venerdì 13 omaggio a Marija Judina

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venerdì 13 omaggio a Marija Judina
L’omaggio alla pianista russa Marija Judina apre Come in famiglia
Venerdì 13 maggio, alle 21, al Cineteatro Gavazzeni di Seriate
concerto omaggio alla pianista dimenticata che commosse Stalin
“Come in famiglia 2011” inizia sulle note di Franz Listz, Franz Schubert e Modest Musorgskij, per rendere
memoria ad una delle più grandi pianiste russe del ‘900. Il sipario della tradizionale festa della Città di
Seriate si aprirà venerdì 13 maggio, alle 21, all’insegna del concerto gratuito “Omaggio a Marija Judina:
più della musica”. Sul palco del Cineteatro Gavazzeni il pianista Viktor Derevjanko, allievo della stessa
Judina, la ricorderà proponendo il Sonetto 104 del Petrarca di Franz Liszt, Due Improvvisi op. 90 di Franz
Schubert e i Quadri di un’esposizione di M.Musorgskij. L’incontro-concerto, inserito tra le iniziative
patrocinate dall’Assessorato alla Cultura nell’ambito dell’anno di interscambio culturale Italia – Russia,
illustrerà la figura della pianista russa dimenticata, che commosse Stalin.
Sconosciuta in Occidente ed emarginata in patria perché cristiana, dal temperamento indomito e dalla
fede senza riserve, Marija Judina (1899 – 1970) verrà ricordata da Giovanna Parravicini. Presidente
dell’Associazione Russia Cristiana e autrice del libro “Marija Judina, più della musica”, edito RC edizioni
srl La Casa di Matriona, con allegato un cd musicale contenente tracce inedite, tra cui l’esecuzione del
pezzo di Mozart che emozionò Stalin, introdurrà la serata illustrando la grandezza personale e artistica
della pianista. L’intervento sarà accompagnato da alcune immagini tratte dal dvd “Marija Judina, la
pianista che commosse Stalin” del regista Jakov Nazarov, nipote dell’artista. Dal tocco unico e prodigioso
delle dita, definite «artigli d’aquila» da Šostakovic, suonando «Marija Judina evocava un altro mondo,
trasfigurato, purificando la realtà da miserie e piccinerie, infondendole significato e speranza, donandole
la bellezza», scrive Parravicini. Musicista di talento eccezionale, donna anticonformista e radicale,
coraggiosa testimone della verità e della bellezza nella Russia sovietica, la Judina è stata professoressa al
Conservatorio di Leningrado a soli 23 anni. Protagonista di numerose battaglie per la libertà della Chiesa
e dell’arte, ha trascorso una dura vita: viene lasciata ai margini della cultura ufficiale, vive di stenti e
rimane sconosciuta ai più in Occidente. E’ ricordata per un famoso episodio del 1943: Stalin sentendola
suonare il concerto K488 di Mozart ne rimase entusiasta e, per poter riascoltare l’esecuzione, le offrì
20.000 rubli per incidere il brano in un disco. La Judina rispose a Stalin con uno scritto: «La ringrazio.
Pregherò giorno e notte per lei e chiederò al Signore che perdoni i suoi gravi peccati contro il popolo e la
nazione. Dio e misericordioso, la perdonerà. I soldi li devolverò per i restauri della chiesa in cui vado».
Viktor Derevjanko, artista di spessore internazionale, apprezzato in tutto il mondo per le sue alte qualità tecniche
e la forza interpretativa, si è diplomato al Gnessin Music Institute di Mosca, di cui è diventato docente, studiando
con Heinrich Neuhaus e Maria Judina. Ha intrapreso un’intensa attività solistica e cameristica sia in Europa che nel
resto del mondo, riscuotendo grande successo di pubblico e lusinghieri apprezzamenti dalla critica musicale
internazionale. Professore di piano alla Israel Academy of Music della Università di Tel Aviv, ha tenuto master
classes alla Juillard and Manhattan Schools di New York, all’Università del Maryland e in altre. Attualmente
Derevianko è direttore artistico del Tel-Hai International Piano Master Classes in Israele.
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Ufficio Cultura e Relazioni Esterne
Seriate 11 maggio 2011