Ipnosi, auto-ipnosi e acquisizione di strategie per la - Asi-Adoc
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Ipnosi, auto-ipnosi e acquisizione di strategie per la - Asi-Adoc
Metodologia di valutazione dell’Associazione Formazione degli Adulti SEMINARIO ASI-ADOC Dr med. Alain Sauteraud La psicoterapia del lutto complicato Seminario clinico 2 ottobre 2015 Teatro della Clinica Psichiatrica Cantonale, Mendrisio, 9-17 h Valutazione della giornata di studio Tematica Da relativamente poco tempo il lutto è riconosciuto come la possibile origine di una patologia mentale chiamata comunemente lutto “complicato”, lutto “prolungato” od anche lutto “patologico”. Secondo i criteri di misura in uso, dall’1 al 4% della popolazione generale e l’11% delle persone colpite da lutto soffrirebbero di un lutto complicato. Il lutto complicato è caratterizzato da una nostalgia dolorosa verso la persona deceduta, che manca dolorosamente alla persona in lutto. Questo “stato di mancanza” rispetto alla persona morta è specifico del lutto complicato, ma è reso più complesso da sintomi da stress post-traumatico e da episodio depressivo. Non esiste un sintomo patognomonico che permetta di distinguere il lutto complicato dal lutto normale. Quello che osserviamo nel lutto complicato sono una durata ed un’intensità anomali. Il lutto complicato è stato studiato relativamente poco dalla psicoterapia, ed è opinione comune che reagisca solo debolmente ai farmaci. Le terapie comportamentali e cognitive sono quelle più validate. L’analisi funzionale nella terapia comportamentale e cognitiva favorisce la comprensione del lutto complicato perché evidenzia in modo sincronico le situazioni problematiche e i pensieri disfunzionali specifici di questa patologia. L’analisi diacronica mette in evidenza la funzione cumulativa dei lutti e dei fattori di vulnerabilità. Da questa analisi derivano alcuni metodi terapeutici di tipo piuttosto comportamentale (l’esposizione graduata) e di tipo piuttosto cognitivo (con la messa in questione socratica delle credenze stereotipate). L’integrazione alla TCC del modello dell’attaccamento, desunto dai lavori di Bowlby e dei suoi successori permette di avvicinare il sintomo specifico del lutto, che consiste nella mancanza della persona deceduta. 1 Metodologia di valutazione dell’Associazione Formazione degli Adulti Osservazioni linguistiche La partecipazione è stata molto facilitata grazie all’interpretazione simultanea francese / italiano ed italiano / francese. Le due interpreti hanno meritato un applauso alla fine del seminario, per la competenza evidenziata. Per quanto riguarda il pubblico, già negli anni scorsi appare sempre più chiaro il declino della conoscenza della lingua francese tra gli operatori ticinesi del campo “psi”. Sapevamo già impossibile organizzare un seminario in tedesco. Per quanto riguarda l’inglese, non siamo certi che le conoscenze siano sufficienti. Su 84 iscrizioni, 44 (53%) hanno chiesto una cuffietta per la traduzione simultanea, e, come vedremo, nel questionario alcuni si sono lamentati per la proposta di materiale didattico direttamente in francese. Va ricordata anche l’ottima interpretazione offerta dalle due interpreti che hanno accompagnato il seminario, come è stato sottolineato anche da alcuni partecipanti. Aspetto tecnico La parte tecnica della giornata è stata gestita con molta competenza dagli operatori del Teatro OSC, e da Eventmore, che ha garantito anche la presenza di un tecnico che ha sorvegliato l’andamento della giornata per quanto riguardava la loro presenza (cabine, microfoni). Relatore Alain Sauteraud. Alain Sauteraud esercita come medico psichiatra a Bordeaux, in Francia. È conosciuto per le sue ricerche e per i suoi libri sul DOC (Disturbo ossessivo compulsivo), su cui aveva tenuto anni or sono un seminario anche a Mendrisio, invitato dall’ASI-ADOC. È noto come didatta della Terapia cognitivo-comportamentale a Bordeaux, e ospite presso l’ASPCo di Ginevra, oltre che naturalmente in Francia. Parallelamente si interessa anche ai problemi dell’attaccamento che lo hanno condotto naturalmente allo studio del lutto complicato. I suoi scambi con Kathy Shear, Holly Rigerson et con gli psicologi specialisti dell’attaccamento come Blaise Pierrehumbert e Jude Cassidy gli hanno permesso di elaborare un modello orientato alla terapia comportamentale et cognitive del lutto complicato. È autore di un libro sulla psicologia del lutto e la psicoterapia del lutto complicato (Odile Jacob, settembre 2012). Sostegno finanziario e logistico Questo seminario è stato attivamente sostenuto dall’Organizzazione Socio-Psichiatrica Cantonale (OSC), dalla Società Ticinese di Psichiatria e Psicoterapia (STPP), dell’Associazione Ticinese Psicologi (ATP), e dell’Associazione svizzera degli psicoterapeuti e delle psicoterapeute (ASP). Sul piano finanziario, ringraziamo per l’appoggio offerto le ditte farmaceutiche Astrazeneca, Jansen, Lilly, Mepha, Lilly, Lundbeck, Pfizer, Sandoz, Servier, Takeda, Vifor, Zeller Ringraziamo tutti per la disponibilità e per l’aiuto, senza il quale non avremmo potuto organizzare questa giornata. In particolare l’équipe ASI-ADOC del tavolo di iscrizione, e l’équipe del Teatro OSC. 2 Metodologia di valutazione dell’Associazione Formazione degli Adulti Riconoscimenti di formazione in crediti: Sono stati richiesti e ottenuti crediti di formazione presso la Società Svizzera di Psichiatria e Psicoterapia (SGPP / SSPP), che ha rilasciato 6 crediti, mentre la società per la Medicina psicosomatica ne ha rilasciati 3. Materiale didattico messo a disposizione, sia per e-mail che in loco e che è possibile richiedere Bryant RA, Kenny L, Joscelyne A, Rawson N, Maccallum F, Cahill C, Hopwood S, Aderka I, Nickerson A, 2014, Treating prolonged grief disorder: a randomized clinical trial. JAMA Psychiatry. 2014 Dec 1;71(12):1332-9. Shear et al. : Treatment of complicated Grief. A randomized controlled trial. Prigerson et al: Prolonged grief disorder: Psychometric validation of criteria proposed for DSM5 and ICD-11. Inoltre: il policopiato del seminario, e le versioni del questionario elaborato per favorire la diagnosi del disturbo. Nuove iscrizioni all’ASI-ADOC Venti persone si sono iscritte all’ASI-ADOC durante il seminario. Grazie a chi si è messo a disposizione per il tavolo dell’entrata e delle iscrizioni. Vendita del libro di Alain Sauteraud Sauteraud A. (2012): Vivre après ta mort. Psychologie du Deuil, 287 pages, Ed. Odile Jacob. Ne abbiamo venduti dieci esemplari, sui dieci presenti. Partecipazione e partecipanti Si sono iscritte 84 persone. Una ha revocato la sua iscrizione. Erano presenti 81 partecipanti, nove dei quali si erano iscritti la mattina stessa. Questo significa che 14 persone si sono iscritte ma non hanno poi partecipato, senza avvisare, e malgrado il mail di richiamo che abbiamo mandato. È un problema che si pone non solo per l’ASI-ADOC. Le persone che si iscrivono ma poi non partecipano. Dati sugli iscritti alla giornata Su 88 iscrizioni abbiamo contato 29 uomini e 59 donne. Sempre su 88 iscrizioni, troviamo 32 medici (perlopiù psichiatri, ma anche internisti), 41 psicologi (compresi gli psicoterapeuti), 3 infermieri, e 12 iscritti di altra professione (counsellors, pedagogisti, operatori sociali, assistenti sociali, curatore, educatore e biologo. Almeno cinque persone sono operative in Italia, e non nel Ticino. La maggior parte degli iscritti hanno a che fare con OSC (Organizzazione socio-psichiatrica cantonale), STPP (Società ticinese di psichiatria e psicoterapia), ATP (Associazione ticinese degli psicologi), e ASI-ADOC. 3 Metodologia di valutazione dell’Associazione Formazione degli Adulti Valutazione dei partecipanti Abbiamo sottoposto ai presenti un questionario sull’accettazione della presentazione svolta. Hanno riconsegnato il questionario 70 persone, ossia l’86% dei partecipanti. Una percentuale molto onorevole. Tutti hanno risposto a tutte le domande. La presentazione è stata chiara e comprensibile? N. Percentuale No 0 - Più o meno 0 - Sì 70 100% Totale 70 100% Il contenuto della presentazione era esauriente, ed ha risposto almeno ad alcune delle domande cliniche che si era fatta/o in precedenza? N. Percentuale No 0 - Più o meno 4 6%% Sì 65 94% Totale 70 100% La presentazione ha una relazione diretta con le sue esperienze, e con la sua vita professionale? N. Percentuale No 0 - Più o meno 7 10% Sì 63 90% Totale 70 100% Ha avuto l’impressione che lo spazio predisposto per discussione fosse sufficiente? N. % No 0 - Più o meno 5 6% Sì 65 94% Totale 70 100% Commenti espressi dai partecipanti Le diapositive e i fogli distribuiti dovevano essere anche loro tradotti in italiano. Sarebbe opportuno offrire un piccolo coffie break. Congratulazioni alle due signore per la traduzione. Complimenti alle due traduttrici. È stato un seminario molto interessante. Complimenti al relatore che è riuscito a trattare il tema in maniera molto chiara, non troppo basata sulle emozioni. Si può prevedere una seconda parte? Mancavano giochi di ruolo. Proposta di approfondimento: gli aspetti culturalmente determinanti dei disturbi degli stati depressivi ed ansiosi Bravissimi Tazio e Michele, ottimo Alain! Sarebbe però stato più semplice avere il caso e il documento con i criteri (e l’inventario di Prigerson) già tradotti in italiano. Grazie Va bene così Molto soddisfacente. 4 Metodologia di valutazione dell’Associazione Formazione degli Adulti Valutazione generale La valutazione è sicuramente positiva. Sia sul piano organizzativo, sia sul piano della adesione. Il numero di iscrizione raccolto è pure un successo. Pochi sono stati i forfait, che pure sono prevedibili, subito colmati da alcune iscrizioni in loco. Anche l’interesse per la tematica è stato sottolineato. Una tematica per certi aspetti ancorata sulla teoria, ma che ha evidenziato anche una nuova e più produttiva modalità di approccio pratico al problema. Converrà peraltro in futuro badare anche ad altri aspetti. La tavola d’accettazione dovrà essere rafforzata almeno all’inizio della manifestazione, e ci vorrà qualcuno che scruti sia sulla sala sia sulla tavola d’accettazione. La discussione in sala è stata ottima, anche grazie al microfono gestito dal Dr Mattia. Altro elemento di riflessione. Se un seminario ha 20 partecipanti, non ci sono problemi per il coffie break, che può essere gestito al bar della CPC. Ma se sono 80, è davvero più complesso. Per terminare, nel caso di un relatore che non sia di lingua italiana, è utile proporre il materiale didattico utile per il seminario in lingua italiana o in inglese. Non, per esempio, in francese o in tedesco. Se anche l’inglese non andasse bene, allora davvero nel Ticino saremmo messi male. Conclusioni per futuri incontri Questioni tecniche La collocazione alla CPC è stata ottimale. Sia per il teatro, molto bene organizzato, insonorizzato e tecnicamente in ordine, con un gruppo di accompagnamento del Club 74 davvero efficiente. Sia per il servizio di interpretazione, ottimo, e per i tecnici che hanno gestito il sistema delle cuffiette, calcolate con grande precisione. Anche lo spazio antistante il teatro si è dimostrato molto efficiente, perché ha permesso una uscita per il fumo, la presenza di espositori rappresentanti farmaceutici, e il tavolo delle iscrizioni. A due passi dal bar, e a due passi dalla mensa. È stato importante permettere una iscrizione (con 22 iscrizioni al pranzo, bisognava informare la signora Galli dell’aumento dei presenti, per poche persone non è il caso), con un pagamento nella mensa stessa. ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Questa valutazione è stata elaborata dal Dr Tazio Carlevaro, che da anni le compie per l’Associazione Formazione degli Adulti (AFA). Bellinzona, 2015-10-11 5