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51 al 2010: ecco l
La Nuova Sardegna del 12.01.2011
Pagina 14 - Gallura
BOOM DEMOGRAFICO PER I CENTRI COSTIERI
Palau e Santa Teresa superano i 4 mila abitanti, Arzachena tocca quota 13mila
Ma c’è l’inghippo: tanti prendono la residenza per non pagare l’Ici
PALAU. Calamite per nuovi residenti. Magneti per aspiranti cittadini della Gallura sul mare. I comuni
costieri continuano a crescere. La crisi non ferma un trend demografico cominciato mezzo secolo fa e
che ha trasformato piccoli centri quasi disabitati in capitali del turismo. Un incremento demografico che
ha fatto di Palau, da piccola frazione di Tempio, una gettonata località delle vacanze da 4mila e 337
abitanti. O della vecchia Monti di Mola, paese degli stazzi prima della Costa Smeralda, oggi cuore del
turismo di lusso con oltre 13 mila abitanti residenti.
Un trend di crescita che ha investito anche la piccola Santa Teresa Gallura che oggi conta quasi 4mila
e 200 abitanti. In percentuale il trend demografico dell’ultimo mezzo secolo nella Gallura costiera fa
ancora più effetto. Arzachena ha infatti avuto una crescita della popolazione di oltre il 200 per cento ma
ha mantenuto una bassa densità di popolazione, 58 abitanti per chilometro quadrato e questo grazie
alla grande estensione del comune, con un borgo centrale e tante frazioni, molte a due passi dal mare.
Palau in 50 anni fa schizzare i numeri del suo ufficio anagrafe del 157 per cento con un grosso aiuto da
parte degli stranieri e una popolazione distribuita con 100 abitanti per chilometro quadrato. Santa
Teresa, che in 50 anni ha avuto anche tempo di cambiarsi il nome e diventare Santa Teresa Gallura, fa
lievitare il numero dei suoi residenti del 140 per cento. Qualcuno dubita però che tutti gli oltre 4 mila
abitanti siano davvero residenti.
Il Comune, incrociando una serie di dati, ha scoperto che una buona fetta ha messo su casa a Santa
Teresa solo in modo virtuale, per esempio per pagare meno tasse o avere diritto alla tariffa agevolata
per la barca al porto. Numeri che sembrano noccioline se si pensa all’effetto moltiplicatore della
stagione estiva, con l’arrivo di migliaia e migliaia di turisti. Un fenomeno che lascia poi le tracce nelle
tante seconde case sparse lunga la costa. È recente lo studio del comune di Palau sulle case vacanza.
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La giunta di centro sinistra guidata dal sindaco Piero Cuccu (foto) ha scoperto che nell’intero territorio il
70 per cento del patrimonio edilizio residenziale è fatto di appartamenti per le vacanze. Fenomeno che
tende a dopare il mercato immobiliare, con case vendute come regge. Un problema ben noto anche a
Santa Teresa, da anni in una versione invernale sempre più vicina al dormitorio. Troppi i condomìni
fantasma nel paese che ha compiuto 200 anni di vita.
Una condizione che ha spinto l’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Pisciottu a pensare a un
nuovo sviluppo del paese. Da qui la scelta urbanistica di privilegiare mattoni alberghieri piuttosto che
seconde case. Una missione che ha l’obiettivo di allungare la stagione, portare posti di lavoro e
impedire che soprattutto i giovani migrino nei comuni più grandi alla ricerca di una occupazione.
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L’Unione Sarda del 06/01/2011
Provincia. Trend gallurese a due velocità: più abitanti sulla costa, l'entroterra si svuota
È boom demografico: più 272 per cento
Tanto è cresciuta la popolazione olbiese negli ultimi 60 anni
Dal '51 al 2010: ecco l'andamento demografico nei 26 Comuni del territorio. Fotografia scattata
anche sulla percentuale di case sfitte.
Solo segni “più”, in una crescita esponenziale. È la popolazione della Gallura: 66.431 nuovi residenti in
sessant'anni, dal '51 al 2010. Ovvero, il 70,08 per cento. Una progressione gigantesca, visto che in Italia
gli abitanti sono aumentati al ritmo del 16,63 per cento (fino al 2001). Quasi tre volte di meno.
FOTOGRAFIA GENERALE Già si sapeva. La Gallura terra dell'Eldorado (o ex) vale quanto una calamita.
Tutto scritto nei trend demografici: dati e cifre messi insieme da Uccio Iodice, l'assessore provinciale alla
Programmazione che sta lavorando sul Piano urbanistico (Pup). Intanto: nel '51, in Gallura sono stati
censiti 89.663 residenti. Nel 2010 erano 156.094. Questa la sequenza: 96.380 nel '61, 101.250 dieci anni
dopo. E poi: 117.025 nell'81, 132.771 nel '91 e 138.373 nel 2001.
I COMUNI Olbia guida la classifica con 54.873 abitanti. La crescita vale un più 272,14 per cento, roba che
non uguali nell'intera Gallura (e probabilmente anche molto oltre i confini locali). Invece: Bortigiadas, il
Municipio più piccolo, rispetto al '51 ha perso il 50,18 di residenti, passati da 1.614 agli attuali 804. Ma la
dinamica si ripete nell'entroterra con quattro eccezioni. A cominciare da Tempio, dove la popolazione è
aumentata in dodici lustri del 40,08 per cento (da 10.177 a 14.256). Seguono Telti al 29,21 (da 1.691 a
2.185), Sant'Antonio al 13,23 (da 1.496 a 2.185) e Aggius al 9,32 (da 1.490 a 1.629). La flessione è
denominatore comune a Buddusò (-35,57), Oschiri (-24,71), Calangianus (-2.51), Berchidda (-14,14),
Luras (-13,67), Monti (-2,42), Alà dei Sardi (-20,75) e Trinità D'Agultu (-19,50). Su Padru mancano i dati.
TREND SUL MARE Di tutt'altro segno l'andamento lungo la costa. Oltre Olbia, i nuovi cittadini si sono
impennati nell'intera la Gallura rivierasca. Questa la classifica: Arzachena (207,44), Golfo Aranci (184,44),
San Teodoro (167,39), Palau (157,35), Loiri Porto San Paolo (147,03), Budoni (140,45) e Santa Teresa,
(139,36). Numeri che fanno il paio con un secondo elemento: sul mare il trend demografico è più o meno
proporzionale alla distanza dal capoluogo. Infatti: Badesi conta sì più abitanti, ma l'aumento è solo del
38,86 per cento. Idem a La Maddalena che non supera la soglia del 14,76. Insomma, anche in Gallura
pressione antropica sulla costa e spopolamento dell'entroterra segnano il passo. Una costante che si lega
al lavoro, concentrato nelle città più grandi. E tutte, Tempio a parte, si affacciano sul mare.
LA DENSITÀ Altro capitolo è la distribuzione della popolazione. Ovvero, la densità abitativa. In cima alla
lista c'è La Maddalena, con 241 residenti per chilometro quadrato. Segue Olbia a 146, mentre Budoni a
Palau raggiungono quota 100. Chiude la classifica Aglientu, con appena 8 abitanti. Un gradino prima ci
sono Alà dei Sardi e Bortigiadas, entrambi a 10. Luogosanto, invece, ne ha 14. Tuttavia la maggior parte
dei Comuni non supera i 30 residenti per chilometro quadrato. Così Berchidda (15), Trinità d'Agultu (16),
Oschiri (16), Padru (17), Buddusò (18), Aggius (19), Monti (20) e Sant'Antonio di Gallura (21). Golfo
Aranci ne ha 63, Arzachena 58, San Teodoro 41, Loiri Porto San Paolo 26.
LE CASE Gli ultimi numeri di Iodice fotografano, nelle case, il tasso di occupazione. E da qui si capisce
quanta incidenza abbia il turismo. Perché ci sono Comuni che d'inverno si svuotano. Intanto Golfo Aranci,
dove l'83,15 per cento delle abitazioni resta sfitto. Ugualmente ad Aglientu (79,71) e Budoni (77,78).
Minime, invece, le variazioni a Luras (17,34 per cento), Calangianus (14,33) e Telti (9,31). Segno che la
popolazione lì viva stabilmente. O conosce la mobilità solo per ragioni di lavoro.
Alessandra Carta
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