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PROCESSO A SHADDAM
Com’era prevedibile, quei mastini dei giornalisti indipendenti si sono buttati a pesce
sulla storia del processo al presunto Saddam, ormai ribattezzato...
“Shaddam” (un’abbreviazione di Sham Saddam, letteralmente “falso Saddam”) e
identificato come un sosia messo lì a bella posta da alcuni servizi segreti, fra i quali
viene citato il Mossad. Joe Vialls ritiene sia stata un’incredibile imprudenza lasciare
aprir bocca a “Shaddam” davanti alle telecamere, dato che le arcate dentali e gli
interventi dentistici, al pari delle impronte digitali, sono caratteristiche assolutamente
peculiari di un individuo e costituiscono la prova irrefutabile che quello presentato in
tribunale non è Saddam Hussein. Basta osservare questo collage fotografico per
rendersene conto:
Osservando attentamente le piccole foto di Saddam Hussein, si noteranno i suoi
denti bianchi e ordinati (non per caso in Iraq c’è, o più probabilmente c’era, il
maggior numero di dentisti pro-capite di qualunque altro paese al mondo, a parte la
Libia, e il servizio era gratutito per tutti i cittadini), con quelli superiori che si chiudono
naturalmente davanti a quelli inferiori. Questa è la condizione normale per la maggior
parte di noi, ma non per Shaddam, che in molti fotogrammi video dimostra di soffrire
di masticazione invertita, laddove i denti inferiori si trovano davanti a quelli superiori.
Per non parlare poi di come i suoi denti inferiori non siano ben allineati, se comparati
a quelli praticamente perfetti del vero Hussein.
Nell’aula del tribunale, in molti si domandavano come mai Saddam Hussein, un
autentico fanatico sin da adolescente per il taglio dei capelli e la rasatura del viso,
avesse scelto di cambiare le abitudini di una vita e presentarsi come un barbone, coi
capelli lunghi e la barba incolta. La risposta potrebbe essere che, al pari di impronte
digitali e denti, anche il cranio ha una forma peculiare a ciascun individuo: più i
capelli sono corti e più facile sarà distinguere la forma del cranio caratteristica di una
persona. Nel caso di Shaddam, inoltre, la barba lunga e incolta è assolutamente
necessaria per nascondere la pronunciata mascella inferiore, che nessun intervento
di chirurgia plastica in tempi brevi poteva correggere, al contrario di lavoretti minori
intorno agli occhi, alla fronte, ai lobi delle orecchie e così via.
Sarà per questo che la stragrande maggioranza dei giornalisti presenti per coprire
l’evento si è lamentata di non aver potuto avere accesso alle informazioni, di vedersi
confiscare i nastri con le riprese televisive, etc.? Insomma, è la solita pagliacciata
data in pasto all’opinione pubblica planetaria… ma è possibile che ci trattino sempre
come se avessimo l’anello al naso e una sveglia appesa al collo?
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Passando ad altro, vi ricordate la storia degli strani movimenti della flotta
statunitense, un paio di settimane fa? Probabilmente non aveva niente a che fare
con meteoriti in arrivo o cosette del genere, bensì con una più prosaica prova di forza
nei confronti della Cina. Nei prossimi giorni infatti, nell’ambito dell’esercitazione
“Operation Summer Pulse 04”, per la prima volta nella sua storia la marina
statunitense invierà una flotta composta da ben sette portaerei di squadra (su un
totale di dodici) a coprire posizioni strategiche intorno al paese orientale, cinque delle
quali nell’Oceano Pacifico. Aldilà delle dichiarazioni ufficiali, questa mossa con tutta
probabilità vuole essere un segnale alla Cina, ultimamente molto attiva sul fronte
della questione dell’indipendenza di Taiwan. Naturalmente, a Pechino non hanno
preso molto bene questa iniziativa americana… anche perchè al momento, secondo
alcuni analisti militari, le sue forze armate possono confrontarsi con una o al
massimo due portaerei di squadra, ma certamente non sette tutte insieme!
Personalmente, non sottovaluterei i progressi tecnologici nei missili antinave
sviluppati dalla Cina e dalla Russia…
Per finire, alcune curiosità fotografiche segnalate dagli amici del Centro Ricerche
Leonardo da Vinci Cosenza1 e Calabria: le prime due sono state scattate in Kansas,
ma non si capisce se si tratti di nuvole di polvere. Vedrò di approfondire, ma data
l’estrema spettacolarità ve le propongo ugualmente.
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La seconda è un’immagine SOHO: qualcuno ha idea di cosa sia la striscia luminosa
che si osserva nella parte sinistra della foto?
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