SCIENZASCIENZA L`OgsExploraversol`Antartide
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SCIENZASCIENZA L`OgsExploraversol`Antartide
Copia di 6e228950c1f1108dca69cfaeccee831a Pianeta scienza SCIENZA MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2016 IL PICCOLO SU “NATURE” ANIMALI DOMESTICI SCOPERTA Onde gravitazionali al top Attenzione ai rischi infettivi Illusioni visive dalla corrente ■■ Dalle onde gravitazionali alla rivoluzionaria tecnica che riscrive il Dna con un “taglia-incolla”. Sono alcuni dei più importanti temi scientifici dell'anno secondo la classifica stilata dalla rivista “Nature”. Una vera e propria “top ten” di temi e notizie web. ■■ Dagli animali domestici possono derivare rischi per la salute delle persone. Bisogna adottare comportamenti corretti e non sottovalutare rischi infettivi che possono derivare dal contatto con cani, gatti... È l’auspicio dell’Associaz. Microbiologi Clinici Italiani. ■■ La corrente elettrica alternata genera illusioni visive. La scoperta scientifica, ispirata ai film di fantascienza, è arrivata da uno studio di Gianluca Campana, docente all'Università di Padova, pubblicato su “Scientific Reports”. 41 L’Ogs Explora verso l’Antartide La nave dell’istituto di ricerca triestina torna dopo dieci anni nel continente bianco di Benedetta Moro La nave di ricerca Ogs Explora è di nuovo in viaggio. Direzione: Antartide. Di proprietà dell'Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Trieste, torna dopo dieci anni nel continente bianco per una nuova avventura scientifica. Obiettivo dei ventidue ricercatori e tecnici a bordo dell'imbarcazione sarà studiare i cambiamenti climatici e la vulnerabilità dell'Antartide. Partita da Crotone, raggiungerà il Mare di Ross a fine gennaio. «L'Ogs Explora, unica nave italiana per la ricerca oceanica equipaggiata per acquisire dati (anche) in ambienti polari - afferma Maria Cristina Pedicchio, presidente dell'Ogs - , ha ultimato un approfondito ciclo di riammodernamento e ora è dotata di standard di sicurezza e affidabilità». Il viaggio nello specifico prevede un equipaggio formato, oltre agli studiosi, che saranno in isolamento dalla terraferma per sessanta giorni e operativi a bordo ventiquattro ore su ventiquattro, anche diciotto membri dell'equipaggio e un medico. L'intento della missione, finanziata dal Programma nazionale La nave Ogs Explora Trieste prima della partenza verso l’Antartide di ricerche in Antartide (Pnra), è cercare indizi nella colonna d'acqua e tracce nei sedimenti per capire la vulnerabilità attuale dell' Antartide, l'entità del ritiro dei ghiacci e monitorare lo stato di salute del Mare di Ross, che è una delle sorgenti principali dell' acqua antartica, «motore della circolazione oceanica globale, insieme a quella artica», specifica il geologo dell'Ogs Michele Rebesco, alla sua sesta spedizione in Antartide, che viaggerà anche con Laura De Santis, alla sua quinta spedizione. Nello specifico lo «scopo scientifico della campagna di Ogs Explora in Antartide è raccogliere informazioni geologiche (dal fondo del mare) e oceanografiche (dalla colonna d'acqua) continua Rebesco -, utili a validare i modelli che simulano lo scioglimento della calotta polare e il conseguente innalzamento del livello globale dei mari a causa dei cambiamenti climatici in atto». Studio quest'ultimo che rientra tra le priorità della Commissione di coordinamento internazionale della ricerca scientifica antartica (Scar). Mentre la Conferenza di Parigi (Cop 21) ha dato l'incarico all'International Panel of climate change (Ipcc) di redigere un report sullo stato di salute delle calotte polari (artica e antartica) e degli oceani. Gli effetti negativi prevedibili partono dall'effetto serra. «Alcuni modelli di previsione indicano una riduzione significativa delle piattaforme ghiacciate e del pack marino, che bordano e 'proteggono' le calotte polari, nei prossimi cent’anni, se non vengono attuate adeguate politiche di mitigazione dell'effetto serra» ribadiscono i ricercatori. Ciò potrebbe comportare il rapido smantellamento di grandi porzioni delle calotte polari, esposte direttamente all'azione di fusione da parte dell'oceano via via più caldo. Si potrebbe quindi prevedere un significativo innalzamento del livello del mare. Ma i geologi e oceanografi a bordo dell'Ogs Explora (Ogs) approfondiranno con i ricercatori dell'Ismar (Venezia), del Cmcc (Bologna) e di istituti stranieri (inglesi, cinesi, coreani) anche la variabilità della circolazione oceanica che regola lo scambio di calore tra Nord e Sud. ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Così costruisco ponti tra scienziati» Carlo Fonda lavora da anni all’Ictp per i paesi in via di sviluppo FRA L E ALTRE ATTIVITà ‘‘ di Mary B. Tolusso Ha studiato Fisica all'Università di Trieste Carlo Fonda e già allora, giovanissimo, si dilettava a sperimentare. Ciò che l'appassionava era la trasmissione dati con metodi radio. E infatti è anche un radioamatore. Insomma viene in mente un film come "High Frequency", in versione moderna, Fonda infatti si impegnava a creare collegamenti Internet tramite ponti radio. È così un altro studente con la stessa passione lo porterà a collaborare con l'Ictp: «Allora aiutavo un gruppo di ricercatori che si occupavano di Fisica della radiopropagazione», un progetto che aveva un bell'obiettivo: «ovvero riuscire a dare un collegamento di posta elettronica all'Università del- Organizza il Trieste Mini Maker Faire, dedicata ai creativi che usano strumenti digitali per realizzare delle invenzioni: 14mila visitatori nell’ultima edizione la Nigeria tramite ponti radio a basso costo». Fonda lavora prima per il Laboratorio Marconi e oggi nella Science Dissemination Unit dell' Ictp ed è manager dello Scientific Fabrication Laboratory. «Sono passato dalle telecomunicazioni per lo sviluppo, alle tecnologie di dissemi- Galileo. Koch. Jenner. Pasteur. Marconi. Fleming... Precursori dell’odierna schiera di ricercatori che con impegno strenuo e generoso (e spesso oscuro) profondono ogni giorno scienza, intelletto e fatica imprimendo svolte decisive al vivere civile. Incoraggiare la ricerca signiica optare in concreto per il progresso del benessere sociale. La Fondazione lo crede da sempre. nazione per la scienza. Si tratta di un'unità di ricerca che fornisce strumenti tecnologici agli scienziati per comunicare tra di loro. Non sono quindi strumenti ideati per la divulgazione, per il grande pubblico, ma solo per creare un ponte tra scienziato e scienziato». Perché la mis- sion del gruppo di ricerca è proprio quello di piegare le tecnologie per dare assistenza agli scienziati dei paesi in via di sviluppo. Una disponibilità che si coniuga anche altrove, per esempio con il "Trieste Mini Maker Faire", che Fonda organizza con Enrique Canessa. Si tratta di una vera e propria fiera dedicata ai creativi che usano strumenti digitali per realizzare delle invenzioni, un'attività gratuita, aperta al pubblico. «L'ultima edizione, in maggio, ha accolto di 16.000 visitatori». Inoltre esiste anche un laboratorio aperto al pubblico, una zona ibrida in cui ricercatori e appassionati possono collaborare. Per cui il nostro di tempo libero non ne ha, niente sport come un tempo: «D'altra parte - dice - il Laboratorio è aperto ogni week end». AL MICROSCOPIO BILANCIO AMARO L’anno di Zika, epidemia per cui non c’è una cura di MAURO GIACCA iciamolo con franchezza: non rimpiangeremo il 2016, nemmeno in medicina. E' stato l'anno dell'epidemia di Zika: quando il 1 febbraio l'Oms ha annunciato la diffusione del virus, erano 26 i Paesi interessati, ora sono diventati 58, soprattutto in America Latina. Trasmesso dalle zanzare, il virus è associato allo sviluppo di danni neurologici. Non esiste una cura e ci vorranno anni per sapere la reale efficacia di un vaccino. Nel 2016 la statunitense Fda ha approvato il numero più basso, nell'ultima decade, di nuovi farmaci: soltanto 19, meno della metà del 2015. Colpa delle poche richieste ricevute: per le gravi malattie che ci affliggono è sempre più difficile trovare nuovi trattamenti. In novembre è fallita la sperimentazione con il solanezumab, il farmaco più avanzato per l'Alzheimer: provato su oltre 2100 pazienti con demenza, non ha dimostrato differenza con il placebo. I farmaci nuovi più interessanti approvati quest' anno sono tutti biologici: un frammento di Dna per correggere il difetto di una malattia ereditaria devastante del sistema nervoso, l'atrofia muscolare spinale; un vettore basato su Hiv per una malattia ereditaria rara del sistema immunitario, il deficit dell'enzima Ada; un anticorpo che stimola il sistema immunitario per la terapia del tumore del polmone e del melanoma. Il 2016 è stato anche l'anno delle controversie etiche legate alle manipolazioni genetiche. Nelle Florida Keys divampa ancora la polemica dopo che, il 5 agosto scorso, la Fda ha approvato il rilascio nell'ambiente di zanzare geneticamente modificate per contenere l'espansione di questi insetti. E si discute aspramente anche in Gran Bretagna, dopo il via libera alla possibilità di ottenere figli da 3 genitori: due che forniscono un uovo e uno spermatozoo, il terzo che dona all'embrione i mitocondri (le centrali energetiche delle cellule). Con questa tecnologia, è già nato un bambino in Messico, uno in Cina e un terzo in Ucraina. Un'ottima soluzione per risolvere i problemi delle donne sterili a causa dei difetti del Dna dei questi organelli, ma che apre discussioni etiche non da poco. Un anno difficile, insomma, su cui volteremo pagina tra poco senza troppi rimpianti. D QUESTA PAGINA È REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON ©RIPRODUZIONE RISERVATA