Leggi le slide di riepilogo sul riordino del Servizio Sociale Territoriale
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RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE 7 novembre 2016 analitica LE SFIDEScheda ATTUALI DEL WELFARE Conciliare pressioni crescenti sul budget pubblico con l'evoluzione della struttura sociale che procede verso una disgregazione dei modelli di famiglia tradizionale e una maggiore fragilità economica A Bologna... Sostanziale mantenimento della spesa pubblica sociale e socio-sanitaria per il welfare dal 2007 al 2016 (e non sono prevedibili significative espansioni). Necessaria una rimodulazione del budget per far fronte ai nuovi bisogni Oltre il 50% delle famiglie unipersonali: andamento in costante crescita negli ultimi trent'anni. Aumento costante della popolazione dei grandi anziani over 85 anni fino a raggiungere il 10% nei prossimi anni Ripresa economica lenta che non consente di recuperare in tempi brevi il tasso di sostanziale piena occupazione pre-crisi (2,8% di disoccupazione nel 2008, 7,2% nel 2015) 900 nuclei con ISEE inferiore a € 3.000 e altrettanti in povertà relativa stimati dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. Circa 122 sfratti per morosità incolpevole nel 2015 2 Cambiamento progressivo delle modalità di finanziamento dei servizi dal budget pubblico a quello privato degli individui col rischio di generare iniquità, disorientamento e scarsa qualità dei servizi acquistati A Bologna... Il 65% delle risorse per il welfare è in mano alle famiglie (erogazioni INPS + risorse private) e solo il 35% è nelle disponibilità di Comune e Ausl per realizzare servizi. Dato che pone comunque Bologna sopra la media nazionale Disponibilità di nuove tecnologie ancora poco utilizzate nell’offerta dei servizi sociali A Bologna... Oltre 460mila pagine visitate sul sito Servizi e Sportelli Sociali del Comune di Bologna e 170mila accessi. 5797 gli iscritti alle tre newsletter degli Sportelli sociali Presenza di associazioni, gruppi informali e cittadini attivi che agiscono un ruolo partecipativo e collaborativo agli interventi “pubblici” per il welfare ancora poco integrati con l'operatività dei servizi A Bologna... Oltre 650 associazioni censite a Bologna attive nei servizi sociali, educativi e culturali Oltre 260 i patti di collaborazione sottoscritti Oltre 100 realtà del terzo settore coinvolte in “Case Zanardi”, 11 i progetti attivati POLITICHE DI SVILUPPO In un'ottica di presa in carico ampia dei bisogni della comunità, sviluppare forme pubbliche di orientamento e consulenza che consentano ai cittadini di scegliere in modo competente le risorse di welfare a cui rivolgersi, anche oltre il perimetro delle prestazioni garantite da Comune e Ausl Sviluppare interventi di garanzia relativamente alla qualità dei servizi acquistati dai cittadini nel mercato privato Coinvolgere i beneficiari delle prestazioni e le risorse della comunità in progetti di presa in carico leggera centrati sul rafforzamento (empowerment) delle risorse individuali e collettive per la risposta ai bisogni sociali Realizzare un “patto con la comunità” per integrare le risorse disponibili e, con la regia dei Quartieri, orientarle verso il sostegno ai cittadini fragili e vulnerabili Rimodulare il peso dei diversi ambiti di intervento all’interno della spesa pubblica per il welfare (peso ridotto per giovani e famiglie, peso molto elevato per anziani e non autosufficienti) Applicare strumenti di valutazione dei mezzi (Isee) e strumenti di valutazione delle priorità per garantire l’accesso alle prestazioni più complesse ai cittadini più bisognosi in termini economici e di salute Monitorare l'effettivo accesso alle cure dei cittadini più fragili residenti nei nostri territori utilizzando gli strumenti previsionali già disponibili (profilo di fragilità) In una prospettiva di domiciliarizzazione delle cure e di maggiore disponibilità di nuove tecnologie, sviluppare opportunità di informazioni strutturate e programmi di assistenza in remoto che diano risposta a molti utenti contemporaneamente … senza intervenire andremo incontro a: difficoltà di risposta all'aumento dei bisogni che induce a sentimenti di impotenza, posizionamenti respingenti e aumenta le condizioni di rischio degli operatori sociali demotivazione e dequalificazione del lavoro sociale incapacità di intercettare le risorse che i privati spendono direttamente per l'acquisto di interventi di welfare, con perdita della funzione pubblica di garanzia di qualità e adeguatezza delle prestazioni ritiro verso interventi di welfare sempre più residuali, destinati solo alle situazioni di estrema fragilità conseguente difficoltà nel giustificare l'efficacia della spesa comunale corrente per i servizi sociali aumento degli oneri a carico delle famiglie e conseguente amplificazione dei divari nell'effettiva possibilità di soddisfare i propri bisogni (iniquità) LA RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI DI ACCESSO, VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO CRITERI RIORGANIZZAZIONE UNICITA' DI DIREZIONE CONFERMA DEGLI SPORTELLI SOCIALI TERRITORIALI COME PORTA UNICA DI ACCESSO ARTICOLAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI PER LIVELLI DI COMPLESSITA' DEL BISOGNO SPECIALIZZAZIONE PER TARGET DEI SERVIZI SE RICHIESTO DALL'ALTA COMPLESSITA' DEL BISOGNO SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE UNITARIO Attivazione da altri soggetti (FFOO, AG, Ospedali, scuola,…) UNITA’ DI STRADA DISABILI ADULTI SERVIZI SOCIALI di TERRITORIO SERVIZI TUTELA MINORI SERVIZI DOMICILIARI PROT. INT E MSNA SBS ACCESSO E PRESA IN CARICO TERRITORIALE Servizi sociali di territorio CITTADINO UTENTE SPORTELLO SOCIALE Servizi sociali di territorio specialistici SERVIZIO TUTELA MINORI ACCOGLIENZA, ASCOLTO, INTERVENTI SOCIOASSISTENZIALI E DI COMUNITA’ SERVIZI DOMICILIARI PER LA NON AUTO. SERVIZI SOCIALI DI TERRITORIO INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO VALUTAZIONE SOCIALE ED EVENTUALE INVIO ALLA VALUTAZIONE SOCIO-SANITARIA INTEGRATA E AI SERVIZI SPECIALISTICI PROGETTI DI PRESA IN CARICO COMUNITARIA INDIVIDUALI, DI GRUPPO E PER AMBITI DI BISOGNO CONSULENZA E ATTIVAZIONE RISORSE PER PROGETTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE PRIVATI PARTECIPAZIONE AI PROGETTI DI COMUNITA' DEI QUARTIERI COLLOQUI DI SOSTEGNO SERVIZI SOCIALI DI TERRITORIO CONTRIBUTI ECONOMICI A FAMIGLIE, ADULTI E ANZIANI PROMOZIONE TIROCINI EMPOWERMENT DISAGIO LAVORATIVO E ABITATIVO SOSTEGNO INCLUSIONE ATTIVA ACCESSO ALLOGGI DI TRANSIZIONE ETC... IL PROCESSO DI RIPROGETTAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE CONSOLIDAMENTO DELLA STRUTTURA 1° fase 7 novembre 2016 – 31 gennaio 2017 Assunzione a tempo indeterminato di 8 assistenti sociali (piano assunzioni 2015) Copertura delle attuali assenze in organico con assunzioni a tempo determinato Determinazione in coordinamento con l'Area Affari Istituzionali e Quartieri del numero di assistenti sociali da assumere a breve (piano assunzioni 2016) Assunzione sui Fondi del PON Inclusione di 9 assistenti sociali (1 a tempo pieno e 1 part time per ogni territorio) sulla progettazione SIA finanziata fino al 2019 Rafforzamento dei nuclei per la domiciliarietà, per garantire che si strutturino a quattro unità di personale per ogni territorio ASCOLTO E CONDIVISIONE incontro per ogni Quartiere tuttigennaio gli operatori2017 1° 1fase 7 novembre 2016con – 31 entro il mese di novembre 4 gruppi di macroprogettazione: - Accoglienza - Domiciliarietà - Minori - Gestione amministrativa/contabile Entro Natale ANALISI ORGANIZZATIVA Nel mese di gennaio completeremo l'analisi organizzativa macro per definire: l'assetto complessivo del servizio la definizione dei punti di responsabilità l'attribuzione delle risorse di personale connettendole con il carico di lavoro di ogni ambito; la collocazione delle persone con inidoneità temporanee e definitive, riassegnando tutte le risorse di personale a funzioni appropriate dentro al servizio in altra collocazione se non è più possibile proseguire nell'ambito di questo progetto FASI E TEMPI DEL PROCESSO luglio atto di 2017 indirizzo Giunta 2°19 fase 1 2016: febbraio – della 30 settembre 2017 1° fase 7 novembre 2016 – 31 gennaio 2017 24 ottobre conclusione procedure di istituzione e copertura della posizione dirigenziale “Direzione Ufficio di Piano e SST” 7 novembre : Incontro di presentazione plenaria novembre 2016: conclusione incontri nei sei Quartieri dicembre gennaio 2017: conclusione analisi organizzativa macro 1 febbraio: Assunzione responsabilità servizio sociale territoriale in capo all’Area Benessere di Comunità Immediatamente dopo attribuzione delle funzioni di responsabilità