Pascal, l`emicrania e la luce mistica Editoriale

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Pascal, l`emicrania e la luce mistica Editoriale
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Editoriale
Recenti Prog Med 2011; 102: 494-496
Pascal, l’emicrania e la luce mistica
Maurizio Paciaroni
Riassunto. Blaise Pascal (1623-1662), grande matematico,
fisico e teologo francese, ha contribuito a fondamentali scoperte scientifiche tra le quali i principî di idrostatica, conosciuti come la “legge di Pascal”. È inoltre considerato uno dei
più importanti filosofi francesi: sua opera fondamentale sono i “Pensées”.
Ci sono evidenze che Pascal soffrisse di episodi ricorrenti di
cefalea preceduti da aura visiva caratterizzata da episodi di
emianopsia, disturbi allucinatori ed altri, tra i quali scotomi
scintillanti e spettri di fortificazione. Si pensa che molte delle riflessioni filosofiche di Pascal siano state influenzate da
queste esperienze visive e che esse siano state vere e proprie fonti di ispirazione.
La stessa improvvisa conversione religiosa, il momento decisivo della vita di Pascal, avvenuta nella notte tra il 23 ed
il 24 novembre 1654, è stata accompagnata da una visione luminosa che egli interpretò come un fuoco accesosi
alla presenza di Dio. È probabile che anche questa visione
potesse far parte dell’aura visiva, nonostante Pascal la abbia interpretata come una manifestazione della Grazia divina.
Blaise Pascal and his visual experiences.
Parole chiave. Blaise Pascal, emicrania con aura.
Key words. Blaise Pascal, migraine with aura.
La breve vita di Blaise Pascal (1623-1662)
tria (il “teorema di Pascal”) e descritto in un libro
pubblicato nel febbraio del 1640 intitolato “Essai pour les coniques” 1. (Intuizione che sucitò
l’ammirazione del grande Cartesio, protagonista
dell’ambiente scientifico dell’epoca). Trasferitosi
con la famiglia a Rouen, nel 1642, il giovane Pascal inventò la prima calcolatrice: per aiutare il
padre nei suoi conteggi di contenzioso fiscale.
Pascal lavorò a questo progetto dal 1642 al 1645
ideando un calcolatore chiamato “pascaline”, antenato di quello del XX secolo. Insieme ad un altro matematico francese, Pierre de Fermat, formulò alcune fondamentali teorie sul calcolo delle probabilità. Ulteriori sue scoperte riguardarono i liquidi (che trasmettono pressioni uguali in
tutte le direzioni: la legge di Pascal), la pressione atmosferica e gli studi infinitesimali in geometria.
Blaise Pascal nacque in Francia a ClermontFerrand il 19 giugno 1623; era il terzo figlio di
Etiènne Pascal. Dopo la morte della madre, che
avvenne quando Blaise aveva 3 anni, la famiglia
si trasferì a Parigi. Il padre di Blaise, un giudice che lavorava a Clermont, aveva una visione
tradizionalista e decise di fare da maestro al proprio figlio. Malgrado Blaise dimostrasse di possedere una prodigiosa predisposizione verso la
matematica, suo padre decise che sino all’età di
15 anni il figlio non potesse studiare matematica. Ma Blaise possedeva una insaziabile curiosità verso tale disciplina e iniziò a studiare da solo la geometria sin dall’età di 12 anni facendo importanti scoperte ed osservazioni. All’età di 16
anni, formulò uno dei teoremi-base della geome-
Summary. Blaise Pascal (1623-1662) the mathematician,
physicist, and theologian, is often considered as an example of classical French prose. Pascal’s primary scientific
contribution was the principle of hydrostatics, known as
Pascal’s Law. Furthermore, he is also regarded as one of
the most important French philosophers, principally due
to his publication: “Pensées”. There is documentation affirming that Pascal suffered from visual migraines with recurring headaches, episodes of blindness in half of his visual field, zigzag, fortification spectra, and other visual hallucinations. It has been hypothesised that these migraine
aura experiences acted as a source of inspiration for Pascal’s philosophical reflections. Pascal’s sudden religious
conversion, probably the most decisive moment in Pascal’s personal life, during the night of the 23rd to 24th of
November 1654, was accompanied by a lighted vision
which he interpreted as fire convincing him of God’s “reality and presence”. This experience may have been triggered by the effects of a migraine aura attack. This spiritual
epiphany led him to dedicate the rest of his life to religious
and philosophical interests.
Stroke Unit, Medicina Interna Cardiovascolare, Università di Perugia.
Pervenuto il 21 agosto 2011.
M. Paciaroni: Pascal, l’emicrania e la luce mistica
Nel 1646 ebbe inizio la sua trasformazione spirituale; venne colpito da una fede vibrante, divenendo un influente filosofo cristiano, sino ad abbandonare gli studi scientifici per dedicarsi a quelli religiosi3.
Ebbe una prima esperienza mistica in occasione di un incidente allorché, dal cavallo, venne sbalzato con violenza su un ponte che attraversava la
Senna e, pur senza danno fisico, soffrì di un grande trauma psicologico: l’episodio fu interpretato come il richiamo ad un’esistenza meno mondana, dedicata piuttosto alle istanze dello spirito. Dopo
questa prima esperienza mistica, visse una vera e
propria conversione religiosa nella notte tra il 23
ed il 24 novembre 1654, consegnandosi completamente a Dio, come riportò nei suoi scritti. E nel
1656 terminò di scrivere le “Provinciales”, lettere
sulla religione.
Morì il 19 agosto del 1662; malgrado avesse sofferto per probabile ulcera gastrica, l’autopsia rilevò la presenza di una patologia cerebrale (probabile carcinomatosi meningea, ma non poté essere
esclusa la natura tubercolare delle lesioni riscontrate)4.
Qualche anno dopo la morte, vennero pubblicati “Pensées sur la religion”, note sulla sofferenza
dell’uomo e sulla fede.
I sintomi visivi dell’aura emicranica
come una rivelazione divina
Blaise Pascal riuscì a portare a termine una
grande mole di lavoro malgrado non fosse in ottima salute sin dalla più giovane età. Nel 1647 soffrì di una crisi che lo paralizzò e dopo la quale non
riuscì più a camminare senza stampelle. Soffriva
soprattutto di disturbi non specifici: dolori diffusi,
irritabilità, persistenti disturbi digestivi e prostrazione generale. Tali disturbi erano considerati secondari a “neuroastenia” ed in un report di Binet-Sanglé del 1899, il nostro veniva considerato
soggetto ipocondriaco con molte manie e saltuarie
allucinazioni4.
Tra i vari disturbi erano ricorrenti crisi di cefalea. Onfray, in un suo scritto del 1926, riportava
che molti dei disturbi riferiti da Pascal erano dovuti ad una emicrania con aura5. Altri esperti attribuirono le crisi di cefalea a lesioni organiche cerebrali, quali quelle riscontrate all’autopsia. Esistono comunque diverse prove che Pascal soffrisse
episodi di disturbo visivo campimetrico di tipo
emianoptico, soprattutto allo sguardo di destra (a
volte di sinistra), associato a disturbi visivi quali
immagini a zig-zag, scotomi scintillanti, distorsioni e allucinazioni visive come quelli descritti dai
pazienti affetti da emicrania con aura. Il foglio 20
del manoscritto originale di “Pensées sur la religion” riporta disegni autografi di queste distorsioni visive, zig-zag, spettri di fortificazione considerati – da Onfray – la prova che il nostro soffrisse di
emicrania con aura5. Un facsimile di queste de-
Blaise Pascal:
«Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce».
scrizioni venne edito da Léon Brunschvicg nel
19396, confermando le osservazioni di Onfray, rafforzate dal fatto che anche altri manoscritti a volte erano illeggibili nei margini a destra: ad indicare difficoltà della visione nell’emicampo visivo corrispondente.
Il momento decisivo della vita di Pascal – l’improvvisa conversione religiosa avvenuta durante
la notte tra il 23 ed il 24 novembre 1654 – fu accompagnato da una visione luminosa che egli interpretò come “il fuoco”. Ebbe la convinzione che in
quel momento fosse presente Dio e lo scrisse:
«Fuoco / Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe / non dei filosofi e degli scienziati. / È cosa
certa. È cosa certa»7. Questa esperienza può essere stata determinata da un’aura emicranica, che,
sublimata da intenso significato spirituale, diventa una visione religiosa, come accaduto ad altri
personaggi descritti in letteratura quali Hildegard
of Bingen8.
Diversi scritti hanno riportato che la possibile
causa delle “strane illusioni” di cui soffriva Pascal
fosse di natura emicranica9. Inusuali illusioni caratterizzate da improvvisa sensazione di un precipizio, una cavità nella parte sinistra; sono quelle che coinvolgono un emicampo visivo.
Emicrania con aura: una sorgente di ispirazione
per riflessioni filosofiche e religiose
Non è improbabile che le esperienze mistiche
durante le aure emicraniche abbiano costituito la
sorgente di ispirazione alla riflessione sull’esistenza di Dio.
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Recenti Progressi in Medicina, 102 (12), dicembre 2011
Successivamente alla improvvisa conversione,
avvenuta durante la probabile aura emicranica,
Pascal iniziò infatti a scrivere i saggi sulla religione, influenzato da quella esperienza che lo portò a
dedicarsi per tutto il resto della sua vita a tali questioni: punto di riferimento non solo per gli autori
dell’epoca, ma anche per molti epigoni: sino ai giorni nostri10.
Bibliografia
1. Pascal B. Essai pour les conique. Parigi 1939.
2. Sorel and Sorel. When Blaise Pascal met René Descartes. The Independent, June 15 1996.
Indirizzo per la corrispondenza:
Dott. Maurizio Paciaroni
Ospedale Santa Maria della Misericordia
Stroke Unit, Medicina Interna Cardiovascolare
Piazzale Menghini, 1
06132 Sant’Andrea delle Fratte (Perugia)
E-mail: [email protected]
3. Rouse Ball WW. A short account of the history of mathematics. London: Macmillan 1888.
4. Charles Binet-Sanglé. La maladie de Blaise Pascal.
Annales médico-psychologiques 1899; VIII: 177-99.
5. Onfray R. Où l’on voit que Pascal avait des migraines ophtalmiques. Presse Méd 1926; 34: 715-6.
6. Brunschvicg L. Blaise Pascal. In: Les grandes figures. Paris: ed Sèbastian Charléty 1939.
7. Fischer R. A cartography of the ecstasic and meditative states. Science 1971; 174: 897-904.
8. Podoll K, Robinson D, Sacks O. Migraine art.
Berkley: North Atlantic Books 2009.
9. Critchley M. Migraine from Capadocia to Queen
Square. In: Smith R. Background to migraine. London: Heinemann 1967.
10. Paciaroni M. The visual experiences of Blaise Pascal.
Front Neurol Neurosci 2010; 27: 160-7.