.
Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro.
Hanno collaborato: Andrea Analdi, Claudio Formisano
Segreteria di Redazione: Valentina Torretta.
Grafica, impaginazione e coordinamento:
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3
Attualità
Attualità
Dicembre 2015
Dismamusica Magazine
Le domande che seguono sono state poste a tutti gli intervistati in questo ordine. Vi proponiamo le risposte, dalle quali emergono soprattutto
le motivazioni profonde del cammino di cambiamento e l’attenzione a voler trasformare l’associazione in una realtà propulsiva del mercato e
della cultura musicale, togliendo le “ragnatele” corporative che alcuni osservatori le avevano (non sempre a sproposito) attribuito.
Introduzione al tema
di Claudio Formisano
Lo scorso 27 ottobre, in sede di assemblea, DISMAMUSICA, varando il nuovo statuto, ha voluto lanciare al mercato tre segnali
tanto chiari quanto importanti:
il primo di azione, di indispensabile rinnovamento del modo di
essere presenti come associazione nello scenario culturale italiano, perché se vogliamo continuare nell’impegno che da più
di un trentennio ci vede coinvolti attivamente nella promozione
della pratica musicale e dell’incremento del mercato ottenendo
risultati concreti, dobbiamo farlo ora, ma con termini, proposte
e azioni in linea con i tempi e le esigenze del delicatissimo momento che stiamo attraversando, e dobbiamo farlo siglando patti e alleanze lungo tutta la filiera per il bene comune, perché siamo tutti coinvolti, perché da sempre l’unione fa la forza.
Il secondo è la conseguenza del primo: un cambiamento così
radicale deve avere programmi e progetti ad ampio raggio che
affrontino in ordine progressivo i punti essenziali di tutte le realtà che ne fanno parte e che cooperano, che consentano a DISMAMUSICA di intervenire a supporto e a sostegno mettendo a
disposizione l’enorme know how e bagaglio di esperienza specifica accumulati nel tempo.
Il terzo punto di questo rinnovamento è il più significativo: con
chi?
Forse alcuni di voi ricorderanno quante volte in passato ho auspicato in varie interviste o interventi la necessità di creare una
massa critica nel settore con patti e alleanze. Questo auspicio oggi è diventato una componente indispensabile se si vuole
cambiare in meglio e crescere.
Una massa critica ad ampio spettro sarebbe molto più efficace, più incisiva, faciliterebbe scambi e collaborazioni all’interno
del gruppo stesso con evidenti benefici per tutti, ci renderebbe
maggiormente rappresentativi e quindi ascoltati dalle istituzioni
con le quali vogliamo cooperare e dalle quali ci aspettiamo di ottenere azioni decisive in questo cambiamento.
Noi abbiamo fatto un passo importante e decisivo. Il prossimo
vorremmo farlo insieme.
1
L’assemblea ha approvato il nuovo statuto associativo, che ridisegna l’assetto stesso
di DISMAMUSICA. Che cosa vi aspettate da questo cambiamento?
2
La nuova DISMAMUSICA si propone di rispondere in modo più pertinente alle attese
del mercato grazie all’apertura a soggetti della produzione, della distribuzione,
della professione e dei servizi che in passato erano esclusi dall’associazione. Quali
secondo voi i veri punti di forza di questa scelta?
3
Il mercato italiano dello strumento e delle edizioni musicali si avvia a uscire da
una lunga e pesante crisi per andare incontro a un periodo di maggiore stabilità
e, ci si auspica, di crescita. Quale ruolo rivendica la nuova associazione a livello
sia di rapporti tra operatori sia di rapporti con le Istituzioni? E quali risultati è
oggettivamente lecito aspettarsi in un primo periodo di attività?
CLAUDIO
FORMISANO
Un maggiore coinvolgimento degli associati nella gestione di
DISMAMUSICA. La creazione di nuove commissioni,
o l’estensione di quelle esistenti,
che tengano conto della presenza delle nuove realtà che entreranno a far parte dell’associazione con il fine di offrire nuovi servizi mirati e sviluppare insieme
progetti in tutte le direzioni utili
alla crescita del mercato.
Intanto preciso che non ci sono punti di forza “non veri”. Sicuramente il più
decisivo sarebbe quello di una rappresentanza imponente del settore, che avrebbe
un grosso effetto lungo tutta la
filiera musicale e che ci aprirebbe anche soglie istituzionali
attualmente difficili da superare proprio per questa carenza.
Inoltre questa apertura al mercato provocherebbe un maggiore flusso di entrate all’associazione per effetto di nuove
iscrizioni, e questo ci consentirebbe di incrementare gli investimenti nei servizi agli associati con a capo indagini di
mercato, ricerche e statistiche
mirate: tutti strumenti di lavoro
oggi più che mai indispensabili. Non dimentichiamo che DISMAMUSICA è senza scopo di
lucro, non ci sono utili, non ci
sono dividendi. Tutte le entrate, fatta eccezione per la co-
Verso una nuova Dismamusica
di Andrea Arnaldi, Segretario Generale Dismamusica
segue dalla prima
tà di DISMAMUSICA, differenziandola dalle altre Associazioni imprenditoriali, è stata la capacità di non rinchiudersi nel
ruolo di organismo rappresentativo di interessi economici e
settoriali, ma di ampliare i propri orizzonti alla più importante
azione di ordine culturale, formativo, scientifico e sociale.
Adesso che DISMAMUSICA è
ad una svolta di tipo organizzativo ed operativo, credo che
la sottolineatura di questo
aspetto sia ancora più importante, perché è proprio partendo da qui che si potrà lavorare efficacemente per la rinascita di una associazione autorevole ed apprezzata.
La mission associativa deve
essere chiara: la divulgazione
della pratica musicale a tutti
i livelli (dall’età prescolare fino alla popolazione più anziana) nella consapevolezza, attestata da sempre più numerosi, concordi ed autorevoli studi
scientifici e sociologici, che la
musica “attiva” svolge una insostituibile funzione di ordine
sociale e culturale, aiuta a prevenire o ridurre il disagio giovanile e l’emarginazione sociale,
supporta la formazione della
persona nelle sue dimensioni
cognitive e relazionali.
Su queste basi, il lavoro di ampliamento della base associativa, che sarà reso possibile
dall’allargamento delle aree di
rappresentanza alle società di
service, ai rivenditori specializzati ed ai musicisti professioni-
sti, ha buone possibilità di essere coronato di successo.
Non si tratta di un lavoro facile ed il raggiungimento degli obiettivi di crescita richiederà probabilmente del tempo, ma se tutti gli interlocutori
della nuova DISMAMUSICA si
renderanno conto dell’enorme
potenziale di una realtà associativa in grado di lavorare a
servizio del mercato con una
più ampia visione strategica,
allora nessun risultato sarà
precluso. •
pertura dei costi, vengono reinvestite direttamente in servizi
agli associati e a tutto il mercato in maniera indiretta.
DISMAMUSICA
è senza scopo di
lucro, non ci sono utili,
non ci sono dividendi.
Tutte le entrate,
fatta eccezione
per la copertura
dei costi, vengono
reinvestite direttamente
in servizi
agli associati.
Se il nostro settore oggi sta intravvedendo una minima via
di uscita da questa crisi
epocale, deve ringraziare solo se stesso. Non abbiamo
avuto nessun aiuto, nessun incentivo, anzi tagli su tagli. Questo per dire che nel nostro settore, nella filiera intera, c’è molta potenzialità su cui contare. Rivenditori, distributori, produttori,
artigiani hanno rimboccato le maniche e ognuno ha trovato la propria strada per tamponare e superare, anche se parzialmente,
l’impatto della crisi.
Ma la crisi non è affatto finita.
Anzi, ora che ci sono dei sintomi di ripresa, non bisogna abbassare la guardia ma stare
bene attenti a non correre il rischio di perdere il terreno recuperato.
segue a pag. 6
4
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Attualità
Attualità
segue da pag. 4
Questo è il momento ideale per
stringere alleanze, per condividere obiettivi, per unire le proprie forze e creare una massa critica d’impatto sia verso il
mercato che verso le istituzioni,
le quali già ci prendono molto
in considerazione per la cooperazione che spesso prestiamo
ma, con questa nuova veste, ci
darebbero ancora più credito.
Se tutto questo si concretizza
in maniera significativa entro
il primo trimestre 2016, potremo aspettarci di partire con la
nuova DISMAMUSICA entro l’estate.
Dicembre 2015
Le azioni di lobbying da mettere
in campo sono tante e mirate
a far sentire alle istituzioni
le richieste di milioni di
operatori. Non sarà un lavoro facile e rapido, anche perché l’ultima crisi economica ha profondamente modificato pratiche e abitudini di mercato consolidate ormai da decenni. C’è un enorme
lavoro da fare su più tavoli, ma la
forza di un’associazione determinata può dare la forza e la consapevolezza di farcela.
ANDREA
lAVELLi
stelvio
lOrenzetti
Come socio storico di DISMAMUSICA, il Gruppo Eko si
aspetta che il focus torni ad essere la pratica musicale in Italia. I cambiamenti epocali di questi anni hanno modificato le economie e le
consuetudini negli acquisti, ma
la musica suonata rappresenta
una delle ricchezze di un Paese.
Se DISMAMUSICA tornerà ad essere il protagonista principale di
questo comparto, se ne avvantaggeranno non solo la cultura
italiana, ma tutte le professionalità che ruotano e vivono intorno
alla musica.
I cambiamenti
epocali di questi anni
hanno modificato
le economie e le
consuetudini
negli acquisti,
ma la musica suonata
rappresenta
una delle ricchezze
di un Paese.
Siamo in una situazione in cui
o ci salviamo tutti, o avremo tutti delle forti difficoltà. Rendersi conto di
questo vuol dire abbattere ogni
ostacolo finora esistito tra produttori, distributori, editori, rivenditori, musicisti, utenti, professionisti… Un’associazione
che diventi una lobby culturale
che catalizza tutti gli interessi legati alla musica fa in modo che
la massa di pressione verso le
istituzioni, ad esempio, sia più
coesa ed efficace.
6
L’innesto di nuove forze all’interno di una associazione ha sicuramente molti
aspetti positivi, in termini di idee e di rappresentatività dell’intero settore. Un aspetto non secondario, in relazione
a quanto l’associazione è chiamata a organizzare, è il maggior
flusso di denaro nelle casse di
DISMAMUSICA, una disponibilità che può favorire la pianificazione di un maggior numero di
iniziative nel promuovere la musica in Italia.
Mi aspetto una
partenza lenta,
ma se ci si muove
in maniera lineare
e trasparente
i risultati poi
arriveranno.
Uno dei grandi temi che hanno mosso la riflessione generale che ha portato a
ridisegnare l’assetto
stesso di DISMAMUSICA è quello della collaborazione tra i differenti attori della filiera distributiva e del business in generale
che si muove intorno alla musica e allo strumento musicale. Si
auspica che i vecchi conflitti tra
i due anelli della stessa catena
(produttori/distributori e negozianti) siano ridotti al minimo e
che tutti si lavori nella direzione
di ampliare la base del mercato.
L’associazione è l’unico referente di peso che si possa rapportare con le istituzioni. Non sarà facile coinvolgere i nuovi player e
molte saranno le titubanze. Mi
aspetto una partenza lenta, ma
se ci si muove in maniera lineare e trasparente i risultati poi arriveranno.
daniela
terragni
In risposta invece alla parte della domanda che riguarda i rapporti tra gli operatori… non ritengo che sia l’associazione a poter
modificare questo rapporto, ma
non credo nemmeno che questo
sia lo scopo… di fatto il lavoro
dell’associazione potrà però migliorare la qualità dell’offerta di
chi ne farà parte.
Dismamusica Magazine
ANTONIO
MONZINO
Patrizia
BAUER
I punti fondamentali per la
creazione di questa nuova
struttura sono partiti proprio dal coinvolgimento. La possibilità di fare parte di
gruppi di lavoro per sviluppare
progetti a tutti i vari livelli del nostro mercato, indipendentemente dalla rilevanza economica della propria attività o posizione,
porterà idee nuove, fresche e
senza pregiudizi o preclusioni di
passati progetti, più o meno di
successo o fallimentari.
Non so se sia del tutto corretto dire che ci si propone di
rispondere al mercato in
modo più pertinente.
Credo più corretto dire che la
nuova struttura potrà supportare
in maniera differente il mercato.
Non considererei il mercato e
la struttura DISMAMUSICA due
entità differenti e contrapposte,
ma la con la nuova organizzazione DISMAMUSICA rispecchierà
meglio quello che è il mercato
italiano. I punti di forza di questa nuova associazione sono dati dal fatto che è composta proprio da tutti gli attori del nostro
mercato, mentre alcune aree in
precedenza non erano rappresentate e coinvolte.
I punti di forza
di questa nuova
associazione sono
dati dal fatto che è
composta proprio
da tutti gli attori
del nostro mercato,
mentre alcune aree in
precedenza
non erano
rappresentate
e coinvolte.
L’attenzione
all’educazione
musicale, almeno dichiarata,
degli ultimi governi, fa sperare che ci si possa trovare ad un tavolo di discussione
per portare proposte che migliorino la qualità del’educazione musicale nel nostro paese, oltre ad un
supporto… più concreto per “il fare musica” nelle scuole. Un’associazione che davvero rappresenti il mercato ha sicuramente un
peso di una diversa rilevanza ed
è quindi auspicabile una diversa
considerazione proprio da parte di
alcuni interlocutori.
Il nuovo statuto consente l’accesso a nuovi soggetti che
possono essere appartenenti al mondo retail,
artisti, agenti, insegnanti, ecc. con un’apertura a
tutto il mondo che ruota attorno al fare musica.
A mio avviso l’apertura a
nuovi soggetti, sia che essi siano attori del settore o vicini alla musica,
ci consentirà di cercare strade
diverse per affermare sempre
più il mondo del “fare musica”.
Credo che con la nuova DISMAMUSICA dovremo lavorare da
un lato sull’aspetto di natura
associativo-sindacale e dall’altro proporre un movimento culturale del “fare musica”.
Con questo secondo aspetto
possiamo andare ad incidere
su molti punti quali: l’educazione alla musica nelle scuole, la
musicoterapia, la musica negli ospedali e così via. Infine
la musica come grande risorsa
trasversale per tutte le generazioni, come gioia per ogni essere umano.
Con la nuova
DISMAMUSICA
dovremo lavorare
da un lato
sull’aspetto
di natura
associativo-sindacale
e dall’altro
proporre
un movimento
culturale del
“fare musica”.
Crediamo che gli attori della
filiera distribuzione ed industria tutti insieme potranno fare sentire la propria voce in maniera più incisiva e così raggiungere gli obbiettivi che abbiamo evidenziato.
“Non possiamo pretendere che
le cose cambino se continuiamo a fare le stesse
cose”, sosteneva Einstein. l’Italia è sinonimo di individualismo e così in larga misura ancora oggi il sistema Italia si regge sui singoli che, in
modo lecito o meno, influenzano ciò che avviene nel Paese: in
ambito economico, finanziario,
culturale, accademico e sociale.
La politica a cui affidiamo il governo e le scelte basa la propria
esistenza e durata sui consensi
che riesce ad ottenere di volta
in volta. Ammettere ed invitare
a partecipare alla vita dell’associazione della nostra categoria
il maggior numero possibile di
operatori, ampliando la base dei
portatori di interesse ma anche
e sopratutto di teste pensanti
che si impegnino per promuovere il mercato partendo dall’allargamento dei futuri utilizzatori dello strumento musicale è
al tempo stesso una scommessa ed una promessa. Tutti coloro che hanno sostenuto fin qui
DISMAMUSICA, insieme a chi si
era allontanato, a nuovi operatori appartenenti alle diverse categorie già presenti (fabbricanti,
importatori, distributori), cui si
uniranno operatori al dettaglio e
musicisti siano essi insegnanti
e/o professionisti: è senza dubbio un segnale di cambiamento
che va nella giusta direzione.
Per restare nel numero magico del 3 :
a) aumentare la rappresentanza del settore per contare di
più ed avere maggiore efficacia nel supportare e promuovere le attività a favore
della divulgazione del fare
musica nella nostra vita quotidiana, nelle varie forme dove ciò è dimostrato avere effetti benefici per migliorare
la qualità della vita a livello
sia individuale, sia della comunità dove viviamo.
b) far dialogare le diverse
componenti del mercato sui
molti temi riferiti alle scelte che si devono affrontare nell’attività di ciascuno
quotidianamente e trovare
la via per una crescita economica sostenibile delle
nostre imprese.
c) aggregare e raccogliere
maggiori risorse, indipensa-
Dismamusica Magazine
Attualità
Attualità
Dicembre 2015
bili per sostenere le attività di cui sopra, ben sapendo che ben maggiori sono le
risorse canalizzate in settori che promuovono disvalori ma che hanno grande appeal nella cultura imperante
dei consumi usa e getta che
creano dipendenza, anche
se di effimera valenza sociale.
Aumentare la
rappresentanza del
settore per contare
di più ed avere
maggiore efficacia
nel supportare e
promuovere
le attività
a favore
della divulgazione
del fare musica
nella nostra vita
quotidiana.
L’utilizzo dello strumento dai
tre ai novant’anni nell’uso
amatoriale o professionale è fortemente legato alla cultura del Paese, e la
propensione ai consumi di questo periodo storico non vede il
nostro settore particolarmente
favorito.
Per trovare stabilità e continuità, i segnali incoraggianti che si
stanno affacciando timidamente hanno necessità a mio avviso di poter contare su di una dimensione e conseguente capacità di incidere, e quindi di una
nuova DISMAMUSICA dove ciascuno porti un suo contributo
impegnandosi nelle “best practices” sia a livello istituzionale
centrale, sia a livello locale.
Avere i grandi interpreti del mondo della musica coalizzati per
sostenere una campagna nazionale a favore della musica nella scuola, ma anche nel promuovere formazioni amatoriali per
diffondere nelle comunità di recupero la pratica musicale come antidolto alla violenza, come
prevenzione in campo sanitario
e comportamentale, equivarrebbe a far crescere la percezione
del ruolo della pratica musicale
per i benefici che questo comporta durante l’intero percorso
della nostra esistenza e per tutta la popolazione, con un risvolto non banale di grandi saving
nei costi sociali del Paese.
interviste a cura di
Gianni Cameroni
DISMAMUSICA oggi: finalità e associati al dicembre 2015
Costituita nel 1982, DISMAMUSICA è l’associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali, aderente al
sistema Confcommercio. DISMAMUSICA intende promuovere costantemente e attentamente le realtà del mercato in tutte le sue
sfaccettature ed esigenze, con l’obiettivo di dare risposte concrete a queste esigenze, fermo restando il fine primario di valorizzare
la pratica musicale quale forte mezzo educativo, formativo, sociale e ludico, con lo scopo di incrementare il numero di coloro che
fanno musica nel nostro Paese. Con queste finalità l’associazione svolge opera di sensibilizzazione verso le istituzioni, allo scopo
di favorire l’adozione dello strumento musicale nei programmi di istruzione musicale della scuola; attiva iniziative per promuovere la pratica musicale e promuove attività di formazione professionale a favore delle aziende associate e dei propri addetti, anche
coinvolgendo il canale della distribuzione al dettaglio. Le aziende associate, ad oggi, sono le seguenti:
BORGATO PIANOFORTI – Lonigo (VI)
CASIO ITALIA – Milano
DOGAL – Venezia
EDIZIONI CURCI – Milano
EKO MUSIC GROUP – Recanati (MC)
ELETTRONICA MONTARBO – Cadriano Granarolo Emilia (BO)
F.B.T. ELETTRONICA – Recanati (MC)
GEWA MED – Lainate (MI)
HAL LEONARD MGB – S. Giuliano Milanese (MI)
HEART SOUND ITALY – Verona (VR)
M. CASALE BAUER – Cadriano Granarolo Emilia (BO)
MASTER MUSIC – Rodano (MI)
MICHELANGELI EDITORE – Milano
MOGAR MUSIC – Lainate (MI)
DISMAMUSICA
MONZINO – Lainate (MI)
Corso Venezia, 49
MUSIC GALLERY – Rho (MI)
20121 MILANO
PEAVEY ITALIA – Castelfidardo (AN)
tel. 02 7750.254
PROEL – Sant’Omero (TE)
SISME – Osimo Scalo (AN)
fax 02 76013825
YAMAHA MUSIC EUROPE GmBH – Branch Italy – Lainate (MI)
www.dismamusica.it
Siete interessati ad associarvi?
Per tutti gli operatori che sono
interessati ad approfondire le
iopportunità di adesione all’associazione DISMAMUSICA, abbiamo predisposto un form di
comunicazione: è sufficiente
compilarlo e inviarlo alla Segreteria Generale DISMAMUSICA
al numero di fax indicato.
Per informazioni telefoniche
è sufficiente chiamare lo 02
7750 254 per entrare in contatto con la Segreteria presso
la sede milanese di Confcommercio.
La nuova opportunità che si
apre al mercato italiano dello
strumento e delle edizioni musicali vuole includere da una
parte tutti gli anelli della filiera distributiva (produzione e distribuzione, inclusa la vendita
al dettaglio), dall’altra il vasto
mondo della fruizione professionale: musicisti, insegnanti,
tecnici, installatori, organizzatori di fiere ed eventi, editori.
Condizione essenziale è che si
svolga una regolare attività come azienda o che si sia titolari (nel caso dei lavoratori autonomi, di musicisti e dei tecnici)
di una regolare partita IVA. Tutte le richieste verranno attentamente valutate e a ciascuno
verrà data una risposta esaustiva.
L’augurio è che da qui parta
una nuova era per il settore,
fatta di superamento delle conflittualità e di identificazione di
obiettivi comuni all’insegna della valorizzazione della cultura e
del mercato musicale.
Richiesta di informazioni
da inviare via e-mail a [email protected] o via fax al n. 02 76013825
Le nuove opportunità di adesione all'ASSOCIAZIONE DISMAMUSICA aprono prospettive
inedite di partecipazione, che preludono a nuovi scenari distributivi in linea con il
mutamento globale del mercato.
Come azienda o professionista sono pertanto interessato a ricevere informazioni più
dettagliate sulle figure associative nelle quali potrei eventualmente riconoscermi.
Attività svolta:
Importatore/distributore
Artigiano riparatore/accordatore
Azienda di produzione
Organizzatore di eventi
Artigiano produttore
Scuola di musica
Azienda di servizi
Insegnante di musica
Rivenditore
Musicista professionista
Altro (specificare) _____________
I miei dati:
Ragione sociale: _____________________________________________
Indirizzo: _______________________________ CAP ________________
Città _________________________ Tel. _________________________
Referente:
Nome ________________________ Cognome _____________________
Ritagliare o fotocopiare il modulo qui
a fianco e inviarlo via FAX al numero
indicato. È possibile anche fare una
scansione del modulo compilato, che
in questo caso va inviato via e.mail
all’indirizzo [email protected]
e-mail: __________________________@__________________________
Cell. ____________________________
data: _______________________ Firma: __________________________
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Attualità
Attualità
Foto Michelangeli
OTTAVO MANDATO!!
Dicembre 2015
Dismamusica Magazine
Quarantesima edizione: SHG ha centrato
il suo obiettivo: un successo.
N
Inossidabile,e riconfermato: Luciano Del Rio, ormai
“storico” Presidente dell’associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti, nel pomeriggio
del 29 novembre ha di fatto “dovuto” accettare la
riconferma di un nuovo mandato di tre anni (20162018) alla Presidenza di AIARP.
Raggiunto al telefono, ha risposto volentieri alle nostre domande, con l’inconfondibile accento emiliano e soprattutto con lo straordinario entusiasmo
per il quale lo conosciamo e grazie al quale è riuscito a far crescere anno dopo anno la sua associazione, circondato dall’affetto e dal supporto dei soci
effettivi e sostenitori.
Nella stessa giornata sono stati eletti anche i revisori dei conti: Giuseppe Mirandola (presidente),
Gabriele Di Nallo e Salvatore Malcangi.
Luciano Del Rio entro fine dicembre dovrà costituire
il nuovo consiglio direttivo che lo affiancherà nel corso del suo mandato triennale. Il consiglio uscente è
formato da Sergio Brunello, Davide Papes, Marcello
Tarquini e Salvatore Tarantino. La chiave di lettura
del nuovo consiglio sarà probabilmente quella di dare continuità e di innovare: con la riconferma di alcuni membri ricchi di esperienza e l’inserimento di
nuove figure da far crescere.
“Devi sapere”, ha esordito Del Rio, “che avevo preparato un discorso di commiato, dopo vent’anni di
presidenza. E insieme di saluto e di sprone rivolto al
nuovo gruppo dirigente e di presidenza che di lì a poco avrebbe dovuto essere votato. Ebbene, la votazione si è svolta regolarmente, e su 47 soci votanti, mi
sono ritrovato con 38 voti destinati proprio a me. Cosa dovevo fare? Ho accettato il mio ottavo mandato,
che ritengo sia davvero l’ultimo, a 81 anni suonati”.
Del Rio riconferma la sua verve straordinaria, e non
perde tempo a commentare, ma si lancia immediatamente nella sottolineatura dei prossimi obiettivi:
il rilancio di Piano Experience di Cremona, con nuove soluzioni e nuovo layout espositivo, e l’ambizioso
progetto di portare a compimento il Congresso Europeo di Europiano 2018 che dovrà svolgersi in Italia, con ogni probabilità a Cavalese, nel cuore delle
foreste di abete di risonanza.
L’atteggiamento disteso e propositivo dell’inossidabile Presidente mi è stato riconfermato anche da
altri presenti alla giornata AIARP 2015: Salvatore
Tarantino, vicepresidente, ha sottolineato come il
carisma di Luciano Del Rio sia a oggi insostituibile, e come probabilmente il prossimo triennio verrà
anche valorizzato per far crescere intorno al Presidente alcune figure che potranno, al termine di questo mandato, sostituirlo. Anche Fabio Ognibeni (Ciresa) ha avuto parole di elogio per il coraggio di Del
Rio nell’accettare la nuova sfida, sottolineando come
la sua tempra e il suo ottimismo organizzativo siano
una garanzia per il prossimo futuro di AIARP.
Infine, anche Filippo Michelangeli (Michelangeli Editore), socio sostenitore di AIARP, ha sottolineato il
forte spirito unitario che ha coinvolto soci effettivi,
soci sostenitori e accompagnatori in questa rielezione. “Era un’esito quasi scontato”, mi ha confidato,
“nonostante il dicorso iniziale di Del Rio che preludeva a un suo, per così dire, pensionamento. Ma non
si può rinunciare tanto facilmente a un Presidente come Luciano Del Rio!”.
Auguri, Presidente! •
8
ella affollata hall dell’
Hotel Quark di Milano,
lo scorso 15 novembre,
si respirava un’atmosfera
elettrica. Il successo della
nuova formula espositiva
progettata per la quarantesima edizione di SHG era
nell’aria, ma come sempre
quando ci sono situazioni
nuove, erano in molti ad
aspettare prima di esprimere un giudizio.
Già poco dopo l’apertura
il successo della manifestazione è stato decretato soprattutto dalla qualità dell’afflusso di pubblico, oltre che dal numero di
persone presenti. Gli ambienti attentamente separati, le aree silenziose, le
salette demo: tutto ha funzionato con la regolarità di
un sistema ampiamente
rodato, anche se si trattava della prima esperienza
a tutto tondo che estendeva alla manifestazione nella sua interezza le scelte
sperimentali della passata
edizione.
Naturalmente
qualcuno
più soddsifatto ha fatto
da contraltare a espositori
meno appagati, come accade in tutte le manifestazioni, ma l’impressione generale è stata di segno decisamente positivo.
I prossimi appuntamenti con le manifestazioni di
Accordo saranno Custom
Shop Milano il 20 marzo
2016 e SHG-Ritmi Show
2016, che si svolgerà il 13
o il 20 novembre 2016. •
Nella foto a sinistra, in testa all’articolo, Alberto Biraghi, stanco e soddisfatto.
Qui, in senso orario, Simone Colombo e Michele Otto
presso la postazione Music Gallery nell’area silenziosa; Ettore Cichetti (Bespeco) che ci perdonerà
la qualità della foto...; Cisco Steardo, sempre presente come Liuteria Alvermann; Mauro De Nadai (Lucky Music); Tommaso Galli, circondato dalle sue corde e dai plettri personalizzati Kill Picks, in un’area
affollatissima al livello -1;
Andrea “Manne” Ballarin,
reduce dall’Holy Grail Guitar Show di Berlino e membro dell’associazione European Guitar Builders; uno
scorcio del palco Master
Music allestito da Claudio
Formisano nel proprio spazio, una delle aree più frequentate di SHG 40; Marco Omar Viola (a sinistra)
con le sue raffinate chitarre; Manuele Barbini presso
il suo stand dedicato a chi
voleva “mettere le mani”
sugli strumenti, con batterie e tastiere in prova occupate a ciclo continuo e con
una presenza corporate di
grande impatto; Ignazio
Vagnone, espositore per
la prima volta con la propria azienda, con coraggio,
paura, e convinzione e, infine, Germano Dantone (Music Sales - Carisch).
Appuntamento
a Roma
il 12 e il 13 Dicembre 2015
dalle 10:00 alle 23:00
presso la struttura
SGM Conference Center
Via Portuense, 741
Quest’anno si raddoppia, trasformando le manifestazioni in un
evento unico: due giornate consacrate alla musica, per le quali sono
previsti 100 eventi assegnati a tre
aree dedicate, a partire dalle ore
10:00 alle 23:00; chitarristi, bassisti e batteristi, di livello nazionale
ed internazionale ospiti dei palchi
del grande auditorium (400 posti),
della sala seminari (200 posti) e
della sala demo (100 posti), alter-
nati a seminari, demo, anteprime e
presentazioni.
Gli ormai consueti spazi del SGM
Conference Center ospiteranno
aziende, scuole di musica, ma soprattutto musicisti. Si succederanno numerosi artisti nazionali ed internazionali, e contemporaneamente la zona espositiva del centro
congressi vedrà la partecipazione
delle maggiori aziende, che proporranno le ultime novità del settore.
I cancelli si apriranno alle 10:00 e
si comincerà subito a pieno ritmo
con i concerti, in orari alternati per
dare la possibilità a tutti di partecipare a ogni singolo evento fino alle 23:00 senza fermarci mai! Ci saranno 1.000 mq dedicati all’esposizione e alla vendita!
Un’occasione imperdibile:
Batterika VS Elettrika!
E tu da che parte stai?
Direzione artistica:
Lucrezio de Seta
Direzione esecutiva a cura di
Mirella Murri e Augusto Cherubini.
Evento ideato e realizzato da
Ottava Srls, Cherubini Srl
e Groove Studio Srl. •
Dismamusica Magazine
Attualità
Attualità
Dicembre 2015
A Roma nel 2016
Expo Guitars
L
’associazione musicale CHITARRA IN annuncia la prossima
edizione della mostra Roma Expo Guitars, che si
terrà nelle giornate del
19 e 20 marzo 2016.
Nuova Location
L’edizione 2016 sarà realizzata all’interno delle
prestigiose sale del Roma
Eventi Conference Center
di Fontana di Trevi, in Piazza della Pilotta, a pochi
metri da Fontana di Trevi e
da Piazza Venezia.
La nuova sede è nel cuore del centro storico romano, ed è senza dubbio
una delle location più prestigiose, eleganti e ampie
della capitale con i suoi
oltre 1.500 mq. di spazio
espositivo; al suo interno
sono anche presenti un
bellissimo auditorium da
280 posti e 8 ampie sale
prova destinate al pubblico chitarristico. È proprio
quest’ultimo aspetto che
ha determinato la scelta
di questa nuova sede, al
cui interno – probabilmente per la prima volta in una
mostra – i chitarristi avranno finalmente la possibilità di provare e testare le
chitarre in tutta tranquilli-
tà, senza attese e nel
massimo confort.
Una mostra
di liutai e di
chitarre
Tra l’altro Il prestigio e
la rilevanza dell’evento
stanno crescendo ogni
anno: nel 2015 la mostra ha vantato la partecipazione di più di 500
chitarristi nel corso delle due giornate e di numerosi ospiti di rilievo, tra i quali docenti di
conservatorio e rinomati
concertisti.
Alla prossima edizione
parteciperanno 23 importanti liutai italiani: Paolo
Coriani, Lorenzo Frignani, Valerio Licari, Luigi Locatto, Gabriele Lodi, Marco Maguolo, Alessandro
Marseglia, Alfonso Savastani, Luca Waldner, John
Weissenrieder, Silvia Zanchi, Fabio Zontini, Toni De
Stefano, Stefano Brescini, Lorenzo Lippi, Aldo Illotta, Leonardo De Gregorio, Mirko Migliorini, Fabio Schimdt, Francesco
De Gregorio, Ciro Marzio,
Umberto Raccis e Michele
Della Giustina.
Saranno inoltre presenti 10 aziende che opera-
ROMA
EXPO
GUITARS
2016
ROMA EVENTI
CONFERENCE CENTER
FONTANA DI TREVI
19-20 MARZO 2016
www.romaexpoguitars.com
Associazione Musicale ROMA
no nel settore musicale da
molti anni: La Stanza della Musica, Exagon Tuning
Machine, Alessi Tuning
Machine, Dogal Strings,
Rivolta, Cremona Tools,
Custodie Marco Magi, Edizioni Sinfonica, Edizioni
Curci e Seicorde (Michelangeli Editore).
L’internazionalità
della
manifestazione sarà poi
sottolineata dalla presenza di tre dealer internazionali: Miles Roberts, Dieter
Wegner e Jean-Marc De
Beys.
La novità in mostra
Tante le novità presenti,
tra le quali l’ARCIMBOL-
DA, una chitarra realizzata da 15 importanti
liutai italiani (presenti
ovviamente alla mostra)
che si sono uniti per la
prima volta per costruire
(a 30 mani) una chitarra
indubbiamente unica nel
suo genere. L’ARCIMBOLDA sarà donata, in
segno di stima e riconoscenza, all’associazione
per il lavoro e l’impegno
profuso nel corso delle
ultime mostre di liuteria.
Un evento, questo, che
di certo entrerà di diritto
nella storia della chitarra classica (e non solo).
La chitarra sarà esposta
accompagnata da una brochure illustrativa disponibile per tutti i visitatori.
Anche nel 2016 l’associazione Chitarra In realizzerà
il catalogo ufficiale di Roma Expo Guitars, in italiano e inglese, al cui interno
saranno descritti gli strumenti di ogni singolo liutaio espositore.
Il catalogo sarà disponibile in sede nelle due giornate di mostra. E anche
per il prossimo Roma Expo Guitars è confermata la
prestigiosa presenza (per
il terzo anno consecutivo)
di RADIO VATICANA. •
Milano Guitar & Beyond cambia data
L’esito non brillante dell’ultima edizione della manifestazione fortemente voluta da Luciano Biasibetti, che ha dovuto fare i conti quest’anno con la collocazione temporale tra Cremona e SHG,
in un momento di mercato non particolarmente felice, ha convinto gli organizzatori a proporre nuove date per l’edizione 2016.
Milan Guitar & Beyond e Milano Maestro Lutherie si svolgeranno infatti in
estate, ospitate sempre negli agevoli
padiglioni di Novegro, dal 25 al 26 giugno 2016, e quindi non si sovrapporrà
ad altre manifestazioni del settore.
La nuova data dovrebbe assicurare alla manifestazione milanese un’affluenza
numericamente più importante: ci auguriamo che anche la qualità dei visitatori rimanga all’altezza delle attese degli
espositori, per portare effetti realmente
positivi al mercato.
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Dalle
Aziende
Dalle Aziende
Dicembre 2015
Dismamusica Magazine
MAPEX E IL FIRMAMENTO SATURN V
Da Bayreuth a Chicago, Steingraeber in bianco
Mapex compie un bel passo in avanti nell’evoluzione delle batterie professionali della serie Saturn. La nuova Saturn V esce con il sistema SONIClear™
di serie, e prevede i bordi dei fusti arrotondati, nuove colorazioni e alcune
novità nel sistema di supporto dei tom.
Mapex ha introdotto il sistema SONIClear™ con grande successo lo scorso anno sulle serie Armory e Mars, ottenendo
una risposta positiva da parte del pubblico e suscitando grande aspettativa dei fan
anche sulle nuove Saturn.
L’attesa è finita! L’introduzione del
bordo arrotondato sulla
nuova serie
Saturn V ne
migliora il suono e migliora le performance sonore dei fusti ibridi in acero e noce.
Il sistema SONIClear™ elimina l’annoso problema della trasmissione delle
vibrazioni del tom sull’hardware che lo
Progettato e realizzato
espressamente per la prima mondiale dell’opera
Bel Canto del trentatreenne compositore peruviano Jimmy Lòpez, il modello 170 Salon Grand di
Steingraeber & Söhne ha
lasciato gli stabilimenti di
Bayreuth alla fine di ottobre, per essere impiegato in scena presso il Lyric
Opera Theater di Chicago.
L’opera Bel Canto è tratta dall’omonimo romanzo di Ann Parchett, scrittrice statunitense, pubblicato nel 2001. La trama
è curiosa, e narra di una
festa in onore del compleanno di un magnate giapponese presso la villa del
vicepresidente peruviano.
E di come un gruppo di
banditi sequestri gli ospiti per chiedere un riscatto.
Tra le persone in ostaggio
c’è anche la grande soprano Roxane Coss che, nei
mesi di attesa di una so-
supporta, garantendo una risonanza
ottimale della pelle e del fusto, oltre a
semplificare e velocizzare l’operazione
di accordatura dei fusti.
I fusti della Saturn V sono costituiti da 7 strati ibridi di acero del Nord
America e noce. La versione MH presenta l’hardware cromato ed è disponibile in 5 diverse finiture; la versione
MH Exotic invece presenta l’hardware
brunito ed è disponibile in 5 diverse
colorazioni.
Entrambe
le versioni
presentano
inoltre il sistema di sospensione
dei tom SONIClear™, i
piedini dei
floor tom in
gomma con
sistema di
sospensione SONIClear™, la corsia flottante
sulla cassa per il montaggio dei tom
(opzionale), e pelli Remo Emperor
trasparenti per i fusti e Remo P3 per
la grancassa. •
CASALE BAUER | Mapex
www.casalebauer.com
luzione, vive insieme alle
quaranta persone coinvolte (tra banditi e ostaggi) e
sperimenta insieme a loro la potenza della musica
che li accompagna nei rari
momenti di tranquillità.
È proprio grazie questa tra-
PIANOFORTI BERGAMINI | STEINGRAEBER
ma complessa che il pianoforte rimane “on stage” e
diventa protagonista e attore esso stesso, chiamato
a “duettare” con la famosa
soprano Renée Fleming. Da
qui la scelta dell’elegante
finitura bianca.
www.pianofortibergamini.it
IL Mercatino dell’Ukulele va a scuola...
Grazie a un’azione realizzata in
collaborazione con la nostra casa editrice, che produce anche
un diario scolastico personalizzato, il Mercatino dell’Ukulele ha
promosso una soluzione didattica incentrata sull’ukulele arrivando a oltre 800 scuole italiane, e
interpellando i 142.000 studenti che utilizzano il diario TIENIMIDOCCHIO.
“È un’iniziativa che stiamo seguendo da tempo”, dichiara Luca Scalco, responsabile marketing de Il Mercatino dell’Ukulule,
“e abbiamo voluto avvicinarli ad
essa attraverso un doppio approccio: un simpatico gioco che
fa apparire un ukulele, e una
proposta molto concreta legata
alla costruzione di un percorso
che coinvolga gli insegnanti di
strumento”.
L’iniziativa ha da subito suscitato curiosità e interesse, e sono
già stati avviati in varie parti
d’Italia contatti con numerose scuole che
stanno valutando la possibilità di avviare la costruzione di classi
di ukulele. In alcuni casi si so-
10
QUII
4.
I) Dove ha O(igine l'ukulele?
oHawaii oPo(togallo oC\ustralia
J) Quante corde ha l'ukuele?
oG o4 ol)
3) Quando è nato l'ukuee?
ol.:ZOG 01530 0187�
-
-- - - -
dell'UkMercatino
ulele
-- -
--
DED\GQTO
QGL\ \NSEGNQNT\
www.mercatinodellukulele.it
Vuoi inic.iare un progetto di ukuk:,k:, nelKA tua CKAsse?
Obbiamo un pacchetto omaggio per gli 1nsegmnt1 che
comprende strumento, matemle didattico e tutto il
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sito www.mercc'Atinodellukulele.it
emc'Ail info@mercc'Atinodellukulele.it tel. 0444 qBG75J.
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I
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no mossi i genitori come momento propositivo per la scuola, facendosi carico in prima persona
della promozione dell’iniziativa.
“L’ukulele è uno strumento economico, leggero, intonato e facile da usare”, sottolinea ancora
Scalco, “con il quale, e questo
per i bambini è fondamentale, ci
si può accompagnare mentre si
canta”.
In effetti questa possibilità rappresenta un “vantaggio giocoso” che
identifica l’ukulele, differenziandolo drasticamente dal flauto dolce
adottato dalla maggior parte delle scuole primarie e secondarie di
primo grado. Con il flauto dolce o
si suona, o si canta: fare le due
cose assieme è impossibile. •
Da Baltimora,
per capire le corde
Lo scorso mese di novembre, a Baltimora (USA),
si è svolta la Convention della VSA, la Violin Society of America, autorevole associazione che
coordina molte iniziative nel settore degli strumenti classici a corda.
Il momento espositivo, che ha occupato tre giorni di manifestazione (dal 12 al 14 novembre), si
è alternato, come è tradizione in questo particolare avvenimento, con attesi e frequentati convegni e seminari, tutti centrati ad affrontare un
particolare aspetto legato alla produzione del
violino e dei suoi accessori, con approfondimenti tecnici di grande rilievo.
La Convention, nella sua doppia anima di incontro ad alto livello e momento espositivo, ha visto la partecipazione di
circa 30 espositori in
prevalenza americani,
tra i quali, in rappresentanza dell’eccellenza italiana, figurava la Dogal
con la propria gamma di
corde per strumenti ad
arco e a pizzico.
Di notevole richiamo per
il mercato statunitense del ristretto settore degli strumenti classici,
la manifestazione ha registrato come visitato-
ri specializzati oltre 120 negozianti e liutai. Nel
fitto programma di incontri è stato di particolare interesse il seminario dal titolo: Understanding Strings, condotto da relatori di grande livello, e precisamente Edward Mingo (Marketing
Manager USA per Pirastro Strings, Germania);
Fan-Chia Tao (direttore del reparto Ricerca e Sviluppo della D’Addario & Co., Usa); Christopher
Rohrecker (Brand Manager della austriaca Thomastik-Infeld distribuita da Connolly, USA) e Andrea Lavelli (Managing Director di Dogal Strings,
Italia), nella foto al centro.
Durante il seminario, del quale qui a sinistra vediamo il tavolo dei relatori, si è discusso dell’importanza della tensione
delle corde negli strumenti ad arco, dando alcune informazioni di carattere prettamente tecnico in termini di trazione e pressione a cui la
tavola armonica viene
sottoposta.
In basso, alcune immagini della mostra, tratte
dalla Web Gallery dell’edizione 2014 (l’edizione
2015 è ancora troppo recente per poter essere
già online!). •
Dismamusica Magazine
Dalle
Dalle Aziende
Aziende
Dicembre 2015
Gold Music
distribuisce
Aalberg Audio
Pianosound distribuisce Seiler
Atanasio Cecchini è conosciuto come uno dei più
raffinati cultori del pianoforte in Italia. Autore anche di alcuni studi sulla
storia e sull’estetica del
pianoforte e sui risvolti
più interessanti della storia commerciale dello strumento, vanta una solida
tradizione distributiva soprattutto nel vasto mondo
dei prodotti ricondizionati.
Questa volta, però, come
Pianosound ha voluto cimentarsi con il segmento
dei pianoforti nuovi, prendendo la distribuzione per
l’Italia di un brand storico
come è quello di Seiler.
Commentando questa decisione, Cecchini ci ha detto: “La qualità dei pianoforti Seiler è storicamente accertata, e ora, come
nuovo distributore italiano, con Pianosound ho voluto creare i ‘Centri Seiler’ con l’obiettivo di identificare centri prestigiosi
e competenti, a garanzia
della costruzione di un
migliore rapporto venditore-acquirente”.
L’inizio della
distribuzione
Pianosound ha iniziato a
distribire i pianoforti Seiler
in Italia lo scorso settembre, puntando da subito
su una politica di vendita
che indirizzi i propri sforzi
sulla qualità dei servizi, e
sulla ricerca dei rivenditori
di eccellenza per i ‘Centri
Seiler’, considerati come
asse portante della rete
distributiva.
“Questi centri qualificati”, ci dice ancora Atanasio Cecchini, “sono quelli
che possono curare l’importantissimo aspetto del
post vendita, sono quelli che possono garantire
una assistenza professionale di alto livello agli acquirenti, sono quelli che
hanno sempre una risposta esauriente a ogni esigenza del cliente”.
Detto altrimenti, la rete
di vendita Seiler privilegia la qualità dei servizi e
dei prodotti alla promozione basata esclusivamente sul marketing e su internet.
Una distribuzione
selettiva
Quella di Pianosound,
sempre riprendendo le
espressioni di Atanasio
Cecchini, è una “scelta distributiva selettiva” molto
particolare, orientata non
tanto su elementi come la
territorialità o la dimensione, quanto sulla effettiva
cura del rapporto diretto
venditore-cliente.
Atanasio Cecchini è fermamente convinto che il pianoforte acustico debba riappropriarsi di questa dimensione, di questo rapporto diretto tra l’acquirente e il venditore, tra il musicista e il proprio tecnico
accordatore.
Il pianoforte acustico infatti non è uno strumento come tutti gli altri. È uno
strumento che
va manutenuto, che
ha bisogno
di attenzioni e cure,
che va capito nelle sue
caratteristiche da parte del venditore e da
parte del cliente, che ha,
in altre parole, una sua
anima individuale.
“Se penso che qualcuno
gestisce l’acquisto e l’utilizzo di un pianoforte acustico attraverso un rapporto con un rivenditore su Internet”, dice ancora Cecchini “non riesco a capire.Questo tipo di rapporto
mal si addice ad uno strumento tradizionale quale è
il pianoforte, che, per sua
natura, è soggetto ad una
infinità di varianti legate
alla timbrica e alla dinamica delle meccaniche, e a
tantissime altre variabili.
Tutto ciò è impossibili da
gestire attraverso un venditore virtuale: lo strumento va avvicinato, ascoltato, toccato... in un certo
senso posso dire che va
conosciuto di persona”.
Secondo Cecchini, per il
pianista è assolutamente
indispensabile avere come interlocutore un rivenditore specializzato e competente in carne ed ossa,
con il quale confrontarsi, e
che possa, con competenza, dare risposte e consigli, assecondando al meglio le sue effettive esigenze musicali.
E tutto questo per Seiler... •
Gold Music guarda con
curiosità e interesse alle
idee innovative applicate
alla pratica musicale.
Ergonomia, accuratezza
e innovazione sono alla
base della collaborazione con AALBERG AUDIO,
una piccola azienda norvegese il cui focus è la realizzazione di effetti per
chitarra e basso controllabili in remoto tramite
un piccolo controller wireless, fissato alla tracolla
della chitarra.
“Indipendentemente dal
punto del palco in cui ti
trovi, puoi agevolmente
cambiare i parametri dei
tuoi stompboxes in pedaliera, oppure richiamare
il preset di
una combinazione
di più
pedali AALBERG,
con un
semplice clic sul
controller”, ci fa
notare il portavoce dell’azienda. Questa è un’idea innovativa,
che ha già raccolto consensi importanti.
Gold Music è orgogliosa di
annunciare l’accordo di distribuzione per il mercato
italiano del marchio norvegese.
Ecco il commento di
Aleksander Torstensen
(CEO Aalberg Audio): “Annunciamo con estremo entusiasmo che Gold Music
distribuirà in esclusiva sul
territorio italiano i prodotti
Aalberg Audio. Data la forte reputazione di Gold Music posso affermare che
era il nostro unico vero
candidato. Siamo elettrizzati per l’inizio di questa
nuova partnership che siamo certi sarà prospera e
duratura”.
I pedali AALBERG AUDIO
con il controller remoto
AERO sono disponibili per
tutti i negozi italiani dalla
seconda metà di novembre. •
Gold Music| www.gold-music.it
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Dalle
Aziende
Dalle Aziende
Dicembre 2015
A coltivare… orecchi
La firma di Paola Bertassi ricorre piuttosto frequentemente nel catalogo Curci. Per l’editore
milanese, la Bertassi ha
curato diversi libri legati all’insegnamento della
teoria musicale, sia nelle
forme più vicine alla tradizione (il volume Uno per
tutto, spesso adottato in
relazione alla disciplina
di teoria e solfeggio), sia
attraverso l’introduzione
di metodologie innovative – pittura sonora, ela-
borazione creativa di immagini, giochi legati
alla parola e al
linguaggio.
Il nuovo libro,
che vede la collaborazione “a
quattro mani”
di Paola Bertassi e Matteo Pittino, è dedicato
alla disciplina in
ascesa dell’ear
training.
Perché ci vuole
orecchio! – questo il titolo del volume – si rivolge
agli studenti dei corsi preaccademici e, per estensione, a quanti frequentano scuole di musica indipendenti e si posizionano
fra il primo e il quarto anno del percorso didattico
tradizionale.
Il metodo, è bene sottolinearlo, si propone come
strumento di supporto ai
corsi di teoria: le informazioni e gli stimoli in esso
contenuti non vanno in al-
cun modo a sostituire gli
insegnamenti
affrontati
nei percorsi di introduzione alla lettura e alla teoria musicale, ma allargano
notevolmente la portata
del percorso didattico.
Nel corso di tre sezioni
separate ma coordinate, e pertanto collegabili a piacere, si affrontano ritmo, melodia e armonia dal punto di vista…
dell’orecchio. L’approccio innovativo potrebbe
mettere in difficoltà chi
è abituato ai metodi tradizionali di teoria e solfeggio; ma questo è per
l’appunto il pregio del volume.
Gli esercizi di affinamento della percezione possono essere condotti attraverso il cd allegato; e
mentre andiamo in stampa sono in allestimento
le sezioni multimediali
aggiuntive del “libro misto” – con le soluzioni ai
test e i materiali integrativi. •
Edizioni Curci | Perché ci vuole orecchio!
www.edizionicurci.it
La Storia si fa canto
La raccolta di Arie da camera di Gaspare Spontini segue a distanza di tre
anni l’edizione critica del
Manuale di canto del medesimo autore curata da
Elisa Morelli. Il dettaglio
non deve sfuggire: perché
l’intera operazione, che
ha ovviamente uno scopo
editoriale e commerciale, trascende i limiti del-
la semplice proposta di
repertorio per assumere
le caratteristiche di una
testimonianza storica di
grande spessore.
Il compositore marchigiano Gaspare Spontini non
figura oggi tra gli autori
più eseguiti, ma ai tempi
della sua maturità artistica, fra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, fu una vera personalità. Autore operistico
fra i più apprezzati, apparteneva alla ristretta cerchia di artisti che erano
ammessi al salotto di Giuseppina Bonaparte; era
di conseguenza in stretti
rapporti con l’élite artistica dell’epoca.
Le arie da camera proposte dalla scelta che esce
per i tipi di Ricordi sono
composizioni dal caratte-
Hal Leonard MGB | RICORDI
re privato: brani pensati per l’atmosfera raccolta del salotto e destinati
a suscitare l’attenzione, il
consenso e le… commissioni da parte dei mecenati. Una pagina dopo l’altra,
questi brani trasmettono
bene le qualità tecniche e
artistiche di un compositore raffinato; ma rendono
testimonianza anche della sensibilità e dei valori di
una cerchia di intellettuali capace di superare, nel
pieno dell’Europa delle Nazioni, le barriere fra lingue
e culture di Stati diversi.
Ne sono testimonianza le
arie in francese, i cui testi
sono da ricondurre forse
allo stesso Spontini, o la
versione spontiniana del
celebre Lied di Mignon che
l’autore indirizza con affetto allo stesso Goethe. •
www.halleonardmgb.com
NUOVE TESTATE INTERAMENTE
VALVOLARI (E NON SOLO) DA AMPEG
Ampeg presenta due nuove testate
compatte interamente valvolari ed una nuova cassa
acustica, a completamento della Serie Portaflex. Le
due nuove testate garantiscono l’autentico timbro Ampeg
in un design di
costo contenuto, perfetto per
esibizioni per un
pubblico di dimensioni piccole
o medie, per la sala di registrazione e
per i setup di prova.
“La storia di Ampeg è ricca di modelli
interamente valvolari e non siamo secondi a nessuno. Modelli come il B-15
restano lo standard più elevato per i
professionisti di tutto il mondo,” sottolinea il Product Manager Ampeg Zane
Williams.
Progettate per essere compatte ed accoppiarsi perfettamente alle attuali
casse Portaflex, le nuove PF-20T (20W)
e PF-50T (50W) sono l’interpretazione
moderna dei leggendari design Ampeg
a bassa potenza. Entrambe forniscono un ampio intervallo di timbri classici Ampeg, dal suono caldo e pulito alla saturazione over-the-top che solo un
design interamente valvolare è in grado
di offrire, ed entrambe sono in grado di
lavorare senza carico dall’altoparlante.
Ad arricchire il line-up Portaflex, c’è an-
Edizioni Curci | Narciso Yepes
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celeberrima melodia di Giochi
Proibiti.
Il volume, che accoglie scritti del figlio di Yepes, Ignacio,
e di due eminenti musicisti
spagnoli –Belén Pérez Castillo e Leopoldo Neri de Caso,
è costruito sull’impalcatura
tradizionale della biografia.
Nella sequenza dei fatti, che
prende avvio dalle assolate
campagne di Lorca per accompagnare la traiettoria in-
che la nuova cassa PF-112HLF, un design da 1x12” che gode di driver selezionabile per le frequenze acute e
porta di estensione, per aumentare la
risposta in bassa frequenza. La PF112HLF si aggiunge agli altri quattro
modelli della serie, per fornire ai musicisti una flessibilità tale da poter coprire ampiamente qualsiasi applicazione.
“L’incredibile versatilità di queste testate le rende ben più di un ottimo
punto di partenza per chi vuole affacciarsi al mondo del timbro valvolare
Ampeg. Infatti, sono un ottimo strumento di lavoro in studio o sul palco
per qualsiasi bassista, di qualsiasi livello,” conclude Williams.
La Serie Portaflex comprende anche
le testate per basso ad uscita elevata in Classe D PF-350, PF-500 e PF800 e le casse per basso PF-115HE,
PF-210HE, PF-115LF e PF-410HLF. •
CASALE BAUER | Ampeg
www.casalebauer.com
Nuovo package per le corde Martin
La Martin & Co. ha lanciato sul mercato i nuovi
packaging di corde, ricchi
di un design diverso e rinnovato, ma con la stessa
garanzia di qualità e durata che da sempre contraddistingue il marchio statunitense. Il nuovo package
è stato progettato per essere immediatamente riconoscibile grazie al layout comune a tutte le confezioni, che peraltro presentano un codice-colore molto preciso, tale da
consentire ai rivenditori di
offrire a colpo sicuro la soluzione ad hoc ad ogni musicista.
Per dare maggiore spinta
a questa innovazione di
gamma, Martin ha anche
organizzato un un corso di
formazione online dal titolo “orientarsi tra le nuove
confezioni di corde Martin”, che è stato reso disponibile per i rivenditori e
per i loro collaboratori fino
allo scorso 30 novembre.
Eko Music Group | Martin
Narciso Yepes, chitarra e musicalità
La collana che le Edizioni
Curci dedicano ai grandi maestri della chitarra classica si
allarga con il volume dedicato a Narciso Yepes. Grande
personalità artistica, musicista dalla grande intelligenza e dallo spiccato intuito,
Yepes è l’interprete che sta
“alle spalle” di capisaldi del
repertorio chitarristico novecentesco –due nomi su tutti,
il Concierto de Aranjuez e la
Dismamusica Magazine
ternazionale della carriera del
chitarrista spagnolo, si inseriscono tuttavia considerazioni
critiche, analisi stilistiche. Ci
sono persino, nel ricco apparato iconografico, riproduzioni degli spartiti con le annotazioni di pugno dello stesso
Yepes: diteggiature, risoluzioni di passaggi complessi e
suggerimenti esecutivi che,
siamo certi, risulteranno particolarmente graditi ai lettori.
Come gli altri volumi della
collana, Narciso Yepes – una
chitarra tra passato e futuro
è certamente un must have
per chi si occupa professionalmente, o anche solo per
diletto, di chitarra classica.
Un’ampia platea di potenziali lettori, ai quali può essere
proposto in abbinamento alle
molte incisioni storiche e agli
spartiti dei brani citati nel libro.•
www.edizionicurci.it
Il corso si teneva in 8 diverse lingue e proponeva lo
slogan iniziale Nuovo look.
Sei confezioni. Per un suono che dura a lungo, completato dalla rassicurante
frase: Sempre le stesse
corde Martin di cui ti eri innamorato la prima volta. •
www.ekomusicgroup.com
Dismamusica Magazine
Dalle
Dalle Aziende
Aziende
Dicembre 2015
Tutto in uno: spartito, CD e… Maestro
Chitarra Fingerstyle: per studenti, ma non solo
Le opere fondamentali del repertorio
chitarristico sono
diffuse attraverso
numerose edizioni
–una caratteristica
a cui non sfuggono certamente gli
Estudios sencillos
di Leo Brouwer. Ma
un conto è avere fra
le mani uno spartito, magari realizzato in economia; altro è disporre
di un’edizione critica pensata con
criteri musicologici moderni.
Il volume delle edizioni Max
Eschig di cui proponiamo la copertina rientra in questo secondo ambito. Le oltre cento pagine in carta avoriata contengono
le due raccolte degli studi del
chitarrista e compositore cubano. Ciascun brano è preceduto
Un noto didatta, appassionato anche di atletica, interpretava l’attività dell’insegnante
come un movimento simile
alla respirazione: l’inspirazione corrispondeva allo studio
personale, l’espirazione alle
ore di docenza. Sfogliando i
due volumi che Micki Piperno
firma per le edizioni musicali
Sinfonica si ha la netta sensazione di assistere alla seconda di queste fasi. Anche perché Piperno, noto ai più per le
sue numerose apparizioni sui
palchi acustici di tutta Italia e
per l’intensa attività concertistica e compositiva, riversa
in queste pagine non soltanto
le nozioni tecniche e teoriche
della chitarra fingerstyle, ma
anche la grande esperienza
umana e artistica accumulata
in anni di attività professionale in Italia e all’estero.
Hal Leonard MGB | RICORDI
da una scheda introduttiva dettagliata, che dà conto degli obiettivi didattici
ed esecutivi, della
genesi del pezzo,
delle eventuali motivazioni che consigliano l’adozione
di posizioni e diteggiature particolari.
Non mancano neppure le indicazioni
esecutive, per le quali il curatore
Frédéric Zigante si è confrontato
con lo stesso Brouwer.
A completare l’opera ci sono un
ampio apparato iconografico e
l’incisione dei venti studi a cura
dello stesso Zigante, che in questo modo offre una dimostrazione
pratica della validità delle scelte
editoriali e delle indicazioni critiche. •
www.halleonardmgb.com
Prove d’esame
Per quanto possa sembrare paradossale, all’indomani della piena attuazione della riforma dei conservatori, uno degli aspetti più oscuri che si presentano agli occhi degli studenti è… la composizione dettagliata dei programmi di studio. Favoriti
in questo dalle regole dell’autonomia scolastica,
istituti diversi propongono programmi –e obiettivi–
diversi. Ne consegue che spesso chi vuole prepararsi ad affrontare un esame di certificazione fatica a capire cosa debba studiare. I due volumi che
escono per i tipi delle edizioni Ricordi con il titolo
Hal Leonard MGB | RICORDI
Il Corso completo di Chitarra Acustica, che con le
sue 236 pagine impressiona anche per la… mole, nasce per fare ordine,
come chiarisce lo stesso autore, nella “didattica un po’ disordinata
della chitarra acustica”.
Allo scopo si arriva grazie a trentasei unità dedicate ad altrettanti argomenti: un panorama che
si apre a ventaglio su tecnica, armonia, ritmo, accordature, stili esecutivi. Il cammino è ovviamente progressivo: e se agli estremi opposti
si trovano, rispettivamente,
la lettura delle prime note e
le tecniche di improvvisazione, vale la pena di sottolineare come nel corso delle pagine facciano capolino, accanto
agli esercizi, anche numerosi
comune Teoria, ritmica e percezione musicale mettono un punto fermo, dal momento che nascono
per offrire ai lettori una selezione di prove d’esame
dedicate alle certificazioni TE.R.PE.M. di primo e di
secondo periodo.
Il confronto con questi esercizi presuppone ovviamente il lavoro con un insegnante; ma è particolarmente interessante di riflesso, perché evidenzia la serie di competenze che è necessario possedere per poter affrontare a testa alta e… senza
troppi affanni uno dei passaggi fondamentali del
percorso formativo musicale. •
www.halleonardmgb.com
brani “esecutivi” dove i singoli argomenti trattati possono
essere messi alla prova entro una cornice dalla robusta
sensibilità musicale.
La vita dietro la chitarra sembra rivolto in prima battuta
agli autodidatti; ma con ogni
probabilità troverà lettori attenti anche fra gli insegnanti. Molto agile, ha la forma di
un quaderno di appunti: le pagine passano con disinvoltura dalle questioni tecniche a
quelle fisiologiche, di postura, di impostazione metodologica dello studio. Una sorta
di… testamento didattico ante litteram che, come osserva Alex Britti nelle note di copertina, nasce anzitutto per
“trasmettere il contagio” di
una passione che, quando è
autentica, diventa “una necessità, un bisogno primario,
una strana ossessione” •
Sinfonica Jazz | www.sinfonica.com
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Dalle
Aziende
Dalle Aziende
Dicembre 2015
Registrazioni superbe dal proprio PC
Fender dedica due Strato a Dodi
Che sia molto difficile tenere insieme una realtà
fatta di dinamiche complesse come una band, è
un dato di fatto universalmente valido; che lo sia
ancora di più su un termine di 50 anni di carriera è
davvero eccezionale!
I Pooh hanno annunciato
due concerti, per giugno
2016, che celebreranno
i 50 anni di carriera della band e contemporaneamente ne sanciranno lo
scioglimento. Dodi Battaglia, chitarrista della band
quasi da sempre, ha scritto
pagine importanti della musica leggera italiana, sia con
i Pooh che grazie a una nutrita serie di collaborazioni
con artisti italiani e internazionali.
Fender Italia si unisce ai festeggiamenti e celebra i 50
anni di straordinaria carriera
di Dodi regalandogli due chitarre, due Stratocaster Custom Shop realizzate su sue
specifiche, che lo accompagneranno da oggi fino ai due
appuntamenti di Milano e
Roma. Le chitarre, realizzate dal Fender Custom Shop
Master Builder Greg Fessler,
sono un mix di caratteristiche vintage e moderne.
La prima è una “replica” di
una Stratocaster Sunburst
del ‘71, con tastiera in acero,
e fu la prima Fender in assoluto acquistata da Dodi; alla
finitura e al ponte vintage si
affiancano la moderna tastiera in acero compound radius
a 22 tasti, la smussatura alla giunzione del corpo che
permette di raggiungere agilmente gli ultimi tasti, mentre
i pickup sono un humbucker
Seymour Duncan e due single coil Fender Custom Shop
‘57/’62, a detta di Dodi “perfetti in tutte le situazioni”.
La seconda chitarra, altrettanto straordinaria in quan-
M.Casale Bauer | Fender Dodi Battaglia
to a storia, è la replica di
una Stratocaster del ‘64,
con tastiera in palissandro, originariamente in finitura Lake Placid Blue.
Dodi l’acquistò a fine anni ‘70, quando la chitarra
aveva subito, dal precedente proprietario, una
grossolana sverniciatura
e successiva finitura trasparente leggerissima.
Tale trattamento, probabilmente, faceva “respirare meglio” il legno
conferendo allo strumento
un suono straordinario.
I pickup sono gli stessi della Sunburst, mentre un’altra
cosa che accomuna questi
due gioielli sono gli intarsi: le
iniziali di Dodi al 12o tasto e
il “50” serigrafato (quasi un
marchio a fuoco) sul body. •
Il Trackpack 2x2 è un’interessante pacchetto della
Tascam che riunisce tutto
il necessario per registrare
musica tramite il computer
e offre:
* interfaccia USB US-2x2
* microfono a condensatore da studio TM-80 con
sospensione elastica
* cuffia TH-02
*software Cakewalk Sonar X3 LE ed Ableton Live Lite 9.
Il microfono è ottimale per
voci, percussioni e altri
strumenti; la sua polarità
direttiva cardioide consen-
te riprese anche in ambienti con acustica poco curata.
La cuffia chiusa TH-02 assicura un forte isolamento
acustico dall’ambiente durante la registrazione ed un
buon riferimento sonoro per
il successivo missaggio.
L’interfaccia US-2x2 (USB
2.0 2 in/2 out 24bit/96kHz)
è alimentata dal computer e
tramite un adattatore Apple
Lightning-to-USB può essere
usata con iPad ed altri dispositivi iOS.
Il design radicale ed accattivante è di scuola tedesca ed
è ergonomicamente ottimiz-
Exhibo | TASCAM Trackpack
nizzazione di eventi, clinic,
fiere, workshop, masterclass. In quest’ottica si
dovrà anche occupare del
sito web, della presenza
sui social e delle iniziative
promozionali.
Alessandro
Gramegna,
prima di tutto musicista
e per la precisione batterista (lo vediamo “nel suo
elemento” in una foto del
suo profilio FB), ha maturato la sua esperienza di
specialista marketing e di
prodotto attraverso diversi anni di collaborazione
con una nota azienda del
settore. •
www.casalebauer.com
Master Music | Alessandro
www.master-music.it
Tecnologia del suono
Hotone entra nel mercato dei modelli fisici con
un perodotto di notevole impatto tecnologico,
di grande compattezza e
di attento design. RAVO
(questo il nome) è un multieffetto solido e compatto con 180 diverse voci,
fra effetti, testate, casse
e stompboxes, una drum
machine con 100 pattern
in diversi stili, looper da
30 sec., tuner cromatico
e scheda audio USB.
Hotone con questo prodotto è di fatto riuscita a
concentrare il massimo
della tecnologia e della propria esperienza sul suono
in una macchina compatta e versatile,
dedicata al diGold Music | Hotone
zato per l’uso da tavolo.
Il pannello anteriore è dotato
di due ingressi combo (XLR
+ jack 6,35mm) con GAIN e
selettori di ingresso MIC/LINE – INST e phantom +48V.
Nel pannello posteriore sono
invece presenti due uscite
LINE OUT con jack da 6,35
mm bilanciate per la connessione ai monitor, connessioni MIDI IN e MIDI OUT per il
cablaggio del sistema MIDI,
una porta USB 2.0 tipo B e
l’ingresso per l’alimentatore
opzionale.
Qualora non si disponga di
un software specifico è possibile utilizzare le licenze in
dotazione. Cakewalk è una
DAW avanzata specifica per
ambito Windows, mentre
Ableton Live 9 Lite è una
DAW molto apprezzata per il
suo approccio originale alla
registrazione digitale. •
www.exhibo.it
Persone nel mercato
Per una migliore organizzazione aziendale, al team Master Music si è unito Alessandro Gramegna,
che in qualità di nuovo responsabile marketing &
comunicazione sarà il riferimento diretto per iniziative pubblicitarie, orga-
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Dismamusica Magazine
vertimento puro e alla creatività.
RAVO dispone di un grande display molto luminoso, di processore DSP
a 32 bit (44.1Khz sampling), di Conversione 24
bit A/D/A, di 130 effetti suddivisi su 8 moduli e
inoltre di 100 preset, di ulteriori 100 preset aggiuntivi personalizzabili. Inoltre
ha il software RAVO Tonebank gratuito, il pedale di
espressione programmabile e un accordatore di alta qualità. •
www.gold-music.it
Il Dettato
Musicale
Gli innumerevoli esercizi di educazione dell’orecchio (Ear training) proposti
in questa pubblicazione
permettono di arrivare a riconoscere intervalli melodici ed armonici, di individuare errori ritmici o melodici, di ricostruire una melodia mettendo nell’ordine
esatto le battute indicate,
ecc. favorendo il pieno sviluppo della sensibilità musicale degli alunni.
Gradualmente si rafforza
la capacità di memorizzare un frammento musicale attraverso il riconoscimento di elementi di natura melodica (scale, cromatismi, ecc.), di natura
armonica (tonalità, intervalli armonici, ecc.) e ritmica (sincopi, gruppi irregolari, ecc.), elementi che
si ritrovano poi nel Dettato Musicale.
I Dettati Melodici in Tempo Semplice e in Tempo Composto sono nell’estensione di una ottava
nelle tonalità Maggiori e
minori fino ad una alterazione in chiave.
Nei Dettati Ritmici si utilizzano valori di durata fino al sedicesimo •
MusicSales | musicsales.co.uk
Dismamusica Magazine
Dicembre 2015
Dalle
Dalle Aziende
Aziende
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Monitor 30°
Monitor 45°
www.fbt.it - [email protected]
Polypropylene Speakers
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Plywood Speakers
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128dB SPL
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Plywood Sub
1000W
1000W
127dB SPL 126dB SPL
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1200W
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