le parole della musica

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le parole della musica
CORSO DI GIORNALISMO MUSICALE
16 giugno 2011
Le parole della musica
• “Parlare di musica è come ballare di architettura” – Frank Zappa
Ovvero: dell’oggettiva impossibilità di sovrapporre concetti e strutture verbali all’arte dei suoni,
senza rischiare d’incorrere nel vizio dell’impoverimento.
•
-
Problema di ricezione sociale della figura del giornalista musicale:
se fai il giornalista musicale sei un musicista mancato
i giornalisti musicali sono in grado di parlare solo dei testi letterari
per la verità si considerano i testi delle canzoni solo più nella musica d’autore
Esattamente come sostiene Paolo Conte:
“Nelle disquisizioni dei soliti critici viene normalmente dato uno spazio enorme ai testi delle
canzoni […] Praticamente niente si dice delle composizioni musicali. Almeno due ragioni sostanno
a questo atteggiamento. La prima è che chiunque si sente in grado di parlare di parole, quasi
nessuno sa esprimersi a proposito di musica. Sarebbe molto più difficile. La seconda è che la
canzone viene considerata d’autore solo quando il testo le conferisce una certa dignità letteraria”.
...e Richard Middleton: “il significato della musica può diventare evidente solo attraverso la
descrizione della musica stessa”.
•
•
Il giornalista musicale è davvero così inutile?
medium tra artista e fruitori (nella comunicazione di un evento live o dell’uscita di un disco,
ma anche nell’interpretazione di un messaggio poetico-musicale)
contribuisce alla creazione di un’opinione comune
Impiego di una terminologia adeguata come mezzo per difendere la qualità e l’utilità del
proprio ruolo.
Occasioni per parlare di musica:
• Recensioni di album, concerti, eventi
• Annuncio di eventi (concerti, uscite discografiche, presentazioni ufficiali)
• Interviste
Ambiguità terminologica musicale
Macrogeneri:
1.
2.
3.
4.
Musica classica VS Musica colta occidentale
Musica etnica VS Folk Music (es. Tamburellisti di Torre Paduli)
World Music
Popular Music (Pop -?- Rock, Jazz, Dance, Samba e Bossa Nova, Cantautorato,
Blues) VS Musica popolare
Difficoltà nell’identificazione di un sottogenere specifico (concetti d’invenzione e scopo
giornalistico, mutevoli nel contesto storico, geografico e sociale): es. INDIE ROCK= “indipendente
dal mercato della major” (e i Radiohead sotto Emi? E gli Afterhous ora approdati in Universal? e i
gruppi sotto Mescal con distribuzione Sony?). Come rimediare:
- definire i generi secondo la definizione data dall’artista stesso o dalla casa discografica
-
marcare paragoni chiari (chitarre alla…/ linee melodiche in stile…/ sound simile a…) e
motivarli.
Forma-Canzone
- Verse-Refrain (strofa-ritornello): quasi tutte le canzoni da My Way in poi.
- Chorus-Bridge (A-A’-B-A’’-C): più tipica del jazz e del blues (v. The man I love)
- Strofa/ouverture-Bridge/preludio+inciso musicale: non esiste un vero hook vocale-letterario,
ma questo viene affidato agli strumenti (v. Impressioni di settembre della P.F.M. e
Nuotando nell’aria dei Marlene Kuntz)
Il live
1. attore (sul palco)
2. spettatore (sotto il palco): in relazione con chi è sul palco e con chi ha accanto (es.
positivo Ten Club dei PJ, esempio negativo fan di Vasco al concerto del 1°maggio
2009)
3. gesto: movimenti coreutici, mimica facciale, richiami politici
4. corpo: seduto, in piedi
5. voce: concetto di “grana della voce” ( ogni esecuzione è anche ricomposizione)
6. tecnologia: scenografie, maxi schermi (es. maxi coreografie di Pink Floyd, Kiss, U2,
Jovanotti 2011, ma anche utilità degli schermi in grandi festival –es. crowd surfing
di Skin all’Heineken Jammin’ Festival 2010)
Tecniche specifiche
Voce:
- vocalizzi / agilità
- diplofonia
Chitarra:
- rasgueado (chitarra classica)
- palm muting (chitarra elettrica)
- bending (chitarra elettrica)
- tapping (chitarra elettrica)
Basso:
- slapping
Concetti fondamentali:
- Performance VS Esibizione
- Sound VS Groove
- Concept album
GLOSSARIO
Accordo
E' l'esecuzione simultanea di due (più propriamente bicordo) o più note. Esistono accordi maggiori
o minori, diminuiti, eccedenti,consonanti o dissonanti.
Agilità
Insieme di quegli stilemi (per lo più abbellimenti) che contribuiscono ad ornare il canto attraverso
figure di esecuzione rapida ('agile'): gruppetti, trilli, mordenti. Spesso si riferisce anche
all'esecuzione di note in ampi salti intervallari o note acute 'picchiettate'.
Nella popular music, l'esempio più chiaro è Brava di Mina.
Album
Raccolta di brani musicali accomunati da un genere, da un autore o da un argomento comune.
E' possibile che l'album sia disponibile in diversi formati: vinile, minidisc, musicassette, cd.
Ultimamente si trovano album interi disponibili per il download online in diversi formati (più
diffusamente in mp3).
Altezza
E' una delle tre caratteristiche del suono insieme a intensità e timbro.
Dipende dalla frequenza di vibrazione della colonna sonora. Maggiore è il numero delle
oscillazioni, maggiore sarà la frequenza e più acuto sarà il suono risultante.
Armonia
E' la scienza che studia la sovrapposizione verticale di due o più suoni (bicordi e accordi). L'ambito
in cui si realizza questo studio è quello della musica tonale (quindi di tutta la produzione musicale
occidentale dalla produzione di Bach fino ai giorni nostri, escludendo le avanguardie dei primi
trent'anni del Novecento). Ogni accordo all'interno di un brano ha un ruolo e, a seconda delle note
che lo compongono, possono verificarsi consonanze (sono accordi gradevoli, che creano una
sensazione di continuità della linea melodica) o dissonanze (sono accordi estranei al normale
decorso del brano, creano effetti di tensione, più o meno forti a seconda delle note che lo formano).
Arpeggio
E' l'esecuzione delle note di un arpeggio ma in successione più o meno rapida, anziché
simultaneamente. Per questa variante esecutiva, è genericamente considerato un abbellimento.
Nella popular music, è impiegato spessissimo per l'introduzione o l'accompagnamento di alcune
ballad (v. introduzione di Nothing Else Matters dei Metallica – arpeggio sull'accordo di mi minore).
Assolo
E' l'esecuzione di una linea melodica o ritmica più o meno lunga da parte di un solo strumento.
Nella popular music si trova di solito al centro della canzone e nel rock ne costituisce anche il
climax. (per assolo di chitarra v. Sweet Child O' Mine dei Guns and roses; per assolo di batteria v.
Moby Dick dei Led Zeppelin)
Ballad
Termine inglese che designa tanto la forma letteraria, quanto la forma musicale medievale costruita
proprio sul testo letterario (ricalcandone quindi la struttura). Nella popular music indica un brano di
andamento e carattere lento e meditativo, spesso di contenuto amoroso (nella musica folk è spesso
caratterizzato da un testo fortemente narrativo). V. Paradise dei Tesla; per la musica folk v. Ninna
nanna dei Modena City Ramblers
Bending
Il bending, termine inglese che significa "piegatura", è un effetto di glissando che mira ad alterare
una nota musicale di partenza fino a portarla a una più alta nota di arrivo. L'intervallo tra le due note
spazia dal semitono ai due toni, a seconda dei limiti fisici dello strumento utilizzato. Il bending è
una tecnica applicabile, con differenti tecniche, su molti strumenti musicali, in particolare quelli a
fiato (ad esempio il sassofono oppure l'armonica a bocca), ma trova il suo più ampio utilizzo nelle
parti di chitarra elettrica solista nella musica blues e rock. Per quanto possa sembrare paradossale,
nei due stili la stessa tecnica è usata per raggiungere effetti opposti: nel blues il bending esprime
spesso tristezza e disperazione suonando come un lamento, un singhiozzo nel pianto dello
strumento; nel rock invece suona come un grido, un urlo di energia musicale colorato di
aggressività grazie all'uso della distorsione.
Concept album
E' un lavoro discografico nel quale le canzoni seguono un unico filo conduttore, per tema,
ispirazione, genesi. Proprio per l'ampiezza del concetto è ancora oggi piuttosto difficile riuscire a
indicare con precisione scientifica se un album sia o meno un concept. Il primo esempio sembra
essere stato In the wee small hours di Frank Sinatra. Con Tommy degli Who si è introdotto una
nuova declinazione di concept album: non solo l'opera ha un unico filo conduttore, ma contiene
addirittura una storia che si sviluppa al suo interno (opera rock), perciò è bene ascoltare le tracce
nell'ordine in cui sono proposte. (Oltre ai dischi citati: Sgt.Pepper's lonely hearts club band dei
Beatles, Wish you were here dei Pink Floyd, e qualsiasi dei primi quattro album dei King Crimson).
Concerto
Un concerto è un'esecuzione musicale dal vivo di qualsiasi genere, vocale e/o strumentale di un
artista (cantante, cantautore, ecc.), un gruppo musicale, un'orchestra, una banda, qualsiasi musicista
o gruppo di musicisti, con una durata media di circa novanta minuti.
Il concerto può effettuarsi in qualsiasi tipo di spazio o struttura con gli adeguati requisiti per poterlo
ospitare, normalmente su di un palcoscenico collocato all'interno di un teatro, uno stadio, una piazza
(solitamente un concerto in piazza è gratuito), un parco, un palazzetto dello sport, una discoteca,
ecc. Sul palcoscenico vengono sistemati i vari strumenti musicali (back line) necessari per
l'esecuzione dal vivo, gli impianti audio/luci, le scenografie, le apparecchiature per gli effetti
speciali. Un concerto è anche chiamato "live".
La sequenza di concerti di uno stesso artista o gruppo in varie località è chiamata tour o tournée.
Demo
Il demo rappresenta la selezione di alcuni brani musicali registrati su CD o altro formato digitale (o,
più raramente, audiocassetta). Generalmente i brani sono registrati con mezzi semi-professionali o
dilettantistici e fungono da "biglietto da visita" presso le case discografiche o i produttori musicali.
Secondo quanto dichiarato dalle maggiori case discografiche, il demo dovrebbe essere composto al
massimo da tre/quattro brani, dovrebbe essere registrato esclusivamente su CD (o in taluni casi in
formato mp3) e dovrebbe essere corredato da un breve curriculum artistico, dai recapiti del
musicista e da alcune fotografie in figura intera e viso (preferibilmente il tutto compendiato in una
piccola brochure in A4 stampata su carta fotografica).
EP
Abbreviazione di Extended Play. Nell'ambito discografico indica una registrazione su vinile o su cd
che abbia una durata superiore a un singolo e inferiore a un album.
Esibizione
E' l'esecuzione in pubblico della propria arte. E' l'atto del recitare, del cantare, del suonare, in sé e
per sé. Per quanto riguarda invece l'insieme degli elementi che formano lo spettacolo, v.
Performance.
Folk Revival
E' il recupero e la riproposizione dei repertori musicali tradizionali, nato sulla scia degli studi
etnomusicologici, grazie all'impulso del Centro Nazionale di Studi di Musica Popolare (ora
Accademia di Santa Cecilia) e all'opera di Ernesto De Martino e Diego Carpitella. Il vero
movimento di folk revival in Italia nasce negli anni 60-70, con formazioni come il Nuovo
Canzoniere Italiano e i Cantacronache. Non si tratta semplicemente di band che propongono brani
della tradizione, ma di artisti che, sulla base di studi musicologici accurati, cercando di riproporre e
tramandare il repertorio così com'era in origine (Giovanna Marini ha tentato tutta la vita di cantare
in quel modo quasi urlato tipico delle nostre nonne). Ascoltare Contessa nelle esecuzioni di
Giovanna Marini e dei Modena City Ramblers per cogliere la differenza fra folk revival (la Marini)
e un'interpretazione di un gruppo folk (Modena City Ramblers). Per cogliere lo studio sulla vocalità
fatto da Giovanna Marini ascoltare Lu menestre colombe da 'I treni per Reggio Calabria'.
Grana (della voce)
Termine coniato da Roland Barthes: indica la corporeità insita nella voce stessa. Parlare non è
semplicemente atto di emissione di fiato che eccita le nostre corde vocali e conseguentemente
produce una colonna sonora. Nell'atto stesso di parlare noi manifestiamo la nostra natura e ci
mettiamo in relazione con l'altro. La grana non è il timbro, non è il corpo, non è la forma e non è
stile: è la nostra materialità corporea che parla la sua lingua materna, la parola, la lettera, la
significanza.
E' un termine particolarmente complesso da impiegare, ma può essere speso in senso giornalistico
per indicare un timbro veramente particolare, di una voce da cui sgorga dichiaratamente la natura
stesa dell'artista. Si pensi, ad esempio, alle cover, alle ri-esecuzioni di brani famose da parte di un
grande artista con una grana particolare: quel brano sembrerà suo, la ri-esecuzione sarà, di fatto, una
ri-composizione. (v. Love reign o'er me degli Who nella versione originale e poi in quella dei Pearl
Jam, oppure Olhos nos olhos nell'originale di Chico Buarque e poi nella versione di Maria
Bethania).
Groove
Orginariamente il termine viene impiegato per indicare un modulo ritmico-melodico su cui si
costruisce la composizione (non il metro, ma la successione di tempi, timbri e note dei vari
strumenti). E' diventato sinonimo di andamento ritmico per quanto riguarda certi generi, soprattutto
funky e blues e prevede la possibilità di microvariazioni continue.
È entrato nel gergo comune il modo di dire "ha un bel groove", intendendo una musica o un
musicista in grado di creare una potente empatia con l'ascoltatore tramite il solo linguaggio ritmico.
Un' espressione gergale assimilabile in uso negli ambienti musicali può essere "ha un bel tiro".
Happening
Gli happening sono una forma d’arte che nasce a opera di Allan Kaprow e si focalizza non tanto
sull’oggetto ma sull’evento che si riesce ad organizzare.Tutti questi eventi incarnano valori
antitetici a quelli caratterizzanti l’universo delle “belle arti”, eventi che in particolare promuovono
l’effimero, il mutevole, il riavvicinamento tra arte e vita.
Gli artisti che si occupano dell'organizzazione degli happening tendono a svincolare il pubblico dal
ruolo di fruitore passivo.
Gli happening avvengono generalmente in luogo pubblico, all'aperto come fosse un gesto di
irruzione nella quotidianità. Hanno conquistato fama gli happening di Spencer Tunick che
coinvolgono una massa di persone nude.
Intensità
E' la qualità che distingue i suoni in deboli o forti. In fisica corrisponde all'ampiezza dell'onda
sonora e varia a seconda della forza con cui viene sollecitata la vibrazione del corpo sonoro.
Maggiore è l'ampiezza dell'onda sonora, più forte sarà il suono e viceversa.
Melodia
E' una successione sovraordinata di suoni e pause di altezze e durate diverse, che forma un pensiero
musicale di senso compiuto. Rispetto alla melodia, quindi, ha un decorso cronologico orizzontale
(non c'è simultaneità).
Metro
Nella musica, il metro è una struttura basata sulla ricorrenza periodica di elementi accentuativi. Tale
struttura può anche essere implicita, ossia non essere esplicitata ritmicamente. Essa condiziona il
nostro ascolto. Di qui deriva, ad esempio, l'effetto della sincope, frutto per l'appunto di una sfasatura
tra l'elemento esplicito del ritmo e quello implicito del metro.
Nella notazione occidentale, la misura della battuta musicale costituisce un elemento metrico,
benché gli studi di etnomusicologia abbiano dimostrato come il concetto di metro vada molto ad di
là di quello di battuta. È tuttavia consuetudine equiparare le espressioni "Questo brano ha come
metro 4/4 (quattro quarti)" e "Questo brano è in 4/4".
La misura ha due scopi nella musica occidentale: raggruppare una serie di tempi e rappresentare il
mattone di una struttura musicale più ampia come una frase. La misura di una battuta implica le
struttura dell'accentazione delle note, ove alcune sono più accentate di altre; il cambio di tempo
cambia dunque anche il modo in cui le note sono accentate. L'accento può essere ottenuto
introducendo una modifica significativa nei parametri del suono, in modo tale da evidenziare una
nota rispetto alle altre.
Musica classica
Nell'accezione comune indica tutta la produzione colta occidentale da Bach fino alle avanguardie.
Propriamente, invece, il termine indica la produzione musicale colta occidentale nel periodo che
comprende le produzioni del periodo classico di Haydn, Mozart e Beethoven. Questo tipo di
composizioni nacque e si sviluppò principalmente a Vienna; in altre zone, anche di area germanica,
le produzioni coeve hanno caratteristiche diverse e assumono nomi diversi. E' quindi corretto
parlare di musica classica solo quando si parla di Haydn, Mozart e Beethoven. Per tutto il resto
sarebbe meglio usare il pur discutibilissimo “musica colta occidentale”, ormai di impiego corrente
nella musicologia.
Musica colta occidentale
V. Musica classica
Musica Etnica
Indica tutte le produzioni musicali locali che seguono e rispettano la tradizione del luogo in cui sono
nate e si sono sviluppate. Si diffondo principalmente per via orale/aurale e per questo sono da una
cinquantina d'anni oggetto di ricerche, registrazione e catalogazione. Sono repertori di grande
interesse musicologico e antropologico perché spesso si sviluppano a stretto contatto con la vita
quotidiana nelle sue varie espressioni sociali (nascite, matrimoni, celebrazioni rituali, lavoro, morte
→ non a caso il metodo di studio della produzione musicale di una certa zona in ambito
etnomusicologico si definisce “dalla culla alla bara”).
Musica Folk
E' la musica popolare, ovvero una musica scritta con il linguaggio del popolo, pensata per il popolo
e con continui rimandi al contesto sociale di provenienza e di destinazione. Si pensi per esempio
alla musica celtica. Da non confondere né con la musica etnica, né con la popular music. Se con la
prima può avere punti di contatto (la provenienza popolare, la diffusione principalmente orale
-almeno all'inizio, oggi la musica folk costituisce una buona fetta del mercato discografico- le
tematiche affrontate), nulla ha a che spartire con la popular music (v. Popular music).
Palm Muting
E' una tecnica tipica della chitarra e del basso elettrico. Consiste nello smorzare la vibrazione delle
corde appoggiando leggermente su di esse il palmo della mano destra (la stessa che pizzica). Si crea
l'effetto di una pausa, di un suono stoppato (ma anche, in concomitanza con alcuni effetti di
distorsione, un suono caratteristico). V. basso elettrico nella strofa di All around the world dei Red
Hot Chili Peppers.
Performance
E' l'esibizione in tutti i suoi aspetti, da quello principale, la musica, passando per gestualità,
corporeità, mimica facciale, scenografie, coreografie. Il pubblico in sé e nel rapporto che instaura
con l'artista sul palco può essere considerato uno degli elementi fondati della performance.
Popular Music
E' tutto ciò che è stato prodotto in ambito musicale dopo le avanguardie novecentesche. Jazz,
musica leggera, cantautorato, blues con tutti i suoi derivati, rock'n'roll con tutti i suoi derivati, dance
e musica elettronica rientrano in questa definizione, così come alcune produzioni musicali
circoscritte a determinate zone (come bossa nova e samba). L'abbreviazione inglese 'pop' in Italia è
stata assunta come vero e proprio genere a sé: il termine è piuttosto ambiguo. Gli Oasis per noi sono
brit-rock (dove brit indica semplice un certo tipo di gusto per la ricercatezza e l'orecchiabilità delle
linee melodiche e per un certo sound strumentale), per un americano possono rientrare
tranquillamente nella definizione 'pop'.
Rasgueado
Il Rasgueado è una tecnica chitarristica caratteristica del flamenco. Viene eseguito con mano destra,
generalmente sulla chitarra flamenca e sulla chitarra classica.
Si parte con la mano chiusa a pugno, quindi le dita si aprono (in questa sequenza: mignolo, anulare,
medio e indice) in modo che le unghie eseguono tre o quattro strappate sulle corde in rapida
successione; il palmo viene abbassato per dare l'effetto di smorzatura e il pollice si alterna al resto
delle dita, eseguendo le note basse, o completa con un quinto strappo la successione.
Interessante è notare che la definizione grammaticale di rasgar è "strappare" come 'rascar è
"grattare" così rasgueados sembra un insieme di strappi e grattate sulle corde con le dita, senza
dimenticare che rasguear vuole dire "suonare". (v. versione di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin
eseguita da Rodrigo y Gabriela)
Riff
E' una melodia di dimensioni ridotte che si pone come inciso. Di solito ha valore introduttivo e si
ripropone poi come accompagnamento del brano. V. Smoke on the water dei Deep Purple.
Ritmo
E' una successione di accenti che si ripete in maniera regolare. Nel modulo ritmico musicale, ci
saranno, quindi, note accentate, note semi-accentate e note non accentate. Il ritmo musicale è
naturalmente costruito sul metro, perciò se il metro è ternario avremo un accento forte, uno debole e
uno nullo; se il metro è pari avremo un accento forte, uno debole o nullo, e nuovamente un accento
forte e uno debole o nullo.
Sincopato
La sincope è uno spostamento d'accento rispetto al regolare andamento ritmico. Se in un brano in
4/4 io percepisco nettamente le quattro pulsazioni, ma invece di avere 1°=accento forte, 2°=accento
debole, 3°=accento forte, 4°=accento debole, le ho al contrario (con gli accenti forti sui tempi pari),
mi trovo di fronte a un ritmo sincopato. Esistono alcuni generi costruiti per intero sull'elusione del
normale flusso accentuativo: il raggae e lo ska.
Slapping
Lo slapping è una tecnica specifica degli strumenti a corda (in particolare basso elettrico e
contrabbasso), nata negli Stati Uniti nell'ambito della musica afroamericana, in cui si alternano
"strappi" e percussioni con il pollice alle corde di uno strumento. Il pollice della mano destra non si
limita a pizzicare la corda, ma l'aggancia e la tira quasi come a volerla strappare: il colpo che ne
risulta fa assumere allo strumento carattere fortemente ritmico. E' un espediente molto usato
soprattutto nella musica Funky.
Sound
Ad oggi non esiste una definizione univoca di questo termine. E' l'insieme di tutti gli accorgimenti
(timbri, tipologia di strumenti musicali impiegati, arrangiamenti, caratteristiche vocali, tematiche
dei testi letterari, ecc...) che caratterizzano un autore, un genere o addirittura la produzione musicale
di una area geografica. E' il caso del brit pop o brit rock (Oasis, Blur, The verve), dove è stato
coniato un termine per designare un genere basandosi proprio soltanto sul sound di tre gruppi di una
zona ristretta (idem col fenome grunge all'inizio degli anni 90).
Timbro
E' la terza caratteristica fisica del suono. E' determinato dalla forma dell'onda sonora ed è la qualità
che ci permette di distinguere uno chitarra da un violino, ma anche la voce del mio amico Pippo da
quello del mio amico Caio.
Unplugged
E' semplicemente un'esecuzione in acustico, cioè con strumenti non connessi a dispositivi elettrici
di amplificazione (plug in = inserire, in riferimento ai cavi che servono proprio a collegare, ad
esempio, la chitarra al suo amplificatore → unplugged = non collegato, non inserito).
Vocalizzo
Tecnica canora per la quale si eseguono delle note su suoni vocalici e non su parole di senso
compiuto. Il vocalizzo può essere usato come esercizio di riscaldamento della voce, ma anche al
fondo delle parole per abbellire la linea melodica e dar sfoggio delle proprie capacità tecniche.
Quando su una sillaba si insiste su un vocalizzo, ci troviamo di fronte a un melisma, una vera e
propria ornamentazione del tessuto melodico.
World Music
L'espressione world music si riferisce in genere alla musica che presenta una contaminazione fra
elementi di popular music e musica etnica. Alcuni esempi di questo genere sono l'opera di Peter
Gabriel o di Paul Simon. I progetti musicali che attingono a tradizioni culturali diverse tendono a
travalicare le classificazioni tradizionali; in questo senso, per world music si intende anche, talvolta,
l'opera di artisti che rifiutano di adottare un qualsiasi specifico linguaggio musicale tradizionale, o
addirittura, nell'accezione estrema, "tutta la musica del mondo", intesa come un tessuto continuo di
esperienze correlate e componibili, in opposizione alla visione tradizionale della musica suddivisa
in generi e tradizioni musicali indipendenti. Come "world music" vengono classificati, in modo
simmetrico, quegli artisti africani, sudamericani e asiatici che sono stati "scoperti" dal "business"
della musica pop e che in genere seguono un percorso musicale inverso, partendo dalle proprie
tradizioni musicali e "sposandole" a schemi adatti a essere ben accolti dal pubblico europeo e
statunitense (come Youssou N'Dour, Ladysmith Black Mambazo, Papa Wemba). Data l'evoluzione
dei sistemi di trasporto e di comunicazione anche solo rispetto all'inizio del XX secolo, non stupisce
che le tradizioni occidentali vengano in contatto con quelle di altre culture, con reciproca influenza;
in questo senso, è verosimile che il confine fra quella che viene chiamata pop music e la musica
etnica diventi via via più sfuggente. I critici di questa tendenza osservano che essa potrebbe portare,
sul lungo periodo, a una sostanziale "globalizzazione" della musica che coinciderebbe con un
depauperamento delle tradizioni musicali dei popoli. Da questa preoccupazione nasce quindi, come
contromisura, l'interesse per lo studio e la preservazione delle tradizioni musicali dei paesi del terzo
mondo. (Ascoltare, oltre agli artisti citati, I am missing you di Ravi Shankar e George Harrison, The
long road di Eddie Vedder con Nusrat Fateh Ali Khan, L'albero di Jovanotti, Sweet Lullaby dei
Deep Forest, Jamila degli Agricantus).
LETTURE CONSIGLIATE
− Barthes Roland, La grana della voce – Einaudi
− Middleton Richard, Studiare la popular music – Feltrinelli
− Tagg Philip, La popular music da Kojak al rave - Clueb